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UN VIAGGIO IN FRANCIA
Informazioni utili, spigolature e curiosità

di Maria Cristina Scolta, Mauro Gorla e Tarcisio Pompili

LA FRANCIA E L'ARTE:
Le Cattedrali, simbolo di Francia
Il termine gotico, per la stragrande maggioranza degli storici dell'arte, deriva dal nome del popolo dei Goti, che veniva additato dalla cultura classica romana come un popolo dalla civiltà assolutamente barbara e rozza. Per estensione dunque il termine arte gotica starebbe ad indicare un arte per l'appunto "barbara", selvaggia distruttrice della tradizione classica, "una parola spregiativa (come potremo dire "vandalo" o "unno") con il quale il rinascimento intende contrapporre se stesso, presunto restauratore della grandezza antica, al medioevo" (P. Adorno).

Una spiegazione molto diversa, non accettata da nessun storico e che non ritroverete in molti libri di storia dell'arte, ma altrettanto valida, ci è offerta da Fulcanelli, uno sconosciuto scrittore degli inizi del nostro secolo, nel suo affascinante volume I Mistero delle cattedrali. In esso Fulcanelli stabilisce un parallelo, una connessione molto forte tra gotico e goetico (ovvero magico). "L'art gotique", egli dice, "altro non è che una deformazione ortografica della parola argotique, la cui omofonia è perfetta....La cattedrale, dunque, è un capolavoro d'art goth o d'argot. I dizionari definiscono la parola argot come "il linguaggio particolare di tutti quegli individui che sono interessati a scambiarsi le proprie opinioni senza essere capiti dagli altri che stanno intorno".

Prendendo per buona questa definizione, dunque, Fulcanelli ritiene che le cattedrali gotiche siano, così come aveva sostenuto anche Victor Hugo nel suo libro Notre-Dame de Paris, dei veri e propri libri di pietra, attraverso i quali potessero essere tramandate conoscenze ritenute talmente straordinarie che solo poche persone iniziate a simboli ed a codici particolari, avrebbero potuto apprendere.

In effetti la magnificenza, l'imponenza e tutta una serie di misteri non risolti legati alla loro nascita, hanno fatto diffondere attorno alle cattedrali gotiche numerosissime leggende in cui si fondono figure ed oggetti leggendarie della storia del Cristianesimo, dai Templari al Santo Graal.

Innanzitutto il mistero riguarda la loro nascita del tutto improvvisa in Europa, intorno al 1128 (cattedrale di Sens), proprio nel periodo in cui i Templari erano ritornati in Francia dalla Terrasanta, dove avevano stabilito il loro quartier generale nel luogo in cui un tempo sorgeva il Tempio di Salomone, l'edificio più esoterico del mondo. Altro mistero è legato alla sorprendente maestria e tecnica architettonica dimostrata dai costruttori delle cattedrali che, da questo punto di vista, nulla hanno a che vedere con le precedenti chiese romaniche, di cui evidentemente non possono essere considerate una logica evoluzione. Riguardo a questo una leggenda dice che l'architettura delle cattedrali si poggia su regole armoniche e statiche talmente complesse e sofisticate che sarebbe necessario togliere una sola pietra da esse, la famosa pietra angolare di cui si parla anche nella Bibbia, perché l'intera costruzione crolli su se stessa.

Alcuni studiosi hanno avanzato l'ipotesi, certamente un pò azzardata e non dimostrata, che furono i Templari a far costruire le cattedrali, dopo aver ritrovato nei sotterranei del loro quartier generale, delle carte che contenevano i progetti e i princìpi armonici che sottostavano alla costruzione del Tempio di Salomone, opera costruita dal leggendario architetto Hiram, di cui si dice che i costruttori delle cattedrali gotiche (i Compagnons e i Macons) fossero gli eredi spirituali.

CARATTERISTICHE COMUNI DELLE CATTEDRALI
La maggior parte delle cattedrali venne costruita su luoghi che in epoche passate era considerati sacri ed erano legati in particolare al culto della Grande Madre, ritenuto il culto unitario più vasto e diffuso prima del Cristianesimo, molti di questi luoghi inoltre sono dei veri e propri nodi di correnti terrestri, ovvero quei punti in cui l'energia terrestre è molto forte e che secondo alcuni studiosi sarebbero anche alla base dei grandi allineamenti di megaliti come Carnac o i cosiddetti Leys.

La pianta di quasi tutte le cattedrali gotiche ha la forma di una croce latina. Questo è, secondo Fulcanelli, un ulteriore motivo per considerare le cattedrali come edifici esoterici, la croce infatti "é il geroglifico alchemico del crogiuolo". Ed è nel crogiuolo che la materia prima necessaria per la Grande Opera alchemica muore, per poi rinascere trasformata in un qualcosa di più elevato (è quel processo di morte e rinascita iniziatiche che stanno alla base dei riti di molte delle associazioni massoniche tra le più famose).

Tutte le cattedrali sono piene zeppe, nella loro architettura, di statue o bassorilievi raffiguranti figure altamente simboliche e simboli magici ed esoterici, che poco hanno a che vedere con la loro funzione di chiese cristiane.

Tutte le cattedrali, inoltre hanno l'abside rivolta verso sud-est e la facciata rivolta a nord-ovest, mentre i transetti del braccio trasversale sono orientati lungo l'asse nord-est sud-ovest. Questa particolare orientazione della chiesa era, così come altro particolare delle cattedrali, non casuale, ma deliberatamente voluta, poiché in questo modo il fedele, entrando nell'edificio sacro, avrebbe camminato avanzando verso l'Oriente, ovvero verso la Palestrina, luogo di nascita del Cristianesimo. A causa di questa particolare disposizione si verifica, ogni giorno, una curiosa successione di luci ed ombre sui tre rosoni del transetto. Il rosone settentrionale, infatti, quello cioè che si trova sul transetto sinistro non è mai illuminato dalla luce del sole, il rosone meridionale, transetto destro, è illuminato a mezzogiorno, mentre il rosone principale, quello che si trova sul portale principale della cattedrale e riscaldato dai raggi del sole che tramonta. Secondo ancora Fulcanelli "...In questo modo, sul frontone delle cattedrali gotiche, si succedono i colori dell'Opera, secondo un processo circolare che va dalle tenebre, rappresentate dall'assenza e dal colore nero, alla perfezione del colore rosso, passando per il colore bianco, considerato come una media tra il nero ed il rosso....Nel medioevo, il rosone centrale dei portici si chiamava Rota, la ruota. La ruota è il geroglifico alchemico del tempo necessario alla cottura della materia filosofale... "

IL LABIRINTO INIZIATICO
In ciascuna delle cattedrali è possibile scorgere sulle lastre che formano il pavimento o su qualche pareti la raffigurazione di un labirinto, che di solito è diverso da cattedrale a cattedrale, ma che comunque ha lo stesso identico scopo in ognuna di esse. Tale labirinto, chiamato di solito il Labirinto di Salomone, si pone come il percorso iniziatico che chi vuole conoscere i segreti delle cattedrali, il procedimento della Grande Opera (in caso si interpreti le cattedrali come simboli alchemici), o più in generale la verità, deve compiere. Da molti è stato fatto notare come in realtà i labirinti non siano però percorsi a senso unico, per cui per arrivare al centro-conoscenza bisogna si evitare i muri ciechi e i trabocchetti disseminati sul cammino, ma è anche vero che una volta raggiunta la meta bisogna ripercorrere il labirinto all'indietro, alla rovescia, per uscirne.

Molti dei labirinti più famosi sono stati distrutti e smantellati da ladri (infatti molti labirinti erano creati con lastre d'oro o d'argento), per cui oggi ce ne sono rimaste solo le descrizioni. E' questo il caso del labirinto di Amiens, rappresentato da una sbarra ed un semicerchio d'oro, che rappresentava la levata del sole all'orizzonte, e di quello di Chartres, una serie di cerchi concentrici che si ripiegano l'uno sull'altro, formando un infinita varietà di combinazioni, al centro della quale era rappresentato il duello di Teseo con il Minotauro, argomento che rimandava subito alla mente l'immagine di un altro labirinto leggendario, quello di Creta.

LA CRIPTA
Ciascuna cattedrale poi è dotata di una cripta. La cripta (dal verbo greco cripto, che significa nascondo) costituisce un ambiente sotterraneo in cui secondo alcune leggende e tradizioni sarebbero nascosti degli oggetti sacri molto importanti (ad esempio si dice che in una delle cripte di Chartres sia custodita nientedimeno che l'Arca dell'Alleanza, e che quando questa cripta sarà scoperta la cattedrale crollerà al suolo. Ma le cripte delle cattedrali gotiche sono legate ad un altro elemento molto misterioso, costituito dalle cosiddette Vergini Nere. Queste sono delle statue, o bassorilievi, che raffigurano appunto la vergine Maria, con la particolarità della carnagione scura. Da molte parti è stata sottolineata la stretta relazione tra le statue di Iside, la divinità egizia corrispondente alla dea greca Gea ("la Terra"), che venivano custodite nei sotterranei dei templi egizi, con le Vergini Nere. Anche queste ultime sarebbero collegate al culto della Terra, ed in particolare a quello di cui già ho accennato della Grande Madre diffuso in tutta l'Europa. La stessa Madonna sarebbe la cristianizzazione di questa figura che nella Gallia dei primi secoli d.C. era troppo radicata nella fede e nell'immaginario popolare, per riuscire ad estirparla del tutto. In questo senso i costruttori delle cattedrali gotiche, che anche in altri particolari (ad esempio quello di erigere le cattedrali sui luoghi sacri al culto della Grande Madre) si erano dimostrati legati al culto neolitico della Grande Madre, avrebbero colorato in modo diverso il volto della Vergine cattolica, affinché coloro che "sapessero" avrebbero facilmente compreso di chi si trattasse realmente


I CALVARI
Tipici della Bretagna,sono opere monumentali rappresentanti la passione di Cristo con diversi personaggi e in genere la croce centrale. Sono scolpite nella tipica pietra locale. Generalmente fanno parte di tutto un complesso parrocchiale, spesso con arco trionfale di entrata. I più importanti sono intorno a Morlaix, ne citiamo alcuni: Guimiliau, San Thegonnec, Landivisiu.


