Viaggiare - Diari di Viaggio


BERLINO E TANT'ALTRO

testo e foto di Ignazio Brusca

Equipaggio: Ignazio, 46 anni, autista e fotografo ufficiale; Angela 46 anni, cuoca e navigatrice, (ci prova… ma almeno imparasse ad usare Tom Tom!!); Antonio, 11 anni pescatore e disturbatore della quiete pubblica e privata; Alfredo, 7 anni, fotografo non ufficiale e saggio del gruppo.

29-30 luglio
La decisione di svolgere l’itinerario così come si snoderà lungo le strade d’Europa è maturata negli ultimi tre giorni prima della partenza. Intendiamoci, Berlino era già la meta principale del viaggio, ma immaginavamo dapprima di berci un boccale di spumeggiante bionda alle più miti temperature del monastero di Andechs e poi diverse altre tappe che ci avrebbero piacevolmente condotto verso la straordinaria e contraddittoria città tedesca.

Ma saputo che la squadra del cuore dei nostri giovanissimi guastatori, (il Palermo), era in ritiro in una ridente località austriaca, Bad Kleinkirchheim, e che domenica avrebbe affrontato in amichevole una squadra della seria A tedesca, io e Angela, abbiamo deciso di cambiare rotta di nascosto ai ragazzi. Partenza il sabato di un caldissimo fine luglio destinazione Austria. Viaggiare al fresco dell’ aria condizionata del nuovo camper, immaginando la faccia dei bambini di fronte ai loro beniamini in carne ed ossa è stato un piacevole intermezzo tra la canicola siciliana e i ridenti prati austriaci.

Antonio è il primo a scoprire il piacevole inganno, ma è il piccolino, Alfredo, il primo a riprendersi dalla sorpresa e dall’emozione e dirigersi con piglio deciso verso i suoi beniamini penna e carta in mano.
Notte trascorsa in un ridente campeggio sul lago di Ossiach, piacevolmente al fresco.

31 Luglio
Si sta bene in questo lembo di terra austriaca, mattinata quindi dedicata al relax dopo i 1900 km in un giorno e mezzo. Antonio si da alla pesca, Alfredo ai giochi d’acqua. Io ed Angela ad osservare i pargoli seduti su una panchina all’ ombra di un albero.
Partenza dopo il pranzo, direzione la cittàdina di Berchtesgaden posta ai piedi del possente monte Watzmann e vicinissima al Koenigssee, l’incantevole lago del re, che era riuscito ad affascinare perfino Hitler, una persona notoriamente dal cuore non molto tenero. Sorgeva infatti da queste parti, sull’ Obersalzberg, il suo quartier generale-bunker per le vacanze. Di tutto questo rimane solo il celeberrimo “Nido dell'Aquila", uno chalet-fortezza, avuto in dono dai gerarchi del partito per il suo 50. mo compleanno, costruito sul Kehlstein a 1.834 metri di altezza. Il resto delle costruzioni poste a ca. 1.000 metri d'altezza, è stato bombardato alla fine del '45 e raso al suolo nel 1952. Arriviamo alla località alpina con ancora abbastanza luce, il suo aspetto è quello tipico delle città bavaresi: un elegante e colorato centro storico, case riccamente decorate da affreschi e fiori, birrerie e negozi di tipici prodotti locali. I due punti sosta che Tom Tom ci segnala sono: un ampia area di sosta interamente occupato da macchine e i posteggi situati marginalmente alla strada principale, poco dopo il centro. Decidiamo di andare a dare un occhiata al lago, dove però troviamo l’ampio posteggio deserto con un inequivocabile cartello di divieto di sosta camper dopo le 19:00. Ritorniamo sui nostri passi e notiamo, poco prima della rotonda posta nei pressi della stazione ferroviaria dei camper fermi in un posteggio laterale. Decidiamo di fermarci, cenare e poi risalire su nella cittadina per una passeggiata serale. Anche qui vi è un divieto sosta camper. Finita la cena, pronti per la ripartenza, si aprono le cateratte del cielo. Si scatena un diluvio, con ampio accompagnamento di tuoni e fulmini, che è un efficacissimo dissuatore. A nanna allora, nonostante il divieto.

