CAPO NORD 2000
testo
e foto di Davide e Lara
Il nostro viaggio è durato 22 giorni, durante
i quali abbiamo percorso circa 11.000 km attraverso Austria,
Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia. Ciò vuol
dire che abbiamo dovuto fare alla moto un “tagliando volante”
e che le gomme nuove appena montate sono riuscite a portarci
a casa per un pelo… All’andata, appena entrati in Germania,
abbiamo visto il castello di Neuschwanstein ed abbiamo percorso
la Strada Romantica. E’ una strada molto bella da fare in
moto e va da Fussen a Wurzburg. Da qui tutta autostrada
fino alla fine della Danimarca per poi attraversare il nuovissimo
ponte di Malmo ed entrare in Svezia. Della Svezia abbiamo
percorso inizialmente un breve tratto perché ben presto
siamo entrati in Norvegia, nelle vicinanze di Oslo. Abbiamo
percorso tutta la costa sud fino a Stavanger (vicino alla
quale c’è il Pulpit Rock) e poi Bergen. Siamo poi tornati
nel cuore della Norvegia andando a Lillehammer, la città
dove sono state ospitate le Olimpiadi invernali del ’94.
Poi sempre a nord, lungo la costa atlantica, fino alla meta:
Capo Nord. Per il ritorno abbiamo scelto la strada più veloce,
siamo entrati in Finlandia e ci siamo fermati a Rovaniemi,
famosa per ospitare la casa di Babbo Natale. Da qui dritti
verso Stoccolma, lungo la costa della Svezia, poi di nuovo
in Danimarca, Germania, Austria e finalmente (purtroppo)
a casa.
Capo
Nord… il sogno di tutti i mototuristi! Anche se abbiamo
acquistato la nostra prima moto solo un anno fa, la nostra
è una passione che ci covava dentro da molti anni. Avete
mai sentito parlare di qualcuno che pur non avendo la “materia
prima” acquista regolarmente riviste di mototurismo? Quelli
siamo noi, Davide e Lara. La nostra moto è una bellissima
Yamaha Tenere XTZ 660, della quale amiamo perfino il grasso
della catena!
Dicevo quindi…, Capo Nord! La voglia di intraprendere un’avventura
assolutamente nuova, di vedere la natura immensa del Grande
Nord, di sentirsi completamente liberi! La nostra intenzione
di affrontare questo viaggio è stata accolta con molto entusiasmo
da amici e parenti: …
ma noi non ci siamo fatti condizionare! Abbiamo trascorso
gran parte dell’inverno a documentarci sui paesi da attraversare,
pianificando l’itinerario e preparandoci al gran freddo
che avremmo probabilmente incontrato in viaggio. Tutto ciò
è stato entusiasmante, ed in men che non si dica siamo giunti
finalmente al giorno della partenza!
22 Luglio, giorno 1 Faenza - Donauworth 718 Km.
Ore 5.50: suona la sveglia, dopo una nottata fin troppo
corta a causa degli ultimi preparativi durati fino all’1.30
circa… Dopo una veloce colazione ci precipitiamo a trovare
il posto per le ultime cose (gara dura!) ed a caricare la
moto. Prima di scendere abbiamo pesato i bagagli…: borsa
da serbatoio 7.4 Kg bauletto centrale 17.1 Kg borsa laterale
11 Kg borsa laterale 10 Kg tenda + tappetini + sacchi a
pelo 5 Kg totale 50.5 Kg!!! … in pratica com’essere in tre
sulla moto! Finalmente alle 7.40 siamo pronti per partire,
ma non prima di avere fatto le classiche foto di “inizio
avventura”. La prima sensazione che ci prende è un misto
di curiosità, paura ed incredulità che il nostro sogno covato
per tanti mesi, si stia finalmente per realizzare. La seconda,
più che una sensazione è una domanda: “…ma è normale che
siamo così carichi? “. Non lo sappiamo, l’unica cosa certa
è che siamo attrezzati (anche con i viveri) per qualsiasi
evenienza! La partenza comunque è tutto ok, la prima sorpresa
ci arriva alle porte di Verona: abbiamo percorso solo 206
Km e siamo già in riserva! E noi che contavamo su un’autonomia
di circa 300 Km! E’ chiaro che il carico della moto e l’autostrada
hanno avuto il loro peso… Dopo un centinaio di Km, la seconda
sorpresa. Un motociclista ci supera e ci indica un problema
al bagaglio della moto. Ci fermiamo subito a controllare:
“Cacchio!! Abbiamo perso la tenda, le giacche a vento e
tutto il ragno per strada!!!” Neanche il tempo di disperarci
e ci accorgiamo che tutta la suddetta mercanzia era scivolata
indietro e penzolava dal bauletto centrale, quasi sfregando
sulla ruota posteriore. Questa volta ci è andata più che
bene! Assicuriamo meglio i bagagli sopra il bauletto centrale
e si riparte. Poco prima del passo del Brennero ci fermiamo
ad acquistare il bollino per la circolazione sulle autostrade
austriache ( £ 11.600 ) e lo attacchiamo alla moto. Appena
entrati in Austria percorriamo alcuni Km d’autostrada, poi
giungiamo ad un casello. Gli mostriamo il bollino appena
acquistato ma pretendono £ 14.000 di pedaggio extra (mah!).
Passiamo l’Austria tutta d’un fiato e giungiamo alle 16.00
a Fussen, dove andiamo a vedere il castello di Neuschwanstein
(bellissimo!). Ora procediamo sulla Strada Romantica per
alcune decine di Km, prima di cercare un posto per la notte.
Non c’e’ l’ombra di un campeggio, e neanche nelle città
sembrano esserci camere libere (un esempio per tutti: Augsburg,
che schifo di città!). Neanche gli indigeni del luogo vogliono
darci una mano, alcuni fanno sicuramente finta di non capire!
Incazzati, ripartiamo di slancio di nuovo sulla Strada Romantica
alla ricerca di un posto per la notte. Sono quasi le 8.
Proprio mentre il nostro pensiero vola a tutte quelle pensioncine
che ci sono sulla nostra cara Riviera Romagnola, troviamo
un albergo niente male a Donauworth, dopo ben 718 Km! La
terra promessa! Camera doppia + colazione 95 marchi. Io
e Lara siamo molto stanchi, e soprattutto abbiamo il sedere
quadrato!!! A Lara fa molto male un ginocchio, speriamo
si tratti solamente di abituarsi a stare in moto. Ah, dimenticavo!
Poco prima del Brennero si è rotto il filo del contagiri;
per fortuna che non è successo al contachilometri…
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La
partenza!
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Luglio, giorno 2 Donauworth - Berkhof 608 Km.
Dormito benissimo! (eravamo molto stanchi). Alle 7.00 circa
ci svegliamo con la luce del sole. Abbiamo lasciato una
tapparella aperta per paura di svegliarci troppo tardi.
Colazione alla tedesca: pane tostato, marmellata, succo
d’arancia, caffè ed una serie di wurstel ed affettati che
non abbiamo osato toccare! Partenza alle 9.30 circa e di
nuovo sulla Strada Romantica. Arriviamo a Rothenburg Ob
Der Tauber: bellissima! E’ una cittadina in stile medievale
(o giù di lì) vagamente simile a S.Marino. Visitiamo un
famosissimo negozio di articoli natalizi ( in luglio??!!
) dove facciamo qualche piccolo acquisto. Il negozio è stupendo,
sembra di trovarsi dentro ad una favola. Avrei tanto voluto
fotografare lo sguardo di Lara davanti al gigantesco albero
di Natale, estasiata ed incredula. Una volta usciti dal
negozio ci siamo ripromessi di ritornarci al più presto
con i nostri (futuri) bimbi. Siamo ritornati alla moto,
parcheggiata fuori delle mura, un po’ provati dal gran caldo
che faceva: mentre quasi tutti indossavano canottiera o
maglietta noi eravamo vestiti con felpa e giacca da moto!
