MARE, NATURA, SPIAGGE E SCOGLIERE DELLA BRETAGNA
testo e foto di Armando
Vaghi
Periodo: 10 - 26 agosto 2001
Mezzo: ELNAGH DORAL 114 Transit TD 2.5 gem.
Km. percorsi: 3818
Equipaggio: io, mia moglie Sandra e i miei figli
Michele e Stefano.
Sosta: libera e/o aree sosta , campeggi municipali
e privati con ottime attrezzature.
NOTE
DI CARATTERE GENERALE
LE STRADE: Abbiamo utilizzato le autostrade italiane
e i tunnel, del Frejus all'andata del Gran S.Bernardo al
ritorno;in Francia abbiamo preferito sfruttare la viabilità
ordinaria, visto che si tratta di strade stupende e molto
curate,e visto anche che le autostrade francesi costano
care per i veicoli ricreazionali
.
LE SOSTE: Siamo in Francia, paradiso del turismo
itinerante e del plein air, per cui problemi di sosta non
ce ne sono stati. I punti dove sostare, le aree più o meno
attrezzate ed anche i campeggi li abbiamo trovati grazie
ad internet, in particolare ai siti: http://www.turismoitinerante.com
, http://www.finisteretourisme.com, http://www.turismofrancese.it.
I CAMPEGGI: In Bretagna sembra quasi superfluo cercare
la sosta in un campeggio, ma avendo al seguito i figli che
vogliono divertirsi anche in piscina abbiamo scelto di effettuare
almeno un paio di soste nei campeggi francesi, che sono
di buona qualità, non sono cari e danno servizi e cortesia
che in Italia stento a trovare.
ITINERARIO: Sempre con l'aiuto di internet e con
l'ausilio di carte turistiche e stradali abbiamo pianificato
l'itinerario che in linea di massima abbiamo rispettato.
Le segnalazioni e le descrizioni trovate sul sito turismoitinerante.com
fatte dagli amici di web Enrico Lui,Pierdamiano Sforza,Sergio
e Lorella,Gianni Andreoletti e tanti altri,ci hanno consentito
di ammirare posti incantevoli, di scoprirne di nuovi che
a noi sono piaciuti e di goderci una vacanza veramente stupenda.
DOCUMENTAZIONE AL SEGUITO: Carte stradali TOURING CLUB
ITALIANO della Bretagna e della Valle della Loira,guida
e carte della Michelin, documenti richiesti a ENTE NAZIONALE
TURISMO FRANCESE in Italia via Larga,7 MILANO, ma soprattutto
abbiamo portato con noi quello che chiamiamo il libro delle
meraviglie: un faldone pieno di itinerari prelevati dai
siti del turismo itinerante, che in certe occasioni si può
rivelare ottima lettura di relax.
CONSIDERAZIONI PERSONALI: Questa è stata la nostra
quarta esperienza estiva in terra francese; qualcuno dirà
che forse si dovrebbe cambiare, ma visto che la Francia
è tanto grande e soprattutto visto come vengono accolti
i turisti itineranti in ogni angolo del loro paese, penso
che faremo ancora parecchi chilometri in terra francese.
Abbiamo incontrato parecchi italiani con i loro v.r. e abbiamo
notato che dove ci sono due o tre equipaggi italiani subito
il tono o il volume della voce si alza; quando impareremo
a rispettare la tranquillità dei luoghi dove sostiamo e
di conseguenza a moderare il nostro chiassoso modo di parlare?!
Lo scopo di questo nostro diario di bordo è soltanto quello
di raccontare i luoghi secondo il nostro punto di vista,
per dare uno spunto a qualcuno di individuare un paese da
visitare, oppure da evitare; ogni giudizio espresso sui
luoghi, sugli ambienti e le persone sono solo frutto del
mio personale giudizio, quindi sindacabilissimo.
DIARIO DI BORDO
ven.10 agosto 2001- TRESCORE (BG)- MOULINS ( Km.parziali:
731, Km totali: 731 ).
La mattina ha l'oro in bocca e noi abbiamo fretta di partire.
Alle 8.30 si parte, l'autostrada da Bergamo a Torino è abbastanza
affollata almeno fino a Milano, ma la media è più che buona;
Torino la passiamo verso le 11.00, direzione Frejus, il
tempo è stupendo e le montagne si avvicinano. Al traforo
non ci sono problemi, è la prima volta che lo attraversiamo,
e tutto fila liscio. Siamo in terra Francese percorriamo
la N6 in direzione di Chambéry, quindi con la N504 ci dirigiamo
verso il lago di Bourget. Sono le 14.50 e la pausa pranzo
ci aspetta a Le Bourge du Lac, appena fuori Chambery.Riprendiamo
il nostro tappone di avvicinamento seguendo itinerari già
visti l'anno scorso quindi Bourg en Bresse, Macon,Cluny,Paray
le Monial, direzione Moulins sulla N79,ed arrivo a Moulins
alle 20.45 con sosta all'esterno del campeggio municipale
lungo le rive del fiume Allier.
sab.11 agosto 2001 - MOULINS- ANGERS
( Km.parziali: 424, Km totali: 1155 ).
