VIAGGIO IN ANDALUSIA (AGOSTO 2003)
testo
e foto di Dani e Max
1^
GIORNO: MALPENSA-SIVIGLIA
Partiamo all'alba, io ed il mio fidanzato, dall'aeroporto
di Malpensa, dopo aver lasciato l'auto in un parcheggio
a pochi km. di distanza.
Al momento della prenotazione, non vi erano voli diretti
per Siviglia, così abbiamo optato per un volo con
scalo Milano-Bruxelles e Bruxelles-Siviglia.
Voli entrambi puntualissimi; Aeroporto di Bruxelles molto
bello, uno dei migliori visti fino ad ora.
Arriviamo puntualissimi a Siviglia e dopo aver ritirato
il mio trolley quasi completamente distrutto in volo, ci
dirigiamo al banco dell'autonoleggio per ritirare la nostra
auto prenotata mesi prima per poi iniziare il nostro viaggio,
pianificato interamente da noi stessi.
L'itinerario
è composto da 7 tappe distanti circa 100/150 km.
l'una dall'altra. Le strade sono comode, a grande percorrenza.
Gli spostamenti sono veloci, lasciando così parecchio
tempo disponibili per la visita delle città.
Ci dirigiamo al nostro albergo di Siviglia, prenotato, come
tutti gli altri hotel del viaggio, via internet dopo aver
visitato accuratamente le relative home pages.
Gli
alberghi in Andalusia, come molte altre cose, costano decisamente
meno che in Italia; proprio per questo abbiamo scelto una
serie di alloggi particolari, di genere completamente diverso
l'uno dall'altro, passando dal modesto ostello al lussoso
Parador.
Iniziamo
finalmente la visita della città, terribilmente calda
in Agosto, tra l'altro in una delle estati più torride
della storia. Ma l'entusiamo del viaggio ci dà la
forza di sopportare la situazione, conciliando i momenti
di visita con i periodi più freschi della giornata
(la mattina intera e la sera).
Attenzione:
A Siviglia, come in altre città spagnole, nella giornata
di lunedì tutti i musei sono praticamente chiusi
per turno; così ci accontentiamo di visitare gli
esterni.
Affascinante
il quartiere di Santa Cruz, dove si trova il nostro albergo,
con le sue bellissime viuzze, piazzettine colorate e tantissimi
caratteristici ristoranti all'aperto. Peccato che faccia
troppo caldo per sedersi all'aperto. Meglio cercare dei
locali con aria condizionata all'interno!
Visitiamo inoltre la prima di una lunga serie di Plaza de
Toros (arena per corride) e ceniamo a base di "Tapas"
di pesce (tapas = piccole porzioni o assaggi di cibo vario).
2^
Giorno: SIVIGLIA
Finalmente è martedì! I musei quest'oggi apriranno!
Per
prima cosa visitiamo la bellissima Plaza d'Espana. Anche
con alcuni lavori in corso risulta essere particolarmente
suggestiva. Ci affascinano particolarmente i numerosi Azuleios
(mosaici costituiti da piastrelle decorate) dedicati alle
principali città spagnole. Da lì passiamo
all'attiguo Parco Maria Luisa, dove ci concediamo una passeggiata
tra laghetti e fontane.
Ritorno
in taxi verso la città vecchia e finalmente visitiamo
i "Real Alcazares", visita che resterà
impressa nella nostra memoria per la bellezza e la sontuosità
dei luoghi. Rimaniamo incantati dagli arabeschi che decorano
i muri interi e dalle bellissime fontane.
Evitiamo
di visitare gli interni della famosa Cattedrale di Siviglia
a causa della lunga coda e soprattutto del prezzo del biglietto
da noi ritenuto "ingiusto" per la visita di un
luogo religioso al quale non siamo particolarmente interessati.
Preferiamo
alla cattedrale la bellissima Casa De Pilato che si trova
in posizione leggermente decentrata ma che merita sicuramente
una visita. Anch'essa decorata in stile moresco si presenta
ricca di decorazioni e piacevole alla vista. Dopo di che
ci dedichiamo allo shopping acquistando i primi souvenirs:
l'offerta è varia in Spagna, non c'è che l'imbarazzo
della scelta (ceramiche, ventagli, gioielli, tori in peluches,
casette in miniatura ecc. ecc.).
Cena
in uno dei tantissimi ristoranti di Santa Cruz che offrono
menù a prezzo fisso, piuttosto contenuto (circa EURO
25,00 per una cena per 2). Piatti tipici consigliati: la
classica "Paella" (di pesce e di carne) ed il
"Gazpacho" (passato freddo di verdure).
Real Alcazar
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Casa de Pilato |
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3^Giorno:
JEREZ DE LA FRONTERA E CADICE
Lasciamo Siviglia, direzione Cadice facendo tappa a Jerez
de la Frontera.
Città piuttosto deludente che non merita, secondo
noi, una sosta se non tecnica.
