Viaggiare - Diari di Viaggio


GRECIA

di Sylvie Surmely

Il presente resoconto è frutto delle nostre diverse visite effettuate in questo paese: due viaggi realizzati con la caravan, nel 1980 (4 settimane) e nel 1988 (3 settimane),un viaggio realizzato con il camper nell'agosto 1994, 5330 km percorsi in 3 settimane, e due attraversamenti: uno nel 1998 per raggiungere la Turchia e uno nel 2000 per raggiungere la Siria. Le informazioni sono aggiornate al 2000.

RECARSI IN GRECIA: Due possibilità:


1) IL TRAGHETTO. Diversi porti d'imbarco: VENEZIA, ANCONA, BARI e BRINDISI. Da considerare che più si scende verso il sud dell'Italia e più il prezzo diventa conveniente, e considerato il fatto che le autostrade italiane non sono estremamente costose per i campers, in quanto si paga la stessa tariffa delle autovetture, vale veramente la pena di arrivare fino a BARI o BRINDISI. Ma ATTENZIONE ai furti in queste zone, noi siamo stati derubati della macchina fotografica, lettore e vari CD, e altri oggetti durante un bagno di mezz'oretta proprio poco prima di BRINDISI, e questo in pieno giorno. Al commissariato di polizia non eravamo i soli, quindi se volete fare un bagno mentre aspettate la partenza del traghetto, qualcuno deve rimanere sul camper, oppure dovete pazientare fino in Grecia, dove non correrete rischi.

Per quel che riguarda lo stato dei traghetti, non aspettatevi un trattamento di prima classe se prendete una compagnia a buon mercato. Ma, optando per l'open-deck, che vuol dire "campeggiare a bordo" pagate soltanto il passaggio ponte per le persone, e dormite all'interno del vostro camper. Cercate di salire per primi, in modo di essere sistemati sul ponte, altrimenti rischiate di ritrovarvi all'interno, magari assiepati tra diversi TIR.

COMPAGNIE: 1) Strinzis Lines: 600.000 lire italiane nel 1994 per il camper (-50% sul ritorno), 2 adulti e un bambino (50% di sconto), per un'andata-ritorno BRINDISI-IGOUMENITSA. 2)Ventouris Ferries: 450.000 lire italiane nel 1998 (Turchia) per un camper e 3 adulti, per un'andata-ritorno BRINDISI-IGOUMENITSA.


UN CONSIGLIO: nel '94, noi abbiamo preso una cabina "primo prezzo" che si trovava vicino alle macchine: difficile dormire correttamente ed in più, abbiamo patito molto caldo nonostante la climatizzazione. Nel '98, abbiamo dormito dentro al camper, dove malgrado l'aria marina, siamo morti di caldo. Morale: la prossima volta, prenderemo (se le finanze lo permettono) una cabina con aria condizionata e oblò, e lontano dai motori, al diavolo le economie!


Le brochure sono disponibili in febbraio, noi prenotiamo sempre verso fine marzo, inizio aprile, e troviamo sempre posto con ampia scelta di date. La lista completa delle agenzie che vendono i biglietti si trova sui depliants dell'ufficio turistico greco. Praticamente tutte le compagnie praticano una riduzione sul biglietto di andata e ritorno. E' buono sapere che con alcune compagnie potete fare l'andata verso IGOUMENITSA ed il ritorno da PATRASSO, e viceversa, sempre con lo stesso prezzo. Potete fermarvi anche sull'isola di CORFU all'andata: ATTENZIONE, bisogna salire per ultimi sul ferry per essere i primi a sbarcare. Quando arrivate al porto, sia in Italia che in Grecia, bisogna andare alla compagnia a ritirare i documenti per l'imbarco, ed è una vera b.., non confondete le agenzie con le compagnie. Gli uffici sono spesso chiusi tra mezzogiorno e le tre del pomeriggio. C'è spesso coda e bisogna mettersi in fila, ma non è finito, poi bisogna andare alla dogana (mezz'ora di attesa), mostrare i passaporti con i titoli di viaggio (e sì, siamo Europa, ma poiché sul battello ci saranno tanti turchi, vi saranno diversi controlli, anche sul traghetto). Ma un po' di pazienza, questi passi fanno parte delle "gioie" del viaggio, e in Marocco è ancora peggio! ? ritardi: nel 1998, abbiamo avuto un ritardo di 5 ore e alcuni passeggeri del battello precedente che non avevano potuto imbarcarsi per mancanza di posti sono saliti sul nostro e potete immaginare. Nel 1994, ritardo di 1h30. Non so come funziona con le compagnie che partono dal porto di ANCONA o BARI, forse la situazione lì è migliore!

