Viaggiare - Diari di Viaggio

NORDKAPP: Luglio 2001

 

di Serena Russo

Era una calda serata di giugno, eravamo tutti lì seduti intorno ad un tavolo, a fantasticare in merito al viaggio che dopo qualche giorno avremmo intrapreso alla volta della Norvegia. Era difficile immaginare che i nostri camper sarebbero giunti fino ai confini della terra: Nordkapp.
I tanti preparativi da farsi erano stancanti, ma tutto ciò non aveva importanza perché rispondeva ad uno scopo ben più grande che avrebbe coinvolto le nostre personalità singolarmente. Era la prima volta che sperimentavamo un'esperienza del genere, quindi non vedevamo l'ora di partire!
La notte antecedente il mattino previsto per la partenza non si decideva a finire per cedere il suo posto al nuovo giorno. Le ore risultavano lunghissime, ma finalmente l'ora arrivò con tanta attesa!
Nel mio diario ho descritto tutto il viaggio, citando anche alcuni luoghi dove abbiamo sostato; ma poiché la Norvegia apre le porte al Turismo Itinerante, non è difficile imbattersi qua e la in aree di sosta debitamente attrezzate!

EQIUPAGGI:
1. Camper "Big Horse": GRANDUCA 62 su Ducato aspirato del '91: Enzo, Mena, Luigi (16) e Cristina (12);
2. Camper "Casper": GRANDUCA 62 su Ducato aspirato del '90: Enzo, Rosanna, Serena (16), autrice del diario, e Ciro (13).

30/06/2001 Napoli - Roma
La mente, appena risentita, ricorse all'idea abituale della routine; ma il pensiero del nuovo stato di cose si affacciò subito. Entusiasmati dall'avvenimento, ogni singolo dovere risultò una felicità.
Decidemmo di partire nel pomeriggio, quindi potete immaginare quanti preparativi c'erano ancora da sbrigare. Fu veramente stancante ma molto divertente e si sperava, infatti, di non dimenticare a terra nulla di ciò che risultasse più o meno importante.
Km 0
A rendere la situazione alquanto difficile era il sole, che picchiava così tanto da spaccar le pietre. Ma i minuti si susseguivano senza un ben che minimo cenno di sosta e finalmente arrivarono le 15, poi le 16 e via discorrendo. Dopo una notevole delusione dovuta alla rottura della radio e del CB, indispensabili per un viaggio di questo genere, partimmo alle 20,00 con il morale sotto i piedi. Il contachilometri del nostro camper, chiamato Casper, contava 57.290 Km. Decidemmo di sostare in un'area di sosta vicino Roma: così come previsto, lì incontrammo l'altro camper, denominato Big Horse, che ci avrebbe affiancato per tutto il tragitto.
Erano le 22,00 e per dimenticare le sventure del pomeriggio che c'erano crollate addosso come la pioggia, mangiammo e subito andammo a dormire. Ci aspettava un giorno in viaggio per l'Italia intera da attraversare.

01.07.2001 Roma - Autoporto Brennero
La partenza fu stabilita di buon'ora, circa verso le 7,00! I conduttori fecero un notevole tratto di cammino mentre tutto l'equipaggio dormiva placidamente: è una sensazione di dondolo molto dolce quella che si ha mentre si dorme in un camper durante la marcia. Proseguimmo sull'A1 e una dopo l'altra le città si susseguivano senza soste.
Ci fermammo per la colazione intorno alle 8,45: giusto il tempo di bagnare qualche biscottino nel latte e via di nuovo in marcia. Tengo a precisare che ci lavammo durante il viaggio, quindi potete immaginare con quale stabilità e comodità. Ad ogni modo continuammo il nostro percorso... L'autostrada in alcuni punti sembrava non finisse mai: i paesaggi visibili dal mezzo erano spesso molto monotoni e poco vari; spesso mi veniva sonno e mi si chiudevano gli occhi.
Il pranzo era previsto per le 13,00 ma decidemmo di proseguire fino alle 15,00 anche per consentire ai nostri papà di godersi un momento di relax. Alle 15,10 prendemmo l'A22 per il passaggio del Brennero. Da questo momento in poi, il paesaggio mutò notevolmente: l'autostrada divenne una lingua tra due seghe di montagne. Un lungo fiume ci accompagnò per un notevole tratto con numerose circonvoluzioni, mentre alzando gli occhi verso le vette delle montagne si vedevano piccoli gruppi di case sparse qua e là.
Ci fermammo per il rifornimento del gasolio alle 18,11 e comprammo dei gelati che ci congelarono. Per la notte optammo di fermarci in un'area di sosta al confine tra Austria e Italia denominata Autoporto, munita di scarico e corrente a 220 V.. Per il pernottamento pagammo £. 20.000 ad equipaggio.
Km: 916

