AUSTRALIA 2002:
Da Darwin
a Perth, 8.000 affascinanti chilometri
Testo
e foto di Claudio Marchesi
L'Australia
ci ha affascinato talmente tanto che abbiamo ripreso la strada
dal punto in cui l'abbiamo interrotta lo scorso anno, quando
partendo da Adelaide siamo arrivati a Darwin.
Arriviamo
a Darwin alle 4 del mattino, di una notte calda e luminosa,
dopo i rituali controlli dei bagagli e verifica delle suole
delle scarpe, recuperati i bagagli, un taxi ci porta all'hotel
che avevamo prenotato dall'Italia.
La città
ci è nota, è quasi una rimpatriata; dopo una
salutare dormita girovaghiamo per il centro ed il mall in
attesa di ritirare la macchina per iniziare il nostro viaggio
il mattino successivo.
Una piacevole
sorpresa : in centro una specie di festa anima le strade,
musicisti si esibiscono con musica country australiana e le
vie sono piene di gente e bancarelle, dopo un pranzo a base
di fish 'n chips e birra, è il momento di fare una
passeggiata verso la Britz per ritirare il 4x4.
Una comoda
Nissan Patrol ci attende e dopo un piccolo intoppo ( l'assicurazione
che avevo già pagato in Italia non era valida e ho
dovuto sganciare 1200$ per la copertura e successivamente
farmi rimborsare al rientro ) facciamo una corsa verso il
Wharf, popolato da tante persone. Dato che il ristorante Christo's
era chiuso, scovo alla fine del molo Crustaceans, e prenotiamo
per la cena, cena che si rivelerà superlativa, frutti
di mare e pesce al forno di grande prelibatezza il tutto annaffiato
da un ottimo vino australiano, festeggiamo così l'inizio
della nostra avventura.
La notte
scorre veloce e il mattino successivo via
. Prima
tappa Katherine, la Stuart HGY scorre veloce con il solito
limitato traffico dei pensionati che trainano le loro roulotte,
piccola deviazione sulla vecchia strada per un primo contatto
con l'outback. Lo scorso anno per problemi di tempo avevamo
saltato le Cutta Cutta caves circa 30Km a sud della città
di Katherine, ci dirigiamo li direttamente e la visita guidata
da un ranger è subito a pochi minuti dal nostro arrivo.
Le grotte sono lunghe 500 metri ed hanno delle belle stalattiti
inoltre sono popolate da una rara specie di Pipistrello, vediamo
anche un bel serpente di grotta in attesa della sua preda.
Dopo
la visita si torna a Katherine e dopo un salto in piscina
una buona cena e un buon letto ci preparano per il giorno
successivo.
Giornata lunga ci attende : da Katherine a Lake Argyle sono
quasi 600 km in mezzo al nulla, però il paesaggio è
infinito, e la strada scorre comunque veloce, facciamo sosta
alla Victoria River roadhouse con il fiume scorre placido
quasi un ruscello ( popolato però da coccodrilli estuarini,
quelli grossi e pericolosi ) impensabile immaginare che nel
wet ( la stagione delle piogge), il livello delle acque superi
il livello del ponte !! e che la strada si interrompa.
Il paesaggio
cambia e anche la vegetazione fino ad ora ricca di eucalipti;
festeggiamo la vista del primo baobab con una sosta. Approfittiamo
per mangiare un panino e al tavolo della roadhouse si avvicina
una coppia di mezza età e dopo aver fatto quattro chiacchiere
ci chiedono il nostro programma , gli diciamo che le prima
parte del viaggio che ci porterà a Perth è la
Gibb River Road. Ci guardano stupiti e ci chiedono se abbiamo
almeno 3 ruote di scorta e una radio CB !!! alla nostra risposta
negativa ci dicono che la strada è molto impegnativa
e conoscono persone che hanno forato 6 volte !!! ( in circa
700 km) Io comincio a preoccuparmi
. ma loro probabilmente
si riferivano a molti anni prima penso tra me e me, per farmi
coraggio.
