Viaggiare - Diari di Viaggio

ESTATE 2008
FRANCIA, PROVENZA E BORGOGNA


(testo e foto di Mauro Gianneschi)

Dal 1 al 23 agosto

Componenti:
Mauro e Patrizia su Rapidò 7096+ del giu 2008
Km iniziali 1100
Km finali 4994
Totale km. 3894

1 ven – Partenza da Lucca alle ore 17,40. autostrada fino a Celle Ligure al punto sosta segnalato dal portolano (PS+CS). Arrivo alle ore 19,50.
P Celle Ligure, superficie asfaltata in discesa. Tempo bello, molto caldo serale, ci sono 10 camper. Km. 210

2 sab – Alle 8 di mattina è già molto caldo. Alle 9,30 partenza in direzione nord; autostrada fino a Savona poi autostrada per Cuneo, uscita prima della città, a Mondovì e per strada normale oltrepassiamo Vinadio e quindi salita al Col de l’Arch. Ci fermiamo per il pranzo pochi km dopo il passo, in territorio francese, a fianco di una graziosa chiesetta di montagna. Sono le 13,30 c’è il sole ma anche una bell’aria fresca d’alta quota.

Riprendiamo la discesa (poco traffico) oltrepassando Barcelonnette e poi il Lac di Serre Poncon (D900), poi per la D942 direzione sud fino a Monetier-Allemont che si oltrepassa così come Laragne-Monteglin, quindi ancora per la D942 prendiamo per le Gorges de la Meouge: spettacolari formazioni geologiche a picco sul fiume. Oltrepassiamo Sederon fino a Montbrun le Bains (villaggio censito dalla rivista francese “Les plus beaux villages de France”). Bel paese arroccato sulle pendici del monte, con un suggestivo castello semidiroccato sotto il quale si sviluppa il borgo con un piccolissimo centro storico a cui si accede da una porta con arco a sesto acuto sovrastata da una torre con orologio.

P MONTBRUN LES BAINS (PS)
parcheggio adiacente al supermercato “Coccinelle” alla fine del paese arrivando da nord. Fondo inghiaiato, illuminato indirettamente. Tempo bello, caldo di giorno, ma temperatura ottima in serata. Siamo soli con alcune auto.
Km. 557

3 dom – Partenza alle 9,30 per Sault con la D942:distese di lavanda in piena fioritura, poi con la D164 per Mont Ventoux a quota 1912 slm. Sosta all’osservatorio da cui si ammira il panorama fino al mare, grandioso. Sosta pranzo in una radura del bosco dopo aver iniziato la discesa (pendenze dal 10 al 12%, i freni fumano). Si oltrepassa Malucene e Vaison la Romaine. Poi ancora Nyons con il suo bel ponte romano sul fiume Eygues, fino a Taulignan. Visita al villaggio circondato da mura medievali con torrioni cilindrici. Bel parcheggio fuori le mura, buono anche per la sosta notturna, dotato di wc e lavandini.

Riprendiamo strada raggiungendo Grignan a 10 km., villaggio molto ben tenuto fin nei minimi particolari, molti negozietti e un bel parcheggio nella zona ovest (segnalato per 400 posti, vicino al cimitero, il primo provenendo da Taulignan è proibito ai camper). E’ il paese di Madame de Savigny, scrittrice e poeta, Duchessa di Grignan, il suo maniero con la chiesa gotica dominano il villaggio dall’alto. Ci spostiamo di pochi km, a La Garde Adhemar, (paese censito) arroccato in cima alla collina, per passare la notte.

P a LA GARDE ADHEMAR, il park si trova in cima al paese, dal quale si domina la valle del Rodano. Grande caldo, non si muove una foglia. Parcheggiamo vicini ad un camperista di Strasburgo ma di origine italiana, conosciuto a Grignan. Ceniamo e poi facciamo una breve visita notturna al paese. Si è alzata una leggera brezza ristoratrice. Parcheggio panoramico anche per auto, fondo ghiaioso, illuminato, tranquillo. Siamo in tre camper.
Km.143

4 lun – Visita diurna al paese di La Garde Adhemar, salutato il camperista francese e fatto rotta sull’Abbazia di Notre Dame d’Aiguebelle, abbazia antica del 1100, inserita in un ambiente monastico molto ampio. Si raggiunge prendendo la D203 per Rochefort en Valdaine. Pranzo al fresco sotto i pioppi nell’area del maneggio di cavalli e “Salle de le Fète” di Puygiron. Dopo una bella siesta al fresco, alle 16 partenza per andare al villaggio di Poet Laval (paese censito, già visto alcuni anni fa, ma sempre bello). Tornati indietro per la D540 a La Begude De Mezenc prendiamo a dx la D9 per Marsanne. Visita al Vieux Village e con una bella scarpinata raggiungiamo la sommità del paese dove si trova l’antica chiesa gotica semidistrutta ma affascinante, da cui si vede un ampio panorama. Riprendiamo strada per Mirmande (paese censito) dove ci fermiamo al primo parcheggio dietro la chiesa. Grande doccia e poi a cena. Breve passeggiata per le strette vie in salita illuminate sapientemente e quindi a nanna.

P MIRMANDE, park de Foire dietro la chiesa alla base del paese. Tempo bello e caldo tutto il giorno. Il park è ventilato e la temperatura ottima. Gratuito, illuminato, fondo battuto. Siamo in 2 camper.
Km. 84

5 mar – Visitiamo Mirmande. Bel villaggio con case tipiche in pietra chiara, molti giardinetti interni. Le strade, strettissime, lastricate con pendenze notevoli sono percorribili solo a piedi. Ci spostiamo a Crest per scaricare le acque reflue e lavare un po’ di roba al PS alla base del paese (segnalato). Pranzo nel parcheggio, all’ombra di un grande tiglio, poi verso le 16 partenza in direzione di Le Puy. Prendendo la N104 si passa da Privas e dopo pochi km si prende a dx la D122 per il Col Des Vios; panorami stupendi, siamo nella zona dei “suc” (antichi coni vulcanici). Ci fermiamo al Gerbier de Jonc, a quota 1551 alla base di un ex cono vulcanico sul quale si arrampicano famiglie intere per raggiungere la sommità dalla quale si gode un panorama magnifico. Nel parcheggio sono fermi alcuni camper.