LA FRANCIA E LA STORIA:
I CELTI

Antica popolazione d'origine indoeuropea, stanziata nell'Europa NO (Galli, Belgi, Britanni) e, in seguito a migrazioni, in Spagna (Celtiberi) e in Asia Minore (Galati). Soggiornarono anche nella penisola balcanica. Nei primi secoli dell'impero subirono un così intenso processo di romanizzazione da perdere i caratteri peculiari della loro civiltà. Adoravano, fra varie divinità, soprattutto Teutates (dio delle arti e della guerra). Grande influenza esercitava sull'organizzazione politico-sociale il corpo sacerdotale dei druidi. Le lingue celtiche rappresentano il gruppo più occidentale della famiglia indo-europea. Sopravvivono oggi nei due gruppi: gaelico (irlandese, scozzese, mannese) e britannico (gallese, cornico, bretone). La letteratura più antica è legata all'attività dei bardi (poeti-musici), dei druidi e dei vati (storici e indovini); si differenziò poi nelle letterature dei vari gruppi linguistici.

CRONOLOGIA
1000-800 a.C. - Primi insediamenti protoceltici di Golasecca (Como). Contemporaneamente si sviluppa in Austria la Cultura di Hallstatt.

520 a. C.- Lo scoppio di lotte tribali nel tratto superiore del Danubio porta alla devastazione degli insediamenti della valle del Rodano. L'interruzione dei commerci e lo Stato di Guerra permanente portano, verso il 450 avanti Cristo, alla fine della cultura di Hallstatt.

400 a.C. - Inizia la seconda grande invasione celtica in Italia settentrionale. Insubri, Boi, Senoni, invadono la pianura Padana sovrapponendosi a popolazioni celtiche già insediate da tempo e si scontrano con gli Etruschi.

388 a.C. - La nazione dei Senoni compie una spedizione contro Chiusi. La città etrusca di Melpun viene distrutta.

386 a.C. - I Romani subiscono una pesante disfatta alla confluenza del Tevere con l'Allia, Roma viene saccheggiata dai Galli.

385 a.C. - I Senoni si installano nel Piceno colonizzandolo nel 322 avanti Cristo. Polibio ci riferisce di un trattato di pace dei Senoni con Roma.

295 a.C. - Una coalizione di Senoni, Etruschi e Sanniti si ribella a Roma e viene distrutta a Sentinum.

294 a.C. - Arretium (Arezzo) viene presa e distrutta dai Celti.

278 a.C. - Brenno ferito a Delfi, si suicida a Eraclea. Una parte dei Celti, i Galati, proseguono le loro scorrerie oltre i Dardanelli stanziandosi al fine nel territorio che da loro prese il nome di Galizia. Il resto dell'orda celtica di Brenno viene sconfitta da un'armata macedone.

277 a.C. - Una parte delle tribù celtiche dell'esercito di Brenno in ritirata, i Bastarni, occupa una zona dell'attuale Bulgaria formando il regno di Tylis.

278-270 a.C. - I Galati servono prima come mercenari presso Nicomede, poi si danno ai saccheggi sino alla loro sconfitta finale da parte del Selucide Antioco I°, imperatore di Siria, che li sottomette confinandoli nel territorio che ancor oggi porta il loro nome.

268 a.C. - Con la fondazione della colonia di Ariminum (Rimini), inizia da parte romana l'esecuzione di un vasto piano di conquista dei territori Celtici in Italia. I primi a pagarne le conseguenze furono i Boi, stanziati da Bologna a Rimini.

268-267 a.C. - La fondazione di Sena Gallica segna la romanizzazione dei Senoni che scompaiono come tribù celtica.

230 a.C. - Attalo, reggente di Pergamo, dopo aver debellato totalmente un attacco dei Galati, fa realizzare una serie di grandi gruppi marmorei per eternare la sua vittoria. Oggi ne rimangono solo alcune copie romane tra cui il famoso "Galata morente" esposto a Roma presso il Museo Capitolino.

225 a.C. - Cinquantamila fanti e venti cinquemila cavalieri Celti varcano le Alpi e vengono sconfitti e massacrati dalle armate romane nella battaglia di Talamone (a nord di Orbetello) descrittaci dettagliatamente settanta anni dopo da Polibio (Storie, II-27)

222 a.C. - Gli Insubri vengono debellati a Clastidium sulla riva del Po. La loro capitale, Mediolanum (Milano), diviene colonia Romana. Stessa sorte seguono, nel 218 avanti Cristo, Placentia (Piacenza), roccaforte dei Boi, e Cremona sempre degli Insubri.

217 a.C. - Forti contingenti celtici aiutano l'armata di Annibale a sterminare le legioni romane presso il lago Trasimeno e nel 216 a Canne.

197 -196 a.C. - I Cenomani vengono sottomessi da Roma.

191 a.C. - Cadono le ultime resistenze sul campo dei Boi. Nel 189 la loro roccaforte di Bologna diviene colonia Romana. Nel 189 lo diviene quella di Modena e nel 183 è la volta di Parma, segnando così la fine del grande ramo italico del popolo dei Boi.

136 a.C. - I Celtiberi respingono l'assedio di Pallantia e braccano i Romani in fuga.

135 a.C. - Il console Tito Didio per rappresaglia massacra i Capi Celtiberi e le loro famiglie che aveva convocato a un banchetto con la scusa di firmare un trattato di pace con Roma.

133 a.C. - Cade Numanzia capitale dei Celtiberi, i Celti di Spagna che si erano alleati con Asdrubale fratello di Annibale contro Roma. Publio Cornelio Scipione, nipote dell'Africano, con 60.000 romani riuscì, dopo due mesi d'assedio, a prendere per fame gli 8.000 celtiberi ribelli. La Spagna era Romana.

123 a.C. - Il console Caio Sestio Calvino distrugge la capitale dei Salluvi, l'oppidum di Entremont, e fonda nei pressi la colonia Romana di Aquae Sestiae Salluviorum (Aix En Provence).

122 e 121 a.C. - Domizio Adenobardo e Quinto Fabio Massimo risalgono la valle del Rodano. Dai territori conquistati nascerà la Provincia Narbonnense.

113 a.C. - I Boi di Baviera e Boemia orientale respingono le tribù germaniche in migrazione, che si riversano sul Norico Romano.

107 a.C. - Gli Elvezi e alcune tribù Germaniche, al comando di Divicus, sconfiggono presso Agen, in Gallia, un esercito romano agli ordini del console Lucio Cassio Longino.

105 a.C. - Un'armata mista di germani e di Celti (tra cui compaiono Elvezi e Ambroni) attacca di nuovo la Provincia Narbonnense distruggendo, a Arausio (presso Orange), un esercito legionario forte di 80.000 uomini.

103 a.C. - Riunitasi per la terza volta, questa orda mista di Galli e di Germani, cerca di passare in Italia, ma viene fermata e distrutta dal console Mario prima nel 102 a Aix en Provence e poi definitivamente nel 101 nella pianura di Vercelli.

60 a.C. - Cade l'oppidum principale dei Boi a Bratislava, dando inizio alla cacciata dei popoli celtici dall'Europoa Orientale ad opera di Daci e Traci.

57-54 a.C. - Cesare conquista la Gallia.

55 e 54 a.C. - Cesare sbarca due volte in Gran Bretagna, vince tutte le battaglie contro i carri dei guerrieri celti, ma non riesce a conquistare l'isola.

53 a.C. - Vercingetorige organizza la rivolta prima presso la sua tribù, gli Arverni, poi, dopo aver sconfitto Cesare a Gergovia, riesce a legare a sé anche la potente confederazione degli Edui e con essi anche altre tribù minori.

52 a.C. - La città di Avaricum (Bourges) si ribella, nel suo oppidum si rifugiano più di 40.000 persone. Cesare la espugna e le legioni passano a fil di spada tutti i superstiti.

52 a.C. - Dopo essersi rifugiato ad Alesia (Alise Sainte Reine - Côte D'or) con più di 80.000 uomini, Vercingetorige viene assediato da Cesare e alla fine costretto alla resa.

16 a.C. - Un forte contingente di Marcomanni devasta gli oppida celtici in Boemia.

43 d.C. - L'Imperatore Claudio riavvia la conquista dell'isola di Britannia. Questa volta quattro Legioni al comando di Aulo Plauzio riescono a creare una testa di ponte che porterà alla colonizzazione dell'isola e alla sua creazione in Provincia Romana.

47-52 d.C. - Ostorio Scapula, Legato di Britannia, annette al dominio di Roma i territori sino al Galles.

60 d.C. - Svetonio Plautino combatte la battaglia di Mona Insula (Isola Anglesey) distruggendo il sacro centro dei Druidi di Britannia e massacrandone tutti i sacerdoti e le sacerdotesse riuniti sull'isola.

71-78 d.C. - Frontino, su incarico di Vespasiano, sconfigge e sottomette le ancor potenti tribù dei Briganti e dei Siluri.

84 d.C. - Il Legato Agricola, terminata la conquista del Galles, sconfigge definitivamente le selvagge tribù del Nord della Scozia, guidate dal Rix dei Pitti Calgaco, nell'ultima grande battaglia campale di Monte Graupius.

140 d.C. - L'Imperatore Antonino Pio, ripresa attivamente la lotta contro i razziatori celti del Nord della Scozia, sposta nuovamente il confine e fa costruire un secondo vallo (detto appunto "Antonino") più a Nord.

166-167 d.C. - I Romani in Britannia abbandonano il vallo Antonino e si ritirano definitivamente a Sud del vallo di Adriano.

208-211 d.C. - L'Imperatore Settimo Severo si reca in Britannia per combattervi le tribù celtiche in rivolta. Muore a Eburacum (York) nel 211.

212 d.C. - L'Imperatore Marco Aurelio Antonino, detto Caracalla, ritira tutte le guarnigioni romane dal Vallo di Adriano, sostituendole con truppe irregolari locali.

296 d.C. - Flavio Valerio Costanzio invade la Britannia per riprendere il governo dell'isola ad Alletto succeduto a Carausio.

dal 300 d.C. - Iniziano le incursioni di pirati Sassoni sulle coste del Nord-Est dell'Inghilterra.

367 d.C. - Il generale romano Magno Massimo (che i gallesi chiamano Maxen Wledig), a capo di una coalizione di tribù celtiche, debella totalmente un attacco congiunto di Pitti, Scoti e Sassoni, entrando nella leggenda celtica di Britannia.

410 d.C. - L'Imperatore Onorio ritira le ultime truppe romane dall'isola, comunicando agli abitanti che per il futuro dovranno provvedere da soli alla propria sicurezza.

417 d.C. - Secondo la leggenda, l'Imperatore Costanzio invia una legione in Britannia a sconfiggere i Sassoni.

