GRECIA
di Sylvie Surmely
Il presente resoconto è frutto delle nostre diverse visite
effettuate in questo paese: due viaggi realizzati con la
caravan, nel 1980 (4 settimane) e nel 1988 (3 settimane),un
viaggio realizzato con il camper nell'agosto 1994, 5330
km percorsi in 3 settimane, e due attraversamenti: uno nel
1998 per raggiungere la Turchia e uno nel 2000 per raggiungere
la Siria. Le informazioni sono aggiornate al 2000.
RECARSI IN GRECIA: Due possibilità:
1) IL TRAGHETTO. Diversi porti d'imbarco:
VENEZIA, ANCONA, BARI e BRINDISI. Da considerare che più
si scende verso il sud dell'Italia e più il prezzo diventa
conveniente, e considerato il fatto che le autostrade italiane
non sono estremamente costose per i campers, in quanto si
paga la stessa tariffa delle autovetture, vale veramente
la pena di arrivare fino a BARI o BRINDISI. Ma ATTENZIONE
ai furti in queste zone, noi siamo stati derubati della
macchina fotografica, lettore e vari CD, e altri oggetti
durante un bagno di mezz'oretta proprio poco prima di BRINDISI,
e questo in pieno giorno. Al commissariato di polizia non
eravamo i soli, quindi se volete fare un bagno mentre aspettate
la partenza del traghetto, qualcuno deve rimanere sul camper,
oppure dovete pazientare fino in Grecia, dove non correrete
rischi.
Per
quel che riguarda lo stato dei traghetti, non aspettatevi
un trattamento di prima classe se prendete una compagnia
a buon mercato. Ma, optando per l'open-deck, che vuol dire
"campeggiare a bordo" pagate soltanto il passaggio ponte
per le persone, e dormite all'interno del vostro camper.
Cercate di salire per primi, in modo di essere sistemati
sul ponte, altrimenti rischiate di ritrovarvi all'interno,
magari assiepati tra diversi TIR.
COMPAGNIE:
1) Strinzis Lines: 600.000 lire italiane nel 1994 per il
camper (-50% sul ritorno), 2 adulti e un bambino (50% di
sconto), per un'andata-ritorno BRINDISI-IGOUMENITSA. 2)Ventouris
Ferries: 450.000 lire italiane nel 1998 (Turchia) per un
camper e 3 adulti, per un'andata-ritorno BRINDISI-IGOUMENITSA.
UN CONSIGLIO: nel '94, noi abbiamo preso una
cabina "primo prezzo" che si trovava vicino alle macchine:
difficile dormire correttamente ed in più, abbiamo patito
molto caldo nonostante la climatizzazione. Nel '98, abbiamo
dormito dentro al camper, dove malgrado l'aria marina, siamo
morti di caldo. Morale: la prossima volta, prenderemo (se
le finanze lo permettono) una cabina con aria condizionata
e oblò, e lontano dai motori, al diavolo le economie!
Le brochure sono disponibili in febbraio, noi prenotiamo
sempre verso fine marzo, inizio aprile, e troviamo sempre
posto con ampia scelta di date. La lista completa delle
agenzie che vendono i biglietti si trova sui depliants dell'ufficio
turistico greco. Praticamente tutte le compagnie praticano
una riduzione sul biglietto di andata e ritorno. E' buono
sapere che con alcune compagnie potete fare l'andata verso
IGOUMENITSA ed il ritorno da PATRASSO, e viceversa, sempre
con lo stesso prezzo. Potete fermarvi anche sull'isola di
CORFU all'andata: ATTENZIONE, bisogna salire per ultimi
sul ferry per essere i primi a sbarcare. Quando arrivate
al porto, sia in Italia che in Grecia, bisogna andare alla
compagnia a ritirare i documenti per l'imbarco, ed è una
vera b.., non confondete le agenzie con le compagnie. Gli
uffici sono spesso chiusi tra mezzogiorno e le tre del pomeriggio.
