CALABRIA:
I RITI PASQUALI DI MAMMOLA
di Gino Larosa
Anche Mammola (Reggio Calabria), come altri
Comuni della Calabria, conserva scrupolosamente le tradizioni
dei suggestivi Riti Pasquali che si tengono durante la Settimana
Santa, in particolare delle due Processioni religiose più
antiche della storia calabrese, che toccano profondamente
il cuore
dei fedeli.
Domenica delle Palme, nella mattinata inizia
la benedizione delle Palme e degli Ulivi nella Piazzetta antistante
la Chiesa Annunziata, poi la breve Processione fino alla Chiesa
Matrice per la celebrazione della Santa Messa.
Il Giovedì Santo, comincia
a prepararsi qualche mese prima, con la semina, nelle abitazioni
dei fedeli, in luoghi bui, senza neanche un filo di luce,
in piatti allestiti con terra fertilizzante, di lupini, grano,
ceci, mais, orzo, perché germoglino, per essere pronti
da portare nelle Chiese per l'allestimento dei Santi Sepolcri
che, durante la serata e la nottata, tutte le famiglie si
recano a visitare. Tradizione vuole che, durante questo rito
di mestizia, le persone che si incontrano non si scambino
saluti. Molti fedeli dopo la visita dei Santi Sepolcri si
recano al Monte Calvario che con tanta devozione intonano
i canti della Passione.
Nel pomeriggio nella Chiesa Matrice sarà
celebrata la Santa Messa con la lavanda dei piedi ai rappresentanti
delle due Confraternite, dell’Annunziata e del S.S.
Rosario, che rappresentano i dodici Apostoli, alla fine sarà
distribuito il pane in ricordo dell’Ultima Cena.
La Processione del Venerdì Santo
è molto suggestiva e toccante di pietà popolare,
è il giorno più atteso della Pasqua. Nel pomeriggio,
tutti i fedeli del paese e turisti seguono la processione
della Madonna Addolorata e del Cristo Morto lungo la strada
in salita che porta al Monte Calvario, posizionato sul cucuzzolo
del paese. Lungo il mesto tragitto, vengono letti gli episodi
della Via Crucis e cantati versi della Passione e al Calvario
la predica del Sacerdote.
Sabato Santo, nel cuore della
notte, sul piazzale davanti alla Chiesa Matrice, viene acceso
un grande fuoco, che viene benedetto, così come avviene
pure per l'acqua. Durante la Messa di mezzanotte si ripete,
con partecipazione festosa dai fedeli, l'evento suggestivo
della Resurrezione di Gesù Cristo.
Domenica di Pasqua, dopo la
Santa Messa, poco prima di mezzogiorno, partono due Processioni
contemporaneamente ma per due vie diverse: una con la statua
del Cristo Risorto e l'altra con la Madonna del Rosario, coperta
interamente da un velo luttuoso di colore viola. Le due statue,
vengono trasportati in spalla, appena giunte da due parti
opposte nella vastissima Piazza Ferrari, iniziano la corsa
per la "Sbelata", nel momento dell'incontro col
Figlio, il velo scuro della Madonna scompare come d'incanto,
mentre scrosciano abbondanti applausi.
Il rito suggestivo ed emozionante, riveste particolare
importanza dal punto di vista religioso, ogni anno commuove
religiosamente ed emotivamente migliaia di fedeli e turisti,
poi si susseguono scambi di auguri tra la folla, dopo tutti
insieme si prosegue con la Processione verso la Chiesa Matrice.
Il ritorno a casa dei fedeli è caratterizzato
da un' altra tradizione: la degustazione della "sguta"
(dolce Pasquale a forma di ciambella con un uovo sodo al centro).
La Domenica successiva si registra un'appendice
alla festa di Pasqua, con la Processione pomeridiana della
Madonna dell'Annunziata, per le vie del paese, accompagnata
dalla banda musicale e da fuochi d'artificio.
Come si arriva in auto:
- Autostrada SA-RC svincolo Rosarno, S.G.C.
Jonio-Tirreno uscita Mammola.
- Dalla fascia Jonica SS.106-E90, S.G.C. Jonio-Tirreno uscita
Mammola.
- Dalla SP5 ex SS. 281 Marina di Gioiosa J-Rosarno.
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