Il sole al tramonto ammanta di luce dorata tutto quello che illumina. Il silenzio tipico della montagna è rotto dai rari muggiti delle mucche al pascolo libero. Approfittiamo dell’ultima luce per fare una passeggiata mentre i banchetti di souvenir chiudono i battenti. Dopo vari anni ritorniamo a vedere la sorgente della Loira che si trova proprio sottostrada inglobata adesso in un grande manufatto che vende abbigliamento e cianfrusaglie. E’ ancora un minuscolo rivolo di acqua che scaturisce dalla roccia proprio all’ingresso del negozio. Poco lontano raggiungiamo il cartello che indica il crinale dello spartiacque tra il Mediterraneo e l’Atlantico. Ceniamo e poi indossando un maglioncino facciamo un’ultima passeggiata al chiaro di luna prima di andare a letto con la copertina tirata sotto il mento.

P GERBIER DE JONC, al rifugio-ristorante su asfalto, non illuminato. tempo ventilato tutto il giorno con sole e senza nubi. Gratuito. Siamo in 4 camper.
Km. 119

6 mer – Durante la nottata ha fatto qualche goccia d’acqua e la mattinata è nuvolosa. Dopo le operazioni mattutine partiamo in direzione Le Puy. Il sole torna a splendere e fa di nuovo caldo. Arriviamo a Monistrol e poi torniamo indietro fino a St Privat dove imbocchiamo la strada delle Gorges dell’Arlier; spettacolari con formazioni geologiche di roccia contorte come se fossero ondate fluide, intervallate da grandi colonnati basaltici di forma poliedrica chiamati “orgues” simili appunto a enormi canne d’organo. A Prades ci fermiamo alla fine del paese in un bel prato adattato a parcheggio estivo dove mettiamo fuori il tavolo e pranziamo all’ombra del tendalino. L’Arlier scorre a lato del villaggio e le numerose spiaggette incoraggiano i ragazzi a fare il bagno.

Numerose anche le canoe che scendono la corrente insieme ai gommoni da rafting. Dopo pranzo una bella pennichella all’ombra del camper e poi ripartiamo e uscendo dalla stretta strada delle “Gorges” oltrepassiamo Langeac fino a Vielle Briude. Non riusciamo a trovare l’incrocio per Lavaudieu, quindi arriviamo fino a Briude e di nuovo veniamo “caldamente” invitati dal navigatore a prendere la N102 che però non ha collegamenti con Lavaudieu. Continuiamo quindi fino all’incrocio per Domeyrat e arriviamo a questo minuscolo villaggio dominato da un bellissimo castello, in parte deruto, con quattro torri cilindriche in pietra lavica scura. Arriviamo finalmente a Lavaudieu (paese censito) e troviamo una spiacevole sorpresa: nel primo parcheggio sono accampati un gruppo di nomadi che lo occupano interamente con le caravan e le stese di panni. A poche centinaia di metri c’è il secondo parcheggio dove sono parcheggiati cinque camper di turisti.

Ci sistemiamo con un poco di ansia. Andiamo a fare un primo giro in paese che si presenta molto ordinato con una suggestiva piazza a lato della quale una grande chiesa romanica in pietra scura fa bella mostra di se. Case tipiche, alcune a graticcio, molti fiori e pergole d’uva alle porte. Il fiume che scorre in basso è attraversato da un ponte di origine medievale a tre arcate a schiena d’asino in pietra chiara e assai suggestivo. Sono le 19, ritorniamo al camper percorrendo il passaggio pedonale, molto curato, lungo il fiume. Alcuni camper mettono in moto e se ne vanno. Rimaniamo in tre, con qualche apprensione per non rimanere soli, chiediamo agli altri se rimangono per la notte; veniamo tranquillizzati, ma nel frattempo siamo circondati da quattro “rom”, i due più giovani fanno i complimenti per il bel camper mentre i due più anziani con un coltellaccio in mano si dirigono decisi dietro il mezzo. Patrizia rientra veloce dentro, io rimango seduto sulla poltroncina, in allarme rosso, a osservare i due giovani che continuano a dare occhiate al camper. Gli anziani cominciano a sfrondare con movimenti decisi la siepe di salici alla quale ci siamo accostati con il retro del camper.

Ne fanno un gran fascio e, sorridendo dell’allarme causato, ci fanno capire che serviranno per farne cesti e altri contenitori intrecciati. Tensione allentata immediatamente anche dalla vicinanza del camperista francese al nostro fianco che ci tranquillizza parlandoci delle meraviglie di Firenze e Siena visitate lo scorso anno. Ceniamo e dormiamo comunque con un occhio solo. Nel profondo della notte Patrizia è svegliata da un rumore esterno e aprendo la finestra per controllare fuori fa scattare l’allarme svegliando tutti, ma è tutto tranquillo a parte qualche goccia di pioggia che cade dal cielo.

P a LAVAUDIEU, parcheggio misto auto e camper proprio sotto la chiesa che si trova in alto sul roccione. Fondo ghiaioso con brecciolino fine lungo il fiume; illuminazione indiretta. Siamo in 4 camper, gratuito. Tempo bello e caldo tutto il giorno a parte qualche goccia di pioggia nella nottata.
Km. 172

7 gio – mattinata nuvolosa ma senza pioggia, poi spunta il sole. Ripassiamo da Briude per scaricare le acque reflue all’AA a est della cittadina provenendo da Lavaudieu (D588), immediatamente all’inizio della salita che da accesso al centro urbano. Poi dirigiamo verso ovest per le Gorges de l’Allagnon (D909). Strada grande ma con un’infinità di curve che il conducente apprezza poco per l’attenzione alla guida, ma il passeggero è compensato dal bel paesaggio che scorre a lato. Visitiamo Blesle (paese censito), piccolo ma con un bel centro storico; case in pietra e negozi che sembrano del secolo scorso tanto sono vecchie e antiquate le vetrine.

