ANTICIPO D'ESTATE IN CROAZIA
(Giugno 2008)
ISTRIA E CROAZIA FUORI STAGIONE
(testo e foto di Nadia Pancani)
Alla scoperta di una parte dell’Europa a noi sconosciuta,
che ci ha molto affascinato e sicuramente da approfondire
Periodo: dal 31 Maggio 2008 al 08 Giugno 2008
Equipaggio: n. 03 camper e 6 Adulti
KM percorsi: 1344
31 MAGGIO 2008 – Firenze – Trieste
KM. 413 (tempo: sole e caldo)
Queste piccole vacanze di inizio estate sono ormai un’ abitudine
per la nostra compagnia; un piccolo brek dal lavoro a giugno ci
permette di arrivare meno affaticati alle ferie di Agosto e di goderci
località forse impossibili da vivere a pieno nei mesi di
Luglio e Agosto.
Visto comunque la brevità di tempo a nostra disposizione
non possiamo considerare luoghi ovviamente troppo lontani, altrimenti
trascorreremo tutto il tempo in viaggio, così per quest’anno
abbiamo optato per la visita della Croazia e in particolare della
penisola Istriana con 2 aggiunte da considerare verso la metà
settimana (valutando tempo climatico e luogo dove ci troviamo) :
LAGHI DI PLITVIGE e ISOLA DI KRK, ritorno via Slovenia con sosta
alle Grotte di Postumia.
Poiché alcuni di noi non hanno visitato Trieste, decidiamo
di fare 1° tappa in questa città ma più precisamente
al Castello Miramare, avendo letto che oltre che meritevole di visita,
nel parcheggio del castello (di giorno a pagamento) è possibile
sostare e pernottare per la notte.
E quà troviamo la prima sorpresa del viaggio: essendo un
bellissimo pomeriggio d’inizio estate, non solo il lungomare
è pieno di auto, ma anche il parcheggio del castello è
completo e non ci permettono neppure di entrare.
Non avendo possibilità alcuna di trovare posto per i nostri
tre camper, ci dirigiamo direttamente verso la città di Trieste.
Quà non è difficile trovare da parcheggiare, tutto
il lungomare
“Barcarola” è pieno di grandi parcheggi (a pagamento
fino alle 20,00 giorni feriali costo accettabile) , noi sostiamo
tra L’acquario e il circolo nautico e ci immergiamo nella
visita della Città.
Trieste, città di confine dai mille volti, come tutti i porti
di mare mostra il passaggio di diversi popoli e culture: sbocco
al mare dell’Impero Asburgico, conserva ancora il suo aspetto
mitteleuropeo, fatto di palazzi, grandi piazze e viali. Ma i palazzi
di Trieste parlano anche con il linguaggio neoclassico, liberty
(vedi la vecchia Pescheria sul Lungomare), eclettico e barocco mescolandosi
a vestigia romane (Anfiteatro ai piedi del Colle di San Giusto),
edifici del Settecento tipicamente di stampo asburgico.
Il luogo più suggestivo è sicuramente Piazza Unità
D’Italia, definita a ragione il Salotto di Trieste, è
anche la piazza più ampia del mondo che si affaccia sull’acqua
salata, anzi sembra quasi che il mare entri dentro la piazza.
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Piazza Unità d’Italia |
La piazza luogo di ritrovo caro a tutti i triestini ospita uno
dei caffè storici più famosi, Il Caffè degli
Specchi, costruito nel 1839, è inoltre circondata da bellissimi
Palazzi, oggi sede del Municipio e altri Enti Pubblici, risalenti
al 1700 E 1800.
Degna di nota è la Fontana dei Quattro Continenti costruita
tra il 1751 e 1754 che doveva rappresentare Trieste come città
favorita dalla fortuna grazie all’istituzione del Porto Franco
da parte di Carlo VI e le politiche di sviluppo di Maria Teresa
D’Austria.
Poco distante la Colonna di Carlo VI è l’unico elemento
che dal 1728,anno di costruzione, è presente nella Piazza
senza aver subito modifiche o spostamenti.
Altro luogo assai suggestivo è il Canal Grande, Sito nel
cuore del Borgo Teresiano, in centro città, fu realizzato
nel 1754-1756 affinchè le navi giungessero direttamente al
centro della città per il carico e scarico merci, inizialmente
si estendeva fino all’attuale Piazza S’ Antonio.
Trieste è anche città dove grandi letterati si sono
ispirati: James Joyce- Italo Svevo, Umberto Eco a testimonianza
di ciò troviamo lungo le vie della Città statue in
bronzo raffiguranti questi grandi poeti; inoltre La presenza di
diverse comunità religiose ha arricchito la città
di molti luoghi di culto, si trovano: la Sinagoga, la chiesa Serbo-ortodossa
di San Spiridone,la chiesa greco-ortodossa di San Nicolò
dei Greci, la chiesa Evangelica Luterana.
Il pomeriggio è sufficiente per apprezzare e imparare a conoscere
Trieste, così decidiamo di lasciare il nostro parcheggio
per andare a dormire al castello Miramare, ma rientrando sul Lungomare
notiamo che i parcheggi si stanno sempre più riempiendo di
auto e di camper, ciò ci fa riflettere e prendiamo la saggia
decisione di restare anche per la notte.