Dopo i controlli alla frontiera tra il N.T. e il W.A. che
riguardano esclusivamente i generi alimentari freschi ed i
vegetali compresi i contenitori, dato che è vietato
attraversare il confine con queste cose, potenzialmente pericolose
per le grosse ed importanti coltivazioni dell' Ord River,
portiamo indietro l'orologio di un'ora e mezza e ci avviamo
verso Lake Argyle, una enorme riserva artificiale di acqua
circa 1000 kmq, il più grande lago d'Australia è
a poco distante e lo raggiungiamo percorrendo una strada bellissima
in piena savana con alberi enormi di baobab e fiori colorati
tutti intorno. Pernottiamo al motel e facciamo una prima passeggiata
verso il lago, un vero mare interno ricco di pesci, coccodrilli
d'acqua dolce, (quelli buoni), e uccelli variopinti. Prenotiamo
una crociera per il mattino successivo per esplorare meglio
le dimensioni del bacino. (www.argyleexpeditions.com.au)
La crociera
è bella e rilassante i colori caldi e l'aria tiepida,
il lago è immenso e in tre ore ne percorriamo solo
una piccola parte ma ne vale la pena, al ritorno ci concediamo
un piccola comodità. Invece di guidare verso i Bungle
Bungle decidiamo di prenotare per la mattina successiva un
volo panoramico (www.alligatorairways.com.au) con escursione
nel parco nazionale con una guida, così risparmiamo
1000 km e 2 giorni di viaggio, visto che dovremmo ritornare
indietro per imboccare la Gibb River Road.
Ci avviamo
così verso Kununurra e sulla strada c'è un piccolo
gioiello, Mirimi N.P. detto anche i piccoli Bungle Bungle
: cupole di rocce stratificate arancioni e nere ci aspettano
ed è divertente perdersi tra i sentieri di questo piccolo
parco alle porte della città. Per informazioni sui
parchi nazionali :(www.calm.wa.gov.au)
Apro
una parentesi nella definizione di città, al di fuori
delle capitali l'Australia è veramente poco popolata
ed i centri abitati molto distanti tra loro, un paese di 3.000
abitanti in questo paese è una città !!! Kununurra
con i parametri "down under " è già
una grossa città perché ha oltre 5.000 abitanti.
Nel pomeriggio
dopo la bella ma breve visita al Mirimi ci avviamo verso Wyndham,
a cento Km. la città è un importante porto e
dopo essere accolti da un enorme coccodrillo di cemento all'ingresso
del centro abitato, una breve strada sterrata ci porta ad
un bel lookout sulle foci di ben 5 fiumi nell'Oceano Indiano.
La giornata è luminosa e l'assenza di umidità
permette un colpo d'occhio notevole.
Sulla strada del ritorno sosta al " Grotto" una
specie di
voragine profonda forse 150 mt o più con un laghetto
sul fondo. E' però quasi buio e torniamo verso Kununurra
perché domani sveglia alle 5.
Una
bellissima alba colorata ci saluta mentre attendiamo la partenza,
un piccolo aereo da 8 posti ci porta verso il Purnululu N.P.
più noto come Bungle Bungle, uno dei più recenti
parchi nazionali, sorvoliamo ancora Lake Argyle e le coltivazioni
a valle della diga, banane, canna da zucchero le principali.
Poi una "piccola " station : 1.000.000 di ettari
!!!!!! 5 fattorie con relative piste di atterraggio per allevare
50/55.000 capi di bestiame, non male vero ? Ma eccoci, intravediamo
all'orizzonte le prime gobbe colorate di queste antichissime
formazioni rocciose, a cui ossidi e licheni danno queste perticolari
zebrature. E' bellissimo dall'alto con colori vivacissimi.
Atterriamo e facciamo subito amicizia con i 6 nostri compagni
che erano già in attesa di partire alla volta di Cathedral
Gorge, una lunga gola che porta ad una specie di anfiteatro
sul fondo con un piccolo lago alimentato da una cascata purtroppo
asciutta in questa stagione. Il luogo è bellissimo
quasi deserto e si respira un'atmosfera quasi surreale per
i silenzi e la sonorità quando un uccello lancia un
grido. Ci dicono che è un luogo sacro per gli aborigeni,
ci credo è molto "mistico".