Impostiamo il navigatore per Murat e quello (sempre lui !) ci fa passare per una stradina infame, ripida e strettissima, la D9, sconsigliabile assolutamente anche perché dopo svariati chilometri, a Riol, un cartello stradale avverte che è proibito il transito a mezzi lunghi oltre i m.7,10. Ci fermiamo nell’unica piazzetta fuori del paese, sotto un grande tiglio all’ombra del quale c’è un tavolo con panche per pic-nic. Vicino anche il rubinetto dell’acqua e a pochi metri un wc pubblico dove vuotiamo le acque nere.
Ripartiamo dopo il pranzo e dopo aver fatto un bel riposino all’ombra. Deviamo per una stradina che permette il transito a mezzi lunghi fino a 11 metri per immetterci sulla D21 che attraversa un altopiano stupendo con grandi pascoli e mucche a non finire. Passiamo All’Anche fino alla D3 per Murat, ma la strada per il passo di Peyrol è chiusa ai camper e mezzi grandi, per cui dobbiamo per forza continuare sulla D3 fino a Murat, che oltrepassiamo per ritornare verso nord con la D922 fino a Tournemire (paese censito). Sosta al parcheggio alberato adatto ai nostri mezzi e a piedi attraversiamo il piccolo villaggio arroccato alla montagna, ricco di belle case molto curate.

In fondo a questo percorso si presenta il castello padronale, di forma quadrata, massiccio in pietra scura vulcanica difeso da quattro torri cilindriche, una per ogni vertice. Altissimo e minaccioso visto dal basso. Alle 19 riprendiamo strada per Salers che si trova a 20 km e possiede un’area camper per passare la notte. Ci sistemiamo in questa grande area dove si trovano già una decina di camper, tra i quali un italiano (finalmente, è il primo !) e facciamo una prima visita al paese nella luce magica del tramonto con grosse nubi nere illuminate dai raggi dell’ultimo sole all’orizzonte; molto affascinante il borgo ricco di bei palazzi disposti a corona della piazzetta principale, suggestivo saliscendi di stradine che si dipanano per il borgo, arricchite da negozietti di artigianato tipico. Dalla piazza dell’Esplanade si domina tutta la valle. Alle 20,30 a cena e poi a nanna.

P a SALERS in area inghiaiata prima del paese (100 m) venendo dalla D922. non illuminata, gratuita. Siamo in 10 camper. Cielo nuvoloso in serata, ma senza pioggia.
Km. 183

8 ven – Notte fresca con utilizzo della copertina. Nella mattinata pioggia debole a tratti. La temperatura induce a indossare i pantaloni lunghi e la felpa. Ci spostiamo nel parcheggio vicino alla porta del borgo perché in quello attuale sono arrivate le ruspe per effettuare lavori di sbancamento. Visita al villaggio di Salers. Bel borgo sulla collina che conferma l’impressione piacevole della serata precedente, i negozietti adesso sono tutti aperti e pieni di gente. Non piove più e il sole fa capolino. Pranzo al parcheggio dove nel frattempo sono arrivati decine di altri camper, soprattutto francesi, poi ritorniamo sulla D922 verso nord. Oltrepassiamo Bort les Orgues (anche qui spettacolari colonnati basaltici) e poi La Bourboule verso Le Mont Doré e Besse en Chandesse.

Facendo strada diamo un’occhiata al castello di Murol, massiccia fortezza che incombe sul borgo, ma sono ormai le 19 ed il portone è chiuso quindi visita solo esterna in compagnia dei caprioli cervi e capre che pascolano nel prato recintato sotto le mura del castello; il park del castello è un buon sito per dormire, anche se un po’ isolato, oltretutto anche alla base del paese è segnalata un’area di sosta con pozzetto ed acqua, ma ad appena 10 km c’è Besse, bella cittadina vista qualche anno prima e dotata di punto sosta adatto a passare la notte e dato che è abbastanza presto decidiamo di spostarci presso questa cittadina. Sostiamo al park del cimitero per fare una breve visita al borgo nella luce crepuscolare. Si è mantenuto affascinante come all’ora! Belle case medievali e rinascimentali in pietra lavica e a graticcio. Alle 21 prepariamo cena ed è ancora giorno. Poi stanchi morti andiamo a dormire.

P a BESSE, nel park del cimitero a 100 metri dal centro, fondo asfaltato, illuminato e gratuito. Siamo in sette camper. Il tempo, a parte le prime ore del mattino si è mantenuto buono, in serata è fresco ma sereno.
Km. 144

9 sab – Abbiamo steso il piumino sul letto perché la temperatura notturna è scesa di parecchio (siamo intorno ai 1000 metri). Questa mattina però il sole è splendente; ritorniamo in centro dove le viuzze sono affollate di gente per il mercato del sabato, il solito bric-a-brac, i soliti assaggi di prodotti locali, la cerimonia di uno sposalizio in costume nella chiesa principale, il rito del Pastis al bar. Ripartiamo a metà mattinata per St. Nectaire per visitare la bellissima chiesa Romanico-Alvergnate in pietra scura e dopo, data l’ora giusta per il pranzo, ci spostiamo nell’area di parcheggio, tranquilla con fondo in parte erboso sul bordo del fiume nella zona est del paese a lato della via principale.

Riprendiamo la D996 e dopo poco deviamo a sx per andare a vedere il borgo di St. Floret, distante solo 8 km (paese censito). Il villaggio è inferiore alle aspettative, anzi ci chiediamo quali sono stati gli standard per fregiarsi dell’appellativo “Les plus beaux villages de France” dato dalla rivista omonima. Di notevole c’è la Chapelle de Chastel, posta in alto sul paese, raggiungibile anche con un sentiero ripido da fare a piedi. La sommità del colle ripaga della faticaccia perché si presenta una bella e robusta chiesa tipicamente romanica con campanile tozzo e quadrato che custodiscono insieme un piccolo cimitero per nulla funereo ricco di lapidi che riguardano la resistenza francese contro i tedeschi con ricordi di fucilazioni e soprusi alla popolazione.

Vi sono sepolti molti eroi e generali famosi delle due guerre mondiali. Riprendiamo strada per spostarci verso est fino a Billom, che oltrepassiamo senza fermarci, poi una sosta breve per vedere dall’esterno il castello di Mauzon, in alto, grandissimo di pietra nera ma semidiroccato e lugubre. Il parcheggio del paese però sarebbe adatto alla sosta notturna, tranquillo e adiacente alle prime case del borgo. Continuiamo per la D997 e poi per la D996 fermandoci a Le Monestier, paese poco prima di Ambert. Borgo piccolissimo con poche case e chiesa dietro la quale c’è anche un buon parcheggio. Li vicino, in un grande prato solitario, adiacente il cimiterino, troviamo un camper francese che si ferma per la notte. Dopo brevi informazioni sulla tranquillità del luogo decidiamo di passare la notte in questo posto ameno insieme alla coppia francese.