440 d.C. - Le ultime truppe romane vengono ritiratedalla Britannia e prende il potere Ambrogio Aureliano, in alcune leggende supposto padre di Merlino e zio di Re Artù.

IL CALENDARIO CELTICO
Giulio Cesare nel suo De Bello Gallico ci narra che i Celti contavano il tempo segnando le notti passate da un dato evento e non i giorni come facciamo noi. Essi, inoltre, dividevano l'anno in due sole stagioni: la stagione dei mesi neri (l'inverno) e quella dei mesi luminosi (l'estate).

I Celti, figli della notte, facevano iniziare l'anno nei mesi neri, l'inverno, con la festa sacra di Samhain.

Samhain (la notte che precede l'alba del 1° Novembre), indicata anche come Trinox Samoni era la festa più importante dell'anno celtico, la festa sacra per eccellenza che si protraeva per tre notti. Tra l'altro era considerata la notte in cui le porte dell'Altromondo si schiudono permettendo il transito tra i due piani della realtà. A Samhain, il tempo umano viene sospeso dall'intervento del Sacro, e questo rende possibile l'intrusione del fantastico nel reale.

Imbolc (la notte che precede l'alba del 1° Febbraio) era la festa delle greggi. Alle pecore monta il latte e il peggio dell'inverno sta passando. Corrisponde ai Luprecales romani festa della fertilità e di purificazione dalle "impurità" dell'inverno. La Festa di Imbolc non scompare, ma viene poi assorbita dalla festa cristiana della Candelora.

Beltane (la notte che precede l'alba del il 1° Maggio) è la festa dedicata al "Fuoco di Bel" come dice il nome, che richiama il Belenus Gallico, dio della Luce, segna la fine dell'Inverno e l'inizio dell'estate. Con l'annuncio della buona stagione, Beltane, per un popolo guerriero come i Celti, segnava anche l'inizio delle scorrerie e delle glorie d'armi.

Lughnasadh (la notte che precede l'alba del 1° Agosto) è la festa dell'Estate detta anche "assemblea per Lug". Durante i giochi e i banchetti in onore del Dio Lug avvenivano scambi commerciali e promesse di matrimonio; Lughnasadh era soprattutto il periodo delle assemblee plenarie del popolo, momento in cui venivano dibattute le cause ed emessi i verdetti.

Anche a un'osservazione superficiale, appare subito evidente come tutte le feste principali dei Celti cadessero una quarantina di giorni prima delle date di inizio astronomico delle stagioni, a conferma di un'evoluzione culturale dei Celti che da tempo si era ormai disgiunta dalle più antiche tradizioni dei primi agricoltori-cacciatori strettamente legati al ciclo stagionale. Il concetto di "tempo" non aveva infatti per i Celti lo stesso significato che ha per noi oggi o per le civiltà Greca e Romana a loro contemporanee.

Per i Celti, il tempo non era un assoluto, ma una variabile, una continua commistione tra tempo umano e tempo mitico, una variabile soggettiva dotata di una valenza filosofico-religiosa. Tra i molteplici compiti del Druido, saggio della Tribù, vi era dunque anche quello importantissimo di studiare gli astri, calcolare il calendario, stabilire i tempi migliori per la semina e per il raccolto, per mantenere la vita della tuatha in armonia con i ritmi divini.

Gli elementi della croce celtica bretone
Nella croce di origine bretone, diversa da quella di origine scozzese o irlandese gli elementi sono semplicemente tre. Si differenziano per la grandezza degli assi: quella scozzese li ha uguali, quella bretone ne ha uno lungo e uno corto (come la croce cristiana).
Dunque, l'asse maggiore è la terra...l'asse minore il cielo e il cerchio è il sole che li abbraccia forte forte.
Peccato che nel corso degli anni sia stato dato a questo simbolo così bello un significato tanto terribile.


UN VIAGGIO TRA I MITI

In Bretagna nacquero e si svilupparono miti e leggende che sono ancora molto vivi tra la popolazione. In particolare la foresta di Paimpont, nei pressi di Rennes, è l'antica Brocelandia, ricca di luoghi e ricordi legati al mito di Merlino e Viviana.
Un itinerario che parte dal Castello di Tintagel, in Cornovaglia, per arrivare alla foresta di Brocelandia, presso Paimpont, in Bretagna.
Seguiamolo:
Avalon era l'isola delle donne...avvolta nelle nebbie...nascosta a tutti.
Feudo di Morgana, luogo dove fu portato Artù morente e dove pare sia stata ritrovata una pietra funeraria con una scritta che riporta proprio al mitico re. La località attuale in cui è stata collocata Avalon è Tintagel in Cornovaglia.

Una leggenda opposta indica invece in Tintagel il castello dove Artù sarebbe nato per volere di Merlino, e la stessa leggenda Artù lo dà sepolto a Stonhenge, e i megaliti sono arrivati qui dall'Irlanda per magia di Merlino.
Narra la leggenda che nel castello di Tintagel viveva il duca di Cornovaglia Gorlois e sua moglie Ygraine. Il condottiero Uther, che si era innamorato di lei, chiede aiuto a Merlino e il mago fa in modo che, durante un'assenza del duca, Uther possa incontrarsi con Ygraine. Nasce un bambino che viene chiamato Artù e consegnato in gran segreto a Merlino che lo porta nella grotta dove lui abitava. Questa si trova alla base del promontorio di Tintagel (che è un castello a picco sul mare) ed è visitabile soltanto durante la bassa marea.
Il castello sta scomparendo piano piano a causa di tutte le pietre che vengono portate via di nascosto dai turisti, come ricordino.

Merlino...era un buon vecchio...la leggenda lo vuole figlio di una vergine alla quale apparì in sogno un demonio che la mise incinta (!!!). La poveretta si recò il giorno dopo dal prete del paese e si confessò. Il prete le impose la croce e la benedì e così Merlino nacque con una doppia personalità. Prese dal diavolo la possibilità di leggere il passato e dal buon Dio quella di leggere nel futuro.

Ma....comunque era un uomo...con tutte le forze e le debolezze di un uomo e in età molto tarda si innamorò di una giovane donzella: Viviana. Lei...femmina...voleva solo carpire al buon mago tutti i segreti di magia, anche quelli più nascosti. Merlino glieli rivelò quasi tutti, tenendo per se quello più potente di tutti: COME IMPRIGIONARE UN UOMO PER L'ETERNITA'!
Ma si sa...la femmina è femmina...tanto fece e tanto disse che circuì del tutto il vecchio e lui cedette!
Appena Viviana apprese la formula dell'incantesimo la mise subito in pratica proprio con Merlino....

Chiunque passeggi attraverso la foresta di Broceliande con la mente sgombra e il cuore leggero....ancora oggi potrà ascoltare il grido disperato di Merlino imprigionato in 9 cerchi d'aria.....

A Brocelandia c'è anche la fonte della giovinezza, alle cui acque Merlino si bagnava prima di ogni incontro con Viviana per ridiventare un giovanotto.
In realtà il nome di fonte della giovinezza proviene dal fatto che gli antichi popoli vi bagnavano i bambini appena nati e da quel giorno il piccolo entrava ufficialmente a nuova vita nella comunità. Capitava però che questo "bagno", per svariati motivi, venisse ritardato anche di un anno, e quindi il nuovo membro della comunità guadagnava un anno di vita, perché entrava nella comunità "ex-novo" mentre in realtà era già vecchio di un anno.
Vicino alla fonte c'è la presunta tomba di Merlino: sono tre lastre di pietra scura ombreggiate da un albero di agrifoglio. Dai rami di quest'ultimo pendono corone di fiori secchi, nastrini, e tanti bigliettini con le richieste più strane lasciati da gente di ogni parte del mondo e di ogni estrazione sociale, a testimonianza di come la leggenda sia ancora molto sentita dai visitatori.
Si narra che in origine la tomba del Maestro fosse un grandissimo lastricato di pietre. La leggenda vuole che la tomba racchiudesse un grande tesoro e così nel corso degli anni la gente ha divelto le pietre alla ricerca di chissà cosa non immaginando invece che il grande tesoro di Merlino consisteva nella sua immensa saggezza.
E nella Val Sans Retour c'è invece la presunta tomba di Viviana: era riuscita a farsi dire come imprigionare un uomo per l'eternità ma avrebbe dovuto farsi dire come vivere per l'eternità.


Nei pressi di Paimpont si trova il Castello di Comper, che sembra sia il luogo dove nacque Viviana e dove questa avrebbe allevato Lancillotto, cavaliere della Tavola Rotonda. E' veramente un castello fiabesco, ma più che per gli interni per l'esterno. C'è un bel parco da visitare e interessante è passeggiare sulle rive dello stagno
Dentro ci sono sale arredate con mobili in stile medievale e manichini con abiti del tempo per riportare il visitatore indietro di secoli.

Teurentheuc...vi si trova una piccolissima chiesa chiamata "la chiesetta del Graal". Il sacerdote che la nominò era un cattolico molto aperto alle altre religioni. Studiò a lungo le affinità tra il cristianesimo e le altre culture religiose e notò che tra la sua e la celtica ve n'erano tantissime. Nella vetrata dell'altare principale volle raffigurare Artù seduto alla tavola rotonda con 12 dei suoi 24 mitici cavalieri. Per quanto riguarda i cavalieri...è interessante sapere che erano 24. Quello che sedeva alla destra di Artù era Bors e alla sinistra Lancillotto. Su uno dei sepolcri poi...è raffigurato il Cristo piegato sotto il peso della croce e la dama che lo aiuta a rialzarsi è addirittura Morgana!
Come si sa i cavalieri erano alla ricerca del Graal...ma solo il più puro di loro potè toccarlo. Parsifal lo vide e toccò solo in sogno. Solo Galahad (Gawein in celtico...Galvano in italiano) ebbe l'altissimo onore di tenere tra le mani la sacra coppa.

Rennes le Chateau
Per continuare a gironzolare nella Francia dei misteri...della magia...etc...etc...propongo a tutti la visita di un piccolissimo villaggio del paese cataro: Rennes Le Chateau.
Si dice che qui sia passato Giuseppe d'Arimatea portando con se il Graal...con lui c'era la Maddalena ormai anziana...e che addirittura Gesù non morì sulla croce, ma visse a lungo e procreò numerosi figli. Di questi figli si dichiarano discendenti diretti moltissimi abitanti del paese cataro..... storia o leggenda? Nessuno lo sa....