Pomeriggio
a Echidna Chasm, una strettissima gola ( in certi punti la
larghezza è meno di un metro ) con pareti altissime
su cui crescono palme abbarbicate alla roccia rossa
.
Ci arrampichiamo sui massi per raggiungere la fine della gola,
siamo sempre fortunati, ci siamo solo noi
I colori sono vivissimi e la luce chiarissima, peccato tornare
verso la pista di terra battuta che funge da pista di atterraggio.
Il ritorno verso Kununurra ci permette di vedere ancora dall'aria
questo affascinante paesaggio e di sorvolare le famose miniere
di diamanti "Argyle" dalle quali si estraggano delle
preziosissime gemme rosa. Atterriamo in un tramonto infuocato
da una palla di sole all'orizzonte.
Sveglia
all'alba, la Gibb River Road, l'antica pista che unisce Derby
e gli allevamenti di bestiame del Kimberley al porto di Wyndham,
ci aspetta, facciamo il pieno, dato che il prossimo distributore
si trova ad oltre 450 km. e via verso la nostra meta. L'inizio
fino ad Emma gorge è una passeggiata, deviamo verso
questa destinazione e ci concediamo una prima sosta, Il resort
è molto bello e la passeggiata verso le cascate piacevolissima,
miriadi di uccelli cantano e l'aria è tiepida al punto
giusto. Le cascate sono molto alte e vista la stagione secca
solo un rivolo ma i colori e l'ambiente sono molto suggestivi.
Riprendiamo
la strada il fondo è sempre più sconnesso ed
ondulato e occorre fare ricorso alle 4x4 in varie occasioni,
e l'attraversamento del Pentecost river è abbastanza
profondo. Il paesaggio è suggestivo, baobab, gumtree
dalla corteccia bianca e sconfinate distese di spinifex, danno
l'impressione di essere davvero soli a contatto con questo
sconfinato paese. Il traffico è inesistente e viaggiamo
con rilassatezza per gustarci le vista di ciò che ci
circonda. Fiori colorati danno una nota di vivacità
alle tinte delle erbe secche. In diverse occasioni ci fermiamo
per respirare a pieni polmoni quest'aria incontaminata e la
sensazione di grande libertà. Intorno a noi la savana
si alterna con formazioni rocciose rossastre all'orizzonte
e la pianura a tratti di salita per attraversare le colline.
La meta
odierna è Mt. Elisabeth Station, una fattoria a 30
km. dalla strada principale, allevamento di bovini che rimane
isolato per diversi mesi nella stagione delle piogge. La strada
è maltenuta e occorre più di mezzora per arrivare
in quest'oasi in mezzo al nulla. Ci aspetta una camera semplice
ma pulita ed una cena in compagnia di un gruppo simpaticissimo
di 5 Italiani con cui facciamo subito amicizia. La station
non ha la licenza per gli alcolici, ma noi siamo muniti di
riserve di vino, a cui facciamo abbondantemente ricorso
..
Una bella serata in compagnia, cena fenomenale a base di carne
e verdure prodotte da loro ( nessun pericolo di mucca pazza
!!!!) una piccola nota : la station rimane isolata per circa
3 o 4 mesi durante la stagione delle piogge, unico mezzo di
collegamento la radio e per le emergenze la pista d'atterraggio
in terra battuta, se praticabile. Bisogna avere molto spirito
di adattamento e risorse psicologiche per vivere qui. Cosa
simpatica : non ci sono serrature, solo maniglie e la casa
padronale era solo in parte chiusa, ampie parti di pareti
erano aperte, senza vetri
.
Il
mattino seguente ricca colazione, un saluto ai nuovi amici
e via verso Ovest. Dopo una sosta al Imitiji store dove veniamo
accolti da una enorme gru che passeggia per il piazzale, ci
dirigiamo a sud lasciando la strada principale verso Windjana
Gorge N.P. e Tunnel Creek.
Il primo è un canyon largo e soleggiato percorso da
un bel fiume, ricco di coccodrilli che oziano nell'acqua o
sulle rive. Centinaia di pappagalli bianchi ci salutano con
i loro richiami, siamo in pieno contatto con la natura. Il
fondo sabbioso della gola è circondato da rocce rossastre
con molti dipinti aborigeni che risalgono a molti anni fa.
