BELGIO
(LUSSEMBURGO,
VALLONIA e FIANDRE )
(testo e foto di Marianna Igorb)
Domenica 29 Agosto
Siena Nesselwang km 670
Partiamo verso le nove dal rimessaggio, il
traffico è scorrevole, troviamo solo un po’
di fila alla barriera del Brennero. Verso le 18 arriviamo
a Nesselwang, piccola stazione sciistica della Baviera.
Troviamo subito la bella area di sosta segnalata (70 posti
€ 8 a notte, elettricità a monete, carico e
scarico € 1 ciascuno), vicino agli impianti di risalita,
circondata da verdissimi prati e da un’imponente corona
di vette.
Dopo esserci sistemati, tiriamo fuori le giacche a vento
perché il clima qui è quasi invernale e facciamo
una passeggiata nel piccolo centro e lungo i sentieri intorno
all’area di sosta.
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Nesselwang
- Area di Sosta
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Lunedi 30 Agosto
Nesselwang Ulm Karlsruhe Saarbruchen Lussemburgo km 550
Ha piovuto ininterrottamente tutta la notte
e al mattino abbiamo dovuto accendere la stufa. Percorriamo
le belle autostrade gratuite tedesche, quasi sempre sotto
la pioggia e arriviamo a Luxemburg, dove il tempo è
migliore, nel primo pomeriggio. Il parcheggio centrale,
consigliato per la visita alla città, è in
questo momento interamente occupato dal Luna Park, decidiamo
quindi per il camping Kockelschever che si trova a 4 km
dal centro. Dopo esserci sistemati prendiamo l’autobus
18 ed andiamo a fare un giro esplorativo in città,
rimandando la visita vera e propria al giorno dopo.
Camping Kochelschever
Martedi 31 Agosto
Lussemburgo Arlon Orval Florenville Chassepierre Herbeumont
km.100
Stamattina fa fresco ma c’è un
bel sole, visitiamo la città che si trova su una
piattaforma rocciosa a picco sulle valli create dalla confluenza
dei due fiumi Alzette e Petrusse. Come primo impatto la
città sembra un labirinto irregolare di bastioni,
fortini, casematte e strade panoramiche affacciate su corsi
d’acqua attraversati da ben 110 ponti (dice la guida,
noi ne abbiamo visti un po’ meno!!) Dalla centralissima
Place Guillaume arriviamo alla Cattedrale Notre Dame e al
bel Palazzo Granducale. Percorriamo la “Corniche”,
spettacolare strada panoramica con affacci su bellissime
case in stile barocco e rinascimentale, enormi fortificazioni
spagnole, verdi vallate e scuri tetti di ardesia.
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Lussemburgo |
Lussemburgo Palazzo
Ducale |
In tarda mattinata, sempre con l’autobus
18, raggiungiamo il quartiere europeo di Kirchberg costruito
negli anni ‘50 del secolo scorso per ospitare i primi
edifici della CECA (Comunità Economica Carbone Acciaio,
praticamente il germe dell’unione europea) e successivamente
quelli delle istituzioni europee con sede in Lussemburgo.
Il quartiere è caratterizzato da bellissimi esempi
di architettura moderna come la Salle Philarmonique e il
MUDAM (Museo d’Arte Moderna). Quest’ultimo è
costruito tra le rovine del settecentesco Fort Thuengen,
con una arditissima scelta architettonica che mescola gli
stili antico e moderno, in un risultato sorprendente.
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Salle Philarmonique |
Mudam |
Nel primo pomeriggio lasciamo il campeggio
(€ 12, senza elettr.) prendiamo la N 6 e superato il
confine con il Belgio ci dirigiamo verso Arlon, cittadina
di origini romane, dove facciamo una breve sosta.
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Arlon Antica |
Abbazia d’Orval |
Proseguiamo poi fino all’Abbazia Notre
Dame d’Orval che si trova isolata in una valle circondata
dai boschi. Fondata nel mille dai cistercensi ha subito
nei secoli molte ricostruzioni, si possono visitare le rovine
dell’abbazia del XII secolo, la fonte legata alla
leggenda di Matilde di Canossa e il nome Orval, il giardino
delle piante medicinali e l’antica farmacia settecentesca.
Mentre la parte dove vivono i monaci è chiusa al
pubblico ma, su richiesta, in alcuni orari, si può
partecipare alla preghiera monastica.
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Abbazia Notre Dame d’Orval |
Birra trappista Orval |
Le famose birre trappiste belghe prodotte
nei monasteri sono oggi soltanto 6: Westvleteren, Rochefort,
Chimay, Westmalle, Achel e Orval. Di tutte queste l’unica
ad essere venduta all’interno del monastero stesso
è appunto quella di Orval. Anche noi, nello spaccio
del convento, compriamo la birra e uno strano formaggio
giallo, anch’esso prodotto dai frati. A cena apprezzeremo
la birra, nella tipica bottiglietta a forma di birillo,
dal bel colore ambrato, gusto amaro e schiuma cremosa, ma
non altrettanto il formaggio giallo. Lasciato il monastero
arriviamo poco dopo nella cittadina di Florenville, che
si trova al centro delle foreste intorno al fiume Semois,
a soli 2 km dal confine francese. Parcheggiato il camper
nella piazza principale, seguendo le indicazioni della guida
che ci ha inviato l’Ufficio Turistico Vallone prima
di partire dall’Italia, troviamo subito la famosa
cioccolateria “Le Chocolats d’Eduard”di
Eduard Becheoux, uno dei dieci Mastri Cioccolatai del Belgio.
Questo artista del cioccolato, che grazie a varie esperienze
italiane, parla benissimo la nostra lingua, ci accoglie
con estrema gentilezza e professionalità. Dopo una
piacevole conversazione e qualche assaggio gratuito, compriamo
alcune deliziose prelibatezze.
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Florenville la Cioccolateria
di Eduard |
Chassepierre |
Superato il villaggio di Chassepierre, adagiato
tra le verdi anse del fiume Semois, arriviamo a Herbeumont,
altro piccolo villaggio, silenzioso e semideserto immerso
nel verde dei boschi, dove c’è un’area
di sosta gratuita. Ci sono altri quattro camper, parcheggiamo
e ci organizziamo la cena con il formaggio e la birra dei
frati, concludendo poi in bellezza con i dolci di Eduard!
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Area di sosta
di Herbaumont |
Chocolats d’Eduard |
Mercoledi 1 settembre
Herbaumont Florenville Bouillon Chareville Meziers Chimay
Dinant Namur km 232
Ci svegliamo circondati da una nebbia fittissima,
più tardi quando arriviamo a Bouillon c’è
un bel sole. La cittadina si trova sulle rive del fiume
Semois ai piedi del castello dove si conservano i ricordi
del leggendario cavaliere Goffredo di Buglione (Godefroid
de Bouillon) comandante degli eserciti cristiani della I
Crociata (1095- 99). Saliamo con il camper fino al parcheggio
accanto all’ingresso del Castello ed entriamo per
visitarlo.