Francia, 1892. La piccola chiesa del paese di Rennes-le-Chateau necessitava ormai da decenni di riparazioni, e il parroco, François Berenger Saunière, era riuscito a raccogliere faticosamente il denaro necessario. Per prima cosa il sacerdote si occupò dell'altare: la lastra di marmo che ne costituiva il piano venne staccata dal muro cui era cementata, e sollevata dalla colonna che la sosteneva. E, in una cavità al suo interno, Saunière ritrovò alcuni manoscritti del XIII secolo, dando inizio a un affaire ormai centenario.
Fino al 1892, infatti, il parroco aveva dovuto arrabattarsi per far quadrare i conti della parrocchia; dopo il ritrovamento delle pergamene, qualcosa cambiò d'improvviso. Saunière le mostrò al vescovo di Carcassonne, poi chiese e ottenne il permesso e il denaro per recarsi a Parigi e fare esaminare i manoscritti da uno specialista. Nella capitale rimase per tre settimane, dove trascorse gran parte del tempo al Louvre e acquistò le riproduzioni di vari quadri, tra cui un dipinto di Nicholas Poussin intitolato Pastori d'Arcadia . Quest'ultima tela, realizzata intorno al 1640, rappresentava un sarcofago con l'iscrizione "Et in Arcadia Ego"; il sarcofago esisteva veramente a poca distanza da Rennes-le-Chateau, e sebbene, in teoria, Poussin non si fosse mai recato da quelle parti, anche il paesaggio dello sfondo del quadro sembrava coincidere con quello reale. Intanto i lavori alla parrocchia proseguivano; sotto l'impiantito fu rinvenuta una lapide di pietra; essa venne rimossa, ma solo Saunière ebbe modo di vedere cosa celava. Da quel momento il parroco cominciò a compiere lunghe esplorazioni nei luoghi circostanti, finchè , qualche tempo dopo, i lavori di restauro ripresero. Ma, questa volta, con grande spiegamento di mezzi: d'improvviso il denaro cominciò a scorrere a fiumi: il sacerdote sembrava ora possederne in quantità illimitata. Saunière acquistò molti terreni circostanti, costruì una passeggiata a semicerchio, e fece edificare una torre che chiamò Tour Magdala in onore di Maria Maddalena.
Saunière pagò tutti i lavori di tasca sua, e continuò a disporre di grandi quantità di denaro fino alla sua morte (1917). Da dove veniva quell'improvvisa ricchezza? E perchè il sacerdote aveva voluto che sul portale della sua chiesa comparisse la dicitura "Terribilis est locus iste" , ovvero "Questo è un luogo terrificante"?
Per quasi settant'anni l'enigma dell'improvvisa ricchezza del parroco rimase relegato tra i misteri locali; poi, nel 1968, Gerard De Sede, esoterista e scrittore specializzato in saggi sui tesori nascosti, raccontò la storia di Saunière nell'intrigante volume Le Tresor Maudit (Il tesoro maledetto ). Secondo De Sede, il sacerdote aveva risolto un complicato codice che coinvolgeva, oltre alle pergamene, il quadro di Poussin, giungendo così al nascondiglio di un tesoro maledetto (le ragioni del sinistro attributo non sono perfettamente chiare, ma giustificano la frase "Terribilis est locus iste") forse proveniente dal Tempio di Gerusalemme.

Ma c'è ancora tanto da sapere su questo piccolo villaggio...nascosto agli occhi del turismo di massa...e rivelato solo a chi sa osservare!

Oltre ai segreti rivelati dai tanti volumi scritti sul mistero di Rennes Le Chateau, i documenti ritrovati lì ne avrebbero nascosto un altro ancora più inquietante, che neppure il parroco Saunière aveva scoperto. Partendo dalle pergamene e da un certo quadro di Poussin, decrittando codici segreti dapprima elementari e poi sempre più complessi, Lincoln (studioso) avrebbe scoperto, tutto intorno a Rennes-le-Chateau, le coordinate di una vasta serie di luoghi sacri collegati tra loro da lunghi "leys". Con la logica rigorosa (e, per i non addetti, assai poco coinvolgente) con cui si porta avanti un teorema di analisi matematica, Lincoln riesce a dimostrare come questi primi luoghi siano allineati ad altri, e questi ad altri ancora, fino a formare un pentacolo perfetto , un immensa stella a dieci punte perfettamente regolari con al centro il sito di Coustlaussa. Questo vasto territorio costituirebbe un immenso luogo sacro, un incredibile tempio alla Grande Madre elevato dagli stessi misteriosi costruttori del Neolitico che - in scala di gran lunga minore - avevano edificato Stonehenge, Avebury e altri siti megalitici d'Europa.
Vero o falso? Dal punto di vista logico, la dimostrazione di Lincoln non fa una grinza; ci sarebbe solo da verificare se essa non potrebbe essere applicata a qualunque altro luogo della Terra (l'autore asserisce di no)


UNO SGUARDO ALLE LOCALITA':

Ile-de-France
Nel cuore della Francia, l'Ile-de-France racchiude tesori di natura e di storia. Come le 7 splendide città reali, una corona di castelli, abbazie, palazzi, tutt'intorno a Parigi. Un patrimonio intatto, perfetto per itinerari su misura.

ll nostro itinerario inizia da Fontainebleau. A un sessantina di km da Parigi, nel dipartimento Seine-et-Marne. Fontainebleau è la "città reale" per definizione. Dal Medioevo, 34 sovrani si sono succeduti nella Reggia - da Francesco I a Enrico II, da Enrico IV a Luigi XIV, il Re Sole, Luigi XV, Luigi XVI, e poi Napoleone, Luigi Filippo, Napoleone III…- intessuta come la trama di una lunga storia. E oggi palazzo e parco sono Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco. Nella reggia, si visitano gli splendidi appartamenti dal ricco arredo: la sala da ballo stile Rinascimento, la grande biblioteca, la galleria di Francesco I, la sala del trono sono autentici capolavori dell'arte francese. Di grande suggestione anche il teatro Napoleone III, i piccoli appartamenti, la sala delle colonne Vaux-le-Vicomte. Attorno, il cortile e i giardini, e più in là si estende la grandiosa foresta di Fontainebleau, 25000 ettari, 1100 km di viali nel verde perfetti da percorrere a piedi, in bicicletta, a cavallo. Da non perdere anche il Museo Napoleonico, il Museo Nazionale delle Prigioni, e nei dintorni Barbizon, il villaggio dei pittori paesaggisti, Moret-sur-Loing, la città degli Impressionisti e la casa-museo di Mallarmé a Vulaines-sur-Seine.

Quindi, Marly-le-Roy, 24 km da Parigi. Il villaggio esisteva dal VII secolo, ma fu Luigi XIV, alla fine del Seicento a decidere di costruire qui una sua residenza secondaria, più intima di Versailles: lo splendido Domaine Royal, su progetto di Mansart, che divenne scenario di feste e svaghi di corte. Una sala è consacrata alla famosa Macchina di Marly, ingegnoso sistema idraulico che rendeva possibili le magiche animazioni del bacino del parco. Ideale per passeggiate nel verde il parco reale di Marly, scandito da laghetti, fontane e statue. Molto piacevole anche girare il vecchio villaggio rurale di Marly, una manciata di case colorate e stradine pittoresche attorno alla chiesa reale. Da non perdere il Castello di Monte Cristo, dimora di Alexandre Dumas a Le Port Marly: un castello rinascimentale dallo stile fantasioso, con il piccolo castello di If, padiglione in stile gotico che fungeva da gabinetto di lavoro dello scrittore. E sulle rive della Senna, il Cammino degli Impressionisti, itinerario di scoperta con 30 opere di pittori riprodotte su targhe smaltate.

Reale e insieme repubblicana, Rambouillet, nel cuore di una foresta domaniale, a 55 km da Parigi: ha conosciuto infatti la sua età dell'oro sotto il regno di Luigi XVI, ma dal 1896 il castello e il parco di 250 ettari sono residenza presidenziale. Il castello, costruito nel XIV secolo, fu rimaneggiato nel Settecento dal conte di Tolosa, figlio di Luigi XIV e di Madame de Montespan. Da vedere nel parco la Latteria della Regina, dove Maria Antonietta veniva a "giocare alla contadina", l'insolita Chaumière aux coquillages, raffinata costruzione dalle pareti ricoperte di madreperla e conchiglie, e la Bergerie nationale, creata da Luigi XVI che vi importò pecore merinos dalla Spagna: oggi è la più grande fattoria didattica dell'Ile-de-France. Da scoprire nella foresta (che annovera 51 km di piste ciclabili e 63 km di sentieri) l'Espace Rambouillet: cervi, daini, cinghiali in libertà e volo libero di rapaci. E qualche museo curioso, come il Museo Rambolitrain, 4000 modellini di collezione a ricostruire la storia dei treni, e il Museo del Gioco dell'Oca, circa 100 giochi dell'oca, dal 600 a oggi.

Per saperne di più:
Office de Tourisme du Pays de Fontainebleau, 4 rue Royale, 77300 Fontainebleau, tel. 0033/1 60749999 -fax 0033/1 60748022
Office de Tourisme de Marly-le-Roi, 2 av. des Combattants, 78160 Marly-le-Roy tel. 0033/1 30616135 -fax 0033/1 39161601 -www.mairie-marlyleroi.fr
Office de Tourisme de Rambouillet, Hôtel de Ville, 78514 Rambouillet, tel. 0033/1 34832121 -fax 0033/1 34832131 -www.ot-rambouillet.fr

Disneyland Paris
Il tragitto più breve per arrivare a Disneyland Paris da Milano è quello di passare dalla Valle d'Aosta per il traforo del Monte Bianco (riaperto da poco), si prosegue poi sull'autostrada A40 per Ginevra, poi sulla A6 in direzione Digione e si continua sulla A5 per Paris, km totali 875 circa.
Una alternativa alla Valle d'Aosta è la Svizzera (con il pagamento del bollino autostradale) passando da Como si prende la A2 per Basilea si passa poi dalla Germania sulla A3 e si entra in Francia sulla A4 per Paris, km totali 935 circa.
L'altra alternativa è Torino-Bardonecchia, tunnel del Frejus e, poco dopo Modane, si prende la A43 per Chambery, circonvallazione di Lione e poi sulla A6 in direzione Digione e si continua sulla A5 per Paris, km totali 925 circa.
Sosta camper a pagamento consentita anche di notte all'interno del parco.

