AUSTRIA E GERMANIA IN CAMPER... CON I BAMBINI
di Angela
Il viaggio è cominciato... la sera prima! Infatti io
e i bimbi abbiamo dormito nel camper parcheggiato davanti
a casa... così la mattina Luca si è messo alla
guida mentre noi dormivamo e i bimbi si sono svegliati a Bolzano.
Le tappe previste erano tante, ma differenza
di altri viaggi erano abbastanza vicine tra di loro così
gli spostamenti non erano faticosi. Gli imprevisti non si
sono fatti attendere, niente di grave ma di fastidioso si:
prima un virus intestinale che ha colpito me, poi Luca e infine
Erika e che non ha certo facilitato il viaggio, poi il tempo
che è stato molto piovoso e così ogni volta
che ci accingevamo a visitare un paese dovevamo portare con
noi anche ombrelli, felpe e marsupi, anche perché oltre
alla pioggia spesso c'era vento e freddo: la temperatura è
scesa fino a 13-14 gradi!
Questo viaggio
doveva essere all'insegna della natura con passeggiate, gite
in battello, escursioni alla ricerca di gole e cascate, ma
anche castelli e paesini caratteristici, purtroppo il brutto
tempo ci ha costretto a ridimensionare e ridurre un po' il
nostro itinerario.
Abbiamo visitato tanti castelli cominciando da Herrenchiemsee
in Germania: abbiamo preso il battello che ci ha portato sulla
Herreninsel e da lì con una passeggiata di un quarto
d'ora siamo arrivati al Castello di Ludwig, quello che il
re bavarese ha voluto uguale a Versailles. Più che
un castello è un palazzo, grandioso ed imponente con
un immenso giardino con fontane. L'interno è davvero
sfarzoso, il salone degli specchi è più grande
di quello francese, la camera del re decorata in oro, c'è
il tavolo chiamato "apparecchiati da solo" perché
all'ora del pranzo veniva calato in cucina per poi risalire
apparecchiato e con le pietanze pronte, così Ludwig
non era disturbato da nessuno.
Il secondo giorno abbiamo visitato la città vecchia
di Burghausen: una successione di 6 cortili
protetti da mura per poi arrivare nel cuore del paese.
Nel pomeriggio abbiamo raggiunto il campeggio di Salisburgo
dove ci saremmo fermati per tre notti e dove approfittando
del gran caldo ...che è durato solo quel giorno, abbiamo
fatto il bagno in piscina o meglio i bimbi hanno proprio nuotato,
Luca si è bagnato per aiutare Nicole e io ho toccato
l'acqua con un piede e ho deciso che non era il caso di andare
oltre!
Salisburgo mi è piaciuta ma pensavo fosse ancora più
bella, d'altra parte c'erano diversi edifici in restauro e
quindi "non dava il meglio di sé", molto
bella la Getreidegasse famose per le insegne dei negozi in
ferro battuto che sono davvero particolari e i cortili interni
su cui si aprono bar e negozietti che sono davvero da vedere,
sembra di entrare in una casa, poiché c'è il
portone e poi si scopre che c'è un giardinetto e poi
un altro portone e si arriva in una piazza. La fortezza Hohensalzburg
è davvero spettacolare, la si vede lì in alto
sulla città, bianca come non sembra possibile, quasi
irraggiungibile, ma anche così grande che sembra di
poterla toccare. Non abbiamo avuto il coraggio di provare
a raggiungerla seguendo il sentiero e così abbiamo
preso la funicolare che in un attimo ci ha portati su. La
visita alle sale è stata piacevole ed interessante,
anche perché qui come in molti dei castelli che abbiamo
visto veniva data ai visitatori un'audioguida in modo da poter
ascoltare le spiegazione nella propria lingua e ancora più
bello ai bimbi ne veniva data una apposta per loro in cui
la storia veniva raccontata con aneddoti, leggende, curiosità
e tutto quello che poteva interessare un bimbo. Federico ed
Erika l'hanno apprezzato molto e io appena finivo di ascoltare
la parte per gli adulti digitavo il codice dei bimbi e ascoltavo
anche l'altra.
Il secondo giorno a Salisburgo è stato anche uno dei
più piovosi e così ne abbiamo trascorso una
parte all'interno di un centro commerciale.
