LA FRANCIA E' SEMPRE LA FRANCIA - ESTATE 2004
di Armando Vaghi
Periodo: 4 - 22 agosto 2004
Mezzo: ELNAGH DORAL 114 Transit TD 2.5
gem.
Km. totali percorsi: 2.978
Equipaggio: Io, mia moglie Sandra e i
miei figli Michele e Stefano
Sosta: libera e/o aree sosta , campeggi.
Note di carattere generale
LE STRADE
Per visitare la Francia non abbiamo mai percorso autostrade
in quanto la viabilità ordinaria francese offre molte
alternative sia a livello paesaggistico che di comodità.
L'unico tratto autostradale utilizzato è quello che
riguarda la Svizzera e l'Italia.
LE SOSTE
Aree di sosta :reperite tramite internet sui siti: www.campereavventure.it,
www.turismoitinerante.com e pubblicazioni dedicate al nostro
mondo.
I CAMPEGGI
La scelta di fermarci in campeggio è stata fatta
solamente per motivi logistici e molto limitata.
ITINERARIO
E' stato pianificato con l'ausilio dell'Atlante stradale
e turistico della Michelin , Internet, programmi del tipo
ROUTE 66, ma soprattutto fantasia e voglia di scoprire nuovi
luoghi.
DOCUMENTAZIONE AL SEGUITO
Come al solito la documentazione l'abbiamo recuperata soprattutto
attraverso internet, sui siti:
www.turismoitinerante.com
www.taccuinodiviaggio.it
www.campereavventure.it
PREMESSE
Mai come quest'anno le nostre vacanze sono state
preparate senza precise direttive;non sapevamo quando e
quanto saremmo potuti andare in viaggio. La prima idea era
di andare verso il nord della Spagna e spingerci magari
in Portogallo, così abbiamo preparato tutta la documentazione
necessaria; ma proprio l'incertezza del periodo e della
durata delle mie ferie ci ha costretti, bella costrizione,
ad optare per la nostra amata Francia, già plurivisitata
ma mai sufficientemente esplorata. Abbiamo aggiunto nuovi
tasselli che mancavano al nostro puzzle realizzato in terra
francese, il nord estremo:Nord Pas de Calais,Picardie e
Haute Normandie. Naturalmente alcuni punti sono stati rivisti
più che volentieri, ma abbiamo scoperto altri luoghi
più volte sfiorati e mai visitati.
DIARIO DI BORDO
Mercoledì 4 agosto 2004 * TRESCORE-
BACCARAT - Km.parziali: 537, Km totali: 537
Tutto è pronto, il tempo è bello e finalmente
le incertezze sulla meta delle nostre vacanze sono scomparse;alle
8 e 45 del mattino partiamo per il nord della Francia con
un programma di massima che prevede la visita delle spiagge
del Nord Pas de Calais, da Calais a scendere verso sud ovest
verso la Normandia. Per questa prima tappa di avvicinamento
non ci vuole molta fantasia, per cui le strade percorse
sono le solita, SS342 Briantea fino a Como, poi autostrada
svizzera fino a Basilea con tappa pranzo nell'area di servizio
S.Gottardo sud, quindi si entra in territorio francese con
direzione Colmar e poi salita al Col du Bonhomme dove ci
fermiamo per la merenda. Dopo la pausa il nostro viaggio
prosegue sino a Baccarat, capitale della cristalleria, dove
andiamo a sostare nel parcheggio riservato ai camper vicino
all'ufficio del turismo con possibilità di carico
e scarico e elettricità. La serata è fresca
e siamo in compagnia di altri due equipaggi francesi; facciamo
anche una bella passeggiata lungo il fiume e poi ci concediamo
il meritato riposo. Buona notte.
Giovedì 5 agosto 2004 * BACCARAT
- CAMBRAI - Km.parziali: 463, Km totali: 1.000
Secondo giorno di viaggio e di vacanza, il tempo passa dal
poco nuvoloso al sereno nel volgere di poche ore. Oggi ce
la prendiamo comoda, facciamo colazione e lasciamo Baccarat
verso le 9 e 30 con la N59 superiamo Luneville, quindi con
la A33 e la A31 aggiriamo Nancy per prendere la N4 in direzione
St.Dizier. Arrivati a Ligny en Barrois svoltiamo sulla N135
verso Bar le Duc, dove ci fermiamo per fare gasolio e pranzare
da Mc.Donald. Per portarci verso Reims, all'uscita di Bar
le Duc prendiamo la D994 che, attraverso paesaggi campagnoli
fatti di immense distese di campi coltivati e fattorie con
bestiame al pascolo, ci fa arrivare a nord di Chalons en
Champagne dove prendiamo la N44 in direzione Reims. Girando
intorno alla città proseguiamo con la N44 in direzione
Laon, poi St.Quentin e sempre con la stessa N44 arriviamo
a Cambrai. In questa città è consentita la
sosta dei camper nella zona della chiusa di Contimprè
(segnalata su internet), dove ci fermiamo proprio mentre
sta attraversando una chiatta. Siamo sulle rive del porto
canale, e ancora una volta ci sistemiamo vicino alla riva
del bacino del porto, fianco a fianco di house-boat ormeggiate
qui per la notte. La serata la passiamo passeggiando sul
lungo fiume, assaporando la tranquillità del posto
che ci ospiterà per una dolce e riposante notte.
Venerdì 06 agosto 2004 * CAMBRAI
- CAP BLANC NEZ - Km.parziali: 181, Km.totali:
1.181
Durante la notte ha piovuto e anche al risveglio scopriamo
che il tempo è brutto, continua a minacciare pioggia.