(credo che mi sia cresciuto qualche cespuglio di muschio
sotto la giacca!!). Proseguiamo nuovamente per la Strada
Romantica. Il paesaggio è molto bello, ricorda tanto la
Toscana ma tutto è molto più vasto, e poi ci sono le mucche,
le case caratteristiche… Lara è una compagna di viaggio
fantastica. E’ sempre impegnata a manovrare la telecamera,
il walkman o l’interfono. Oggi ha perfino fatto delle riprese
mentre andavamo; sono felicissimo di condividere quest’esperienza
con lei. Finita la Strada Romantica entriamo in autostrada
(la E7) e ci fermiamo spesso per il gran male al culo (ops!!
sedere…) Durante le soste agli autogrill scherziamo ed approfittiamo
per scattare qualche foto. Verso le 20 arriviamo ad Hannover,
dove troviamo subito un mitico McDonald’s. Purtroppo non
c’è posto per dormire a causa dell’Expo 2000. Peccato perché
sembrava davvero una bella città. Proseguiamo quindi per
Berkhof, dove troviamo posto … in un hotel cinese!!! La
stanza è carina ma c’è qualche ragno di troppo!!!
Rothenburg
Ob Der Tauber |
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Luglio, giorno 3 Berkhof - Lomma 653 Km.
Svegliati alle 7.30 dalla solita gran luce mattutina, facciamo
colazione “cinese/tedesca” dove scopriamo e ci accaparriamo
un tot di confezioni di Nutella! Partiamo subito verso Amburgo,
dove attraversiamo il porto immenso e vediamo per la prima
volta il Mare del Nord. Lara è più carica che mai e mi stupisce
ogni giorno di più. Molto spesso è proprio lei a dire di
andare avanti per fare tanti km alla fine della giornata!
Che donna ho sposato! Proseguiamo con il viaggio… In men
che non si dica siamo in Danimarca. Il paesaggio cambia
molto rapidamente. Non ci sono più le grandi foreste della
Germania, ma solo grandi campi di grano e chissà cos’altro,
con mucche e cavalli. Anche la vegetazione è meno verde.
Fortunatamente riusciamo a fare benzina con la carta di
credito, senza dovere quindi cambiare la valuta danese.
A proposito di benzina…, oggi abbiamo rischiato di rimanere
a secco come due salami! Però non è certo colpa nostra se
qui le stazioni di servizio ci sono ogni 70 km!!! Fatto
sta che volevamo andare a Billund per vedere (almeno dall’esterno)
il famoso parco giochi di Legoland, ma vi abbiamo rinunciato
per timore di restare senza benzina. Fortunatamente proprio
quando cominciava ad esserci qualche seria preoccupazione,
ecco che spunta la stazione di servizio a salvarci! Risolto
il problema della benzina inizia quella della pioggia. Per
fortuna non ci siamo bagnati più di tanto e l’acqua ci ha
concesso una tregua per l’attraversamento dei due grandi
ponti: Nyborg (19 km) e Malmo (17 km). Sono due opere maestose
che ci lasciano a bocca aperta, e mentre li attraversiamo
non possiamo fare a meno di sorridere pensando al nostro
ponte sullo Stretto di Messina, del quale si parla ormai
da decenni… Siamo in Svezia. Lo si vede anche dalle decine
di “volvoni” che vediamo circolare per le strade (che macchina!).
E’ tutto molto irreale, sarà per il sole basso che sembra
non tramontare mai, per la forma delle case, per la gente
che s’incontra… Sono quasi le otto di sera e, dopo avere
cenato in un McDonald’s, si è fatta ora di cercare un campeggio.
Mentre ci aggiriamo per Lomma a bassa velocità, con Lara
che consulta la cartina, ci si avvicina un ragazzo in moto
(“un gran bel pezzo di ragazzo” secondo Lara) e ci chiede
se abbiamo bisogno d’aiuto. Ci indica il campeggio più vicino,
guidandoci quasi fino all’ingresso (alla faccia dei tedeschi
stronzi!). La piazzola ci costa poco (£ 29.000) ma altrettanto
scarso è il servizio… mi riferisco soprattutto ai bagni
(veri e propri cessi!!!). Dopo avere piantato la tenda abbiamo
fatto due passi sulla spiaggia. Da non credere, noi avevamo
la giacca a vento e la felpa eppure c’era gente che faceva
il bagno!!! Anche se il camping non è un gran che, il paesino
ci è sembrato veramente carino e domani faremo sicuramente
delle belle riprese con la telecamera (speriamo, visto che
ora il problema è caricare le pile). Mentre siamo qui nella
nostra tenda con la torcia che dondola dal soffitto, ancora
non riusciamo a credere di trovarci in Svezia…oro
Il
nuovissimo ponte di Malmo
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Luglio, giorno 4 Lomma - Sande 648 Km.
Ci svegliamo intorno alle 7.30 e purtroppo non c’è il sole
che tanto speravamo. E’ infatti una giornata molto grigia
ed abbastanza fredda. Facciamo colazione ancora nel sacco
a pelo utilizzando le nostre scorte di cibo dall’Italia
e poi smontiamo la tenda (che due maroni insaccare nuovamente
tutto!!!). Prima di partire faccio un veloce controllo dell’olio
ed ungo la catena. Si parte! Le nuvole minacciose di pioggia
lasciano presto il posto ad uno splendido sole. Tutto è
fantastico: le strade, i paesaggi, l’ordine che c’è… Pensiamo
già alla nostalgia che proveremo lasciando questi posti…
Verso l’ora di pranzo ci fermiamo in una piazzola dell’autostrada
per Goteborg. Più che una piazzola sembra un parco pubblico.
Lara ed io non perdiamo tempo e ci sdraiamo subito sull’erba.
Ahhh! Fantastico! Prima di ripartire facciamo un “bisognino”
in un gabinetto quasi ridicolo: 1 metro x ½ metro!!! Quando
sono uscito Lara mi ha chiesto come mai ci avevo messo tanto
tempo… cacchio, vestito com’ero “ a jo mes un quèrt d’ora
a truvè l’usèl !!!” Ripartiamo. L’obiettivo è di arrivare
in serata prima di Oslo e di dormire in una casetta di legno.
Purtroppo, come di solito accade a noi, quando cerchiamo
una cosa non la si trova neanche a pagarla oro! Così dopo
avere scambiato due chiacchiere con un “ducatista” svedese
al McDonald’s, abbiamo iniziato la ricerca di queste famose
“hytte”. Pioggia battente e di hytte neanche l’ombra. Ci
siamo così ritrovati ad attraversare Oslo sotto secchiate
d’acqua, alla ricerca di un benzinaio aperto e di un posto
dove dormire. La benza l’abbiamo trovata quasi subito, il
tetto un po’ più avanti… (50 Km!). Siamo arrivati a Sande
circa alle 10 di sera, bagnati come due… motociclisti bagnati!!
Abbiamo trovato una hytte per la spesa di 300 Kr. E’ carina
da fuori, normale dentro, il cesso (all’esterno) è da panico!!!
Lara spera di addormentarsi presto per potere andare via
da qui al più presto! Mi dispiace che questa sera sia finita
così e apprezzo molto quello che sta facendo per me. Credo
che non molte ragazze sarebbero disposte ad andare in moto
sotto la pioggia fino alle 10 di sera per cercare un posto
dove dormire!!! Grazie Lara.
La
prima "hytte" (carina fuori...) |
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Luglio, giorno 5 Sande - Algard 493 Km.
Anche oggi sveglia alle 7.30, abbiamo dormito come sassi
nonostante il posto fosse così così. Sfiga fotonica, piove
ancora, forse più di ieri. Facciamo colazione un po’ smaronati,
pensando alla giornata di m….. che ci aspetta. La pioggia
ci concede una tregua (o quasi) ed approfittiamo per scattare
due foto ed ungere la catena della moto (oggi lo ha fatto
Lara). Il viaggio è un lungo trasferimento verso Kristiansand
e poi in direzione Stavanger. Vediamo i primi fiordi… bellissimi!
