FRANCIA 2010
PASQUA
NELLA VERDE DORDOGNA
testo e foto di Dani e Max
Normalmente non facciamo viaggi particolari
per Pasqua, ma, quest'anno, la Pasqua sembra aver inghiottito
il ponte del 25 Aprile. Che fortuna!
Amiamo la Francia in ogni suo angolo e, regione
dopo regione, anno dopo anno, la stiamo visitando praticamente
tutta.
Quest'anno è la volta della Dordogna
o Perigord; insomma, la zona compresa tra Bordeaux e Tolosa
che appartiene alla regione dell'Aquitania.
Prenotiamo con qualche mese di anticipo un
volo Easy Jet da Malpensa a Bordeaux. Tuttavia, per sfruttare
appieno tempo e distanze, prenotiamo il ritorno da Tolosa
a Malpensa.
Prenotiamo inoltre un'auto tramite sito E-noleggio,
una centrale di prenotazione in grado di captare l'autonoleggio
più conveniente, in questo caso Alamo.
Inizia poi una ricerca spasmodica per trovare
alberghi "di charme" molto diffusi in Francia,
che però accettino pernottamenti per 1 sola notte.
Dopo qualche tentativo, li troviamo. Prenotiamo
l'hotel di Domme e di Cahors tramite sito Venere; molto
comodo perchè non serve caparra ma solo carta di
credito come garanzia.
L'hotel a Brantome, invece, lo prenotiamo
direttamente dal sito dell'albergo, versando una caparra
tramite carta di credito.
VENERDI' 22 APRILE
2011 - PERIGUEUX
Lasciamo l'auto a Parkingo e, con la navetta,
ci trasportano a Malpensa Terminal 2 per il nostro volo
Easy Jet su Bordeaux.
Il viaggio di andata va benissimo ed arriviamo
a Bordeaux addirittura con 20 minuti di anticipo. Questa
volta Easy Jet ha superato se stessa!
In aeroporto a Bordeaux ci dirigiamo al banco
Alamo per il ritiro della nostra auto. L'impiegata Alamo
ci fa qualche difficoltà in quanto, non si capisce
per quale motivo, la nostra auto sia stata prenotata per
il mattino presto e loro hanno l'obbligo di conservarla
per sole 2 ore (mai saputo di questa clausola). Tuttavia,
ci consegna un'auto di categoria superiore a quella prenotata,
allo stesso prezzo. Viaggiamo così con una Citroen
C5. Purtroppo però, a qualche km dall'aeroporto,
ci accorgiamo che l'auto non ha il pieno completo di benzina,
come pattuito. A fine viaggio, la restituiremo così
anche noi, non completamente piena, ma ovviamente, dopo
qualche giorno, ci addebitano in carta di credito il carburante
mancante. Alamo: altro autonoleggio da evitare in futuro.
la nostra auto
Partiamo alla volta di Perigueux, un'antica
città della Dordogna affacciata sul fiume con un
nucleo molto antico. Non ci tratteniamo molto, giusto il
tempo di pranzare con delle Croques Monsieurs (toast al
formaggio di cui ci nutriremo per l'intero viaggio).
Passiamo poi alla visita di Brantome, piccolo
villaggio circondato da canali, tanto da essere chiamato
la Venezia del Perigord. Il luogo è d'incanto. Forse
la più bella cittadina che visitiamo nell'intero
viaggio: case pittoresche affacciate sul canale che circonda,
con un cerchio, il centro storico, con stradine e negozi.
Si può visitare anche la grande Abbazia e le grotte
annesse. Noi però, optiamo per un viaggio sull'imbarcazione
che percorre un tratto di canale, anche se, a conti fatti,
non ne vale la pena più di tanto. L'angolo più
suggestivo e fotografato della cittadina è un punto
sul ponte da cui si vedono delle cascatelle ed un vecchio
mulino adibito ora a hotel e ristorante di Charme (che vi
consigliamo: Moulin de l'Abbaye).
Ci piace talmente Brantome, che decidiamo poi di tornarci
in serata per la cena.
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Brantome - Hotel Mulin de
l'Abbaye |
Brantome |
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Brantome - Hotel Mulin de
l'Abbaye |
Brantome |
Dopo Brantome ci dirigiamo in un altro piccolo
villaggio affascinante chiamato Bourdeilles. Anche questo
paese è affacciato sul fiume, con salici piangenti
ed antiche case. Nella graziosa e tipica piazzetta centrale
del borgo, si trova il castello medievale visitabile.
Dopo Bourdeilles, un po' stanchi, decidiamo
di andare alla ricerca del nostro hotel, un fantastico castello
immerso nelle campagne della Dordogna. Si chiama Hotel Chateau
de la Cote e si trova a Biras, frazione di Brantome. Rimaniamo
senza fiato alla vista dello spettacolare castello e siamo
elettrizzati all'idea di passare la notte proprio lì.