02/07/2001 Autoporto Brennero - Nord Germania
Mia madre ci destò da un sonno molto profondo alle 8:30 circa. Come da programma, facemmo colazione con una tazza calda di latte e dei deliziosi biscottini. Uno ad uno ci vestimmo e in poco meno di un'ora eravamo pronti per tagliare definitivamente il confine italo-austriaco.
Un viaggio, però, non può essere vario se alcuni problemi non mettono i cosiddetti bastoni tra le ruote: infatti, avemmo delle preoccupazioni per una delle carte bancomat, che fu trattenuta dallo sportello automatico e quindi fummo costretti ad aspettare un funzionario della banca della città più vicina. Partimmo alle ore 11:15.
La fermata successiva da effettuare era quella del pranzo, dalle 14:03 alle 14:45: fu molto breve perché non potevamo perdere altro tempo inutilmente. Intorno alle 16:15 facemmo rifornimento di carburante. Decidemmo di pernottare in una stazione di servizio a 280 Km da Hannover, alle 20:00 circa. Le giornate si erano notevolmente allungate e faceva buio molto tardi.
Km: 586

03/07/2001 Hannover - Frederikshavn (Danimarca)
I chilometri percorsi il giorno precedente erano stati un po' pochi, così fu stabilita la partenza per le ore 6:00 mentre tutti dormivano. Alle 8:30 i nostri autisti fecero il pieno e dopo circa 1 ora il resto dell'equipaggio si svegliò e fece colazione.
Inaspettatamente le temperature erano più alte del previsto, continuammo fino alle 14:00, quando decidemmo di pranzare, ma la sosta durò giusto il tempo necessario per sgranchirsi le gambe. Facemmo benzina alle 15:00 e dopo un intero pomeriggio passato a chiacchierare con Cristina, giungemmo al porto per l'imbarco alle 19:15. In alto c'era un sole spaccapietre.
Dopo circa mezz'ora trascorsa dai nostri papà per comprendere l'orario e i prezzi del traghetto, fu stabilito di partire per le 4:00 di mattina e pagammo 1.114 corone danesi. Così nell'attesa dell'imbarco stabilimmo di visitare la deliziosa cittadina di Frederikshavn: tutto è molto tranquillo, ma per la mezzanotte stavamo già in fila al porto.
Da segnalare che in Danimarca tutte le stazioni di servizio lungo l'autostrada, sono munite di pozzetto di scarico e fontanine per il rifornimento di acqua.

04/07/2001 Frederikshavn - Oslo
Alle 3:30 vennero a bussarci perché eravamo in procinto di partire; alle 4:00 precise salpammo alla volta della Svezia (Gotebörg) dove arrivammo alle 7:30. Eravamo tutti a pezzi per la notte passata in bianco.
Alle 9:00 facemmo rifornimento ed alle 11:45 cambiammo le Lire e ci fermammo in giornata ad Oslo, nei pressi del museo vikingo.
Finalmente potevamo riposare per recuperare le ore perse. Trovammo un posticino molto carino: di fronte al porto della città, dalla quale si godeva di una vista bellissima, specialmente di notte, con una luce soffusa del sole. Dopo un giro a piedi intorno all'area del Museo vikingo, ritornammo ai camper e ci mettemmo tutti quanti a cantare a squarciagola. Andammo a dormire alle 24:00 circa.
Km: 1276 (compreso giorno precedente)

05/07/2001 Oslo - Odda
Al mattino, più carichi che mai, decidemmo di ripartire alle 7:00 per avvicinarci il più possibile alla meta prefissata, ma il cammino da farsi era ancora tanto. Facemmo colazione alle 9:30 circa, e via tutti a bordo!
Appena mettemmo piede su questa nuova terra ci rendemmo conto che l'aria che si respiravamo era diversa, i paesaggi mutarono notevolmente, erano molto più naturali!! Oltre al paesaggio, cambiò anche la condizione delle strade, le quali richiedevano una maggiore attenzione.
Intorno alle 11:15 nella città di Heddal visitammo una chiesa di legno (la più antica della Norvegia) circondata da un cimitero, come tutte le chiese di questo paese, niente da invidiare ai nostri camposanti. Intanto viaggiavamo sull'E134. Intorno alle 13:00 decidemmo di pranzare anche perché da buoni napoletani non potevamo resistere oltre.
Le poche soste fatte durante il pomeriggio servirono per fare benzina e per rifocillarsi. Ma intorno alle 19:00-19:30 vedemmo delle cascate imponenti, molto da vicino, perché proprio in prossimità della strada. In quell'occasione indossammo per la prima volta i nostri impermeabili da pescivendolo. Fu divertentissimo anche se servirono a ben poco! Comunque, le cascate si trovavano a pochi chilometri da Odda.
Per la notte optammo di fermarci in un camping che potesse mettere a nostra disposizione la corrente elettrica, necessaria per i cellulari, l'asciugacapelli e le batterie delle telecamere. Si estendeva lungo un pendio con un prato all'inglese ed aveva un accesso diretto sul fiordo. Bisogna prestare attenzione agli insetti dalla natura strana, presenti in soprannumero, specialmente nelle zone a contatto con acqua.
Km: 421