Abbiamo dormito bene, nonostante il tempo grigio abbiamo
una gran voglia di raggiungere subito il mare. La nostra
strada attraversa i paesi di Arras (D939),Bethune(D937),St.Omer
(N43) e poi Ardres dove prendiamo la D231 per Guines e la
D215 in direzione Escalles dove troviamo una nuova area
sosta attrezzata che per 3 € ci fa caricare e scaricare,
dove è anche possibile sostare, una sorta di mini
campeggio per turisti di passaggio, senza nessun servizio
accessorio se non il camper-service. Siamo a pochissimi
chilometri dalle falesie di Cap Blanc Nez, nei pressi di
Sangatte dove c'è l'imbarco sui treni che percorrono
l'Eurotunnel.Raggiungiamo quindi l'area di Cap Blanc Nez,
veramente comoda e sicura, quando sono circa le 14, pranziamo
e visto che il sole finalmente si fa rivedere iniziamo a
respirare l'aria fresca e frizzante della costa del Pas
de Calais. Dall'alto della magnifica falesia si gode uno
spettacolo meraviglioso, il mare davanti a noi è
solcato dalle navi che vanno verso l'Inghilterra, e il cielo
azzurro fa da giusta cornice a questo spettacolo che sono
le falesie. Sotto la spiaggia in ciottoli, si va ingrandendo
con la bassa marea e si scopre il resto della spiaggia di
sabbia colma di conchiglie e di molluschi. Abbiamo trovato
lo spettacolo che a noi piace, esplorare questo lembo di
costa francese per noi ancora sconosciuto si rivela una
scelta felice. Dall'alto della falesia il sentiero che scende
lungo lo strapiombo porta all'ingresso della spiaggia sorvegliata
e qui esiste un altro parcheggio per sole auto mentre dall'altro
versante la falesia risale e il sentiero invita a camminate
interminabili. Il piccolo faro sul Capo è un ottimo
punto di osservazione, tanto è vero che ci sono i
resti ben conservati di un bunker nazista. Da qui riusciamo
a vedere anche un altro faro, quello di Cap Gris Nez che
raggiungiamo col camper sostando nel parcheggio, meno panoramico
di quello di Cap Blanc. Facciamo anche qui una bella camminata
lungo i sentieri che costeggiano dall'alto la falesia, scoprendo
molti bunker, ben conservati, alcuni dei quali utilizzati
per il ricovero delle vacche al pascolo. Abbiamo fatto le
19 e dopo un rapido consulto d'equipaggio, decidiamo di
tornare a Cap Blanc Nez per la sosta notturna, in quanto
il panorama è migliore. Gustiamo un'ottima cena,
e la natura ci regala no degli spettacoli che a noi piace
tanto: un tramonto meraviglioso, con le ombre della costa
inglese sullo sfondo. Le luci delle navi che salpano da
Calais e di quelle ormeggiate al largo nella Manica si mescolano
alle tantissime stelle che brillano nel cielo sereno di
questa prima notte delle nostre vacanze estive. Sarà
una notte meravigliosa.
Sabato 07 agosto 2004 * CAP BLANC
NEZ - ST.CECILE PLAGE - Km. parziali: 115, Km.
totali: 1.296
Ci siamo svegliati dopo una notte stupenda,con il rumore
dei gabbiani ed un cielo ancora sereno; ci meravigliamo
di tanta fortuna in quanto avevamo previsto il rischio di
continui annuvolamenti visto la zona, invece l'estate si
manifesta con sole e temperature ideali. Lasciamo Cap Blanc
e con la D940 percorriamo la costa che va verso Boulogne
s.m., grande centro balneare famoso anche per il suo acquario
NAUSICAA. E' sabato e ce ne accorgiamo dal traffico che
si fa più intenso, nulla a che vedere con le code
chilometriche che ci saranno oggi in Italia; attraversiamo
la città senza fermarci perché speriamo di
trovare presto una spiaggia come piace a noi. La strada
principale la D940 corre un po' all'interno della costa
e tutti i paesini hanno la loro frazione a mare raggiungibile
da strade che si staccano dall'itinerario principale da
percorrere fino in fondo per vedere come sono. La nostra
scelta fortunata cade su St.Cecile plage dove troviamo posto
in un parcheggio proprio dietro la duna che protegge le
case dal vento. Pranziamo qui, e lasciato il camper in questo
parcheggio alle spalle di due residence piccoli, raggiungiamo
la spiaggia: stupore superlativo, è una spiaggia
chilometrica dove si può persino fare il bagno. Trovata
questa spiaggia immensa passiamo il resto della giornata
a fare nuotate, camminate e dormite!! senza confine come
questa spiaggia di sabbia fine bianchissima, quasi polverosa.
Restiamo a divertirci fino alle 18 dopodiché riprendiamo
il cammino, dobbiamo fare anche camping service. A Le Touquet
è segnalata un'area di sosta con c.s.., per cui raggiungiamo
la città famosa per le sue ville immerse nel verde
della foresta, meglio conosciuta come la Parigi balneare.
Indiscutibilmente l'ambiente è snob, tante ville
di stili diversi, viali che solcano una foresta con prati
all'inglese tenuti in modo venerabile, piste ciclabili ovunque,
ma per noi è sempre e solo una città. Non
vediamo camper in giro, e questo ci preoccupa, seguendo
le indicazioni arriviamo a una delle aree di sosta obbligatorie,
dove possiamo fare carico e scarico, ma oltre che già
al completo, ci sembra molto ghettizzata rispetto al resto
della città, per cui terminate le operazioni di c.s.
torniamo da dove siamo venuti e ci mettiamo ancora nel parcheggio
alle spalle della duna di St.Cecile Plage. Questa sera c'è
anche uno spettacolo in piazza e domani ci sarà anche
un mercatino dell'antiquariato che visiteremo sicuramente.
Domenica 08 agosto 2004 * ST.CECILE
PLAGE - RING DU FRIERS - Km. Parziale: 40, Km.
Totali: 1.336
Ci siamo addormentati molto stanchi ma felici, e al risveglio
ci accorgiamo che la scelta di sostare in questo parcheggio
è stata imitata da altri due equipaggi, un tedesco
e un francese. Facciamo colazione con dei croissant freschi
favolosi, e poi facciamo una breve visita al mercatino dell'antiquariato
nella vicina piazza principale. Torniamo quindi al camper
e lasciamo St.Cecile per raggiungere una nuova spiaggia.