Il castello è arredato con mobili antichi, con belle
sale, proprio come i castelli che di solito ci limitiamo
a visitare. Anche la nostra camera è d'effetto: molto
grande, con letto a baldacchino, camino, mobili antichi
ed una splendida vista sul grande parco del castello con
tanto di cavalli e asinelli che pascolano sotto le finestre.
Bucolico!!!!
C'è persino la piscina all'aperto,
ma, in questa stagione (fine aprile) è ancora chiusa
anche se quel, la temperatura, era piuttosto alta ed, un
tuffo in piscina, l'avremmo fatto volentieri.
Così, ci accontentiamo di oziare un
po' sulle sdraio collocate nel parco, mentre mia figlia
si arrampica sugli alberi.
Ci prepariamo per la cena e torniamo a Brantome.
Purtroppo notiamo che molti locali addocchiati
nel pomeriggio, di sera sono chiusi, così fatichiamo
un po' per trovare un luogo dove cenare.
Scegliamo quindi un Wine bar che serve anche
delle grandi bruschette all'italiana e patatine fritte.
Aspettiamo l'imbrunire per scattare qualche foto notturna
sui canali e poi rientriamo in auto in hotel.
Per raggiungere l'hotel dobbiamo percorrere
qualche km. di stradine isolate tra campagne e boschi. Di
sera, non è raro vedere animaletti che attraversano
la strada: quella sera incontriamo un grosso uccello in
mezzo alla strada, molto simile ad un falco e una graziosa
lepre.
Il giorno successivo, ci attraverserà,
a pochi metri dall'auto, addirittura un cerbiatto.
SABATO 23 APRILE 2011
- DOMME
Facciamo colazione nelle sale del castello.
La colazione è di qualità media anche se,
per € 14,00 a testa, ci aspettavamo qualcosa in più.
Comunque la consigliamo.
Impostiamo il fondamentale Navigatore Tom
Tom (che ci siamo portati da casa) in direzione Castello
di Hautefort. Oggi il tempo è un po' nuvoloso; speriamo
non piova. Visitiamo il grande castello arredato, anche
se troviamo gli arredi di epoca troppo recente. Il castello
è circondato da giardini all'italiana ed all'inglese
ma, non abbiamo tempo nè voglia di visitarli. Ci
limitiamo agli interni.
Come seconda e terza tappa visitiamo 2 villaggi
che, sui siti internet. venivano spacciati per caratteristici
villaggi della Dordogna. Si tratta di Terrason-Lavilledieu
e di Le Bugue. Noi però, non li troviamo interessanti
più di tanto. Tuttavia, approfittiamo della sosta
a Le Bugue per mangiare qualcosa in un piacevole bar con
tavolini all'aperto.
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Terrason-Lavilledieu |
Le Bugue |
Dopo pranzo ci dirigiamo a Sarlat Le Caneda,
cittadina con grosso centro storico dove ogni angolo è
da fotografare. Bellissimo ed esteso. Strade, case e palazzi
di altri tempi. Purtroppo oggi è il sabato di Pasqua,
c'è persino un mercatino nella via principale e qui
troviamo tantissima gente. Riusciamo tuttavia a parcheggiare
senza problemi in una piazzettina centralissima e poi iniziamo
a passeggiare per le tante vie e viuzze del centro storico.
Se volete fare acquisti in Dordogna, questo è il
luogo migliore perchè i negozi sono tantissimi. Insomma:
Sarlat ci piace molto.
Dopo Sarlat raggiungiamo finalmente la località
dove pernotteremo: Domme. Qui, abbiamo prenotato in un hotel
di Charme, affacciato sulla Dordogna, nel punto più
panoramico della città: HOTEL ESPLANADE Dall'alto
possiamo ammirare tutta la vallata della Dordogna. Domme
poi, è bellissimo e molto tipico. E' un villaggio
di dimensioni medio/piccole (preso d'assalto di giorno dai
turisti) con tante case antiche tutte in pietra gialla.
Anche qui, ci sono tanti negozi e ristoranti. E' decisamente
più piccola di Sarlat ma, chi ama i piccoli borghi,
non potrà fare a meno di apprezzarla.
Passeggiamo per le viuzze e visitiamo qualche
negozio. Compriamo del Foie Gras (patè di fegato
d'oca), che qui è il prodotto tipico, tanto che l'oca
è il simbolo della regione. Poi, decidiamo di cenare
in una Creperie con una crepe salata ed una dolce come da
nostra abitudine quando ceniamo in una creperie.
HOTEL ESPLANADE
DOMENICA 24 APRILE 2011 - CAHORS
Facciamo colazione nella veranda dell'hotel
con vista sulla Dordogna. La colazione non è niente
d'eccezionale tuttavia il panorama è impareggiabile.