Questa decisione ci ha così permesso di poter vedere Trieste
anche in veste by Night e di gustarci il bellissimo e pulitissimo
Lungomare.
Il primo giorno di viaggio è terminato nel migliore dei modi.
01 Giugno 2008 – TRIESTE- UMAG-POREC-ROVIGNO
KM.151 (TEMPO SOLE E CALDO)
Dopo una notte tranquilla, decidiamo di raggiungere l’Istria,
percorrendo tutta la costiera, così da iniziare a conoscere
il territorio.
Il primo paese che incontriamo dopo Trieste è Muggia a mio
parere interessante, tanto che avendolo osservato solo di passaggio,
la strada attraversa il porticciolo mi è sembrato molto caratteristico
,e mi sono pentita di non essermi soffermata a visitarlo (sarà
per un’altra volta); eventualmente per la sosta (almeno di
giugno) ho notato un parcheggio poco prima del paese sulla sinistra
venendo da Trieste.
Continuando la strada il paesaggio si fa interessante ,colpisce
soprattutto il verde che riveste la costa fin sul mare e la campagna
che attraversiamo, ben curata e coltivata, con la sua terra rossa
mi fa ricordare la nostra Maremma nei dintorni di Follonica.
Mio padre tramite baracchino mi dice che sarebbe interessante fermarci
a Pirano, ma notando il traffico abbastanza sostenuto, temiamo di
trovare coda al confine con la Croazia, così decidiamo di
fare sosta a Umag.
Dopo avere attraversato una grandissima riserva di SALINE dalla
quale arriva un bel venticello frizzante e profumato, direi quasi
salato , intravediamo la…… coda e la dogana.
Essendo Domenica e a ridosso del ponte del 2 Giugno molti italiani
e non, come noi del resto, sono in fila per dirigersi nel mare d’Istria,
pertanto perdiamo circa 1 ora per superare la dogana, ma una volta
sdoganati in breve raggiungiamo Umag.
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Umag- le sue stradine medioevali |
Prima di arrivare al centro del paese al semaforo
è segnalata un’area di parcheggio camper ma non essendoci
molta affluenza, andiamo direttamente al parcheggio sul porto ,
è a pagamento ma oggi festivo è gratis, così
mangeremo veduta mare.
Piccola città e porto sulla costa nord occidentale dell’Istria,
rappresenta la porta della Croazia verso l’Europa. E’
situata su una penisola (che in antichità era un’isola),
costruita dai romani, mantiene ancora oggi una rete di strette vie
e una struttura urbana medioevale.
Da visitare: la Chiesa di S. Rocco (1507) eretta dopo l’epidemia
di peste, notevole il soffitto ligneo con decorazioni del XVIII
sec., e il Duomo. Il leone di S. Marco posto sul campanile (alto
33mt), in origine era situato sul Municipio della piazza distrutto
da un incendio nel 1924.
Vi consiglio una passeggiata lungo mare dietro il Duomo, piena zeppa
di ristorantini, al vostro passaggio i camerieri vi proporranno
i loro menù a base di pesce fresco e locale a prezzi veramente
convenienti; vi consiglio di approfittarne……….
Dopo pranzo ci siamo diretti verso Porec che dista circa km. 40.
A Porec appena giunti non è facile trovare da parcheggiare,
dopo vari tentativi in alcuni parcheggi più vicini alla cittadina
con sbarra o divieto camper, abbiamo scoperto che è in fase
di realizzazione, (per questo non segnalato) ,ma già accessibile
e per adesso gratis, un posteggio dedicato ai camper e si trova
vicino al cimitero, comunque a soli 10 minuti a piedi dal centro.
Porec, Castrum romano costruito nel II sec. A.c., durante il regno
di Ottaviano venne trasformata in una città e nel I sec.
Proclamata Colonia Iulia Patentium. Dopo la caduta dell’Impero
Romano si susseguirono diversi dominatori ( Bizantini, Franchi,
Veneziani,Francesi e Austriaci) e ogni popolazione ha lasciato le
proprie tracce. L’impronta urbanistica comunque è romana
incentrata su le due assi perpendicolari : il Decumano e il Cardo
Massimo, attorno ai quali si raccolgono abitazioni e negozi.
Appena entriamo nella città vecchia ci accorgiamo subito
che il posto è speciale, ben conservato anche se notevolmente
affollato da turisti e si respira un’atmosfera di altri tempi.
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POREC- I MOSAICI DELLA BASILICA |
Il gioiello di Porec è senz’altro il complesso della
Basilica di S’Eufrasio, considerata patrimonio dell’Umanità
dall’Unesco nel 1996.
Il complesso include la Basilica stessa di origine paleocristiana
( a tre navate e tre absidi) ,l’Atrio, il Battistero, la torre
campanaria ma il tesoro più prezioso della basilica è
rappresentato dai mosaici (VI sec.) considerati tra i migliori esempi
di arte bizantina nel mondo.
Vi consiglio di ammirarli uno ad uno consultando una buona guida,
rimarrete sorpresi dalla loro bellezza.
Interessante anche il Ciborio in marmo (1277) costruito per ordine
di Otto, vescovo di Porec, le quattro colonne che lo sostengono
appartenevano al precedente Ciborio del VI sec.