Al mattino davo ai bimbi il "quiz del giorno":
un indovinello o un gioco di logica che loro dovevano cercare
di risolvere durante la giornata per poi darmi la soluzione
appena credevano di averla trovata. Un giorno si chiedeva
quale è la pronuncia corretta del quarto giorno della
settimana "mércoledi, mercòledi o mercoledì"
e la risposta corretta è "giovedì",
un altro quiz era quello classico del contadino che deve trasportare
al di là di un fiume un lupo, una capra e un cavolo
senza che si possano mangiare a vicenda, oppure c'erano piccoli
gialli da risolvere. Era un modo per divertirli e tenerli
impegnati soprattutto negli spostamenti.
La sera, quando non erano troppo stanchi, scrivevano sui
loro "Passaporti" (semplici quaderni a cui loro
avevano disegnato una copertina) quello che avevano visto
durante il giorno, attaccavano i biglietti dell'autobus o
dei musei, o foto ritagliate da depliant, facevano disegni
o scritte colorate, quello che volevano per fermare il ricordo
di quella giornata.
Alla periferia di Salisburgo c'è il castello di Hellbrunn,
che sinceramente non merita una visita per gli interni (è
un palazzo) ma per i giochi d'acqua sì! Apparteneva
ad uno degli arcivescovi-principi di Salisburgo (come quasi
tutti i castelli che abbiamo visitato) che nei giardini aveva
preparato molti scherzi: faceva accomodare i suoi ospiti ad
un tavolo e durante la cena azionava un pulsante per cui dai
sedili in pietra uscivano spruzzi d'acqua che lavavano tutti
i commensali. I giardini sono davvero belli, ricchi di verde,
statue, il teatrino meccanico e ancora tanti scherzi, che
la guida che ci accompagnava azionava per la gioia dei bimbi
che invece di scappare rimanevano sotto l'acqua e si divertivano
un mondo. Io non avevo questa gran voglia di bagnarmi e così
ho detto a Luca "Vado vicino alla guida: è il
posto più sicuro" e invece mi sbagliavo infatti
la guida ha indicato un faccione di pietra e mi ha detto "Quello
è Totti!" ... e infatti poco dopo da lì
è uscito un getto d'acqua dalla bocca... mi sono proprio
vergognata... per colpa del gesto di Totti agli Europei ora
gli stranieri hanno un motivo in più per parlare male
degli italiani. Finito il giro dei giardini è cominciato
a piovere... tanto bagnati lo eravamo già!
Abbiamo poi visitato un museo all'aperto, di quelli che si
trovano spesso all'estero e dove sono ricostruite case e fattorie
con gli arredi originali: è divertente entrare nelle
case, girare per quelle stanze, guardare le foto, i mobili,
in alcuni
casi anche i vestiti e immaginare come dovevano essere le
persone che avevano vissuto lì. E' tutto così
curato che sembra che gli abitanti di quelle case siano appena
usciti. Erika cercava di aprire tutte le porte, gli armadi
nella speranza di trovare qualcosa di speciale o addirittura
un passaggio segreto, Nicole cercava le culle, le sedioline
o i cavallini a dondolo, Federico l'inquadratura migliore
per le sue foto.
Luca e i grandi sono stati anche nelle miniere di sale dove
era purtroppo proibito l'ingresso ai bimbi di età inferiore
ai 4 anni, per passare da un livello all'altro della miniera
hanno usato degli scivoli in legno dove si doveva stare a
cavalcioni e si raggiungeva una velocità di 25 km orari,
c'era un trenino, una chiatta e un punto si passa il confine
con la Germania.
Impressionante, come ha detto Erika, la gola
Liechtensteinklamm, che si percorreva grazie
a ponti e passarelle in legno che erano attaccate alle rocce
a strapiombo o sospese tra una roccia e l'altra, del cielo
si intravedeva una piccola striscia tra le rocce, sotto di
noi scorreva impetuoso un fiume, ad un certo punto si doveva
percorrere un tunnel scavato nella montagna e completamente
al buio " che palula" come dice Nicole, si salivano
scalette, ci si abbassava per non sbattere, insomma era proprio
particolare, ma davvero suggestivo e dopo mezz'ora di cammino
si arrivava alla cascata, davvero una bella gita!
Bellissimo il paese di Hallstatt, che si
specchia sul lago con la sua chiesina dal campanile a punta
e sembra un paesino delle fiabe, le case con affreschi, i
negozietti...