Mont Saint-Michel
L'incanto di Mont Saint-Michel è qualche cosa di assolutamente unico: l'abbazia isolata nella baia, "assediata" dalle maree che salgono al ritmo di un cavallo al galoppo è un'immagine che emoziona. In estate le più grandi maree, con coefficiente superiore a 100, si verificano dal 10 al 12 agosto e dal 7 al 9 settembre. E per assaporare maggiormente il fascino di luoghi e atmosfere, niente di meglio di una traversata a piedi della baia, come i pellegrini del Medioevo. Due le proposte:
-La "Grande Traversata" tradizionale, 14 km di cammino attraverso le sabbie e i piccoli corsi d'acqua della baia. Indispensabili indumenti caldi, calzature comode, zainetto per le soste. Durata del percorso, circa 4 ore e 30.
-Il "Cammino del Marchese", circuito di 7 km con sosta a Tombelaine, isolotto a metà strada fra il Mont-Saint-Michel e la costa, un tempo rifugio di un eremita chiamato appunto "il marchese di Tombelaine". Traversata da effettuare a piedi nudi con il bel tempo, o con cerata e stivali. Durata: 3 ore e 3 circa

Rocamadour
Se vi trovate dalle parti di Lourdes e Carcassone un consiglio è quello di andare a vedere Rocamadour.
Questa cittadina che si erge sulla sommità di una collina è stata un'importante centro di pellegrinaggio fin dal XII secolo, quando la presenza della tomba di Saint Amadour, un martire cristiano, la rendeva una tappa fondamentale per i pellegrini diretti a Santiago de Compostela. Le principali cappelle e gli altri edifici religiosi si trovano su diversi livelli della ripida collina e sono accessibili attraverso una grande scala che i pellegrini salivano in ginocchio, ora c'è anche un comodo ascensore. Dal castello che si erge sulla sommità si può godere uno stupendo panorama della cittadina e della valle circostante. Nella cappella di Notre Dame de Rocamadour si trova una bella statua della Vergine nera mentre la cappella di St. Michel contiene pregevoli affreschi del XII secolo. Qualcosa lo potete vedere all'indirizzo: http://www.rocamadour.com

Alvernia
Tornando verso l'Italia, un altra località di notevole interesse è Le Puy en Velay.
Questa città è situata nel cratere di un vulcano spento nella parte meridionale dell'Alvernia, nell'Haute Loire in uno scenario davvero stupendo. Impressionante è anche la Cattedrale di Notre Dame du Puy, una pittoresca chiesa romanica posta in cima a una lunga scalinata di pietra. Pregevoli rilievi e mosaici circondano il portale, mentre all'interno si possono ammirare superbi affreschi dorati. Nella parte vecchia della città i fabbricanti di pizzi producono tovaglie, scialli e centrini. Intorno a Place du Breuil, cuore di Le Puy, si aprono numerosi caffè e bar.
Informazioni e foto sono al lungo indirizzo:
http://www.crt-auvergne.fr/datas/pageshtm/pageFR/Aloupe/htl.htm#Le%20Puy%20en%20Velay

Il triangolo del Bleu
C'è un triangolo di terra in Francia chiamato il "triangolo del Bleu". Comprende Albì, Toulose e Carcassonne. Nel bel mezzo si trova un piccolo paese: LECTURE. Vi è una casa molto vecchia nei pressi della strazione, che un belga e un'americana hanno trasformato in laboratorio. Nelle vicinanze cresce spontanea una pianta (non ricordo il nome latino) che ha foglie verdissime e fiori gialli. Da queste piante si estrae il BLEU...ci si colorano tessuti, ci si fanno matite e gessetti, mattonelle, vernici per le pareti e....udite udite...PRALINE!!!!
Sono di un buono incredibile e sono BLU!!!!!!!
Per non parlare poi delle bellezze delle località circostanti...terra di Guascogna, ricca di storia, di ottimi sapori...di colori intensi e profumi delicati, come il profumo degli ottimi meloni che con pochi spiccioli si acquistano sui banchetti ai cigli delle statali.

Terra di Bretagna
Un piccolo villaggio, a malapena segnato sulle carte, ma importante quasi come Stonehenge per i siti megalitici: Carnac.
Carnac in lingua bretone significa Petraia, e l'aspetto più sensazionale sono gli allineamenti. Vi sono anche tumuli, menhir, dolmen e tombe. In totale si contano ben 2934 menhir, divisi in tre gruppi su file parallele che variano da 10 a 13 e che si estendono per una distanza di 4 km. Si parla di Carnac come di un Osservatorio Astronomico per via dei riferimenti precisi della disposizione delle file dei menhir. Non mancano poi i motivi religiosi che erano legati allo studio delle stelle, gli allineamenti sono orientati in giorni molto significativi: equinozi e solstizi.
Se lo cercate sulla cartina lo troverete nella bassa Bretagna, vicino al mare dopo la città di Vannes.
Vannes, centro del Morbihan e, fino al XVI secolo, sede dei re bretoni, Vannes è una delle più belle città della Bretagna. Le mura racchiudono il delizioso quartiere vecchio con le stradine in ciottoli, le piazze dei mercati e le case con le travi in legno. La solenne Cathédrale di St Pierre (XIII secolo) ha subito radicali restauri. Il Museo di Belle Arti, nel vecchio mercato coperto della Cohue (la ressa), espone una piccola collezione di opere d'arte mentre il Museo archeologico conserva reperti preistorici dei siti megalitici di Carnac. Vannes rappresenta una base ideale per raggiungere le isole del Golfo di Morbihan con una gita organizzata o in traghetto.
Andando più a nord passando da Quimper nella regione Finistere c'è un posto conosciuto come la località più a ovest della Francia è veramente spettacolare e da non perdere: Pointe du Raz.

Point du Raz
Immaginate di stare seduti su uno spuntone di scoglio a strapiombo sull'oceano....cielo plumbeo...nuvole basse.
Intorno a voi solo gabbiani che volano bassi, il canto dell'oceano che infrange vigorosamente le sue onde sugli scogli e il profumo della natura. Luogo ideale per sognare...per raccogliersi coi propri pensieri. Inoltre da segnalare il Far...dolce alle prugne tipico bretone.

Un altro piccolo centro da ricordare è Locronan (nome celtico LOKORN) davvero caratteristico...ma ancor più caratteristico del villaggio è uno strano tipo che guida un calesse trainato da due cavalli...giro turistico ovviamente, ma il personaggio è davvero folkloristico!!!!!

Profumi...sapori...colori di Bretagna.
I colori predominanti sono il blu dell'oceano, il verde dei vastissimi prati e il viola delle ortensie.

Lot
Lungo il Lot si succedono città e paesi di grande fascino, come la bastide di Villeneuve-sur-Lot, i villaggi medievali di Pujols e Penne d'Agenais, costellati di botteghe artigianali e di negozi antiquari.
Una valle perfetta da scoprire a bordo di una house boat. Sul corso inferiore del Lot, 49 km di vie d'acqua navigabili sono state sistemate e aperte al pubblico nel corso dell'estate scorsa. Da Villeneuve-sur-Lot si può così navigare fino a Nicole, alla confluenza con la Garonna, magari facendo una pausa fino a Temple-sur-Lot, dove c'è da scoprire un giardino di ninfee gialle. Quindi le chiuse di Castelmoron per superare un dislivello di ben 12 metri. Tappa a Port Lalande, per scoprire le casette a graticcio di questa splendida bastide del XIII secolo ( e per chi vuole fermarsi di più, un comodo residence di turismo "Grand Bleu", fatto di bungalows. Per passare dal Lot alla Garonna, la vostra house-boat deve imboccare un canale ed essere assistita dal rimorchiatore Confluence. Dopo di che potrete scegliere di continuare sul "Canale dei due mari", o raggiungere le acque della Baïse e penetrare nel cuore del Paese dell'Armagnac. E' un liquore particolare, che acquista valore sempre più in base all'invecchiamento. Si può acquistare a Auch, città del moschettiere D'Artagnan.

L'apertura alla navigazione del corso inferiore del Lot ha consentito l'installazione di nuove società di noleggio che vanno ad aggiungersi a quelle già attive:
-Connoisseur Cruises (nuovo) - Port Lalande - Route de Fongrave - 47260 Castelmoron sur Lot - tel. 0033/5/53795817 - fax 0033/5/53795620
-Nautic Aquitaine - Bassin du canal (nuovo) - 47160 Damazan -tel. 0033/5/53795939 - fax 0033/5/53793449
-Babou Marine - Port Sainte Mary - 46000 Cahors - tel. 0033/5/65300899 - fax 0033/5/65239259
- Locaboat Plaisance- Route de Caix - 46140 Luzech - tel. 0033/5/65307111 - fax 0033/5/65305317
-Nicols Lot Navigation - 46330 Bouzies - tel. 0033/5/65243220 - fax 0033/5/65317225

In ogni caso potete rivolgervi a: Renseignements et réservations pour la résidence Grand-Bleu
Tel: 04 68376565

Per informazioni: CRT Aquitaine, Tel: 05 56017000 - Fax: 05 56017007


Valle della Loira
Nella Valle della Loira, la regione dei castelli, al Castello di Chaumont si tiene ogni anno il Festival Internazionale dei Giardini, per ammirare splendidi giardini creati dai più grandi paesaggisti del mondo. Per l'edizione 2002 che si terrà dal 1° giugno al 20 ottobre, è stato scelto un tema davvero intrigante, l' "Erotismo in giardino". Fin dall'antichità l'architettura dei giardini evoca l'erotismo: tempietti dell' Amore, di Pan, di Diana, labirinti sensuali...
A Chaumont è stato creato un itinerario verde alla scoperta di romantici laghetti circondati di dalie, e su cui galleggiano piante acquatiche, un mare di rose, orti dove crescono piante afrodisiache... Atmosfere misteriose e sensuali, accanto ai consueti giardini permanenti: il Vallone delle Nebbie, il Giardino Sperimentale, la Serra... Un piacere da guardare, da odorare, da "assaporare" con tutti i sensi. E da portare anche a casa: alla boutique del festival sono in vendita piante afrodisiache, mentre al ristorante si possono degustare filtri d'amore...
Chaumont si trova fra Tours e Blois, ed è raggiungibile con l'autostrada A10 (uscita Blois). Orari dalle 9.30 al calar della notte, ingresso 8€.


