DANIMARCA 1999
dal
"Taccuino" di Erminio
Agosto
1999. Un viaggio in Danimarca... Era molto tempo che
ci pensavo... E come spesso accade quando si maturano aspettative
di lunga data il timore di trovare una delusione ad attenderci
era latente, ma non è stato questo il caso, anzi... le aspettative
sono state ampiamente superate, tant'è che mi è rimasto
il desiderio di ritornare in questi luoghi in un futuro,
spero, non troppo lontano.
Il nostro viaggio segue un itinerario che partendo da Hoyer
prosegue in senso orario e termina a Puttgarden.
Hoyer
- visitiamo il mulino più grande della Danimarca, ma
ad essere sinceri non è nulla di speciale.
Romo
- l'isola è un luogo che esercita su di noi un fascino
irresistibile, la prima piacevole sorpresa che ci riserva
la Danimarca. Tanto verde e un'enorme spiaggia semideserta,
chilometri di sabbia battuta a perdita d'occhio tanto in
lunghezza quanto, ed è qui la vera particolarità, in larghezza.
E' in gran parte battuta e percorribile persino dai veicoli
a motore e il vento e le nuvole, basse e veloci, sono lì
a testimonianza del fatto che ci troviamo a ridosso del
Grande Nord. Veramente di grande impatto.
Ribe
- Meglio conosciuta come la città delle cicogne, (e
di nidi se ne vedono parecchi) è il primo vero centro urbano
che incontriamo. Una bella zona pedonale circonda la cattedrale
dal cui campanile si gode una splendida veduta. Semplice,
sobria ed allegra come lo spirito dei danesi.
Penisola
di Skallingen - La strada principale si snoda attraverso
campi tappezzati di mucche diventando sempre più stretta
e finisce in uno sterrato a ridosso di una grande duna.
Bisogna salire lassù per apprezzare il panorama, una spiaggia
lunghissima lambita da un mare leggermente mosso e increspato
da una leggera brezza pomeridiana.
Faro
di Blavand - Un altro punto panoramico che ci regala
l'ennesima sensazione di infinito che ci accompagnerà per
tutto lo Jutland. Oltre alla spiaggia e al mare troviamo
qui anche le caratteristiche case dal tetto di paglia mimetizzate
tra le dune verdeggianti. Il faro è già in funzione nelle
prime luci del tramonto e ci regala un tocco di magia.
Billund
(Legoland) - Legoland per chi ha bambini, (ma anche
per chi non ne ha) è chiaramente una tappa obbligata. Tanto
divertimento per tutti grandi e piccini.
Bovbjerg
- Un altro bel punto panoramico, prati verdi che finiscono
a picco sul mare con la presenza dell'immancabile faro.
Grandi onde che si infrangono sulle scogliere e nubi minacciose
all'orizzonte.
Castello
di Spottrup - Il castello è di una sobria bellezza,
assolutamente diverso da quelli che siamo abituati a vedere
nel resto d'Europa, è costruito in mattoni rossi ed è circondato
da un doppio fossato.
L'isola
di Fur - Si parte con il blu del mare, si passa al verde
dei boschi, al giallo dei fiori e all'azzurro del cielo
che si confonde di nuovo con il blu del mare. Bisogna salire
sulla cima (si fa per dire) dell'isola e avere la fortuna
di capitare in una giornata di sole come è capitato a noi,
il resto viene da sé, dispiace doversene andare.
Bulbjerg
- Eccoci giunti nella zona dei bunker tedeschi, qui
ne troviamo uno visitabile all'interno situato in posizione
strategica in cima ad una duna. Ma la caratteristica del
posto sono dei messaggi scritti utilizzando sassi bianchi
sulle distese di prati a ridosso della spiaggia .
Il
faro di Rubjerg Knude - Per quanto tempo si potrà vedere
il faro prima che venga letteralmente inghiottito dalla
sabbia delle dune circostanti? Bello questo posto dalle
dune altissime e dalla sabbia finissima che rimanda piacevoli
sensazioni ai piedi, scalzi si sale a fatica sulla cima
ma ne vale la pena.
Forse
fin qui potrà sembrare monotona la Danimarca, pochi paesi,
poca gente, traffico inesistente, natura incontaminata,
panorami simili tra loro...ma credo che questo rappresenti
il fascino di questo paese, un distacco assoluto da ciò
a cui siamo abituati, dalla terribile densità di popolazione
in cui siamo costretti a vivere ogni giorno, la ragione
per cui ogni movimento risulta difficile e faticoso. Qui
e' tutto facile, guidare, parcheggiare, passeggiare, mangiare,
fare shopping...dove sono i semafori, le code,la folla??
Mi ero dimenticato quanto fosse bella la semplicità!
Rabyerg
Mile - Un piccolo assaggio di cos'è un deserto...un'enorme
duna situata in posizione strategica in mezzo ad un triangolo
di terra bagnato da due mari. Aspettiamo il tramonto per
sentirci prigionieri di una cartolina.