C'è spesso coda e bisogna mettersi in fila, ma non è finito,
poi bisogna andare alla dogana (mezz'ora di attesa), mostrare
i passaporti con i titoli di viaggio (e sì, siamo Europa,
ma poiché sul battello ci saranno tanti turchi, vi saranno
diversi controlli, anche sul traghetto). Ma un po' di pazienza,
questi passi fanno parte delle "gioie" del viaggio, e in
Marocco è ancora peggio! ? ritardi: nel 1998, abbiamo avuto
un ritardo di 5 ore e alcuni passeggeri del battello precedente
che non avevano potuto imbarcarsi per mancanza di posti
sono saliti sul nostro e potete immaginare. Nel 1994, ritardo
di 1h30. Non so come funziona con le compagnie che partono
dal porto di ANCONA o BARI, forse la situazione lì è migliore!
ACCESSO
AL TRAGHETTO: i traghetti greci hanno solo un ingresso,
quindi bisogna salire a marcia indietro (date uno sguardo
ai camions con rimorchio, sono degli assi del volante: impressionante!).
Vitto a bordo: nei traghetti c'è sempre un self-service
e un ristorante che propone cucina tradizionale con qualche
specialità greca: i prezzi non sono esorbitanti. Se si è
in open-deck, si può cucinare nel camper. Portatevi dietro
i vostri effetti personali, in quanto spesso il vostro camper
è letteralmente incollato ai veicoli vicini ed è di fatto
totalmente inaccessibile, 7 ore sono lunghe: ricordatevi
le carte da gioco, aiutano a far passare il tempo.
2)
LA VIA TERRESTRE: Nel 1980, 1988, 1990 (Yugoslavia)
e 1992 (Turchia) siamo passati per la Yugoslavia, cosa molto
più economica e rapida: nessuna attesa al porto, nessun
ritardo dei traghetti. Nel 1992 poiché la guerra infuriava
a OSIJEK (vi siamo passati molto vicini), abbiamo deciso
di passare per l'Ungheria, poi la Romania, ma TUTTI i Turchi
passavano per la Yugoslavia, con la precauzione di fare
il pieno di benzina per sorvolare la Bulgaria. L'unico handicap
era che avevano installato dei "pedaggi selvaggi" su delle
grandi vie di scorrimento di regola gratuite (noi li abbiamo
evitati seguendo i veicoli greci e turchi, che uscivano
prima dei pedaggi e rientravano subito dopo; ho preso nota
degli ingressi) e che dovevano essere pagati solamente in
DM (marchi tedeschi) e risultavano MOLTO cari: 1km = 1DM.
Ah! dimenticavo la Bulgaria, che come i suoi vicini va alla
caccia di DM. Alla frontiera, abbiamo dovuto pagare 20DM,
ci hanno detto che era per l'utilizzo dell'autostrada che
unisce Sofia a PLOVDIV, e che si trova a 70km dalla frontiera
(!). Inutile cercare di pagare in moneta locale, non ne
volevano. Al ritorno alla frontiera turca-bulgara, abbiamo
detto che non avremmo utilizzato la tratta PLOVDIV-SOFIA,
ma ci hanno fatto pagare lo stesso 2DM. Al ritorno ci hanno
fatto aspettare 15 ore tra la Yugoslavia e l'Ungheria per
percorrere un tragitto di 5km, perché l'unico punto di passaggio
possibile era un minuscolo posto di dogana tra NOVI SAD
e SZEGED, ma i doganieri non lavoravano la notte.
Il passaggio per la Romania sembra un po' migliore, almeno
per quanto ci è stato riferito da altri camperisti: passaggio
sul Danubio e dogana: da 4 a 8h per far passare 3 vetture!
TRAGITTO:
1980, 1988: NANCY - MONACO - SALISBURGO -
LJUBJANA - ZAGREB - BELGRADO - NIS - SKOPJE - GRECIA
1992: NANCY - MONACO - SALISBURGO - VIENNA
- SZEGED - NOVI SAD - BELGRADO - NIS - SOFIA - TURCHIA.
1994- 1998 - 2000: NANCY - BASILEA - SAN GOTTARDO
- MILANO - BOLOGNA - ANCONA - PESCARA - BARI - BRINDISI
- IGOUMENITSA.