06/07/2001 Odda - Bergen
Il giorno successivo, dopo aver dormito una notte in una posizione un po' anomala dovuta al pendio, partimmo alle ore 10:00 dopo una lavata generale. Poiché avevamo saputo che a pochi chilometri da lì c'erano delle cascate meravigliose, decidemmo su base democratica di vederle, almeno per narrare anche noi lo splendido paesaggio tanto esaltato.
Fu la delusione più grande di tutto il viaggio: la visione migliore della cascata era possibile solo dopo un lungo tragitto a piedi tra le rocce. Abbandonammo l'idea e ci dirigemmo verso Bergen. Così dopo qualche foto qua e là, ripartimmo.
Intorno alle 12:15 fino alle 12:35 prendemmo un traghetto che ci portasse dall'altra parte del fiordo e pagammo 76 corone. Giunti sull'altra sponda, proseguimmo fino alla città di Voss, nella quale sostammo per pranzare. Lì imboccammo l'E16 che ci avrebbe condotto direttamente a Bergen, "la città più piovosa per antonomasia".
Alle 17:00 sopraggiungemmo nel cuore di Bergen e ci fermammo in una area di sosta, situata in Via Sjrgaten. Poiché il pomeriggio era ancora lungo, ci vestimmo in men che non si dica e visitammo la città.
Caratteristica principale della city è il cosiddetto porto turistico, sul quale si affaccia tutta una serie di botteghe di merce tipica, ma cara. Inaspettatamente c'era un sole caldissimo che, secondo me, la città non ha mai assaporato. Su consiglio di riviste specializzate, salimmo a bordo della funicolare, in cima alla quale è possibile ammirare una veduta complessiva della città. La vista è meravigliosa, peccato che con il sole di fronte, le foto non erano delle migliori.
P.S. Per i biglietti pagammo 50 corone per gli adulti e 25 per i bambini.
Subito dopo ritornammo nei camper per la notte.
km: 214

07/07/2001 Bergen - Lom
Lasciammo la città intorno alle 11:30 dopo un breve giro a piedi nel mercato del pesce, tappa importante nella città, ma dai prezzi non molto conveniente. Scoprimmo che il pesce fresco non esiste in vendita, ma o congelato, o sbollito.
Ci immettiamo immediatamente sull'E 39.
Anche se da questo momento in poi non abbiamo più visitato le città, per motivi di tempo, i paesaggi che ci circondavano erano meravigliosi: cascate altissime che si formano dai ghiacciai, fiumi dall'acqua cristallina e freddissima, montagne altissime a mo' di sega.
Alle 11:45 facciamo benzina e pranziamo alle 14:00, prima di imbarcarci per attraversare il fiordo. Imbarco: ore 14:30. L'itinerario tra i fiordi è favoloso. Nella città di Byrkjelo lasciamo l'E 39 per immetterci sulla 60 e successivamente a Stryn sulla 15. Man mano che si saliva la strade si rimpicciolivano e aumentavano gli insetti.
Per la notte ci appostammo nello spiazzo antistante una chiesa a Lom lungo la 15. Un paesello come tanti altri, ma era attraversato da un fiume che aveva un'acqua così naturale che non ne ho mai viste di simili. Faceva freddo ed il sole tramontò molto tardi.
km: 360

08/07/2001 Lom - Gart Land
La sveglia suonò prestissimo, alle 6:00 circa e mi dispiacque tantissimo lasciare quel paese così carino e particolare. Dalle 10:30 fino alle 11:30 ci fermammo per la colazione, avevamo da poco intrapreso la via sull'E 6 da Otta.
Per il pranzo, intorno alle 14:00, sostammo nella grande città di Trondheim. Appena dopo aver mangiato, visitammo la cattedrale del tutto simile a quella di Notredame. Poi passeggiammo lungo un viale alberato che ci portò al porto che affaccia sul fiordo. Dopo una passeggiata tra le vie della città alquanto deserte, riprendemmo il cammino.
Alle ore 20:00 ci fermammo in un campeggio poco dopo la città di Gart Land. C'erano tantissime zanzare tanto da dover tener obbligatoriamente la bocca chiusa, ma lì giocammo per delle ore intere su un tappeto a molle. Andammo a dormire molto tardi, dopo una doccia.
Km: 612