La troviamo a Merlimont plage, ci rimaniamo fino alle 17
poi il caldo comincia a farsi sentire, e la gente sta diventando
troppa per le nostre abitudini. Decidiamo così di
anticipare l'entrata in un campeggio per farci docce e lavaggio
biancheria di un giorno, entriamo in uno dei campeggi che
ci sono appena all'interno della foresta alle spalle delle
spiagge, ma mai scelta fu poco azzeccata: se vicino alla
spiaggia il caldo era forte, all'interno della foresta,
pur avendo un po' di ombra non si sente un filo di vento
e c'è un'umidità pazzesca. Ci consoliamo facendoci
la doccia sontuosamente e facendo lavorare la lavatrice
del campeggio. Un piccolo appunto, senza fare il nome del
campeggio, non mi è sembrato un gran camping, nonostante
facesse parte della catena camping-qualità, comunque,
a noi serviva solo per ragioni logistiche e lo abbiamo sfruttato.
Lunedì 09 agosto 2004 * RING
DU FRIERS - FORT MAHON PLAGE - Km. Parziali 36,
Km. totali : 1.372
Altra giornata di vacanza, lasciamo il campeggio verso le
10, andiamo a fare spesa in un supermercato poi ci spostiamo
oltre Berck sur Mer raggiungiamo la spiaggia di Fort Mahon,
una graziosa cittadina tipicamente balneare, con lunga passeggiata
a mare spiaggia chilometrica e negozi di ogni genere; in
più ha però un'area di sosta riservata ai
camper ed è qui che ci fermiamo oggi. Dall'area alla
spiaggia ci sono solo poche centinaia di metri e anche il
centro è proprio alle spalle dell'area, per cui la
scelta ci va bene. La spiaggia vista con la bassa marea
è bellissima, peccato che col passare delle ore il
cielo si fa sempre più grigio. Non sentiamo più
il caldo che abbiamo sofferto ieri, oggi si sta veramente
bene. Nel tardo pomeriggio, mentre passeggiamo sulla spiaggia
veniamo attirati dalle evoluzioni di un elicottero della
sicurezza che continua a volteggiare sopra le teste di alcuni
bagnanti che si divertono al largo in mezzo alle onde. Nello
stesso istante anche degli scooter d'acqua cavalcati da
bagnini in muta rossa vanno verso la gente che affronta
le onde al largo e con un megafono dall'elicottero, invitano
tutti a rientrare verso la spiaggia perché la marea
sta risalendo. Per qualche minuto la cosa ci sembra esagerata,
sembra che vogliano seminare del panico inutilmente. Anche
noi che siamo vicini alla spiaggia notiamo però che
il mare si sta' veramente avvicinando e che l'isolotto su
cui prima eravamo passati camminando ora non c'è
già più. Per una quindicina di minuti l'elicottero
e gli scooter impongono quasi fisicamente di raggiungere
l'interno della spiaggia a tutti, e diligentemente tutti
si riavvicinano alla riva dove la sabbia è molto
più alta. Nel volgere di una mezzora il mare raggiunge
la spiaggia dove prima tantissimi come noi stavano camminando
all'asciutto, una marea fulminea che scopriremo poi che
in queste zone è tipica. Tornati al camper facciamo
una bella doccia e ci prepariamo per uscire a cena in uno
dei tanti locali del paese; nel frattempo il tempo si è
guastato ulteriormente, minaccia pioggia. Raggiungiamo il
ristorante appena in tempo, perché un violento acquazzone
si scarica sul paese. Noi ci eravamo accomodati all'esterno
del ristorante, visto che all'interno non c'era molto posto,
e ora siamo quasi isolati insieme ad altri clienti, tanto
che i camerieri si fanno la doccia ogni volta che vengono
al nostro tavolo. Un gran temporale che al nostro ritorno
in camper ci lascerà il regalo di una bella bagnata
sul letto in mansarda, NON MI ERO RICORDATO DI CHIUDERE
L'OBLÒ' SUL TETTO!!!!! Comunque le ottime moules
mangiate durante la cena ci hanno ripagato dell'inconveniente.
Martedì 10 agosto 2004 * FORT
MAHON PLAGE - CRIEL SUR MER - Km. Parziali 87,
Km. Totali: 1.459
Per tutta la notte ha piovuto, l'area è per un quarto
allagata,ma adesso ha smesso di piovere. La mattina resta
plumbea il nostro viaggio prosegue verso la costa della
Normandia. Superiamo la baia de la Somme senza fermarci
ne a Le Crotoy e nemmeno a St.Valery dove non riusciamo
a trovare un buon punto per fermarci. Raggiungiamo quindi
Cayeux sur Mer verso mezzogiorno, e il sole finalmente riprende
possesso del cielo azzurro. In questa stazione balneare
troviamo una lunghissima spiaggia di ciottoli, con alle
spalle le cabine a mare della gente del posto. Queste cabine
sono diverse da quelle che usano i nostri bagnini, perché
queste sono vere e proprie casette per la spiaggia, con
tanto di cucina e tavolino. Parcheggiamo nel parcheggio
lungomare e dopo aver pranzato ci stendiamo al sole, rischiamo
anche una breve nuotatina nel mare freddo. Restiamo qui
fino alle 16 circa poi ricominciamo a spostarci col camper
verso Le Treport. Abbiamo voglia di visitare sia Mers les
Bains che Le Treport e sappiamo che esiste un'area di sosta
obbligatoria a Le Treport, ma quando ci arriviamo scopriamo
che si trova veramente in posizione infelice, lontana dal
centro e anche affollatissima; saliamo allora verso un'altro
punto sosta segnalato sulla cima della falesia, al Calvaire
des Terrasses, dove il panorama è meraviglioso. Da
qui si domina la vista delle due città, la più
caratteristica (Mers les Bains) e la più commerciale
(Le Treport). Sostare qui sarebbe bello perché potremmo
passeggiare lungo la falesia e scendere a Le Treport con
la scalinata, ma purtroppo tutto il parcheggio è
occupato da nomadi, la cui presenza non ci è mai
gradita; a malincuore lasciamo questo panorama e ci dirigiamo
seguendo la costa con la D1261 i piccoli borghi di Mesnil
Val e di Criel plage. Si sta avvicinando l'ora della cena
e la nostra giornata terminerà proprio a Criel Plage
dove troviamo posto sulla costa alle spalle degli scogli
proprio come piace a noi, lungo la strada che porta al campeggio
comunale. Ottima la cena offerta dallo chef Sandra del famoso
ristorante Doral, ma soprattutto bella la vista offerta
da questo ristorante direttamente sul tramonto. Oggi si
festeggia un anniversario particolare, Sandra e io sono
21 anni che stiamo insieme, e come allora furono complici
le stelle cadenti di quella notte d'estate in riva al mare,
ancora oggi ci piace regalarci una passeggiata in riva ad
un mare qualsiasi per festeggiare questa ricorrenza. Anche
questa serata è stata fantastica dove il bellissimo
tramonto il verso dei gabbiani, e il rumore delle onde hanno
fatto da prologo ad una notte stupenda.
