Viaggiare - Diari di Viaggio


VIAGGIO VERSO EST

Passando dall'Austria e dalla Rep. Ceca, fino alla Polonia toccando i confini con la Bielorussia e la Russia di Kaliningrad, tornando dalla Germania nel Brandeburgo e poi, più in giù, dalla Baviera

testo di Mauro Gorla

Piccola premessa

Viaggio verso Est è stato effettuato nell'agosto 2000, nel resoconto ho preferito tralasciare i dati riguardanti i cambi ed i costi, non più recenti, per lasciare posto al racconto in sintesi, sperando anche di trasmettere qualcuna delle sensazioni da noi provate durante il viaggio.
In questo viaggio abbiamo toccato diverse località conosciute e meno conosciute, ritenute dai partecipanti al viaggio interessanti e molto varie. I paesi visitati sono i seguenti: Austria, Rep. Ceca, Polonia e Germania.
Si visitano centri e siti storici, città d'arte ed anche parchi naturalistici, ecco un elenco cronologico dei luoghi principali:

· Salisburgo
· Praga
· Auschwitz
· Cracovia
· Wielitzca
· Czestochowa
· Varsavia
· Bialowiesca P.N.
· Danzica
· Slowinski P.N.
· Berlino
· Norimberga
· Rothenburg ob der Tauber
· Fussen


Alcune informazioni: 4830 km totali percorsi. Le strade sono risultate nell'insieme sufficientemente buone; tranne che per alcuni tratti in Polonia dove ci sono, a causa del passaggio dei mezzi pesanti, delle insidiose rotaie. Le autostrade sono a pagamento in Austria e nella Rep. Ceca, è gratuita in Germania.


Mauro (il sottoscritto) mia moglie Manuela e mio figlio Pietro, compongono il primo equipaggio, nel secondo camper ci sono Enzo, la moglie Silvana e il figlio Fabrizio. Insieme abbiamo stabilito e pianificato alcune tappe sempre pronti, previi suggerimenti strada facendo, a modifiche per posti interessanti.


Domenica 30 luglio 2000 (km 370) partiamo da Torino intorno alle 9.00 ed arriviamo per la prima tappa a Livigno nel pomeriggio, qui dopo alcuni vantaggiosi acquisti (è zona portofranco) pernottiamo nell'area di sosta vicino al paese. Il tempo si mantiene bello.

Lunedì 31 2000 luglio (km 400) partenza (partiamo sempre intorno alle 9.00) e dopo pochi chilometri entriamo in Svizzera attraversando il tunnel chiamato "Passo del Gallo". Il paesaggio è tipicamente montano, la giornata fresca e serena fa risaltare il bel verde del parco dell'Engadina. La strada scende poi a fondo valle dove, uscendo dalla Svizzera, ci attende l'autostrada austriaca (per l'acquisto della vignetta sull'autostrada c'è un ufficio turistico). Arriviamo a Salisburgo il giorno successivo, dopo aver pernottato in un'area di servizio, ci sistemiamo in campeggio dove ci attende la piscina per un tuffo corroborante.

Mercoledì 02 2000 un bel sole ci invita ad iniziare la visita alla bellissima città, patria del musicista e compositore Mozart. Alla reception del campeggio è in vendita la Salzburg Card, con la quale si può salire sui mezzi pubblici (la fermata è davanti al campeggio), visitare il castello salendo con la funicolare da dove si gode un'ottima vista sulla città, visitare la residenza Hellbrunn dove si possono ammirare degli stupendi giochi d'acqua ed il vicino parco degli animali e ancora sempre compreso nella Card si possono visitare tutti i musei cittadini.

Giovedì 03 2000 (km 400) partiamo per Praga, sulla strada già in territorio della Rep. Ceca, facciamo sosta a Ceski Krumlow, una cittadina caratteristica e di notevole interesse. Dopo la visita ceniamo in un piacevole ristorante, ad un prezzo davvero conveniente e per la notte sostiamo nel comodo parcheggio a pagamento sito all'ingresso della zona pedonale. Nella notte un temporale ci rinfresca, speriamo che domani smetta.

Venerdì 04 2000 raggiungiamo la capitale e ci sistemiamo nel comodo campeggio sulla punta estrema di un isolotto sulla Moldava da dove un comodo battello, chiamato taxi-boat, trasporta i turisti verso il centro. Il tempo rimane coperto e minaccia pioggia.