P a LE MONESTIER, pochi km da Ambert, a ovest di St. Etienne. Sosta su prato, non illuminato, vicino al cimitero, gratuito all’inizio del borgo. Siamo in due camper. Tempo bello tutto il giorno con temperatura primaverile.
Km. 133

10 dom – nottata fresca, abbiamo di nuovo messo la coperta pesante, ma già di prima mattina c’è il sole splendente e non è freddo. Prendiamo la D996 verso est oltrepassando Ambert, strada che percorre dolci colline. Ci fermiamo in uno slargo fuori della carreggiata, in un boschetto di pini dove apriamo il tavolino da pic-nic per pranzare al fresco. Riprendiamo strada dopo un po’ di siesta e oltrepassiamo Montbrison fino alle porte di Lione. A Eveux (15 km a nord-ovest di Lione) ci fermiamo per visitare il monastero domenicano di “La Tourette” progettato da Le Courbusier. Visita guidata in francese con foglietto in italiano; ci sono anche alcuni italiani tra cui due studenti di Architettura di Milano, molto interessati che fotografano, disegnano e misurano tutto. Visita molto esplicativa e interessante che dura ben 2 ore.

Quello che lascia perplesso è l’impatto violento dell’edificio moderno in cemento grezzo,con la natura circostante verde e rigogliosa del parco nel quale è inserito. Riprendiamo strada fino a Perouges. Parcheggio deserto e fuori mano con la sbarra abbassata circondato da un’alta siepe che lo nasconde alla vista. L’ora ormai tarda, il tempo un po’ nuvoloso e la solitudine del luogo non incoraggiano la permanenza per cui dopo qualche giro nelle vicinanze, senza trovare alternative piacenti, nemmeno nel parcheggio del supermercato del vicino paese di Meximeux, rumoroso e illuminato a giorno, troviamo nel minuscolo villaggio di St. Eloi il posto ideale nella piccolissima piazzetta della chiesa. Siamo ad appena 5 km da Perouges, tranquillità assoluta, wc pubblico e rubinetto dell’acqua a due metri dal camper, illuminazione discreta ma non invadente, ideale per passare la notte.

P a St. ELOI, piccolo villaggio, 5 km a nord di Perouges, nella minuscola piazzetta della chiesa romanica. Asfaltato, illuminato, tranquillo e silenzioso, gratuito, con wc pubblico e rubinetto dell’acqua a portata di manichetta. Siamo soli. Temperatura giornaliera ottima con il sole per la maggior parte della giornata, in serata temperatura primaverile.
Km. 196


11 lun – Notte molto tranquilla, tanto che ci sveglia il canto dei merli alle 8,20. Approfittiamo del rubinetto fuori per riempire il serbatoio dopo aver fatto tutto il bucato possibile. Scarichiamo nel wc pubblico e lasciando tutto pulito intorno ritorniamo a Perouges per vedere il paese (censito). Il parcheggio della sera prima che sembrava distante e isolato è a due passi dal centro e adesso ci sono anche tre camper e alcune auto. La sbarra si alza semplicemente introducendo due euro per tutto il giorno. Il villaggio, circondato da mura medievali, è accessibile da una porta ogivale che si apre nella cortina e l’interno è semplicemente bellissimo.

Peruoges case a graticcio

Case a graticcio, bei palazzi, strade pulite e ben tenute con tanti fiori ed una piazza centrale che sembra la scenografia di una rappresentazione teatrale. I rami del tiglio secolare al centro sono sorretti da grosse pertiche per non farli crollare a terra e nell’intorno, a corona della piazza, negozi, palazzetti medievali e rinascimentali fanno bella mostra di se. Essendo sulla sommità di un colle il borgo è formato da abitazioni disposte in cerchi concentrici rispetto alla piazza e si concludono con le mura perimetrali.

Quasi tutte le abitazioni sono ristrutturate intelligentemente senza stravolgere l’ambiente originale. Verso le 12 comincia a piovigginare per cui rientriamo al parcheggio. Notiamo che di fianco alla chiesa principale, che si trova appoggiata alle mura difensive, c’è un altro parcheggio abbastanza ampio da permettere la sosta ad alcuni camper. Riprendiamo la D4 cercando di visitare il castello di Le Montellier, ma è inaccessibile anche la strada per arrivare perché è tutto privato. Percorrendo strade di campagna arriviamo quindi a Villars les Dombes, al “Parc Ornithologique” dove ci sono ampi parcheggi ombreggiati e gratuiti, ma un cartello molto chiaro indica che la sbarra di ingresso chiude dalle 22 alle 6 di mattina.

Facciamo una passeggiata intorno per vedere che all’ingresso del parco degli uccelli c’è una lunga fila di famiglie con bambini in attesa di fare il biglietto (salato) per entrare (13 € adulti e 10 € bambini). Visto che sta piovendo e il tempo non manca, prepariamo un buon pranzetto, cucinato come si deve e innaffiato di “beaujolais” seguito da un prolungato riposino pomeridiano per smaltire il tutto. Il parcheggio si sta riempiendo di auto e camper (c’è anche il CS) e il sole finalmente ricompare. Ci spostiamo a Bouligneux per fotografare il castello di mattoni rossi (privato anche questo) sullo stagno, poi a continuare fino a Sandrans.

Foto alla bella chiesa romanica restaurata all’esterno ma squallida all’interno con soffitto in perline di legno verniciato. Raggiungiamo Chatillon s/r Chalaronne distante pochi km . facciamo un giro all’interno del Bricomarket per acquistare alcune cosette, poi visitiamo il borgo, assai grande ma con centro storico interessante. Bella chiesa gotica e soprattutto una bella Halles antica con struttura in legno di origine medievale, che aveva funzione di mercato coperto. Immensa, con capriate a vista e tantissimi fiori intorno. Continua a piovere e torniamo al camper perché siamo ormai al tramonto. La sistemazione che ritenevamo provvisoria si rivela invece ottima per passare la notte. Il parcheggio è nella zona est del borgo, vicino al centro, leggermente rialzato rispetto al piano di campagna e nel frattempo si è sistemato vicino a noi un altro camper di francesi decisi a pernottare anche loro.