09/07/2001 Gart Land - Svolvaer (Lofoten)
La partenza fu stabilita per le 7:30, ma alle 9:15 facemmo colazione. Oramai eravamo prossimi al Circolo Polare e da questo punto a salire avremmo visto degli spettacoli unici al mondo. Continuammo il viaggio sull'E 6.
Circa alle 14:45-15:00 ci accorgemmo di essere arrivati al Circolo Polare Artico in una atmosfera surreale. Per la prima volta avemmo la pioggia e ci riparammo nella struttura esistente dove c'era l'ufficio postale, un ristorante e l'immancabile market per souvenir, dove comprammo il timbro originale che attesta il passaggio oltre questa linea di confine. Pranzammo ed improvvisamente scoppiò un freddo pungente tanto che indossammo i cappotti. Finalmente il tempo era da Polo Nord. Molti in quel luogo lasciano mucchietti di pietra, ma noi avendo dimenticato le pietre, rubammo alcuni sassi per formare il nostro mucchietto.
Sembrava che oltre la linea del Circolo si estendesse un altro mondo, molto più naturale e intrigante che spingesse dei pazzi come noi a varcare i limiti della terra.
Subito dopo ripartimmo e solo alle 19:15 ci fermammo per riprendere fiato. Ma la meta da raggiungere per la serata era Skutvik. Infatti, nella città d'Ulsvag lasciammo l'E6 per immetterci sull'81 e arrivammo nella città prima menzionata. Il tempo era terribile e c'era una pioggia incessante, non ideale per ammirare un panorama incantevole. Ci imbarcammo alle ore 24:00 e dopo all'incirca 2 ore, raggiungemmo la città di Svolvaer sull'arcipelago delle Lofoten.
Km: 643

10/07/2001 Svolvaer - Melbu
Il viaggio fu molto noioso e notevolmente assonnante. Durante l'attraversata, prima di raggiungere la città si notavano qua e là diversi scogli che sporgevano e mentre avanzavamo con la nave, gli scogli divenivano sempre più massicci: eravamo affascinati da un paesaggio "infernale" dove cielo e terra armonizzano l'uno nell'altro.
Appena sbarcammo dalla nave, ci appostammo nel parcheggio limitrofo e andammo a dormire. Il mattino seguente, dopo aver consultato una guida dell'arcipelago che indicava come paesini caratteristici quelli a Sud, decidemmo, in ogni modo, di andare verso Nord perché la nostra meta ci appariva ancora molto lontana. Così, dopo un rapido sightseeing della cittadina, ripartimmo alle ore 12:00 lungo l'E10. La natura intorno a noi era a dir poco fantastica, sembrava che tutto fosse rimasto incontaminato dall'azione dell'uomo, tutto era a dir poco sereno e sublime.
Alle ore 14:30 salimmo su un altro traghetto che ci portò da Fiskebøl a Melbu, ne scendemmo alle 15:00. Viaggiammo per tutto il pomeriggio senza sosta, ma soltanto per la notte, dopo aver intrapreso la via sull'E6 sostammo in un'area di servizio per mangiare ed andare a dormire.
Km: 220

11/07/2001 Melbu - Alta
La partenza fu stabilita per le ore 7 del mattino, mentre facemmo colazione alle ore 9:30. I paesaggi erano mozzafiato e molto più interessanti della prima metà della Norvegia. Pranzammo dalle 13:15 fino alle 15:00, assaporando le sensazioni che avremmo provato una volta giunti a Nordkapp.
Ripartimmo e soltanto alle 18:50 e decidemmo di effettuare una breve sosta, giusto il tempo di un caffè. Per la notte ci fermammo in un campeggio nella città di Alta: la temperatura calò notevolmente e il tempo atmosferico andava peggiorando. Inoltre, nel pomeriggio si diffuse una nebbia alquanto fitta.
Facemmo le docce ed andammo a dormire un po' infreddoliti.
Km: 527

12/07/2001 Alta - Nordkapp
I nostri camper si mossero alle ore 7:00 e facemmo colazione alle ore 9:30. Non vi meravigliate, ma gli orari sono sempre gli stessi! Nella città di Olderfjord ci avviammo sulla E69; dopo aver passato un tunnel sotto il livello del mare, pranzammo nella città di Honningsvåg giusto una mezz'oretta e via subito verso la nostra meta.
Il tragitto era notevolmente impegnativo, poiché in numerosi punti mancavano sufficienti guard rail e, contemporaneamente, sotto di noi c'erano delle vallate "leggermente" scoscese. Ma niente c'e da discutere riguardo il panorama; anzi, di tanto in tanto, potevamo ammirare le prime renne vaganti. Infatti, poco prima di arrivare, in una bellissima e silenziosa insenatura del mare, ne vedemmo un gruppo abbastanza folto e facemmo numerose foto. Fu proprio in quell'occasione che raccogliemmo una pietra da lasciare a Capo Nord sulla quale vi scrivemmo sopra tutti i nostri nomi, nella speranza che qualcuno di noi vi ritornasse. (Di questo passo, nessuno).
Arrivammo a Capo Nord alle ore 16:00 e c'era una nebbia fittissima, non si vedeva al di là del proprio naso. Ci munimmo di cappelli e guanti ed affidandoci al nostro senso dell'orientamento ci dirigemmo verso la grande struttura che si ergeva dinnanzi a noi. In quel brevissimo tratto che facemmo a piedi, ci ritrovammo con i cappelli e i cappotti bagnati e ricoperti di piccole goccioline. E' importante non esporre, in questo caso, oggetti meccanici ed elettronici (macchine fotografiche, telecamere, ecc.) perché potrebbero fare una brutta fine.