ACCESSO AL TRAGHETTO: i traghetti greci hanno solo un ingresso, quindi bisogna salire a marcia indietro (date uno sguardo ai camions con rimorchio, sono degli assi del volante: impressionante!). Vitto a bordo: nei traghetti c'è sempre un self-service e un ristorante che propone cucina tradizionale con qualche specialità greca: i prezzi non sono esorbitanti. Se si è in open-deck, si può cucinare nel camper. Portatevi dietro i vostri effetti personali, in quanto spesso il vostro camper è letteralmente incollato ai veicoli vicini ed è di fatto totalmente inaccessibile, 7 ore sono lunghe: ricordatevi le carte da gioco, aiutano a far passare il tempo.

2) LA VIA TERRESTRE: Nel 1980, 1988, 1990 (Yugoslavia) e 1992 (Turchia) siamo passati per la Yugoslavia, cosa molto più economica e rapida: nessuna attesa al porto, nessun ritardo dei traghetti. Nel 1992 poiché la guerra infuriava a OSIJEK (vi siamo passati molto vicini), abbiamo deciso di passare per l'Ungheria, poi la Romania, ma TUTTI i Turchi passavano per la Yugoslavia, con la precauzione di fare il pieno di benzina per sorvolare la Bulgaria. L'unico handicap era che avevano installato dei "pedaggi selvaggi" su delle grandi vie di scorrimento di regola gratuite (noi li abbiamo evitati seguendo i veicoli greci e turchi, che uscivano prima dei pedaggi e rientravano subito dopo; ho preso nota degli ingressi) e che dovevano essere pagati solamente in DM (marchi tedeschi) e risultavano MOLTO cari: 1km = 1DM. Ah! dimenticavo la Bulgaria, che come i suoi vicini va alla caccia di DM. Alla frontiera, abbiamo dovuto pagare 20DM, ci hanno detto che era per l'utilizzo dell'autostrada che unisce Sofia a PLOVDIV, e che si trova a 70km dalla frontiera (!). Inutile cercare di pagare in moneta locale, non ne volevano. Al ritorno alla frontiera turca-bulgara, abbiamo detto che non avremmo utilizzato la tratta PLOVDIV-SOFIA, ma ci hanno fatto pagare lo stesso 2DM. Al ritorno ci hanno fatto aspettare 15 ore tra la Yugoslavia e l'Ungheria per percorrere un tragitto di 5km, perché l'unico punto di passaggio possibile era un minuscolo posto di dogana tra NOVI SAD e SZEGED, ma i doganieri non lavoravano la notte.

Il passaggio per la Romania sembra un po' migliore, almeno per quanto ci è stato riferito da altri camperisti: passaggio sul Danubio e dogana: da 4 a 8h per far passare 3 vetture!

TRAGITTO: 1980, 1988: NANCY - MONACO - SALISBURGO - LJUBJANA - ZAGREB - BELGRADO - NIS - SKOPJE - GRECIA
1992: NANCY - MONACO - SALISBURGO - VIENNA - SZEGED - NOVI SAD - BELGRADO - NIS - SOFIA - TURCHIA.
1994- 1998 - 2000: NANCY - BASILEA - SAN GOTTARDO - MILANO - BOLOGNA - ANCONA - PESCARA - BARI - BRINDISI - IGOUMENITSA.