Skagen
- Di gran lunga uno dei posti più affascinanti.che
abbia visitato nello Jutland. La punta estrema della Danimarca,
Grenen, è l'incontro tra due mari. Uno spettacolo
che è difficile da descrivere, bisogna viverlo di persona,
noi lo abbiamo fatto la mattina presto, in piena solitudine
prima che i trattori carichi di turisti inondassero la spiaggia
e credo abbia fatto una gran differenza. Si potrebbe rimanere
ore in silenzio a guardare le onde giocare tra loro incrociandosi,
il massimo credo sarebbe capitare lì con una bella mareggiata.e
un bel po' di vento. Anche il centro abitato è degno di
nota, soprattutto i ristorantini del porto che offrono pesce
freschissimo e le panetterie traboccanti di dolci... La
Chiesa Insabbiata invece non mi è sembrata nulla di speciale.
Ed
ecco che la Danimarca ci stupisce ancora una volta, il panorama
cambia completamente ed entriamo nel mondo delle fiabe di
Andersen...
L'isola
di Fyn e il il Castello di Egelskov - A Fyn si cambia
registro, niente più spazi infiniti da Grande Nord, ma un
aspetto che ricorda più la nostra Toscana, le colline fanno
la loro comparsa, la vegetazione si fa più fitta, i paesini
dalle tipiche locande, hanno un aspetto molto gradevole
e curato. Ma è il Castello di Egelskov: la vera sorpresa.
Assolutamente da non perdere.
Odense
- Dopo tanta sensazione di libertà chi ha il coraggio
di entrare in una città?? E invece scopriamo che anche le
cittadine sono a misura d'uomo, Odense gode di una bella
zona pedonale, e di un rispettabile casinò.
Copenaghen
è il tipico esempio di come dovrebbe essere
strutturata una piccola metropoli, moderna ed efficiente,
larghi spazi soprattutto dedicati a ciclisti e pedoni, vivace
e molto curata gode di una atmosfera rilassata e piacevole.
Non è difficile passeggiando per lo Stroget incrociare volti
solari e sorridenti. Molto bella è la zona del porto dove
si possono ammirare degli splendidi velieri, magari stuzzicando
qualche gambero seduti in uno degli invitanti ristorantini
che attorniano i moli. E poi da non perdere sicuramente
il Tivoli, elegante parco dei divertimenti in centro città.
Mon's
Klint - rieccoci immersi di nuovo in mezzo alla natura,
di fronte ad un nuovo spettacolo, le bianche falesie a picco
sul mare, è sicuramente questa la Danimarca che preferisco
e di cui mi porterò sempre il ricordo. LE
CURIOSITA'
A Mygdal i Sig.ri Bernstein sono gli artigiani più
famosi del paese nel campo della lavorazione dell'ambra.
La loro casa è aperta ai visitatori a cui offrono del buon
te' mentre spiegano con pazienza tutte le caratteristiche
dei loro prodotti, soprattutto quelli più preziosi contenenti
fossili di insetti. Ma alle 17.00 rigorosamente la porta
si chiude, per i danesi la qualità della vita viene prima
di tutto. (Accettano anche le carte di credito).
Ad
Arhus si trova il museo all'aperto Den Gamle By
all'interno del quale è stato ricostruito interamente un
antico villaggio arricchito con la presenza di attori che
simulano la vita del tempo.
All'interno
del Castello di Egelskov ci sono un piccolo parco
dei divertimenti e una bella collezione di veicoli d'epoca.
A
Nyborg troviamo un originalissimo laboratorio di
candele: il Danehof Lysstoberi. (Bojdenvej 71A Vindinge,
Nyborg). E' un po' complicato trovarlo, meglio chiedere
indicazioni sul posto.
INFORMAZIONI
GENERALI
Il clima: variabile con temperature tra i 15 e i
25 gradi, piogge frequenti ma brevi. Il traffico:
in pratica non esiste ma se si vuole apprezzare maggiormente
la campagna danese è opportuno utilizzare i percorsi Margherita
debitamente segnalati. Gli orari dei negozi: aprono
alle 9.00 e chiudono tra le 17 e le 18. Il Sabato c'è il
rischio di trovarli chiusi di pomeriggio.
PER
GLI AMANTI DEL PLEIN-AIR: In Danimarca vige il divieto
di campeggio libero e di sosta libera notturna. Per accedere
ai campeggi è necessaria una tessera che viene fatta nel
primo campeggio in cui si passa la notte e rimane valida
per un anno. I campeggi hanno anche una tariffa notturna,
se si entra dopo le 21 e si esce entro le 9.00 si risparmia
parecchio. La sosta libera in camper, se discreta (e non
è difficile), viene generalmente ben tollerata, e gli spazi
non mancano di certo, il paese è attrezzatissimo per quanto
riguarda il carico e lo scarico dei serbatoi e si trovano
numerosi camper-service, soprattutto in autostrada e nei
campeggi.
- FINE -