Mercoledì 11 agosto 2004 *
CRIEL PLAGE - VEULETTES SUR MER - Km. Parziali
80, Km. Totali: 1.539
Poco prima dell'alba un temporale ha rinfrescato tutto,
lasciando però il posto ad un cielo limpido e terso
con un sole splendente. Passeggiamo tra i ciottoli della
spiaggia e la falesia mentre il mare si ritira, vengono
alla luce bellissime conchiglie e gustosi molluschi che
vengono cacciati da tanti pescatori con secchio e bastone.
Passiamo tutta la mattina passeggiando, prendendo il sole,
e giocando a pallone su una spiaggia di sabbia fine che
per gran parte della giornata resta sommersa dal mare. Verso
le 14 saliamo sul camper per il pranzo, anzi ci sistemiamo
col tavolino e le sedie sulla spiaggia e pranziamo direttamente
lì. Verso le 16 lasciamo quest'angolo di costa per
viaggiare come sempre lungo le stradine che affiancano il
mare. Avevamo pensato a Dieppe per una sosta ma ancora una
volta arrivati in città l'idea cambia, cominciamo
ad essere veramente insofferenti al minimo ingorgo stradale.
Proseguiamo ancora, leggendo le segnalazioni scopriamo di
essere vicini al Faro d'Ailly che viene indicato come luogo
da non perdere; ci addentriamo nella foresta e quando arriviamo
al faro scopriamo che il parcheggio e il faro stesso sono
veramente poca cosa, più che una visita meritano
solo di essere tralasciati. Evidentemente qualcuno ha segnalato
un faro pensando ad un'altra località. Nel frattempo
il cielo si ingrigisce di nuovo e noi proseguiamo lungo
la costa e ci fermiamo a St.Aubin sur mer dove lasciamo
il camper in un parcheggio dove è vietata la sosta
notturna ai camper. Passeggiamo sul lungomare dove ci sono
piccoli chioschi che vendono direttamente pesce appena pescato.
In un altro chiosco vendono frutta fresca che acquistiamo,
pesche veramente gustose e uva. Tornati al camper troviamo
un avviso sotto il tergicristallo che ci ringrazia della
visita ma che ci segnala che il posto scelto per la sosta
non va bene per la notte, per cui ci invitano a raggiungere
il campeggio municipale onde evitare una multa! sarebbe
successa la stessa cosa anche in Italia???? Comunque non
era nostra intenzione trasgredire alle norme per cui ci
spostiamo verso Veules les roses dove sostiamo per visitare
la cittadina conosciuta per il suo piccolo fiume, il più
corto della Francia, solo 8 Km. tutti nel territorio di
questo comune. Intorno a questo piccolo fiume è stato
conservato un insieme di ambiente come era anni fa, dalle
case ai mulini, dai camminamenti ai ponticelli. Alcune case
sono state ristrutturate e adibite a locali pubblici rispettando
però la conformazione del luogo in cui sono inserite,
tutto dona un aspetto di paese fiabesco che regala alla
comunità un sicuro tornaconto economico. In una delle
tante crèperie ci fermiamo per gustarci una di queste
golosissime specialità, e anche se l'ora della merenda
è già passata, vale la pena cedere alla golosità.
Lasciamo Veules les Roses e passiamo da St.Valery en Caux
dove speriamo,invano, di trovare posto nell'area segnalata.
A malincuore lasciamo la bella cittadina e ci spostiamo
poco più avanti a Veulettes sur Mer dove nell'area
c'è posto per noi e anche per un altro equipaggio
di Bergamo incontrato a St.Valery che non sapendo dove andare
a dormire ci aveva chiesto aiuto. La serata sembra promettere
sole per il giorno dopo, e speriamo che sia così.
Giovedì 12 agosto 2004 * VEULETTES
S.MER - HONFLEUR - Km. Parziali 119, Km. Totali:
1.658
Lasciamo l'area di Veulettes verso le 9 e 45 del mattino,
la promessa di sole è stata mantenuta nonostante
la pioggia scesa nella notte. Percorriamo più che
possiamo le strade vicino alla costa, sulla cima delle falesie
la D79 è un continuo attraversare villaggi rurali
e boschi immersi nel caldo sole mattutino. Raggiungiamo
Fecamp, prima tappa sul mare del nostro primissimo viaggio
in camper nell'estate dl 1999. Parcheggiamo in uno dei tanti
parcheggi riservati ai camper vicino al porto commerciale,
e poi ci dedichiamo alla passeggiata sul lungomare, che
dal 1999 ha subito dei bei cambiamenti. Ritornando in questa
cittadina abbiamo chiuso l'anello delle coste francesi,
nel senso che l'abbiamo percorse tutte, ma questa è
solo statistica. Dopo Fecamp passiamo da Etretat, già
visitata nel viaggio del 1999, dove troviamo l'area piena
all'inverosimile e soprattutto quasi esclusivamente italiana;
lasciamo perdere la sosta e proseguiamo prendendo la direzione
del faro d'Antifer dove troviamo posto proprio insieme a
un equipaggio italiano composto da due signori sulla sessantina
che da un po' di tempo incontriamo sulle nostre orme. Pranziamo
alle 14 con un vento fortissimo che fa ondeggiare il camper,
beviamo un caffè in compagnia di due escursionisti
che viaggiano in furgone attrezzato a camper (di Milano),
e poi scendiamo per gustarci il panorama mozzafiato. Improvvisamente
il vento si fa' ancora più forte per cui preferiamo
rientrare verso l'interno e riprendere il viaggio. In lontananza
vediamo arrivare un temporale che ci piace poco per cui
cerchiamo rifugio ai lati della strada finche la tempesta
non cessa. Riprendiamo dopo la sosta e ci dirigiamo ad Honfleur,
dove siamo passati altre volte ma mai siamo riusciti a fermarci,
questa è la volta buona. Dopo 5 anni e tre viaggi
con relativi tentativi riusciamo a trovare posto nell'area
superaffollata (di italiani). Visitiamo la città,
il cielo piovoso ci rovina un po' la passeggiata, ma ci
rifugiamo in tempo in un locale dove ci gustiamo un'ottima
crepe con vino bianco. La serata prosegue con un secondo
giro per le vetrine del porto di questa bella cittadina.
