ESTATE 2010
BULGARIA “SULLE TRACCE DI ORFEO”
testo e foto di Mauro
Gianneschi
CON IL CAMPER CLUB ITALIA dal 29 luglio
al 27 agosto
Totale persone partecipanti n.52 su 19 camper
– Equipaggio n. 16 Mauro Gianneschi e Patrizia Pezzini su
RAPIDO’ 7096 Plus, Fiat Ducato 130 Multijet
Percorso totale km. 5550 (escluso le gite in bus
e il traghetto Brindisi-Igoumenitsa)
Gio 29 – Partenza da Lucca alle 17 con Pino
Barresi, Mauro Giusti e Paolo del Dotto. Decidiamo di fare la litoranea
per raggiungere Roma giudicandola più idonea in fatto di
traffico di fine settimana. Arriviamo a Santa Severa alle 21 e nel
parcheggio del castello ci sono altri due equipaggi che partecipano
al giro della Bulgaria(Edoardo Gabrielli e Mario Rum). Tira un forte
vento dal mare che fa volare tendalini e polvere. Dopo una breve
passeggiata sulla spiaggia ceniamo sul camper. Intorno alle 24 arriva
un ulteriore equipaggio da Lucca (Roberto Madrigali).
P al castello di Santa Severa (N42°01’3,54”
E11°57’33,61”),km.325
Ven 30 – Alle 8,30 volante in mano e partiamo
alla volta di Brindisi. A Caianello usciamo dall’autostrada
e prendiamo la S372 Telesina fino a Benevento per immetterci di
nuovo sulla A16 per Bari. Pranzo in area di servizio sull’autostrada.
Arriviamo a Brindisi al porto di imbarco che sono le 17. Ci accodiamo
agli altri equipaggi del gruppo che sono già in fila sulla
banchina. Alle 19,30 dopo le operazioni di imbarco saliamo sul traghetto
in open-dek. Fa ancora abbastanza caldo; ceniamo sul camper alla
leggera brezza che entra dai finestroni della paratia. La nave molla
gli ormeggi alle 20,30 (21,30 ora greca).
P a bordo della Minoan Line. Km.630
Sab 31 – Sveglia alle 5 (ora greca) e attracco
a Igoumenitsa alle 5,30. Riunione degli equipaggi sulla banchina
del porto per un breve briefing. La prima meta è la spiaggia
di Toroni sulla penisola di Sithonia (Kalcidica). Due equipaggi,
cioè noi (Mauro e Patrizia), con Mario Rum e Anna decidiamo
di raggiungere il resto del gruppo in serata perché vogliamo
approfittare del momento per visitare le Meteore. La giornata è
splendida e non fa eccessivamente caldo perché ventilato.
L’avvistamento da lontano di questi pinnacoli di pietra
alla cui sommità svettano le costruzioni in bilico dei monasteri
è stupefacente. Visitiamo i tre più importanti salendo
e scendendo i mille gradini che li raggiungono. Colpisce l’atmosfera
di ascesi che si respira in questi luoghi. E’ ancora presto
per la folla dei turisti quindi la assaporiamo profondamente. Nella
mattinata però arrivano i torpedoni vomitando una miriade
di persone che invadono la quiete del luogo. E’ il momento
di ripartire per fermarci poco dopo in un ombroso bosco di platani
dove pranziamo tranquillamente. Riprendiamo strada dopo aver fatto
un po’ di siesta, attraversando la Grecia in diagonale da
sud-ovest a nord-est. Il percorso è ancora lungo prima di
unirci al gruppo che nel frattempo se la gode sulla spiaggia di
Toroni. Arriviamo alla meta che ormai è quasi notte. Sistemiamo
i camper vicino agli altri e ceniamo alla frescura della sera. Dopo
esserci scambiati le impressioni della giornata andiamo a dormire.
P a Toroni (GR) sul “dito” centrale della Kalcidica
(Sithonya)(N39°59’31,00” E23°53’34,00”).
Km.560
Dom 1 ago – Il camper è ai bordi
della spiaggia ed il mare è a 20 metri. Apriamo il tendalino
e ci godiamo il mare cristallino per tutto il giorno.
P a Toroni (GR). Km 000
Lun 2 – Si ripete la situazione di ieri,
tutto mare. Ceniamo, al ristorante, a base di pesce nobile. (14€/pers.)
P a Toroni. Km 000
Mar 3 – Ancora mare. Ceniamo di nuovo allo
stesso ristorante con 15€ a base di orate e branzini.
P a Toroni. Km 000
Mer 4 – Ancora mare e cena a base di spiedini,
mussaka e verdura grigliata preparata da un chioschetto lì
vicino.