La
passeggiata è piacevole ed i coccodrilli innocui proseguiamo
verso Tunnel creek, una caverna lunga quasi un km. che si
può percorrere con i piedi a mollo nell'acqua per raggiungere
una valle dall'altra parte della catena montuosa, mi rifiuto
e ci accontentiamo di una perlustrazione superficiale e una
passeggiata nei dintorni ricchi di alberi di eucalipto e baobab.
Proseguiamo
verso Fitzroy Crossing dove dormiamo per la prima volta in
un "safari tent" tende con i servizi montate fisse
su una base di legno. Scopriamo poi il motivo : nella stagione
delle piogge il letto del fiume che scorre placido accanto,
si gonfia talmente tanto che bisogna smontare sempre tutto.
Ottima cena e dopo una bella dormita siamo pronti : il Geikie
Gorge è a 20 km e il mattino presto è il momento
ideale per una visita: i ranger organizzano una gita in barca
sul fiume che è contornato da alte rocce colorate e
lingue di sabbia. La fauna si sta svegliando e tanti uccelli,
pappagalli, aironi, pellicani, volano indisturbati. Gli immancabili
coccodrilli che si riscaldano sugli scogli. E' un paesaggio
davvero incantevole e rilassante con il silenzio rotto solo
dal canto degli uccelli, peccato dover proseguire verso Derby.
L'unica
cosa degna di nota della cittadina di Derby è il famoso
Prison Tree, un gigantesco baobab cavo che fungeva da cella
per gli aborigeni colpevoli di reati, dopo l'indispensabile
visita ci avviamo verso Broome, la capitale della coltivazione
delle perle in Australia, pratica introdotta dai primi Giapponesi
che emigrarono a fine secolo. Il tramonto ci chiama a Cable
Beach, diversi chilometri di sabbia bianchissima che si tuffa
in un mare blu cobalto.
La marea da queste parti è notevole: oltre 10 mt e
la spiaggia quella sera infinita. Si può anche andare
in macchina sulla spiaggia
.. oppure farsi una bella
corsa in dromedario sulla sabbia. Noi ci accontentiamo di
gustarci i colori di un cielo infuocato che ci mostra tutte
le tonalità del rosso bellissimo anche il cielo che
si tinge di blu.
+La mattina
arriva dopo una notte di riposo e ci avviamo verso la nostra
meta odierna : Cape Leveque (www.kooljaman.com.au), 220 km
di pista a nord di Broome, un paradiso assoluto.
La strada è lunga e sconnessa con lunghi tratti di
sabbia rossa, il paesaggio assolutamente "selvaggio"
proprio come piace a noi. Nonostante gli scossoni le 3 ore
e mezza che ci separano dalla meta scorrono veloci, è
troppo il piacere della visione paesaggio che ci circonda
e degli animali che incontriamo, per rendersi conto del tempo.
Arrivati una piacevole sorpresa: ci hanno dato una splendida
safari tent con vista mare, spettacolare !!!! ( quando avevo
telefonato per prenotare, visto che la prenotazione è
obbligatoria, erano disponibili solo "unit", in
mezzo al campeggio)
Il mare è cristallino la sabbia bianca, alle spalle
le dune di sabbia rosa, idilliaco
le ore scorrono veloci
e la sera arriva, dopo un tramonto infuocato milioni, o forse
sono miliardi, di stelle ci appaiono, la luna illumina la
notte buia e la via lattea appare in tutto il suo splendore,
una notte indimenticabile.
Il giorno dopo ci rilassiamo tra spiaggia e mare e la sera
mi cimento in cucina, visto che la tenda, che ha tutte le
comodità, è anche munita da barbecue a gas,
meglio di così
Il tempo passa purtroppo e il momento di riprendere la strada
verso Broome si avvicina. Sulla strada ci fermiamo in un paio
di comunità aborigene ( tutta la zona è a loro
riservata ) ma troviamo solo polvere e poche persone, con
i negozi gestiti come sempre dai bianchi.