1 Agosto
Il Koenigssee ci appare come una sottile striscia di acqua incastonata tra il verde dei boschi e l’orizzonte. Pioviggina, il cielo è grigio, ma nonostante tutto restiamo affascinati dalla bellezza di quella calma quasi innaturale che sembra compenetrare tutto: l’acqua, gli alberi, le cose, le persone. Lento il battello elettrico si avvia scivolando in un silenzio quasi assoluto tra le acque limpidissime del lago. Durante la navigazione il battello si ferma ed uno dei navigatori prende una tromba e suona agli alberi che abbiamo di fronte. Il suono rimbalza e si ripete spostandosi tante volte fino ad attenuarsi. Ci arriva così limpido che immaginiamo tanti altri suonatori sparsi tra le montagne che ripetono lo stesso motivo, tante volte, fino a che il fiato li assiste.

La cappella di St. Bartholomä lentamente si avvicina con le sue cupole rosse e le sue forme barocche a completare le immagini da cartolina che man mano si materializzano davanti ai nostri occhi. Al pontile un luccio di oltre un metro pigramente si aggira, tra i legni che affondano nell’ acqua, rendendo felici i bambini. Passeggiare nel sentiero, tra gli alberi e l’acqua del lago, è un privilegio che vorremmo durasse a lungo.

Ma dobbiamo ripartire con meta Passau. Giove Pluvio inizia a manifestare le sue intenzioni con una pioggerellina fitta che diventa sempre più insistente per diventare acquazzone proprio a Passau. Inoltre l’ aria di sosta, recensita proprio un anno prima, non esiste più. Tom Tom ci conduce in una piazza che è tutto un cantiere. Sotto la pioggia ed in queste condizioni Passau perde le sue attrattive. Non ci va di andare alla ricerca di un’ altro punto di sosta. Ripartenza in direzione Dresda.
Notte passata nel cortile dell’ Hoelltaler Hof, piacevole Gasthof nei pressi di Stornestein con ottima ed economica cucina.

2 Agosto

Arrivo a Dresda, Tom Tom ci conduce con notevole precisone nell’ area di sosta posta proprio di fronte le Brühlsche Terrasse, dall’ altro lato dell’ Elba. Il posto, piuttosto caro (17 Eurini), offre ombra, è recintato e sorvegliato, ma poi poco altro, dato che si tratta di un semplice posteggio.

La visita della “Firenze dell’ Elba” è veramente interessante. La Frauenkirche, recentemente ricostruita lascia all’ ingresso a bocca aperta. Lo Zwinger richiede alcune ore per la visita, per essere gustato, per non partire col rammarico di aver tralasciato un angolo ancora più particolare rispetto a quelli appena ammirati. La piazza con la SemperOper, il Duomo, il Castello, l’enorme murales in porcellana di Meissen sono proprio tutti lì, nel raggio di pochi metri. E poi i mimi, la musica, i musei, l’atmosfera, ci ricordano che siamo in una città speciale.

Ma sull’ altro piatto della bilancia ancora macerie della guerra. E tanti cantieri, e poi plastici e foto dovunque, che ci raccontano com’era sessantanni fa, prima di un maledetto bombardamento. L’impressione è di una città ancora ferita, che non ha ancora superato il trauma della guerra, di una generazione a cui piace ricordare “come eravamo”. Di un regime che al posto di curare la città, ha sparso sale sulle sue ferite in maniera che si perpetuasse il ricordo.

Passeggiata serale, che nonostante il brontolare dei bimbi, ci fa ancora più apprezzare il fascino
di un’urbe veramente particolare e ci strappa la promessa di un ritorno.