Sabato 05 2000 piove, decidiamo di visitare lo stesso la città. Prendiamo il taxi-boat e come scendiamo il cielo si rasserena ed esce un bel sole, meno male. La città è bellissima, piena di negozi dove si possono trovare i famosi cristalli di Boemia; non essendo immuni a tanta bellezza facciamo acquisti e ci addentriamo nelle varie zone denominate Mala. Ogni zona ha una caratteristica. Ne vediamo alcune e rimandiamo le altre per l'indomani.

Domenica 06 2000 il tempo rimane stabile e riprendendo l'ormai noto taxi-boat ci apprestiamo a visitare il resto di questa stupenda città. Superato il ponte Carlo, stupendo esempio di architettura circondato da statue raffiguranti personaggi storici, ci avviciniamo al castello dove all'ingresso assistiamo al cambio della guardia. All'interno ci sono il castello e la cattedrale. Ritornando al taxi-boat che ci riporterà al camper facciamo ancora una visita al quartiere ebraico. Arriviamo al campeggio stremati ma soddisfatti di aver visto, secondo noi, una delle più belle città d'Europa.

Lunedì 07 2000 (km 480) lasciamo la Rep. Ceca ed entriamo in Polonia. Sulla nostra strada subito incontriamo Oswiecim, il nome polacco di Auschwitz, tristemente noto campo di concentramento nazista, dove in rispettoso silenzio giriamo per le baracche, nelle quali venivano barbaramente trattati prima e uccisi poi i prigionieri. Tra le tantissime foto, testimonianze di quanto avvenuto, una in particolare mi ha colpito. E' quella dell'arrivo dal treno dove si vede un militare tedesco che divide la gente in due file, quella dove la gente andrà a morire subito, e quella dove la gente andrà per un incerto destino. Quell'ufficiale tedesco veniva chiamato l'uomo della morte.
Finita la visita, dove ognuno di noi si porterà dentro le proprie impressioni, cerchiamo una sistemazione per la notte.
La troviamo poco distante in un complesso di albergo-campeggio.

Martedì 08 2000 (km 110) partiamo per Cracovia dove arriviamo in giornata. La sistemazione è in un campeggio con piscina dove i bambini (11 e 15 anni) possono giocare e divertirsi. Noi ci rechiamo a fare rifornimento di viveri in un vicino supermercato.

Mercoledì 09 2000 con un comodo autobus raggiungiamo il centro città. Molto bella è la Piazza del Mercato, al cui centro una costruzione racchiude tanti piccoli negozietti di antiquariato e artigianato locale.
Lungo la via che ci porta al Wavel notiamo palazzi di notevole interesse. Cracovia colpisce per la sua bellezza e fierezza di antica capitale: è stata la prima capitale della Polonia. Il Wavel ne è la conferma: un complesso su una piccola altura dove, cinti da mura, ci sono il castello, la cattedrale e diversi altri edifici.

Giovedì 10 2000 (km 50) ci trasferiamo nella vicina cittadina di Wielitzca per vedere una meraviglia: le sculture di sale. Scendendo nella miniera di salgemma, le guide ci portano per gallerie dove si possono vedere diverse statue che i minatori, nel tempo, hanno scolpito. In particolare è da segnalare una enorme caverna dove tutto è scolpito nel salgemma, bassorilievi, altare e lampadari raffigurano l'interno di una cattedrale.
La sistemazione è singolare. Nei pressi della miniera si sosta a pagamento nei parcheggi di terreni privati. In uno di questi chiediamo se possiamo passarci la notte. Ci risponde di sì e che non dobbiamo preoccuparci perché lui abita lì e chiude il cancello. Alla sera, dopo cena scendiamo dal camper per fare due passi all'interno del cortile ed il proprietario, Andrej ci viene incontro offrendoci un bicchiere di vodka. Ricambiamo con la nostra grappa e trascorriamo la serata discutendo con lui. Andrej non parla l'italiano, parla solo polacco, noi non parliamo il polacco, ma dopo diversi bicchieri di vodka misti a grappa ci capiamo perfettamente.

Venerdì 11 2000 (km 150) partenza per Czestochowa per fare visita alla "Lourdes" polacca. Qui da tutto il paese un mare di pellegrini affronta il viaggio per vedere la "Madonna con il bambino", un'icona sacra a cui i devoti indirizzano le loro preghiere.
Ci sistemiamo nel comodo campeggio adiacente alla cattedrale, situata su un complesso fortificato da possenti mura.