Arrivati
a Broome esploriamo meglio la città e scopriamo un
ottimo ristorante con microbirreria ; MATSO'S, (www.kimberley-accom.com.au)
il locale è ricavato da un vecchio store, e negli anni
è stato usato anche come banca, ci ritorneremo anche
alla sera, dopo aver rivisto il tramonto a Cable beach
..
Altre cose interessanti a Broome, il cimitero giapponese,
dove riposano 900 ex addetti alla coltivazione delle ostriche
perlifere, Gantheaume Point, con le impronte fossili di dinosauri
che si possono vedere sulle rocce quando la marea è
bassa, Chinatown, la giornata di relax scorre veloce e siamo
pronti per ripartire, Port Hedland ci aspetta.
Sono
600 Km in mezzo al nulla, solo bush e bush, anche se devo
dire che la vegetazione è mutevole si passa dai cespugli
di spinifex alle distese di piccoli alberi. La fauna è
sempre presente e ogni tanto un canguro sbuca all'orizzonte.
Sosta alla Sandfire Roadhouse, e poi una piccola deviazione
verso il mare : eighty miles beach è a soli 8 km di
strada sterrata dalla HWY, la spiaggia bianchissima ed infinita,
il mare blu cobalto, una sosta e una passeggiata sulla spiaggia
sono salutari dopo tanto asfalto.
Ripresa la strada si arriva verso tardo pomeriggio
a Port Hedland, che si vede già da lontano grazie ad
una candida montagna di sale che biancheggia alle porte della
città. Una montagna altissima che raccoglie il sale
prodotto nelle vicine saline. La città è coperta
da un velo rugginoso, è infatti dominata da infinite
distese di minerale
di ferro, che viene esportato in tutti i paesi orientali,
la città vive di porto e sono anche organizzate visite
guidate all'area portuale. Unica cosa degna di nota : Pretty
pool, una piccola laguna che a bassa marea offre la possibilità
di una bella passeggiata e una buona quantità di conchiglie
lasciate dal mare.
Salutare
dormita, e via il mattino presto verso Karijini N.P. con le
sue bellissime gole percorse da torrenti e interrotte da numerose
cascate. Cosa assolutamente da non perdere il Visitor Centre,
bellissimo, appena inaugurato con una struttura architettonica
speciale che lascia ampi scorci verso il paesaggio circostante,
cosa più unica che rara è gestito da aborigeni,
facciamo acquisti e via si riprende verso le altre attrattive
del parco. Un punto di assoluta bellezza è Oxers Lookout
dove ben 4 gole si uniscono. La vista è davvero indimenticabile.
Altro punto di grande bellezza sono le Fortescue Falls e la
vicina Circular Pool raggiungibili con una facile passeggiata,
mentre le altre discese sono molto più impegnative.
Ripresa
la strada arriviamo a Tom Price, città nata e cresciuta
grazie alle vicine miniere a cielo aperto. La città
è tranquilla e ordinata ma nulla di più. Alle
6 di sera insieme alle tenebre cala anche il silenzio e la
città si addormenta.
Mattino
di buonora come sempre si riprende la strada, invece che seguire
quella asfaltata per Paraburdoo, prendiamo una scorciatoia
di terra battuta che ci fa risparmiare 50 Km e ci permette
di respirare ancora un po' di aria di outback. Meta odierna
Giralia Station, una fattoria di 280.000 ettari nella quale
si allevano 50.000 pecore merinos. Accoglienza calorosa da
parte dei proprietari Denver e Rae Blake, e camera in stile
"inglese" con pizzi e merletti. Una piccola bomboniera
tant'è vero che invece di una notte ce ne fermeremo
3. La station non è distante infatti da 2 ineressanti
luoghi : Exmouth e Cape Range N.P situato nel Ningaloo Reef
Marine Park.
Il
mattino successivo, dopo una cena eccellente, che la padrona
di casa ha cucinato, facendoci assaggiare ancora una volta
la vera cucina casalinga australiana, via verso Exmouth, la
fortuna ci fa trovare subito posto su una piccola barca che
organizza whale whatching, il mare è agitato e per
tutto il tragitto verso il mare aperto maledico la decisione
.