Sembra che io abbia dipinto a colori foschi il tragitto
per entrare in Grecia, ma non bisogna drammatizzare. Ho
voluto soltanto mettere in guardia chi non è abituato alle
lentezze dei passaggi di dogana, alle attese dei traghetti...
viaggiando verso i paesi del sud si lasciano lo stile "normale"
e le abitudini dei nostri paesi occidentali e per chi non
vi è abituato, ciò può essere una sorpresa. Penso che il
tragitto attraverso l'Italia è il più facile, ma c'è in
più il costo del traghetto.
ITALIA:
ALBEROBELLO:
vi consiglio di visitare questa piccola meraviglia tra BARI
e BRINDISI, la regione dei "trulli", case coniche
dipinte di bianco. Si può sostare su un parcheggio a pagamento
(ma il prezzo è ragionevole), in pieno centro paese; andateci
e non ve ne pentirete!
GRECIA
La Grecia è talmente ricca di posti da visitare, che ci
vogliono più di una visita per poter dire di conoscerla.
Il circuito descritto indica i vari luoghi toccati nel corso
delle diverse visite, compresi piccoli angoli fuori dei
consueti circuiti tradizional.
IGOUMENITSA: niente di speciale da vedere: è un porto
come tanti altri, l'unica cosa buona è che il pieno per
la vettura costa meno che in Italia. Al ritorno, prima c'era
il Duty Free Shop, ma ora non c'è più la possibilità di
comprare liquori e tabacchi a prezzo inferiore. La strada
che arriva fino a KALAMBAKA è molto sinuosa e montagnosa,
non pensate di poter andare molto veloci, ma il lato buono
di ciò è che avrete il tempo di ammirare il paesaggio.
IONNINA:
antica città occupata per diverso tempo dai Turchi e dove
regna ancora un non so che di atmosfera orientale, andate
a visitare la piccola moschea trasformata in museo, ciò
sarà un assaggio di quello che troverete in Turchia; e passeggiate
per la città e sul bordo del lago (attenzione, sembra che
sia estremamente inquinato, difatti non abbiamo notato nessuno
che facesse il bagno). Nel centro città alcuni gioiellieri
vendono a buon prezzo bei gioielli in argento cesellato
in stile ottomano. Provate anche la pasticceria a base di
miele ed altre delizie orientali. Nel 98, di passaggio verso
la Turchia, abbiamo sostato al Camping posto a nord della
città, ottimo per godere della vista sul lago; i campeggiatori
lavavano i loro veicoli con il tubo installato in riva al
lago. Supermercati all'angolo della strada o a destra dopo
il campeggio dirigendosi verso il centro.
ZAGORIA: a Nord-Ovest di Ioannina, bella regione
montagnosa e boschiva ancora selvaggia disseminata di piccoli
villaggi.
MONODENDRI: "centro" della regione, parking abbastanza
caotico ma con qualche manovra si riesce a sostare ai piedi
del piccolo villaggio. Abbiamo cenato al ristorante sulla
piazza centrale, da "Chez Kiki", una specie di "tiropita"
piatta, in pratica un tipo di pizza ricoperta di formaggio
di capra, una vera delizia per niente costosa. Una passeggiata
per il villaggio vi farà scoprire l'habitat tradizionale
di questa regione.
GOLE DI VIKOS E MONASTERO DI SAN PARASKÉVI:
Per arrivarvi, seguire le indicazioni della Guide du Routard
o chiedere ai contadini. Vi incamminerete su un sentiero
scavato nella montagna, che vi condurrà alla porta che regolava
l'accesso al monastero: passeggiata veramente piacevole,
impressionante e sovrastrante le gole. Sempre che i bus
turistici non arrivino anche fino là!
KIPI:
Altro villaggio della regione dove potrete ammirare un bel
ponte turco a tre arcate prima di arrivare al paese. Nella
zona, altri ponti turchi ad una arcata.
ALBANIA:
Avevamo progettato di farci un giro, ma il clima di insicurezza
che vi regnava ci ha fatto cambiare idea.
METSOVO:
Questo grosso paese di montagna a 1200m d'altitudine sembra
un villaggio alpino, la sosta è abbastanza difficoltosa,
cercate di arrivarci di sera, per guadagnarvi un posto sulla
piccola piazza del villaggio sotto la strada principale.