Sembra che io abbia dipinto a colori foschi il tragitto per entrare in Grecia, ma non bisogna drammatizzare. Ho voluto soltanto mettere in guardia chi non è abituato alle lentezze dei passaggi di dogana, alle attese dei traghetti... viaggiando verso i paesi del sud si lasciano lo stile "normale" e le abitudini dei nostri paesi occidentali e per chi non vi è abituato, ciò può essere una sorpresa. Penso che il tragitto attraverso l'Italia è il più facile, ma c'è in più il costo del traghetto.

ITALIA:

ALBEROBELLO: vi consiglio di visitare questa piccola meraviglia tra BARI e BRINDISI, la regione dei "trulli", case coniche dipinte di bianco. Si può sostare su un parcheggio a pagamento (ma il prezzo è ragionevole), in pieno centro paese; andateci e non ve ne pentirete!

GRECIA

La Grecia è talmente ricca di posti da visitare, che ci vogliono più di una visita per poter dire di conoscerla. Il circuito descritto indica i vari luoghi toccati nel corso delle diverse visite, compresi piccoli angoli fuori dei consueti circuiti tradizional.

IGOUMENITSA: niente di speciale da vedere: è un porto come tanti altri, l'unica cosa buona è che il pieno per la vettura costa meno che in Italia. Al ritorno, prima c'era il Duty Free Shop, ma ora non c'è più la possibilità di comprare liquori e tabacchi a prezzo inferiore. La strada che arriva fino a KALAMBAKA è molto sinuosa e montagnosa, non pensate di poter andare molto veloci, ma il lato buono di ciò è che avrete il tempo di ammirare il paesaggio.

IONNINA: antica città occupata per diverso tempo dai Turchi e dove regna ancora un non so che di atmosfera orientale, andate a visitare la piccola moschea trasformata in museo, ciò sarà un assaggio di quello che troverete in Turchia; e passeggiate per la città e sul bordo del lago (attenzione, sembra che sia estremamente inquinato, difatti non abbiamo notato nessuno che facesse il bagno). Nel centro città alcuni gioiellieri vendono a buon prezzo bei gioielli in argento cesellato in stile ottomano. Provate anche la pasticceria a base di miele ed altre delizie orientali. Nel 98, di passaggio verso la Turchia, abbiamo sostato al Camping posto a nord della città, ottimo per godere della vista sul lago; i campeggiatori lavavano i loro veicoli con il tubo installato in riva al lago. Supermercati all'angolo della strada o a destra dopo il campeggio dirigendosi verso il centro.

ZAGORIA: a Nord-Ovest di Ioannina, bella regione montagnosa e boschiva ancora selvaggia disseminata di piccoli villaggi.

MONODENDRI: "centro" della regione, parking abbastanza caotico ma con qualche manovra si riesce a sostare ai piedi del piccolo villaggio. Abbiamo cenato al ristorante sulla piazza centrale, da "Chez Kiki", una specie di "tiropita" piatta, in pratica un tipo di pizza ricoperta di formaggio di capra, una vera delizia per niente costosa. Una passeggiata per il villaggio vi farà scoprire l'habitat tradizionale di questa regione.

GOLE DI VIKOS E MONASTERO DI SAN PARASKÉVI: Per arrivarvi, seguire le indicazioni della Guide du Routard o chiedere ai contadini. Vi incamminerete su un sentiero scavato nella montagna, che vi condurrà alla porta che regolava l'accesso al monastero: passeggiata veramente piacevole, impressionante e sovrastrante le gole. Sempre che i bus turistici non arrivino anche fino là!

KIPI: Altro villaggio della regione dove potrete ammirare un bel ponte turco a tre arcate prima di arrivare al paese. Nella zona, altri ponti turchi ad una arcata.

ALBANIA: Avevamo progettato di farci un giro, ma il clima di insicurezza che vi regnava ci ha fatto cambiare idea.