Fino a quando vedo il primo spruzzo, a quel punto dimentico
il mare grosso e mi lascio trasportare dalle emozioni : che
sensazione incredibile vedere questi enormi cetacei che saltano,
piroettano a pochi metri da noi, sono animali curiosi e ad
un certo punto una balena si avvicina talmente alla barca
che quasi si può toccare, si sentono i loro richiami
e il rumore dell'aria espulsa con alti zampilli.
Gli avvistamenti si susseguono e la gita che doveva durare
3 ore alla fine dura più di 5 !!! ma è stato
indimenticabile.
Cena
ancora una volta luculliana e il giorno dopo via verso Cape
Range N.P. un luogo incontaminato, un "santuario marino"
dove la barriera corallina in certi punti è a soli
50 mt dalla riva, il mare è blu come pochi, e numerosi
accessi al mare permettono di gustarne i colori e i profumi.
Arriviamo fino a Yardie Creek, una gola che arriva fino al
mare e ci facciamo una bella camminata per apprezzare il panorama.
Sulla strada del ritorno ci fermiamo anche per un bagno a
Torquoise Bay, ma l'acqua davvero fredda e le correnti ci
fanno presto rinunciare.
Lasciamo
a malincuore Giralia Station e ci avviamo verso Coral Bay,
noto per il mare e la barriere corallina, è però
troppo affollato per i nostri gusti ( ci saranno state almeno
100 macchine !!) allora via verso Carnarvon e i Blow Holes,
un fenomeno della natura : le onde si infrangono su un'alta
scogliera e l'acqua esce da fori sulla parte superiore delle
rocce provocando altissimi spruzzi con fragorosi fischi. Gustato
a lungo lo spettacolo raggiungiamo la città noto centro
agricolo e porto dedicato alla pesca, una cosa caratteristica
: l'One Mile Jetty, un molo di legno lungo appunto un miglio,
ci facciamo una bella passeggiata mentre il sole tramonta
e respiriamo un piacevole odore di salsedine.
Il giorno dopo destinazione Monkey Mia, lungo
la strada sosta obbligatoria a Hamelin Pool dove vivono rari
esemplari di stomatoliti, una formazione batterica vecchia
di milioni di anni, vero fossile vivente che vive qui grazie
all'elevatissima salinità delle acque che non permette
ad altri esseri viventi di attaccarle; sosta successiva a
Shell Beach una lunghissima e larghissima spiaggia, formata
da una miriade di conchiglie piccolissime, la profondità
dello strato di conchiglie è di molti metri e vengono
utilizzate tra le altre cose come mangime
per le galline e, quando si compatta con il tempo, come materiale
da costruzione, a Denham, dove dormiremo, infatti troviamo
un ristorante : " Old Pearler " costruito con blocchi
di queste conchiglie, (tra l'altro si mangia benissimo).
Rinunciamo ai delfini di Monkey Mia che arrivano solo al mattino
e sulla lunga spiaggia affollata (usando il metro australiano
è affollata perché le persone erano solo a qualche
metro l'una dalle altre) troviamo uno stuolo di pellicani
che prendono il sole, sulla strada di ritorno verso Denham
c'è Little Lagoon, un bellissimo specchio d'acqua con
la spiaggia accessibile dalle auto, ci divertiamo sulla sabbia
aspettando il tramonto. Cena al " Old Pearler" a
base pesce, frutti di mare, aragosta e crostacei, ottima.
Proseguiamo
il mattino seguente verso Geraldton, importante centro per
la pesca delle aragoste. La giornata è dedicata alla
visita della città ed ad un tentativo di shopping fallito,
degna di nota la vecchia prigione trasformata in centro commerciale
per gli artigiani locali. Cena ancora ottima al Boatshed,
con aragoste e pesce freschissimo.
Il mattino
successivo dopo una sosta al Greenough Hystorical Hamlet,
un antico insediamento del primi coloni, magnificamente restaurato,
proseguiamo seguendo una bellissima strada costiera tra le
dune e i cespugli fioriti.