Le case sono molto belle e gli artigiani vendono oggetti
il legno scolpito. Nel 1988 noi abbiamo comprato una specie
di piccolo banco che serve da sella per gli asini, ricoperto
di tessuto rosso ricamato a punto croce in bianco. Abbiamo
gironzolato per le strade e stradine del villaggio. Una
grande strada e un tunnel sono in costruzione per evitare
METSOVO, la sua strada tutte curve ed il colle di KARAPA,
cosa pratica ma dannosa per il paese, che passerà nel dimenticatoio
in quanto non vi sosterà più nessuno.
COLLE
DI KARAPA: (1690m) a 5-6 km a nord di METSOVO, in direzione
di KALAMBAKA, ottimo per respirare un po' di aria fresca
d'altura. Sul colle, ristorante e fermata dei bus turistici
a destra, andate a sinistra verso gli ski-lift (sì, qui
d'inverno si scia) su una piccola strada che termina 500
metri più avanti, parcheggiate il camper sull'erba e ammirate
il paesaggio e le montagne.
LE
METEORE: Un luogo unico in Grecia, una specie di montagna
di pan di zucchero uniforme sormontata da monasteri, alcuni
dei quali ancora abitati, e con alcune grotte dove vivono
ancora degli eremiti nutriti dalla gente dei villaggi. ATTENZIONE
all'abbigliamento, io mi sono vista rifiutare l'accesso
nel 1980, perché indossavo i jeans e sono stata invitata
ad andare a cambiarmi. Per gli uomini: proibiti gli shorts,
così come le braccia nude, per le donne: no ai pantaloni,
no agli shorts, no alle braccia nude e alle gonne troppo
corte. ATTENZIONE, i monasteri chiudono un giorno a settimana
e non è sempre lo stesso per tutti, informarsi sugli orari.
Noi abbiamo effettuato diverse visite nel 1980-1994 e al
ritorno dalla Turchia nel 1998; qui di seguito li elenco
in senso orario partendo da KASTRAKI verso KALAMBAKA.
-
San Nicola: Questo piccolo monastero è veramente affascinante,
non visitato dai gruppi, ricco di semplicità e autenticità,
come piace a me.
- Roussanou: Non l'abbiamo visitato perché è chiuso
da parecchio tempo a causa dei ladri di opere d'arte; ma
merita andarci per le foto che si possono scattare dalla
strada che vi arriva.
-
Metéoron, o la Grande Meteora: Il più grande di tutti,
il più visitato, ma ricco di icone, miniature e... gatti
(noi adoriamo i gatti ed i Greci anche, ne vedrete dappertutto).
Abbiamo pernottato sul parcheggio del monastero.
-
Varlaan: Il secondo per grandezza, appena sotto il precedente,
idem, visitate l'uno o l'altro, o tutti e due se siete degli
appassionati.
-
Santa-Trinità: Bella fotografia arrivando dalla strada.
-
Santo-Stefano: L'ultimo, abitato da suore, qui i locali
sono piacevoli, adorni di fiori, tutto un mondo femminile.
KASTRAKI: Abbiamo dormito una notte al Camping Vrachos
(1994), con piscina, personale simpatico e forniscono informazioni
e documentazione sulle METEORE. Sostate a KASTRAKI piuttosto
che a KALAMBAKA, sarete più vicini alle METEORE e soprattutto
godrete di un panorama unico.
-
TRIKALA: Città a 25km da KALAMBAKA, supermercato in
direzione di LARISSA (strada n.6), provenendo dal centro
città, climatizzato, grande scelta di feta, IL formaggio
greco.
-
DELFI: Questo luogo è di una bellezza particolare; dopo
aver traversato un mare di olivi nella baia di Itea, potrete
andare a consultare l'oracolo del mondo greco. Tutto il
sito è interessantissimo, ogni monumento ha le sue attrattive:
la Tholos: bellissimi resti di un tempio circolare,
vale la pena di scendere un po' per fare una foto; il
museo e il celebre Auriga bronzeo, i due colossali Kouroi
… e molte altre cose ancora : molto istruttivo; il grande
temenos: Via Sacra, Tesoro degli Ateniesi,
tempio d'Apollo, e il piccolo teatro: bell'insieme
ben restaurato, grandioso e impressionante; lo stadio:
ancora un piccolo sforzo e arriverete allo stadio, ottimamente
conservato (molto meglio di quello d'Olimpia).