Questa mattina partiamo verso le 10.00 da Moulins dopo aver
acquistato le prime baguette di questa vacanza. Con la N7
ci dirigiamo verso St.Pierre le Moutier dove prendiamo la
N76 direzione Tours.Non attraversiamo Bourges,che abbiamo
già visto l'anno scorso, quindi sfruttiamo la nuova superstrada
che aggira la città; arriviamo a Vierzon dove decidiamo
di fermarci per pranzare sulle rive del fiume. Costeggiando
lo Cher ripercorriamo una parte del viaggio dell'anno scorso
( Chenonceaux):superiamo Tours con una certa facilità seguendo
le indicazioni per Saumur dove ci fermiamo per una visita
al castello. Quando però ci troviamo davanti al bellissimo
maniero,scopriamo che è in fase di restauro e che l'accesso
non è consentito salvo che intorno alle mura. Lasciamo perciò
il parcheggio del castello e con il nostro Doràl ci dirigiamo
verso la vicina Angers dove decidiamo di sostare per la
notte, nell'area di sosta presso il porto. La città con
il suo castello meritano sicuramente una sosta, ma noi per
ora le dedichiamo solo una escursione serale a piedi, ripromettendoci
di tornare.
dom.12 agosto 2001 - ANGERS- PENISOLA QUIBERON ( Km.parziali:
303, Km.totali: 1458 ).
Lasciamo la magnifica Angers,e puntiamo verso il mare, verso
la Bretagna;la strada che ci divide dall'Atlantico passa
per un tratto lungo la Loira che si sta gettando nel mare,
e poi attraverso Nantes, che saltiamo a nord tramite la
superstrada seguendo la direzione Vannes. Percorriamo quindi
il tratto autostradale che non è a pagamento della N165,
siamo vicini al bivio dove la strada si sdoppia, direzione
Vannes (nord) oppure direzione ST.Nazaire,(ovest) dove una
coda chilometrica di automobilisti si appresta ad invadere
le spiagge dell'atlantico a LA BAULE. Sul nostro tragitto
le cose vanno decisamente meglio,traffico regolare e infatti
siamo alle porte di Vannes in pochissimo tempo. Prendendo
la direzione porto, raggiungiamo un parcheggio all'uscita
del porto, dove un ponte girevole agevola l'entrata e l'uscita
dal porto delle imbarcazioni. Sosta pranzo in questo piccolo
spiazzo insieme ad altri due equipaggi francesi.Ci spostiamo
all'interno della città e lasciamo il nostro Doràl al fresco
delle
piante di un parcheggio intorno al porto in Rue F.Dressay.
Visitiamo la cittadina vecchia racchiusa dai suoi bastioni,
molto pittoresca. Ammiriamo i lavatoi, i giardini dei remparts(bastioni)
maestosamente curati, e percorriamo le vie dove ancora oggi
si possono ammirare le antiche case dalla facciata in legno.
Peccato che il parcheggio al porto non è consentito dalle
22 alle 6 altrimenti avremmo passato il resto della giornata
e pernottatoin questa bellissima cittadina. Riprendiamo
il nostro viaggio che ora ci porterà sulla penisola del
Quiberon. Prendendo l'unica strada che porta alla penisola
notiamo che una coda interminabile di auto e camper lascia
il posto, sono le 18.45. Il dubbio di arrivare sul posto
e non trovare dove sostare ci attanaglia, immaginando la
difficoltà poi di affrontare tutto quella coda per uscire.
Arrivati sull'istmo di Penthièvre, notiamo delle spiagge
deserte, alcuni camper in sosta per cui decidiamo di fermarci
per la notte.Siamo proprio di fronte al forte di Penthievre.
Passeggiata sulla sabbia finissima delle spiagge, respiro
inondato dall'odore delle alghe lasciate sulla costa dalla
bassa marea;siamo nel nostro mondo preferito. Ci attende
il primo tramonto da filmare, la prima notte col rumore
delle onde e dei gabbiani. Una magnifica serata ci ristora
e ci augura buone vacanze.
lun.13 agosto 2001 - QUIBERON-POINTE DE LA TORCHE
( Km. parziali: 212, Km. totali: 1670 ).
Riposati e rilassati nonostante il traffico abbastanza sostenuto
lungo la strada,ci svegliamo di buon mattino con il sole
che per il primo giorno si nasconde dietro le nuvole. Prima
di lasciare la penisola vogliamo vedere la Costa Selvaggia,
"COTE SAUVAGE",tanto nominata sulla nostra guida Michelin.