METSOVO: Questo grosso paese di montagna a 1200m d'altitudine sembra un villaggio alpino, la sosta è abbastanza difficoltosa, cercate di arrivarci di sera, per guadagnarvi un posto sulla piccola piazza del villaggio sotto la strada principale. Le case sono molto belle e gli artigiani vendono oggetti il legno scolpito. Nel 1988 noi abbiamo comprato una specie di piccolo banco che serve da sella per gli asini, ricoperto di tessuto rosso ricamato a punto croce in bianco. Abbiamo gironzolato per le strade e stradine del villaggio. Una grande strada e un tunnel sono in costruzione per evitare METSOVO, la sua strada tutte curve ed il colle di KARAPA, cosa pratica ma dannosa per il paese, che passerà nel dimenticatoio in quanto non vi sosterà più nessuno.

COLLE DI KARAPA: (1690m) a 5-6 km a nord di METSOVO, in direzione di KALAMBAKA, ottimo per respirare un po' di aria fresca d'altura. Sul colle, ristorante e fermata dei bus turistici a destra, andate a sinistra verso gli ski-lift (sì, qui d'inverno si scia) su una piccola strada che termina 500 metri più avanti, parcheggiate il camper sull'erba e ammirate il paesaggio e le montagne.

LE METEORE: Un luogo unico in Grecia, una specie di montagna di pan di zucchero uniforme sormontata da monasteri, alcuni dei quali ancora abitati, e con alcune grotte dove vivono ancora degli eremiti nutriti dalla gente dei villaggi. ATTENZIONE all'abbigliamento, io mi sono vista rifiutare l'accesso nel 1980, perché indossavo i jeans e sono stata invitata ad andare a cambiarmi. Per gli uomini: proibiti gli shorts, così come le braccia nude, per le donne: no ai pantaloni, no agli shorts, no alle braccia nude e alle gonne troppo corte. ATTENZIONE, i monasteri chiudono un giorno a settimana e non è sempre lo stesso per tutti, informarsi sugli orari. Noi abbiamo effettuato diverse visite nel 1980-1994 e al ritorno dalla Turchia nel 1998; qui di seguito li elenco in senso orario partendo da KASTRAKI verso KALAMBAKA.

- San Nicola: Questo piccolo monastero è veramente affascinante, non visitato dai gruppi, ricco di semplicità e autenticità, come piace a me.

- Roussanou: Non l'abbiamo visitato perché è chiuso da parecchio tempo a causa dei ladri di opere d'arte; ma merita andarci per le foto che si possono scattare dalla strada che vi arriva.

- Metéoron, o la Grande Meteora: Il più grande di tutti, il più visitato, ma ricco di icone, miniature e... gatti (noi adoriamo i gatti ed i Greci anche, ne vedrete dappertutto). Abbiamo pernottato sul parcheggio del monastero.

- Varlaan: Il secondo per grandezza, appena sotto il precedente, idem, visitate l'uno o l'altro, o tutti e due se siete degli appassionati.

- Santa-Trinità: Bella fotografia arrivando dalla strada.

- Santo-Stefano: L'ultimo, abitato da suore, qui i locali sono piacevoli, adorni di fiori, tutto un mondo femminile.

KASTRAKI: Abbiamo dormito una notte al Camping Vrachos (1994), con piscina, personale simpatico e forniscono informazioni e documentazione sulle METEORE. Sostate a KASTRAKI piuttosto che a KALAMBAKA, sarete più vicini alle METEORE e soprattutto godrete di un panorama unico.

- TRIKALA: Città a 25km da KALAMBAKA, supermercato in direzione di LARISSA (strada n.6), provenendo dal centro città, climatizzato, grande scelta di feta, IL formaggio greco.

- DELFI: Questo luogo è di una bellezza particolare; dopo aver traversato un mare di olivi nella baia di Itea, potrete andare a consultare l'oracolo del mondo greco. Tutto il sito è interessantissimo, ogni monumento ha le sue attrattive: la Tholos: bellissimi resti di un tempio circolare, vale la pena di scendere un po' per fare una foto; il museo e il celebre Auriga bronzeo, i due colossali Kouroi … e molte altre cose ancora : molto istruttivo; il grande temenos: Via Sacra, Tesoro degli Ateniesi, tempio d'Apollo, e il piccolo teatro: bell'insieme ben restaurato, grandioso e impressionante; lo stadio: ancora un piccolo sforzo e arriverete allo stadio, ottimamente conservato (molto meglio di quello d'Olimpia).