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Bouillon |
Castello di Bouillon |
Prima di uscire assistiamo ad uno spettacolo di falconeria
organizzato per i turisti nel cortile del castello stesso,
compreso nel prezzo del biglietto d’ingresso. Pranziamo
in camper, dopo esserci sistemati sul belvedere dal quale
si gode una bella veduta panoramica del fiume.
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Castello di Bouillon
Falconeria |
Belvedere sul Semois |
Continuando il nostro giro alla ricerca delle
birre trappiste, decidiamo di andare a Chimay. Il percorso
stradale migliore ci sembra quello che passa per la Francia,
in alternativa a quello vallone, tortuosissimo, che segue
la Mosa. Passiamo da Sedan e Charleville, rientriamo in
Vallonia e arriviamo a Chimay. Parcheggiamo facilmente e
andiamo in centro, nella Grand Place troviamo l’Ufficio
turistico dove chiediamo informazioni sul’Abbazia
e sulla birra. Ci dicono che la birra non si vende nell’Abbazia
ma possiamo trovarla nei negozi della città, anche
al supermercato. Troviamo infatti vari tipi di Chimay che
a seconda del colore del tappo, bianco, rosso o blu ha una
gradazione alcolica che va dai 7° ai 9°.
Arriviamo a Dinant, stesa sulla riva della
Mosa ai piedi di uno sperone di roccia delle Ardenne. Nel
profilo della città spicca la Collegiata di Notre
Dame con il caratteristico campanile a bulbo, sovrastata
dalla imponente Cittadella cui si accede salendo una scalinata
di 400 gradini oppure con una comoda funicolare. Passeggiando
lungo le strade del centro troviamo la statua di Adolphe
Sax, inventore del sassofono, che qui nacque. Nelle vetrine
delle pasticcerie sono esposte le Couques, biscotti al miele
dalle forme più svariate, che sarebbero stati inventati
nel ‘400 per resistere all’assedio di Carlo
I. Sono belli da vedere ma talmente duri che è impossibile
morderli, vanno spezzettati con le mani e succhiati come
caramelle.
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Dinant Adolphe
Sax |
Dinant Le Couques |
Arrivati a Namur saliamo al parcheggio della
Cittadella, consigliato per la sosta nel forum di Camperonline,
ci sono infatti grandi spazi ma nessun camper, non ci sembra
dunque il caso di fermarci per la notte. Dopo qualche difficoltà,
troviamo quando ormai è notte, a più di 7
km dalla città, in località Malonne, il Camping
Tres Tieux. Nonostante sia pieno, perché accolgono
i partecipanti ad un congresso sull’alimentazione
biologica, ci sistemano davanti alla reception nel parcheggio
auto (€ 15, senza elettr.) Domani torneremo in città
con il camper per la visita.
Giovedi 2 settembre
Namur Marcinelle Mons Tournai km 145
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Namur La Cittadella |
Namur |
Parcheggiamo sotto l’imponente fortezza,
vicino al ponte pedonale attraverso il quale si entra nel
centro cittadino. La zona pedonale del centro è limitatissima,
in mezz’ora l’abbiamo percorsa tutta; già
la piazza della Cattedrale è invasa dalle auto. Dopo
una passeggiata sul lungofiume della Mosa, torniamo al camper
e lasciamo Namur un po’ delusi, la città ci
è sembrata al di sotto delle nostre aspettative.
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Namur Municipio |
Namur Lungo la
Mosa |
Ci dirigiamo ora verso Charleroi che cinquant’anni
fa era la capitale del “Paese nero”, un’area
ricca di miniere per l’estrazione del carbone. Arriviamo
a Marcinelle, un nome tristemente noto in Italia per la
tragedia mineraria del 1956 in cui morirono 262 minatori
di cui 136 italiani. Gli edifici sono stati restaurati e
i pozzi di estrazione ricostruiti con elementi originali
offrendo al pubblico un percorso museale moderno e interattivo.
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Marcinelle oggi |
Marcinelle 8 agosto
1956 |
Nella ex sala macchine della miniera chiamata
“Le Bois du Crazier”, attraverso foto, testimonianze
scritte e audiovisive vengono rappresentati il contesto
economico e sociale dell’epoca, il fenomeno dell’emigrazione
ed il basso livello di sicurezza sul lavoro che provocò
un importante intervento della CECA dopo l’incidente.
Al piano superiore, anche con spiegazioni tecniche, si narrano
giorno per giorno, ora per ora, la tragedia e le operazioni
di soccorso. Nell’edificio detto “Il Memoriale”,
sopra il tragico pozzo, ci sono le foto delle vittime, i
loro nomi e le storie delle famiglie di origine. Intorno
alla miniera, sulle colline formatesi negli anni con i materiali
di scarto dell’estrazione, è stato creato un
parco alberato con sentieri percorribili. Tra questi, il
“Viale della memoria” è ornato da piante
di 12 specie diverse, tipiche di ciascuno dei paesi di origine
delle vittime.
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Marcinelle l’ora |
Marcinelle Il
pozzo |
Quello che abbiamo visto ci ha ricordato
quando gli emigranti eravamo noi italiani, quasi tutte le
regioni sono infatti qui rappresentate dai loro morti: Veneto,
Calabria, Abruzzo, Puglia, Toscana, Trentino, Friuli, Marche
ecc. Erano contadini, pastori e braccianti che avevano lasciato
fame e miseria alla ricerca di una speranza di vita migliore.
Trovarono purtroppo condizioni di lavoro molto dure ed insieme
il disprezzo, l’isolamento e infine una morte orrenda.
Molti comportamenti razzisti nella società di oggi
derivano proprio dalla perdita della memoria storica del
nostro passato.
Dopo questa visita intensa e interessante continuiamo il
nostro viaggio e ci fermiamo a Mons, vivace e animata città
universitaria che troviamo piena giovani.
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Mons la Grand
Place |
Mons Ste Waudu |
Parcheggiamo nel viale che porta a Place
de Flandre e da qui in 15 minuti siamo nel cuore della città,
la bellissima Grand’ Place, circondata di antichi
palazzi, piena di gente seduta ai tavolini delle caffetterie
e dei ristoranti. Spicca tra gli altri palazzi il municipio
della fine del quattrocento, dove accanto alla porta d’ingresso
si trova la popolare piccola statua della scimmietta che
portafortuna se le si accarezza la testa. Dalla piazza saliamo
sulla cima della collina dove si trova l’imponente
chiesa gotica Ste –Waudru e lo Chateau des Comtes
con il suo Beffroi (Torre Civica) che ha ben 47 campane.