P a CHATILLON SUR CHALARONNE nella parte alta della piazza dove si trova anche l’Ufficio Turistico. Asfaltato, illuminato, gratuito e tranquillo. Piove e la temperatura giornaliera e serale si è abbassata.
Km. 61

12 mar – Mattinata ventosa; questa notte è piovuto un po’. Ripassiamo dal Bricomarket per cambiare il flessibile della doccia perché inidoneo, poi direzione Abbay de Notre Dame de Dombes. Attraversiamo una bellissima zona ricca di stagni affollati di trampolieri, aironi e cicogne bianche. Piove e l’abbazia è chiusa perché oggi è giorno di preghiera. La pioggia continua insistente ed è freschino. Decidiamo di pranzare in questo parcheggio, poi direzione Bourg en Bress per la N83. prima della città però deviamo a dx per la D64 secondaria per passare da Certines a vedere il castello di mattoni con torri rotonde descritto dalla rivista “Itinerari e Luoghi”.

Foto solo dall’esterno perché è privato. La pioggia continua forte. Arriviamo alle porte di Bourg en Bress e ci fermiamo a Brou per vedere la famosa Abbazia Royal fatta costruire nel 1530 da Margherita d’Austria, dove è sepolta insieme al consorte Filiberto di Savoia e la madre Margherita di Borbone. Bellissimo tutto l’edificio e soprattutto la cappella interna delle sepolture e i tre chiostri interni (ricorda molto la cattedrale di Bathalla in Portogallo). Entriamo in città e parcheggiamo in Rue Graneuille, a pagamento (0,80/ora) per visitare il centro storico. Ha smesso di piovere, ma è comunque molto nuvoloso. Il centro presenta alcune cose interessanti quali case a graticcio medievali ed una bella cattedrale. Molto bello il teatro in stile Liberty. Riprendiamo strada per cercare un posto per dormire. Prendiamo la D1079 che poi diventa D975 verso Tournus e ci fermiamo dopo circa 30 km a nord di Bourg en Bress, a St.Trivier, villaggio rurale, dove troviamo un bel parcheggio per turisti, tranquillo e fuori dal rumore della strada.

P a St.TRIVIERS DE COURTES, park davanti ai pompieri, su fondo in grigliato di plastica e pratino. Illuminato, gratuito, tranquillo. Alle 20,30 arriva un altro camper con rimorchio, francese, per passare la notte. Saluti e poi a cena e a nanna. Temperatura 21°, da felpa.
Km. 95

13 mer – Nottata con coperta tirata sotto il mento (20°). Scarico acque nere e grigie e carico ai wc pubblici molto comodi. Partenza per Tournus alle 10 per la D975. Parcheggio al Quai de la Marine dove ci sono alcuni camper di cui 4 italiani. Visita alla cattedrale romanica con il chiostro interno, molti belli. Visita al centro storico passeggiando per la via principale fino al suo termine dove si trova la chiesa de la Madaleine, periodo primo romanico semplice e austera. Rientriamo al camper per il pranzo. Giornata soleggiata con cielo sereno e blu, temperatura gradevole come se non avesse mai piovuto in questi giorni. Partenza dopo il riposino pomeridiano prendendo la D14 fino al villaggio di Brancion con castello e borgo pedonale, in parte restaurato.

Chiesa romanica con interno affrescato posta sulla sommità del colle con vista panoramica dal piazzale erboso. Ci spostiamo a Chapaizè, villaggio rurale con la chiesa romanica più antica di Borgogna, suggestiva; parcheggio ottimo (anche per la sosta notturna). Quindi attraversiamo Cormatin dando uno sguardo rapido al castello ottocentesco perché immersi nel traffico paesano e con grosse difficoltà di parcheggio (i francesi girano molto). Prendiamo la D981 fino a St.Gengoux le National. Borgo discreto con vestigia medievali. Chiesa romanica con curioso campanile binato, Donjon quadrato e massiccio alla fine del paese e tracce di mura perimetrali al borgo. Decidiamo di andare a vedere il piccolissimo villaggio di Burnand a 5 km verso ovest.

Poche case rurali con bello chateau privato con possibilità di visita ma adesso è tardi per cui è chiuso. Non c’è nemmeno possibilità di parcheggio per cui invertiamo la marcia e torniamo a St. Gengoux, andiamo a parcheggiare a la Gare della vecchia stazione dismessa. C’è l’area attrezzata (segnalata) dove sono in sosta una decina di camper. La stazione e l’intorno sono stati trasformati in parco de loisiris per la comunità del paese. Bel giardino con prato, scarico, acqua ed elettricità gratuiti.

P a St. GENGOUX LE NATIONAL, nell’AA della gare. Fondo in parte inghiaiato e asfalto, con scarico, acqua ed elettricità gratuite. Non illuminata. 10 camper, (2 olandesi, 6 francesi, 1 belga e noi). La temperatura alle 21 è di 21°. Bel tempo tutto il giorno.
Km. 80

14 gio – Stamani alle 8 la temperatura interna è di 14°; diamo un’accensione alla stufa anche per avere acqua calda. Tempo discreto. Prendiamo la D28 e poi la D983 oltrepassando Buxy e poi Gyvry, paesini tipici francesi. Arriviamo a Rully con la D981. Compare il castello dominante il borgo, immerso nei vigneti ordinati e carichi d’uva. Merita una deviazione per visitarlo, cosa che facciamo e poi visto che è l’ora di pranzo, troviamo un bel parcheggio li vicino, al cimitero, dove prepariamo un’abbondante colazione.

Tentiamo di mettere il tavolino fuori, ma nonostante ci sia il sole non è proprio caldo per cui mangiamo dentro il camper: coniglio alle erbette provenzali e vino “beaujolais”. Dopo la siesta e lo smaltimento della bevuta, a continuare verso nord. Sosta per visitare il castello di Rochepot (€7,5/persona) con visita guidata molto esaustiva anche se in francese, ma con foglietto in italiano. Il maniero è privato ed in parte abitato dai proprietari. Ancora verso nord per la N6 e per la D17 strettissima da sembrare una single track inglese.

Passiamo il borgo di Lusigny s/r Ouche dove si vedono bellissimi lavatoi antichi sul fiume, poi, dopo 2 km Bligny s/r Ouche, anche qui bel lavatoio coperto sul fiume. Prendiamo quindi la D970 e oltrepassato il Canal de Bourgogne saliamo a Chateaneuf (paese censito), sul colle isolato nella campagna. Piove. Attraversiamo il paese dove la strada e poco più grande del camper, seguendo l’indicazione del parcheggio posto alla sommità del paese. Il percorso ci mette in ansia perché basterebbe un motociclo per bloccare tutto.