Dirigiamo il nostro mezzo verso uno spettacolo naturale
meraviglioso, uno dei tanti che potremo vedere durante questa
vacanza. Notiamo parecchi spiazzi dove si può sostare anche
di notte con i mezzi, e in uno di questi ci fermiamo per
farci una bella passeggiata tra spiaggia, scogli e dune,
sentendo il canto dei gabbiani e il rumore delle onde che
si infrangono sulla riva.Tutta la costa è percorsa da sentieri
dove si può pedalare con le bici, oppure camminare, mantenendo
sempre a vista il mare.La natura selvaggia è stupenda, e
se mai avremo la possibilità, torneremo su questa costa
e ci fermeremo a dormire, restando un giorno intero a camminare
lungo questo cammino naturale, sempre che l'uomo non decida
di rovinare tutto!Riprendiamo il nostro Doràl e viaggiamo
verso Lorient che attraversiamo senza fermarci, prendiamo
la litoranea D152 e percorrendola ci fermiamo in zona Fort
Bloqué sulla spiaggia per pausa pranzo. Oggi il sole non
vuole essere di compagnia. Dopo pranzo ci dirigiamo verso
la N165, passando da Quimperlé per scaricare e caricare
presso un c.s. segnalato in Rue du Viaduc. Direzione nord,Concarneau,
usciamo dalla N165 e con la D44 raggiungiamo la costa nella
zona di Benodet. Fra due giorni è ferragosto, e per quel
giorno vogliamo fermarci in qualche campeggio attrezzato
per il divertimento dei nostri ragazzi.Partendo dalla Forèt
de Fouesnant fino a Benodet visitiamo alcuni camping dove
sostare il giorno seguente; la ricerca ci porta a scegliere
un camping sul golfo di Benodet; ma la sosta per questa
notte è ancora libera e selvaggia.Seguendo le indicazioni
degli amici del sito www.turismoitinerante.com
percorriamo la D44 superiamo Pont l'Abbé e seguiamo le indicazioni
per Pointe de la Torche. Al nostro arrivo troviamo gia parecchi
equipaggi in sosta e l'area un po' disordinata, tuttavia
lo spettacolo che ci si presenta davanti merita la sosta
notturna. Da questa punta si può ammirare un panorama che
si estende da ST.GUENOLE alla BAIA DELL'AUDIERNE, ma la
particolarità di questa punta e il dolmen che la sovrasta
dalla forma di testa di cane. Aspettiamo il tramonto passeggiando
sulla scogliera, dove notiamo che esiste un tumulo funebre;
alle spalle della punta, la spiaggia è invasa da surfisti
in attesa di vento;è una distesa immensa di sabbia bianca.
Quel sole pallido che oggi non ha fatto bella mostra di
sé stesso corre ai ripari mostrandosi in un tramonto spettacolare
con il cielo velato dalle nuvole. Finito lo spettacolo,
tutti a cena al nostro ristorante con vista mare "CHEZ DORAL"
dove lo chef Sandra ci ha preparato ottima pasta italiana
e salumi e formaggi francesi, dolce bretone "burrosissimo"e
caffè all'italiana. Per oggi può bastare, buona notte.
mar.14 agosto 2001 - POINTE DE LA TORCHE - BENODET
( Km. parziali: 40, Km. totali: 1710.
Mentre i surfisti arrivano di buon mattino, il sole non
ne vuol sapere di spuntare da dietro le nuvole;tuttavia
siamo in vacanza per cui gli spiriti sono allegri e la voglia
di divertirsi è tanta. Questa mattina è mattina di spesa
all'ipermercato, visto che oggi e domani saremo fermi in
campeggio. Mentre il resto della famiglia riempie il carrello
di cibarie il sottoscritto si dedica al nostro Doràl, portandolo
ad un lavaggio automatico, giusto per non vederlo pieno
di insetti appiccicati sul vetro in mansarda. Terminate
queste operazioni ritorniamo verso Benodet, dove entriamo
in campeggio appena dopo l'ora di pranzo. Il sole sta tentando
di prendere il sopravvento sulle nuvole, mentre i nostri
ragazzi prendono la via della piscina e degli scivoli acquatici.La
nostra giornata prosegue tranquillamente, in completo relax
tra letture musica e chiacchiere con qualche altro campeggiatore;
una signora inglese mi ha fatto tante domande sul mio mezzo,
sul costo in Italia,sul fatto che in Inghilterra costano
parecchio e che lei passa le vacanze in Italia ma non in
campeggio perchè sono molto cari!Non la smette più di parlare.
Per un attimo ho creduto di essere una pettegola del paese
che incontra una sua simile, AIUTO LIBERATEMI DA QUESTA
TIPA!!!Giunge la sera e dopo cena si raggiunge la città
di Benodet a piedi, passeggiando sul lungomare, la spiaggia
è attrezzata come lo sono alcune spiagge francesi, c'è molta
gente nei locali e uno spettacolo all'aperto dove ci fermiamo
ad ascoltare musica locale, molto apprezzata dalla gente
del posto. Assaggio per la prima volta il famoso Cidre,
vino locale che non mi entusiasma molto, forse sapeva troppo
di tappo! I ragazzi cominciano ad accusare la stanchezza,
la giornata in piscina li ha sfiancati per cui, visto l'orario
(mezzanotte),si torna al campeggio.
merc.15 agosto 2001 - BENODET ( Km. parziali 0, Km.
totali: 1710 ).
Il risveglio ci riserva una sorpresa poco gradita, il cielo
è carico di pioggia e sicuramente la piscina non aprirà.