Peccato che continui a piovere e non ci sia la possibilità
di usare la telecamera. Lo facciamo solo nelle piazzole
di sosta, mentre ci fermiamo per dare un po’ di tregua al
posteriore… A proposito di aree di servizio, nel pomeriggio,
dopo avere fatto il pieno risaliamo sulla moto e pronti…
la moto non parte!! (maremma toscana!). Eppure… l’interruttore
ENGINE è su ON, il cavalletto è su, la frizione è tirata
ma la moto non dà segni di vita!!! Mi erano già cascati
i maroni quando spostando il sacco impermeabile che copre
la borsa da serbatoio mi accorgo che non avevo girato la
chiave… (salame!!!). Evidentemente i tanti chilometri percorsi
oggi sotto la pioggia cominciano a fare sentire il loro
peso… Fa freddo, indossiamo il sottocasco ed abbiamo mani
e piedi fradici. Ciononostante proseguiamo in direzione
Stavanger cantando a squarciagola le canzoni di Ligabue
che Lara ci sta facendo ascoltare con il walkman collegato
all’interfono. Siamo decisi a trovare una hytte con bagno
all’interno, e per trovarla arriviamo ad Algard, a pochi
chilometri da Stavanger. L’unica disponibile nel campeggio
è da 5 posti… Lara ed io ci guardiamo negli occhi… “Frega
un cacchio, LA PRENDIAMO!” Dopo tutto ce la siamo meritata.
Prendiamo possesso della casetta e subito ci facciamo una
doccia bollente alla faccia del freddo patito!! Ahh, le
gioie della vita!! E non finisce qui, perché dopo la doccia
ci schiaffiamo un bel piattone di spaghetti aglio olio e
peperoncino. Questa sì che è vita… Ah, dimenticavo, ieri
abbiamo visto per la prima volta il cartello di pericolo
“attraversamento alci”. Ora andiamo a letto, dopo avere
steso un po’ dappertutto la roba ad asciugare!
La casetta di oggi
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Luglio, giorno 6 Algard - Jorpeland 140 Km.
Notte fantastica. Abbiamo dormito talmente bene che non
riuscivamo più a svegliarci! Ci alziamo alle 8.30 e con
molta calma carichiamo la moto. Questa casetta ci mancherà!
Vacca boia piove ancora! Partiamo quindi sotto la pioggia
(e ti pareva!) verso Stavanger. E’ una città molto carina
e caratteristica, facciamo su e giù in moto un paio di volte
per fotografare e riprendere. Proseguiamo poi verso Sola
dove c’è “Sverd j Fjell”, un monumento di tre gigantesche
spade conficcate nella roccia che simboleggiano la pace
fatta fra tre popolazioni del luogo. Si parte di nuovo verso
Sandnes e poi per Laurvik, dove prendiamo il traghetto per
attraversare il Lyserfiord. Il cielo è sempre nero cupo
e pioviggina a tratti. Proseguendo per la strada scorgiamo
“il Pulpito” (Preikestolen) avvolto dalle nuvole. E’ una
roccia alta 600m a strapiombo sul fiordo che si raggiunge
con una camminata di circa 2 ore. In teoria dovremmo visitarlo
domani, bel tempo permettendo… Oggi siamo comunque andati
in moto fino alla partenza della camminata (che nebbia!).
Certo che deve essere molto bello… Sono quasi le 15.30 e
c’è ancora gente che parte per la vetta. Con le nuvole che
ci sono chissà cosa vedranno… Piove ancora. Noi ora cerchiamo
un posto per la notte e di hytte non se ne trovano. Alle
16.00 decisione drastica: … PIANTIAMO LA TENDA! Ritorniamo
quindi al campeggio dove poco prima avevamo chiesto per
una hytte. Pago e scegliamo il posto. Proprio in quel momento
sembra che la pioggia aumenti d’intensità (ma cacchio…).
Montiamo la tenda sotto secchiate di acqua, i picchetti
non si piantano, siamo bagnati fradici e Lara comincia a
borbottare… (che bel quadretto!!!). Fortunatamente, una
volta entrati all’asciutto la tensione sparisce. “E ora,
che famo?” Sono le 16.15, non ci siamo mai fermati così
presto. Prima di tutto cerchiamo di asciugarci (gara dura,
visto che ci nuotavano i pesci rossi negli scarponi!), e
poi cominciamo a scrivere, telefonare a casa ed a sgranocchiare
un po’ di tutto. Mettiamola così: … avremo più tempo per
riposarci. Questa notte probabilmente rotoleremo tutti e
due fuori dalla tenda, visto che è in pendenza… dalla mia
parte, naturalmente! Ed ora incrociamo le dita e grattiamoci
gli zebedei per domani…
Nuvoloni sul Lyserfjord
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Luglio, giorno 7 Jorpeland - Jorpeland 26 Km.
Dopo una notte un po’ tormentata a causa della strana pendenza
della tenda, appena svegliati abbiamo messo il naso fuori
dalla tenda per vedere che tempo faceva… E vai!! Non piove
più ed il cielo sembra aprirsi… Possiamo quindi partire
per la gita in programma per oggi senza stravolgere i nostri
piani. Oggi andiamo al “Pulpit Rock”, il pulpito, uno dei
luoghi più famosi della Norvegia. Lasciamo la tenda montata,
con l’intenzione di tornare poi a smontarla dopo l’escursione,
e di fare magari qualche chilometro verso Bergen. Vuotiamo
il bauletto centrale, ci servirà poi per custodire i caschi.
Arrivati al parcheggio di Preikestolen paghiamo le 20 Kr
di pedaggio. Inizia la camminata! Dopo poche centinaia di
metri abbiamo già il fiatone. Io mi azzardo a chiedere:
“Lara, vuoi bere un po’?” . Risposta: “ vai a cagare!!"
Cominciamo bene! Ma sapevo che era la sclero per la consapevolezza
di quanta strada dovevamo ancora fare. In ogni caso, andiamo
avanti! Un sentiero molto bello ed a tratti molto ben curato,
ma comunque con una salita della Madonna! Dopo un po’ di
tempo chiediamo ad un personaggio che vediamo scendere a
che punto ci troviamo. Risposta: “a metà strada!”. Metà
strada la fava!! Eravamo sì e no ad un quarto! Cammina e
cammina, con Lara sempre in testa alla cordata, facciamo
slalom tra boschetti, macigni, ruscelli, strapiombi e cacche
di pecora. A pochi metri dalla vetta, l’amara sorpresa:
un passaggio difficile con strapiombo da un lato e parete
con ferrata dall’altro. Dopo qualche indecisione, Lara è
riuscita a vincere il suo terrore per lo strapiombo (ha
tirato fuori i maroni) ed ha passato l’ostacolo. A questo
punto siamo ripagati di tutte le fatiche fatte. Lo spettacolo
è mozzafiato, una di quelle cose che si ricordano per tutta
la vita… Fortunatamente al nostro arrivo le nuvole si sono
diradate, lasciandoci godere in pieno lo spettacolo. Facciamo
un sacco di foto e di riprese. Anche Lara si sporge piano
piano dal pulpito, ne è valsa la pena! Siamo stanchi ed
abbiamo fame, è ora di ritornare alla base. E’ stata una
grande giornata! Anche Lara è stata grande, dimostrando
di fare di tutto per andare dritta alla meta! Mi sorprende
ogni giorno di più. Grazie Lara. Sulla via del ritorno un
vecchio dolore ad un ginocchio, mentre a Lara fa male un’anca.
Sembriamo due scalatori della mutua!! Tra imprecazioni varie
arriviamo alla moto!! 2 ore e 15 minuti per la salita, 2
ore e 30 per il ritorno. Al negozietto compriamo qualche
souvenir, dopo tutto ce lo siamo meritato. Torniamo al campeggio
e non ci pensiamo nemmeno di smontare la tenda per fare
un po’ di strada verso Bergen!! Siamo distrutti ed infortunati!