Dopo è bello addentrarsi nel cuore della città vecchia
perché altri gioielli architettonici ci aspettano: la Torre
pentagonale all’entrata della città (XIII sec.) –
palazzo Sinic costruito tra il XVII e XVIII sec. Che oggi ospita
il museo Nazionale del Parentino- il FORO (piazza principale della
città situato in cima alla penisola a Ovest il cui pavimento
si trova sotto il livello del mare).
Trascorso così tutto il pomeriggio alla visita di questa
deliziosa città, decidiamo di spostarci e dirigersi a Rovigno.
La strada che conduce a Rovigno attraversa una bellissima zona collinare
verde e ben curata e quando attraversiamo il viadotto sopra lo spettacolare
canale di Leme, in breve raggiungiamo Rovigno. Poiché mio
padre alcuni anni fa era già sta quà ci dirigiamo
a colpo sicuro verso il campeggio “PORTON BIONDI”.
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ROVIGNO- vista della
città dalla spiaggia del campeggio |
Il campeggio è situato in pineta su una collinetta di fronte
alla quale come panorama abbiamo Rovigno vecchia, le piazzole sono
fatte a terrazzamenti,ben curato e pulito, a pochi metri dal mare
e vicino alla città (15 minuti a piedi, 5 in bici) quindi
ottima situazione,forse unica nota storta un po’ caruccio
€ 42,00 (2 notti). Ma come scopriremo in seguito, questo periodo
in Croazia è considerato media stagione, causa affluenza
per periodo ferie di tedeschi e austriaci, pertanto i prezzi dei
campeggi oscillano dai € 18,00 a € 26,00 al dì
(1 camper-2 persone-elettricità) ma dato che in Croazia è
vietato il campeggio libero e la sosta notturna dei camper, non
c’è alternativa al campeggio.
Abbiamo visto camper italiani, sostare per la notte in un bel parcheggio
magari vista mare, ma la mattina dopo si sono ritrovati o con le
ganasce oppure con una bella multa, quindi…… uomo avvisato
mezzo salvato.
Finalmente dopo aver sistemato i camper ci rilassiamo al sole pregustandoci
la Città da lontano.
02 GIUGNO 2008 – ROVIGNO (tempo sole un
po’ velato ma caldo)
Oggi lasceremo fermi i camper e ci godremo la visita della città
, il sole , il mare.
In poco meno di 20 minuti a piedi siamo all’entrata della
città e la prima cosa che incontriamo prima di immergersi
nel cuore della vecchia città,lungo il porto, è un
caratteristico mercatino, aperto fino alle 21, dove troviamo in
vendita i prodotti locali dalla frutta e verdura al miele ai formaggi
ecc. ed inoltre accanto c’è il mercato del pesce (solo
pescato):
sarde, acciughe, branzini (non di allevamento), razze, sgombri,
scorfani ecc…
E’ proprio quello che fa per noi, così ne approfittiamo
subito….
Rovigno è la capitale d’eccellenza dell’Istria
e a ragione viene definita la perla dell’Adriatico, la sua
costa frastagliata circondata da lussureggiante vegetazione, le
verdi isolette (13 in totale), le caratteristiche baie, le viuzze
acciottolate e la ricchezza storico culturale la rendono un luogo
di magica bellezza.
Una curiosità : Giulio Verne,il padre del romanzo fantascientifico,
alla ricerca di luoghi unici al mondo, ha ambientato una parte del
romanzo Mathias Sandorf in Rovigno.
Come tutte le altre città dell’Istria, Rovigno passò
dai dominio dei Romani all’ invasione degli Unni e Ostrogoti,
fino al dominio dei Bizantini. Dopo la dominazione di Venezia, cadde
sotto l’autorità Austriaca e poi Napoleone, fino ad
arrivare alla storia più recente della ex-Iugoslavia.
Ma la sua caratteristica urbana andò formandosi durante il
Medio Evo ed è riconoscibile tutt’oggi nel reticolo
stradale.
La città vecchia si eleva sulla penisola e stà a testimoniare
tutti i secoli passati, lo spazio assai limitato ha condizionato
la costruzione delle case con calli strette e piccole piazzette.
Notate la particolarità dei camini che sono di ogni foggia.
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ROVIGNO - I suoi vicoli |
ROVIGNO - panorama Dalla cattedrale |
La cattedrale di Santa Eufemia, alta 57 mt, è l’edificio
barocco più grande dell’Istria e domina tutto il nucleo
storico. Le spoglie di Santa Eufemia vennero portate quì
da Costantinopoli nell’800, dopo 500 anni il suo martirio.
Il campanile,alto 60 mt, termina con la statua in bronzo della Santa
e funge da segnavento.
All’interno della cappella laterale destra, si trova il sarcofago
contenente le spoglie della SANTA e il 16 Settembre i devoti della
Santa si radunano presso la sua tomba.
Ma arrivati alla Cattedrale non possiamo non ammirare il panorama
che si apre a ventaglio su le isolette site di fronte a Rovigno,
panorama veramente unico e spettacolare.
Terminiamo la mattinata passeggiando ancora tranquillamente nella
pittoresca cittadina e dedichiamo il pomeriggio alla tintarella
e al bagno.
Tuttavia verso le 17,00, spronati dall’insistenza della mia
mamma, solo io e Stefano, assieme a mia madre , abbiamo preso la
bici e ci siamo diretti verso il Parco Forestale di Punta Corrente,
a sud della città, circa 1,5 km dal centro.