P a Toroni. Km 000
Gio 5 – Alle 9 leviamo le “tende”
per iniziare la tappa di avvicinamento a Sofia in Bulgaria dove
ci sarà il rendez-vous con il resto del gruppo. Raggiungiamo
il villaggio di Stavros, sempre in Grecia e ci fermiamo per dormire
sulla stessa spiaggia dello scorso anno quando siamo andati in Turchia
con lo stesso Club. Sistemiamo i camper fronte mare e prepariamo
il pranzo mettendoci all’ombra dei tendalini aperti. Siesta
pomeridiana, poi torneo di bocce sulla spiaggia e bagno in mare.
Per la cena prenotiamo un ristorante in paese, che raggiungiamo
a piedi e ci gustiamo l’ennesima cena a base di pesce e verdure
cucinati in vari modi. Ottima, annaffiata con vino retzina e birra
(15€/pers.).
P a Stavros (GR), fronte mare in parcheggio libero su base
erbosa (N40°39’46,10” E23°43’03,43”
) . km 160
Ven 6 – Alle 9 partenza per la Bulgaria.
Passiamo Seres, in Grecia e prendiamo la E79 entrando in Bulgaria
immersi in un paesaggio prettamente agricolo e poco antropizzato.
Lo stato dell’asfalto bulgaro è in pessime condizioni
e dobbiamo fare uno slalom continuo per non finire in voragini di
parecchi centimetri. Le sospensioni dei mezzi sono messe a dura
prova ed è tutto uno scatenamento di mobili e suppellettili
all’interno del camper. La viabilità però è
scorrevole. Sosta pranzo lungo la via. Il traffico aumenta man mano
che ci avviciniamo alla capitale, ma le coordinate del camping sono
chiare e andiamo spediti verso la meta perdendoci una sola volta.
Alle 17 siamo al campeggio che si trova vicinissimo al centro cittadino.
Non è proprio un campeggio come lo intendiamo noi, perché
ci sono solo dei piccoli bungalow in muratura immersi nel verde
del bosco e nient’altro. Alcuni veramente fatiscenti se non
proprio abbandonati, altri funzionanti con doccia e piccola camera
assai squallida. Ci sistemiamo raggruppati sotto gli alti pioppi
su un terreno erboso ancora umido della recente pioggia e questo
fatto ci mette in ansia per la partenza di domani, riusciremo a
uscire? Usufruiamo delle docce e dei rubinetti di alcuni bungalow
e per le acque nere nei wc degli stessi gabinetti. All’esterno
del campeggio ci sono alcune signorine in abiti un po’ succinti
e atteggiamenti inequivocabili: che siano del comitato d’accoglienza?
E poi quei bungalow cosi spartani a chi serviranno mai ? Mah!. Nel
frattempo sono arrivati anche i componenti del gruppo che hanno
fatto il percorso via terra passando la Slovenia, Croazia e Serbia.
Adesso il gruppo è completo, siamo in 19 camper pronti per
l’avventura bulgara. Si presentano anche le due guide che
ci seguiranno per tutta la nazione, sono due giovani coniugi che
hanno lavorato in Italia, molto simpatici che parlano molto bene
l’italiano: si chiamano Bobo e Daniela (Danciores)(nomi italianizzati).
Dopo la sistemazione e le operazioni di organizzazione mettiamo
mano alla cena che consumiamo a bordo perché nel frattempo
ha fatto uno scroscio di pioggia che fortunatamente ha anche rinfrescato
l’aria. Dopo cena e finita la pioggia, ci scambiamo tutte
le impressioni di questi primi giorni di viaggio, poi tutti a nanna.
P a Sofia al campeggio lungo il Bul.Tsargradsko Shose(N42°38’14,58”
E23°25’10,60”), serata fresca. Km.310
Sab 7 – Partiamo, con il bus dell’Agenzia,
dal campeggio per visitare la città. Il centro storico è
molto bello. Il primo impatto è con l’alta colonna
alla sommità della quale si staglia la figura
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Teatro “Ivan Vazov” |
Cattedrale Hagia Sofia |
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Chiesa Hagia Nedelija |
chiesa bizantina di St George |
femminile di Santa Sofia, in parte dorata, incoronata con l’aquila
sul braccio, patrona della città, lì vicino il Palazzo
del Parlamento nell’ex sede del Partito Comunista di vecchia
data. Poi a continuare, il Teatro Ivan Vazov, nelle forme classiche
con timpano e colonne, davanti c’è una bella fontana
zampillante con figura femminile in bronzo e il parco verde cittadino
dove si incontrano musicanti, intellettuali e mamme con bambini.
La vecchia chiesa bizantina di St.George e lo Sheraton Hotel, imponente
e classico con le insegne della città. La bella chiesa con
cupole verdi ed archetti di Hagia Nedelija e il Palazzo Presidenziale
con lo spettacolo del cambio della Guardia nei costumi storici.