Dopo un po’ di relax ci viene la pazza idea di infilarci
il casco (in tenda ??!!) per ascoltare un po’ di musica
tramite l’interfono. Così sdraiati sulla schiena e con il
casco in testa, ci sembra di essere due astronauti del film
“Apollo 13” quando dicono : “Houston, abbiamo un problema!”
… (e giù a ridere a crepapelle!). Che sfigati! Possiamo
solo immaginare cosa abbia pensato la gente che passava
davanti alla nostra tenda (aperta), vedendo noi due con
il casco in testa e le lacrime agli occhi… E’ stata una
giornata dura ma indimenticabile!
Imponente!
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Luglio, giorno 8 Jorpeland - Lone 499 Km.
Sempre a causa della strana pendenza della tenda, questa
notte mi sono ritrovato più volte senza cuscino e con il
naso piantato dello spigolo della tenda! Il tempo questa
mattina sembra promettere bene, questo è l’importante! Oggi
si va a Bergen, e dovremo prendere due traghetti. Poco dopo
la partenza, sfiga delle sfighe, sbaglio strada! Maremma
maiala! Perdiamo circa un’ora tra stradine di campagna che
“sembrano troppo strette per essere una statale…” Finalmente
alle 10.15 ritroviamo la “retta via”. Il sole è splendido,
le curve fantastiche e le strade sono semideserte. Bellissimo!
Prendiamo due traghetti: a Hjelmeland ed a Brimnes. L’unico
neo di questo tragitto sono le gallerie, ne avremo fatte
una cinquantina! Vacca che freddo!!! Alcune sono molto buie,
e con la moto si fa una gran fatica a vedere. La più lunga
fatta oggi supera i 7 Km. Abbiamo visto le cascate Latefoss.
Magnifiche!!! Sono due cascate che scendono appaiate fino
quasi sulla strada. Noi non lo sapevamo, e ce le siamo trovate
improvvisamente a fianco, precedute da una nuvola di acqua
polverizzata… Senza parole. Oggi abbiamo comprato un Kg
di olio per la moto, non è proprio quello che cercavo ma
dovrebbe andare bene lo stesso. Verso le 18.30 troviamo
un campeggio a Lone, a 23 Km da Bergen. Oggi abbiamo preso
un mini-appartamento (viva le comodità). Scarichiamo tutti
i bagagli ed andiamo di corsa a Bergen, ritorneremo poi
per mangiare i nostri mitici spaghetti. Si dice che Bergen
sia la città più piovosa della Norvegia, con i suoi 200
giorni di pioggia su 365! Oggi fortunatamente c’è il sole
(non possiamo crederci!), con qualche nuvolone all’orizzonte.
Bergen è una città molto caratteristica e piena di vita.
Nella parte antica ci sono molti negozi di souvenir e di
prodotti tipici. Se non avessimo avuto problemi di spazio
(e di money) avremmo comprato di tutto! Ci siamo presi comunque
qualche ricordino. Domani si va a Lillehammer (o almeno
“verso” Lillehammer!).
Fiordo
bellissimo
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30
Luglio, giorno 9 Lone - Lillehammer 477 Km.
Notte OK! Abbiamo dormito in un letto a castello, io naturalmente
sopra. Questa notte è piovuto. Il tempo oggi è molto grigio
e sembra che la pioggia si stia trattenendo apposta per
quando partiremo, ma noi, intrepidi ed incoscienti, facciamo
i dovuti scongiuri e partiamo senza le tute antiacqua! Fa
un freddo bigatto nelle gallerie che attraversiamo, ma appena
fuori ci pensa il sole a scaldarci un po’. Pensavamo di
avere fatto tante gallerie ieri, ma oggi credo che abbiamo
battuto ogni record: 11 km, 5 km, più un’infinità di altre
gallerie più corte. Arriviamo fino a Voss. Da qui prendiamo
una stradina fetente, stretta e piena di tornanti per andare
a nord, verso Borgund. L’anno prossimo qui sarà inaugurato
un tunnel lungo più di 24 km! Ma torniamo a questa stradina…
Inizia subito con una serie di tornanti molto secchi e stretti.
Le macchine che s’incrociano devono sempre fermarsi per
passare alternate. Come se ciò non bastasse, da un alto
della strada c’è il burrone con vista mozzafiato sul fiordo
(ma non per questo meno inquietante…). Lara, nonostante
l’agitazione, riesce lo stesso a fare qualche ripresa. Appena
usciti da uno dei tanti tornanti incrociamo l’auto di un
cretino che andava a rotta di collo, e non stava neanche
tanto dalla sua parte… Fatt imbezèl!! La strada continua
a salire inesorabile ed arriviamo ad un passo, a chissà
quanti metri di altitudine. Ai bordi della strada c’è parecchia
neve e ci fermiamo a fare delle foto. Arrivano presto delle
pecore a reclamare cibo e prendono di mira un ragazzino
tedesco che mangiava dei biscotti. Proseguiamo. Il paesaggio
è fantastico, non crescono alberi, solo licheni e qualche
cespuglio. Tutt’intorno ci sono laghetti e neve. La strada
si fa bellissima ed è sempre deserta, anche se ancora un
po’ strettina. Molto spesso troviamo delle pecore in mezzo
alla strada. Ci guardano passare con aria totalmente indifferente.
Arriviamo a Borgund ed entriamo a visitare la chiesa di
legno (Stavkirke). Risale al XII secolo, ed è la meglio
conservata di tutta la Norvegia. E’ molto bella, e sembra
incredibile che sia così antica. Ora la nostra meta è Lillehammer.
Il cielo si trasforma velocemente, e passa dal sereno al
nero “diluvio universale”. Comincia a tuonare e dobbiamo
fare ancora più di 150 km. Indossiamo l’attrezzatura antiacqua
sotto le prime gocce di pioggia e tra scongiuri ed imprecazioni
andiamo avanti. Il cielo diventa sempre più nero, ma per
fortuna la strada si dirige verso l’unico spiraglio sereno…
che culo! Lillehammer. Qui troviamo posto nel campeggio
locale. E’ bellissimo, sicuramente il migliore incontrato
fino ad ora, rustico e molto ben curato. I bagni sono fantastici,
come pure il panorama. Eppure ci deve essere un lato negativo…:
le zanzare!!! Maremma quante zanze!! Appena abbiamo scelto
la piazzola dove piantare la tenda siamo stati avvolti in
una nuvola di queste carogne! Abbiamo montato la tenda a
tempo di record, facendo il passamano e sassando dentro
la roba alla rinfusa pur di sbrigarci. Ci muovevamo continuamente
come la coda delle mucche per scacciare gli insetti! Madonna
che lavoro… Ma come faranno quelli che stanno cenando tranquillamente
fuori della roulotte… Abbiamo poi scoperto che qui le zanzare
fanno parte del paesaggio. Infatti, sono perfino rappresentate
su magliette e cartoline!
La
neve !
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31 Luglio, giorno 10 Lillehammer - Steinkjer 493 Km.
Ci svegliamo come al solito intorno alle 7.30 con una luce
in tenda che pareva mezzogiorno! Sembra una bella giornata
(e vai!!!) e le zanzare bastarde dormono ancora! Questo
ci dà modo di apprezzare ancora di più questo camping. Facciamo
un gire per Lillehammer, lasciamo la moto in un parcheggio
a pagamento (speriamo di ritrovarla!) ed entriamo nella
zona pedonale. Ci piace molto, è molto caratteristica ed
è ancora molto evidente il segno lasciato dalle Olimpiadi
invernali del 1994. Partiamo alla ricerca di una fantomatica
cascata (Hunderfoss), che naturalmente non troviamo. Porca
vacca, inizia a piovere!!! Sospendiamo le ricerche e via
verso nord lungo la E6. Arriviamo a Dombas, da dove prendiamo
la strada per Trondheim. E’ un tragitto molto noioso, con
la costante minaccia di pioggia (e qualche volta lo fa sul
serio!), ed un paesaggio molto brullo e monotono. Fortunatamente
la strada è abbastanza veloce e scorrevole. Facciamo un
giretto (in moto) per Trondheim per fare qualche ripresa
con la telecamera. Anche questa città è molto carina, anche
se molto più grande di Lillehammer. Proseguiamo alla ricerca
di un camping. Fa un freddo cane e ci ripromettiamo che
domani indosseremo anche le calzamaglie. Scartiamo i primi
campeggi (che non c’ispiravano un gran che) e ne troviamo
uno a Steinkjer. Non vediamo l’ora di fare riposare un po’
il nostro sedere! Montiamo la tenda molto velocemente, non
per le zanzare come a Lillehammer, ma per il freddo che
fa! Ora siamo dentro la tenda, sono le 22.50 e c’è ancora
tantissima luce. E’ tutto così irreale…
Mega
Troll
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1
Agosto, giorno 11 Steinkjer - Fauske 547 Km.