Visitiamo l'isola pedonale con parecchi negozi moderni;
vi è anche una piccola Alcazar ma decidiamo di evitarla
in quanto la riteniamo decisamente inferiore a quella di
Siviglia.
L'attrazione principale della città pare essere la
fabbrica o distilleria del famoso Sherry Tio Pepe, ma, non
essendo particolarmente interessati alla cosa, ci rimettiamo
in auto, direzione Cadice dove passeremo la notte.
Anche Cadice non ci entusiasma più di tanto: città
di mare, o meglio di porto, viuzze con negozietti ma alcun
edificio interessante da visitare. Anche il mare non è
particolarmente invitante, ma essendo notevolmente accaldati,
ci concediamo un bagno nell'unica ed affollata spiaggia
pubblica della città.
Aperitivo
a base di buon Sangria, che diventerà per noi una
piacevole abitudine, nella graziosa piazzetta del nostro
hotel ed abbondante cena in un ristorantino all'aperto.
Poi nanna, difficoltosa a causa del mal funzionamento dell'aria
condizionata nella camera.
4^Giorno:
RONDA
Lasciamo senza rammarico Cadice e ci dirigiamo verso la
nostra prossima tappa: Ronda.
Prima
però una tappa consigliata dalla nostra efficientissima
guida Mondadori: Arcos de la Frontera, un tipico pueblo
blanco (villaggio bianco) arroccato ad una certa altitudine.
Il
villaggio è piccolo ma carino; facciamo alcune foto
che risulteranno in seguito particolarmente luminose.
Colgo
l'occasione inoltre per acquistare un nuovo trolley per
sostituire il mio distrutto dai zelanti scaricabagagli dell'areoporto.
Riprendiamo
il cammino, attraversando luoghi incantevoli nel bel mezzo
della sierra: paesaggi semi-deserti, tanto verde ma, all'improvviso,
compaiono davanti ai nostri occhi dei laghi di un particolare
azzurro intenso.
Arriviamo a Ronda e rimaniamo colpiti dalla bellezza del
luogo. Un suggestivo ed altissimo ponte antico divide la
città vecchia dalla nuova, entrambe graziosissime.
Ronda
- Città vecchia
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Ronda
- Ponte
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La
città vecchia è tranquillissima, bianchissima
e romanticissima; invita al passeggio ispezionando ogni
singola viuzza. Visitiamo Palazzo Mondragon, apprezzando
in particolare i cortili interni, i piccoli giardini e le
immancabili fonti d'acqua.
Nella
città vecchia vi sono altri palazzi visitabili, ma
per ragioni di tempo e di costi dobbiamo operare delle scelte
e così passiamo a visitare la città nuova
con le vie pedonali ricche di negozi e ristoranti.
Scegliamo
il ristorante per la sera, con tavolini all'aperto lungo
la via ma prima facciamo tappa al bar del locale Parador
per concederci un piccolo lusso. I Paradores sono una catena
alberghiera tipicamente spagnola, caratterizzata da hotel
di lusso collocati in suggestivi edifici storici (alberghi,
conventi, palazzi d'epoca ecc.).
Ma
il nostro alloggio di Ronda non è da meno: un allegro
agriturismo in posizione comoda ed incantevole, con piccola
piscina contornata da fiori, letto con zanzariera, mobili
in arte povera, colazione con prodotti naturali in giardino.
5^Giorno: MARBELLA - MALAGA
Prima tappa della giornata è Marbella. Abbiamo deciso
di sostare in un luogo così turistico e povero culturalmente,
solo perchè, documentandoci, abbiamo appreso che
Marbella possiede un'interessante città vecchia.
In effetti la città vecchia ci stupisce per allegria
e colori: case dipinte, piante fiorite ai muri e negozi
lussosi allestiti tuttavia con un certo gusto ed un occhio
alla tradizione locale. Tralasciamo completamente la parte
mondana della città e ci rimettiamo in marcia.
MARBELLA
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MALAGA
- Alcazaba
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Il nostro viaggio, pianificato mesi prima
a tavolino dopo aver studiato accuratamente non meno di
4 guide turistiche ed innumerevoli siti internet, è
stato caratterizzato dall'alternarsi di giornate con tappe
bellissime a giornate meno interessanti.
Oggi è il turno della tappa poco interessante.
Inaspettatamente
Malaga si rivela una città decisamente moderna.
Unica
cosa degna di visita è l'Alcazaba: resti di un antico
palazzo caratterizzato da antiche mura, colonne e qualche
vasca.Il centro città è però deprimente:
decisamente moderno ed affollato da un turismo di massa
alla ricerca del solo divertimento tipico della Costa del
Sol.
Ci
ritiriamo così nel nostro lussuoso Parador, dove
ci consoliamo con un piacevole bagno in piscina, con i lussi
della bella camera e con la pantagruelica colazione del
mattino successivo che difficilmente scorderemo.
6^Giorno:
GRANADA
Oggi dovrebbe essere il turno della tappa "bella",
e così è: Granada.
