Andar per mercatini di Natale
in Austria e Baviera
testo e foto di Marina Cioccoloni
Approfittiamo del ponte dell'Immacolata per
prenderci quattro giorni di vacanza e andare a respirare
aria natalizia in Austria e Germania. Saliamo quindi sul
treno notturno diretti ad Innsbruck e, dopo una tranquilla
notte di viaggio, la mattina presto siamo già sul posto.
Siamo ad Innsbrück ed un buon apfelstrudel
è d'obbligo, quindi ci infiliamo in uno dei romantici caffé
e fare una tranquilla colazione e poi ce ne andiamo a passeggiare
per questa città che con la neve ha un aspetto completamente
diverso da quello conosciuto. Questa volta siamo senza camper
ma ci guardiamo intorno per vedere com'è la situazione e
notiamo che i parcheggi lungo l´Inn consentono la sosta
ai campers. Poi ci dirigiamo verso il centro con le bancarelle
natalizie ancora chiuse. Passiamo davanti al Tetto d'Oro
e raggiungiamo il Museo di Arte Popolare Tirolese. Qui è
l'ingresso alla Hofkirche, la famosa Chiesa degli uomini
neri. Mi ha sempre impressionato molto il gruppo degli "uomini
neri" che contornano il cenotafio dell'Imperatore Massimiliano.
Le 28 statue in bronzo degli antenati dell'Imperatore sono
più alte del reale, ed il colpo d'occhio sull'insieme è
a dir poco strabiliante. Per fortuna il progetto iniziale
di oltre 150 personaggi non fu mai portato a termine perché
d'obbligo sorge la domanda: ma dove avrebbero messo tutte
quelle statue? Visitato anche il museo, pranziamo e passeggiamo
nel centro cittadino ammirando le eleganti vetrine dei negozi
addobbate per il Natale imminente.
Ritorniamo verso Herzog Friedrich Strasse
e la prima sosta la facciamo al mercatino natalizio di antiquariato
che si svolge in una piazzetta adiacente. Passiamo una buona
mezz'ora all'interno di un negozio di candele, dove la scelta
è veramente ardua, acquistando i primi pezzi: alla fine
del viaggio ne avremo collezionate una bella varietà. Al
mercatino natalizio all'ombra del Tetto d'Oro sorseggiamo
il vin brûlé dopo aver accuratamente scelto il punto di
ristoro giusto, cioè fornito della tazza secondo noi più
bella: è tradizione ogni anno coniare tazze diverse che
vengono utilizzate per le bevande calde che si acquistano
e si sorseggiano mentre si passeggia per il mercatino: la
tazza è fornita con le bevande dietro cauzione, restituita
alla restituzione della tazza. Noi naturalmente abbiamo
già deciso di perdere la cauzione. Quando scende la sera
il grande albero posto vicino al Tetto d'Oro si illumina
e riflette le sue luci tutt'attorno, ed iniziano a diffondersi
nell'aria musiche natalizie. Alziamo la testa ad ammirare
le decorazioni alle finestre dei ricchi palazzi borghesi
sopra i portici. Oggi c'è tanta gente, non si riesce quasi
a circolare, si fa fatica ad avvicinarsi alle bancarelle
che espongono le merci più belle. E' ovvio che non siamo
i soli italiani ad aver approfittato del bel ponte a disposizione.
Bene, decidiamo che è ora di andare, dobbiamo ritirare la
macchina e raggiungere Seefeld, dove pernotteremo.
Durante la notte è caduta un'abbondante nevicata,
ma oggi c'è il sole e il paesaggio è da incanto. Al parcheggio
della piscina coperta di Seefeld notiamo alcuni camper e
parecchia gente sta facendo fondo sia lì intorno che nella
bella strada che costeggia il lago passando per
il bosco e dove di solito passano anche le carrozze. Oggi
vogliamo visitare Garmisch Partenkirchen, Ettal, Oberammergau,
Linderhof sempre rientrando a Seefeld in serata. A Garmisch,
capitale tedesca degli sport invernali, parcheggiamo al
trampolino olimpico, a fianco di alcuni camper i cui occupanti
stanno nei pressi. Chiediamo se hanno avuto problemi di
sosta. Sono lì da due giorni e nessuno li ha disturbati.
