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ISOLA D'ELBA

di Filippo Senzio Savino

SITUAZIONE GEOGRAFICA

La maggiore delle isole dell'arcipelago toscano, e' la piu' estesa dopo la Sicilia e la Sardegna. Amministrativamente e' legata alla provincia di Livorno ed e' situata nel mare tirreno settentrionale, tra la Corsica e la Toscana da cui dista solamente 10 Km e dalla quale e' separata dal canale di Piombino. La sua e' una forma di tipo triangolare, ha un perimetro di circa 118 chilometri, prevalentemente montuosa con culmine a 1019 m sul Monte Capanne.
Le coste in genere sono alte e rocciose, frastagliate e caratterizzate da numerose sporgenze e profonde insenature. I golfi principali quello di Procchio, quello di Biodola, quello di Portoferraio, quello di Campo, quello di Lacuna e di Stella e infine quello di Mola.
La struttura geologica e' piuttosto complessa. La parte occidentale e' costituita essenzialmente da masse granitiche (monte Capanne), nella parte centrale prevalgono le formazioni di rocce effusive, mentre in quella orientale sono diffuse le rocce calcaree e arenacee (gneiss, ardesia e carbonio).
La parte Sud e' invece ricchissima di ferro per questo la montagna prevalente in questa zona e' stata chiamata Monte Calamita, e' molto facile trovare elementi primari come la pirite, la ematite e la limonite.
Non dimentichiamo inoltre che l'isola e' considerata il paradiso dei collezionisti per i cristalli al quarzo e di berillo (quest'ultimo anche con sfumature verdi e rosate), per la tormalina, la malachite e la fluorite.
Il clima e' molto dolce con inverni miti ed estati relativamente fresche.
Otto sono i comuni che si dividono il territorio dell'isola: Campo nell'Elba, Capoliveri, Marciana, Marciana Marittima, Porto Azzurro, Portoferraio, Rio nell'Elba e Rio Marina.
Gli abitanti si dedicano oltre alle attivita' turistiche, alla coltura della vite con (pregiati vini DOC sia rossi che bianchi (vino ELBA) per non parlare dell'Aleatico, altro vino DOC), alla coltura dell'olivo e della pesca.
Esistenti ma ormai dimesse sono le miniere di ferro presenti nella parte orientale/sud dell'isola (Rio nell'Elba e Calamita le principali ma anche nelle zone limitrofe) dalle quali veniva estratto il minerale in grossissime quantita', totalmente esportato per poter essere lavorato negli altiforni di Piombino, di Bagnoli a Napoli e di Cornigliano Ligure a Genova.

STORIA

Notizie di occupazione dapprima dei Liguri, poi dagli Etruschi di Populonia con lo sfruttamento delle miniere di ferro e poi dai Siracusani risalgono al 453 a.C.
Con l'avvento della dominazione Romana venne adibita a base navale, fu intensificato l'estrazione del minerale piu' diffuso e le venne dato il nome di ILVA, i romani valorizzarono anche i giacimenti di granito e scoprirono i fanghi curativi delle Terme di San Giovanni, le bellezze del paesaggio ed i vini eccellenti. Ecco quindi che fiorì un intenso traffico di navi cariche di anfore: molte sono conservate nei Musei Archeologici di Portoferraio e Marciana, e, insieme a sorprendenti reperti restituiti dal mare, raccontano tutta la storia della navigazione antica. Nei golfi più suggestivi sorsero le grandiose ville patrizie della Linguella, delle Grotte e di Capo Castello, oggi come allora luoghi di letizia..
Passo' nel possesso dei duchi longobardi della Marca Marittima Toscana, fu difesa da incursioni saracene e genovesi dalla popolazione Pisana, finche' dopo la battaglia della Meloria (1284) l'isola cadde nelle mani di Genova che nel 1309 riconobbe il dominio di Pisa. E' durante questo periodo che l'isola viene sfruttata anche come fornitore di granito.
Tutta l'isola nel 1339 entro' a far parte del Principato di Piombino.
Tutto proseguì fino al XVI secolo nel corso del quale subì piu' volte le incursioni dei pirati turchi che la devastarono completamente. Nel 1546 Carlo V la vendette a Cosimo I de' Medici duca di Firenze, il quale per difenderla dalle incursioni dei Turchi incremento' notevolmente le fortificazioni. E' di questo periodo la citta fortificata di Portoferraio, vero gioiello di urbanistica militare. Era cosi' perfetta l'armonia tra mare terra ed opere architettoniche che la nuova citta' fu inizlmente chiamata Cosmopoli, culla della civilta' e della cultura, esempio di equilibrio e di razionalita'.

Subito dopo gli spagnoli si insediarono a Porto Azzurro e costruirono l'imponente Forte San Giacomo .
Fu aspramente disputata tra i Borboni di Spagna e gli Asburgo durante la guerra di successione spagnola, venne occupata dagli Austriaci, dai Tedeschi, dagli Inglesi nel 1796, poi dai Francesi nel 1799 che se la aggiudicarono definitivamente con la Pace di Amiens nel 1802.
Fu assegnata con piena proprieta' e sovranita' a Napoleone Bonaparte che in dieci mesi di governo (dal marzo 1815 al maggio 1816) lascio' le impronte piu' significative: costruì strade, riorganizzo' l'economia mineraria, incremento' la produzione e l'esportazione del vino.
Da una antica chiesa sconsacrata, ricavo' un grazioso teatro che, restituito all'antico splendore da un sapiente restauro, e' oggi sede di importanti rassegne culturali.
Al suo rientro in Francia per i fatidici Cento Giorni, Napoleone lascio' le sue due residenze che oggi sono diventati Musei Nazionali.
Per il trattato di Vienna fu unita al Ducato di Toscana fino al 1860 quando poi venne incorporata al Regno d'Italia.
Nell'Isola esistono tracce di coltura neolitica della fase a ceramica impressa, ruderi di forni etruschi per la fusione dei metalli e vari resti dell'epoca romana tra i quali una grande villa romana in opera reticolata in localita' LE GROTTE a 10 Km da Portoferraio.