3-6 Agosto
Berlino ci appare al mattino enorme e dilatata. La torre della televisione sembra vicina, quasi dietro l’angolo, ma, le strade, le piazze, lo scorrere al suo interno, tutto ci appare fuori misura. Arriviamo all’area di sosta in Chaussestrasse pienissima di camper italiani. In un angolo riusciamo a piazzarci anche noi e la simpatica addetta confabula animatamente con Angela. Ma chi l’ha detto che i Napoletani stanno solo a Napoli. Questa autentica Teutonica, alta il doppio delle donne del Sud gesticola e sorride proprio come loro. Perfino il tono della voce sembra aver perso l’impronta gutturale ed acquistato la musicalità di certe parlate meridionali. Io però non ci capisco niente, Angela per fortuna si. Gran cosa una moglie che s’intende di Tedesco!!!

Il primo pomeriggio di Berlino è dedicato alla storia recente. Il check-point Charlie è al solito circondato da un numero notevole di turisti che si accaniscono a fotografare una ragazza in divisa dell’ esercito americano. I bambini stentano ad associare quel luogo così frequentato ad un teatro di eventi tanto drammatici. Delle foto e delle cartoline permettono di farci capire meglio. Il museo del check point, viene vissuto con grandissimo interesse dai bambini. Alfredo, il piccolino si sofferma a lungo su ogni angolo del museo, vuole osservare, scrutare, capire, chiede spiegazioni e la traduzione dei racconti sui tentativi di fuga. Antonio, il grande, invece ha quasi l’ansia di vedere subito un'altra storia, un altro oggetto, brucia dalla voglia di sapere, corre e salta velocemente tra un reperto ed un altro. Alla fine sono entrambi sconvolti e ci dimostrano che, nonostante la loro tenera età, hanno perfettamente realizzato la crudezza di quegli eventi. Antonio è muto e silenzioso, Alfredo mi chiede:”Papà, perché se il muro è stato una cosa così brutta, l’hanno fatto?”. Bella domanda!!!

Anche i vicini resti del muro vengono esplorati con grande attenzione alla ricerca di qualche traccia di quello che hanno visto al museo.

Il vicino Sony Center è un approdo rassicurante e bastano pochi minuti ai due bimbi, per allontanare le immagini del passato e scatenarsi nella spensieratezza della loro età.

Alexander Platz ci appare come un immenso cantiere, risulta difficile immaginare quello che ha rappresentato nella vecchia Berlino Est. La torre della televisione in quel posto sembra un po’ fuori luogo, nonostante alcune gru cercano di avvicinarsi ad essa in altezza.

Notiamo che il Palast der Republik, il sinistro e sgraziato regno di Honecker è in demolizione. Dalla riunificazione, due argomenti sono stati motivi di grande dibattito tra i berlinesi: la demolizione del palazzo del governo della ex DDR e la ricostruzione del castello degli Hoenzollern. Nessuno aveva dubbi sul fatto che quel brutto palazzone era assolutamente fuori luogo di fronte alle linee barocche del Duomo di Berlino e della grazia della Museuminsel; l’acqua dello Sprea che scorre poco distante non aveva sicuramente lavato i brutti ricordi che esso evocava, ma nel realizzare la costruzione gli architetti della DDR avevano abbondato con l’amianto. I fautori del “No” sostenevano che la sua demolizione sarebbe stata un rischio sia per la salute che per la stabilità del dirimpettaio Duomo. Si vede che per la sua demolizione le ragioni del “Si” hanno prevalso e siano state trovate le contromisure tecniche. Speriamo che decidano anche di ricostruire il Castello che in quell’ angolo, con l’immenso viale Unter den Linden davanti a se, quasi a concludere i musei e le costruzioni neoclassiche di Schinkel, sarebbe il suggello di una delle strade più suggestive che ci sia mai dato modo di ammirare.