Sabato 12 2000 (km 250) in viaggio per Varsavia. Il tempo continua a regalarci stupende giornate, intercalate da brevi temporali a cui segue subito un bel sole. Troviamo un campeggio con piscina, con grande gioia dei ragazzi; la serata è all'insegna del riposo e si incomincia a valutare positivamente i luoghi già visitati.

Domenica 13 2000 prendiamo un taxi, dopo aver contrattato sul prezzo, per andare nella "città vecchia". Questa parte, dopo la distruzione completa di tutta la città, è stata ricostruita esattamente come era prima dei bombardamenti e ci sono riusciti, molto fedelmente a dire il vero, grazie ad alcune stampe del nostro pittore "Il Canaletto".

Lunedì 14 2000 (km 160) proseguiamo il viaggio e ci trasferiamo a Bialowiezca, una cittadina al confine con la Bielorussia, situata all'interno di un meraviglioso parco naturale. All'interno di questa "foresta primordiale" vivono tantissimi animali e il più noto è il bisonte, tant'è che è conosciuta come "riserva naturale dei bisonti europei".
Troviamo un mini campeggio all'inizio del paese a gestione famigliare. Il proprietario ci dice che abita a Varsavia e lì trascorre parte delle ferie. Dietro la casa ha adibito, in un comodo prato, lo spazio per i campeggiatori con un nuovissimo blocco servizi e un gazebo per le serate intorno al fuoco.
Diversi sono i personaggi conosciuti in questo luogo che non esito a definire un piccolo angolo di paradiso, il proprietario del campeggio che di professione è un tenore, la guida che ci porterà all'interno di un'area protetta, e Boris.
Andiamo a dormire dopo aver trascorso la serata intorno al fuoco, bevendo l'immancabile vodka.

Martedì 15 2000 ferragosto: cosa c'è di meglio che trascorrerlo passeggiando su un calesse trainato da cavalli, dove una guida ci spiega la storia del parco? Oltretutto il tempo continua ad essere bello, ci dicono che gli italiani portano il sole! La guida parla inglese (purtroppo capiamo a stento quanto racconta), afferma poi di essere un ex pilota di caccia, i famosi Spitfire, durante la guerra di liberazione: 80 anni ma non li dimostra. La porta d'ingresso del parco ci ricorda il film "Jurassic Park", entriamo in un mondo fatto di alberi secolari dove tutto è lasciato allo stato primitivo: è veramente stupendo.
Finita la gita camminiamo a piedi lungo la stradina verso il campeggio, fiancheggiando alcuni laghetti; sentendoci parlare in italiano, una persona ci ferma e ci saluta in italiano: Boris. Ha molta voglia di parlare con noi e ci dice che anche lui è stato nell'esercito di liberazione, proprio in Italia. Ci chiede dove alloggiamo perché vuole venirci a trovare. La sera ci raggiunge nel campeggio e ci mostra con orgoglio le foto nelle quali lui è nell'esercito di liberazione che da Cassino arriva a Roma. Siamo commossi e brindiamo con la solita vodka. Boris ci dà appuntamento all'indomani per una visita alla riserva.


Mercoledì 16 2000
(km 200) entriamo nella riserva. Qui si possono vedere i bisonti e tanti altri animali come l'alce, dei selvatici cinghiali e i temibili lupi. Dopo la visita Boris ci saluta portandoci delle mele e alcune tavolette di cioccolato per i ragazzi. Noi ricambiamo con quello che abbiamo, un liquore francese e pacchetti di sigarette. Con un groppo alla gola lo salutiamo e ci prepariamo per dirigerci ancora più a est, in direzione della regione dei "mille laghi". Facciamo sosta in serata sulla riva di uno dei mille, in un grazioso campeggio dove ricordiamo i racconti di Boris.

Giovedì 17 2000 (km 290) partenza verso la mitica città sul baltico: Danzica.
La sistemazione è in un campeggio accogliente. Passiamo la serata parlando ancora di Boris, dove un cielo stellato ci ispira e ci fa ben sperare per l'indomani.