Facciamo colazione, riassettiamo il camper con molta cura,
visto che ormai piove, dopodiché ci mettiamo a giocare tutti
insieme all'interno del mezzo.Il tempo trascorre velocemente
e arriva così l'ora di pranzo, ma chi ha veramente fame?
l'unico è Stefano che alla pausa pranzo non rinuncerà mai;
dopo il caffè smette per un po' di piovere, io e Sandra
decidiamo allora di passeggiare sulla scogliera all'esterno
del campeggio, naturalmente deserta, ma verso le 17.00 di
nuovo la pioggia. Per questa sera,nel porto, è previsto
uno spettacolo di luci,musica e fuochi artificiali, speriamo
che il tempo non guasti tutto.Il nostro desiderio si esaudisce,
spiove proprio per l'ora di cena, per cui si potrà ammirare
lo spettacolo sulla baia. Ci rechiamo a piedi sul lungomare
armati di macchina fotografica e telecamera, attendiamo
il tramonto del sole, e chi l'ha visto oggi?!,e finalmente
lo spettacolo ha inizio. Con una coreografia suggestiva,
dal porto arrivano piccole imbarcazioni a vela con dei palloni
illuminati, dalla costa vengono accesi fari enormi che danno
colore al mare, mentre una musica di sottofondo si diffonde
nell'aria. Ogni tanto qualche luminaria pirotecnica, ma
il culmine dopo circa un'ora di luci e musica é lo spettacolo
dei fuochi d'artificio che illuminano la baia, insieme ai
fari colorati che proiettano le loro scie nel fumo che sale
in cielo. Ogni anno questa festa richiama a Benodet una
folla traboccante che invade ogni pertugio del lungomare
per assistere a quello che ci è sembrata una rievocazione
di qualche fatto del passato di questa cittadina. Bella
serata, che ci ripaga della giornata grigia;ed ora tutti
a nanna.
gio.16 agosto 2001 - BENODET - POINTE DE ST.MATHIEU
( Km. parziali 150, Km. totali: 1860 ).
Di buon mattino il sole ci ha svegliati, e per noi questo
è già una buona notizia.Oggi riprenderemo il nostro viaggio
verso nord, raggiungeremo un'altra punta estrema della Francia,
la pointe de st.Mathieu, con il suo faro. Durante il nostro
trasferimento attraversiamo parecchie città come Quimpère
e saltiamo alcuni luoghi che molti degli itinerari del sito
segnalano; questa è una scelta che facciamo per poter mantenere
il contatto con la natura e con il mare, piuttosto che visitare
luoghi dove la mano dell'uomo ha creato siti interessanti.
Tralasciamo perciò Brest, e quindi la sua rada e il suo
castello e le sue vie ricostruite dopo la seconda guerra
mondiale.Viaggiando a velocità normale anche chi guida può
gustarsi il paesaggio circostante, e in poco tempo si arriva
alla meta: Pointe de St.Mathieu. Il faro della punta fa
bella mostra di sé e il paesaggio tutt'intorno presenta
una costa ricca di spiaggette e scogli. Il parcheggio del
faro é chiuso ai nostri mezzi da sbarre a 2,10 mt. . Nelle
vicinanze, ma non con vista mare c'é un parcheggio in un
prato chiuso tra due mura dove troviamo due equipaggi francesi
che stanno pranzando sotto il tendalino. Proseguiamo per
qualche centinaio di metri in direzione Le Conquet e scopriamo
che lungo la strada altri equipaggi hanno trovato posto
in parcheggi fronte mare. Ci fermiamo in uno di questi per
consumere il nostro pranzo, ma tutto intorno ci distrae
e ci fa venire una gran voglia di bagni in mare. Da questo
posto si vedono le spiagge bianche, la plage des blancs
sablons, ed e qui che ci spostiamo con il nostro Doràl parcheggiando
in un prato lungo la strada che conduce al camping municipale
dove c'é anche un c.s. a pagamento. Passiamo tutto il pomeriggio
a fare bagni di mare, a prendere un po' di sole e camminando
lungo le meravigliose ed immense spiagge libere. La giornata
di sole dopo quelle piovose ci ricarica al completo e ci
mette anche un certo languorino; per cui all'ora di cena
torniamo a Le Conquet dove sostiamo nel parcheggio di fronte
all'office de Tourisme e andiamo alla ricerca di un localino
dove gustare moules frites e crèpes. Il paesino é veramente
carino e di locali ce ne sono parecchi.Il più appariscente
é "IL BUCANIERE", dall'aspetto molto rassomigliante ad un
vero covo di bucanieri,purtroppo però é completo, per cui
si prosegue nella ricerca. Incrociamo un signore dall'aspetto
"pittoresco", al quale chiediamo dove poter gustare le migliori
crèpes; ci indica un locale con terrazza sul mare e ci regala
una sua stampa dedicata alla Bretagna, era un pittore che
esponeva li vicino! Raggiungiamo il ristorante e gustiamo
il menù tipico a base di crepes e moules frites rimirando
il tramonto. A cena conclusa ci spostiamo verso uno dei
parcheggi lungo la costa verso St.Mathieu dove altri equipaggi
hanno già preso posto; sazi e un po' stanchi ci concediamo
il meritato riposo, naturalmente al chiaro delle stelle
e delle lampade dei fari circostanti.
ven.17 agosto 2001 - POINTE ST.MATHIEU - TREGASTEL (
Km. parziali 166, Km. totali: 2026 ).