A testimonianza della vocazione universitaria della città,
proprio sotto il Beffroi, in pieno centro, c’è
una modernissima “Auberge du Breffoi”, una casa
dello studente che sembra un grande albergo!!
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Mons Beffroi |
Mons Casa dello
studente |
L’ultima tappa della nostra giornata
è la città di Tournai. Vi arriviamo vero le
18,30 del pomeriggio. Troviamo subito il parcheggio gratuito
per camper, con carico e scarico, ben segnalato, nella Esplanade
de Conseil de l’Europe, vicino alla Maison de la Culture,
distante 10 minuti a piedi dal centro. La giornata è
stata piuttosto piena, decidiamo di riposarci in camper,
domani mattina andremo in città.
Tournai Parcheggio camper
Venerdì 3 settembre
Tournai La Hulpe Waterloo Grimbergen km
147
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Tournai Grand’
Place |
Tournai Cattedrale |
Anche questa mattina, come accade spesso,
il cielo è grigio, ma sappiamo ormai per esperienza
che più tardi arriverà il sole. Queste foto
fatte alle nove del mattino non rendono affatto giustizia
alla bellezza molto particolare di questa grande piazza.
Colpisce per l’insolita forma triangolare, con i suoi
palazzetti colorati in stile fiammingo, fedelmente ricostruiti
dopo i bombardamenti del 1940 e l’imponente sagoma
del Beffroi sul fondo. La pavimentazione e la fontana, chiaramente
interventi recenti, valorizzano in modo sapiente tutto l’insieme.
Le cinque imponenti torri, alte 83 metri, che spuntano dietro
i tetti sono quelle della grande Cattedrale Notre Dame,
una delle più belle della regione. L’interno
però, in restauro dal 2008 per problemi di stabilità,
è un grande cantiere aperto con i pannelli che documentano
le fasi operative dei lavori.
Si possono vedere solo alcune parti dell’enorme navata
romanica, il bel tramezzo rinascimentale e parte delle vetrate.
Gran parte delle pareti sono coperte dalle impalcature e
gli operai sono al lavoro. Usciti dalla chiesa decidiamo
di arrivare alle banchine del fiume Escaut per una passeggiata
verso il Pont des Trous. Con le sue due torri bifronti,
da un lato tonde e dall’altro quadrate, questo ponte
costruito agli inizi del XIV sec. faceva parte della seconda
cinta muraria della città.
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Tournai Pont
des Trous |
Tournai Sul Cammino |
Da qui raggiungiamo la Chiesa di Saint-Jacques, dedicata
all’apostolo Giacomo e tappa del Cammino di Santiago,
di cui troviamo il simbolo nelle strade adiacenti. Tornati
in Place de Lille, dalla quale avevamo iniziato il giro
della città, visto che nel frattempo è spuntato
un bel sole, compriamo le famose patatine fritte (frites)
con le relative salse che si vendono ovunque e seduti su
una panchina facciamo uno spuntino. Tornati al camper completiamo
il pranzo con frutta e caffè e ci rimettiamo in moto.
La prossima meta è Waterloo, ma prima decidiamo di
fermarci a visitare la Fondazione Folon a La Hulpe.
Nello splendido parco della tenuta demaniale
di La Hulpe, negli edifici dell’antica fattoria del
castello, il pittore belga Jean Michel Folon inaugurò
nel 2002, pochi anni prima della sua morte, questo museo
che raccoglie gran parte della sue opere, circa 300. Questo
luogo gli era caro per i ricordi d’infanzia e per
la bellezza della natura, temi molto sentiti dall’artista
che nella sua vita si è distinto nell’impegno
civile e politico, in difesa della pace, dei diritti dei
bambini e dell’ambiente. In Italia molti lo ricorderanno
per la campagna pubblicitaria della SNAM a favore dell’uso
del metano.
La porta che apre le stanze del museo ha la
forma della copertina di un grande libro, da lì si
entra in una atmosfera incantata, in un percorso che ci
illustra attraverso suoni, immagini e filmati l’immaginario
poetico dell’autore. Un mondo fantastico, popolato
da colombe, paesaggi dai colori pastello e arancio, omini
ironici ed evanescenti, soli, davanti al mare, oppure con
la valigia, col cilindro in testa, con un libro in mano,
o in volo a rappresentare il “viaggio”.
Ci sono acquerelli, acrilici, serigrafie, manifesti pubblicitari,
cartoni per arazzi e per vetrate, illustrazioni di opere
letterarie e scenografie per teatro, a testimoniare il carattere
esuberante e poliedrico di Folon. Ha spaziato infatti nei
vari campi dell’arte, usando con entusiasmo e curiosità
materiali e tecniche diverse.
All’impalpabile leggerezza degli acquerelli
si contrappone, nelle ultime stanze del museo,
la materialità corposa delle sculture in bronzo a
cui Folon ha dedicato gli ultimi anni della sua produzione.
Lasciamo il museo molto soddisfatti, è stata veramente
un’esperienza particolarmente interessante e un po’
di quella poesia nella quale siamo stati immersi durante
la visita rimarrà con noi.
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Waterloo La
butte du Lion |
Waterloo Panorama della battaglia |
A pochissima distanza da qui, solo 8 km, l’atmosfera
è del tutto diversa. Siamo a Waterloo, la località
della celebre battaglia del 1815 che segnò la fine
dell’impero napoleonico. A 2 km dalla cittadina si
alza l’imponente “Butte du Lion”, il tumulo
conico eretto nel 1821, alto 45 metri, sormontato da un
grande leone di ghisa che guarda verso la Francia. Saliamo
la ripidissima e lunga scalinata fino alla terrazza panoramica
che si trova sotto la statua posta sulla sommità
del tumulo. Da lassù lo sguardo abbraccia la pianura,
oggi ben diversa da due secoli fa, sulla quale si svolse
una delle più importanti battaglie della storia europea:
una strage di quasi 50.000 morti. Alla base della collina
si trova un edificio che ospita un dipinto circolare di
10 metri che, supportato da un sonoro con i rumori dello
scontro, illustra a 360° gli scenari della battaglia.
Finalmente stiamo per arrivare a Bruxelles, da qui ci sono
appena 15 km. Avevamo deciso, seguendo vari consigli dei
camperisti, di fermarci nel parcheggio vicino all’Atomium,
per poi usare i mezzi pubblici per raggiungere il centro.