Dormito bene. Siamo partiti di buon’ora per quella che sembrava
dovere essere una noiosa tappa di trasferimento, invece
è stata una gran giornata! Dopo un lungo tratto di strada
veloce e bellissima siamo entrati nel Nordland (la regione
della Norvegia del Nord), segnalata da una porta simbolica
molto bella. Fa molto freddo, anche se c’è un bellissimo
sole. Questa volta ci siamo fatti furbi. Indossiamo calzamaglia,
blue jeans e tuta anticacqua! Proseguiamo sempre in direzione
nord (manco a dirlo!) ed i boschi d’abeti lasciano presto
il posto a più rade betulle, ed a volte neanche a quelle.
Arriviamo ad una stazione di servizio per fare rifornimento,
e subito si avvicinano due ragazzini in bicicletta. Ci guardano
come se fossimo extraterrestri, ed ammirano la nostra moto.
“Yamaha!” esclama uno. Purtroppo non parlano inglese, così
ci scambiamo solo un “Hi”. Di nuovo in sella! Da lì a poco
la strada inizia a salire come forse già tante altre volte…
ma questa volta è diverso! Saliamo fino alla pari di tante
montagne innevate, il vento si fa gelido e costante, la
vegetazione sparisce ed il paesaggio diventa lunare… Improvvisamente
ci appare il cartello “Polar Artic Circle 2 km”. L’emozione
è tanta e quando vediamo apparire l’edificio con il monumento
che segnala il Circolo Polare Artico non ci possiamo credere!!
Abbiamo percorso fino ad ora 5205 km ed ancora fatichiamo
a credere di essere partiti per quest’avventura! Scattiamo
tante foto vicino al monumento, ed entriamo a vedere il
negozietto di souvenir all’interno. Ripartiamo intorno alle
19.30, dobbiamo fare ancora circa 60 km per trovare una
hytte. Ne troviamo una veramente carina a Fauske, con cucina
e bagno. Proprio quello che ci voleva! Iniziamo già a pregustarci
una bella minestrina bollente… ma purtroppo i dadi da brodo
sono ridotti un po’ male (sfiga!) e dobbiamo ripiegare sugli
spaghetti. conservazione del pesce, mentre scambiamo anche
quattro chiacchiere. Ci salutano con calore quando ce ne
andiamo per riprendere il nostro
Circolo
Polare
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2
Agosto, giorno 12 Fauske – Sandnes 600 Km.
Dopo il gran freddo patito ieri, abbiamo (rettifico, ho)
avuto la grande idea di accendere a tutto busso il riscaldamento
della casetta, anche allo scopo di asciugare gli asciugamani
bagnati. Ci siamo dimenticati (rettifico, mi sono dimenticato)
di spegnerlo prima di andare a dormire, morale…: questa
notte siamo morti dal caldo!!! Appena alzati abbiamo spalancato
le finestre per ritornare alla temperatura ottimale! Poco
prima della partenza ci accorgiamo di alcune strane crepe
alla base dei tacchetti della ruota posteriore… cavolo!
Sarà meglio controllare la pressione. Partiamo a tutta manetta
(o quasi) ed in poco tempo siamo a Narvik. Nei paraggi,
dopo avere fatto benzina, controlliamo la pressione: davanti
è ok, mentre dietro serve una gonfiatina… Poco dopo, un’amara
sorpresa: appena abbiamo sorpassato una macchina siamo stati
fermati dalla polizia stradale. Per fortuna si trattava
solo di un controllo, anzi, abbiamo scambiato quattro chiacchiere
sulla bella giornata e sul piacere di andare in moto! (che
culo, vista la severità in fatto di multe!). Con il cuore
in gola, proseguiamo. A Bognes prendiamo un traghetto che
ci porta dall’altra parte del fiordo, dopo un’attesa di
circa mezz’ora. Questa volta la traversata è un po’ più
lunga del solito e ne approfittiamo per fare alcune foto.
Sbarchiamo. Dopo pochi km si vedono in lontananza le isole
Lofoten… uno spettacolo davvero magico! La strada si fa
largo poi tra montagne arrotondate dai ghiacci e piccoli
fiordi con un’acqua simile a quella dei Carabi… Abbiamo
un buon passo. Oggi vogliamo fare parecchi km perché vorremmo
essere già domani pomeriggio a Capo Nord! E’ una giornata
splendida, il sole splende ed il cielo è fantastico. Nonostante
ciò c’è un vento gelido che ci fa imprecare, soprattutto
nei tratti all’ombra. Incontriamo le prime tende di Sami
(non vogliono essere chiamati Lapponi) dove vendono come
souvenir pelli e corna di renna. Come al solito giriamo
fino alle 20.45 per trovare un posto dove dormire! Oggi
abbiamo preso una piccola hytte in un campeggio a Sandnes.
Abbiamo acceso il riscaldamento, speriamo di dormire meglio
questa notte… Ora sono le 23.35, fuori ci sono 8°C e c’è
ancora una gran luce. Sembra strano che sia già ora di andare
a dormire…
Fiordo
Stupendo
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3
Agosto, giorno 13 Sandnes - Nordkapp 330 Km.
Giornata mitica! Siamo giunti alla meta!!! Si, lo so, questo
è successo solo alla fine della giornata, ma era una cosa
troppo importante e non potevo aspettare a dirla! Ma torniamo
a questa mattina. Abbiamo dormito fantasticamente e dopo
l’abituale lubrificazione della catena, si parte. Sappiamo
che manca poca strada a Nordkapp e contiamo di arrivarci
nel pomeriggio. Dopo pochi km e qualche ripresa con la telecamera
ci accorgiamo che sta per finire la videocassetta (8 minuti
rimasti sono un po’ pochi per filmare Capo Nord e tutto
il viaggio di ritorno), così urge trovarne una e alla svelta!
La provvidenza ci aiuta e la troviamo in una stazione di
servizio. Problema risolto! Ma come si sa, risolto un problema
di solito ne spunta un altro… Ed in fatti, poco dopo, iniziamo
a sentire uno strano rumorino, un suono metallico proveniente
da sotto la moto quando il motore è sotto sforzo. Ci fermiamo
a controllare la catena e l’olio… Porca vacca! L’astina
è quasi asciutta! Verso subito mezzo kg di olio per ripristinare
il livello e quando ci fermeremo per mangiare proverò a
tirare la catena. Purtroppo non serve a nulla, il rumore
persiste… Domani tirerò ulteriormente la catena e cambierò
la candela. La marcia continua quindi con un po’ di prudenza
in più, soprattutto cercando di non tirare troppo nel collo
alla moto. Quadro della situazione: siamo a 6000 km da casa,
gomma posteriore con alcune crepe, rabboccato fin’ora 1,5
kg di olio e c’è uno strano rumore proveniente da sotto
la moto… Complimenti! Davvero molto incoraggiante… Ma no,
siamo ottimisti!! Andrà tutto bene! Ad Alta vediamo per
la prima volta il cartello “Nordkapp km 236”, che emozione!