Provenza
Tra Aix-en-Provence e Avignone (vicinissimo ad Avignone per la verità), c'è un caratteristico paesino Provenzale dove nasce un fiume, "la Sourge" il quale sgorga dalla base di una grande roccia, in una grotta, con un laghetto profondo alcune decine di metri, la portata di acqua del fiume è impressionante e il colore della pozza (la larghezza del laghetto sarà si e no 20 metri ) è di un turchese stranissimo dovuto alla luce che entra sotto l'acqua da un'altra grotta.
Il nome del paese è Fontaine-de-Vauclose. A parte i negozietti di souvenir tipici provenzali coloratissimi, l'altra particolarità del posto è che vi si trova un po' a valle della sorgente un antico mulino che è asservito a un'antica fabbrica di carta .. con annesso relativo negozio per la vendita sul posto.
La carta (che poi spediscono in tutto il mondo, è quella tipo pergamena con in vista petali di fiori e fili di erba) viene fatta macerando, sotto dei grandi magli mossi dal mulino, stracci vecchi di lino che loro raccolgono da tutta la Francia .....poi la poltiglia ottenuta viene stesa e pressata con presse antiche ..... fino ad ottenere dei fogli che sembrano pergamene….
Qui ha soggiornato il nostro Petrarca ed un museo lo ricorda nei pressi della casa che lo ospitò.
Un altro museo, quello della giustizia e delle punizioni, ospita tra i suoi reperti una vera ghigliottina. Esiste anche una cristalleria con tanto di atelier dove assistere alla lavorazione, museo del cristallo, e naturalmente negozio per gli acquisti.
E per chi ci va, tenere a mente che lo spettacolo di son et lumières si tiene dal 15 giugno al 15 settembre, e le ultime due settimane di luglio c'è il festival de la Sorgue.
Per chi non ama la sosta libera, il paese è fornito di campeggio comunale.

Sempre in zona non perdetevi St Paul de Vence, una bomboniera racchiusa tra le sue mura medievali: vicoli, archi, pavimentati a mosaici di ciottoli che affacciano su prati a terrazze. Situata su una rocca che scende rapidamente a mare, vista mozzafiato sulla costa dal suo belvedere sulle mura perimetrali.
Situata tra Cannes e il Principato di Monaco uscita Cagnes sur Mer.
Anche se la sua regione è Alpes Maritimes sembra di essere in Provence: negozi di tutti i tipi con i colori tipici provenzali, la lavanda, fa da padrona... tantissimi studi d'arte di pittori e scultori. Forse un pò troppo turistica per la vicinanza alla Costa Azzurra ma veramente gradevole per una passeggiata.


La Camargue, i gitani e Saintes Maries de la mer

Nel sud della Francia, alle grandi foci del Rodano, in una zona chiamata la Camargue, caratterizzata da deserti di sabbia e stagni salmastri, sempre battuta dal vento, prediletta dagli uccelli di passo, si trova Saintes Maries de la mer: 40 anni fa era un piccolo villaggio di poche case attorno alla chiesa, oggi è un centro turistico molto caratteristico e attrezzato.
La tradizione vuole che qui, nel 1448 siano state rinvenute le reliquie delle sante Marie Iacobè e Maria Salomè che per sfuggire a una persecuzione in Palestina, all'epoca di Gesù, erano arrivate dal mare su una barca senza remi, con la serva nera Sara, oggi protettrice dei gitani.

Ogni anno dal 22 al 25 di maggio, i Rom, i Manouches, i "Boumians", come li chiamano la gente di provenza, arrivano a Saintes Maries de la mer da tutta Europa trainando migliaia e migliaia di roulotte (le Tabert sono le preferite) e invadono le spiagge, le piazze, gli argini dei canali, ogni via.

Qui ogni anno si celebra l'orgoglio e la fratellanza gitana, le famiglie si ritrovano e tutti si baciano tre volte alternativamente sulle guance.

I gitani nel mondo sono più di sei milioni, a maggioranza cattolici, provengono dai balcani, mentre le origini si perdono nell'India del nord. Ci sono forti comunità anche nel Nordafrica, in America latina e in Canada.

Invadono le varie aree aggregandosi per nazionalità; fra gli italiani molti sono i mezzi targati Cuneo che tornano qui ogni anno anche se a casa hanno una abitazione vera.

Ovunque ci sono tendoni, tavoli, sedie, catini, barbecue, ghitarre, ci sono gli ultimi organetti a manovella, qualche carrozza di legno col camino, alcuni hanno capre e galline legate a una corda, vendono oggetti di artigianato. Ci sono bambini che corrono e giocano dappertutto, le donne grasse con le lunghe sottane che dagli ampi seni estraggono di tutto, gli uomini dai capelli corvini, la carnagione scura cotta dal sole e dall'aria, con tatuaggi dal disegno grezzo sulla pelle, con le "panze" straripanti sopra la cintura.

In questo raduno sono molti anche i "nuovi zingari" quelli col camper, anche loro provengono da tutta Europa, si mescolano, ma comunicano poco e fa specie vedere una signora di Lucca ferma a conversare sulla porta di una roulotte.

Alla sera coi vestiti più belli, le ragazze alte sui loro zatteroni, tutti convergono verso la chiesa-fortezza che si staglia sul paesaggio di case basse, mentre gli aironi rossi in formazione tagliano il cielo e tornano agli stagni.

In ogni angolo si formano gruppi che al suono di fisarmoniche, cantano, ballano, battono le mani, qualcuno allatta il figlio, altri in disparte leggono la mano, fanno segni della croce sulla fronte e sulle spalle, predicono il futuro.

L'atmosfera è allegra e amichevole, le danze diventano gara di resistenza.

All'interno della chiesa, con preghiere tradotte nelle varie lingue, si susseguono le funzioni; anche la devozione gitana è diversa, ricca di fervore: il padre cammina davanti, seguito da tutta la famiglia e la madre chiude il corteo con l'ultimo genito in braccio, ognuno con un cero in mano.

Durante l'anno le reliquie delle sante sono conservate in alto sopra l'altare maggiore e all'inizio della festa vengono calate con un sistema di carrucole e verricelli, tra le acclamazioni dei fedeli.

La statua di santa Sara invece si trova in una cripta sotto l'altare, illuminata da migliaia di candele che non reggendo il calore si incurvano come serpenti.

Il culmine della festa sono le due processioni che dalla chiesa, dopo la messa solenne celebrata dall'arcivescovo di Aix en provence, vanno al mare.

Il 25 si festeggia santa Sara e i mandriani a cavallo si fanno strada in una calca indescrivibile, seguiti da croci di vimini intrecciato, riproduzioni di vecchi carrozzoni gitani trainati da cavalli, stendardi e soprattutto la statua della santa addobbata con tanti vestiti colorati che tutti vogliono toccare.

Il 25 anche la statua di legno scolpito con le due sante Marie sulla barca viene portata in processione, ci sono le donne di Arles con i loro ricchi costumi e, giunti al mare, cavalli, gitani e musicanti entrano in acqua tra spruzzi, suoni di violini e canti.

Alla sera le reliquie delle sante vengono risollevate nella cripta sopra l'altare maggiore in una cerimonia piena di nostalgia; la kermesse è finita e alla spicciolata, come sono venuti, i gitani si irradiano per tutta l'Europa


I MUSEI CURIOSI

Lione
A Saint-Georges, un quartiere della Lione vecchia è presente sin dal 1946 un laboratorio artigianale specializzato nella fabbricazione di automi. Trasformato in Museo Reinassance des Automates, nelle sue 7 sale sono conservati 250 automi. La guida spiega le varie tappe della nascita di un automa. In un ambiente da favola completamente fuori dal tempo, uno spettacolo magico adatto a tutte le età. Le visite commentate ci sono tutti i giorni dalle 14,30 alle 18,00 oppure per gruppi su appuntamento.
Il museo si trova al n. 100 di Rue Saint-Georges - 69005 Lyon. Tel. 0033(0)472777528

Grenoble
A Grenoble invece si possono ammirare carillon, organetti, pianole, ocarine, marionette provenienti da tutto il mondo e ombre cinesi.
Una creazione originale che da forma a sogni e fantasia. La durata della visita è di circa 1 ora. Il museo è aperto tutti i giorni dalle 14,00 alle 18,00 e si trova al 12 di Rue des Arts - 38000 Grenoble. Tel. 0033(0)476433333

Souillac
Souillac, a soli 16 chilometri da Rocamadour, ospita il Museo des Automates. Questo pare che sia il piú grande d'europa con sala video, scene animate e tantissimi robots e manichini. Veramente una visita interessante.

Tolosa
Citè de l'espace
e aziende aeronavali. Una visita interessante per grandi e piccoli e le numerose aziende aeronavali offrono tour informativi insoliti. Con pochi Euro si visita un Hangar e si assiste al montaggio di parti di aereo.

Clermont-Ferrand
A 15 km da Clermont-Ferrand il Parco Europeo del Vulcanismo ha aperto le porte il 20 febbraio 2002 ed offre un fantastico viaggio al centro della Terra. Navette regolari collegano la città al parco.
E' un parco di esplorazione scientifica unico al mondo, in cui il visitatore è insieme attore e spettatore. Un'esperienza speciale che consente di vivere da vicino le dinamiche planetarie che hanno plasmato e plasmano la superficie terrestre, e le molteplici forme del vulcanismo e dei fenomeni che lo accompagnano. Un vero viaggio nel tempo, che porta a sorvolare altri pianeti e a conoscere da vicino il lavoro dei vulcanologi sul terreno come in laboratorio.
Grazie alle più moderne e spettacolari tecnologie, a Vulcania si può camminare sulla lava di una colata in fusione, scendere al centro della Terra, rivivere le grandi eruzioni che hanno creato il mondo, provare l'emozione in diretta di una eruzione vulcanica …

Macon
A 2 km da Macon, sulla strada per Parigi, c'è da scoprire un "museo" davvero curioso, che dei musei tradizionali ha poco o nulla: Vigneroscope. Nato dalla creatività di un appassionato della vigna, della sua storia, e di tutti gli strumenti che con la vigna hanno a che fare: Philippe Bérard, ex ingegnere e oggi viticoltore, con 7 ettari di vigne da curare. In 20 anni di ricerche, Bérard ha messo insieme un'eccezionale collezione di strumenti, materiali, documenti, e soprattutto di esperienze e conoscenze.
E nel corso degli anni, grazie alla sua abilità manuale e alla sua creatività, ha realizzato un museo-spettacolo che fa davvero "vivere" centinaia di strumenti.
Ognuno spiegato e "raccontato" dalla sua esperienza di viticoltore, mentre le famose marionette Guignol e Gnafron esprimono commenti pieni di umorismo e fantasia. Vi sorprenderete così di rimanere ammirati a osservare una gerla, o di provare un vivo interesse per una semplice roncola.
E la storia degli strumenti della vigna, da Giulio Cesare ai giorni nostri, non avrà più segreti per voi. Suoni, immagini, effetti speciali, animazioni, oltre 200 proiettori coordinati da un computer per un'esperienza davvero unica.
La visita dura 40 minuti e comprende la degustazione di vini bianchi della proprietà: Pouilly Loché e Macon Loché.
Aperto da maggio a fine settembre tutti i giorni dalle 9.30 alle 18
Tariffe: Individuali 5 Euro, Gruppi 4 Euro
Gratis per i bambini fino a 10 anni
Informazioni:
Mr. Bérard, Domaine de Saint Philibert, Loche
71000 Macon
Tel: 03 85 35 61 76
berard.loche@wanadoo.fr