La Moschea di Banya Bashi con il minareto svettante e la chiesa
Russa di San Nicola con le quattro cupolette dorate. Per il pranzo
entriamo al Carrefour, grande centro commerciale, mangiando molto
bene un piatto di pesce con tante verdure cotte e crude, dolce finale
ed un’ottima birra (7€/persona). Rientriamo al campeggio
verso le 14 ed iniziamo le operazioni per la partenza. Lasciamo
il camping alle 15,30 prendendo la statale 6 verso est e poi, dopo
Pirdop, la deviazione sulla 606. Alle 18 siamo al villaggio di Koprivshtitsa.
Villaggio importante per le sue dimore storiche che ormai sono musei
di storia locale. Abbiamo anche una buona temperatura perché
siamo ad una quota intorno ai 1000 metri. Siamo ospitati in un grande
spiazzo erboso a due passi dal centro, con acqua e wc chimici a
nostra disposizione. Questo pomeriggio possiamo assistere alla importante
manifestazione canora del Festival Internazionale della Canzone
Popolare Bulgara ed altri spettacoli originali quali la passeggiata
sui carboni ardenti e i fuochi pirotecnici. Il paese infatti è
addobbato a festa e noi vi entriamo pieni di curiosità. Siamo
ai primi posti per assistere ai canti popolari di gruppi bulgari
provenienti da ogni parte del mondo, siamo ai primi posti per vedere
il coraggioso gruppo che cammina tranquillamente su carboni infuocati,
siamo ai primi posti per assistere agli stupendi ed originali fuochi
artificiali ed infine siamo coinvolti nei canti e balli con tamburi
e pifferi che si formano spontaneamente per la strada e nei bar.
Il tempo minaccia sempre pioggia con lampi e tuoni, ma non piove
mai. Andiamo a letto a notte fonda stanchi e felici.
P a Koprivshtitsa in spiazzo erboso riservato con acqua
e wc. Temperatura fresca. Tempo nuvoloso. Km 125
Dom 8 – il tempo adesso è bello con
sole splendente e quindi ritorniamo in paese a vedere le famose
dimore storiche per le quali è conosciuto questo villaggio.
E’ una architettura molto
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Dimore storiche
a Koprivshtitsa
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tipica ed originale, erano le dimore dei ricchi commercianti che
le abitavano e che sono giunte fino a noi con arredi e suppellettili
d’epoca. La comunità le ha recuperate e restaurate
portandole a rivivere i vecchi fasti del primo novecento. Pranzo
offerto dall’Agenzia, in un ristorante del paese, a base di
antipasto di verdura condita, mussaka e dolce finale. Nel pomeriggio
riprendiamo il torneo di bocce sul prato. Alle 17 ci mettiamo in
circolo con le sedie per accogliere i ballerini del gruppo folk
che intonano canti e balli tipici per festeggiare il compleanno
di Anna, una giovane ragazza del gruppo. Nel finale della sera ritorna
un forte acquazzone che ci obbliga a cenare dentro i camper.
P a Koprivshtitsa nel solito spiazzo. In serata tempo fresco
e non piove più. Km. 000
Lun 9 – partenza alle 7,30 per Kanzanlak.
Visita al Museo delle rose con spiegazione di come si ottengono
gli estratti profumati con i quali poi si realizzano tantissimi
profumi famosi. Le nostre guide traducono tutto quello che l’esperta
descrive. Ripartiamo per fare visita alla Tomba Tracia che si trova
a due km. Organizziamo con i taxi che ci conducono fino al tumulo.
E’ un ambiente suggestivo di forma a camera con volta affrescata
con scene di vita e di caccia. La spiegazione della guida è
precisa e coinvolgente. Pranzo nel parcheggio del Museo e poi partenza
alle 14,30 per Etara. Giro lunghissimo a causa della chiusura del
passo montano per lavori in corso. Arriviamo al Museo Etnografico
delle case tipiche che sono ormai le 17 e il museo chiude alle 18.
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Etara: edifici del Museo
Etnografico
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Riusciamo comunque a vedere tutto l’ambiente ricostruito
come doveva essere nella campagna bulgara molti anni fa. In questi
edifici vi lavorano anche artigiani che riproducono oggetti e suppellettili
con lo stesso sistema di allora. C’è anche un prototipo
di lavatrice primitiva per panni, che lavora con la sola forza dell’acqua
che scroscia dal torrente e crea un forte turbinio d’acqua
all’interno di un cestello di legno traforato che viene riempito
delle stoffe da lavare. Funziona !. Alla chiusura del museo ripartiamo
per arrivare a Veliko Tarnovo dove siamo attesi per passare la notte.