Senz’altro la bici è il modo migliore per visitarlo,
è questa una magnifica foresta di alberi secolari( cedri
dell’Himalalaia,cipressi, olivi, lecci, pini) che ogni tanto
si interrompe per lasciare posto a prati che arrivano fino sul mare,
creando magiche baie con spiaggia finissima o ghiaia bianchissima.
Sicuramente quà si trovano le spiagge più belle di
Rovigno e l’acqua è di una trasparenza unica. Ci sono
tappe di ristoro, lungo i percorsi e facendo il giro della punta,
che consiglio vivamente, prendendo il sentiero che sale in cima
alla collina per poi riscendere dalla parte opposta, si possono
vedere e sembra quasi di toccarle tutte le isolette che costellano
Rovigno oppure trovare resti di colonne romane. Senz’altro
ciò che maggiormente vi colpirà sarà la sensazione
di pace che vi si respira. Un grazie a mia Madre per averci portato.
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Rovigno- Alberi secolari a Punta Corrente |
Rovigno- resti romani a Punta Corrente |
Un’altra giornata è trascorsa e come sempre desiderosi
di vedere sempre più cose ma assaliti dal trascorrere del
tempo, decidiamo di ripartire l’indomani mattina, nonostante
fossimo tentati di fare una delle innumerevoli gite che vengono
proposte sul luogo.
Infatti dal campeggio era passato un ragazzo, che ci aveva proposto
un’escursione in barca intorno alle isolette principali, più
la risalita del canale di LEME, lungo 9 km. e riserva protetta;
durata per l’intera giornata con partenza ore 10,00 e rientro
ore 18,00, compreso di colazione e pranzo a base di pesce e carne,
visita di alcuni paesi, grotte e bagno al largo il tutto per €
35,00. I miei genitori che durante il viaggio precedente lo avevano
fatto mi hanno assicurato che è bellissimo, lo riserveremo
alla prossima volta.
03 Giugno 2008 – ROVIGNO- FAZANO- ISOLE
BRIONI KM.30 + 20 minuti di barca (TEMPO SOLE E CALDO)
Usciti da Rovigno prendiamo direzione Pola e dopo soli km. 30, siamo
a Fazana, punto per l’imbarco verso le Isole Brioni (Parco
nazionale).
Prima di entrare in paese ci soffermiamo presso l’Ente Parco
per prenotare la visita (la visita del parco è solo permessa
con guide organizzate e su prenotazione), gentilissimi ci informano
che la visita in Italiano è alle ore 15,30, così ci
consigliano di sistemare i camper intanto nel campeggio e da lì
poi potremo raggiungere il porticciolo a piedi. Il costo del biglietto
per la visita che dura dalle 15,30 alle 19,30 costa € 25,00.
Ci dirigiamo verso il campeggio “PINETA” che troviamo
veramente piacevole, tranquillo cioè come piace noi, praticamente
parcheggiamo i camper sul pratone a pochi metri dal mare, il tutto,
corrente compresa, per € 18,00 al dì, l’ideale
per trascorrere la mattina a prendere il sole e fare il bagno.
Come detto dal personale del parco in 10 minuti continuando lungo
la spiaggia, si giunge al paese.
Questo è un piccolo borgo di pescatori, il nucleo storico
in pietra, caratterizzato da strette viuzze, piazze e piazzette
si snoda intorno alla chiesa parrocchiale del XVI secolo. Chiesa
dedicata ai Santi Cosma e Damiano, protettori del paese. Anche i
pochi negozi e ristoranti sono tutti concentrati nel poco spazio
del porticciolo.
Il nome Fazano sembra derivi dall’antico sostantivo Phasianae,
legato alla specie ornitologica del fasano, e vasianum che ricorda
la produzione d’anfore durante l’impero romano e che
servivano a trasportare l’olio e il vino delle coste Istriane.
Nonostante il forte incremento del turismo ancora girare per questo
piccolo borgo è come sentirsi trasportati indietro nel tempo,
ti conquista per la sua tranquillità e semplicità,
niente a che vedere con la vita frenetica delle nostre città,
quasi non vorresti quasi più venire via.
La traversata verso l’isola maggiore è breve e tranquilla
a parte una comitiva scolastica che si è divertita a dare
il mangiare ai gabbiani i quali sono arrivati a flotte.
L’arcipelago,dal 1983 parco nazionale, è costituito
da 14 isole, ma due sono le maggiori(Brioni maggiore e Brioni Minore),
ambedue visitabili ma con programmi diversi. La più interessante
è senz’altro Brioni Maggiore.
Il clima mite e dolce anche in inverno, ha permesso lo sviluppo
di molte varietà di piante anche di origine subtropicale
oltre che della macchia mediterranea e daini, mufloni, conigli,
fagiani, scoiattoli,pavoni e molte specie di uccelli popolano liberamente
l’intera area.
Appena scesi dal traghetto ci attende la nostra guida italiana che
ci spiega come si svolgerà la visita: inizialmente visiteremo
un museo fotografico dedicato a Tito e la parte vicina al porto,
dopo a bordo di un trenino faremo il giro dell’Isola e ci
fermeremo presso lo ZOO-Safari.