Ormai ha smesso di piovere, e così tranquillamente
torniamo al camper per gustarci la cena. Alle spalle abbiamo
il ponte di Normandia illuminato e sopra un cielo scuro
ma silenzioso.
Venerdì 13 agosto 2004 * HONFLEUR
- ARROMANCHE - Km. Parziali 104, Km. Totali: 1.762
Passiamo ancora qualche ora ad Honfleur, facendo shopping
e passando anche in lavanderia per lavare i nostri panni.
Riprendendo il viaggio superiamo la costa chic della Normandia
quella che passa per Trouville, Deuville e Villers sur Mer.
Puntiamo dritti verso le spiagge dello sbarco, che quest'anno
sono prese d'assalto in occasione del 60° anniversario
dello sbarco. Evitiamo di fermarci nei luoghi visitati l'anno
scorso e questo ci consente di vedere luoghi molto importanti
che rendono ancora presente tutta la triste epopea dello
sbarco. Nel viaggio dell'anno scorso non avevamo visitato
Arromanche, dove gli alleati costruirono un porto artificiale
per garantire il rifornimento logistico per le truppe d'assalto.
In questa località sono fisicamente visibili i giganteschi
manufatti in cemento che consentirono la costruzione ex-
novo in breve tempo di un gigantesco porto dove poterono
sbarcare uomini e mezzi corazzati, mezzi di trasporto, armi
e munizioni, vettovaglie e tutto quello che gigantesche
navi avevano trasportato nottetempo durante la vigilia del
D-Day. L'impressionante dimensione di questi manufatti che
ancora oggi segnano il panorama della costa di fronte ad
Arromanche lascia sbalorditi pensando ai tempi e all'alta
ingegneria militare messa in campo. Anche in questa città
esiste un museo dedicato allo sbarco e si possono rivivere
quelle tristi ore visionando un filmato proiettato su uno
schermo a 360° quasi a sentirsi spettatori di quei tragici
momenti. Il parcheggio del cinema a 360° offre la possibilità
di sostare per tutta la notte ai nostri mezzi e non sappiamo
se ciò sia a pagamento in quanto nessuno ci è
venuto a chiedere soldi. Dall'alto della falesia dove c'è
il parcheggio si può rimirare il fronte della costa
con i resti del porto costruito dagli alleati, e se la serata
è splendidamente illuminata dal sole che tramonta
come in questa sera, la voglia di riflettere sulla barbarie
della guerra è tanta; nel silenzio rotto solo dal
rumore del vento e dai versi dei gabbiani, guardando la
natura di fronte che resta ferita da questi enormi parallelepipedi
di cemento, origine di tristissimi ricordi, la mente si
chiede perché tanta bellezza sia diventata teatro
di tanta crudeltà umana. Immersi in questi pensieri
torniamo al nostro camper, e ci lasciamo trasportare fra
le braccia di Morfeo.
Sabato 14 agosto 2004 * ARROMANCHE
- RAVENOVILLE PLAGE - Km. Parziali 135, Km. Totali:
1.897
Proseguiamo il nostro viaggio attraverso le tappe dello
sbarco in Normandia, dopo aver lasciato Arromanche questa
mattina ci dirigiamo verso la Pointe du Hoc, sito importantissimo
che non avevamo mai visto. Da Arromanche si percorre la
D514 che unisce tra loro tutte le cittadine della costa
della zona tristemente famosa come Omaha beach. Si supera
Port en Bassin, Colleville sur Mer nelle cui vicinanze si
trova il cimitero monumentale Americano, e dopo pochi chilometri
si arriva alla Pointe du Hoc. Lungo tutti i tratti di strada
che uniscono le località protagoniste dello sbarco
ci sono cartelli stradali appositamente collocati per ben
indirizzare il turista seguendo un percorso tematico. Anche
alla Pointe du Hoc esiste un museo, anzi esiste il campo
di battaglia così come è stato lasciato dopo
l'assalto. Un luogo veramente significativo, paragonabile
solo al toccante spettacolo delle croci bianche del Cimitero
Monumentale Americano di Colleville s.m. .Il percorso su
questo prato disseminato di crateri lasciati dalle esplosioni
delle bombe si snoda attorno a bunker distrutti e postazioni
belliche ancora conservate. Se durante la visita si potesse
sentire il sonoro di uno dei tanti film dedicati al D-Day
si potrebbe veramente credere di essere in guerra. Nessuno
scenografo riuscirebbe a ricostruire così bene lo
sfondo di un così triste atto di guerra. Vedere quello
sperone roccioso che ha dato il nome al luogo, guardare
la falesia scalata sotto il fuoco nemico dai giovani rangers
con scale funi e nulla più,mette i brividi. Si vede
chiaramente e tristemente quanto coraggio abbia attraversato
l'animo di quei valorosi soldati che si arrampicarono senza
possibilità di difesa su per questo sperone. Entrando
nei bunker ancora conservati si prova una sensazione di
profonda angoscia pensando ai giovani militari tedeschi
rinchiusi tra queste gigantesche pareti di cemento con la
sola consegna di combattere contro altrettanti giovani che
nemmeno conoscono. Anche quest'angolo di Francia, come quello
dove si trova il Cimitero Militare di Colleville, è
stato dato in concessione agli Americani che ne curano la
conservazione; guardando questo tratto di falesia si nota
infatti che tutto è mantenuto come allora, persino
alcuni tratti di reticolato e come sempre un grande parcheggio
ospita i mezzi dei visitatori. Verso mezzogiorno lasciamo
La Pointe du Hoc e ci dirigiamo verso l'altra spiaggia,
Utah beach facendo tappa ad Isigny sur mer per fare gasolio
e fare spese. Arriviamo nella spiaggia di Utah verso le
14, pranziamo e lasciamo il camper in un parcheggio erboso
alle spalle della spiaggia. E' inevitabile che la frivolezza
della vacanza al mare si mescoli con la tristezza di un
pellegrinaggio nel ricordo del D-Day;sulle stesse spiagge
dove oggi ci sdraiamo a prendere il sole e a raccogliere
conchiglie stupende sessanta anni fa' si combatteva e si
moriva per la libertà dell'Europa. Il mare si ritira
parecchio dalla costa e la spiaggia diventa enorme, ci sono
anche dei cavalli, la gente si sistema lungo questa immensa
arena senza accalcarsi, c'è veramente posto per tutti.