Una volta entrati nell'enorme palazzone sotterraneo, scendemmo ai piani inferiori dove potemmo ammirare, in una sala adibita a cinema, un cortometraggio sui fiordi e su Nordkapp. Da questa struttura si accedeva ad una terrazza dove spirava un vento fortissimo, ma oltre la barricata non c'era niente, solo acqua.
Per nostra fortuna la nebbia nel giro di un'ora diradò, così che per la mezza notte potemmo apprezzare il sole arancione alto nel cielo. Prima delle 24:00, però, posizionammo la nostra pietra in un posto strategico, facemmo un giro nel negozio di souvenir e andammo a cenare nel camper, con il morale alle stelle.

Il sole notturno fu uno spettacolo fantasmagorico che mai potrò dimenticare: c'era gente che proveniva da ogni parte del mondo e d'ogni età; c'era addirittura qualcuno che brindava (beato lui) con champagne. Vedemmo il sole non scendere sotto la linea dell'orizzonte ma risalire. Verso l'una di "notte" andammo a dormire.

13/07/2001 Nordkapp - Inari (Finlandia)
La sveglia suonò alle ore 9:30, subito ci vestimmo e tornammo nuovamente sul pulpito per imprimerlo definitivamente nella nostra memoria. Tutta la notte il sole era girato incessantemente intorno a noi. Un ultimo pensiero fu rivolto al futuro nella speranza di un ritorno più o meno prossimo.
La partenza fu troppo improvvisa, non avemmo nemmeno il tempo di abituarci all'idea di essere arrivati alla meta che sembrava quasi un sogno vissuto oltre ogni limite. Così le cose dovevano andare: difatti ci avviammo alle ore 11:30. La strada, che da Honningsvåg a Nordkapp percorremmo nella più totale nebbia, al ritorno scoprimmo che aveva precipizi a destra e sinistra con assoluta mancanza di protezioni.
Pranzammo alle 13:15 fino alle 16:00 in un posticino molto carino dove bagnammo anche i piedi nell'oceano e raccogliemmo conchiglie. La sensazione fu d'assoluto gelo, ma alquanto avvincente. All'altezza di Olderfjord riprendemmo il cammino sull'E6 verso la Finlandia, prossima meta: Villaggio di Babbo Natale a Rovaniemi, sul Circolo Polare Artico.
Prima di entrare definitivamente in Finlandia, a Karasjok ci immettemmo sulla 92. I paesaggi finlandesi erano molto monotoni, ma le strade abbastanza scorrevoli e divertenti: tipo montagne russe, con continui saliscendi, percorribili a 80/90 Km/h anche 100. Il tempo era molto irregolare, c'era pioggia e sole con arcobaleni che si incrociavano l'uno nell'altro. In Finlandia bisogna spostare gli orologi un'ora avanti.
Nella città di Kaamanen ci immettemmo sull'E 75 e per la notte ci fermammo alle ore 23:10 nella città di Inari.
km: 658 (compreso giorno precedente)

14/07/2001 Inari - Rovaniemi
Ci svegliammo alle 9:30 e partimmo alle 10:00. Anche per questa mattina il tempo è stato più o meno favorevole, eccetto qualche nuvola fuori luogo che ci tempestava improvvisamente di una fitta pioggia. Pranzammo dalle 13:30 fino alle 14:30.
Alle 17:30 circa arrivammo al villaggio di Santa Claus a 10 Km dal centro della città di Rovaniemi. E' un villaggio particolarissimo, gremito di negozi uno dentro l'altro. Facemmo anche la foto nella Casa di Babbo Natale. Che io ricordi non ho mai fatto una foto con Santa Claus, ma questo era quello originale! Tutto il villaggio si erge in un'atmosfera del tutto fantastica e irreale. Abbiamo sostato in un parcheggio limitrofo al parco che gode di corrente elettrica, disponibile però solo in inverno.


Proprio nel Post Office di Santa Claus incontrammo una commessa che parlava italiano, la quale ci fece capire che visitare il S.Claus Park non ne valeva la pena, perché un po' troppo infantile e molto costoso. Cenammo alle ore 21:00 e subito dopo ci appostammo su una delle panchine fuori ai negozi, ormai chiusi e deserti, a cantare a squarciagola, accompagnati dalla chitarra di Gigi, senza che la notte ci mettesse fretta.
km: 328

16/07/2001 Rovaniemi - Skellefteå (Svezia)
La sveglia mi destò alle ore 9:00, rapidamente mi vestii e ritornai per un ultimo giro tra i negozi. Subito dopo ripartimmo alla volta di Stoccolma, la capitale della Svezia, alle ore 12:00 circa. Pranzammo alle ore 14:15 fino alle15:00 nella città di Tornio e dopo prendemmo l'E 4.
Trascorremmo tutta la giornata in viaggio, accompagnati da un tempo atmosferico abbastanza favorevole. Le strade sono molto più larghe e pianeggianti. Cenammo alle ore 20:30 nella città di Skellefteå ed appena dopo andammo a dormire.
Km: 400