Arriviamo a Cervantes, e ci avviamo verso il Namburg N.P.
dove ci sono i famosi Pinnacoli, bellissime colonne di roccia
immerse in una sabbia giallo-oro, sembra di camminare sulla
farina gialla; siamo come sempre fortunati e riusciamo a fare
un giro con l'ultimo sole tra queste particolari formazioni
rocciose. Soffia un forte vento e la sabbia gialla è
sollevata in mulinelli tra i pinnacoli, spettacolo bellissimo.
Poi inizia a piovere e i colori cambiano ma l'atmosfera rimane
sempre affascinante non rinunciamo per il maltempo a fare
ancora due giri lungo il percorso tra i pinnacoli che hanno
assunto una colorazione bruna e la sabbia color bronzo, l'atmosfera
è irreale, quasi magica, sembra di essere su un altro
pianeta.
La pioggia
prosegue anche il giorno dopo, mentre percorriamo le verdi
colline fino a New Norcia, un insediamento benedettino con
un'architettura spagnoleggiante. Il paesaggio da un paio di
giorni è mutato, dalle aride distese di terra rossa
coperte di arbusti o bassi cespugli, siamo passati a verdi
colline coltivate, sembra di essere in Inghilterra, in lontananza
greggi di pecore e mandrie di vitelli pascolano placide, un
paesaggi idilliaco, peccato che i colori non siano splendenti
sotto la pioggerella che non smette mai. Prima di arrivare
a Fremantle nostra meta, ci fermiamo a Yanchep N.P. dove facciamo
degli incontri ravvicinati con diversi Koala, animali davvero
deliziosi.
Fremantle
ci accoglie sotto la pioggia, talvolta torrenziale, dopo oltre
tre settimane di sole e caldo questo clima ci intristisce
molto. Ne approfittiamo per visitare i musei locali e la prigione,
costruita nel 1850 e funzionante fino a metà anni 90.
Le condizioni dei galeotti erano davvero dure e la vita difficile
in celle di 6/7 metri quadrati. (www.fremantleprison.com.au)
La nostra
meta finale Perth è ormai alle porte, ma prima una
piccola deviazione ci porta a visitare York, uno dei primi
insediamenti all'interno dell'Australia. La strada principale
mantiene le costruzioni di fine secolo e cosa incredibile,
un piccolo museo dell'automobile raccoglie oltre 100 auto
da inizio secolo ai giorni nostri comprese alcune macchine
italiane : Isotta Fraschini, Alfa Romeo, Lancia
.
Eccoci
a Perth e a malincuore siamo alla conclusione, lasciamo l'auto
a malincuore quando il contachilometri ci dice che abbiamo
percorso 8.000 km in 24 giorni, Perth è una bella città
molto verde, costruita sulle rive di un lago e di un fiume
ricchi di uccelli acquatici e cigni, molto rilassante e ce
la gustiamo a piedi, da ricordare il King's park molto bello,
un locale degno di nota : N.44 King Street Coffee, ottimo
sia per colazione che per cena, cantina favolosa.
Siamo
alla fine davvero, dopo 2 notti in un hotel fine 800 ben restaurato,
The Melbourne, l'aeroporto ci aspetta e via verso Singapore
dove facciamo 2 giorni di sosta e poi si rientra a Milano
in attesa di ripartire il prossimo anno
.. destinazione
.
magari Australia per il terzo anno, ci sono ancora tante cose
da vedere
Per tirare
le somme, il W.A. è sicuramente bellissimo, difficile
dire se è meglio dei paesaggi visti lo scorso anno,
nel N.T. e S.A. è certamente più vero, meno
turistico ( salvo pochissime eccezioni) con abitanti gentili,
cordiali e disponibili, pronti alla battuta. Tanti animali
in libertà e paesaggi mozzafiato, mare di cristallo,
strade di terra rossa infinite, tutto molto molto bello, ci
abbiamo lasciato una parte di noi e dobbiamo tornare a ritrovarla
Un ringraziamento a mia moglie, che con pazienza ha raccolto
tutte le informazioni per preparare il viaggio e mi ha dato
tutte le indicazioni sul percorso, senza di lei il viaggio
non sarebbe stato ne possibile ne così bello, grazie
Lucia !!!
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