La mattina inizia presto e il sole ci sveglia dalla nostra
nottata meravigliosa.Colazione con croissant dolcissimi
e caffelatte. Una veloce riassettata al camper e via, si
riprende il cammino. Ritorniamo verso Brest, la aggiriamo
con la circonvallazione e tramite la N12 prendiamo la direzione
Morlaix. Il sole ci accompagna fino a Locquirec dove giungiamo
verso l'ora di pranzo, dopo aver fatto spese in un supermercato.
Prendiamo posto accanto ad altri due equipaggi francesi
in un parcheggio soprastante la spiaggia, paranziamo e poi
via nel mare, per fare un buon bagno nell'acqua fresca .
Il pomeriggio trascorre veloce, ed è uno spettacolo vedere
come le spiagge di questa zona diventino sempre più immense
e spaziose col calare della marea.Il tempo si sta di nuovo
guastando, per cui decidiamo di riprendere il nostro viaggio
verso Trègastel. Entriamo nella Cotès d'Armor, siamo sulla
costa di Granito Rosa.
A Tregastel parcheggiamo nella zona dell'Acquario; il posto
è bello, e la costa presenta scenari veramente stupendi.
Percorriamo il sentiero dei doganieri e scopriamo le famose
isole che dominano il panorama di Tregastel. Le rocce dalle
forme strane realizzate dagli elementi naturali come aria
e mare nel corso di millenni e interpretate dall'uomo,ad
esempio,come l'immagine di una tartaruga. La giornata poco
soleggiata non rende giustizia al colore rosa di queste
rocce ma lo spettacolo visto dall'alto del sentiero dei
doganieri è comunque stupendo. Sta arrivando la pioggia
per cui torniamo al camper e ci dirigiamo verso l'area di
sosta segnalata all'uscita del paese, nella zona degli impianti
sportivi. L'area è molto affollata, ma un buco lo troviamo;
siamo circondati da stranieri ma anche tantissimi italiani,
che riconosciamo soprattutto per il vociare che si sente
anche durante la cena. Terminata la cena ci avventuriamo
verso un'altra passeggiata sulla costa dove possiamo ammirare
il famoso castello sull'isola di Costaeres. Torniamo verso
le ventitre al camper e ce ne andiamo a dormire.Durante
la notte la pioggia ci culla col suo ticchettio, senza però
disturbare.
sab.18 agosto 2001 - TREGASTEL - ISOLA DI BREHAT ( Km.
parziali 65, Km. totali: 2091 ).
Piove ancora, lasciamo l'area superaffollata e ci dirigiamo
verso Paimpol. Percorriamo la strada
costiera della costa di granito rosa, che la pioggia rende
meno affascinante di quanto potrebbe esserlo con il sole.Transitiamo
da Perros Guirec dove scopriamo molti camper fermi dalla
notte scorsa in un punto affascinante vicino al porto. Abbandoniamo
la costa per qualche chilometro prendiamo la D6 prima, e
la D786 poi in direzione Paimpoil. Quando ci arriviamo,
sostiamo in un parcheggio in Place de Vermilion; facciamo
un po'? di shopping, nel borgo molto carino troviamo una
pasticceria dove acquistiamo una torta di solo burro dolcissima
e buonissima. Avvicinandosi l'ora di pranzo pensiamo anche
a questa incombenza, per cui entriamo in una pizzeria da
asporto dove una ragazza pizzaiolo ci prepara quattro buone
pizze all'italiana. Per gustarcele sul nostro mezzo ci spostiamo
verso il porto dove altri mezzi sono in sosta; in questo
posto la sosta è vietata dalle 20 alle 8 del mattino dopo,
però esiste un punto sosta con c.s. segnalato al rondò du
Champ de foir, sulla strada in direzione Arcouest.Non perdiamo
tempo, ci dirigiamo verso la Pointe de L'Arcouest, dove
decidiamo di fermarci per poter visitare l'isola di Brehat.Lasciato
il nostro Doràl nel parcheggio a pagamento prendiamo il
battello che ci porta verso l'isola;finalmente rispunta
il sole, e così la giornata prende un'altra piega.Lo
spettacolo che ci aspetta è meraviglioso ed emozionante
allo stesso tempo. Siamo su un'isoletta dove sono banditi
i mezzi di locomozione a motore, esclusi due o tre trattori
che servono al trasporto delle merci dal porto all'interno
e al trasporto di turisti verso gli alberghi. L'isola è
disseminata di sentieri, e per percorrerla si possono noleggiare
biciclette,monopattini o pattini a rotelle!oppure farsela
a piedi, come abbiamo fatto noi. Percorrendo i sentieri
vediamo barche semirovesciate in piena secca, mucche e tori
che pascolano liberamente nei campi, il contadino che vende
direttamente il suo formaggio e il suo latte ai passanti.
Alla punta estrema dell'isola c'è il phare du Paon , del
1853, distrutto dai tedeschi durante l'ultimo conflitto
e ricostruito nel 1949. Sotto il faro il mare rumoreggia
e si infrange contro la scogliera in un tripudio di schiuma
e ossigeno. Quest'isola fa parte di un arcipelago di 96
isolette dove numerose specie di uccelli trovano riparo
, e dove la natura è veramente incontaminata. La marea in
risalita ci regala una nuova visuale di alcuni angoli che
prima avevano un aspetto quasi marziano, ed ora diventano
angoli stupendi. Su quest'isola normalmente vivono 400 persone,
ma d'estate diventano 5000, potenza del fascino della natura.Verso
sera, prendiamo di nuovo il traghetto , questa volta direttamente
vicino all'hotel Bellevue, visto che la marea è salita;
con 10 minuti di traversata raggiungiamo la terraferma.