16 e 17/07/2001 Skellefteå - Stoccolma
Il giorno 16 siamo stati in viaggio dalle 7:00 fino alle 20:00, con una sola sosta di 30 minuti per il pranzo. Inoltre, alle ore 9:00 i nostri papà eseguirono il cambio d'olio ai motori dei camper in un'area di sosta.
Al mattino del giorno dopo, siamo partiti alle 7:00 con la certezza che nella serata saremmo giunti a Stoccolma. Circa intorno alle 10:00 abbiamo fatto colazione e man mano che scendevamo il tempo peggiorava. Per le ore 13:30 ci fermammo in una cittadina, Sigtuna, a pochi chilometri da Stoccolma, dove le nostre mammine ci cucinarono un pranzo caldo, in quanto la giornata era abbastanza umida.
Il paese era molto carino anche se il tempo era invernale ed il mare sul quale si affacciava sembrava un lago. C'erano molte paperelle alle quali demmo da mangiare il pane avanzato. La sosta in questa cittadina, immersa in un bellissimo parco, è da ritenersi obbligatoria. Dopo un riposino pomeridiano, che non mancava mai nelle mie giornate, lasciammo la città alle ore 18:00 alla volta di Stoccolma.
Prima di arrivare nel posto dove avremmo parcheggiato, facemmo un giro per la città che si estende su 13 isole sul mare. Giunti nel parcheggio, suggeritoci da una guida, che si trova su un isolotto di fronte al palazzo reale, nei pressi del Museo, dovemmo attendere alcune ore perché, sfortunatamente per noi, in quel giorno sull'isolotto si tenne un concerto jazz e quindi tutti i posti erano occupati.
Così aspettammo la fine del concerto sul molo e una volta calata la notte, si poteva ammirare uno spettacolo fantastico: a sinistra delle giostre tutte illuminate che funzionavano fino a tarda ora, a destra la parte storica della città dove si ergeva il Palazzo Reale e la Cattedrale, di fronte un altro isolotto, collegato con un ponticello pedonale, sul quale era situato un castello. Tutta la città si erge in un'atmosfera surreale, che non avevo mai visto prima.
Io e mia mamma facemmo un giro a piedi sull'isolotto e anche dell'isoletta limitrofa, quella con il castello e per la maggior parte abitata da privati. Verso le 11:30 di notte si liberarono 2 posti vicini, sistemammo i camper e andammo a dormire.
Km: 885

18/07/2001 Stoccolma
La sveglia ci destò alle ore 9:00: ci vestimmo, sistemammo il biglietto orario di 25 corone, dalle ore 7 alle 22 ed alle 11:00 precise partì il nostro giro per la città. Partimmo a piedi e visitammo il Palazzo Reale, la Cattedrale e una serie di vicoli facilmente raggiungibili a piedi. Il tempo era piovoso e faceva freddo. La Svezia è molto meno cara della Norvegia.
Per il pranzo ritornammo nel camper alle ore 13:15 e alle 15:00 ritornammo nel centro storico della città; prendemmo un pullman che ci portò dall'altra parte della città dove facemmo un giro per una strada molto trafficata, ma molto particolare! Per la cena decidemmo di comprare qualcosa strada facendo: così assaporammo un cono gelato enorme contenente più di mezzo kg di gelato da gustare con numerosi biscottini. Fu una vera "abbuffata"!
Dopo aver camminato su e giù per i vicoletti ritornammo nel camper alle ore 20:30 e dopo un'ultima veduta del panorama, me ne andai a dormire.

19/07/2001 Stoccolma - Danimarca
Partimmo alle ore 7:00 mentre facemmo colazione alle ore 9:30. Passammo tutta la mattina e anche il pomeriggio in viaggio nella più totale noia. Pranzammo alle ore 13:30 e cenammo alle ore 19:30.
Prendemmo il traghetto tra Helsingborg, in Svezia, e Helsingør, in Danimarca. Nella stessa città ci immettemmo sull'E47. Il tempo fu abbastanza pioggerello, finchè per la serata spuntò un bel sole e mi lavai i capelli in un paesino con tante giostrine di fronte ad una scuola elementare.
Km: 511 (compreso giorno precedente)