- OSIOS LOUKAS: Bel monastero sulla strada tra Atene e Delfi.

- ATENE: Vi eravamo stati nel 1980 e nel 1988 e così non vi siamo tornati nel 1994, tanto il caldo era soffocante (50°). Abbiamo sostato sotto i platani dei quartieri residenziali della città verso il Pireo, nelle strade perpendicolari all'Avenue Singrou. Atene è una città caotica, calda, inquinata, ma attraente; il primo contatto è con il traffico, fate attenzione: i greci non rispettano i semafori, le precedenze … si ferma il più disponibile, anche se è quello con più diritto, ed è un concerto di clacson…

- Acropoli: la sosta è alquanto problematica, cercate di arrivare presto, prima dei pullman. Nel 1971, mio marito aveva potuto passeggiare sul Partenone, nel 1980, abbiamo potuto soltanto fare il giro ai piedi delle colonne, nel 1988 l'abbiamo potuto ammirare da lontano, circondato dalle corde di sicurezza. I monumenti sono preservati dalla folla, dai graffiti e dall'inquinamento. Fare riferimento alle guide per le descrizioni, a noi sono piaciute molto le Cariatidi e il piccolo tempio d'Athena. Dopo l'Acropoli, siamo scesi a piedi per delle piccole scale e stradine verso Plaka, centro della capitale. l'Olimpieion e la porta d'Adriano: 15 maestose colonne s'innalzano in un parco: passeggiata molto rinfrescante nel verde. Il Museo Archeologico Nazionale raccoglie tutte le meraviglie dell'arte greca: sculture a centinaia, intere sale di vasi dal più piccolo fino ai due metri di altezza, gioielli, utensili, profili architettonici… si arriva quasi alla saturazione tante sono le opere raccolte, tutte di grande qualità. Abbiamo pranzato in uno dei piccoli ristoranti della zona. Come regola generale, noi non restiamo mai a lungo nelle grandi città, ma ci sono molte cose da vedere ad Atene, secondo il vostro gusto personale.

- Il Pireo: Abbiamo cenato sul porto, di fronte agli yachts lussuosi che sostano nell'ansa di Zea.

- Capo Sounion: Su un promontorio, alcune rovine di un tempio, di fronte al mare, con uno strapiombo di 60m, il tramonto del sole è grandioso. Abbiamo pernottato sul parcheggio del sito per poter effettuare la visita la mattina presto.

- LOUTRAKI: Cittadina prima del canale di Corinto. Nel 1980 e 1988 abbiamo scoperto un piccolo paradiso sotto gli eucalipti proprio all'uscita della città in direzione di Capo Heráion, ma ora vi hanno fatto un ristorante con cascate artificiali e via dicendo: un vero massacro. Sigh! Potete ancora fare il bagno, vi sono anche delle docce, ma non sperate di potervi più pernottare.

- CAPO HERÁION: Rovine dell'antico santuario della dea Hera

- CORINTO E IL CANALE: Il ponte stradale fronteggia quello ferroviario, e sormonta il famoso canale. Se siete fortunati, potrete fotografare un traghetto che attraversa il canale: è impressionante, quando passa un traghetto ad ogni lato non restano liberi che qualche decina di centimetri. Il parcheggio è invaso dalla bancarelle, un vero orrore. Corinto Antica non l'abbiamo visitata, ci siamo soltanto passati davanti per andare ad Acrocorinto.

- ACROCORINTO: Vasta acropoli greca, romana e poi bizantina che al calar del sole si tinge di bellissimi colori. Non resta molto della cittadella, ma il panorama è fantastico. Munirsi di scarpe comode ed acqua, lassù fa caldo. Passeggiata veramente da consigliare.