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ISOLA BRIONI-SOSTA DEL TRENINO PRESSO
ZOO-SAFARI |
ISOLE BRIONI-L'ELEFANTE DONATO DA
GHANDI |
L’isole furono colonizzate dai romani, poi dai bizantini
e infine i veneti a partire dal 1331.
Resti della presenza romana si ritrovano tutt’oggi sull’isola
maggiore: ville, terme e un tempio dedicato a Venere invece ai primi
tempi cristiani risalgono i resti di una basilica e di altre piccole
sedi di culto, tutto ciò si vede passando col trenino.
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ISOLA BRIONI- RESTI VILLA ROMAMA |
Cadute in uno stato di abbandono nel periodo di dominazione Austroungarica
rinascono a nuova vita, grazie all’industriale viennese Kupelwieser,
che ne diventa proprietario, e all’impegno del premio nobel
Koch che qui vi soggiornò e aiutò a debellare la malaria.
Dopo la seconda guerra mondiale Vi arriva il presidente Tito che
ne fà luogo per la propria residenza estiva e luogo di rappresentanza.
Infatti nel museo a lui dedicato c’è una raccolta fotografica
che ripercorre non solo le fasi più importanti del suo operato
politico nazionale e internazionale ma foto che lo riprendono con
i più importanti protagonisti del jet set internazionale.
Interessante questa visita per chi come me poco conosce di questo
capitolo della nostra storia.
Al di fuori viene esposta la macchina di rappresentanza di Tito,
una Cadilac del 1950, un vero e proprio gioiello, che ancora tutt’oggi
si può noleggiare per girare sull’isola alla modica
cifra di € 700,00 l’ora.
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Isole Brioni- Cadillac di Tito |
Al piano inferiore invece c’è una raccolta di animali
imbalsamati provenienti da tutto il mondo, doni fatti a Tito dai
capi di stato durante le loro visite sull’isola, come del
resto anche gli animali che poi vedremo allo Zoo sono dono di capi
di stato, per esempio c’è ancora l’elefante donato
da Indira Ghandi, o il pappagallo parlante dall’età
di 40 anni (se ha voglia dice il suo nome e quello di Tito oltre
che parlare in Slavo, durante un’attimo di tranquillità
noi ci siamo riusciti).
Oggi l’isola resta comunque luogo di rappresentanza del presidente
croato, che ha ben 3 ville sorvegliate a vista ma comunque ben mimetizzate
nella vegetazione da non riuscire a scorgere se non il cancello
piantonato dal soldato.
Col trenino attraversiamo: verdi prati dove si gioca a golf e contemporaneamente
nel mezzo ai prati liberi ci sono gruppi di cerbiatti, lo stretto
canale che la separa dall’isola minore, lo zoo safari(dove
ci fermiamo per fare le foto e avvicinare alcuni animali),baie invitanti,
i resti della villa romana ecc.
Poi la nostra guida ci autorizza a girare liberamente per l’isola(poiché
siamo pochi)
per il resto del tempo che ci rimane all’arrivo del traghetto
(circa 1 ora)e noi ne approfittiamo per raggiungere il Tempio di
Venere e i resti romani sul mare,durante la passeggiata ci attraversano
non solo cerbiatti e scoiattoli ma anche pavoni con una ruota bellissima.
Se dovessi definire in poche parole quest’isola la definirei
un Angolo di Paradiso in Terra.
Da sottolineare che con la partenze dell’ultimo traghetto
alle ore 19,00 su l’isola non resta nessuno all’infuori
degli ospiti degli unici 2 alberghi e il personale degli alberghi;
per gli ospiti degli alberghi è permesso passeggiare sull’isola
e anche fare il bagno ma in zone ben definite, come la pesca è
concessa ma solo in alcuni punti con la clausola che il pescato
non può superare i 2 kg. Ed deve essere consegnato tassativamente
all’albergo per essere cucinato, questo perché anche
le acque che circondano le isole sono aree protette e riserva marina.
Rientriamo al campeggio ormai a sera inoltrata, soddisfatti della
giornata trascorsa.
04 Giugno 2008 –Fazana-Pola-Medulin- KRK
km.190-
(TEMPO VARIABILE mattina- temporalesco/ brutto pomeriggio)
Anche se tentati di restare un altro giorno a questo campeggio per
goderci il mare,quando ci alziamo notiamo che il tempo sta cambiando,
in peggio e tra breve pare che pioverà, così decidiamo
di andare a Pola.
Pola dista soli 10 km da Fazana, perciò in breve ci arriviamo,
lasciamo il camper presso il parcheggio a pagamento in prossimità
del porto, proprio sotto l’anfiteatro:
costo per 1 ora 8 kc.
Pola è la principale città dell’Istria, ha un
importante porto con cantieri navali e industrie alimentari.
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ANFITEATRO |
POLA TEMPIO D'AUGUSTO |
Il monumento più importante, divenuto anche simbolo della
città è l’anfiteatro, veramente imponente,a
3 ordini, l’unico nel mondo che abbia conservato integro l’aspetto
esterno, eretto tra il 2 e 14 A.C.
Visitato questo monumento ci siamo diretti verso la parte vecchia
della città , mentre la piaggia aumentava. Sinceramente il
centro non mi ha molto entusiasmato a parte interessante da vedere
il Tempio d’Augusto.