SAPORI DI FRANCIA

I vini
Sulla strada dei vini Saint-Joseph, Condrieu e Côte-Rotie. Difficile credere che nella Loira si faccia del Saint-Joseph. Eppure la fama di questo vino risale al XVI° secolo. In effetti, era apprezzato dai più grandi re di Francia. Ma è soltanto nel XVII° secolo che i Gesuiti di Tournon gli diedero il nome di Saint-Joseph.
Il Saint-Joseph rosso è elaborato a partire dal vitigno Syrah, si tratta di un vino corposo e generoso che, dopo qualche anno d'invecchiamento, accompagna meravigliosamente pollami, piccola selvaggina, filetti d'anatra e formaggi.
Il Côte-Rôtie, anch'esso un vino da invecchiare, la denominazione si ritrova su due comuni della Loira: Malleval et Saint-Pierre-de-Bœuf. Quanto al Condrieu, " un vino bianco dai riflessi dorati ", le sue vigne si estendono su 5 comuni del dipartimento. Il Château-Grillet, " un vino bianco confidenziale ", è, sembra, la più piccola zona vinicola classificata A.O.C. di Francia, 3,8 ettari situati a Vérin. Un vino raro classificato tra i migliori vini bianchi di Francia.

Il Sidro
Un'altra specialità francese...bretone in particolare, è il Sidro di mele. Se vi capita, acquistatelo nei camping a la Fermè (simili ai nostri agriturismi). Lì vendono un ottimo Sidro (bevetelo freddissimo!) ...un latte che riporta ad antichi sapori....biscotti fatti in casa, ma soprattutto un dolce di prugne davvero favoloso che si chiama FAR.

Le mele
A Pélussin la mela è regina. 53 arboricoltori si sono riuniti in seno ad una cooperativa per commercializzare sotto il marchio " les balcons du Pilat " le diverse mele di loro produzione.

Il cioccolato
A due passi dalla cittadella di Saint Martin nell"Ile de Ré, splendida isola di fronte a La Rochelle collegata alla terraferma grazie ad un ponte a pagamento, esiste una fabbrica di cioccolato molto particolare: dimostrazioni, salone da te, prodotti regionali...tutto ciò a disposizione per trascorrere un piacevole momento!
E' possibile visitarla dal primo marzo al 30 settembre. Per i gruppi è necessario prenotare. Gli orari di apertura variano in base alla stagione. La visita è gratuita.
E' una piacevole occasione per parlare con i maestri cioccolatieri, per comprendere tutte gli stadi della fabbricazione del cioccolato.
Per informazioni:
"Ile de Ré Chocolats"
15, av. Philippsburg
17410 St Martin de Ré
tel. 05 46 09 22 09


ACQUISTI A PREZZI SCONTATI

Portare a casa da una vacanza qualche prodotto che fa la reputazione della Francia nel mondo è spesso un elemento essenziale in un viaggio. E per definizione, più una marca è prestigiosa, e più costa. Ma sapete che esistono dei "magasins d'usine", i magazzini di fabbrica, dove i produttori vendono direttamente, senza intermediari? I prezzi sono spesso dal 30 al 60% inferiori a quelli dei negozi e dei grandi magazzini.

Qui sotto troverete qualche indirizzo per uno shopping di lusso al miglior prezzo: un invito a scoprire il nostro paese, andando ad acquistare i prodotti direttamente dove si fabbricano: le porcellane a Limoges, il cristallo in Lorena, le scarpe a Romans, la maiolica a Gien o a Quimper...
Un elenco che potrebbe essere lunghissimo, perché ogni regione di Francia esprime esperienza e professionalità nei più diversi settori.

La porcellana a Limoges (Haute Vienne/Limosino)
Il cristallo (Lorena)
Le scarpe (Drôme/Rodano-Alpi)
L'abbigliamento a Troyes (Aube/Champagne-Ardenne)
La seta a Lione (Rodano-Alpi)
La maiolica
I tessuti

La porcellana a Limoges
Da oltre due secoli, la porcellana di Limoges è sinonimo di qualità ed è famosa in tutto il mondo. Essa rappresenta più della metà della produzione francese. La capitale del Limosino conta 6 magazzini di fabbrica. I più interessanti sono:

Magasin d'usine Bernardaud
30, rue Albert-Thomas - 87000 Limoges.
Tel 33 (0) 5 55 77 39 66
Aperto dal lunedì al sabato dall' 1/4 al 30/9 dalle 9.30 alle 12 e dalle 13 alle 18.30, dall'1/10 al 31/3 dalle 10 alle 12 e dalle 13 alle 18 - in genere 50% di sconto su piatti, vasi... venduti a metà prezzo per via di difetti invisibili a occhio nudo.

Ancienne manufacture royale de Limoges
7, place des Horteils - 87700 Aixe-sur-Vienne.
Tel 33 (0) 5 55 70 44 82
Aperta dal martedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 18, il sabato dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18- minimo 50% di sconto su pezzi di seconda scelta e fine serie.

Le pavillon de la porcelaine - Musée Haviland
Z.I. de Magré - route de Toulouse - 87000 Limoges.
Tel 33 (0) 5 55 30 21 86
Dal lunedì al venerdì da Pasqua all'11 novembre - 8.30-19.30; da novembre a Pasqua - 9.30-19 - molto più conosciuto dai turisti dei precedenti indirizzi. Vasta scelta di diverse marche a prezzi meno interessanti.

Altri indirizzi:
Raynaud - 26, avenue Montjovis
Chris Dan - 6, cours Burgeaud
Nouvelle Vague - Z.I. Nord - 42, avenue Auguste-Comte.

Per ogni altra informazione:
Comité National d'expansion de la porcelaine de Limoges, 7 bis, rue du Général Cérez 87000 Limoges. Tel 33 (0) 5 55 77 29 18.

Il cristallo in Lorena
Culla del cristallo in Francia, la Lorena è la regione delle grandi marche di cristalli, quelle famose in tutto il mondo. St-Louis che esiste da 400 anni, Baccarat da oltre 200, Daum, leader nella produzione nella pasta di vetro e la Compagnie Française du Cristal che produce il cristallo di Sèvres. Tutti questi nomi prestigiosi dispongono di magazzini di fabbrica.

Magasin d'usine Daum.
17, rue des Cristalleries - 54000 Nancy.
Tel 33 (0) 3 83 32 14 55,
Dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17. Una piccola bolla d'aria fa scendere il prezzo di un cristallo Daum del 40%!

Compagnie française du cristal.
54112 Vannes-le-Châtel.
Tel. 33 (0) 3 83 25 41 01
lunedì-sabato 9-12 / 14-17.30 domenica e festivi 14.30-17.30 -chiuso il lunedì in luglio e agosto - Cristalli di Sèvres di prima e seconda scelta e pezzi Daum di seconda scelta. Fino al 40% di sconto.

Cristallerie de Hartzwiller
avenue de la Vallée - 57870 Hartzwiller.
Tel 33 (0) 3 87 2510 55
dal lunedì alla domenica 13.30 - 17.30 - arti della tavola.

St-Louis rue Goetlosquel
57620 Saint-Louis-les-Bitche.
Tel 33 (0) 3 87 06 40 04
dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle 17 - domenica 14-17- ampia scelta con il 40% di sconto.

Altre cristallerie, musei del cristallo, magazzini di vendita... sono riportati nel dépliant "La strada del cristallo in Lorena".
Informazioni: CRT Lorena, tel. 33 (0) 3 87 30 10 87 - fax 33 (0) 3 87 32 89 33

Le scarpe a Romans (Drôme - Rhone-Alpes)
Romans è la capitale della calzatura di lusso in Francia e conta ancora oggi una decina di fabbriche di grandi marche, di cui alcune di fama internazionale che, naturalmente, propongono i loro magazzini di fabbrica.

Magasin d'usine Charles Jourdan
Galerie Fan'Halles - Côte des Cordeliers
26100 Romans.
Tel 33 (0) 4 75 02 32 36

Espace Charles Mossant
26300 Bourg-de-Péage.
Tel 33 (0) 4 75 02 32 08
lunedì 10-12 / 14-18.45 - martedì-venerdì 9-12/ 14-18.45 - sabato 9-19
Circa 300 modelli per numero oltre ad accessori. Prezzi scontati del 30 - 50%

Magasin d'Usine Robert Clergerie.
Rue Pierre-Curie. 26100 Romans. Tel 33 (0) 4 75 05 59 65
lunedì 14-19 - martedì-sabato 9.30-12.30 e 14-19

Magasin d'usine Stéphane Kélian.
11, place Charles-de-Gaulle. 26100 Romans. Tel 33 (0) 4 75 05 23 26
lunedì-venerdì 10-12.30/14-19 - sabato 9.30-19- in media 40% di sconto.

L'Ufficio del Turismo di Romans assicura in modo molto efficace la promozione dei molti negozi di vendita a prezzi ridotti che sono sorti attorno alle fabbriche locali: la "guida agli acquisti" pubblicata ogni anno segnala i magazzini di fabbrica locali, i magazzini di vendita di scarpe, pelletteria, moda pronta. La guida è disponibile a richiesta.
Informazioni: Ufficio del Turismo, 17 place Jean Jaurès, B.P. 13, 26100 Romans, tel. 33(0)4 75 02 28 72 - fax 33 (0)4 75 05 91 62.

L'abbigliamento a Troyes (Aube)
Il tessile, settore tradizionale dell'industria dell'Aube, ha determinato nella regione di Troyes una eccezionale concentrazione di magazzini di fabbrica che è diventata un vero fenomeno economico e attira circa 1.250.000 visitatori all'anno. Troyes è davvero in Francia la capitale dell'abbigliamento. Ci sono oltre 200 magazzini di fabbrica oggi a Troyes che offrono dal 20 al 40% di sconto. Le marche leader sono Lacoste, New Man, Petit Bâteau, Reebock…Tre poli principali si dividono decine di magazzini attorno a Troyes.