Ad un centinaio di km dalla meta incontriamo tre motociclisti
italiani ad una stazione di servizio. Loro erano già in
fase di ritorno e ci hanno consigliato un buon campeggio
per la notte. Ad uno di questi avevano appena rubato la
macchina fotografica (a Capo Nord) e comprensibilmente aveva
un’arterio che non si teneva! Proseguiamo oltre. Lungo la
strada costiera che porta verso l’isola di Nordkapp facciamo
un incontro insolito… una renna sta trotterellando tranquillamente
per la strada! Ci ha colto talmente di sorpresa che siamo
rimasti senza fiato! Più avanti abbiamo fatto altri incontri
di questo tipo e siamo anche riusciti a fotografare. Le
renne sono bellissime, molto dolci ed anche un po’ buffe
per il loro strano modo di correre. Ne troviamo qualcuna
anche all’imbocco di una galleria, ostruendo il passaggio.
Qui conosciamo una coppia di olandesi di mezza età che viaggiano
su una “Gold Wing”. Sono stati molto gentili e si sono offerti
di farci alcune foto. Finalmente riusciamo ad imboccare
la galleria. Molto buia, con molte buche ed infiltrazioni
di acqua… peggio di così… Ah sì, era anche parecchio lunga!
Ancora un po’ di strada e si arriva ad un altro tunnel (a
pagamento), questa volta sottomarino, lungo 6.8 km che ci
porta a Honningsvag. Siamo sull’isola dove c’è Capo Nord.
Mancano circa 30km alla meta e sono tutti in mezzo a distese
verdi ed a piccoli fiordi, con un vento forte e pungente.
Ci sono renne nei prati e sulla strada. Mentre viaggiavamo
ad andatura un po’ sostenuta è sbucata improvvisamente una
renna col suo piccolo e si sono fermate proprio in mezzo
alla strada! Frenata fotonica con bloccaggio della ruota
posteriore… (ed io che credevo che frenasse poco!), e renne
schivate per un pelo!! Procediamo adagio per riprenderci
dallo spaghetto e vediamo in lontananza il sito di Nordkapp.
Sono le 17.00 del 3 Agosto 2000. Il sogno è diventato realtà.
Facciamo tante foto intorno al globo, posto sulla rupe a
strapiombo sul mare. C’è un sole stupendo, non c’e quasi
nessuno, davanti a noi solo l’Oceano Artico… Siamo rimasti
diversi minuti a guardare il mare in silenzio… non ci sono
aggettivi. Una cosa talmente grande e maestosa che ci faceva
parlare sottovoce per non disturbare la magia di quel luogo
e di quegli attimi… Dopo avere spedito le cartoline ed avere
acquistato qualche souvenir siamo rimasti per vedere il
sole a mezzanotte. Piano piano la zona si è riempita di
gente e ciò ha tolto un po’ di magia a quello che avevamo
trovato nel pomeriggio. Il sole è rimasto ben visibile fin
verso alle 23.15, quando si è un po’ nascosto dietro alle
nuvole all’orizzonte. E’ rimasta comunque una gran luce,
e tra poco il sole tornerà a salire… In questo momento siamo
a letto, sono le 3 di notte ma è ancora giorno (o già giorno!).
Non abbiamo voglia di dormire perché sappiamo che questa
è una notte speciale che ricorderemo per tutta la vita.
Parla
da sola...
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4
Agosto, giorno 14 Nordkapp - Nordkapp 26 Km.
Oggi giornata di pieno relax!! Ci siamo svegliati alle 10.30
e ci siamo goduti un po’ il meritato riposo. Il cielo sembra
bellissimo anche oggi. Sostituisco la candela e tendo un
altro po’ la catena della moto (speriamo di avere eliminato
il problemino!) e partiamo nuovamente per la rupe di Nordkapp.
Una volta arrivati ci accorgiamo che il tempo non è poi
così bello come ci sembrava dal campeggio. Facciamo lo stesso
un paio di foto e conosciamo due ragazzi in moto da Milano
che fanno il nostro stesso giro, ma al contrario. Torniamo
al coperto, un altro giretto per i souvenirs e ci sediamo
per riguardare un po’ quello che abbiamo filmato fino ad
ora. A metà pomeriggio decidiamo di tornare alla casetta
per farci due spaghetti, magari torneremo più tardi per
il tramonto se il tempo ce lo consente. Appena mettiamo
il naso fuori per andare alla moto… porca vacca!! Una nebbia
che non si vede da qui a lì. Credo proprio che questa sera
il tramonto ce lo scordiamo… Che culo che abbiamo avuto
ieri!!! Era tutto perfetto. Ora abbiamo solo voglia di tornare
al campeggio, farci una bella doccia bollente ed un sacrosanto
piatto di spaghetti. Questa sera andremo al letto presto
perché domani ci aspetta una lunga tappa… si va in Finlandia!!
...
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5
Agosto, giorno 15 Nordkapp - Sodankyla 581 Km.
Sveglia alle 7.30 e pronti già operativi (o quasi) per partire.
Appena apriamo la porta della nostra casetta, la prima sorpresa!
Alcune renne sono venute al nostro campeggio e ce n’è una
proprio vicino a noi. Bellissimo! Alle 9.15 si parte, con
un po’ di nostalgia perché qui abbiamo trascorso dei momenti
indimenticabili. Facciamo la spesa a Honningsvag e diventiamo
matti per cambiare la valuta (non si trovava un bancomat
che funzionasse). Questa mattina c’è un bel sole, ma il
porto è completamente avvolto da una nuvola. Dobbiamo rifare
i tunnel attraversati per venire fino a qui (che due maroni…)
ed in galleria lo strano rumore che fa la moto si sente
ancora più forte. Ci fermiamo in una piazzola per il pranzo
ed incontriamo dei ragazzi italiani che stanno salendo verso
Capo Nord. Sono simpatici, ci fa molto piacere incontrare
gente che sta vivendo la nostra stessa esperienza. Si ferma
anche un pullman di turisti (tedeschi credo, avevano certe
facce…) e molti si soffermano a guardare prima la moto…
poi noi… poi ancora la moto… Cavolo, non siamo mica degli
UFO! Ci sembrava d’essere l’animale raro che tutti si fermano
a guardare… “‘sa guèrdat!! “. Abbiamo approfittato della
sosta per attaccare sul bauletto posteriore l’adesivo “Nordkapp”
ed abbiamo fatto le foto ricordo. Speriamo che vedendo questo
adesivo la gente si faccia un’idea di perché siamo così
carichi (come se non bastasse tutta la mercanzia che abbiamo
sistemato sopra al bauletto, ora abbiamo anche legato ai
lati del ragno due sportine dove abbiamo messo la spesa
appena fatta… “e mì signor..! “). Torniamo al tragitto.
Lasciamo la Norvegia (sigh!) ed entriamo in Finlandia. La
Finlandia ci si presenta subito con una strada dritta come
un fuso, in mezzo ai boschi e ricca di saliscendi (strada
lunga più di 70 km!). Ci fermiamo dopo 45 km ad un campeggio
per il recupero del “tax free” Norvegese. Subito la Finlandia
ci accoglie con le sue armi migliori: le zanzare e la pioggia!!!
Ma vai a cagare!!! Se dura così torniamo in Norvegia! La
pioggia, più che un acquazzone, sembrava una presa per il
culo… Cavolo, sopra di noi il cielo era sereno!!! C’erano
solo alcune nuvolette “innocue”, ma erano parecchio lontane.
Ci sembrava di essere su “Scherzi a Parte”!! La pioggia
dura pochissimo. Facciamo molta strada (tutta dritta e monotona).
I limiti di velocità sono passati da 90 a 100 km/h, occorre
però fare ancora molta attenzione alle renne che passeggiano
tranquillamente per la strada. Intorno alle 20 troviamo
un campeggio dopo 581 km (bella gita anche oggi!). Il comitato
di accoglienza è composto da una nuvola di zanzare piccole
come moscerini (ma carogne fino all’osso!), e da un gruppo
di persone sedute intorno ad un fuoco che, non avendo la
televisione da guardare, sta fissando noi mentre montiamo
la tenda tentando di scacciare i famelici insetti. Speriamo
che domattina dormano tutti: zanzare e persone!