Dopo una passeggiata in centro paese ad ammirare i negozi
di questa famosa cittadina sportiva riprendiamo il cammino
verso Ettal e il suo famoso monastero benedettino, passando
davanti alle belle ville ottocentesche di Garmisch, tipico
esempio di architettura alpina residenziale del secolo scorso.
Ad Ettal, nella chiesa una bellissima corona dell'Avvento
pende dal soffitto e ci ricorda quanto da queste parti sia
sentito il periodo di preparazione al Natale. Un'occhiata
alla navata dal soffitto piano con il famoso affresco di
Zimmermann che crea l'illusione ottica della volta e via
verso il Castello di Linderhof.
Questi paesaggi conosciuti nei periodi estivi
ci appaiono sotto un'ottica diversa ora che sono ricoperti
di neve, e non ci vogliamo perdere lo spettacolo di Linderhof,
che è una vera rivelazione. Lasciamo la macchina nell'ampio
parcheggio semivuoto e ci incamminiamo lungo i giardini
per raggiungere questo piccolo gioiello, incastonato com'è
tra le montagne della Baviera: la dimora preferita di Ludwig,
l'unica terminata prima della sua morte. Camminiamo nella
neve con passi ovattati, i giardini sono completamente ricoperti
dalla coltre bianca, ma nonostante tutto nel laghetto vagano due cigni. Visitiamo il castello più
per passione che per necessità di ulteriore conoscenza,
ma l'idea di vederlo nel suo aspetto invernale ci incuriosiva.
Non ci pentiamo infatti di esserci tornati, anche se le
statue del giardino sono coperte per protezione contro il
gelo, le fontane chiuse e uno spesso strato di neve ci costringe
a camminare con prudenza. Ad Oberammergau girovaghiamo un
po' per i negozi che espongono e vendono addobbi natalizi
e statuine per il presepe. Qui le statuine del presepe la
fanno da padrone e vengono vendute in oltre cinquanta negozi.
Difatti questo piccolo paesino è famoso per tre particolarità:
l'intaglio, le case affrescate e la processione della passione.
Per l'intaglio, qui è la sede della scuola bavarese di scultura
e intaglio del legno e la località è famosa in tutto il
Land come il paese dei presepi. Le case affrescate sono
molto belle, tra di loro molto famosa è la Pilatushaus,
un'altra ha affreschi che raccontano la favola di Hans e
Gretel, un'altra ancora è decorata con scene della favola
di Cappuccetto Rosso. Non è difficile trovarle, sono quasi
tutte lungo la strada principale del paese. L'ultima particolarità
del luogo è che dal 1634, a ricordo di un voto fatto per
scampare ad un'epidemia di peste, ogni dieci anni si svolge
la rappresentazione della passione di Cristo alla quale
partecipano un migliaio di abitanti in costume. Finiamo
qui il nostro giro odierno, per domani abbiamo in programma
la visita al mercatino natalizio di Monaco di Baviera.