Troviamo il park alla fine della stradina. Illuminato ma un po’ isolato rispetto alle case. Visitiamo il borgo con la pioggia battente e l’ombrello aperto che ripara poco. Molto suggestivo, ma con quest’acqua, poco fruibile. Arriviamo fino al castello (chiuso) e quindi torniamo al camper mezzi fradici. Vicino a noi si è sistemato un altro camper belga con macchina a rimorchio. Ci chiediamo come ha fatto ad attraversare il paese ! Poi si accoda un altro van francese. Pensavamo di passare la notte da soli in questo sperduto parcheggio e invece abbiamo compagnia. Prepariamo cena con tutta calma, poi una bella lettura con la pioggia che rumoreggia e infine a nanna.

P a CHATEANEUF, park per auto asfaltato in cima al paese, segnalato. Illuminato, gratuito. Siamo in tre camper. Temperatura 18°. Nuvole e pioggia.
Km. 83

15 ven – Stamani la temperatura interna è di 12°. Accendiamo la stufa. Scendiamo dal borgo di Chateaneuf per andare a vedere Commarin. Stupendo castello con torrioni cilindrici e copertura a cono, esempio classico di residenza seicentesca francese. Prendiamo di nuovo la D970 verso nord che corre spesso parallela al Canal de Bourgogne. Tante chiuse per la navigazione. Ci fermiamo a vedere la bella chiesa di St.Thibald, in parte diroccata e ricostruita. Stupendo portale gotico in pietra decorato di sculture che presentano ancora tracce di antico colore.

L’interno altissimo con volta composita a vele multiple, è illuminato dalle slanciate vetrate a tutta altezza. Bell’altare con ambone in legno scolpito con figure bibliche colorate. Il paese è invece piccolissimo e la chiesa si eleva con tutta la sua imponenza sulle poche abitazioni. Riprendiamo strada fermandoci prima di Semur s/r Ausoix nello spiazzo di una chiusa sul Canal de Bourgogne. Ricomincia a piovere e noi prepariamo il pranzo. Arriviamo a Semur e troviamo parcheggio vicino al centro.

Visitiamo il borgo (censito) tra un po’ di pioggia e un po’ di sole. Bellissima la cattedrale del ‘400, molto ricca anche all’interno, poi il borgo che si svolge sul greto del fiume Ausoix, con rempart e torrioni di difesa. Bello il piccolo centro storico pedonale. Ripartiamo, nuova meta il castello di Bussy Rabutin, residenza seicentesca del marchese di Rabutin. Interno (visita guidata) ricco di mobili e quadri d’epoca, esterno con un bel giardino geometrico all’italiana e terrazza che domina il borgo sottostante, in basso un’ampia peschiera. L’edificio è circondato da un fossato con acqua in una magnifica scenografia. Ci spostiamo a Flavigny s/r Ozerain (censito). Visita al piccolo villaggio con belle case alcune a graticcio, medievali, altre tipicamente quattrocentesche con finestre rettangolari, crociate e contornate da cornici in pietra sagomata. Ci fermiamo per la notte nel parcheggio turistico. Dopo poco si ferma un altro camper francese.

P a FLAVIGNY s/r OZARAIN, park alla base del paese, con piante da frutto, su ghiaia con acqua e WC pubblico. Non illuminato, gratuito. Non piove più e la temperatura è di 18°.
Km. 128

16 sab – Bel tempo stamani, ma la temperatura esterna è di 10°. Accendiamo la stufa. La temperatura aumenta rapidamente con l’alzarsi del sole. Cominciamo a fare la strada verso sud. Ripassiamo da Semur en Ausoix poi per la D970 e poi la N81 ancora verso sud. Passiamo Arnay , poi sosta pranzo in un’area pic-nic lungo la strada. Arriviamo sulla circonvallazione di Autun e quindi per la D994 ancora verso sud. Passiamo Digoin e per la D982 arriviamo a Marcigny dove deviamo per andare a vedere Semur en Brionnais (censito). Bello e imponente il donjon e soprattutto bellissima la chiesa parrocchiale romanica abbinata al monastero. Ritorniamo a Marcignye riprendiamo la D982 fino a Roane che oltrepassiamo con la veloce circonvallazione a quattro corsie gratuita verso Feure e poi St.Etienne. La circonvallazione ci porta a St.Victor s/r Loire per arrivare al PS segnalato dal Portolano.

P a St.VICTOR S/R LOIRE, parcheggio misto al porticciolo sulla Loira che si raggiunge dopo 3 km dal paese. Asfalto, illuminato, gratuito, ombreggiato. Siamo in 6 camper. Serata nuvolosa ma senza pioggia. Temp. esterna 21°. Tutto tranquillo.
Km. 324

17 dom – Stamani cielo coperto e pioviggina. Alle 8,30 la temperatura è di 18°. Operazioni igieniche e poi scarico delle acque al pozzetto per camper. Mettiamo in moto e rifacciamo 3 km stavolta in salita per andare a vedere il borgo di St.Victor. Non piove più ed il sole fa capolino riscaldando l’aria. Nel piccolo borgo ha sede un minuscolo museo proprio nel mastio del castello. L’impiegato parla anche l’italiano, quindi ci spiega le fasi della costruzione della diga che sbarra la Loira formando il grande lago in basso dove eravamo parcheggiati al porticciolo. Illustra il paese come era prima, attraverso foto e documenti che mettono in evidenza gli edifici che ormai rimangono sotto il livello dell’acqua (come Vagli in Garfagnana). La visita è gratuita nei giorni di festa. Bella anche la piccola chiesa romanica circondata dalle poche case in pietra a vista, pulite e ricche di fiori.

Riprendiamo strada per fermarci dopo 6 km a Firminy, per vedere il “Site de le Coubusier” dove sono raggruppati la Eglise, l’Unite d’Abitazion e la Maison de la Coulture del grande architetto. Arriviamo alla zona dello stadio, parcheggiamo e passiamo due ore ad ammirare questi edifici moderni spettacolari. Pranzo vicino alla chiesa poi per la N82 passiamo Annonay e quindi ci immettiamo sulla N7 verso sud fino a Tournon, dove deviamo a sx per la D532. Passiamo il grosso centro di Romans s/r Isere e per la D52 arriviamo dopo una quindicina di km, tra belle colline, a St.Antoine l’Abbay, che si presenta alto sul colle con l’imponente facciata della cattedrale illuminata dalla luce dorata del tramonto.