Quando arriviamo davanti all’hotel che ci ospita, gli operatori
sistemano i 19 camper nel parcheggio indicandoci i siti per caricare
e scaricare acqua, corrente elettrica e mettendo a disposizione
la grande piscina dove prima di cena quasi tutti fanno il bagno.
Alle 20,30 arrivano una quantità di taxi che ci conducono
in centro dove si trova il ristorante per cenare, (offre l’Agenzia).
Bella cena a base di antipasto, brasato con purè, acqua,
dolce, vino e birra. Dopo cena si svolge una spettacolo di suoni
e luci di alta suggestione. La cittadella fortificata di Tsarevets,
poco distante, viene illuminata con un sapiente gioco di luci colorate
intermittenti sincronizzate con musica tipica bulgara che spiegano
con il linguaggio visivo e dei rumori, comprensibile da tutti, la
storia dell’assedio e delle atrocità da parte dei turchi,
per la conquista del paese.
P a Veloko Tarnovo presso l’Hotel Sunset (N43°4’15,41”
E25°38’55,74”). Tempo bello con gran caldo. Km.240
Mar 10 – Stamani siamo ancora a Veliko ed
andiamo a fare visita alla fortezza che abbiamo visto ieri sera
con suoni e luci. Arriva il solito stuolo di taxi che ci carica
e porta all’ingresso della cittadella. Il muro che la cinge
è ancora intatto in larga parte, mentre all’interno
ci sono quasi esclusivamente ruderi degli antichi edifici. Bella
la chiesa, ricostruita nella parte più alta della collina,
con affreschi moderni di grande stile. Da questa altura si osserva
il panorama della città vecchia di Veliko e di tutta la valle
occupata ormai dalla sua periferia urbana.
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Veliko Tarnovo: la fortezza
di Tsarevets
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Torniamo ai camper per il pranzo e alle 14 si riparte per visitare
il Monastero di Ivanovo (N43°41’41,05” E25°59’11,90”)con
la sua chiesa rupestre scavata nella roccia. Si raggiunge con una
discreta camminata per un sentiero nel bosco che porta ad un pertugio
nella roccia attraverso il quale si entra nell’unico vano
che fungeva da luogo di culto ortodosso e che presenta ricchi affreschi
sulle pareti e sul basso soffitto intonacato. In fondo alla stanza
si apre una porta che immette su un ballatoio sospeso paurosamente
nel vuoto a 100 metri da terra.
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Monastero rupestre di Basarbovo
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Il prete ortodosso che ci accompagna nella visita descrive la
storia e le scene affrescate con grande partecipazione e le nostre
guide la traducono con il loro pathos. Ci spostiamo di pochi km
per andare a vedere un altro monastero, quello di Basarbovo,(N43°46’01,48”
E25°57’50,87”) ancora vissuto dai preti ortodossi.
L’antica chiesa è scavata nella parete verticale rocciosa
e gli affreschi sono pure all’esterno essa è raggiungibile
con una serie di scalini di legno. In basso c’è il
nuovo monastero con le celle dei monaci e all’interno dell’area
monastica c’è la nuova chiesa, in fase di costruzione
che presto verrà terminata con vari contributi economici.
Ripartiamo oltrepassando la città di Ruse e ponendoci sulla
sponda destra del Danubio arriviamo al villaggio di Rjahovo sul
greto del grande fiume. Siamo accolti con grande gioia da tutti
la popolazione con offerta di fiori e pezzetti di pane augurale.
E’ il villaggio dei genitori di Bobo una delle nostre guide.
Veniamo condotti nella struttura turistica in riva al fiume dove
sistemiamo i camper per passare questi due giorni bucolici. Al di
là del fiume c’e la Romania. Ceniamo ai tavoli del
ristorante con carne arrosto, verdura, patate fritte, birra e vino
(7€), poi andiamo sulla riva a vedere le stelle cadenti accompagnati
dal canto struggente di Daniela (Danciores) la nostra gentile guida.
P a Rjahovo in struttura turistica in riva al Danubio(N43°59’28,28”
E26°13’57,88”). Caldo tutto il giorno ma la serata
è fresca. Km. 160
Mer 11 – Stamani non c’è orario
per la sveglia, giornata libera di fare quello che vogliamo. A bordo
di un carretto tipico trainato da un asino andiamo a fare visita
alla distilleria di grappa del papà di Bobo. E’ una
vecchia struttura, con tetto in lamiera ondulata, ai margini del
paese all’interno della quale ci sono due alambicchi di rame
murati e soprastanti un fuoco a legna. Il vapore scende dalla serpentina
raffreddata e diventa la grappa prodotta dalle prugne fermentate.