Vero
o imbalsamato?
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6
Agosto, giorno 16 Sodankyla - Rovaniemi 161 Km.
Questa notte ha fatto parecchio freddo, dentro la tenda
c’erano 13°C ! Ci siamo svegliati sotto un cielo MOLTO nuvoloso,
che non lasciava presagire niente di buono. Per fortuna
le zanzare spaccamaroni dormono ancora… e vai!!! Si parte,
destinazione Rovaniemi ed in serata la Svezia. Arriviamo
nei pressi di Rovaniemi, per strada incontriamo ancora alcune
renne, inizia a sgocciolare… e poi a diluviare! Per fortuna
passiamo davanti ad un distributore, ed è proprio il momento
di fare benzina (anche se non fosse stato il momento ci
saremmo fermati comunque). In un quarto d’ora smette di
piovere e siamo liberi di visitare il Santa Claus Park.
Da qui passa il Circolo Polare, il famoso Napapijri!! Foto,
foto e ancora foto! Qui nel parco ci sono tanti negozi di
souvenir con un’infinità di belle cose, e c’è anche l’ufficio
postale di Babbo Natale. Una favola… Manco a dirlo abbiamo
fatto degli acquisti un po’ voluminosi (due maglioni bellissimi!)
e decidiamo di cercare una hytte qui a Rovaniemi per sistemare
un po’ i bagagli come si deve. La casetta l’abbiamo trovata…
eccome!!! E’ in un complesso vacanze ai piedi del trampolino
per il salto con gli sci, ha quattro posti letto, cucina,
TV, radio, microonde, armadio asciugatore ( ! ) e udite
udite… la sauna!!! Il tutto per una cifra poco sopra le
100.000 lire. Abbiamo speso molto di più per posti molto
peggiori! Lara ed io siamo molto felici perché qui ci sembra
di vivere una favola… qui siamo fuori dal mondo! Oggi abbiamo
conosciuto diversi ragazzi italiani che stanno andando in
moto a Capo Nord. Addirittura due ragazzi da Como sono arrivati
fin qui su uno scooterone Majesty 250!! Vicino alla nostra
casetta ci sono anche una decina di ragazzi “harleysti”
Mi fa molto piacere vedere Lara che si lancia sempre a volere
conoscere nuova gente… Ora smetto di scrivere perché andiamo
a fare la sauna e dopo credo che non sarò in grado di scrivere…
Magari domani racconterò com’è andata!
Il
mondo è nostro!
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7
Agosto, giorno 17 Rovaniemi - Umea 538 Km.
Dunque, eravamo rimasti alla sauna… Ahhh!!! Che sollievo…
che pace… che relax… Anche Lara è d’accordo con me: è stata
proprio una bell’esperienza! Per due volte abbiamo fatto
prima una doccia, poi 10 min. di sauna, poi di nuovo doccia
fredda, poi 10 min. di relax nel calduccio del sacco a pelo…
Ahhh!! Indimenticabile! Ma veniamo alla giornata di oggi.
Ci siamo svegliati con mooolta calma e quasi non avevamo
voglia di partire. Non capita tutti i giorni una casetta
del genere. Purtroppo spioviggina, io vado a fare la spesa
mentre Lara prepara i bagagli. Tra una cosa e l’altra partiamo
intorno alle 11, ma ci ripromettiamo di tornare in quel
posto speciale più avanti, magari in inverno e con i nostri
bimbi! E’ un posto troppo speciale… Ok, partiamo! Ha smesso
di piovere e viaggiamo abbastanza spediti. Ben presto ricomincia
a piovere, anzi, a diluviare!! Ci fermiamo in una piazzola,
per infilarci i copriscarpe, proprio vicini ai cessi (l’unico
posto riparato!), Madonna che puzza!! Ripartiamo di corsa
sotto secchiate d’acqua. Con il casco chiuso le gocce mi
cadono sulla fronte, scendono lungo il naso e gocciolano
sul microfono del chatter… che disgusto! Andiamo sempre
avanti, prima o poi dovrà pur finire di piovere!! Ed infatti
smette di piovere… ma inizio un vento trasversale da paura!!
Le folate spesso ci spostano di parecchi metri ma noi stringiamo
i denti e procediamo a forza di imprecazioni! Come se ciò
non bastasse, cominciamo anche a congelarci a causa del
freddo, le pile dell’interfono si scaricano, e la strada
è sempre inesorabilmente dritta! Che due maroni!!! Quando
ci fermiamo mettiamo le mani sopra la marmitta per scaldarci
un po’… Arriviamo ad Umea, dopo una tappa di 538 km (che
per noi valgono il doppio!). Prendiamo una casetta con bagno
perché la cosa che sognavamo da mezza giornata era proprio
una doccia bollente! Morale: è finita l’acqua calda nel
bel mezzo della doccia… e noi abbiamo finito le imprecazioni!!!
8
Agosto, giorno 18 Umea - Sollentuna 658 Km.
La giornata di oggi può essere facilmente riassunta in due
parole: DUE MARONI! Abbiamo percorso 658 km di strada dritta!
Porca vacca se era dritta! Come se non bastasse più della
metà sotto una pioggia battente, e quando non c’era la pioggia
ci pensava il vento a farci dannare. Oggi per fortuna l’interfono
funzionava bene, così almeno abbiamo potuto scambiarci qualche
cavolata per passarci il tempo. La moto ha bevuto un altro
½ kg di olio (e siamo a 2 ½ !!) ed abbiamo finito anche
lo spray per la catena. Non c’è un gran ché da dire… Verso
le 19.30 siamo arrivati alla periferia di Stoccolma, dove
dopo avere girato un po’ abbiamo trovato il campeggio per
piantare la tenda. Il camping ci sembrava valido, ma in
realtà si è rivelato un cesso! Fuori ci sono 13°C (o meglio,
c’erano oggi pomeriggio) e qui fa piuttosto freddo. Credo
proprio che questa notte dormiremo vestiti!
9 Agosto, giorno 19 Sollentuna - Landskrona 634 Km.
Madonna che freddo questa notte!! Ci siamo svegliati con
il naso congelato, ma felici perché finalmente c’e il sole!
Decidiamo quindi di partire senza i pantaloni antiacqua,
scelta azzeccata! Partiamo alla volta di Stoccolma. Perdiamo
qualche minuto per imbroccare lo svincolo giusto, ma alla
fine riusciamo a raggiungere il centro. Bellissima! E’ una
città piena di vita, con un sacco di negozi ed una splendida
parte antica. Purtroppo la visitiamo solo girandola in moto,
poiché siamo troppo carichi per fidarci a parcheggiare e
lasciarla incustodita… Ci ripromettiamo di tornarci presto…
(anche qui!). Alle 12.00 lasciamo la capitale e ci dirigiamo
verso Helsingborg. E’ lontana più di 600 km, lo sappiamo,
ma vogliamo portarci avanti per il rientro. Beh, incredibile
ma vero, oggi abbiamo fatto ben 634 km! Non lo avremmo mai
creduto visto che siamo partiti praticamente a mezzogiorno…
Il tempo è stato fantastico, e finalmente la Svezia ci sta
mostrando il meglio di se’. La strada è sempre la solita
E4, che percorriamo sempre inchiodati sui 110 km/h. Che
noia! Alla 19.30 troviamo un campeggio a Landskrona, in
direzione Malmo. Alla reception la ragazza ci dice di scegliere
una piazzola e poi di comunicarglielo. Noi piantiamo la
tenda e torniamo a comunicare il numero della piazzola.
La tipa ci dice che è già stata prenotata e dobbiamo spostare
la tenda. Noi insistiamo, ma non c’è niente da fare… (carogna!)…
spostiamo la tenda! Ma che cacchio!!! Poteva dircelo prima!!
Finiamo la serata cenando su una panchina davanti al tramonto
sul Mare del Nord! Al momento è l’unico lato positivo di
questo campeggio! Ah, dimenticavo, sembra che qui non ci
siano le zanzare! E vai!!!