DA VEDERE


Il giro completo dell'isola si puo' facilmente completare in un giorno.
I traghetti e gli aliscafi che partono da Piombino attraccano a Portoferraio, principale porto nonche' capoluogo dell'isola. La cittadina disposta ad anfiteatro, merita una sosta per visitare le fortificazioni medicee, da cui si possono godere splendidi panorami sulla baia, e la palazzina dei Mulini, residenza di Napoleone nel suo primo esilio del 1814 che conserva ancora oggi gli arredi dell'epoca.
Si prosegue in direzione di Marciana Marina. La strada e' un continuo sali e scendi fra macchie e vigneti, si affaccia da un lato sul mare costeggiando splendide spiagge sabbiose (Procchio e Biodola) e dall'altro verso promontori fitti di vegetazione boschiva. Dopo Marciana Marina e' obbligo fare sosta a Poggio Terme, arroccato su una rupe, con bevuta dalle sorgenti di acque oligominerali, mentre pochi chilometri dopo, a Marciana, si puo' prendere una cabinovia per arrivare sulla vetta del Monte Capanne (m 1019 s.l.m.) da cui nelle splendide giornate di sole, la vista spazia in tutto l'arcipelago Toscano fino ad arrivare ai monti della Toscana e della Corsica.
Proseguendo si incontrano Capraia, Pianosa, Pomonte, fino ad arrivare a Marina di Campo distesa su un lato della baia a cui dà il nome ed e' dominata dall'antico torrione mediceo della Marina. Quest'arco di spiaggia, orlato da una pineta, e' separato dal successivo golfo di Lacuna dal massiccio calcareo del monte Tambone; oltre la bianca mezzaluna di sabbia del golfo di Lacuna, si allunga verso il mare l'esile promontorio della Stella a cui fa seguito un terzo golfo ancora piu' ampio dei due precedenti. Di fronte al capo della Stella emerge un isolotto di Corbella di nuda roccia colore nero.
Si sale poi verso Capoliveri, arroccata su una collina a 167 m. slm. Il paese vanta origine romane anche se la planimetria urbana rivela un impronta tipicamente medievale; le stradine sono strette e dalla piazza principale, una vera e propria terrazza, si gode un bellissimo panorama sui vecchi tetti del centro storico dominato dalla mole del campanile.
Porto Azzurro si affaccia su un'insenatura dello stretto golfo di Mola, e' uno dei paesi piu' cratteristici dell'isola, dispone di un attrezzato porto turistico, il secondo dell'isola dopo Portoferraio. Sulla sommita' di un promontorio alle spalle della cittadina si eleva la maestosa fortezza di Portolongone a pianta stellata, voluta nel 1603 da Filippo III di Spagna e oggi conosciuta come penitenziario completo di diverse cappelle ed il suggestivo santuario di Monserrato, incastonato su una cupa montagna "dolomitica"
La strada prosegue sempre con sali e scendi tra un paesaggio tipicamente meridionale, fra cactus, palme e aranci fino ad arrivare a Rio nell'Elba. Si trova nella zona meno turistica dell'isola ma come sempre forse la piu' importante. E' un piccolo borgo di minatori, demolito e ricostruito piu' volte nel corso delle incursioni dei corsari saraceni, oggi ha parzialmente perso la sua importanza per la dismissione delle miniere, ma tutta la zona cosi' come dimostrano le rocce rosseggianti che da molti chilometri caratterizzano la zona, e' un enorme giacimento di ferro. E a Rio Marina all'interno del Palazzo Municipale si trova il Museo Mineralogico Elbano, dove sono esposti con tutte le didascalie possibili, tutti i minerali dell'isola.
Presso la direzione del Museo e' possibile prendere accordi per visitare le miniere del circondario che si susseguono lungo la costa fino al paese di Cavo. Qui la strada termina, bisogna rientrare a Rio Marina per proseguire verso Portoferraio, percorrendo una strada panoramica molto alta sulla costa. Prima di concludere una breve sosta ai ruderi di una rocca chiamata il Volterraio, edificato dai pisani nel XI secolo su una acropoli etrusca, che la tradizone afferma essere stata fondata dalla regina ILVA (da qui il nome dell'isola). Dall'altura si ammira uno splendido paesaggio dell'ormai vicina Portoferraio


DOVE SOSTARE CON IL CAMPER

Porto Azzurro - Area di sosta adiacente il paese, recintato, acqua e scarico, pozzetto - illuminato di notte - gratuito
Procchio - Localita' Campo dell'Aia - Area di sosta con acqua e scarico, pozzetto, servizi igienici e docce, custodito e illuminato - a pagamento.
Marina di Campo - Camper service localita' Righello - acqua e scarico, pozzetto, corrente, docce, a pagamento - tel. 328.7147565.
Cavo - Area di sosta con acqua e scarico, pozzetto, servizi igienici e docce, custodito e illuminato - a pagamento. Possibilita' di scuola vela, immersioni ed escursioni in mountain-bike - no d'inverno.

Per ulteriori informazioni:
APT dell'Isola d'Elba
Calata italia, 25
57037 Portoferraio (LI) - Isola D'Elba
Tel. 0565.914671
Fax. 0565.916350
http://www.aptelba.it


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