Viaggiare - Diari di Viaggio


IRLANDA 2002

dal "Taccuino" di Erminio

Agosto 2002

Considerata meta ambitissima da chi è attirato dal nord Europa l'Irlanda ha la capacità di esercitare un fascino anche nei confronti dei più scettici, sarà forse per l'eco culturale che ci viene rimandata dai celti o dalla musica moderna (U2, Cranberries, Corrs, Enya, tanto per citarne alcuni…) o dai racconti di chi ci è stato o per l'animo molto mediterraneo della popolazione, la sensazione che ci sia qualcosa di speciale si insinua in moltissime persone che prima o poi pianificano un viaggio nella grande isola. Tra i tanti anche noi, e posso assicurare che è stato il viaggio più bello e riuscito degli ultimi anni. Cosa vuol dire questo? Vuol dire rimanere soddisfatti dalla totalità degli aspetti di una vacanza: natura, centri urbani, logistica, clima, popolazione, gastronomia e divertimento.

La natura irlandese è meravigliosa, i colori e i paesaggi variano da contea a contea e sicuramente ognuno tornerà con la sua preferita nel cuore senza però per questo dimenticare le altre.
I centri urbani visitabili sono molti e nella grande maggioranza dei casi curati, vivaci e colorati, hanno vie adatte allo shopping e un'offerta tale di ristoranti, pub e musica dal vivo da soddisfare veramente tutti i gusti.
Il clima è quello nordico, si può trovare di tutto: sole, pioggia, vento, caldo o freddo anche nello stesso giorno, ma altrimenti che Irlanda sarebbe ? Bisogna cogliere il lato positivo: non ci si annoia mai…
La popolazione è simpatica ed accogliente, molto disponibile in ogni circostanza e sicuramente ha una predilezione nei confronti degli italiani con i quali condivide la grande allegria e la voglia di divertirsi (oltre che le sorti calcistiche sigh!)
La gastronomia è ricca di pesce e di carne di ottima qualità cucinati in maniera piuttosto semplice. Aragoste, gamberi, ostriche e salmoni la fanno quasi sempre da padrone nei paesi sul mare, da provare anche i formaggi che non hanno niente da invidiare a quelli più blasonati del nostro continente ma non cercate la frutta, è pretendere troppo.
Ah, dimenticavo i famosi "breakfast"…da provare, almeno una volta, anche se bacon e fagioli al mattino non rientrano esattamente nelle abitudini alimentari mediterranee.
La logistica è all'altezza del compito, per i veicoli ricreazionali non ci sono grossi problemi, la sosta libera è possibile quasi ovunque, le sbarre alte 2m sono molto frequenti ma con un po' di pazienza si trova sempre qualche angolo adatto per pernottare.
Nei paesi è meglio cercare i parking riservati ai bus, negli altri spesso ci sono sbarre o spazi molto stretti. I campeggi sono discreti ed economici ma privi di camper service (attrezzarsi di conseguenza se non si ha il wc a cassetta). Ad ogni modo l'assenza di affollamenti facilita molto le cose.

I B&B sono numerosissimi e invitanti e generalmente si trovano anche in posti magnifici ovviamente viaggiando in camper non li abbiamo provati ma di sicuro più di una volta abbiamo avuto la tentazione di farlo.

E adesso giusto per non sembrare un dipendente dell'ufficio del turismo irlandese l'unica, vera e pesante nota dolente: le strade.
Se pensate che tutto quanto avete sentito o letto sulle famigerate strade irlandesi sia solo leggenda…beh..restate a casa perchè la sorpresa sarà amara. Non si è mai abbastanza preparati e quando si commette l'errore di pensare di aver incontrato il peggio si scopre che al peggio non c'è mai fine (Legge di Murphy).
Se volete preparare i vostri itinerari con una corretta percezione del tempo e viaggiate in camper consiglio di non calcolare mai più di 30/40 km all'ora (noi non abbiamo mai superato questa velocità per circa il 70% del nostro percorso) e 200 km al giorno (mediamente) perchè ci si stanca parecchio nella guida.
Ad esclusione dei tratti Rosslare - Cork e Westport - Sligo le strade sono molto strette e dal fondo sconnesso, le costiere sono quelle messe peggio e quando si incrocia un bus o un altro camper si suda freddo.
Unica consolazione: il traffico è pressoché inesistente e avere la guida sul lato del ciglio della strada agevola parecchio nei passaggi al limite.

Adesso però non scoraggiatevi e non spaventatevi, se ce l'abbiamo fatta noi (e molti altri prima di noi) ce la farete anche voi e soprattutto non ve ne pentirete. Tra l'altro stanno facendo molti ammodernamenti con i fondi messi a disposizione dalla comunità europea quindi in futuro la situazione dovrebbe migliorare.