Purtroppo, poiché siamo nella zona dello stadio e
stasera c’è la partita Belgio- Germania, la
polizia ci avverte che non è possibile sostare. Ci
dirigiamo quindi verso il Camping Grimbergen che si trova
ad 8 km da Bruxelles. Questa sistemazione costa € 17
a notte e i servizi sono nuovissimi, perfettamente puliti
e molto confortevoli. Domani mattina prenderemo l’autobus
N. 232 che porta a Bruxelles.
Camping Grimbergen
Sabato 4 settembre
Brussel o Bruxelles
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Brussel Intorno alla Gare du Nord
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L’autobus 232, che ha la fermata vicino
al camping, ci porta in mezz’ora circa davanti alla
stazione Nord da dove ci incamminiamo verso il centro, attraversando
una zona architettonicamente moderna. Sono le 9,30 di sabato,
la città sembra ancora addormentata e le strade quasi
deserte.
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Week end de la biere nella Grand Place
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Avvicinandoci alla Grand Place le strade
si fanno più animate anche perché questo fine
settimana c’è la Festa della birra, che si
svolge proprio qui, sotto tendoni bianchi nella piazza più
importante della città che a quest’ora (le
10,30) sono già affollati di gente allegra con le
birre in mano! La piazza è veramente molto bella
con i suoi palazzi in stile rinascimentale italiano interpretato
secondo lo spirito fiammingo, dunque edifici eleganti ma
fantasiosi e pittoreschi. In più c’è
quest’aria allegra di festa che coinvolge tutti, turisti
e locali.
Passeggiando nello storico quartiere Saint
Jacques arriviamo davanti al monumento simbolo della città,
la fontana barocca ornata dalla celebre statuetta di un
fanciullo nudo che fa pipì, il Manneken Pis. Gruppi
e corporazioni varie hanno l’usanza di omaggiare la
statuetta con le proprie uniformi, infatti in questo momento
davanti al fanciullino c’è una banda militare
che suona e il piccolo è vestito di conseguenza.
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Manneken Pis |
Cattedrale St
Michel |
Eccoci arrivati davanti alla grandiosa cattedrale,
costruita a partire dal XIII secolo dal Duca di Brabante
e completata definitivamente solo tre secoli dopo, sotto
il regno di Carlo V. Si hanno dunque torri gotiche, vetrate
rinascimentali e facciata con elementi architettonici quattrocenteschi,
in un’insieme elegante e armonico. Grandioso e solenne
l’interno illuminato da stupende vetrate cinquecentesche.
Tornati vicino alla Grand Place
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Cattedrale Interno |
caffè storico
La Mort Subite |
ci fermiamo per uno spuntino in Rue de la
Montagne 7, nel famosissimo caffè storico“La
Mort Subite”, (il nome è quello di un gioco)
una vera istituzione in città! Pranziamo con omelette
alle erbe e Lambic, la tipica birra di Bruxelles; si produce
infatti soltanto in questa città e nella sua valle,
dove batteri speciali presenti nell’aria e nell’acqua
permettono una particolare fermentazione spontanea. Si può
dire dunque che a Bruxelles la birra è già
nell’aria, infatti non è solo una bevanda,
ma anche cultura, tradizione e natura. Dicono che qui per
sapere in che periodo dell’anno o del giorno siamo,
basti guardare che birra c’è sul tavolino:
corposa e scura d’inverno, leggera e aromatizzata
ai frutti o fiori d’estate, con crostini al formaggio
e di media gradazione all’ora dell’aperitivo,
sopra gli 8° da sola, dopo cena.
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Pranzo a La
Mort Subite |
Cioccolateria |
Passeggiando nelle strade del centro e nelle
belle Galeries Royales, celebri gallerie ottocentesche dal
soffitto in vetro, incontriamo le vetrine delle celebri
cioccolaterie belghe. Tra le più famose ci sono Wittamer,
Godiva, Leonidas e Neuhaus, che sono un trionfo di cioccolato
e dolci vari, decine e decine di praline dai gusti più
diversi. E’ veramente impossibile resistere, anche
noi usciamo con sacchetti pieni di delizie!
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Panorama con
il beffroi |
Palazzo reale |
Attraversata Place Royale caratterizzata da
eleganti palazzi neoclassici, arriviamo davanti al Palais
Royal. Visitiamo l’interno dove negli appartamenti
reali, tra le altre, ricordiamo la Sala Goya, con gli arazzi
spagnoli eseguiti appunto su disegno di Goya e la sala del
Trono, con i dipinti di Van Dyck e Rubens.
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Istallazioni artistiche nelle piazze della città
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Tornati nella Grand Place, affollatissima
sia sotto i tendoni della festa che ai tavoli dei caffè,
assistiamo alla sfilata dei carri dei mastri birrai preceduti
dalla banda che, dopo aver fatto il giro della piazza, si
dirigono verso il Manneken Pis per la rituale vestizione
del fanciullo.
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Sfilata dei mastri birrai
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Prima di lasciare il centro ci concediamo
un’ulteriore esperienza golosa, compriamo il “waffel”,
il famoso dolce tipico belga che si vende ovunque, nei chioschetti,
per strada e nelle pasticcerie. Si tratta di una cialda
rettangolare calda sulla quale si mette la panna o la cioccolata,
crema, frutta, sciroppi dolci, fino a formare una bomba
calorica di notevoli dimensioni che viene servita in un
vassoietto di carta, che tutti mangiano passeggiando, non
senza qualche difficoltà!!
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Waffel |
Magazzini Old
England |
Camminando per la città, abbiamo visto
molti edifici liberty. Infatti tra la fine dell’ottocento
e gli inizi del novecento Bruxelles fu la capitale di questo
stile, gli architetti usavano i materiali dell’industria,
cioè ferro, ghisa e acciaio, forgiandoli in forme
morbide e floreali. L’edificio dei Grandi Magazzini
Old England, che oggi ospita il Museo degli strumenti musicali,
è un bell’esempio di questo stile, una imponente
struttura in ghisa e acciaio concepita per lasciare spazio
alle vetrate che dovevano illuminare al meglio i pregiati
tessuti inglesi. Verso le 19 riprendiamo l’autobus
per il campeggio concludendo la nostra prima giornata in
questa bella città, che ci ha piacevolmente sorpreso.
Domenica 5 settembre
Brussel o Bruxelles
Stamattina, a differenza del solito, al nostro
risveglio troviamo un bel sole. Lasciamo il campeggio verso
le 10, dopo le solite operazioni di carico e scarico e ci
dirigiamo verso il quartiere dell’Atomium, dove stasera
pernotteremo, come avevamo in programma due giorni fa.