- MICENE: Per noi, uno dei luoghi indimenticabili, in quanto amiamo le civilizzazioni arcaiche: qui non vi sono sculture, né colonne istoriate, solamente delle fortificazioni ciclopiche, la celeberrima Porta dei Leoni, vista e rivista sui libri di storia (fa effetto vederla finalmente dal vero), il Palazzo, le Tombe reali, come anche le Tombe a cupola di Clitennestra ed Agamennone, veramente impressionanti per la grandezza e la maestosità. Abbiamo pernottato sul parcheggio dove si potevano acquistare deliziosi succhi d'arancia.

- EPIDAURO: Un altro sito eccezionale. Parcheggio ombreggiato per la notte. Il pezzo forte di Epidauro è il teatro che poteva contenere 14.000 persone, perfettamente conservato. Sedetevi in cima ai gradini, un altro si ponga al centro della scena e faccia cadere una moneta o apra un foglio: lassù, voi sentirete come se foste in prima fila, meraviglia dell'acustica. Passeggiate per le rovine e visitate il piccolo museo, dove sono stati sistemati pezzi interessanti.

- NAUPLIA: Ci è piaciuta molto questa piccola cittadina adagiata su una penisola di fronte all'isolotto di Bourdzi (preparate la macchina fotografica per il tramonto del sole), il camper lo avevamo parcheggiato su una piazzetta proprio di fronte all'isolotto, un posto eccezionale per una sosta notturna. Passeggiate per la cittadina, è veramente piacevole. Il ristorante Kalamaria in una piccola stradina è veramente buono, come consigliato dalla Guide du Routard e non caro come molte delle "taverna" che sono poi gli alberghi del posto. Ma al ritorno il camper era circondato da vetture greche i cui occupanti erano venuti a fare una passeggiata in città… tardi, molto tardi, non si riusciva a dormire dal rumore e non c'era modo di poter uscire, tanto ci avevano imbottigliati! Rifornimento d'acqua al porto.

- PARADISE TIROS: Sosta per il pranzo.

- LEONIDION: Città dalle stradine strette, attenzione ad attraversarla se si ha un camper con mansarda, i balconi sono pericolosi ed anche gli incroci. A 10km dalla città, è da visitare il piccolo monastero bianco di Elonas, abbarbicato sulla montagna e visibile dalla strada. Prendete la piccola strada a sinistra che vi ci conduce, c'è un piccolo parcheggio stretto, noi abbiamo dovuto fare retromarcia e parcheggiare lungo la strada perché era pieno, è un luogo di una calma particolare. Ci siamo capitati di 15 agosto e stavano officiando un battesimo ortodosso, e abbbiamo assistito al momento in cui il Pope ha battezzato il bebé immergendolo per tre volte nel fonte battesimale: ambiente particolare e canti ortodossi garantiti!!

- MONEMVASSIA: Parcheggio all'uscita di Gerifa, proprio prima della città medievale, ma è vietato sostarvi la notte, ci siamo quindi spostati più avanti lungo la strada. La mattina, abbiamo visitato questo piccolo gioiello prima dell'arrivo dei bus turistici; allontanatevi dalla strada principale e sorpassate le chiese in rovina, la vista è magnifica dagli spalti e le foto hanno un colore particolare: blu intenso del mare, erba bruciata dal sole, e chiese bianche con i tetti ocra.

- GYTHION: Alla ricerca di un po' d'ombra, siamo andati al campeggio "Mettemi" a sud della città, ma è stato difficile parcheggiare, in quanto gli olivi sono bassi e tortuosi. Ci siamo spostati allora in un piccolo posto visto passando 5-6 km a nord prima di Gythion, in località "baltaki"(?): prendere la strada che porta verso il promontorio, e parcheggiate sotto i rari eucalipti. Vista eccezionale sul mare, potete scendere sulla spiaggia ed anche cenare nel piccolo ristorante a fianco: buoni i calamari ed anche il prezzo.