-
OSIOS LOUKAS: Bel monastero sulla strada tra Atene e
Delfi.
-
ATENE: Vi eravamo stati nel 1980 e nel 1988 e così
non vi siamo tornati nel 1994, tanto il caldo era soffocante
(50°). Abbiamo sostato sotto i platani dei quartieri residenziali
della città verso il Pireo, nelle strade perpendicolari
all'Avenue Singrou. Atene è una città caotica, calda, inquinata,
ma attraente; il primo contatto è con il traffico, fate
attenzione: i greci non rispettano i semafori, le precedenze
… si ferma il più disponibile, anche se è quello con più
diritto, ed è un concerto di clacson…
-
Acropoli: la sosta è alquanto problematica, cercate
di arrivare presto, prima dei pullman. Nel 1971, mio marito
aveva potuto passeggiare sul Partenone, nel 1980, abbiamo
potuto soltanto fare il giro ai piedi delle colonne, nel
1988 l'abbiamo potuto ammirare da lontano, circondato dalle
corde di sicurezza. I monumenti sono preservati dalla folla,
dai graffiti e dall'inquinamento. Fare riferimento alle
guide per le descrizioni, a noi sono piaciute molto le Cariatidi
e il piccolo tempio d'Athena. Dopo l'Acropoli, siamo
scesi a piedi per delle piccole scale e stradine verso Plaka,
centro della capitale. l'Olimpieion e la porta d'Adriano:
15 maestose colonne s'innalzano in un parco: passeggiata
molto rinfrescante nel verde. Il Museo Archeologico Nazionale
raccoglie tutte le meraviglie dell'arte greca: sculture
a centinaia, intere sale di vasi dal più piccolo fino ai
due metri di altezza, gioielli, utensili, profili architettonici…
si arriva quasi alla saturazione tante sono le opere raccolte,
tutte di grande qualità. Abbiamo pranzato in uno dei piccoli
ristoranti della zona. Come regola generale, noi non restiamo
mai a lungo nelle grandi città, ma ci sono molte cose da
vedere ad Atene, secondo il vostro gusto personale.
-
Il Pireo: Abbiamo cenato sul porto, di fronte agli
yachts lussuosi che sostano nell'ansa di Zea.
- Capo Sounion: Su un promontorio, alcune rovine
di un tempio, di fronte al mare, con uno strapiombo di 60m,
il tramonto del sole è grandioso. Abbiamo pernottato sul
parcheggio del sito per poter effettuare la visita la mattina
presto.
-
LOUTRAKI: Cittadina prima del canale di Corinto. Nel
1980 e 1988 abbiamo scoperto un piccolo paradiso sotto gli
eucalipti proprio all'uscita della città in direzione di
Capo Heráion, ma ora vi hanno fatto un ristorante con cascate
artificiali e via dicendo: un vero massacro. Sigh! Potete
ancora fare il bagno, vi sono anche delle docce, ma non
sperate di potervi più pernottare.
-
CAPO HERÁION: Rovine dell'antico santuario della
dea Hera
-
CORINTO E IL CANALE: Il ponte stradale fronteggia quello
ferroviario, e sormonta il famoso canale. Se siete fortunati,
potrete fotografare un traghetto che attraversa il canale:
è impressionante, quando passa un traghetto ad ogni lato
non restano liberi che qualche decina di centimetri. Il
parcheggio è invaso dalla bancarelle, un vero orrore. Corinto
Antica non l'abbiamo visitata, ci siamo soltanto passati
davanti per andare ad Acrocorinto.
-
ACROCORINTO: Vasta acropoli greca, romana e poi bizantina
che al calar del sole si tinge di bellissimi colori. Non
resta molto della cittadella, ma il panorama è fantastico.
Munirsi di scarpe comode ed acqua, lassù fa caldo. Passeggiata
veramente da consigliare.