Questo tempio è notevole per lo slancio,la finezza e l’eleganza
dei particolari, è databile tra il 42 e il 16 a.c.
Riusciamo così ad non intaccare la seconda ora, e ci dirigiamo
verso Medulin, dove sarebbe nostra intenzione fermarsi al campeggio
sul mare, anche perché ho letto che qua c’è
una bellissima spiaggia di sabbia fine.
Prima decidiamo di fare una capatina a punta Premantura, estremo
sud dell’Istria, è area naturale e protetta ma quando
arriviamo piove assai, cosi senza scendere torniamo indietro. Il
panorama che si osserva comunque anche dalla strada è bellissimo,
il bosco arriva fin sul mare, che più che mare sembra un
lago racchiuso tra i monti, e il fiordo si insinua per molto nell’entroterra.
Di pari bellezza è anche la strada che conduce a Medulin
e altrettanto suggestivo è il golfo, un susseguirsi di insenature,
isolette, spiagge e pinete, sarebbe l’ideale per rilassarsi
sul mare, anche perché il campeggio è ottimo:posto
proprio sulla spiaggia ma……continua a piovere.
Caratteristici ristorantini si trovano lungo il porto e così
per cercare di eliminare la malinconia da tempo piovoso, decidiamo
di mangiare una bella grigliata di pesce:
piatto per 2 persone, 1 kg di pesce( totani, spigola, orata e scampi
+ contorno) 240 kc, tutto fresco e squisito.
La pioggia nel frattempo rinforza, anzi arriva un vero e proprio
temporale, perciò abbandoniamo l’idea di sostare quà
e decidiamo di prendere la costiera per Fiume:
se il sole appare ci fermeremo in uno dei tanti pittoreschi borghi
lungo costa, altrimenti dritti verso l’isola di KRK.
Lungo la strada ci fermiamo anche a LABIN, descritto come borgo
medioevale, ma a noi forse per la pioggia, forse perché sembrava
disabitato, forse perché arrabbiati per il tempo non è
sembrato eccezionale come descritto.
Il meteo peggiora sempre di più, così senza altra
sosta giungiamo a KRK
(Pedaggio ponte andata e ritorno 40kc) verso le 18,30 sotto un vero
e proprio diluvio, decidiamo di trovare un campeggio al paese di
KRK, posto in posizione centrale nell’isola.
Ci fermiamo al campeggio Jezevac, 5 minuti a piedi dal centro, piazzola
sul mare, bei servizi, puliti e nuovi € 26,00 al dì
(corrente inclusa), sono ,le ore 20,00 e continua a diluviare.
05 Giugno 2008 – KRK paese – (variabile
con sole)
Per tutta la notte ha piovuto violentemente, ma al mattino la situazione
meteo sembra
Migliore, è nuvolo ma non piove.
Decidiamo così di dedicare la giornata alla visita e alla
scoperta di KRK, alla spesa e al riposo.
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KRK - PORTO |
KRK- CASTELLO |
L’isola di KRK (in italiano Veglia) si trova nella parte
Settentrionale del Mediterraneo è situata nella baia del
QUARNERO. Accanto all’isola di Cres è l’isola
più grande della Croazia. È collegata alla terraferma
tramite un ponte e con le isole di Cres e Rab tramite traghetti.
L’isola è ricca di coste frastagliate e acque limpidissime,
grazie al clima mite la vegetazione è costituita da pini,
macchia mediterranea e si trovano anche alcune spiagge di sabbia;
possiede un ricco patrimonio storico-culturale, fin dai tempi dell’antica
Roma la costa occidentale era un importante centro amministrativo.
Per la storia croata l’isola è nota come sede di duchi
di Frankopan.
La città di KRK ha antichissime origini e ha visto il passaggio
di numerose popolazioni dai greci ai romani ai veneti ai croati.
Esiste tutt’oggi un consistente numero di abitanti di origine
italiana che mantiene ancora viva , accanto al croato la parlata
veneta.
La pacifica coesistenza di numerose etnie ha così contribuito
a incrementare notevolmente il patrimonio artistico e folcloristico
di Krk.
La città di Krk è il centro politico, economico e
culturale dell’isola.
I monumenti di maggiore interesse sono:
-il complesso sacrale che comprende la Cattedrale del V sec. E
le chiese di S. Margherita e di S.Quirino , patrono della città
(XI-XII sec.) dove è esposta una collezione d’arte
sacra, nonché un campanile del XVIII sec.
- Piazza Kamplin con il castello dei Frangipani e la Torre quadra
del XII sec.
-
- Piazza principale Vela placa con l’edificio del Municipio
(XV sec.) e una fontana rinascimentale
Ma sicuramente è tutto il complesso urbano conservato dai
tempi romani all’interno delle mura cittadine costruite tra
il XII e XV sec. Ad affascinarci,è un susseguirsi di piccole
viuzze lastricate di pietra chiara e lucida da sembrare quasi un
labirinto.
E così ci perdiamo in questa atmosfera di altri tempi, trascorrendo
tutta la mattina, nel frattempo un timido sole sta facendo capolino.
Durante la nostra perlustrazione, riusciamo a trovare un piccolo
mercato e vicinissimo un supermercato, si trova dietro al deposito
dei pulman di linea ed è proprio ottimo per l’acquisto
della verdura e della frutta che sembra locale (abbiamo mangiato
molte ciliegie…).