- LA MAGNA: E' il nome della caratteristica regione centrale del Peloponneso, niente a che vedere con il resto della Grecia, assomiglia un po' alla Corsica … Qui sono belle le case di calce bianca, con strette strade in un paesaggio battuto dal vento. Il paese di Vathia è magnifico, ma cominciano a restaurare le vecchie case per farvi degli alberghi! Visitare questi posti preservati dal turismo di massa prima che vengano deturpati! Possibilità di fare il bagno vicino alle grotte di Dirou sulla costa ovest.

- MYSTRA: Da vedere assolutamente. Il sito è costruito sul fianco della montagna. Come consigliato dalla Guide du Routard, abbiamo parcheggiato la sera sul parcheggio all'ingresso inferiore e la mattina dopo verso le 8h con una passeggiata di circa 20-25 min. abbiamo raggiunto l'entrata superiore e da lì abbiamo iniziato la visita in discesa. La visita del Kastro è simpatica, ma niente di più, offre all'arrivo una bella vista su tutto il sito e la pianura. Poi scendete verso la città alta, il palazzo dei despoti, il monastero di Pandanassa ancore abitato dalle monache e dai loro gatti, il monastero Perivleptos, la Metropoli e il monastero di Vrontohion. Il tutto vi prenderà 3 ore buone.

- KALAMATA: Grossa città distrutta in parte dai terremoti, niente di speciale da fare a parte gli acquisti.

- MESSENE: A 36km da Kalamata, prendere verso ovest per 11km fino a Messene, risalire verso nord per 25km, fino al villaggio di Mavrommati (Ithomi). Due sono i posti da visitare: 1) Il giro delle mura, lungo 9km e con 4 porte, quella d'Arcadia, a nord del villaggio, è incredibile, grossi blocchi di pietra di diverse tonnellate. A 1km da lì, si può salire a fare il giro delle mura. 2) Il santuario d'Esculapio, non mi ricordo più se si paga l'ingresso Possibilità di sosta notturna vicino l'ingresso al santuario o nel paese, su una minuscola piazzetta a sinistra della strada. Un altro luogo dove ci siamo trovati soli, senza l'ombra di un turista.

- KORONI: Piccolo porto di difficile accesso con il camper, ma vi si riesce ad arrivare, e dove si arriva? Ma sul bordo del mare! Su un bel viale dove abbiamo pranzato e fatto il bagno, un vero piccolo paradiso. Non vi abbiamo pernottato.

- METHONI: Cittadella visibile dalla strada che costeggia la baia. Abbiamo pernottato nella parte opposta della cittadella, verso la spiaggia, vicino ad una taverna, posto non proprio idilliaco ma vicino alla spiaggia. La cittadella occupa un promontorio circondato sui tre lati dal mare, e termina con la torre Bourdzi (come à Nauplia). La visita è a pagamento ma libera, ed è veramente molto bella.

- PYLOS: Grazioso villaggio su una bella baia, ci siamo sistemati all'ombra, sulla strada che sale a sinistra della fortezza guardando il mare, sarete all'ombra e vicino alla spiaggia (docce). Unico handicap: più avanti sulla costa c'è una discoteca...

- OLIMPIA: Sarebbe bello vivere ad Olimpia, il paesaggio è bucolico e piacevole! Dei monumenti, non rimane che poca cosa, alcuni fusti di colonne, qualche fondamenta, ma il verde è così esteso che la visita è veramente piacevole. Dello stadio, non resta che la l'ingresso e la forma. Veramente bello comunque. Abbiamo pernottato su un piccolo parcheggio vicino al monumento di Pierre de Coubertin, che ospita il suo cuore (e già, è proprio così!).

- BASSE: Bel tempio in posizione mirabile.

- CHLÉMOUSTI: Immenso castello con un bel panorama sul mare.

- RION: Proprio dopo Patrasso, è il luogo di partenza dei traghetti che collegano il Peloponneso alla Grecia Centrale traversando il golfo di Corinto. Diverse possibilità di attraversamento.