Verso le 18 e 30 lasciamo la spiaggia ed andiamo alla vicina
Sainte Mère Eglise dove esiste un museo dedicato
alle truppe aviotrasportate; in questa cittadina è
stata girata una scena del famoso film "Il giorno più
lungo", dove un paracadutista americano finiva sulle
guglie della chiesa, e ancora oggi un pupazzo vestito come
quel paracadutista penzola dalle guglie della chiesa. Tutta
la piazza della cittadina è un fiorire di negozi
di souvenir legati al D-Day, con vendita di reperti originali
come berretti tedeschi,americani, le famose cicale usate
dai soldati americani per farsi riconoscere dai commilitoni;
tutto sommato ci sembra un un po' eccessivo lo sfruttamento
fatto di quei tristi giorni. In un distributore vediamo
una locandina che annuncia uno spettacolo pirotecnico nella
vicina Ravenoville plage, per cui decidiamo di recarci lì
per festeggiare l'arrivo del Ferragosto. Troviamo posto
in un piccolo parcheggio in riva al mare insieme ad altri
tre equipaggi, ceniamo e aspettiamo che la serata pirotecnica.
Il piccolo paese ci ricorda tanto uno dei tanti villaggi
in riva ai nostri mari negli anni cinquanta, poche case,
gente molto semplice e ragazzi che si radunano sulla spiaggia
visto che l'unico bar del posto chiude prima di mezzanotte.
E' il regno della semplicità e anche la festa con
i fuochi è semplice; dei ragazzi del posto si recano
alla sala civica dove distribuiscono delle torce strane
" les falmbeuax" e con queste seguono la macchina
di due nonnetti che percorre le strade del paese fino a
raggiungere il campo sportivo dove ad attenderli ci sono
tutti gli abitanti del paese ed inizia lo spettacolo pirotecnico.
La musica e i fuochi sono degni dello spettacolo di Eurodisney,
con le debite proporzioni, ma sicuramente la serata è
ben organizzata. Il tutto dura circa una ventina di minuti,
gli applausi degli intervenuti sono sinceri, ora tutti tornano
alla sala civica e lentamente ognuno rientra verso casa.
La sobrietà e la semplicità di questa serata
ci ricorda come ci si divertiva con poche cose anche quando
noi genitori eravamo ragazzini, chissà se il progresso
è veramente tutto positivo! La notte ci saluta sul
nostro Doral con uno scintillio esagerato di stelle,il rumore
del mare e i gabbiani che ci salutano con il loro verso.
Domenica 15 agosto 2004 * RAVENOVILLE
PLAGE - GRANVILLE - Km. Parziali 130, Km. Totali:
2.027
Il nostro ferragosto inizia con la pioggia e il cielo coperto.
Ci spostiamo quindi verso la costa ovest della penisola.
Passiamo da S.te Mere Eglise, Pont l'Abbé,Lessay;
raggiunta la costa finalmente il sole ritorna a farsi vedere.
Le spiagge di questa zona sono belle e la bassa marea le
rende immense. Ci fermiamo a Gouville sur Mer dove c'è
una bella area di sosta in direzione dei campeggi proprio
di fronte alla spiaggia. Passiamo l'intera giornata sulla
sabbia calda facendo una bellissima camminata lungo tutto
l'arenile. Solo nel tardo pomeriggio riprendiamo il nostro
viaggio viaggiando verso Grandville dove ci sistemiamo nell'area
di sosta vicino al museo oceanografico, nella stupenda città
vecchia. Lasciamo che la pioggia smetta e scendiamo per
fare una passeggiata sulle mura sopra il porto da dove partono
le navi dirette alle isole anglo-francesi. Proprio questa
vista ci ispira l'idea per l'indomani: verificare se è
possibile fare una gita sull'isola di Jersey, inglese come
sovranità amministrativa ma vicina alle coste francesi.
Nel frattempo torna la pioggia e quindi ritorniamo fra le
braccia del nostro Doral per una notte di riposo.
Lunedì 16 agosto 2004 * GRANVILLE
- JULLOUVILLE - Km.parziali: 35, Km totali: 2.062
Per tutta la notte ha piovuto, ma questa mattina il sole
ha deciso di salutarci con i suoi raggi caldi. Scendiamo
dall'area verso il porto dove salpano i traghetti diretti
sull'isola di Jersey. La nostra idea sembra realizzarsi,
ma recandoci alla biglietteria ci viene detto che la nave
per l'isola è ferma fino a domani pomeriggi per un
guasto, e che il primo viaggio utile ancora prenotabile
ci sarà solo giovedì, per cui lasciamo nel
cassetto questa idea e cambiamo programma. Vista la situazione
preferiamo anticipare di qualche giorno la sosta in campeggio
da dedicare alla sistemazione logistica del camper e dei
suoi occupanti (docce, lavatrice e relax in piscina), sempre
confidando nel bel tempo. Ci sistemiamo in un bel campeggio
di Jullouville, a pochi metri dalla spiaggia, con tutti
i servizi che ci servono. Nonostante la pioggia riusciamo
a farci una bella passeggiata sulla spiaggia mentre i ragazzi
si sfogano in piscina, poi quando la pioggia diventa insopportabile
ci dedichiamo al riassetto del camper e del guardaroba.