L'attrazione principale di Granada è la famosa Alhambra:
un insieme d'edifici d'epoche e stili diversi che domina
la collina sopra la città. Seguendo i suggerimenti
di qualche guida turistica, prenotiamo mesi prima i biglietti
d'ingresso via internet, così all'entrata non abbiamo
difficoltà nè perdite di tempo.
Visitiamo gli edifici l'uno dopo l'altro ma la nostra attenzione
è attirata dal palazzo con gli arabeschi in rilievo
sui muri, con bellissime fontane e grandi vasche d'acqua
e dai giardini del Generalife.
GRANADA - Alhambra
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GRANADA - Generalife
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Caratteristica
del Generalife è il rumore continuo d'acqua in sottofondo:
scrosci d'acqua ovunque provenienti dalle bellissime fontane
che caratterizzano il giardino ricco di fiori e piante.
Anche la città di Granada non è male: belle
vedute e tanti caratteristici negozietti che invitano allo
shopping.
Il nostro hotel, questa notte, si trova in un caratteristico
palazzo d'epoca collocato in un vicoletto, con ballatoi
in legno e grazioso patio (cortile interno con archi).
7^Giorno: BAEZA, UBEDA, JAEN
Viaggiamo piacevolmente per circa 100 km, completamente
circondati da ordinate file di Ulivi. Ulivi ed ulivi a perdita
d'occhio, intervallati da qualche graziosa bianca fattoria.
Inizialmente visitiamo le due cittadine di Baeza ed Ubeda,
vicine l'una all'altra ma che si rivelano abbastanza deludenti
e poco interessanti dopo i fasti di Granada, nonostante
siano definiti dalla guida come "perle del Rinascimento".
Boh!
Ci avviamo verso Jaen, dove tralasciamo completamente di
visitare il centro città per dirigerci verso il nostro
bellissimo Parador collocato presso il castello di Santa
Catilina.
Il castello, in verità, è costituito da soli
ruderi, ma il Parador attiguo, costruito con le medesime
pietre del castello, si rivela essere un posto sorprendente.
Un vero castello ricostruito con ampi saloni con camini
e mobili in stile.
Bagno rinfrescante nella grande piscina e lussuosa cena
nel ristorante del Parador.
Ulivi
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BAEZA
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JAEN, Parador
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8^Giorno:
CORDOVA
Cordova è la città più colorata dell'Andalusia.
Completamente in stile Arabo è caratterizzata dai
numerosi patios ricchi di fiori, di vasi di terracotta appesi
ai musi. Ogni negozietto di souvenirs ed ogni ristorante
ha il proprio patio decorato nel fantasioso stile locale.
Li visitiamo quasi tutti: si sprecano le foto e le riprese
con la videocamera. Il patio costituiva anticamente il luogo
fresco della casa; un cortiletto interno dove rinfrescarsi
al riparo dalle torride temperature esterne. Visitiamo la
famosa Mezquita e rimaniamo impressionati dalla ricchezza
dei decori. La Mezquita è una moschea, in parte distrutta
per lasciar posto ad una cattedrale cristiana. Nello stesso
edificio si mescolano così le due differenti culture,
concedendo allo spettatore un'alternanza di stili a dir
poco spettacolare.
Nel pomeriggio, trascino il mio restio fidanzato ai Bagni
arabi.
Esperienza indimenticabile, almeno per la sottoscritta:
i bagni arabi sono caratterizzati da una serie di vasche
di temperature diverse. Si passa così dal freddo
della prima vasca, al tepore della seconda, fino al caldo
bollente della terza vasca. Ma è l'atmosfera la cosa
che più colpisce: locale tutto ad archi, luce di
candele, profumi d'incensi ed un silenzio che si fatica
a mantenere, presi come siamo dall'entusiasmo dell'esperienza.
Ma ahimè è il nostro ultimo giorno e la malinconia
inizia a far breccia negli animi.
Passiamo così la nostra ultima notte andalusa in
un originale Hostal in stile arabo.
CORDOVA
- Patio
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CORDOVA
- Alcazar de los Reyes Cristianos
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9^
Giorno: MILANO
Prima di dirigerci all'aeroporto di Siviglia, abbiamo ancora
un po' di tempo. Visitiamo così, al mattino presto
presto, l'Alcazar di Cordova. L'Alcazar non è particolarmente
interessante, ma i giardini sono graziosi, ben curati e
ricchi di fontane. Apprezziamo così la nostra ultima
visita culturale e ci dirigiamo in areoporto per il rientro
che fortunatamente si svolge senza contrattempi. Apprezziamo
lo scalo nell'ordinatissimo aeroporto di Bruxelles, ricco
di bellissimi negozi che c'intrattengono piacevolmente tra
un volo e l'altro.
Ecco, siamo a casa, vacanza finita.
Non ci resta che consolarci con le numerosissime foto scattate,
ma siamo comunque felici di aver trascorso una splendida
vacanza completamente fai - da - te. Siamo stati bravi no?
Certo qualche tappa tipo Cadice o Malaga potevamo risparmiarcela,
ma così abbiamo acquisito una visione più
completa dell'Andalusia.