La prima tappa di oggi è la bellissima
Rocamadour. Si tratta di un paese arroccato sulla roccia
con importante abbazia. Il paese è tutto ripido,
con scale che lo percorrono dalla parte inferiore a quella
superiore. Visitarlo in questo modo è da podisti/scalatori:
cosa che noi non siamo.
Tuttavia c'è un modo molto più
comodo per visitarlo interamente: un sistema di 2 ascensori
inclinati. Noi parcheggiamo nella parte alta del villaggio
e prendiamo gli ascensori in discesa. Il primo ascensore
raggiunge l'abbazia; da lì, un secondo ascensore,
raggiunge la bella via principale a valle. Il paese ricorda
un po' Mont St. Michel; è molto vivace ed affollato
di gente (forse perchè è il giorno di Pasqua).
Ovviamente, dopo aver visitato tutto, riprendiamo gli ascensori
per tornare sopra, dove abbiamo parcheggiato l'auto.
La visita di questa città ci piace
molto e rimarrà sicuramente nei nostri ricordi.
Seconda tappa in un villaggio, classificato
dalla nostra guida Mondadori come "uno dei più
bei villaggi della Dordogna". Si chiama Autoire; è
carino ma molto piccolo. La visita, non occupa più
di mezz'ora. Giusto per sgranchirsi le gambe.
Autoire
Affrontiamo poi un lungo tragitto, tra paesaggi
di una suggestione pazzesca (campagne, fiumi, laghi, borghi
ecc) per raggiungere l'ultima tappa della giornata: Cahors.
Oggi usciamo dalla Dordogna per entrare nel
dipartimento chiamato Lot. Cahors ci delude un po' perchè
è una grande città poco caratteristica. Il
centro storico non è interessante più di tanto
e poi, oggi che è Pasqua, è tutto chiuso e
deserto. Punto di forza della città è il famoso
ponte Valentré, indicato dalla guida come uno dei
punti più fotografati di Francia.
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Cahors |
Cahors - orologio ad acqua
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Anche noi lo fotografiamo sia di giorno che
di sera. Ceniamo in una Brasserie con anche piatti italiani
(pasta, risotti ecc) proprio davanti al Teatro, in una bella
piazza con fontana.
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Cahors - pont Valentré |
Cahors - piazza con Brasserie |
Il nostro Hotel, Inter Hotel De France, ci
delude un po'. Non riesco nemmeno a capire come possiamo
averlo scelto! Si tratta di un moderno hotel della catena
Inter Hotel. Mia figlia dice che assomiglia ad un ospedale
e, forse, non ha tutti i torti. Intendiamoci: l'hotel ha
tutto quel che serve e costa veramente poco. Tuttavia è
esteticamente bruttino e si trova in una zona della città
poco interessante (ma, del resto, Cahors è poco interessante).
Il ponte però è abbastanza vicino anche se
noi decidiamo di spostarci sempre in macchina.
LUNEDI' 25 APRILE 2011
- CORDES SUR CIEL e ritorno.
E' incredibile ma la colazione nello squallido
hotel è buona. A me piace addirittura di più
che nei lussuosi hotel precedenti! Lasciamo quindi Cahors
per raggiungere l'ultima tappa del nostro viaggio: Cordes
sur Ciel.
Dopo poco più di 1 ora siamo sul luogo.
Parcheggiamo senza difficoltà ma ci accorgiamo che,
per visitare questo antichissimo centro, tutto in salita,
ci vuole un mezzo comodo. Per fortuna notiamo subito il
comodo trenino turistico che funge da navetta tra la parte
bassa e la parte alta. Così, prendiamo subito il
trenino e raggiungiamo la sommità della vecchissima
Cordes. Da lì, iniziamo a percorre le antichissime
vie a piedi, entrando nei vari negozi di artigianato locale
e di souvenirs. Poi, riprendiamo il trenino che, non si
fa attendere troppo.
Cordes
Basta: questa è stata l'ultima tappa
del nostro breve viaggio.
Non ci resta che raggiungere l'aeroporto di
Tolosa, dove abbiamo il volo di rientro. Ovviamente lasceremo
l'auto all'autonoleggio auto di Tolosa. Prima però
dobbiamo mettere un po' di gasolio. I benzinai, nel giorno
di Pasquetta, sono tutti chiusi e bisogna rivolgersi obbligatoriamente
ai self service. Troviamo un benzinaio con Self service
che accetta solo carte di credito (niente banconote). Così,
ci prendiamo un grosso spavento quando ci vediamo addebitare,
col sistema di SMS, ben € 120,00, quando abbiamo messo
solo € 20,00 di carburante. Comprendiamo (e speriamo)
che inizialmente viene addebitato l'importo massimo erogabile
e, successivamente, riaccrediteranno la differenza (ma ci
vorrà qualche giorno).
Volo di rientro puntualissimo, anzi in anticipo:
INCREDIBILE!
Dani, Max e Clarissa