Quando era possibile pernottavamo in un campeggio vicino
al paese, al castello o al luogo che volevamo visitare il
giorno successivo in modo da poterci spostare a piedi (parcheggiare
il camper non è sempre un'impresa facile!) e così
abbiamo trovato un bel campeggio a Mauterndorf, da dove partiva
un sentiero che costeggiava il fiume e dopo un chilometro
e mezzo raggiungeva il castello, che era meno maestoso di
altri ma merita una visita perché vi hanno ricostruito
in modo molto realistico momenti di vita dei secoli passati
sembra di tornare indietro nel tempo in compagnia di dame,
cavalieri ma anche cameriere e servitori, c'è anche
la possibilità di indossare costumi d'epoca e fare
delle foto nei diversi ambienti. Ci siamo divertiti molto
nel provare i vari vestiti.
Quando dormivamo in campeggio utilizzavamo anche tutti i
servizi come docce, lavabi per i piatti e ne abbiamo trovati
di tutti i tipi, ma belli come quelli di Mauterndorf
mai! Tutti i servizi erano all'interno di un edificio che
poteva essere benissimo utilizzato come agriturismo di alta
categoria, per entrare si utilizzava una tessera magnetica
che conteneva i nostri dati e così noi avendo Nicole
con meno di 6 anni potevamo entrare anche nel locale "Doccia
dei piccoli" dove c'era una vasca alta in modo da poter
lavare un bimbo piccolo senza doversi piegare (un'idea semplice
ma molto apprezzata!), nel bagno delle donne c'era una lunga
serie di lavandini e due grandi specchi con sgabelli e specchietti
più piccoli e regolabili per il trucco, sempre in questo
edificio c'era la stanza dei giochi con casetta, tenda, trenino,
cubi giganti e tanto altro, insomma davvero bellissimo.
Al
castello di Hohenwerfen abbiamo assistito
ad una dimostrazione di volo di falchi ed aquile, faceva un
certo effetto vederli volare sopra le nostre teste e a volte
sfiorarci e poi tornare docili sul braccio del loro addestratore.
I falconieri erano vestiti come nel Medioevo, indossavano
spessi guanti proprio per permettere ai rapaci di andarvi
sopra, c'erano i trombettieri, era tutto molto curato e naturalmente
... pioveva!
Siamo stati due giorni sul lago Wolfgangsee,
abbiamo visitato i paesini intorno, tutti molto belli, con
le case affrescate, le stradine pulitissime, le chiesette
col campanile a punta e ... la pioggia!
Siamo stati in battello sul lago Konigssee
in Germania, l'acqua limpida, i battelli elettrici per non
inquinare neanche col rumore, a metà tragitto il battello
si è fermato e chi lo guidava ha preso una tromba e
nel silenzio più assoluto si è messo a suonare
e la montagna rimandava l'eco di questa musica ma non solo
dell'ultima nota, un'eco davvero lunga, è stato molto
suggestivo, anche i bimbi, Nicole compresa, ascoltavano in
silenzio. Col battello si arrivava a S. Bartolomeo, un piccolo
santuario con il campanile "a cipolla" che si vede
spesso nei puzzle. Lì era proprio bello, prati, alberi,
un sentiero che costeggiava il lago e una tranquillità
stupenda, una vera oasi di pace.
Ultima tappa Innsbruck, anche qui abbiamo
trovato un campeggio appena fuori città, ma molto carino,
sotto le montagne, con un bel parco gioco per i bimbi e a
pochi minuti in autobus dalla città. Il centro di Innsbruck
è proprio bello e non solo la famosissima casa dal
"tettuccio d'oro", ma le tante stradine con belle
insegne, case dai colori pastello con torrette, bovindi, balconi
e finestre decorate, tanti bar con i tavolini davanti, proprio
una bella atmosfera e in più, proprio orache la vacanza
era finita... sole e cielo azzurro!
La vita in camper è davvero piacevole, è vero
si sta un po' stretti, ma c'è proprio tutto quello
che serve ed è così comodo non dover sempre
cercare un posto dove fermarsi per mangiare e dormire! E'
bello fare una vacanza itinerante senza dover continuamente
fare e disfare valigie, partire mentre i bimbi dormono e svegliarli
quando si arriva a destinazione è un piacere.
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