Arriviamo a pochi passi dall’Atomium,
la struttura costruita per l’Expo del 1958 che è
composta da nove sfere d’acciaio collegate da tubi
e rappresenta la molecola di cristallo di ferro ingrandita
165 miliardi di volte. Grazie al recente restauro l’opera
ha recuperato l’originale lucentezza così da
non dimostrare affatto i suoi 52 anni. Svettando sul panorama
della città con i suoi 100 metri di altezza, l’Atomium
incarna l’ottimismo della modernità tipico
delle realizzazioni degli anni cinquanta, di cui è
una delle espressioni più significative. All’interno
delle sfere vi sono spazi espositivi, un centro didattico
per bambini e un ristorante panoramico. Parcheggiamo il
camper nei pressi dello stadio Heysel (per noi tristemente
famoso) e prendiamo l’autobus N. 88 che in circa mezz’ora
ci porta in Place de Brouckere, a pochi passi dalla Grand
Place. All’ora di pranzo siamo in una strada vicino
alle Galeries Royales St Hubert che è praticamente
un ininterrotto susseguirsi di ristoranti con i camerieri
sulla porta che chiamano i turisti. I prezzi sono ovunque
simili, dunque ci sediamo un po’ a caso alla “Vieux
Bruxelles”e prendiamo il menu da € 16,50, tre
piatti e un bicchiere di Lambic.
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Ristoranti a
Bruxelles |
Cozze e patatine |
Dopo la sosta pranzo ci incamminiamo verso
la nostra meta più importante della giornata, il
Museo Reale delle Belle Arti che raccoglie importanti collezioni
dei primitivi fiamminghi dei sec. XV e XVI, e quella dei
maestri olandesi dei sec. XVII e XVIII.
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Museo Reale delle Belle Arti
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Abbiamo visitato le parti del museo che più
ci interessavano, in particolare il ”circuito blu”con
i maestri fiamminghi più importanti come Bosch e
Brueghel ed il “circuito marrone”dove troviamo
decine di capolavori di Rubens di Van Dyck.
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Brueghel Censimento
di Betlemme |
Rubens L’adorazione
dei magi |
Van Dyck Dama Genovese
Tornando verso la Grand Place, dove anche
oggi continuano i festeggiamenti, facciamo una piacevole
sosta nella vicina Place Agora, con due ottime lambic. Torniamo
poi a riprendere l’autobus 88 che ci riporta al camper.
Proprio nel grande parcheggio accanto alla stazione della
metro e davanti all’Atomium vediamo che c’è
un camper svizzero. Ci dicono che hanno avuto l’ok
dalla polizia per pernottare lì, quindi ci mettiamo
accanto a loro, più tardi arriveranno altri due camper.
Ceniamo in camper davanti alla spettacolare vista dell’Atomium
illuminato, domattina abbiamo in programma la visita al
Parlamento Europeo e alla Brasserie Cantillon, l’antica
fabbrica di birra.
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Parcheggio all’Atomiun
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Atomium by night |
Lunedi 6 settembre
Bruxelles Gand km 56
Partiamo verso le 9,30 dal parcheggio dell’Atomium,
dopo aver salutato la gentile coppia svizzera, con la quale
avevamo chiacchierato piacevolmente anche la sera prima.
Oggi è lunedì e la capitale europea, dopo
l’week end della birra, si è rimessa in moto,
troviamo un traffico piuttosto caotico, semafori e rallentamenti
vari ci fanno perdere molto tempo. Dopo vari giri a vuoto
alla ricerca di un parcheggio, troviamo posto in una piazza
alberata con il parchimetro, De Meuse Square. Da qui in
cinque minuti si arriva a Place de Luxemburg, praticamente
davanti alla sede del Parlamento, alla fine siamo riusciti
a trovare un ottimo posto!
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Bruxelles Parlamento Europeo
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Ormai però abbiamo fatto tardi per
l’ultima visita del mattino che è alle 11 e
la prossima sarà alle 14 del pomeriggio. Nel frattempo
facciamo una bella passeggiata intorno al palazzo, scoprendo
straordinari edifici, piazze e giardini che hanno i nomi
dei fondatori dell’Europa ( Paul Henri Spaak, Altiero
Spinelli, Jaques Delors, Robert Schuman). Continuiamo la
passeggiata nel Parc Leopold, sul quale si affaccia il palazzo
del Parlamento e che ospita molti Istituti Scientifici Universitari,
biblioteche e musei.
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Panorami dal Parc Leopold
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Torniamo al camper per uno spuntino, mettiamo
qualche altra moneta nel parchimetro e prima delle 14 siamo
all’ingresso visitatori del Parlamento. C’è
già un folto gruppo di persone in attesa, ci chiedono
un documento d’identità e la nazionalità,
siamo gli unici italiani. Ci consegnano un audio-video guida,
a ognuno nella propria lingua, ed iniziamo l’interessante
visita del più grande parlamento del mondo composto
da 27 stati e 500 milioni di cittadini.
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Aula del Parlamento |
Interno del Palazzo
del Parlamento |
La visita dura un’ora circa, verso
le 15,30 riprendiamo il camper e ci dirigiamo verso Anderlecht,
il sobborgo che si estende a sud-ovest della città,
dove c’è la Brasserie Cantillon, l’unica
birreria di Bruxelles aperta al pubblico ed ancora attiva
da più di cento anni.
L’ingresso costa € 5, compresa
degustazione. Julie Cantillon, che insieme al fratello rappresenta
l’ultima generazione della famiglia, ci accoglie gentilmente
spiegandoci, in un inglese molto comprensibile le caratteristiche
della loro produzione. Poi ci consegna un testo in italiano
e ci invita a seguire il percorso di visita ben segnalato
all’interno dello stabilimento. La birra viene prodotta
esattamente come si usava nel XIX secolo, infatti utensili,
macchinari e ricette sono dell’epoca. Ci sono grandi
vasche di rame, botti ultracentenarie, muri di bottiglie
che riposano per molti mesi, completando la fermentazione
con il processo detto “champagnisation.”
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Il tempo non rispetta ciò che viene fatto senza
di lui
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Qui tutto è l’esaltazione della
lentezza e dei ritmi naturali, compresi quelli dei ragni
che tessono le loro tele sui soffitti e ai quali è
affidato il compito di cibarsi degli insetti che vengono
attirati dalle fermentazioni e dai frutti estivi aggiunti
alla birra, vegliando sull’equilibrio biologico del
birrificio. La visita si conclude con la degustazione di
due diversi tipi di birre, la “Gueuze”, una
miscela di varie Lambic invecchiata tre anni e la “Kriek”,
una Lambic di due anni con l’aggiunta di ciliegie
fermentate.