Durante la traversata ammiriamo i gabbiani che vengono a
mangiare direttamente dalle mani di alcuni passeggeri del
traghetto.Arrivati sulla terraferma ci voltiamo per riguardare
l'isola con la luce del sole che sta volgendo al tramonto.
Nel parcheggio dove potremo sostare tutta la notte, ci attende
il nostro Doràl, e con lui la cena sotto il tendalino con
vista sul tramonto di fronte all'arcipelago di Brehat, poi
una notte ancora stupendamente illuminata dalle stelle.
dom.19 agosto 2001 - ISOLA DI BREHAT - CAP FREHEL (
Km. parziali 140, Km. totali: 2231 ).
Partiamo la mattina sotto una pioggerellina fittissima,
direzione Plouha. Saltiamo Paimpoil, con la D786 raggiungiamo
velocemente Plouha dove ci fermiamo per fare un po' di spesa
nel centro della cittadina. Ci dirigiamo poi verso il c.s.
segnalato in località le Palus, dove scopriamo che esiste
anche un punto sosta, direttamente sul mare, e dove vediamo
degli uomini che vanno a riprendersi le barche che la bassa
marea ha lasciato in secca con trattori e con l'auto, percorrendo
quel fondale marino ancora bagnato di mare.Continua a piovere
e per il pranzo ci dirigiamo verso St.Brieuc, dove raggiungiamo
la spiaggia di Les Rosaires. Pranziamo in compagnia della
pioggerella e guardando la spiaggia deserta facciamo un
pensiero al sole che tenta di spuntare da dietro i nuvoloni.
Oggi in Ungheria si corre il Gran Premio di F.1, e Michele
freme perchè non potendo vedere la Tv è alla disperata ricerca
di un canale radio che dia notizie sulla Ferrari. In un
attimo i nostri desideri sono realizzati: Michele trova
una radio inglese che trasmette tutto il gran premio in
diretta, e per noi ritorna a spuntare un timido sole! Ne
approfittiamo subito per tornare a passeggiare sulla riva
del mare in ritirata; sul fondale lasciato asciutto dall'acqua
troviamo delle conchiglie meravigliose, grandi e robuste,
le raccogliamo mentre altre persone ci guardano stupite:
siamo gli unici che vanno a caccia solo dei gusci dei molluschi
mentre quasi tutti pescano con le mani tutta la conchiglia,
mollusco compreso!Comunque questo per noi è un buon diversivo
alla solita passeggiata a mare, e quando torniamo al camper
causa pioggia, scopriamo che il nostro Doràl è tappezzato
di bandiere rosso Ferrari: Schumacher e la Ferrari hanno
vinto il titolo mondiale di Formula 1. Piove a dirotto,
per cui ci spostiamo da questa spiaggia, e ci riportiamo
sulla D786 saltando St.Brieuc, raggiungiamo la costa di
smeraldo nella zona di Erquy, dove troviamo molto caos e
pochissime possibilità di sosta. Continuiamo così verso
Les Sabbles D'Or ma anche qui, forse per via della pioggia,
lo spettacolo non ci sembra un granché; proseguiamo perciò
fino a Cap Frehel dove scopriamo l'area di sosta proprio
vicino al faro del capo. Paghiamo il modesto obolo e ci
garantiamo un posto per la notte sicuramente spettacolare.
Armati di impermeabili ci avventuriamo verso la passeggiata
del capo; non piove più ma se ci fosse il sole questo luogo
avrebbe un aspetto meraviglioso, con colori fantastici che
la vegetazione mostra nonostante il cielo ingrigisca un
po' tutto. Il promontorio de la Fauconnière è uno scoglio
abitato da centinaia di uccelli, e guardando da questo lato
del capo si può ammirare anche Fort La Latte altro luogo
particolare di quest'istmo di roccia della costa di smeraldo.Ha
smesso di piovere e la brezza della sera sta riaprendo il
cielo, il sole riappare timido e rosso all'orizzonte, regalandoci
un tramonto mozzafiato, fotografato e ripreso in tutta la
sua bellezza da numerosi turisti presenti ancora al faro.
La cena dopo il tramonto (ore 21,30 circa) è diventata un'abitudine
ma questa sera siamo sotto la luce girante del faro, e guardando
fuori dal camper lo spettacolo è incantevole.Proprio per
questo la notte vorremmo rimanere svegli:dove le troveremo
ancora tutte queste emozioni in una notte?!
lun.20 agosto 2001 - CAP FREHEL - ST.CAST LE GUILDO
( Km. parziali 59, Km. totali: 2290 ).