I TRAGHETTI

Generalmente nel riportare sul web le note del mio taccuino tralascio molti dei dettagli specifici del viaggio come ad es. i km percorsi, i costi sostenuti e quant'altro, in parte perchè spesso mi dimentico (qualche volta volutamente) di prenderne nota, in parte per non annoiare e in parte perchè ritengo che siano soggettivi e che ognuno di noi alla fine abbia parametri diversi sul guidare e lo spendere.
Faccio un'eccezione questa volta perchè ritengo l'informazione di un certo valore visto che non l'ho trovata da nessuna parte.
Non volendo avere lo stress di dover arrivare a Calais ad un'ora e un giorno prestabiliti (il viaggio è lungo e non si sa mai se qualche contrattempo…) abbiamo deciso di acquistare i biglietti direttamente al porto, consapevoli dei rischi a cui andavamo incontro (maggiori costi e mancanza di disponibilità) e cosi' abbiamo avuto una piacevole sorpresa.
Per raggiungere l'Irlanda abbiamo trovato una tariffa "Landbridge" andata e ritorno acquistata direttamente a Calais presso gli uffici della Seafrance (accordi con Irish Ferries). Il biglietto prevedeva le due traversate a/r Francia-Inghilterra (con Seafrance) e Inghilterra-Irlanda (Irish Ferries) per 820 Euro (camper) tariffa ancor più economica rispetto all'acquisto del biglietto in Italia.
E' necessario definire al momento dell'acquisto il giorno e gli orari desiderati, noi abbiamo optato per le tratte Pembroke/Rosslare e Dublino/Holyhead ma il prezzo è sempre lo stesso anche se si scelgono tratte diverse. Non abbiamo trovato nessun problema di disponibilità anzi li abbiamo poi cambiati al momento del viaggio di ritorno anticipandoli di qualche ora senza problemi e senza sovrapprezzo.

LE NOSTRE TAPPE (durata del viaggio 15 gg. Solo Irlanda 10 gg.)

Salisbury (England) - la cattedrale merita davvero la sua fama e probabilmente è davvero la più bella del Regno Unito così come viene citato dalle guide e dagli opuscoli. La storia di tutta la piana è ricca di fascino e ruota proprio intorno alla costruzione di questa cattedrale e di quella che l'ha preceduta nel vecchio borgo di "Old Sarum", uno dei primi insediamenti civili d'Inghilterra.

Stonehenge (England) - La fama del luogo è tale che non credo ci sia bisogno di aggiungere altro, considerando poi che si trova al centro della piana di Salisbury vale quanto detto precedentemente. Ma se le pietre di per sé non vi dicono nulla e una volta sul luogo non percepite nessuna strana sensazione affidatevi ai commentatori portatili (in tutte le lingue) di sicuro desteranno la vostra curiosità.

Pembroke (Wales) - Il villaggio, completamente separato dal porto (da cui partono le traversate per l'Irlanda ) è piccolo ma dotato di un bel castello che probabilmente merita anche una visita all'interno, noi però non ne abbiamo avuto il tempo. Il Pembrokeshire è una delle zone del Galles più gettonate dal turismo per via delle sue bellezze naturali per cui nel caso …

Wexford (Eire) - Prima tappa irlandese del nostro viaggio non presenta nulla di particolare salvo avere la fortuna di ospitare una delle aziende produttrici di cristalli piu' famose al mondo. La visita allo stabilimento (è segnalato e lo troverete sulla strada che porta a Cork) è veramente interessante e mostra tutti gli aspetti della lavorazione del vetro: soffiatura, taglio, smerigliatura, decorazione etc.
Probabilmente solo una piccola parte della produzione viene effettuata ancora con i sistemi artigianali che vengono mostrati durante la visita ma ad ogni modo si imparano molte cose. Ovviamente per gli acquisti c'è solo l'imbarazzo della scelta (le spiegazioni sono solo in inglese).

Kinsale - Regina della gastronomia irlandese Kinsale è un graziosissimo porto di mare a sud di Cork dove praticamente ci sono più ristoranti che case e, ovviamente, come in tutte le località rinomate, moltissimi turisti. Situata in posizione privilegiata meriterebbe una bella giornata di sole. A noi in tal senso è andata male ma la pioggia non ci ha comunque impedito di apprezzare la piacevole atmosfera.

Killerney - Base di partenza per tutte le escursioni verso il Ring of Kerry e il National Park è una bella cittadina molto animata di giorno per via dello shopping ma, vista la numerosa presenza di Pub con musica dal vivo, immagino anche di sera, in pieno spirito irlandese.

Killerney National Park - Il parco è molto grande e probabilmente molto bello, noi putroppo lo abbiamo visitato in una delle poche giornate di pioggia insistente della vacanza e non abbiamo potuto apprezzarlo adeguatamente. Ci siamo limitati a fare un giro con il calesse con partenza dalla Muckross House che è comunque risultato comodo, simpatico e divertente.