Costeggiando lo Sprea con a fianco il duomo si arriva al Pergamon Museum una delle tante cose per cui vale la pena percorrere i Km che portano a Berlino. L’ara di Pergamo ed i suoi bassorilievi raffigurante la battaglia tra Dei e Mostri appassionano non poco anche i nostri pargoli. I bimbi ascoltano con molta attenzione le spiegazioni delle audioguide e cercano di individuare gli Dei, i Mostri, i colpi. La loro fervida fantasia sicuramente fa loro ascoltare i rumori della battaglia. Ai loro occhi quei capolavori scorrono quasi come in un’ immenso palcoscenico, molto più grande ed affascinante di uno schermo Tv e delle scene di Dragonball.
Il loro interesse, ma non il nostro ovviamente, scema nelle altre stanze, ma comunque riusciamo a visitare il museo.

Il quartiere ebraico è fonte di sensazioni contrastanti. Da un lato è lo specchio di una vitalità straordinaria. Già la stazione della S-Bahn, la storica stazione di Wittenberg Platz, è degna di essere osservata con calma ed attenzione, poi il numero di locali, di negozi, di gente per strada da la misura della vivacità del popolo che si muove per queste strade. Gli Hackesche Höfe, serie di cortili comunicanti ristrutturati con grande ricercatezza, in particolare il n. 1. Poi si incontrano per strada i segni di un passato che se è stato drammatico per il mondo intero, proprio tra queste strade sarebbe un eufemismo definire semplicemente tragico.

Dall’ altro versante dello Sprea, risalendo dal Palast der Republik si incontra il Nicolaiviertel. Un quartiere restaurato dal vecchio regime con molto criterio. Non è molto grande, ma è piacevolissimo da visitare con i suoi negozietti e le sue taverne che sanno di autentica ed antica Germania.

Gendarmenmarkt è considerata una delle piazze più belle d’Europa, noi ne abbiamo gustato l’ atmosfera, dopo essere passati dalla meravigliosa cioccolateria posta proprio di fronte all’ uscita della metropolitana. Nella grande piazza, tra le due chiese che si fronteggiano quella degli Ugonotti e quella Tedesca, ricordiamo le storie che il luogo evoca ed osserviamo i tanti visi che pigramente si incrociano. Anziani che si cullano nel ricordo della memoria, turisti seduti sulle panchine, camerieri che servono in silenziosi bar all’ aperto, un ciuffo di capelli biondi che a cavallo di una bicicletta ammira dei ragazzi che ballano per uno spot pubblicitario.

Anche le rovine della chiesa dedicata al Kaiser Wilhelm sono dedicate alla memoria, ma l’ architettura che le è stata affiancata con tutto quel mercimonio sviliscono non poco il luogo. Il vicino magazzino KaDeWe, offre al sesto piano un vero paradiso per i buongustai. Personalmente l’ho trovato molto più piacevole ed interessante da visitare della vicina Ku'damm. La via dello shopping delle ex Berlino Ovest. Sicuramente a questo ha contribuito l’aver già ammirato la Friedrichstraße, la lussuosa via dello shopping che è sorta a due passi del check point Charlie nella ex zona Est con i meravigliosi Friedrichspassagen, una riedizione riveduta e corretta della nostra Galleria a Milano.
Per chi ha dei bambini e per i bambini che sono in noi, una visita allo zoo con annesso acquario è d’obbligo: consiglio di programmare un’intera giornata.

Ripartiamo da Berlino dopo aver dato un occhiata al Bundestag e la sua cupola ed esserci fermati a leggere le storie ed osservare le foto poste sulle croci, di fronte alla maestosa Porta di Brandeburgo ed al bel parco di Tiergarten. Riserviamo ad un’ altro viaggio la visita dei castelli e del parco di Potsdam.