-
MICENE: Per noi, uno dei luoghi indimenticabili, in
quanto amiamo le civilizzazioni arcaiche: qui non vi sono
sculture, né colonne istoriate, solamente delle fortificazioni
ciclopiche, la celeberrima Porta dei Leoni, vista
e rivista sui libri di storia (fa effetto vederla finalmente
dal vero), il Palazzo, le Tombe reali, come anche le Tombe
a cupola di Clitennestra ed Agamennone, veramente impressionanti
per la grandezza e la maestosità. Abbiamo pernottato sul
parcheggio dove si potevano acquistare deliziosi succhi
d'arancia.
-
EPIDAURO: Un altro sito eccezionale. Parcheggio ombreggiato
per la notte. Il pezzo forte di Epidauro è il teatro
che poteva contenere 14.000 persone, perfettamente conservato.
Sedetevi in cima ai gradini, un altro si ponga al centro
della scena e faccia cadere una moneta o apra un foglio:
lassù, voi sentirete come se foste in prima fila, meraviglia
dell'acustica. Passeggiate per le rovine e visitate il piccolo
museo, dove sono stati sistemati pezzi interessanti.
-
NAUPLIA: Ci è piaciuta molto questa piccola cittadina
adagiata su una penisola di fronte all'isolotto di Bourdzi
(preparate la macchina fotografica per il tramonto del sole),
il camper lo avevamo parcheggiato su una piazzetta proprio
di fronte all'isolotto, un posto eccezionale per una sosta
notturna. Passeggiate per la cittadina, è veramente piacevole.
Il ristorante Kalamaria in una piccola stradina è veramente
buono, come consigliato dalla Guide du Routard e non caro
come molte delle "taverna" che sono poi gli alberghi
del posto. Ma al ritorno il camper era circondato da vetture
greche i cui occupanti erano venuti a fare una passeggiata
in città… tardi, molto tardi, non si riusciva a dormire
dal rumore e non c'era modo di poter uscire, tanto ci avevano
imbottigliati! Rifornimento d'acqua al porto.
-
PARADISE TIROS: Sosta per il pranzo.
-
LEONIDION: Città dalle stradine strette, attenzione
ad attraversarla se si ha un camper con mansarda, i balconi
sono pericolosi ed anche gli incroci. A 10km dalla città,
è da visitare il piccolo monastero bianco di Elonas,
abbarbicato sulla montagna e visibile dalla strada. Prendete
la piccola strada a sinistra che vi ci conduce, c'è un piccolo
parcheggio stretto, noi abbiamo dovuto fare retromarcia
e parcheggiare lungo la strada perché era pieno, è un luogo
di una calma particolare. Ci siamo capitati di 15 agosto
e stavano officiando un battesimo ortodosso, e abbbiamo
assistito al momento in cui il Pope ha battezzato
il bebé immergendolo per tre volte nel fonte battesimale:
ambiente particolare e canti ortodossi garantiti!!
-
MONEMVASSIA: Parcheggio all'uscita di Gerifa, proprio
prima della città medievale, ma è vietato sostarvi la notte,
ci siamo quindi spostati più avanti lungo la strada. La
mattina, abbiamo visitato questo piccolo gioiello prima
dell'arrivo dei bus turistici; allontanatevi dalla strada
principale e sorpassate le chiese in rovina, la vista è
magnifica dagli spalti e le foto hanno un colore particolare:
blu intenso del mare, erba bruciata dal sole, e chiese bianche
con i tetti ocra.
-
GYTHION: Alla ricerca di un po' d'ombra, siamo andati
al campeggio "Mettemi" a sud della città, ma è stato
difficile parcheggiare, in quanto gli olivi sono bassi e
tortuosi. Ci siamo spostati allora in un piccolo posto visto
passando 5-6 km a nord prima di Gythion, in località "baltaki"(?):
prendere la strada che porta verso il promontorio, e parcheggiate
sotto i rari eucalipti. Vista eccezionale sul mare, potete
scendere sulla spiaggia ed anche cenare nel piccolo ristorante
a fianco: buoni i calamari ed anche il prezzo.