Tramonto
in Svezia
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10
Agosto, giorno 20 Landskrona - Berkhof 674 Km.
Sveglia alle 7.30 e partenza a tempo di record. Alle 9.15
siamo già in sella, pronti ed operativi. Partiamo quindi
dritti come fusi in direzione Malmo, dove attraverseremo
nuovamente i due lunghissimi ponti. Il tempo, manco a dirlo,
fa cagare, infatti appena entriamo in Danimarca inizia a
piovere! Porca vacca, pioveva all’andata e piove al ritorno…
che sfiga! Della Danimarca non avremo certo un bel ricordo…
Inizialmente la nostra intenzione era di passare per il
centro di Copenaghen per vedere la famosa Sirenetta, poi
abbiamo letto su una guida che si trova un una zona pedonale
e questo ci ha convinto a lasciar stare (almeno per questa
volta). Saltata la Sirenetta, ora il nostro obiettivo è
Berkhof, vicino ad Hannover, dove abbiamo fatto tappa anche
all’andata (hotel cinese!). Oggi quindi è stata una lunga
tappa per le veloci autostrade danesi e tedesche (due maroni!).
Siamo giunti alla meta alle 19.30 circa, col sedere un po’
(tanto) quadrato ed una gran voglia di lasagne al forno!
Casualmente ci hanno dato la stessa camera dell’altra volta,
ma ora i ragni non ci sono più! Domani speriamo di fare
parecchia strada, per rimanere meno chilometri possibile
sabato, il giorno del nostro rientro in patria! Ah, questa
mattina abbiamo aggiunto un altro ½ kg di olio alla moto
(e siamo a 3!). Credo proprio che dovremo comprarne dell’altro
prima di tornare a casa… ne beve più di una friggitrice!!
La
stanchezza comincia
a fare effetto... |
11
Agosto, giorno 21 Berkhof - Dormen 741 Km.
Record mondiale!! Oggi alle 9.00 siamo già in sella. Dopo
una colazione fotonica cinese/tedesca (durante la quale
riusciamo ad imboscarci qualche confezione monodose di nutella),
partiamo sotto un cielo grigio cupo. Le prospettive meteo
erano tutt’altro che buone, perciò ci siamo vestiti di tutto
punto fin dalla partenza: calzamaglia, blue jeans, tuta
antiacqua, copriscarpe… Tutto ok, durante il tragitto neanche
una goccia d’acqua, anzi il cielo si va sempre più schiarendo.
A mezzogiorno abbiamo fatto quasi 250 km, oggi non ci ferma
nessuno, siamo troppo forti!!! Aggiungiamo (e ti pareva!)
un altro ½ kg d’olio alla moto (e con questo fanno 3 ½!)
e la catena fa ancora rumore nonostante l’abbiamo tirata
ed unta anche questa mattina. Lungo la E7 c’è un gran traffico,
ed è un continuo slalom tra le corsie per superare camion
e roulottes, cercando di non farsi schiacciare dai vari
“Alboreto” che sfrecciano con macchinoni da paura! Passiamo
Wurzburg e questa volta facciamo l’autostrada invece della
Strada Romantica dell’andata. Il cielo in poco tempo diventa
completamente sereno, le nuvole spariscono e rimane solo
un blu come ormai non vedevamo da parecchi giorni. Il caldo
si fa prima intenso… poi insopportabile! Ci togliamo di
dosso l’antiacqua, la giacca a vento e ci sfiliamo pure
i guanti per cercare di infilare un po’ d’aria su per le
maniche! La calzamaglia e la camicia di pile stanno facendo
il loro lavoro… anche troppo bene! Vacca che caldo! Arriviamo
al confine con l’Austria ed iniziano le Alpi. Che spettacolo,
che verde… Intorno alle 19.00 abbiamo percorso più di 740
km, direi che è ora di fermarsi… Troviamo un gasthof (hotel)
molto carino a Dormen, poco prima di Innsbruck. Qui ceniamo
(molto bene) e prendiamo possesso della camera. Domani ci
aspetta una giornata importante… il grande RIENTRO!!!
12
Agosto, giorno 22 Dormen - Faenza 521 Km.
Ci svegliamo con calma alle 7.30 e facciamo una colazione
esagerata. I gestori sono molto cordiali, credo che ritorneremo
anche qui! Intorno alle 9.30 si parte per quella che sembra
una tappa tranquilla e relativamente corta (circa 500 km).
Il tempo è buono e non c’è molto traffico, o per lo meno
è molto scorrevole. Verso mezzogiorno siamo sul Passo del
Brennero e facciamo solo uno minuto di fila al casello per
entrare nell’autostrada italiana. Peccato, ci eravamo abituati
a non pagare il pedaggio…. Quello che ci stupisce di più
è che nonostante siano a pagamento, le nostre autostrade
sono ridotte in uno stato pietoso rispetto a quelle straniere!
Ma torniamo a noi… Facciamo appena in tempo a pensare di
avere avuto un gran culo a fare così poca fila al “famoso”
Brennero, che siamo subito in fila, fermi come due baccalà
in mezzo all’autostrada sotto il sole d’agosto!! Madonna,
stai a vedere che adesso porto sfiga anche solo quando penso!
Facciamo un po’ di zig-zag tra le macchine ferme, ma più
di 30 km/h non si va. Così non si può continuare, di questo
passo si arriva a dicembre! Decidiamo allora di uscire dall’autostrada
nei pressi di Trento, perché sicuramente sarà così fino
alla Riviera Romagnola. Dopo avere percorso una ventina
di km sulla statale fra benzinai chiusi e limiti di velocità
d’ogni genere, ci accorgiamo che l’autostrada che ci passa
a fianco sembra essere tornata scorrevole. Rientriamo nella
mischia! Anche quando si va l’aria non è certo un sollievo,
sembra che qualcuno ci punti addosso un gigantesco phon…
Si procede fra tratti veloci ed improvvisi rallentamenti.
Un vero calvario! E’ ben preso diventata la tappa più dura
di tutta la vacanza, forse perché sappiamo che la meta è
così vicina! Sudati, disidratati, con il sedere dolorante
arriviamo finalmente a Faenza e non ci può certo scappare
una foto sotto il cartello d’ingresso in città. Mentre eravamo
in autostrada, sull’asfalto bollente, circondati da auto
incolonnate ci è capitato spesso di pensare a quella sera
a Capo Nord, quando rientrando alla hytte dopo avere visto
il sole a mezzanotte, ci siamo imbattuti in un branco di
renne che correvano ai margini della strada. Tutto ci sembra
così lontano ed irreale… Fatichiamo a credere di avere vissuto
veramente quei momenti. Chilometro dopo chilometro arriviamo
a casa nostra, da dove eravamo partiti 22 giorni fa. I primi
pensieri sono: una bella doccia fredda (anzi gelata!), ed
i 4 piani di scale senza ascensore che dobbiamo fare per
portare in casa tutta la roba. Piuttosto che fare le scale
ci trasferiremmo volentieri in cantina, ma l’idea della
doccia è troppo forte! Prima di salire, Lara ed io ci fermiamo
a ripensare alla nostra impresa… Siamo molto stanchi ma
infinitamente soddisfatti di avere realizzato il nostro
sogno. E’ stato un viaggio indimenticabile sotto tutti gli
aspetti: la gente incontrata, i luoghi attraversati, il
senso di libertà, la complicità tra noi due. Per quanto
ci sforziamo di pensare a tutti gli aspetti negativi, la
conclusione è che ne è valsa la pena di patire il freddo,
la pioggia, il male al sedere, il vento, il grande caldo…
ne è valsa sicuramente la pena. La vista del sole a mezzanotte,
le renne, Pulpit Rock, Rovaniemi, gli sguardi della gente
che incontravamo ci hanno ampiamente ripagato di tutto e
ci hanno convinto sempre di più del fatto che se si ha un
sogno nel cassetto occorre fare qualsiasi cosa perché questo
DIVENTI REALTÀ!
A
casa... |