Ci svegliamo presto in quanto ci aspettano
un paio di ore di viaggio: con la neve e il freddo di questi
giorni e le strade ghiacciate è meglio essere cauti nella
guida. La giornata è bella ma non come quella di ieri. In
un paio d'ore siamo a Monaco e senza grosse difficoltà parcheggiamo
vicino al Teatro Nazionale, dopo di che ci infiliamo in
alcuni dei fornitissimi grandi magazzini che ruotano intorno
alla zona pedonale per fare un po' di acquisti natalizi,
ne approfittiamo per recarci nel più fornito negozio di
cd di Monaco per comprare alcuni cd di canti di natale e
alle 11.00 siamo in piazza per non perderci lo spettacolo
dello scoccare delle ore dall'orologio animato della torre
della Rathaus. Dobbiamo anche andare a Frauenplatz da Felber
a fare la nostra solita scorta di thè aromatizzati. La scelta
è ardua e il rituale è sempre lo stesso: usciamo dal negozio
inebriati dai profumi e carichi di pacchettini, compresa
una graziosa teiera e una tazza per tisana. Facciamo un
salto a vedere il mercato all'aperto (la qualità della merce
esposta è il barometro per capire il tenore di vita di questa
città), e poi ci rechiamo al mercatino natalizio. Esso occupa
tutta la Marienplatz, dove è un via vai continuo di ogni
genere di gente: diversi personaggi camuffati da Babbo Natale
distribuiscono caramelle e cioccolatini, mentre c'è chi si dedica ad acquisti
natalizi e chi semplicemente passeggia sorseggiando vin
brûlé. Anche qui naturalmente prendiamo la nostra brava
tazza, cauzione due marchi, e mentre sorseggiamo ammiriamo
gli addobbi in vendita nelle varie casette di legno. La
scelta è veramente difficile in quanto parecchi sono oggetti
particolari, difficilmente reperibili dalle nostre parti.
Domani visiteremo Salisburgo.
E' una giornata grigia quella che ci aspetta
a Salisburgo. La neve cade con insistenza e mentre percorriamo
una delle rive del Salzach, sull'altra sponda passa una
carrozza vecchio stile, contribuendo a quell'aria d'antico
che l'atmosfera della giornata ha sparso per la città, facendomi
tornare in mente una scena del film Amadeus. Parcheggiamo
vicino alla Stazione e raggiungiamo il centro a piedi. Decidiamo
di salire lungo la collina fino alla fortezza per una occhiata
d'insieme dalla balaustra da dove si può ammirare tutta
la città. Non è uno dei giorni migliori, ma è un panorama
che merita sempre. Nella corte interna di Hohensalzburg
le casette di legno di un mercatino aperto soltanto durante
il finesettimana sono chiuse e sommerse dalla neve. Ridiscesi
ci fermiamo da uno dei più antichi fornai di Salisburgo
a comprare il pane nero ed alcuni dolci. Visitiamo un paio
di negozi specializzati in Loden e, sorpassata la casa di
Mozart, ci dedichiamo ai mercatini. Ve ne sono ovunque:
ogni piccolo spazio è occupato da casette in legno o bancarelle
che vendono articoli di ogni genere. Gli addobbi e le luci
sono dappertutto, negli androni, nelle corti interne dei
palazzi, nelle vetrine dei negozi, sulle pareti, per le
strade. La bella Salisburgo non si è smentita nemmeno questa
volta: si è trasformata in un unico, elegante, enorme mercatino
e sulle note di musiche natalizie la neve che cade contribuisce
a creare quell'aria magica di cui tutta la città è pervasa.
E' il nostro ultimo giorno di visita, il nostro ultimo mercatino,
e di certo quello con gli addobbi più belli.
La macchina sfreccia veloce sulla strada del
ritorno e mentre dal finestrino vediamo la neve che man
mano diminuisce fino a lasciare definitivamente spazio a
prati verdi, il pensiero va ai giorni appena trascorsi.
Tornati a casa apriamo i nostri bagagli ed anche la valigia
di scorta che prudentemente ci eravamo portati ed il profumo
della tisana al rhum di Felber si diffonde nell'aria. Come
dalla scatola di un prestigiatore una dopo l'altra escono
le cose acquistate, tra le quali candele di ogni foggia
e colore, addobbi natalizi, dolci, tisane e le tazze, le
tazze dei mercatini. In queste ultime sorseggeremo le nostre
bevande invernali mentre ripenseremo ai bei momenti vissuti.
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