Firminy, il “Site de le Coubusier”, l’Eglise e Unite d’Abitazion

Parcheggio nella parte alta del paese, vicinissimo al centro. Visita serale al borgo sapientemente illuminato con luci tenue e soffuse, poi cena, sono le 21 ed è ancora abbastanza chiaro, quindi a nanna.

P a St ANTOINE L’ABBAY, a nord-est di Valence. Park nella parte alta del borgo, fondo erboso, molto comodo e silenzioso, a 100 metri dal centro. Non illuminato, gratuito; siamo in tre camper. Buona la giornata con sole e caldo ma non troppo 22°. Di sera scende a 21° alle ore 21.
Km. 167

18 lun – Temperatura mattutina alle ore 8 è di 14°. Tutto il giorno fermi a riposo godendoci il paesaggio con piccole passeggiate per il paese e frequenti pennichelle . Temperatura serale 21°. Tempo bellissimo tutto il giorno.

P a St.ANTOINE L’ABBAY
Km.000

19 mar – Alle ore 9,30 la temperatura è di 21°. Cielo un poco lattiginoso ma con apertura di sole.


Bouligneux le chateau

Promette bene. Partiamo dal parcheggio e ci fermiamo a Romans s/r Isere al SUPER U per fare spesa grande. Pranzo alle 14,30 nel park del supermercato, a base di paella fresca fresca e vino locale, poi verso sud per la D538 fino a Crest e poi ancora per la D538 tra bei paesaggi ci fermiamo a Saou, piccolo villaggio all’inizio di una gola scavata dal fiume, con imponenti formazioni rocciose che dominano anche il paese. Un improvviso acquazzone ci costringe a riparare sotto il tendone di un bar. Tuoni lampi fulmini e saette, il tutto nell’arco di 10 minuti, poi di nuovo il sole. Torniamo al park visitors, bello su suolo erboso tra alberi di pero.

Il temporale ha abbattuto numerose frutti a terra, e noi come altri turisti che hanno parcheggiato nel prato, raccogliamo tranquillamente. Riprendiamo verso sud con la D538 che vicino a Bordeaux (non quello sull’Atlantico) cambia numero e diventa D70. Bello il Defilé de Trent Pas (gole lungo il Rubion) verso Nyons. Il park con AA segnalato dal portolano presso questa cittadina è occupato interamente da nomadi. Sono già le 20 passate e dirigiamo su Mirabel Aux Bonnies (7 km a sud sulla D538) dove è segnalata un’altra AA. Quando arriviamo è rimasta un’unica piazzola libera (rigidamente picchettata) dove ci sistemiamo per la notte.

P a MIRABEL AUX BONNIES, 7 km a sud di Nyons. Bel parcheggio, ma senza acqua ne scarico, fondo erboso con un grande albero in mezzo all’area sotto il quale è assolutamente vietato parcheggiare. Gratuito, non illuminato, tranquillo, a lato della D538 prima del paese provenendo da Nyons. Giornata discreta a parte il rapido temporale. Temp.sui 21°. La sera 20°. Siamo in 10 camper, quanti ne contiene l’area.
Km. 171

20 mer – Durante la notte ha fatto un altro temporale con tuoni e fulmini ma con poca acqua. Ora alle 8,30 c’è il sole e la temperatura è di 17°. Prendiamo verso Nyons e poi verso est con la D94 che percorre un tratto magnifico specialmente per le Gorges des St. May. Andiamo a visitare questo paesino “perché”, significa arroccato, sullo sperone calcareo che domina il fiume Eygues. Non ci sono negozi a parte un bar, il pane viene portato con un furgoncino dal panaio ambulante tutte le mattine. Il minuscolo cimitero è nel punto più alto e panoramico dello sperone. In alto volteggiano le aquile e grifoni che qui fanno il nido negli anfratti della roccia del canyon.

Dopo la breve passeggiata (è consigliabile lasciare il camper sulla nazionale) in paese ripartiamo per sostare nell’area pic-nic per il pranzo. Una quindicina di grifoni dal collo nudo volteggia nell’aria sopra di noi a bassa quota. Siamo alle porte di Remuzat che come paesino è assai anonimo ad eccezione della posizione che occupa nella gola del fiume e dei numerosi nidi di questi grossi rapaci. Riprendiamo la D94 che dopo Remuzat diventa la D994, ma continua ad attraversare bei paesaggi. A Serres deviamo verso sud per la N75 attraversando Laragne-Monteglin fino a Sisteron, grande paesone dominato da una imponente fortezza visibile anche da lontano. Il park sotto la fortezza è troppo frequentato e rumoroso, decidiamo di andare a Valonne per dormire, è distante 10 km verso sud sulla sponda della Durance, ma il park segnalato all’area pic-nic non è usabile per la sbarra a due metri. Proviamo a l’Escale, ma è troppo piccolo come paese e i parcheggi troppo angusti.

Attraversiamo la Durance e finalmente troviamo un ampio parcheggio sotto il castello di Chateau Arnoux. Ci sono altri quattro camper ; è un po’ rumoroso perché a lato della N85 percorsa anche da camion, ma ci accontentiamo. Cena e poi un giro in paese. C’è un altro parcheggio buono più defilato, vicino al complesso scolare, segnalato dal portolano, sicuramente più silenzioso, ma con alcuni problemi di ingresso alla piazzetta. Carine le strade a saliscendi e i giochi di luci che illuminano il castello cambiando colore ad intermittenza e dando all’edificio tonalità diverse, giallo, rosso, blù, viola. Alle 23 andiamo a letto. La temperatura è di 23° e il tempo è stato bello tutto il giorno.