Pont Sainte Marie a nord-est è la sede di Marques-City costruito attorno alle proposte di Adidas (ma si trovano anche capi Benetton, Olympia...)e Mac Arthur Glen, villaggio di 40 negozi di aziende.

Saint-Julien-les-Vilas e il boulevard de Dijon a sud ospitano il Club des Marques e Marques Avenue, il più grande centro di magazzini di fabbrica, appena ampliato.

Il centro e l'est della città ospitano diversi magazzini sparsi.
Numerosi opuscoli disponibili all'Ufficio del Turismo vi aiutano a ritrovare tutti i numerosi punti vendita ( piantina, elenco delle marche, condizioni di vendita, orari...).
Per informazioni: Ufficio del Turismo di Troyes, 16 bd Carnot, BP 4082, 10000 Troyes, tel. 33 (0) 3 25 73 00 36 - fax 33 (0) 3 25 73 06 81

La seta a Lione
Anche se la regione lionese ha smesso di produrre massicciamente la seta nel XIX secolo, Lione rimane un punto di riferimento essenziale nel settore e attira stilisti francesi e stranieri per la qualità della lavorazione e l' originalità dei tessuti stampati e dipinti.

Tissage Baumann
4, rue Vaucanson - 69001 Lyon.
Tel 33 (0) 4 72 07 31 00
lunedì, martedì, mercoledì 13.30-17 - giovedì 12.30-17 - venerdì 13.30-16, chiuso in agosto Tempio di uno dei più grandi setifici lionesi, la tessitura Bianchini-Férier.

Tousoie
3, petite rue des Feuillants
69002 Lyon.
Tel 33 (0) 3 78 28 22 36
lunedì - venerdì 9-12.30 - 14-18.30, chiuso le tre ultime settimane di agosto. Fine serie delle fabbriche Catin e Sfate & Combier. Anche vendita per corrispondenza. Prezzi molto interessanti.

Il Comitato Regionale per il Turismo ha pubblicato un opuscolo molto interessante "Il mondo della seta nel Rodano-Alpi" che oltre a itinerari di scoperta turistica sul tema propone una rubrica su dove acquistare la seta nella regione.
Informazioni: CRT tel. 33 (0)4 72 38 11 11 - fax 33(0)4 72 38 44 94.

La maiolica
Diverse regioni francesi vantano una solida reputazione in questo settore: ciascuna ha la propria specialità esclusiva, da ricercare e acquistare direttamente alla fonte...

Faïenceries de Quimper
HB Henriot magasin d'usine.
Place de Berardier - 29102 Quimper.
Tel 33 (0) 2 98 90 09 36 ou 33 (0) 2 98 52 22 52
Lunedì-sabato 9.30-12.30/ 13.30-18.
Maioliche decorate a mano da oltre 3 secoli, dal 15 al 30% di sconto secondo i tipi di lavori.

Faïenceries de Lunéville.
Manufacture de St-Clément
1, rue Keller et Guérin
54000 Lunéville. Tel 33 (0) 3 83 32 19 26
dal martedì al sabato 10-12/ 14-18.30.

Faïenceries de Gien
78, place des Victoires
45500 Gien. Tel 33 (0) 2 38 67 00 05
dal lunedì al sabato 9-12/14-18. Tutti gli arredi per la tavola al 50% di sconto.

Les artistes faïenciers de Desvres.
39, rue Rodolphe-Minguet
62240 Desvres.
Tel 33 (0) 3 21 92 39 94
dal lunedì al venerdì, 10-12/14-18- domenica 14-18.

Fourmaintraux et Dutertre. Faïencerie de Desvres.
La Poterie. 114, rue Jean-Jaurès
62240 Desvres.
Tel 33 (0) 3 21 91 65 55
dal lunedì al sabato 10-12/14-18; domenica 14/18
Riproduzione di antiche maioliche.

I tessuti
Ecco i magazzini di fabbrica di alcune marche particolarmente famose:

Les Olivades (tissu provençal)
Société avignonnaise d'impression sur tissus.
Chemin des Indienneurs
13103 St-Etienne-du-Grès.
Tel (0)4 90 49 19 19
dal lunedì al venerdì 9-12/14-18.
20-50% sui modelli presentati in boutique.

Beauvillé (linge de maison)
19, route de Sainte-Croix-aux-Mines
68150 Ribeauvillé
Tel 33 (0) 3 89 73 74 74
dal lunedì al venerdì 8-11.45/14-17.45.
lenzuola, asciugamani, tovaglie di alta qualità.

Magasin d'usine Linvosges. Usine de la Jamagne.
Place des déportés
88400 Gérardmer.
Tel 33 (0) 3 29 60 11 00
dal lunedì alla domenica, da aprile a ottobre 8.30-12/14-18.30 - da maggio a settembre, 9-12/14-19 - sconti dal 30 al 60%.

La regione di Cholet (Maine-et-Loire in Loira Occidentale) è tradizionalmente famosa per i tessuti. Un po' come Troyes, vede una notevole concentrazione di magazzini di fabbrica.
Informazioni: Ufficio del Turismo, tel. 33 (0) 2 41 62 22 35 - fax 33 (0) 41 62 80 99


Sicurezza

Il sud della Francia è zona a rischio in particolare per quanto riguarda la sosta a Nizza, Marsiglia e le aree autostradali. Nei tranquilli paesini della Provenza e in Camargue la situazione è abbastanza tranquilla.
Ovvio ricordare di tenere sempre a mente le precauzioni che non dovremmo mai dimenticare in ogni luogo dove andiamo: evitare luoghi bui e solitari, troppo lontani da un eventuale bisogno di aiuto, ecc. ecc., e affidarsi al proprio fiuto e buon senso, che di solito non sbagliano mai.

Informazioni sui campeggi in Francia
http://www.geotour.com/camping/cartes/Ffrance.html?pays=it&scr=l


E SPERANDO CHE NON VI SERVA MAI.....

Consultare un medico
Potete consultare un medico generico, uno specialista o un dentista in ospedale, presso un centro medico o un dispensario. Alcuni medici generici e i medici di guardia effettuano visite a domicilio e possono venire a visitarvi in albergo. In ogni città di Francia, tutti i giorni, e a tutte le ore, ci sono medici e farmacie di turno per venire incontro alle vostre necessità di cura. Per sapere dove si trovano, chiamate il commissariato di polizia o telefonate al n.17 o 18.

A quali tariffe?
Ci sono medici "convenzionati" il cui onorario è fissato in accordo con i tariffari mutualistici (un generico vi richiederà in media 115F) e medici con onorari liberi, le cui tariffe sono più elevate (sono numerosi a Parigi). Informatevi prima di prendere appuntamento. Attenzione: le visite a domicilio, gli interventi notturni, la domenica o nei giorni festivi sono sempre a tariffa maggiorata.

Prendere medicine
I medici francesi prescrivono medicine solo su ricetta. La ricetta vi sarà sempre richiesta in farmacia. Verificate la durata del vostro trattamento di cura e il quantitativo di medicinale che vi occorre. Alcuni medicinali da banco sono forniti senza ricetta (e non sono rimborsabili) e non richiedono quindi una visita medica preliminare: chiedete consiglio al farmacista.

Numeri d'emergenza
SAMU (urgenze mediche, incidenti): 15
Polizia Pronto Intervento: 17
Pompieri: 18
Numero emergenze europeo: 112
SOS Guardia Medica (Parigi): 33 (0) 1 47 07 77 77
SOS Farmacie (Parigi): 33 (0) 1 45 00 35 00
SOS Dentista (Parigi): 33 (0) 1 43 37 51 00

In caso di guai, se non vi ricordate più i tanti numeri urgenti da comporre chiedete a chiunque: li sanno tutti a memoria! In effetti, un sondaggio rivela che l'85% dei francesi conosce il numero dei pompieri, il 61% quello della polizia , il 52% quello della SAMU, il 34% dell'ospedale più vicino e il 12% l'SOS guardia medica.

Assistenza Pubblica-Ospedali di Parigi
Sentirete sicuramente parlare dell'Assistenza Pubblica-Ospedali di Parigi. Si tratta di una struttura sanitaria pubblica che raggruppa una cinquantina di ospedali a Parigi e nella regione parigina così come 4 ospedali in provincia. Se siete alla ricerca di un amico o un parente ricoverato d'urgenza, contattate l'Assistenza pubblica che effettuerà una ricerca su tutti gli ospedali che coordina, tra i più importanti della capitale.
Tel. 0033/1 40 27 30 00

Essere rimborsati
Se siete un cittadino UE e avete portato con voi il modulo E-111, visite e medicine vi saranno rimborsati al ritorno. Ciononostante, come per chi proviene da paesi non UE, è consigliabile sottoscrivere una assicurazione multirischi. Così, in ogni caso, l'assicurazione si farà carico di rimpatriarvi e sosterrà tutte le spese mediche e di ospedalizzazione...

Difendetevi dall'AIDS
Tutte le farmacie in Francia vendono profilattici. E sparsi per le città - soprattutto all'esterno delle farmacie, nelle toilettes delle discoteche, di bar e ristoranti, nelle stazioni -ci sono numerosi distributori automatici di preservativi. Per tutte le informazioni, contattate l'associazione AIDES (a Parigi e nelle maggiori città) o chiamate SIDA (Aids) Info Service al n. 01 44 93 16 16.

Le farmacie notturne a Parigi
Aperte fino a mezzanotte
62 avenue des Champs-Elysées (8ème arr.) Tel.: 01 43 59 22 52
5 place Pigalle (9ème arr.) Tel.: 01 48 78 38 12
13 place de la nation (11ème arr.) Tel.: 01 43 73 24 03
61 avenue d'Italie (13ème arr.) Tel.: 01 44 24 19 72
106 bd du Montparnasse, (14ème arr.) Tel.: 01 43 35 44 88

Aperte fino alle 2 del mattino
86 boulevard Soult (12ème arr.) Tel.: 01 43 43 13 68
Drugstore des Champs-Elysées (8eme arr.) Tel.: 01 47 20 39 25

Aperte 24 ore su 24
6 place Clichy (9ème arr.) Tel.: 01 48 74 65 18
84 avenue des Champs-Elysées (8ème arr.) Tel.: 01 45 62 02 41

Per altre informazioni:
http://www.parigi-turismo.it/

Buon Viaggio!


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