-
LA MAGNA: E' il nome della caratteristica regione centrale
del Peloponneso, niente a che vedere con il resto
della Grecia, assomiglia un po' alla Corsica … Qui sono
belle le case di calce bianca, con strette strade in un
paesaggio battuto dal vento. Il paese di Vathia è
magnifico, ma cominciano a restaurare le vecchie case per
farvi degli alberghi! Visitare questi posti preservati dal
turismo di massa prima che vengano deturpati! Possibilità
di fare il bagno vicino alle grotte di Dirou sulla
costa ovest.
-
MYSTRA: Da vedere assolutamente. Il sito è costruito
sul fianco della montagna. Come consigliato dalla Guide
du Routard, abbiamo parcheggiato la sera sul parcheggio
all'ingresso inferiore e la mattina dopo verso le 8h con
una passeggiata di circa 20-25 min. abbiamo raggiunto l'entrata
superiore e da lì abbiamo iniziato la visita in discesa.
La visita del Kastro è simpatica, ma niente di più, offre
all'arrivo una bella vista su tutto il sito e la pianura.
Poi scendete verso la città alta, il palazzo dei despoti,
il monastero di Pandanassa ancore abitato dalle monache
e dai loro gatti, il monastero Perivleptos, la Metropoli
e il monastero di Vrontohion. Il tutto vi prenderà
3 ore buone.
-
KALAMATA: Grossa città distrutta in parte dai terremoti,
niente di speciale da fare a parte gli acquisti.
-
MESSENE: A 36km da Kalamata, prendere verso ovest per
11km fino a Messene, risalire verso nord per 25km, fino
al villaggio di Mavrommati (Ithomi). Due sono i posti
da visitare: 1) Il giro delle mura, lungo 9km e con
4 porte, quella d'Arcadia, a nord del villaggio, è incredibile,
grossi blocchi di pietra di diverse tonnellate. A 1km da
lì, si può salire a fare il giro delle mura. 2) Il santuario
d'Esculapio, non mi ricordo più se si paga l'ingresso
Possibilità di sosta notturna vicino l'ingresso al santuario
o nel paese, su una minuscola piazzetta a sinistra della
strada. Un altro luogo dove ci siamo trovati soli, senza
l'ombra di un turista.
-
KORONI: Piccolo porto di difficile accesso con il camper,
ma vi si riesce ad arrivare, e dove si arriva? Ma sul bordo
del mare! Su un bel viale dove abbiamo pranzato e fatto
il bagno, un vero piccolo paradiso. Non vi abbiamo pernottato.
-
METHONI: Cittadella visibile dalla strada che costeggia
la baia. Abbiamo pernottato nella parte opposta della cittadella,
verso la spiaggia, vicino ad una taverna, posto non proprio
idilliaco ma vicino alla spiaggia. La cittadella occupa
un promontorio circondato sui tre lati dal mare, e termina
con la torre Bourdzi (come à Nauplia). La visita è a pagamento
ma libera, ed è veramente molto bella.
-
PYLOS: Grazioso villaggio su una bella baia, ci siamo
sistemati all'ombra, sulla strada che sale a sinistra della
fortezza guardando il mare, sarete all'ombra e vicino alla
spiaggia (docce). Unico handicap: più avanti sulla costa
c'è una discoteca...
-
OLIMPIA: Sarebbe bello vivere ad Olimpia, il paesaggio
è bucolico e piacevole! Dei monumenti, non rimane che poca
cosa, alcuni fusti di colonne, qualche fondamenta, ma il
verde è così esteso che la visita è veramente piacevole.
Dello stadio, non resta che la l'ingresso e la forma. Veramente
bello comunque. Abbiamo pernottato su un piccolo parcheggio
vicino al monumento di Pierre de Coubertin, che ospita il
suo cuore (e già, è proprio così!).
-
BASSE: Bel tempio in posizione mirabile.
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CHLÉMOUSTI: Immenso castello con un bel panorama
sul mare.
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RION: Proprio dopo Patrasso, è il luogo di partenza
dei traghetti che collegano il Peloponneso alla Grecia Centrale
traversando il golfo di Corinto. Diverse possibilità di
attraversamento.