La prima ha un gusto molto strano per noi,
acido e molto aromatico, decisamente più facile e
gradevole la seconda. Il nostro palato ormai non è
più abituato a quello che era l’antico sapore
della birra, che nei secoli si è trasformata sia
nei metodi di lavorazione che nel gusto, il nostro è
stato dunque una specie di viaggio a ritroso nel tempo.
Lasciamo il birrificio Cantillon e le sue birre misteriose
e facendoci largo in un traffico piuttosto caotico, usciamo
da Bruxelles. La nostra prossima meta è la cittadina
di Gent o Gand (francese o fiammingo). Ci sistemiamo nel
bel campeggio (€17 a notte), a circa 4 km dal centro,
nel Parco di Blaarmeersen, all’interno del quale si
trovano impianti sportivi, laghi e canali. Domani mattina
prenderemo l’autobus, che ha il capolinea davanti
al campeggio e andremo in centro.
Martedi 7 settembre
Gand Brugge Damme km 63
Ha piovuto tutta la notte, per fortuna quando ci alziamo
il tempo è migliorato e in mattinata arriverà
il sole. Poiché bisogna lasciare il camping entro
le 13 per non pagare la seconda notte, seguiamo il consiglio
della gentile ragazza della reception e spostiamo il camper
nel grande parcheggio davanti al camping, dove si può
sostare gratis fino alle 18.
In questo modo avremo tutto il tempo per visitare la città.
Prendiamo dunque l’autobus N.38 e in 15 minuti circa
siamo in centro. Appena arrivati ci rendiamo conto che tutto
il centro storico è un grande cantiere, infatti stanno
rifacendo la pavimentazione di tutta la zona tra la cattedrale
e Sint Niklaas, il cosiddetto Limburg. Nonostante questo,
la città si presenta comunque come un gioiello di
architettura medievale tipica delle Fiandre, ovunque intorno
a noi, bifore, guglie, torri, merletti di pietra, testimoniano
un glorioso passato.
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Gand Sint Niklaas |
Gand Beffroi |
Entriamo nel grandioso edificio gotico della
Cattedrale, caratterizzata dalla imponente torre della facciata,
al cui interno si può visitare il bellissimo polittico
quattrocentesco dell’Agnello Mistico, opera dei fratelli
fiamminghi Van Eyck.
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Gand Torre della
Cattedrale |
Polittico dell’
Agnello Mistico di Van Eyck |
Assolutamente da non perdere la passeggiata
sul fiume Leie ( Graslei), con le facciate dei palazzi delle
antiche corporazioni che si specchiano nelle acque.
Concludiamo il giro di questa bella città
con il castello medievale e la Vrijdagmarkt (la piazza del
mercato del venerdì) grande piazza circondata da
palazzi settecenteschi.
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Gand Castello |
Gand Vrijdagmarkt |
Torniamo con l’autobus a riprendere
il camper parcheggiato davanti al campeggio e ci dirigiamo
verso Brugge, il cui centro si trova dentro un anello formato
da una serie di canali attraversati da vari ponti. Parcheggiamo
lungo uno di questi canali esterni, dove ci sono altri camper,
precisamente nei pressi di Kruis Port. Da qui arriviamo
in pochi minuti nel cuore della cosiddetta “Venezia
del nord” con le sue belle piazze, le vecchie case,
i palazzi e le chiese che si specchiano nelle acque dei
numerosi canali. Arriviamo nella grande piazza rettangolare,
il Markt, caratterizzata dai palazzi delle corporazioni,
con le tipiche facciate fiamminghe dal frontone triangolare.
L’imponente Beffroi svetta sull’antico mercato
coperto, le Hallen, mentre sull’altro lato della piazza
sorge l’ottocentesco palazzo della Provincia, costruito
in elegante stile neogotico.
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Brugge Palazzo
della Provincia |
Brugge Le Hallen
con il Beffroi |
Brugge Markt
Una breve strada unisce il Markt all’altra
bella piazza di Brugge, il Burg, anch’essa ricca di
bellissimi palazzi, tra i quali lo Stadhuis, il più
antico Municipio del Belgio, capolavoro gotico della fine
del trecento e accanto la facciata gotico-rinascimentale
della Basilica del SS. Sangue.
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Brugge Stadhuis |
Brugge Basilica
del SS. Sangue |
La basilica è composta da due chiese
sovrapposte, sotto quella romanica, sopra la cinquecentesca,
da cui parte, il giorno dell’Ascensione, una spettacolare
processione con migliaia di partecipanti in costume che
rappresentano episodi biblici ed evangelici.
Giungiamo poi al Groenerei, uno degli angoli più
suggestivi della città e da qui arriviamo al Dijver,
caratterizzato da tre filari di tigli con in fondo il ponte
Gruuthuse.
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Brugge Groenerei |
Brugge ponte Gruuthuse |
Proprio sotto il ponte c’è l’imbarcadero
dove prendiamo il battello per un bel giro lungo i canali
alla scoperta di angoli e vedute incantevoli, come il Minewater
( Lago d’amore) e l’antico Beghinaggio, dove
oggi vivono le monache benedettine, nelle caratteristiche
casette immerse nel verde e affacciate sui canali.
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Brugge Minewater |
Brugge Beghinaggio |
Continuando la piacevole gita in battello
arriviamo a nord fino al Potterierei, la Riva dei Vasai,
caratterizzata dalle belle case colorate dal tipico frontone
a gradoni e dai ponti a schiena d’asino.
Prima di tornare al camper, passiamo di nuovo
nella splendida piazza, il Markt e prendiamo, in uno dei
due chioschi presenti, una porzione di “frites”calde
con salse. Ci sediamo su una panchina e ci godiamo ancora
un po’ la bella atmosfera della piazza e di questa
incantevole città che ci dispiace lasciare.
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Brugge “frites”
nel Markt
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Damse Vaart Canale |
Nel tardo pomeriggio ripartiamo, dunque da
Brugge in direzione di Damme, un piccolo villaggio a 7 km
a nord-est della città. Percorriamo un bellissimo
viale alberato lungo il Damse Vaart, il canale che unisce
i due luoghi e in fondo al quale si trova una piccola area
di sosta dove troviamo altri quattro camper. Ci sistemiamo
accanto a loro per trascorrere la notte, il posto è
tranquillo e silenzioso e vicinissimo al villaggio di Damme.
Damme Area sosta
Mercoledì 8
Settembre
Damme De Haan Knokke-Heist Anversa ( Camping
de Molen) km 135
Purtroppo ci svegliamo con la pioggia, così
dobbiamo rinunciare al nostro programma di usare le bici
per fare la bella pista ciclabile lungo il canale. Più
tardi visitiamo il piccolo villaggio, silenzioso e semideserto,
sotto una pioggerellina insistente. Ecco la Grote Markt
con i palazzetti quattrocenteschi e in fondo alla strada
l’antica Chiesa di Nostra Signora, la Vrouweker.