Verso sera finalmente possiamo lasciare il camper senza
inzupparci e raggiungiamo la cittadina dove facciamo piccoli
acquisti nei negozi sulla via commerciale; ci sembra di
essere nelle zone dell'Adriatico tanta è la gente
che passeggia tra questi negozi e i locali non sembrano
essere certo speciali come spesso accade nei nostri viaggi.
Preferiamo quindi ritornare verso il camping attraverso
la magnifica passeggiata a mare, nonostante il vento forte,
che speriamo porti via le nuvole.
Martedì 17 agosto 2004 * JULLOVILLE
- GRANDVILLE - Km. parziali: 72, Km totali: 2.095
Tutti i nostri piani vengono scombussolati dalle condizioni
meteo, lasciamo quindi il campeggio (inutile pagare per
rimanere fermi nel camper!) e come se fosse l'idea campeggio
a portar male un'ora dopo essere usciti ecco ritornare un
bel sole. C spostiamo di poco perché questa costa
merita davvero di essere vista, e soprattutto le sue spiagge.
Fatti gli acquisti alimentari giornalieri ci fermiamo a
St.Jean le Thomas dove troviamo un bel punto sosta nei pressi
del campeggio municipale, direttamente sul mare, con vista
sulla baia del Mont St.Michel. Proprio dal campeggio partono
delle escursioni a piedi che attraversano la baia in secca
per la bassa marea, e noi che siamo avventurieri, ma non
temerari facciamo una lunga passeggiata che ci porta molto
più a sud, quasi all'inizio di Genets seguendo però
la costa. Attorno a noi un paesaggio stranissimo,la baia
completamente svuotata del mare e in lontananza il Monte
più visitato di Francia. Camminiamo sul fondo del
mare eppure non riusciamo a vedere l'acqua, e il forte vento
che si alza ci annuncia l'arrivo dell'ennesimo scroscio
d'acqua. Oltre ai camminatori la baia e percorsa da file
di cavalli che percorrono tratti di costa lunghissimi spingendosi
anche verso l'interno fino al Monte. Rientrati al camper
ci sistemiamo appena i tempo per assistere all'arrivo del
preannunciato acquazzone. Ci spostiamo così verso
sud seguendo le stradine della costa fino a raggiungere
un punto panoramico,Le grouin du Sud, dove oltre alla bellissima
vista sul monte e sulla sua baia possiamo goderci uno stupendo
arcobaleno che proprio mentre la marea risale lentamente.
A questo punto decidiamo di ritornare verso Nord, visto
che la serata vorremmo dedicarla ancora a Granville, sperando
che il tempo sia più clemente di ieri sera. Ritornati
perciò all'area sulle mura della città vecchia,
lasciamo il camper collegato alla colonnina (4,5 €
a notte con elettricità per 12 equipaggi), e scendiamo
nella bella città antica, percorrendo le strade antiche
di questo bel borgo. Raggiungiamo il porto dove ci sono
molti ristoranti e bistrot che ci mettono tanta voglia di
moules, per cui godiamoci questa prelibatezza e festeggiamo
così la bella vacanza che stiamo trascorrendo. Terminata
la cena torniamo a passeggiare per le vie della città
fino a mezzanotte quando facciamo rientro nel nostro accogliente
Doral.
Mercoledì 18 agosto 2004 *
GRANVILLE - ST.JEAN LE TOMAS - Km. parziali: 24,
Km totali: 2.119
Ci svegliamo con il cielo nuvoloso ma la temperatura è
buona. Decidiamo perciò di dedicarci alla visita
diurna di Granville facendo shopping e ammirando questa
bella cittadina. La mattinata scorre velocemente, un po'
come le nuvole nere e minacciose che arrivano dal mare,
e che scaricano un violento acquazzone proprio durante il
pranzo. Passato il temporale un timido raggio di sole fa'
capolino timidamente fra i nuvoloni che si diradano verso
il largo. Lasciamo l'area di sosta e torniamo sulla riva
del mare sulla spiaggia di St.Pair sur Mer dove il parcheggio
(vietato nelle ore notturne) ci consente una lunga sosta
per un bel pomeriggio al mare. Siamo sulla baia del Mont
St.Michel e parlare di mare in certe ore sembra quasi una
presa in giro, vista la distanza dell'acqua dalla riva.
Le passeggiate che si possono fare quando la bassa marea
porta il mare lontano dalla riva sono interminabili e stupende.
Verso le 18 decidiamo di spostarci verso St.Jean le Tomas
ma prima di arrivarci ci fermiamo in un luogo molto particolare,
La Cabane de Vaubane, un punto molto panoramico immerso
nella foresta di fronte alla baia del Mont st.Michel,dove
esiste la possibilità di sostare in totale solitudine;
per arrivarci seguire le indicazioni che dalla D911 portano
a La Cabane Voubane. Arriviamo a St.Jean e ci fermiamo nel
parcheggio di fronte al mare che sarà la nostra poltrona
per gustarci lo spettacolare tramonto di questa sera. Siamo
agli sgoccioli delle vacanze e queste serate sono ideali
per iniziare a ricordare le belle giornate trascorse, e
inevitabilmente compaiono le prime avvisaglie di tristezza.
Giovedì 19 agosto 2004 * ST.
JEAN LE TOMAS - MEUNG SUR LOIRE - Km.parziali:
343, Km.totali: 2.501
Iniziamo il rientro verso l'Italia con la calma che ha contraddistinto
tutto il viaggio, facciamo spesa,gasolio e svuotiamo i serbatoi,
il tempo è molto variabile passiamo dalla pioggia
al sole in continuazione; durante la pausa pranzo ci fermiamo
ad Alençon dove passiamo anche in lavanderia per
lavare tutti i panni della vacanza. Ora il sole sembra volerci
accompagnare, quindi il pomeriggio possiamo fare una buona
"cavalcata" con il nostro Doral fino a Chateaudun
dove arriviamo verso le 19. Il paese vecchio intorno al
castello è ben tenuto, ma a quest'ora tutto è
chiuso e allora ripartiamo verso un'altra possibilità
di sosta. La serata è ancora bella chiara e serena,
perciò possiamo puntare a raggiungere la Loira che
si trova ad una quarantina di chilometri. Arriviamo a Meung
surLoire, e sostiamo in compagnia di altri due equipaggi
nel parcheggio nella zona delle piscine. Cena, passeggiata
sul lungofiume e poi a letto.