Questo liquido incolore ma profumatissimo di cui si taglia la prima
parte che esce dall’alambicco e l’ultima, ha un grado
alcoolico di 48° misurato con il densimetro. Facciamo i doverosi
assaggi, ed anche se è un po’ presto di mattina non
rinunciamo a questo rito che scalda i cuori e il corpo. Rientriamo
ai camper giusto in tempo per metterci ai tavoli per il pranzo offerto
dall’Agenzia. Molto buono con tante specialità locali
che le donne del paese hanno preparato per noi. Organizzazione a
buffet. Il vino e la birra ben ghiacciati scorrono a fiumi. Poi
è la volta dei canti e balli tipici del gruppo folkloristico
locale che con i loro costumi tradizionali colorati e lunghi coinvolgono
il nostro gruppo. Assistiamo anche allo svolgersi degli antichi
lavori contadini, come si fa il pane, come si fila la lana, come
si tesse la stoffa, insomma tutti lavori di una volta accompagnati
dal suono di una fisarmonica e della chitarra. Dopo pranzo il meritato
relax sul Danubio. Bobo dimostra la sua abilità nel pescare
con il “rezzaglio”, la rete di forma rotonda che messa
sulla spalla, con un gran colpo si getta nell’acqua e si ritira
subito dopo. Dentro rimangono subito alcuni pesci con i quali verrà
fatta una zuppa per pochi eletti. All’ora di cena siamo ancora
sotto gli ombrelloni del ristorante per gustare un’altra cena
offerta dall’Agenzia, a base di pesce e carne. Siamo accompagnati
dai canti e balli dello stesso gruppo folkloristico di oggi, quindi
balliamo fino a mezzanotte, poi a nanna.
P a Rjahovo nella stessa struttura turistica di ieri. Serata
calda e umida. Km. 000
Gio 12 – Partenza alle 8,30 per il Mar Nero;
lungo la E70 molte buche sulla strada. Alle 11 siamo al sito storico
di Madara per vedere il famoso Cavallo con Cavaliere scolpito nella
roccia della montagna; gran caldo sui 37° ma il grado di umidità
fa percepire più di 40°. Prendiamo l’autostrada
A2 fino all’uscita di Devnja per andare a vedere la “Foresta
Pietrificata” di Pobiti Kamani. Fenomeno roccioso di stallatiti
terrestri che emergono da suolo sabbioso tali da sembrare tronchi
di enormi alberi preistorici pietrificati. Siamo ormai al tardo
pomeriggio ma il caldo è ancora opprimente. Riprendiamo l’autostrada
fino a Varna e siamo sul Mar Nero.
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Cavaliere di Madara |
foresta pietrificata di Pobiti Kamani |
Attraversiamo la grande città e dirigiamo verso nord sulla
strada costiera per un’altra cinquantina di km. Nei pressi
di Balcik prendiamo una deviazione per “Laguna” dove
si trova il nostro campeggio. Siamo sulla collinetta che sovrasta
il mare e le piazzole sono a terrazzamento degradante verso l’arenile.
Spira una leggera brezza che rinfresca l’aria.
Dopo aver sistemato i camper andiamo sulla spiaggia a fare il bagno.
Una parte di essa è FKK, riservata a nudisti (tutti maschi
!) l’acqua è torbida e la spiaggia ricoperta di alghe
puzzolenti. All’ora di cena grande tavolata tutti insieme,
poi a nanna.
P a Laguna in “Camping Laguna”(N43°18’30,26”
E28°03’15,38”). Caldo tutto il giorno, ma in serata
rinfresca. Km.260
Ven 13 – Giornata di relax al campeggio.
Vita da spiaggia perché stamani l’acqua è meno
torbida e la spiaggia è stata ripulita. Tempo bello con gran
caldo mitigato sulle piazzole in alto da una leggera brezza. Serata
con cena comune tutti insieme.
P al Camping Laguna. Km. 000
Sab 14 – Partenza alle 8; ripassiamo da
Varna verso sud sulla litoranea. Ci fermiamo a Nesebar per vedere
la famosa cittadina sulla penisoletta che si protende in mare. Di
origine bizantina rimangono visibili molte parti delle mura che
circondavano la città. La porta di accesso principale, rivolta
verso terra, è protetta da due grossi torrioni in pietra.
Visitiamo il museo dove sono raccolti pezzi antichissimi di pregevole
fattura che “narrano” la storia millenaria di questa
cittadina. All’interno della cinta muraria è organizzata
la parte urbana. Vi sono numerosissime chiese in stile bizantino,
piccole e grandi, circondate da una miriade di case e casette dall’architettura
tipica, in bell’ordine, e tanti negozietti di artigiani locali.