P a CHATEAU ARNOUX, nel park del castello, fondo asfaltato a lato della N85, molto ampio, vi sostano anche alcuni camion. Wc pubblico , ma l’acqua è impossibile prenderla dal lavandino. Illuminato, gratuito e tranquillo perché ad una certa ora il traffico cessa quasi del tutto.
Km. 131

21 gio – Alle 8,30 la temperatura è di 18°, il tempo è bello e la notte è stata molto tranquilla. Dopo le operazioni mattutine ci spostiamo a Malijai, poco a sud sulla riva sx della Durance per vedere la villa-castello dove Napoleone trascorse il giorno e la notte tra il 4 e il 5 marzo 1815. visita solo dall’esterno perché adesso e l’Hotel de Ville del paese. Ci spostiamo ancora verso sud fino a Les Mees, fermandoci nel parcheggio sotto l’interessante formazione rocciosa denominata “Rochers des Mees”. E’ una formazione colonnaria multipla di roccia sedimentaria composta da breccia e terra in forme coniche simile, all’aspetto, alle piramidi di terra del Trentino, ma cento volte più grandi.

Otto di esse si sviluppa il paese. Il park dove siamo è dotato di tavoli da pic-nic, ombreggiato e pulito. C’è anche un piccolo edificio dell’ufficio turistico per le informazioni su come e quando visitare questo sito. Pranziamo all’ombra degli alberi insieme a tanti altri turisti. Dopo un poco di siesta riprendiamo strada per andare a vedere il Monastero di Ganagobie, pochi km a sud di Chateau Arnoux. Bella salita di 4 km con strada stretta e tutta curve. Il monastero è precluso ai forestieri però la chiesa è visitabile. In stile romanico è dotata di un importante portale d’ingresso ricco di sculture a carattere religioso e fregi geometrici. Il colore ocra della pietra con cui e costruita la chiesa è esaltato dai raggi solari del tardo pomeriggio.

E’ costruita su un dirupo sulla Durance dal quale si ammira lo svolgersi sinuoso del fiume in fase senile, punteggiato dai paesi che ne sfruttano l’orografia. La vista spazia fino quasi al mediterraneo e dalla parte opposta fino al Mont Ventoux. Discendiamo con la dovuta cautela la strada fatta prima e ci spostiamo a vedere il piccolo villaggio di Lours, classificato tra i “villages de caractere”, ci accoglie un bel parcheggio nuovo nuovo dove sostano già due camper. Visitiamo il villaggio “perché”(arroccato) molto ben tenuto, con il castello privato in cima al paese, poi passeggiata fino alla cappella di Notre Dame de la Vie, poco lontana fuori dal nucleo abitato, e quindi rientro al camper. Apriamo il tendalino (anche gli altri ce l’hanno aperto) e ceniamo fuori con la vallata sotto i nostri occhi fino al calare del sole.

P a LOURS pochi km a sud di Chateau Arnoux, su una deviazione a dx dalla N96. park ideale a 100 metri prima del paese. Su asfalto colorato, alberelli a intervalli regolari, acqua a pulsante e wc pubblici. Gratuito e illuminato. E’ stato bellissimo tutto il giorno con temperatura massima sui 27°. In serata alle 20,30 sono 24°.
Km . 40

22 ven – La temperatura minima notturna è stata di 20°. Dopo le operazioni di scarico e carico acqua partiamo per visitare Manosque, poco più a sud sulla N96. Visita alla cittadina, dotata di molti parcheggi, ma quasi tutti pieni e poco adatti a mezzi ingombranti. Troviamo posto quando ormai le speranze erano perse. Cittadina tipica provenzale, di una certa grandezza; quasi tutte le piazze sono occupate dai tavoli delle numerose brassseri che vi si affacciano, ombreggiate dai grossi platani e dai multicolori ombrelloni. Vita movimentata in tutte le strade e un’infinità di negozietti che espongono anche sulla via i prodotti regionali: ovunque nell’aria il profumo della lavanda che si raccoglie in questi giorni.

C’è una bella porta pedonale che dà accesso al centro storico, le due chiese principali sono adibite, oltre al culto anche ad esposizione di opere di artisti contemporanei: molto interessante ed originale l’iniziativa. Per evitare il rischio di rimanere imbottigliati nel parcheggio auto decidiamo di spostarci e prendendo la D907 verso Pierrevert troviamo un parcheggio ombreggiato dai gelsi per pranzare. Dopo ripartiamo per fermarci 12 km a ovest a Montfuron sulla D907 per vedere il vecchio mulino a vento, in alto sulla collina, il villaggio è poco sotto raccolto in poche case; nell’intorno vi sono antichi resti di castello ormai adeguati a terra descritti da una tavola di orientazione. Bel panorama sui monte Lure e della Durance. Riprendiamo la D907 e poi la D1400 fino a Mane per visitare il maestoso convento di Notre Dame de Salagon. Ingresso a 6€/persona che comprende la visita con auricolare in italiano e foglietto illustrativo; museo etnografico che spiega le fasi di lavorazione della lavanda, giardino delle erbe aromatiche e chiesa romanica con i suoi affreschi.

Proseguiamo per Forcalquer; bella cittadina con centro storico pedonale, troviamo park presso il convento Cordeliers, segnalato in loco, per ora deserto, vicinissimo al centro (quello segnalato dal portolano è nei pressi del camping, ma a lato di una strada di scorrimento e quindi troppo rumoroso). Visita al centro storico dove si svolge anche il mercato del venerdì, percorriamo le antiche stradine lastricate in salita e discesa ammirando i numerosi negozietti di artigianato. Arriviamo fino alla sommità del colle dove si trova la grande torre quadrangolare ed ancora più su dove c’è una pregevole cappella poligonale dalla quale si ammira il paesaggio a 360 gradi. Scendiamo l’antico viottolo, ripassiamo dal mercatino dell’artigianato, acquistiamo alcune cosette e poi al camper a preparare la cena. Troviamo vicino a noi altri sei camper, tutti italiani, che nemmeno salutano. Il tempo è stato bello tutto il giorno.

P a FORCALQUER nel pak Le Cordeliers, all’inizio del paese arrivando da est per la D4100 o D12. accesso al paese tramite sentiero pedonale di poche centinaia di metri. Fondo ghiaioso, gratuito, non illuminato, no acqua e wc. Temperatura alle ore 20 di 27°.
Km. 71

23 sab – Notte tranquilla e fresca, è scattato l’allarme senza motivo apparente. Temperatura stamani è di 19° alle ore 9. facciamo tutta strada fino a Lucca fermandoci solo per pranzare. Arriviamo nel primo pomeriggio, questa sera è il 20esimo compleanno di nostro figlio Gulli che è rimasto a casa.
Km. 602

Totale km 3894

 


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