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MISSOLUNGI: Sosta nottura a sud della città, in un "palmeto",
vi erano diversi camper (italiani). Siamo capitati proprio
la sera in cui era in programma un concerto di musica classica
greca, veramente incredibile!
-
TOURLIDA: Villaggio di pescatori, 6km a sud di Missolungi,
è collegato alla terraferma da una diga che attraversa una
laguna, veramente grazioso.
-
PREVEZA: Attraversamento per guadagnare l'altra sponda.
-
PARGA E SIVOTA: Ci siamo stati e abbiamo pernottato
a Sivota, ma è difficile trovare un posto per fermarsi,
vi è anche un Club Med con le sue flotte di turisti; i Greci
gestori dei negozi stanno diventando più scostanti, incredibile
ma vero per un popolo così gentile, disponibile e sorridente.
Insomma, non ci è piaciuto per niente!
-
IGOUMENITSA: Ritorno al porto d'imbarco.
INFORMAZIONI
PRATICHE
FUSO
ORARIO: spostare in avanti le lancette di un'ora all'arrivo
in Grecia, il sole lì va a letto presto.
MAPPE: Euro-Atlas a 1:300.000 dove i nomi delle località
sono scritti sia in alfabeto greco che latino.
CUCINA: è deliziosa e veramente economica nelle trattorie:
souvlaki, tyropite, moussaka, insalate di pomodori,
foglie di vite farcite, feta e pasticceria orientale.
Se non capite il menù (se ve ne danno uno) mostrate nei
piatti dei vicini quello che volete oppure andate in cucina
per indicare il piatto che vi piace, per loro è una cosa
naturale. Attenzione al vino, i greci usano un metodo antico
che consiste nel mettere della resina nel vino, è ciò che
essi chiamano RETSINA, specificate bene RETSINA
o NO RETSINA, ma provatelo almeno una volta, tutto
sommato ha il suo charme. L'OUZO è l'aperitivo nazionale,
a base di anice e si beve secco o con aggiunta di acqua;
provate anche la METAXA, è il loro cognac. Il caffè
è servito con i fondi. Mio marito ricorda della buona birra
di marca FIX.
ISOLE:
Non vi siamo mai stati, ma non disperiamo, può darsi
in un prossimo viaggio. Alcune sono vicinissime al continente,
e possono essere visitate a piedi o in bicicletta.
BAGNI:
portare pinne, maschere e boccagli, le rocce onnipresenti
offrono delle belle nuotate.
TEMPERATURA:
nel 1988, abbiamo avuto 50 gradi. Evviva le piscine dei
campeggi! Ma, regola generale, poiché il mare non è mai
lontano, l'aria marina rinfresca abbastanza.
AUTOSTRADA:
esiste tra SALONICCO-ATENE-PATRASSO ed è a pagamento, non
è una vera autostrada, ma piuttosto una strada a due larghe
corsie, i veicoli lenti si spostano a destra quando un altro
li vuole sorpassare.
SOSTA NOTTURNA: in linea di massima si può sostare
quasi ovunque, in Grecia la gente è accogliente e disponibile.
Non esitate a chiedere indicazioni, a noi ci hanno sempre
indicato la strada, anche accompagnandoci in bicicletta,
moto o macchina o addirittura salendo sul nostro veicolo.
Noi non amiamo molto frequentare i campeggi, ma soprattutto
nei paesi caldi li frequentiamo abbastanza per avere l'ombra
che a volte è difficile trovare, un luogo sicuro, fare il
bucato e rinfrescarci nella piscina, se il campeggio ne
è fornito. Ma in genere siamo piuttosto degli "anti-campeggi",
e riteniamo di avere abbastanza comfort nel nostro camper
ed amiamo la tranquillità e la natura.
UFFICIO
del TURISMO: un piccolo trucco per avere il massimo
della documentazione: telefonare diverse volte all'ufficio
turistico greco e chiedere ogni volta brochures su zone
diverse: ciò vi permetterà un buon colpo d'occhio sul paese.
Inoltre, fornitevi di una buona guida. In Francia sono buone
le Lonely Planet, le Routard ed anche le Guide Vert o Bleu
o NEOS, e le Guide VISA e Arthaud.