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Chiese bizantine a Nesebar |
Il panorama sul mare che circonda l’istmo è sempre
molto bello. Pranziamo in un localino all’aperto che ci presenta
un grande piatto tipico di terracotta preriscaldata su un supporto
metallico che fa continuare la cottura delle carni e della verdura
direttamente sulla tavola. Bella scenografia luculliana. Ci serviamo
direttamente da questo vassoio man mano che consumiamo quello del
nostro piatto, mentre le verdure e la carne continuano a sfrigolare.
Nel primo pomeriggio riprendiamo i camper dal parcheggio sul mare
(N42°39’35,69 E27°44’01,95”); oltrepassiamo
Burgas per arrivare a Kiten dove ci sistemiamo sotto gli alberi
al camping sul mare. Ceniamo tutti insieme sulla lunga tavolata
che abbiamo organizzato tra i camper , poi a nanna.
P a Kiten, Camping Jug (N42°13’49,22” E27°46’27,04”)
sul mare. Caldo tutto il giorno, ma fresca la serata. Km. 230
Dom 15 – Giornata calda già di mattina.
Alle 8,30 il bus dell’agenzia ci carica tutti per andare nel
Parco Naturale di Ropotamo. Con alcune barche percorriamo il fiume
Ropotamo che dà il nome al parco, fino alla sua foce sul
mare, incontrando numerose garzette, cormorani e aironi cinerini.
Rientriamo alle 12 e ci fermiamo a pranzo nel chiosco del parco
(pomodori, melanzane grigliate,cipolle, olive, feta, poi pesci e
carne alla brace per tutti). Rientriamo al campeggio per una siesta
all’ombra degli alberi, poi tutti sulla spiaggia a fare il
bagno (acqua caldissima), a giocare a bocce e quindi un torneo di
volley, poi con due squadre ufficiali, italiana e bulgara ingaggiamo
una partita: la prima vinciamo noi alla grande, le altre però
le vincono loro. Alle 20 andiamo a festeggiare il Ferragosto al
ristorante prenotato: antipasto di insalata di pomodori e feta,
poi un brodino di pesce con cereali, buono, poi cozze in guazzetto
di limone e quindi intervallo con spettacolino di un gruppo che
si esibisce sui carboni ardenti, quindi proseguiamo la cena a base
di pesci e carne alla griglia. Birra a volontà. A mezzanotte
tutti a letto.
P a Kiten al Camping Jug, serata fresca finalmente. Km.000
Lun 16 – Giornata da spiaggia. Alcuni partono
alle 7,30 con Bobo per andare a vedere il sito archeologico di Sozopol
dove sono stati rinvenuti i resti del corpo di San Giovanni Battista.
Cena serale tutti insieme.
P a Kiten al Camping Jug. Km.000
Mar 17 – Partenza alle 7,30 per Plovdiv.
Alle 13 siamo sistemati al campeggio appena fuori città,
tra i bungalow nel bosco (stessa situazione di Sofia).
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Plovdiv: TeatroRomano |
Casa Museo |
la via principale |
Prendiamo i taxi per arrivare in centro (2 Lev =0,50€), caratterizzato
da case museo molto belle, con un’architettura tipica parecchio
originale. Visitiamo il Museo Etnografico e il Teatro Romano che
mantiene quasi intatta la scena dietro il palco. Rientriamo in taxi,
molti con il mal di pancia.
P a Plovdiv al campeggio. Km.350
Mer 18 – Partenza alle 8,30 per il Monastero
di Bachkovo ad una ventina di km a sud della città. Molto
grande e suggestivo, riccamente decorato con affreschi con un bel
viale lastricato che immette nel recinto monastico attraverso una
porta ad arco decorata. Quando partiamo percorriamo una strada molto
bella che attraversa i Monti Rodopi. Arriviamo nei pressi di Borino
e con una piccola deviazione nelle gole del Tigrad, arriviamo all’Hotel
“Orfeo” dove ci sistemiamo con i camper. Cena offerta
dall’Agenzia a base di carne e verdure grigliate molto buone.
P vicino a Borino sui Monti Rodopi lungo il Tigrad Gorge
nel parcheggio dell’Hotel “Orfeo”(41°40’26,68”
E24°21’02,67”). Serata fresca. Km.120
Gio 19 – I pulmini ci prelevano dall’hotel
per condurci alla caverna Devil’s Throat Cave, comunemente
detta di “Orfeo” dove la leggenda dice che questa è
la porta degli inferi da dove Orfeo è entrato per riportare
dal regno dei morti la sua amata Euridice. All’interno un
percorso attrezzato con scalette e sentieri percorre un lungo tratto
in salita e poi esce al sole molti metri più in alto.