Venerdì 20 agosto 2004 * MEUNG
SUR LOIRE - DIGOIN - Km. parziali: 318, Km. totali:
2.819
Ci svegliamo con il sole, fatta colazione andiamo in centro
ad acquistare pane salumi e croissant, e ci accorgiamo che
questo paesino non è niente male, molto ben conservato
e ricco di spunti fotografici, ma purtroppo è capitato
sulla via del ritorno, quindi dobbiamo lasciarlo; sarà
per la prossima volta. Come al solito il sole ci illude
e presto le nuvole oscurano il cielo , scaricando pioggia
anche oggi, ma tutto ciò non ci da molto fastidio,
tanto si deve viaggiare! Per il pranzo facciamo sosta a
Briare lungo il canale laterale della Loira dove vediamo
due house boat molto vissute che attirano la mia attenzione.
Insieme a noi altri tre equipaggi hanno deciso di fare sosta
qui, e anche la pioggia ci ha fatto compagnia. riprendiamo
il nostro viaggio sulla N7, stiamo costeggiando la Loira,
arriviamo dalle parti di Nevers che aggiriamo poi con la
N81 continuiamo a seguire la Loira, superiamo Decize e verso
il tardo pomeriggio arriviamo a Digoin, dove decidiamo di
sostare nel parcheggio in riva al fiume; vicino all'ufficio
del turismo c'è la possibilità di rifornirci
di acqua e di scaricare i serbatoi. In questa bella cittadina
l'attrazione turistica è il ponte canale, costruzione
che consente,a chi percorre i canali che si incrociano nelle
vicinanze, di superare la Loira. Tutto il paese però
è carino, e i croissant che si possono acquistare
in un panificio proprio vicino al parcheggio per i camper
sono insuperabili. Durante la cena prepariamo un piccolo
programma per l'ultimo week-end di vacanza, decidiamo di
passare da Ginevra per far visita ai nostri cugini e trascorrere
con loro l'ultimo giorno di vacanza.
Sabato 21 agosto 2004 * DIGOIN -
MEGEVETTE - Km. Parziale: 298, Km. Totali: 3.117
Ci svegliamo presto per poter essere a Ginevra in buon orario.
Finalmente il sole ha deciso di farci compagnia. La strada
che ci porta verso la Svizzera da Digoin la conosciamo molto
bene perché fa parte di tanti nostri itinerari, molto
velocemente superiamo Macon, aggiriamo Bourg en Bresse,
e poi risaliamo verso Nantua dove ci fermiamo in riva al
lago per il pranzo. Anche questa è una bella cittadina
che offre, oltre alla possibilità di sostare sulle
rive del lago, anche un bel paesaggio nonché un centro
ben tenuto e ricco di spunti per la visita. Partiamo dopo
pranzo verso Ginevra dove ad attenderci ci sono i cugini
Andy,M.Claude e i loro ragazzi, che per l'occasione hanno
organizzato una bella serata nel loro piccolo chalet sulle
montagne francesi fuori da Ginevra. Raggiunta la Svizzera
, entriamo in città dove troviamo ad attenderci i
nostri cugini; seguiamo la loro auto e usciamo di nuovo
da Ginevra e dalla Svizzera, in direzione Annemasse. Ci
arrampichiamo su per le montagne francesi dietro Ginevra.
Raggiungiamo uno sperduto villaggio alpino che sembra lontano
dal mondo tanto é semplice e tranquillo. Siamo a
Mégevette, immersi nella natura tipica delle alpi,
circondati dalle cime, ad una quota di 1100 mt. ; l'aria
é frizzante ma per fortuna c'é il sole. Ad
aspettarci allo chalet c'é il resto della famiglia,
la Zia e gli altri cugini con i loro figli, siamo in 16
persone, bambini compresi. Parcheggiamo il nostro camper
sul retro dello chalet ed entriamo in casa; é semplice
e accogliente, la stufa accesa serve a riscaldare l'ambiente,
che l'allegria della compagnia rende la giornata meravigliosa.
Abbiamo l'occasione di raccontare le nostre prime impressioni
sul viaggio, e ci brillano gli occhi ogni volta che ci fanno
domande sul nostro modo di fare turismo. Arriva sera in
un attimo, la cena é stata gustosissima e ora si
va a nanna, ognuno bel suo letto, anche noi sul mostro Doral,
perché domani sarà giorno di ritorno a casa.
Domenica 22 agosto 2004 * MEGEVETTE - TRESCORE
- Km. Parziali: 398, Km. totali: 3.515
Anche questa meravigliosa vacanza volge al termine, ma a
noi piace rallentare sempre di più il tempo che ci
separa dall'arrivo a casa, per cui ci godiamo una bella
mattinata sui monti insieme a Andy e la sua famiglia, dopo
aver fatto una colazione coi fiocchi nello chalet. La strada
del ritorno sarà sicuramente monotona, per cui i
momenti che val la pena ricordare di questa ultima giornata
si fermano al saluto di fronte alla maestosa sagoma del
Monte Bianco, scambiato con i nostri cugini; per il resto
solamente chilometri di autostrada e di caos tipico del
trafficato suolo italiano. Di tutto il viaggio devo dire
che sono stati stressanti solo gli ultimi 280 Km., quelli
fatti in Italia!
Conclusioni e ringraziamenti
Raccontando il nostro viaggio abbiamo voluto rendere
partecipi della nostra esperienza, coloro che hanno avuto
la pazienza e la voglia di arrivare sino in fondo a questo
racconto. Il nostro ringraziamento quindi a tutti voi, e
un'esortazione a vivere il turismo itinerante secondo il
giusto rispetto reciproco delle persone, dei luoghi e delle
cose che vediamo lungo i nostri viaggi. Buoni viaggi in
camper a tutti.
GRAZIE