20/07/2001 Copenaghen
La mattinata l'abbiamo trascorsa in viaggio per arrivare a Copenaghen. Partimmo alle ore 11:00 e per le 13:00 arrivammo in un campeggio, chiamato Absalos, a 25 minuti di autobus dal centro della città (Tivoli). Per la prima volta pranzammo all'aperto e dopo il riposino pomeridiano, scendemmo alle ore 18:00 per una visita di notte della città.
Prendemmo il numero 550 S per raggiungere il centro ed una volta scesi lì, ci trovammo di fronte a Rådhus Pladsen, una piazza gremita di gente dalle culture più diverse. Da questa grande agorà (piazza), si accede alla strada pedonale più trafficata Berg-gade, Nygade Skaftet e Amargertorv Øster-gade. Questa lunga strada sfocia direttamente a Kongens Nytorv, una piazza, dalla quale ci siamo spostati verso Nyhavn, un molo che si incunea nella città, il quale era meta di ubriaconi, ma molto caratteristico. Seguendo Kvaesthusg e Havnepromenade, e dopo un lunghissimo tratto a piedi, abbiamo direttamente raggiunto la Sirenetta. E' un po' ridicola, perché si trova su un lato del molo, è molto piccola e nascosta, ma comunque è suggestiva.
Dopo un giro enorme per ritrovare la strada dove si fermava il nostro pullman e dopo aver imboccato tante strade sbagliate, abbiamo raggiunto finalmente la fermata in Skt. Annae Plads dove fa stazionamento. In un primo momento il tempo atmosferico sembrava a noi sfavorevole, ma in seguito si rivelò ideale per la visita di questa metropoli.
Si consiglia di trovarsi nella città di sabato o di domenica perché si può godere gratuitamente dei parcheggi cittadini nei pressi del porto. Il campeggio non è consigliabile, perché è troppo lontano dal centro e di buono aveva solo le docce; inoltre gli scarichi sono solo per le acque grigie.

21/07/2001 Copenaghen
Il giorno seguente decidemmo di lasciare il campeggio, per dirigerci verso la città dove avremmo parcheggiato i nostri mezzi, in quanto Copenaghen è munita di numerosi parcheggi cittadini. Arrivammo nel centro alle ore 11:00. Ripercorremmo più o meno lo stesso itinerario del pomeriggio precedente, aggirandoci, però, tra le stradine meno trafficate.
Ritornammo nel camper intorno alle 15:30, con un sole caldissimo che incendiava la nostra mente. Dopo una breve pausa ci rimettemmo nuovamente in viaggio. Alle ore 20:00 cenammo prima di imbarcarci.
km: 167

22/07/2001 Copenaghen - Nord Germania
La partenza fu fissata per le 11:00, un po' più tardi rispetto agli altri giorni in quanto non v'era necessità di fare molti chilometri in un solo giorno. Prendemmo un traghetto dalle ore 11:20 per circa un'ora. Alle 13:30 pranzammo; ripartimmo alle ore 15:00. Fu in quest'occasione che ho guidato per la prima volta il camper.
Tutto il pomeriggio fu all'insegna del viaggio e per la notte ci fermammo alle ore 20:00 circa in una piccola città della Germania: la zona non era molto affidabile così decidemmo di andare subito a dormire. Il tempo atmosferico andava sempre migliorando e c'era un caldo quasi estivo.
km: 337

23/07/2001 Nord Germania - Europa Park
La partenza fu decisa per le 10:00 e con molta tranquillità ci rimettemmo in viaggio, certi che nella serata avremmo raggiunto l'ambito Europa Park, un parco-giochi tanto celebrato ma poco sponsorizzato. Esso si trova presso Friburgo, nella zona a confine con la Francia e la Svizzera. Interrompemmo il viaggio per il pranzo alle 14:30 circa.
Tutto il pomeriggio scivolò velocemente immaginando attrazioni al di là d'ogni fantasia: il paradiso terrestre dei giovani, nel quale esprimere i propri istinti più nascosti. Appena giungemmo a Friburgo, nel bellissimo parcheggio di Europa-park, iniziò a piovere, così cenammo subito.
Nella serata ci procurammo i biglietti con la planimetria del parco e le attrazioni. Noi ragazzi, seduti intorno ad un tavolo, trascorremmo il resto della serata a scegliere le attrazioni da farsi prima delle altre.
km: 618

24/07/2001 Europa Park
Mai come questa mattina tutti si preparano nel più veloce tempo possibile, tanto che alle 8:40 attendevamo l'apertura del Parco-giochi, fissata per le 9:00. Le idee che mi passarono per la testa, nell'attesa dell'apertura, erano svariate ed alquanto strambe. Avevo dimenticato lo schema delle priorità che la sera precedente avevamo prefissato. Quando si aprirono le porte, avrei voluto sperimentare tutte le attrazioni contemporaneamente, non sapendo da quale cominciare.
Il parco è suddiviso in zone che rispecchiano i vari paesi dell'Europa, ognuno con le tradizioni conosciute in tutto il mondo. E' inutile che vi elenchi tutte le giostre che ho potuto testare; a testimonianza delle altre, basta citare Poseidon, la novità del 2001, consistente in un tronco che scivola in acqua da altezze micidiali: io ne uscii completamente bagnata.
La giornata nel complesso fu abbastanza ricca e stancante e non mi andava di abbandonare il parco prima dell'orario di chiusura, così il nostro gruppo si ritirò alle 22:00, facemmo una doccia rilassante e andammo a dormire.
Buona notte!