È molto bella e suggestiva perché all’interno
scorre un corso d’acqua molto rumoroso che saltella da una
cascata all’altra con notevoli salti di quota. Rientro ai
camper, pranzo e dopo partenza per la strada panoramica sui Monti
Pirin verso ovest. Arriviamo a Bansko e sistemiamo i camper nella
piazzetta dell’hotel che ci ospita. I gestori chiudono prontamente
la piazza pubblica riservandola esclusivamente a noi e quindi portano
le prese per la corrente elettrica e i tubi dell’acqua per
il carico e infine mettono a disposizione alcune camere con servizi
e docce. Per ultimo viene offerto un omaggio, al Centro Benessere
dell’hotel, comprendente sauna e massaggi rilassanti. Cena
in piazza tutti insieme a base di pizze e con lo slogan collaudato
“io porto il mio e tu porti il tuo”.
P a Bansko nella piazza dell’hotel(N41°50’01,07”
E23°29’31,62”). Serata fresca, siamo a 950 metri
di altitudine. Km.140
Ven 20 – Visita libera alla cittadina. Si
trova a margine del Nacionalen Park Pirin , alla base del monte
Pirin(2970 m), bella, con standard europeo, case discrete, moderni
negozi, giardini verdi e curati. Oggi la temperatura è ideale,
dopo pranzo partiamo alla volta di Petrich che si trova a sud vicino
al confine con la Grecia. Arriviamo all’Hotel Bats e ci sistemiamo
nel park dell’albergo lungo la strada che viene chiusa al
traffico locale. Solita disponibilità di alcune camere per
l’uso della doccia, allaccio rapido della corrente elettrica
e canna dell’acqua per il carico dei gavoni. Uso esclusivo
della piscina e di alcuni locali annessi per la cena comune. Dopo,
visita al paese dove tanta bella gioventù è seduta
ai tavoli dei bar al fresco della sera. Un bulgaro-italiano ci accompagna
a fare un giro alternativo della cittadina che si conclude con una
bevuta generale, poi a nanna.
P a Petrich nel park dell’Hotel Bats (41°24’03,75”
E23°12’29,67”). Temperatura giorno 38°che scende
a 30° di sera, usiamo il ventilatore. Km.120
Sab 21 – Alle 9 arriva il bus dell’agenzia
per andare a visitare il monastero di Melnik. Nella passeggiata
per arrivare all’edificio ci fermiamo prima alla chiesina
dove è sepolto l’eroe nazionale Janes Sandansky che
organizzò la resistenza per liberare la Bulgaria dal dominio
turco.
Proseguiamo fino all’area monastica racchiusa da mura. Chiesina
ortodossa tradizionale con edifici a corredo affrescati sapientemente.
Scendiamo nel paese di Melnik per assistere a dimostrazione di canti
e suoni con strumenti antichi suonati da due giovani musicisti che
sono anche pittori e maestri di tante altre cose. Infine visitiamo
la cantina dei vini tipici bulgari che si trova in cima al villaggio
e che si raggiunge con una lunga camminata. Alle 19 rientriamo a
Petrich per festeggiare una serie di compleanni dei componenti il
gruppo. Grande buffet e poi tuffi in piscina. Chiacchierata dopo
cena e poi tutti a nanna.
P a Petrich all’Hotel Bats. Caldo tutto il giorno,
ma serata fresca. Km.000
Dom 22 – Partenza alle 9 e sosta dopo pochi
km al santuario di Vanga (veggente santificata dal popolo ma mai
riconosciuta dalla Chiesa Ortodossa). E’ un edificio di culto
moderno con affreschi di buona mano. Adiacente ad esso alcune vasche
di acqua termale a 40° dove molta gente fa il bagno purificatore.
Più avanti, verso nord sulla E79, con una breve deviazione
andiamo a vedere il Monastero di Rila, il più noto e bello
della Bulgaria. Tanta gente perché è domenica, ma
soprattutto perché è davvero eccezionale.
Data l’ora invece di entrare nel sacro recinto andiamo prima
al ristorante prenotato adiacente al monastero (offerto dall’Agenzia:
zuppa di legumi ottima, trota alla griglia con patate all’aneto
ottima, gelato e birra). Poi visita al monastero. La guida bulgara
illustra ampiamente la sua storia e la nostra traduce tutto in italiano.
La chiesa è unica nella sua architettura tipica, così
come gli edifici a suo corredo, le celle dei monaci e la sala capitolare,
infine il torrione di difesa centrale in pietra che alloggia attualmente
le campane. Ripartiamo alle 17 per il campeggio di Sapareva Banja.
Sistemazione sul prato e cena comune all’esterno, poi tutti
a letto.
P a Separeva Banja in campeggio (N42°17’28,28”
E23°115’06,33”). temperatura serale sui 18/20°.