Il risveglio è dolce e rasserenato dal sole caldo alto nel
cielo;decidiamo di fare un passo indietro per cui ritorniamo
a Les Sabbles d'or ridiscendendo la costa che porta al Cap
Frehel. L'impressione avuta ieri al passaggio da queste
parti con la pioggia era stata esatta: con il sole la spiaggia
immensa di questa località è veramente di color oro. Ci
fermiamo solo un attimo per racchiudere in un sacchetto
un ricordo di quest'oro, poi riprendiamo il viaggio verso
St.Cast le Guildo dove poseremo le ruote del nostro Doral,
in un campeggio, in quanto abbiamo bisogno di far sfogare
i ragazzi e di sistemare i lavare i nostri vestiti. Arriviamo
in località St.Cast dopo aver fatto spese,gasolio e pranzato
ancora in riva al mare. Entriamo in campeggio alle 13,50
e subito i ragazzi apprezzano la scelta. Il posto è particolare,
si tratta di un piccolo castello ristrutturato, dove il
parco è stato trasformato in campeggio, con tanta vegetazione,
una piccola fattoria con tanto di piscina, con maneggio
cavalli e possibilità di riposare nella pace più assoluta.
Inutile dirlo, i ragazzi vanno in piscina mentre noi prendiamo
il sole e ci riposiamo, dopo aver sistemato a dovere vestiario
e camper. Giornata di sole e relax, e dopocena con spettacolo
folcloristico bretone. Vediamo le donne con il copricapo
tipico della Bretagna, sentiamo il suono di una cornamusa
che un simpaticissimo artista alterna ad una trombetta.
La musica coinvolge molti clienti del camping che si mettono
a danzare secondo gli stili del luogo. Finito lo spettacolo
piccola bevuta di cidre sotto il tendalino dopodiché tutti
a nanna.
mar.21 agosto 2001 - ST.CAST LE GUILDO ( Km. parziali
0, Km. totali: 2290 ).
Sfruttiamo la giornata di sole per goderci il relax di questo
campeggio, mentre con le biciclette possiamo raggiungere
il centro della cittadina molto carina. Queste giornate
che decidiamo di passare in un campeggio sono il modo migliore
per accontentare i nostri ragazzi che apprezzano molto le
strutture dei campeggi francesi, e servono a noi grandi
per riordinare le idee, per stendere un piccolo resoconto
del viaggio, e per leggere qualche buon libro. Diciamo che
ci facciamo assalire dall'ozio puro! Inoltre essendo ormai
prossimo il nostro rientro dobbiamo decidere quali luoghi
poter visitare e quali rimandare ad un futuro viaggio.
mer.22 agosto 2001 - ST.CAST LE GUILDO - LE VIVIER SUR
MER ( Km. parziali 85, Km. totali: 2375). Lasciamo il
campeggio e ci dirigiamo verso Dinard dove giungiamo a metà
mattinata, ma non ci fermiamo, come decidiamo di saltare
anche St.Malò, semplicemente perchè per visitare questa
città sicuramente stupenda dobbiamo avere almeno due giorni
a disposizione, e noi li troveremo in un prossimo viaggio
in Bretagna.La nostra malattia è il mare, è la spiaggia
bagnata dall'acqua che diventa intrigante con l'effetto
della marea in questa regione del nord della Francia. Ci
fermiamo perciò oltre St.Malò, sulla spiaggia la Guimorais,
poco prima di Cancale,dove mettiamo base per tutto il pomeriggio.
La giornata assolata scorre serenamente e il gioco della
marea rende il paesaggio ancora una volta indescrivibile.Vale
la pena veramente di affrontare un viaggio così, soprattutto
per chi come noi, vive in zone distanti dal mare ma che
ama il mare profondamente.Nel tardo pomeriggio lasciamo
la spiaggia per dirigerci a Cancale, dove è segnalata un'area
di sosta con c.s.; purtroppo l'area è al completo ed inoltre
è distante dal centro, dal mare e sotto un cavalcavia stradale,
per cui dobbiamo scegliere un'altra base per la notte.Rapido
giro di fogli e Stefano scopre che a Le Vivier s.mer c'è
un c.s. con area sosta vicino, sarà la nostra base notturna.
Comunque Cancale la vogliamo rivedere di giorno per cui
lo spostamento è solo per la notte.
gio.23 agosto 2001 - LE VIVIER SUR MER - PLAGE DU GUESCLIN
( Km. parziali 38, Km. totali: 2413 ).
Ci svegliamo prestissimo perchè Sandra ha visto l'inizio
dell'alba, ed io voglio riprendere questo spettacolare inizio
di giornata. Durante la notte abbiamo notato il movimento
di strani barconi a ruota, una sorta di grossi mezzi anfibi,
che vengono utilizzati per la raccolta delle ostriche quando
la marea non consente di navigare normalmente.Visto che
l'ora della colazione è arrivata gustiamoci il solito croissant,
dopodiché ritorniamo verso Cancale. Lasciamo il camper nell'area
di sosta segnalata, e raggiungiamo il centro del paese di
buon mattino. I negozi stanno aprendo uno dopo l'altro,
e davanti ai ristorantini e ai bistrot vengono consegnate
cassette di ostriche e pesce freschissimo. Acquistiamo qualche
confezione di biscotti e due bottiglie di Calvados; arriviamo
al piccolo porticciolo dove vendono ostriche a dozzine per
gustarsele direttamente sulla spiaggia. Sono le dieci del
mattino e mi prende la voglia di assaggiare questi mitili
così preziosi se mangiati in Italia ma così a buon mercato
in questo posto:la dozzina più una costa solo 9000 lire,
limone compreso! Da noi ho visto chiedere 4500 lire l'ostrica
singola!!!Terminata la visita cultural-gastronomica di Cancale,
riprendiamo il nostro Doràl e ci spostiamo di poco oltre
la pointe du Gruin in direzione St.Malo, sulla costa di
fronte l'isola du Guesclin.Pranziamo e poi prendiamo posto
sulla spiaggia semideserta.