Nel pomeriggio, visto il miglioramento del tempo siamo indecisi
tra prendere il pulman di linea per la visita altre cittadine dell’isola
o di proseguire la scoperta della città, ma considerando
che l’autobus per Baska (nostra meta scelta per la visita),
c’è troppo tardi (partenza 15,30 rientro verso le 20,00)
decidiamo di proseguire la passeggiata lungo mare che ci conduce
dalla parte opposta della città rispetto il nostro campeggio,
verso la baia occupata dal campeggio dei nudisti.
È una bellissima passeggiata abbastanza lunghetta, ma facile,in
parte al’ombra dei pini in parte sugli scogli, che vi permetterà
di vedere la città nella sua angolazione più bella
e scoprire baie, insenature bellissime con un mare verde-azzurro
cristallino da sembrare una piscina, volendo potete fermarsi a prendere
il sole o fare il bagno.
Nonostante il nostro intento giornaliero fosse quello di prendere
la tintarella, tutto sommato è stata una piacevole giornata
e speriamo che l’indomani il sole ci voglia bene.
06 Giugno 2008 – escursione a Baska (km.
25 CON PULMAN DI LINEA) Tempo variabile con sole mattina- variabile
con pioggia pomeriggio.
Anche stamani non lo possiamo definire un tempo estivo, tuttavia
decidiamo di stenderci sulle spiaggette e cercare di abbronzarci
un po’.
Man mano che la mattina avanza, avanzano anche i nuvoloni neri
così decidiamo di pranzare presto e prendere l’autobus
per Baska con partenza 13,30.
Abbiamo scelto questa meta, incuriositi dalle descrizioni e dalle
foto visti su la guida dell’isola ed inoltre l’autobus,essendo
di linea, prima di raggiungere Baska fa una leggera deviazione verso
Punat, questo mi ha molto rallegrato così ho potuto vedere
anche questo bellissimo luogo.
Punat si trova a pochi km da Krk ed ha una grande marina, è
sita all’imbocco di una vasta e placida baia con al centro
un isolotto, quasi un cerchio perfetto, “isoletta di Kosljun
(6,4 ha). L’isoletta monumento culturale e riserva boschiva
ospita un monastero francescano con abbinata la chiesa dell’Annunciazione
di Maria (1480), una bellissima biblioteca, un museo etnografico
e una mostra di arte sacra.
Da Punat partano le barche per la visita. Dopo circa mezza’ora
si arriva a Baska.
Baska è posta nella parte sud-orientale dell’isola
e già prima di arrivare, si intravede il panorama mozzafiato
dell’insenatura,giace in una insenatura ampia e profonda:
di fronte, sul mare si trovano le isole di Prvic e di Zecey, alle
sue spalle l’entroterra, con la vallata attraversata dal fiume
Vela Rikae e dominata dal monte più alto dell’isola.
Sicuramente le isole d’avanti e il Monte che la circondano
devono essere battuti dai forti venti di bora, poiché sono
quasi totalmente assenti da vegetazioni.
Ma ciò rende tutto più suggestivo, il borgo è
caratteristico con piccole vie, casette colorate,un pittoresco porticciolo
e una baia con una spiaggia lunga ben 2 km con sassi tondi e bianchissimi
e un’acqua limpidissima.
Sul lungomare vicino alla spiaggia ci sono molti ristoranti lussuosi
e bei negozi, questo ci fa supporre che il paese sia frequentato
da turisti esigenti e facoltosi.
Infatti abbiamo poi scoperto, parlando con amici a casa, che durante
il mese di Agosto questa spiaggia che a noi appariva quasi deserta
è completamente ricoperta di asciugamani ed è difficilissimo
trovare posto se non presto la mattina.
Anche a Baska c’è un campeggio che dà direttamente
sul mare, ma a noi piace più il nostro.
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BASKA- VEDUTA DELLA SPIAGGIA |
BASKA- PORTO |
La pioggia si alterna a timidissimi raggi di sole e quando partiamo
(con l’autobus delle 17.00) siamo rattristiti per il tempo
ma soddisfatti di ciò che abbiamo visto.
Per stasera abbiamo deciso di andare a cena nel ristorante fuori
del campeggio, che ha una bellissima terrazza sul mare, ma visto
il tempo dobbiamo mangiare dentro.
Il menù è vario, offrono carne o pesce ma noi scegliamo
pesce, quà grigliata 1 kg. Di pesce soli 170 kc.
Io e stefano prendiamo un’insalata di polpo (buona) e totani
grigliati, vino acqua e caffè € 16,00 IN DUE.
Con la speranza che l’indomani la pioggia sia solo un ricordo,
ci diamo la buonanotte.
07 giugno 2008 - KRK – GROTTE DI POSTUMIA
KM.120 (TEMPO VARIABILE)
Quando ci svegliamo, il tempo è molto nuvolo e così
dopo un breve consulto generale, decidiamo di abbandonare l’isola
e dirigersi verso le Grotte di Postumia,così avremo tutto
il tempo per visitarle con calma.
Prima però ci dirigiamo al mercatino per fare la spesa e
terminare le ultime kc.
Io acquisto il Civaccic, lo cucinerò in camper, altre ciliegie
e frutta e verdura a volontà. Quando ci spostiamo dal campeggio
il sole inizia a farsi sentire e quasi ci dispiace della nostra
decisione, ma ormai è fatta.