Siamo a 720 metri sul livello del mare. Km.180
Lun 23 – Alle 9,30 il bus dell’Agenzia
ci accompagna alla base della seggiovia che porta al sito dei sette
laghi di Rila in alta montagna(2925 metri). Ci vestiamo bene perché
la temperatura di prima mattina è piuttosto rigida(15°).
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Monti Pirin e laghi di Rila
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Nel trascorrere delle ore con il sole alto fa piuttosto caldo.
Ci sono percorsi alternativi da scegliere a seconda della possibilità
fisica di ognuno, il primo parte dal rifugio e con un percorso di
un’ora porta a vedere tre dei sette lagni glaciali, l’altro
di tre ore viene organizzato a dorso di cavallo e inanella tutti
e sette i bacini lacustri. Il paesaggio è veramente imponente
alti picchi rocciosi e vasti pascoli fanno da cornice ad un vastissimo
panorama. Alle 14 siamo tutti al rifugio a pranzo (anche questo
offerto dall’Agenzia: brodo vegetale con spezie, polpette
di carne ai ferri con contorno di pomodori, patate cetrioli e birra).
Rientriamo con i pulmini al camping alle 17, stanchi morti. Cena
fuori tutti insieme poi a sorpresa entrano nello spiazzo centrale
due succinte ballerine ed un musico con tamburi per inscenare una
lunghissima danza del ventre che coinvolge tutta la comunità.
Bella serata per gli addii con Bobo e Danciores che si commuovono
nel lasciare la compagnia. Il giro per il Camper Club Italia finisce
qua. Chi vuole domani può rimanere o cominciare la tappa
di trasferimento verso l’Italia. Andiamo a nanna tardi.
P a Separeva Banja in campeggio. Serata fresca. Km.000
Mar 24 – Comincia la partenza alla spicciolata,
molti però decidono di partire insieme e così alle
9 un folto gruppo di camper prende la direzione del confine bulgaro.
Oltrepassiamo Sofia e via autostrada arriviamo al confine facendo
gasolio con gli ultimi Lev rimasti. Operazioni doganali con la Serbia
molto veloci e semplici e quindi sosta presso una trattoria in territorio
serbo per consumare un pasto. L’igiene lascia molto a desiderare
però lo spiedino di carne con patate fritte è buono
ed abbondate, ottimo il pane e la birra. Riprendiamo strada attraversando
un paesaggio agricolo più ordinato di quello bulgaro, strada
decisamente migliore e senza buche. Confine Serbo-Croato senza problemi.
Il paesaggio adesso è certamente migliorato rispetto a quello
Serbo. Pernottamento presso una stazione di rifornimento sull’autostrada
prima di Zagabria. Tutto tranquillo, c’è gente che
dorme per terra con il sacco a pelo.
P sull’autostrada in stazione di servizio (N45°10’51,51”
E18°00’19,46”) 180 km circa prima di Zagabra. Km.680
Mer 25 – Partenza dall’autogrill alle
8 tutti insieme poi noi e altri due equipaggi prendiamo la direzione
di Pirano mentre gli altri si fermeranno alle terme di Catez in
Slovenia. A Pirano non ci sono campeggi quindi ci spostiamo di tre
km fino a Portorose dove troviamo posto al Kamp Lucja, in riva al
mare e sotto i pini. Cena insieme sotto il tendalino al fresco della
sera.
P a Portorose Kamp Lucja (Slovenia)(N45°30’07,49”
E13°35’45,28”). Km.470
Gio 26 – Vita da campeggio, relax e mare,
passeggiate, pranzo. Alle 18 prendiamo il bus per Pirano e in 10
minuti siamo nella meravigliosa piazza Tartini, decisamente veneziana.
Saliamo alla Chiesa di St George, con campanile simile a quello
di Piazza S.Marco a Venezia. Dalla terrazza erbosa della chiesa
si abbraccia il panorama del mare e dell’intero paese sottostante.
Facciamo un giro per le stradine strette fino a sbucare nella piazza
del mercato abbellita da una scenografica scalinata di marmo con
due figure scolpite ai lati della scala. Infine troviamo un ristorantino
tipico nella passeggiata a mare e ci lasciamo tentare da una bella
cena a base di pesce. Usciamo soddisfatti. Riprendiamo il bus per
il campeggio e andiamo a nanna.
P a Portorose al Kamp Lucja. Giornata calda ma ventilata,
serata fresca. Km.000
Ven 27 – Vita da mare, passeggiata fino
alle saline, bagni di mare, pranzo sotto il tendalino, riposino
pomeridiano e cena serale al fresco.
P a Portorose al Kamp Lucja. Km.000
Sab 28- Partenza dal Campeggio alle 8,30. Tutta
autostrada fino a Lucca. Arriviamo alle 14,30 a casa. Km.490
FINE VIAGGIO
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