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Damme Grote Markt |
Damme Vrouwerkerk |
Decidiamo quindi di spostarci verso la costa,
precisamente ad est di Ostenda. Ci fermiamo nella piccola
località balneare di De Haan, parcheggiamo facilmente
nei pressi del lungomare e facciamo una passeggiata lungo
la spiaggia sulla quale ci sono una serie di stabilimenti
balneari attrezzati, addirittura con una biblioteca. Il
tempo è migliorato, a tratti appare qualche sprazzo
di sole e la cittadina sembra improvvisamente animarsi.
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De Haan Lungomare |
De Haan Biblioteca
di spiaggia |
Continuiamo a seguire la statale N.34 e ci
fermiamo lungo un tratto privo di costruzioni sulla riva.
Dalla strada, fiancheggiata dalla ferrovia, le alte dune
impediscono la vista del mare. Ci sono lunghe scalinate
in legno che arrivano alla sommità della duna, per
poi scendere fino all’immensa spiaggia. Anche se il
tempo è grigio e piovigginoso il luogo è affascinante.
Superiamo Knokke-Heist, grande centro balneare
del Mare del nord e prendiamo la strada N.49 per Anversa,
nostra prossima meta. Troviamo facilmente il Camping de
Molen, modesto ma con prezzi veramente incredibili ( due
persone, camper e elettricità € 7,50 a notte).
Il campeggio si trova in località Linkeoever, in
una bella zona verde sulla riva sinistra del fiume Shelda,
dove ci sono impianti sportivi e un porto turistico.
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Anversa Porto turistico Linkeoever
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Anversa
Camping De Molen |
Giovedi 9 settembre
Anversa ( Antwerpen)
Per raggiungere il centro utilizziamo l’autobus N.34
fino a Roosveltplatze, qui prendiamo la metro e scendiamo
a Groenplatze, la grande piazza al cui centro c’è
la statua del più importante figlio della città,
il pittore Pieter Paul Rubens. Da qui si raggiunge il cuore
antico della città, la Grote Markt, una strana piazza
triangolare con al centro la fontana che rappresenta il
mitico legionario romano Silvius Brabo. Questi vinse il
feroce gigante Antigon che vessava i marinai della Shelda,
gli tagliò una mano e la gettò nel fiume.
Da questo episodio deriverebbe l’etimologia di Antewerpen,
cioè handwerpen ( mano tagliata) Il cinquecentesco
palazzo del Municipio ci appare come una felice unione di
stile fiammingo e rinascimento italiano e le facciate dei
palazzi delle corporazioni sembrano testimoniare che la
storia della città è legata al suo grande
fiume Shelda. Infatti tra le statue dorate che si innalzano
sui tetti una delle più suggestive è senz’altro
quella degli armatori: un vascello a vele spiegate.
La grande cattedrale gotica di Nostra Signora
caratterizzata dalla torre imponente, conserva capolavori
di Rubens tra i quali la splendida “Deposizione dalla
croce”, che da sola vale la visita.
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Anversa Cattedrale |
Rubens
Deposizione |
Con un veloce passaggio dal sacro al profano
eccoci arrivati nel Meir, un grande viale pedonale che va
dalla Grote Markt alla stazione centrale, chiaramente la
via dello shopping con negozi di moda, grandi magazzini,
ristoranti e caffè. Veramente sorprendente è
l’accostamento di architetture antiche e moderne dei
suoi palazzi. Facciamo qui una sosta pranzo veloce con un
hot dog, seduti su una panchina del viale, e raggiungiamo
poi la Casa Museo di Rubens, che si trova li vicino, dove
il pittore visse fino alla sua morte nel 1640. Praticamente
si tratta di una bella villa seicentesca, “imprigionata”
dalle costruzioni moderne che la circondano da ogni parte.
All’interno ci sono ancora mobili e arredi appartenuti
al pittore, una collezione di sue opere e un bel giardino
barocco.
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Anversa Meir |
Anversa
Casa di Rubens |
Continuando nel nostro itinerario di visita
arriviamo nella zona intorno alla stazione centrale, il
cosiddetto Quartiere dei Diamanti. Vi si trovano 1500 società
che commerciano in diamanti, 4 Borse dei diamanti e un Museo
dei diamanti. Infatti su dieci diamanti lavorati nel mondo,
otto provengono da Anversa. In Applelmansstraat 33 entriamo
nel Diamond Land, il più grande showroom di diamanti
della città: mille metri quadrati di esposizione
con decine e decine di vetrine con gioielli dal design anche
italiano. Assistiamo alla lavorazione delle pietre e facciamo
una interessante chiacchierata con un nostro connazionale
che da dieci anni lavora qui. Quando usciamo, sappiamo tutto
sulla qualità, la lavorazione, il taglio, il valore
dei diamanti, la differenza tra quelli naturali e quelli
sintetici ecc. ecc…il nostro prossimo acquisto di
diamanti lo faremo sicuramente qui !!
Prima di tornare al campeggio, facciamo una
passeggiata lungo l’immenso lungofiume napoleonico,
dove si incontra il pittoresco castello di Steen oggi sede
del Museo Nazionale della Marina e il cinquecentesco Vleeshuis,
la Casa dei Macellai, grande edificio gotico in mattoni
bianchi e rossi con torrette agli angoli, anche questo
sede di un museo. Sono quasi le 19 quando saliamo sulla
metro per tornare al camper dove ci attende una bella doccia,
la cena e il riposo. Come al solito la giornata è
stata molto interessante ma piuttosto impegnativa!
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Anversa Castello Steen |
Anversa
Vleeshuis |
Venerdì 10 settembre
Anversa Mechelen Liegi Weris Durbuy Saint
Hubert km 250
Lasciamo il campeggio verso le 8,30 e ci dirigiamo
verso Mechelen. Troviamo parcheggio lungo il canale esterno
della città. In pochi minuti arriviamo a piedi in
Grote Markt, centro della città, con i suoi eleganti
edifici gotici, rinascimentali e barocchi.
Accanto ecco la grande cattedrale di San Romualdo
con l’altissima torre ( beffroi) alta quasi 100 metri.
Continuiamo la nostra passeggiata fino al pittoresco quartiere
del Grote Begijnhof, con le sue stradine tortuose tra antiche
case dai tipici frontoni a gradoni e torrette. Percorriamo
la Ijzerenleen, una lunga piazza che si trova dietro la
Grote Markt, caratterizzata ai lati da cinquecentesche ringhiere
in ferro che segnano la riva di un antico canale ora coperto.