La strada che conduce in Slovenia è bella e si alterna a
tratti autostradali con tratti normale, quasi montani, il verde
dei boschi è abbagliante (grazie alla pioggia), così
in poco meno di 2 ore arriviamo al parcheggio delle GROTTE.
Qua scopriamo che esiste un parcheggio area camper, gestito dall’albergo,
con attacco luce, carico e scarico, possiamo sostare anche per la
notte per € 13,02 al dì.
Perfetto. Sistemiamo i nostri camper, prepariamo il pranzo e alle
15,00 ci avviamo verso l’entrata delle GROTTE.
Le grotte di Postumia sono un intreccio di 20 km. di caverne, gallerie
e sale che visitiamo tramite una guida ( ci suddividono per gruppo
linguistico).
La prima parte della visita si effettua attraverso un trenino a
bordo del quale si ammirano gallerie e sale, alcune veramente belle,
un consiglio : copritevi molto poiché la temperatura interna
è intorno ai 10 °C, e viaggiando sul trenino il freddo
aumenta.
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GROTTE DI POSTUMIA- LA COMPAGNIA SUL
TRENINO |
Il trenino ci trasporta per circa 5 km all’interno Delle
grotte fino a raggiungere il punto d’incontro con la nostra
guida in italiano.
La guida ci spiega che le Grotte di Postumia sono le grotte più
grandi del CARSO e le più visite d’Europa, le visite
,iniziate nel 1872 quando fu costruita la ferrovia interna, hanno
visto il passaggio di ben più di 31 milioni di persone .
La visita dura circa 1 ora e con la guida attraversiamo sale veramente
spettacolari, come la sala degli spaghetti così chiamata
per la forma a spaghetti che scendono dal soffitto, oppure figure
stalagmitiche e stalattitiche di colori e forme diverse e altamente
suggestive. Le Grotte sono importanti anche per l’esistenza
al suo interno del soprannominato”pesciolino umano”
(nome scientifico: PROTEI), diventato anche il logo delle GROTTE;
la guida ci spiega che fino a poche settimane prima questi pesciolini
erano contenuti in una vasca all’interno delle grotte, ma
adesso per nuove disposizioni emesse a tutela di questa specie rara,
vengono tenuti nell’acquario vicino alle grotte.
Terminato il giro con la guida il nostro trenino ci accompagna all’uscita.
La visita vale veramente e Senz’altro quello che più
colpisce di queste grotte sono la loro grandiosità e l’immensità.
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GROTTE- La sala degli spaghetti |
Grotte – altra veduta |
E’ ancora presto per rientrare nei nostri camper così
passeggiamo fino al paese ma a parte la chiesa il resto risulta
veramente deludente.
Così rientriamo e ci apprestiamo a preparare la cena , nel
frattempo l’area sosta si è completamente riempita,
scopriamo così che quest’area viene usufruita anche
come tappa di sosta per chi sta intraprendendo viaggi ben più
lunghi e in terre lontane, come una coppia di camper che si erano
fermati per la notte e la loro destinazione era Hargagistan , avventura
che sarebbe durata ben 3 mesi.
08 Giugno 2008 POSTUMIA- GORIZIA- FIRENZE KM.
440 (TEMPO VARIABILE)
La notte è trascorsa tranquilla e silenziosa, e adesso ci
prepariamo al rientro.
Dopo aver fatto pieno di carburante (il gasolio costa meno che in
Italia) appena all’uscita del paese di Postumia, prendiamo
l’autostrada direzione Italia, decidiamo però di non
ripassare da Trieste ma da Gorizia.
Questa decisione all’inizio non ci convince poiché
ci porta ad abbandonare l’autostrada e a percorrere un tratto
di strada normale, anche abbastanza tortuosa e con salite e discese,
ma successivamente risulta essere giusta, poichè valicato,
la strada diventa a doppia corsia e in breve riprendiamo l’autostrada
all’altezza di Palmanova.
Senza grosse difficoltà, neppure all’altezza di Bologna,
giungiamo a casa intorno alle16,00.
Considerazione: l’Istria è sicuramente
una regione da visitare , ricca di storia, mare e verde,la popolazione
è molto ospitale e cordiale, i campeggi ordinati e puliti
anche se non sempre economici, i pasti ai ristoranti sono a costi
bassi e con pesce ottimo e fresco e inoltre la distanza dall’Italia
è poca.
Ritengo tuttavia sia opportuno effettuare il viaggio non in AGOSTO,
così da poter godere a pieno delle bellezze naturali e scorrere
agevolmente sulle strade (visto che le strade sono per la maggior
parte strette, in agosto gli ingorghi saranno sicuramente frequenti),
dovendo poi necessariamente pernottare nei campeggi e valutando
che già in giugno erano abbastanza affollati per la presenza
di Tedeschi ed Austriaci, credo che in piena stagione sia problematico
trovare posto dove si desidera.
Questo per noi è stato un assaggio della Croazia e poiché
la nazione ci ha affascinato ci siamo proposti di effettuare un
ulteriore viaggio, magari raggiungendo Dubrovinik via mare e risalendo
verso l’Italia alla scoperta di altri luoghi e posti incantati,
che a causa mancanza di tempo non abbiamo potuto vedere stavolta.
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