Col passare delle ore, e l'abbassarsi della marea lo scenario
cambia radicalmente; sull'isola c'è una stupenda casa abitata
che al nostro arrivo era raggiungibile solo in barca, ma
la marea scopre le rocce che congiungono l'isola alla spiaggia
e non solo, compaiono delle rocce anche in mezzo al mare
dove prima si vedeva solo acqua. A guardia della villa sull'isola
ci sono due pastori tedeschi che abbaiano a tutti coloro
che osano superare il limite della proprietà. Per tutto
il pomeriggio abbiamo visto il mutare della scena in funzione
della marea, e abbiamo pensato tanto a chi potesse abitare
quella stupenda villa in perfetto stile bretone, due camini,
pareti bianche, tetto spiovente in ardesia. Un magnifico
luogo dove lasciarsi andare sulla spiaggia di sabbia finissima,
dove si possono fare ottimi bagni nell'acqua fresca della
Manica; tiriamo sera, e aspettando l'ora di cena facciamo
conoscenza di alcuni equipaggi che si sono fermati vicino
al nostro Doràl; tutti a chiedersi se la notte l'avremmo
passata lì sotto le stelle, al buio , col rumore delle onde.
Il tramonto, tanto per cambiare cattura la nostra attenzione,dopodiché
due equipaggi francesi,due italiani,uno tedesco ed uno belga
si addormentano in questo magnifico posto, al chiaro delle
stelle, col rumoreggiar delle onde.Domani è giorno di rientro,
e una notte passata in questo luogo ci fa rimpiangere già
sin d'ora che le vacanze stiano terminando.
ven.24 agosto 2001 - PLAGE DU GUESCLIN - AMBOISE
( Km. parziali 370, Km. totali: 2783 ).
Quando ci svegliamo il sole è già spuntato, qualche equipaggio
se n'è già andato e ora tocca a noi dirigere il nostro Doràl
verso la via del rientro. Ci dirigiamo verso Pontorson,
invidiamo quegli equipaggi che si stanno dirigendo in senso
contrario al nostro, magari potessimo invertire pure noi
la rotta.Come al solito l'idea è quella di fare due tratte
molto lunghe ma veloci per consentirci di arrivare a casa
almeno di domenica mattina, ma lungo la strada ci accorgiamo
che il clima del centro della Francia è ancora molto caldo,
tant'è che dopo "solo" 350 chilometri decidiamo di sospendere
la marcia di avvicinamento a casa. Siamo nella zona della
Loira, ad Amboise; stiamo valutando se fermarci a visitare
il famoso castello oppure se cercare refrigerio in qualche
foresta qui intorno. La temperatura, ma soprattutto l'afa
ci fanno rinunciare al castello, e ci indirizzano al vicino
camping municipale di Amboise che grazie alle sue piante
ci avvolge in una inaspettata frescura. La sera vedremo
di visitare la città e ammirare il castello da fuori.
sab.25 agosto 2001 - AMBOISE - LAC LEMAN - costa francese
- ( Km. parziali 611, Km. totali: 3394 ).
Partiamo da Amboise di buon mattino, lasciando un buon campeggio
dove abbiamo notato la presenza di parecchi italiani. Percorriamo
le statali tanto veloci e ordinate che ci fanno avvicinare
al confine della Francia con la Svizzera. Anche quest'anno
passeremo da Ginevra per salutare dei parenti, e quindi
rientreremo in Italia dal traforo del St.Bernardo.Salutiamo
quindi ancora una volta la campagna francese, con le sue
vacche che non hanno nulla della mucca pazza, ci voltiamo
indietro cercando una scusa per ritornare indietro ma purtroppo
insieme ai chilometri passano le ore, le ultime di queste
meravigliose vacanze.Per la sosta notturna ci fermiamo ai
bordi del lago di Ginevra, sulla costa francese, in un paese
chiamato Yvoire, sulla strada che porta a Thonon les bains.
dom.26 agosto 2001 - LAC LEMAN (costa francese) - TRESCORE
B. (BG) (Km. parziali 424, Km. totali: 3818)
L'ultima giornata di questa vacanza ci riporta in Italia
attraverso il tunnel del Gr.S.Bernardo e poi scendendo lungo
la statale 27 arriviamo fino ad Aosta. Scegliamo di non
prendere subito l'autostrada quasi come rallentare l'addio
alle vacanze.Mai come quest'anno le vacanze hanno lasciato
un segno indelebile, un ricordo che fa quasi male scoprire
che siano già finite; non abbiamo fatto niente di particolare,
abbiamo solo seguito l'istinto di goderci il mare secondo
il nostro gusto, e credo che la strana sensazione di vuoto
che abbiamo provato tornando a casa, sia stata causata dai
meravigliosi luoghi che abbiamo potuto vedere in quella
magnifica terra che si chiama BRETAGNA.