Arriviamo fino al ponte duecentesco che attraversa il fiume
Dijle, sui cui rami si estende la città.
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Mechelen Cattedrale |
Mechelen
Ijzerenleen |
Riprendiamo il camper e decidiamo di andare
a Liegi, dove ci interessa in particolare vedere la nuova
stazione ferroviaria Guillemins, opera dell’architetto
spagnolo Santiago Calatrava. A Lisbona abbiamo visto, sempre
di questo architetto, la straordinaria Stazione Oriente,
nel quartiere Parco delle Nazioni, che ci è piaciuta
moltissimo. Girando per l’Europa ci siamo appassionati
di architettura moderna, poichè capita spesso di
trovarne esempi di alto livello. Arriviamo alle spalle della
stazione scendendo dalla collina de Cointe, parcheggiamo
in Avenue de l’Observatoire, a circa 500 metri dal
ponte che porta alla stazione.
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Liegi Stazione Guillemins
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La costruzione ci appare caratterizzata da
una immensa e spettacolare volta centrale d’acciaio
e vetro sostenuta da strutture in cemento armato bianco:
una cattedrale di luce del terzo millennio. Infatti la luce
naturale, filtrando dalla volta, inonda tutta la struttura
e, attraversando i mattoni in vetrocemento delle banchine
dei binari, arriva fino ai piani inferiori della stazione,
dove ci sono i parcheggi, le sale d’attesa e i negozi.
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Liegi Stazione Guillemins
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Percorriamo in lungo e in largo l’interno
e l’esterno dell’immenso edificio scoprendo
affascinanti prospettive e riconoscendo lo stile del geniale
Calatrava sia nell’andamento sinuoso della volta che
nella luminosità diffusa degli ambienti.
Riprendiamo il nostro viaggio e passando velocemente dalle
ardite architetture di oggi ad atmosfere d’altri tempi
arriviamo, dopo pochi km, a Weris. Si tratta di un piccolo
villaggio rurale dalle caratteristiche case in pietra calcarea,
situato nella valle del fiume Ourthe, circondato da prati
con mucche al pascolo.
Noi siamo venuti nella zona per vedere alcuni
siti megalitici che si trovano nelle vicinanze del villaggio,
infatti troviamo subito le indicazioni e arriviamo al primo,
ben visibile, vicino alla strada, con annesso grande parcheggio
dove ci fermiamo comodamente. Da qui si raggiunge il secondo
sito, percorrendo una bella pista pedonale e ciclabile di
circa 2 km, che attraversa campi e pascoli.
Weris
Dopo una quindicina di km arriviamo alla cittadina di Durbuy
che si trova immersa nelle verdi foreste delle Ardenne sulla
riva dell’Ourthe. Sostiamo nel grande parcheggio a
pagamento all’ingresso del villaggio, quasi deserto
ed entriamo in quella che si definisce “ la più
piccola città del mondo”.
Percorriamo le stradine lastricate tra le
belle case in pietra del XVII secolo fino ad arrivare al
Castello dei conti d’Ursel (privato). Attraversato
il fiume troviamo il sorprendente Parco Topiario: 250 cespugli
di bosso ed agrifoglio potati in forme originali: da quelle
geometriche agli animali, fino a monumentali gruppi di personaggi.
Durbuy Parco topiario
Tutto l’ambiente naturale intorno alla
cittadina è molto curato e attrezzato per passeggiate
sia a piedi che in bicicletta, con bellissimi sentieri che
percorrono le colline circostanti e lungo il fiume. Il borgo
ci è sembrato invece un po’ troppo invaso da
ristoranti e negozi per turisti, ma del resto sappiamo che
questa è stata definita “Destinazione turistica
europea d’eccellenza” proprio per l’ampia
offerta turistica!
Siamo quasi alla fine della giornata, facciamo gli ultimi
cinquanta km per arrivare a Saint Hubert dove c’è
una piccola area di sosta all’inizio del paese, su
un bel prato, con carico e scarico e gratuita. Ci troviamo
altri tre camper, ci sistemiamo e dopo cena facciamo una
passeggiata fino al centro del piccolo paese, famoso per
la maestosa basilica settecentesca di Saint Hubert.
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Saint Hubert Area sosta |
Saint
Hubert La basilica |
Sabato11 settembre
Saint Hubert Vianden Echternach Nesselwang
km 620
Oggi, in una bella giornata di sole, scendiamo
di nuovo verso il Lussemburgo facendo due soste, prima a
Vianden, poi a Echternach, stasera contiamo di arrivare
all’area di sosta di Nesselwang, in Germania, dove
abbiamo sostato anche durante il viaggio di andata.
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Verso il Lussemburgo |
Vianden |
Parcheggiamo lungo la strada prima di arrivare
al villaggio, dietro la curva ci appare il grande castello
che domina l’abitato disteso lungo il fiume Our. Scendiamo
lungo la Grand Rue, la strada principale che arriva fino
al fiume, oggi animata dalle bancarelle di un mercatino
di libri usati, passiamo davanti alla casa dove visse a
lungo Victor Hugo, oggi museo, ed alla chiesa gotica di
St Nicolas. Tornando indietro saliamo su un tratto delle
antiche mura dal quale si ammirano vedute sia del Castello
che del villaggio immerso nel verde dei boschi.
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Vianden Grand Rue |
Vianden
Il Castello |
La prossima tappa nel Granducato è
la cittadina turistica di Echternach, che si trova sulla
riva destra del fiume Sure, al confine con la Germania all’interno
della verdeggiante regione detta la “Svizzera del
Lussemburgo”. Parcheggiamo sul lungofiume, mangiamo
in camper guardando passare i canoisti, poi andiamo in centro,
nella bella Place du Marchè caratterizzata dall’elegante
palazzetto cinquecentesco con i portici ad arcate gotiche.
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Echternach Canoisti sulla Sure |
Echternach
Place du Marchè |
Nel primo pomeriggio lasciamo il Granducato
e iniziamo la lunga galoppata sulle autostrade tedesche,
caratterizzate da traffico scarso e scorrevole, fino a Nesselwang
dove arriviamo verso le 20. Essendo sabato, a differenza
della volta scorsa l’area di sosta è strapiena,
ci sistemiamo gratis nel piazzale accanto, senza servizi,
ma dove ci sono già una quindicina di camper.
Domenica 12 settembre
Nesselwang Parma km 500
Dopo un viaggio tranquillo e regolare arriviamo
a Parma verso le 18, ci sistemiamo nel parcheggio alberato
vicino all’ingresso dei padiglioni della fiera.
Lunedi 13 settembre
Parma Siena km 250
Visita alla mostra “Salone del camper”
e nel pomeriggio rientro a casa.