- MISSOLUNGI: Sosta nottura a sud della città, in un "palmeto", vi erano diversi camper (italiani). Siamo capitati proprio la sera in cui era in programma un concerto di musica classica greca, veramente incredibile!

- TOURLIDA: Villaggio di pescatori, 6km a sud di Missolungi, è collegato alla terraferma da una diga che attraversa una laguna, veramente grazioso.

- PREVEZA: Attraversamento per guadagnare l'altra sponda.

- PARGA E SIVOTA: Ci siamo stati e abbiamo pernottato a Sivota, ma è difficile trovare un posto per fermarsi, vi è anche un Club Med con le sue flotte di turisti; i Greci gestori dei negozi stanno diventando più scostanti, incredibile ma vero per un popolo così gentile, disponibile e sorridente. Insomma, non ci è piaciuto per niente!

- IGOUMENITSA: Ritorno al porto d'imbarco.

INFORMAZIONI PRATICHE

FUSO ORARIO: spostare in avanti le lancette di un'ora all'arrivo in Grecia, il sole lì va a letto presto.

MAPPE: Euro-Atlas a 1:300.000 dove i nomi delle località sono scritti sia in alfabeto greco che latino.

CUCINA: è deliziosa e veramente economica nelle trattorie: souvlaki, tyropite, moussaka, insalate di pomodori, foglie di vite farcite, feta e pasticceria orientale. Se non capite il menù (se ve ne danno uno) mostrate nei piatti dei vicini quello che volete oppure andate in cucina per indicare il piatto che vi piace, per loro è una cosa naturale. Attenzione al vino, i greci usano un metodo antico che consiste nel mettere della resina nel vino, è ciò che essi chiamano RETSINA, specificate bene RETSINA o NO RETSINA, ma provatelo almeno una volta, tutto sommato ha il suo charme. L'OUZO è l'aperitivo nazionale, a base di anice e si beve secco o con aggiunta di acqua; provate anche la METAXA, è il loro cognac. Il caffè è servito con i fondi. Mio marito ricorda della buona birra di marca FIX.

ISOLE: Non vi siamo mai stati, ma non disperiamo, può darsi in un prossimo viaggio. Alcune sono vicinissime al continente, e possono essere visitate a piedi o in bicicletta.

BAGNI: portare pinne, maschere e boccagli, le rocce onnipresenti offrono delle belle nuotate.

TEMPERATURA: nel 1988, abbiamo avuto 50 gradi. Evviva le piscine dei campeggi! Ma, regola generale, poiché il mare non è mai lontano, l'aria marina rinfresca abbastanza.

AUTOSTRADA: esiste tra SALONICCO-ATENE-PATRASSO ed è a pagamento, non è una vera autostrada, ma piuttosto una strada a due larghe corsie, i veicoli lenti si spostano a destra quando un altro li vuole sorpassare.

SOSTA NOTTURNA: in linea di massima si può sostare quasi ovunque, in Grecia la gente è accogliente e disponibile. Non esitate a chiedere indicazioni, a noi ci hanno sempre indicato la strada, anche accompagnandoci in bicicletta, moto o macchina o addirittura salendo sul nostro veicolo. Noi non amiamo molto frequentare i campeggi, ma soprattutto nei paesi caldi li frequentiamo abbastanza per avere l'ombra che a volte è difficile trovare, un luogo sicuro, fare il bucato e rinfrescarci nella piscina, se il campeggio ne è fornito. Ma in genere siamo piuttosto degli "anti-campeggi", e riteniamo di avere abbastanza comfort nel nostro camper ed amiamo la tranquillità e la natura.

UFFICIO del TURISMO: un piccolo trucco per avere il massimo della documentazione: telefonare diverse volte all'ufficio turistico greco e chiedere ogni volta brochures su zone diverse: ciò vi permetterà un buon colpo d'occhio sul paese. Inoltre, fornitevi di una buona guida. In Francia sono buone le Lonely Planet, le Routard ed anche le Guide Vert o Bleu o NEOS, e le Guide VISA e Arthaud.


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