25/07/2001 Europa Park - Schaffussen (Svizzera)
Dopo una lunga notte di riposo, ci svegliammo più tardi rispetto agli altri giorni: in tal senso partimmo alle ore 10:30 nel ricordo dei divertimenti della giornata precedente. Dopo un'intera mattina trascorsa in viaggio, pranzammo dalle ore 14:00 alle 15:00 e non perdemmo l'occasione per scaricare.
Subito dopo pranzo valicammo il confine svizzero, presso il quale ci controllarono i documenti e pagammo il pedaggio autostradale (circa L. 60.000). Finalmente mettemmo piede nella Svizzera tedesca. Dopo pochi chilometri, decidemmo di visitare un paesino con una cascata spettacolare.
La città si chiama Schaffussen ed è attraversata dal Reno, che nei pressi forma una cascata stupenda. Decidemmo di percorrere il tragitto che ci avrebbe condotti alle spalle della cascata e sul castello che la domina: la strada era piena di scalini, ma il panorama ammirabile ed incantevole; non soddisfatti della lunga camminata, volevamo avviarci verso il centro del paese non sapendo quanto fosse distante; infatti, esso si trova a circa Km 20 dalla cascata.
Per farla in breve: percorremmo quasi 10 Km a piedi senza aver mai raggiunto il centro della cittadina. Stanchi e affamati arrivammo ai nostri camper alle 10 di sera. Le nostre mamme si misero subito a cucinare, mentre il resto della banda sedeva sulle sedie a parlare di motociclette.
km: 140

26/07/2001 Schaffussen - Italia
Una notte intera non bastò a far riposare i nostri arti tramortiti. Il mattino seguente ci vestimmo con molta tranquillità e andammo in centro, direttamente con i nostri camper. Parcheggiammo e facemmo un giro per la città molto sfiziosa e delicata.
Comprammo qualche panino sul posto e partimmo subito, decisi a raggiungere l'Italia per la serata. La sera arrivammo sul lago di Como, mangiammo una pizza e per la prima volta, dopo tanti giorni, ascoltai una radio italiana.
Questa è stata l'ultima tappa del nostro itinerario; dopo di ché tornammo a Napoli facendo sosta a Recanati, vivendo nel ricordo di quella magica esperienza e nel desiderio di voler raccontare questo viaggio ad altri, spesso increduli.

Con fantasia
Serena Russo

CONSIDERAZIONI FINALI
(Enzo, conducente del Big Horse)

L'unico rammarico del viaggio è stato quello che, per l'ansia di arrivare alla meta, abbiamo visitato con una certa superficialità alcune località in Norvegia, o addirittura altre, come il sud delle isole Lofoten, le abbiamo tralasciate.
Infatti, una volta arrivati alla meta, abbiamo constatato che il viaggio di ritorno, lungo la costa svedese, è, al confronto di quello norvegese, una vera pacchia: "un tavolo da bigliardo" come lo ha definito un anziano camperista di Treviso incontrato nei pressi di Nordkapp.
Per l'utilità di chi legge, e che vuole intraprendere questo viaggio, dico:

1. Il fondo stradale della E6, fino a Capo Nord, è ottimo;

2.
Solo in alcuni punti, e per un paio di chilometri in tutto, la strada diventa stretta, con degli slarghi per incrociare i veicoli provenienti in senso opposto;

3.
Le gallerie sono pressoché prive d'illuminazione, mediamente lunghe (6/7 Km) e molte in forte pendenza (9/10%, anche 12%);

4.
Bisogna fare molta attenzione ai camionisti, soprattutto incrociandoli nelle gallerie, in quanto corrono come matti;

5.
C'è un rispetto "ossessivo" della segnaletica stradale da parte degli automobilisti indigeni (anche nelle zone più isolate) soprattutto per i limiti di velocità;

6.
La lingua inglese non è molto diffusa, per cui abbiamo avuto difficoltà di colloquio;

7.
La Norvegia è molto cara (es. il gasolio costa mediamente L. 2.600 al litro);

8.
Le strutture per i camper sono più che sufficienti. Nei campeggi non esistono le piazzole: essi sono costituiti da un unico spiazzo erboso.
Io sono del parere che le impressioni di viaggio sono molto soggettive. Infatti, al contrario di quanto letto e descritto in altri diari di viaggio, solo oltre il Circolo Polare Artico abbiamo avuto un tempo invernale (a Bergen, definita la città più piovosa d'Europa, giravamo in maglietta e pantaloncini, evitando il sole per il caldo).
Questo viaggio lo considero come la Mecca per gli arabi: almeno una volta nella vita da camperista bisogna farlo. Noi, quelli del Big Horse, abbiamo atteso dieci anni per intraprenderlo, finché non abbiamo trovato degli amici camperisti disposti a farlo: quelli del Casper.
Per effettuarlo bisogna avere non meno di un mese a disposizione, altrimenti diventa davvero massacrante, per le distanze da percorrere e per le difficoltà (soprattutto di guida) che però non sono mai state gravose come si temeva, così come ci avevano detto o avevamo letto, anche in considerazione del fatto che i nostri camper "aspirati" hanno oltre dieci anni di vita.
Personalmente, senz'altro ripeterei l'esperienza…..


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