7 Agosto
Rotta verso le terme di Bayeruth. Finalmente trovo un’ autostrada da paragonare alla nostra Salerno-Reggio, non è certo facile!!! Arriviamo guidati con precisione millimetrica dal navigatore al posteggio delle terme, ed anche con un po’ di apprensione, vista la stradina finale che ci fa percorrere. Il posto è incantevole, laghetti, molto verde, molta pulizia, molto spazio per la sosta. Peccato che Giove Pluvio sia in vena di dispetti.

Arriviamo a Rothemburg ob der Tauber di mattina. Troviamo posto al parcheggio P3 vicino al centro e ci immergiamo nella visita di questo autentico gioiello medioevale. E’ splendida, ma molto turisticizzata. Nonostante l’ora il numero di turisti giapponesi è già notevolmente alto. Stentiamo a far uscire Angela dal negozio di Käthe Wohlfahrt, ma l’impegno dei bambini ha il sopravvento e decide di uscire prima… di essere invitati a farlo dai commessi, o prima che possano rompere quelle preziosissime (e costosissime) decorazioni.

Arriviamo all’ angolo più fotografato di Rothemburg mangiucchiando dolci ed assaggini vari. Ma l’appetito rimane sufficiente per il pranzo. Ci spostiamo nel pomeriggio ad Ulm dove ci incontreremo con degli amici.

Il duomo è veramente immenso, ma assolutamente degno di nota è il vicino Rathaus. L’edificio non ha un cm di intonaco libero in tutte le sue facciate. Immensi affreschi, statue, stucchi, tutto è stato mirabilmente ricoperto. Serata con gli amici e con Antonio che fa i capricci.

8 Agosto

Assieme ai nostri amici ripartiamo l’indomani alla volta di Gunzburg, destinazione il Legoland tedesco.

Il commento unanime è che le rappresentazioni con le costruzioni lego sono dei veri capolavori, ma i giochi del parco sono ….insomma una delusione.
Per la sera si ritorna tutti ad Ulm.

 

9 Agosto

Il punto sosta di Ulm è posto ai margini del parco cittadino, facciamo una bella passeggiata in bicicletta del parco, tra i vari laghetti e lungo le sponde del Danubio. Vi è anche un acquario con un rettilario ed i bambini si divertono a rivedere gran parte dei pesci e dei rettili già ammirati allo zoo di Berlino.

Nel pomeriggio ci spostiamo a Blaubeuren, che incontra tutta la nostra ammirazione!!!!

L’area di sosta è posta ai margini di un fiumiciattolo dall’ acqua limpidissima e piena di pesci. Il sentiero, tra gli alberi, ci conduce costeggiando il fiume, alla sua sorgente, che si presenta come un piccolo laghetto di un blu incredibile. La sorgente sgorga a 60 mt di profondità del laghetto, che si completa al suo margine sinistro con la ruota di un mulino ad acqua.

Di fronte un’ antichissima abbazia, contornata da una corona di case a graticcio che sfidano le leggi del tempo e della fisica rimanendo ancora salde a terra e temerariamente ancora abitate.

10 Agosto

L’abbazia di Andechs, e la sua birra, sono la nostra meta odierna. Bella l’abbazia, incantevoli i dintorni, gustossimo il cibo della “braustuberl”, eccellente la birra.

Necessario però un pisolino prima di continuare nella nostra strada di ritorno in direzione Mittenwald.
In passato avevamo visitato Garmisch e le sue case affrescate ci avevano incantato. Un camperista tedesco ci aveva detto che Mittenwald, a suo parere, era ancora più bella di Garmisch. Aveva ragione e constatarlo di persona fa un certo effetto.

Ci fermiamo in un posteggio sterrato vicinissimo al centro, accanto ad un altro posteggio per bus. E passiamo la serata tra le viuzze e gli affreschi di questa splendido borgo bavarese. Per cena…pizza. I bambini hanno infatti nostalgia delle abitudini alimentari nostrane.