Venerdì 18 2000 con un autobus raggiungiamo il centro, la giornata è bella. La visita inizia passando da una porta maestosa, si prosegue poi per la via pedonale dove tra palazzi sontuosi si giunge in una piazza piena di bancarelle, qui si vende la mitica "ambra". Ancora un incontro, un italiano questa volta. E' tanto tempo che vive qui, si è stabilito in questa città ed ha sposato una donna del posto. Si offre di accompagnarci per un pò e ci spiega tutto sull'ambra. Bisogna fare attenzione per riconoscere la vera "ambra" da quella falsa, non è facile ma con il nuovo amico siamo tranquilli. E' una città da ricordare, ha molto fascino ed è la vera porta verso l'est. Il confine della Russia è vicinissimo.

Sabato 19 2000 (km 150) lasciamo Danzica per visitare il parco Slowinski, chiamato anche il parco delle dune. Si può accedere da diversi ingressi: tutti portano alle dune sul mar baltico attraverso una foresta. Facciamo prima una sosta a Leba, il parcheggio è quantomeno singolare: si trova all'interno di una ex postazione militare, dismessa ma che ancora mostra il suo inquietante spettacolo di caserme e attrezzature belliche. Il guardiano, che indossa ancora una divisa paramilitare è gentile e ci accompagna all'interno indicandoci dove erano posizionate le batterie missilistiche. Il tutto immerso in una foresta prima delle dune. Proseguiamo per andare a Lowi e lasciato il camper in un parcheggio prendiamo una stradina nella foresta e arriviamo alle dune. Lo spettacolo è affascinante: una collina di sabbia che finisce nel mare. Facciamo il bagno, anche se la temperatura dell'acqua è piuttosto fresca. Per la notte troviamo sistemazione in una fattoria che, pagando una modica cifra ci sistema nel prato adibito a campeggio. Passiamo la serata parlando delle prossime tappe, i tempi stringono, mentre i ragazzi sono invitati dai ragazzi della fattoria a chiacchierare con loro; uno di loro è figlio di un italiano e fa da interprete. Si può immaginare di cosa discutano: da voi com'è, da noi è così e via discorrendo, normale vero? Molto semplicemente e senza esagerazioni mi sento proprio a mio agio.

Domenica 20 2000 (km 400) incomincia il rientro: abbiamo ancora parecchia strada. Mi piacerebbe fermarmi di più ma non è possibile. Arriviamo in serata a Berlino. Dormiamo in una piazza tranquilla, non avendo trovato alcun campeggio in città. Ci diranno dei simpatici berlinesi che in città non ci sono campeggi, per quelli bisogna andare fuori città. Un tremendo temporale ci scuote per la tutta la notte.

Lunedì 21 2000 (km 450) il cielo è ritornato limpido ed allora pronti per una rapida visita alla porta di Brandeburgo poi via per la comoda autostrada. Mi riprometto di tornare in questa città che deve essere piuttosto singolare, vista anche la grandezza e le differenze tra un quartiere e l'altro. Pensate che un parco molto grande divide parte della città. In serata pernottiamo in un campeggio vicino ad un'uscita dell'autostrada prima di Norimberga.

Martedì 22 2000 (km 150) transitiamo per Norimberga e Fabrizio ci chiede di fermarci per una rapida visita. Ne vale la pena! Stupendamente ricostruita dopo la distruzione conserva un grazioso centro dove un trenino percorre un percorso veramente incantevole. Ritorniamo al parcheggio nel quale abbiamo lasciato i camper per proseguire il viaggio. Arriviamo in un parcheggio per camper (possibilità di camper service) adiacente le mura della cittadina di Rothenburg ob der Tauber: siamo sul percorso della mitica Romantiche Strasse.

Mercoledì 23 2000 (km 250) il viaggio riprende, il tempo stringe, ed arriviamo a Fussen, l'ultima città nel nostro verso di marcia della Romantiche Strasse. Merita una visita, è graziosa e nelle immediate vicinanze ci sono i castelli più famosi della Baviera. Ci sistemiamo nell'area camper dove riprendiamo fiato e riposiamo.

Giovedì 24 2000 visitiamo la città. Ultimi acquisti: boccali di birra ed altri oggetti tipici. Siamo agli sgoccioli, si sente già aria di rientro. Peccato.

Venerdì 25 2000 (km 570) inizia il vero rientro che nella giornata di domenica 27 2000 ci vede parcheggiare i mezzi a casa. Provo un pizzico di rammarico per la fine della vacanza ma subito penso alla prossima: chissà in quale luogo ci dirigeremo?
Saluto gli amici che hanno partecipato e quelli che mi leggono ed auguro a tutti molti BUONI VIAGGI!
Mauro.


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