11 Agosto
Ci divertiamo a fotografare le scene raffigurate nei muri, bighellonando tra le strade.
Due chiacchiere con un italiano proprietario di un bar. Qualche acquisto e poi partenza.
Si torna in Italia.
Arriviamo a Madonna di Campiglio che fa quasi buio e ci fermiamo dove si vedono altri camper in sosta. Vediamo uscire del fumo dal comignolo del camper vicino e ci sembra esagerato accendere la stufa. Invece fa proprio freddo!!!

12 Agosto
Sveglia con stufa e boiler accesi. Speravamo di ammirare le montagne che coronano questo famoso centro alpino, ma tutto è immerso nella nebbia. Durante la passeggiata nel centro il tempo si incupisce ulteriormente. Forse è un invito a continuare la nostra discesa verso la Sicilia. Le vacanze volgono al termine. Ci restano ancora pochi giorni.

13-16 Agosto
Abruzzo, in compagnia di amici di vecchia data.
Non riusciamo mai a soddisfare la nostra voglia di montagna. Il Gran Sasso è bello. Su tutti un autentico gioiello: Santo Stefano di Sessanio. Il borgo posto a 1250 metri di quota è incantevole con i suoi scorci ed i suoi paesaggi è rappresenta un intelligente esempio su come dovrebbe essere valorizzato e mantenuto il nostro patrimonio artistico.

17 Agosto
Sila! Ormai, da anni rappresenta l’ultima tappa delle nostre vacanze. Una passeggiata sul lago Ampollino, Antonio che pesca il primo cavedano della sua vita. Il solito acquisto di prodotti locali e la serata passata nel vivacissimo centro del villagio Palumbo.

18 Agosto
La strada si snoda davanti a noi a singhiozzo, ora veloce, ora lenta tra un cantiere ed una deviazione. Ma quasi non ce ne accorgiamo. Dove andremo l’anno prossimo?
Olanda, Bretagna, Grecia, Spagna. A quando la prossima gita, Siracusa, Randazzo etc. E mentre discutiamo, immaginiamo e sogniamo i chilometri passano. Abbiamo già fatto un viaggio da sogno, e gia tutti assieme ne sogniamo un’ altro. La gioia di vivere insieme le splendide avventure che il camper ci permette è sempre con noi, e questa è la gioia più grande.


INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI

Veicolo
Laika X695 mansardato proprio

Viaggio
Effettuato dal 29 luglio al 18 Agosto 2006
Numero di persone a bordo 4 Km percorsi 6233
Carburante consumato: 800 lt Spesa Approssimativa 2500 €
Itinerario: Bagheria, Caserta, Bad Kleinkirchheim, Ossiach, Berchtesgaden, Passau, Stornestein, Dresda, Berlino, terme di Bayeruth, Rothemburg ob der Tauber, Ulm, Gunzburg, Blaubeuren, Andechs, Mittenwald, Madonna di Campiglio, Pietracamela, Prati di Tivo, S. Stefano di Sessanio, Roccacasale, Roccaraso, Sala Consilina, Lago Ampollino Villaggio Palumbo, Bagheria.
Nessun problema riscontrato

Segnalazioni importanti
Strade: Ottime tranne quelle della ex Germania Est
Campeggi e soste: In campeggio in Austria, inesistente l’area di Passau (segnalata nel 2004) nessun altro problema in Germania. Care le Aree di Berlino, (dove volendo si può tranquillamente fare sosta libera), e Dresda. Attenzione a Dresda la sera: nel prato posto tra l’area di sosta ed il fiume abbiamo notato dei giovani intenti a consumare stupefacenti (pochi per fortuna). Eccellente l’area di Ulm, sosta gratuita e sanitystation ad 1 €, vicinissima alla fermata del tram per il centro, accanto ad un bel parco e con nelle vicinanze un supermercato LIDL ed una lavanderia. Sorvegliata con discrezione dalla polizia.
Veicolo ottimo.
Da ricordare Il gasolio in Austria costa decisamente meno che in Italia, specialmente fuori dalle autostrade. Un po più caro in Germania, ma sempre meno che in Italia


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