Ring of Kerry - Il circuito che costeggia la contea è tutto da vedere anche se chi guida, data l'alta concentrazione che deve dedicare alla strada, non può apprezzare più di tanto i panorami. La strada è stretta, molto sconnessa e percorsa da numerosi bus turistici che viaggiano piuttosto spediti creando situazioni piuttosto stressanti. Di sicuro è preferibile fare il percorso in senso antiorario in modo da incrociarne il minor numero possibile.
Nessuno dei centri abitati incontrati ci ha colpito in modo particolare.

Dingle - La penisola di Dingle ci è rimasta nel cuore, ovviamente il tempo è una variabile che influenza molto le sensazioni e qui abbiamo trovato un tempo fantastico, ma ad ogni modo siamo convinti che sia molto più bella del più famoso e rinomato Ring of Kerry. Paesaggi incantevoli, morbidi, armoniosi e dai colori brillanti ci hanno regalato una splendida giornata da inserire nell'album dei ricordi. Degna di nota la Inch Strand, lunghissima lingua di sabbia transitabile. Splendide sono la Slea Head con le sue spiaggie e Dingle che con le sue case colorate e il porto di pescherecci accoglie con molto entusiasmo i turisti attirandoli nei numerosi ristoranti con svariati menù a base di crostacei e pub con musica dal vivo.

Bunratty - Il Castello e il Folkpark sono una delle poche attrazioni a disposizione dei bambini che si possono trovare in Irlanda. Si tratta della ricostruzione di un villaggio irlandese dell'ottocento, molto curata e completa con tanto di personaggi in abiti d'epoca.
Si possono così vedere all'opera massaie alle prese con l'apple pie (assaggiabile poi nella tea room) o scoprire com'era fatto un banco dei pegni. E' possibile anche cenare in pieno stile medioevale partecipando ai banchetti organizzati all'interno del Castello.

Cliff of Moher - Fama direi piu' che meritata per queste fantastiche scogliere che si ergono a picco sul mare per quasi 300m. Luogo molto affascinante che conviene visitare sul volgere della sera quando la moltitudine dei turisti se n'è andata e i negozi di gadgets sono chiusi. Allora si può cercare il proprio angolo e rimanere soli con l'infinito. Purtroppo la zona visitabile è piuttosto limitata a meno che non si infrangano i numerosi divieti e ci si avventuri sui sentieri e nei punti più pericolosi. Non è corretto ma vi consiglio di farlo.

Galway - Una piacevolissima atmosfera quella che si respira a Galway. Leggendo altri itinerari ci erano sorti non pochi dubbi sull'opportunità di visitarla ma come spesso accade ognuno scopre la propria verità solamente quando si trova sul luogo. A noi è piaciuta molto e non ho nessuna remora a suggerirvi di inserirla nei vostri itinerari.
L'importante è non farsi scoraggiare dalla prima impressione di traffico, in realtà la cittadina è piccola e dotata di numerosi parcheggi proprio a ridosso della zona pedonale.
Se siete in difficoltà chiedete, saranno felici di aiutarvi.

Connemara - Il Connemara ci ha ricordato molto la Scozia, sicuramente è la contea dall'aspetto più selvaggio e ci ha dato l'impressione di essere anche la meno ricca. Lo abbiamo dedotto dall'aspetto delle case, molto meno curate che nel resto dell'Irlanda e dalla scarsa presenza umana forse anche dovuta alla difficile morfologia del territorio che presenta molti rilievi, laghi e fiumi e...pecore. A Roundstone è possibile visitare il negozio della fabbrica di tamburi, ma è solo una trovata turistica. A Clifden vale la pena percorrere la "Sky road", un po' strettina per i camper ma fattibile, meglio al mattino presto o nel tardo pomeriggio, sono solo 12 km ma il paesaggio e' davvero bello. Proseguendo verso Westport suggestiva è la Kylemore Abbey in posizione dominante sulle rive del lago.

Westport - Per Westport vale il discorso fatto per le altre cittadine, graziosa e ben curata ospita alcuni pub piuttosto famosi e davvero interessanti, sia sotto il profilo dell'arredo sia sotto quello quello musicale. In aggiunta a questo potrete trovare un bel centro con acque termali per rilassarvi e "dimenticare" per un paio d'ore le strade irlandesi…

Donegal - Percorrendo la strada che da Sligo porta a Bundoran, una volta superato il Benbulben vi consiglio di fare una deviazione verso Mullaghmore. Noi l'abbiamo scoperta per caso ma è davvero incantevole. Una bella spiaggia, il porticciolo caratteristico, poche case con la vista del monte alle spalle e ampi spazi per fermarsi. Il paese che dà il nome alla contea è veramente piccolo ed è solamente la base da cui partono tutti gli itinerari . Il Donegal, secondo noi, è un misto tra il Kerry e il Connemara, offre panorami molto diversi tra loro, a volte selvaggi a volte più armoniosi. Degne di nota sono le imponenti scogliere della Slieve League, una catena di rilievi che cadono a picco nel mare. Arrampicarsi lassù con il camper è una bella impresa, soprattutto per mezzi di grandi dimensioni, la strada è molto stretta ed in salita e in ogni caso sappiate che una volta arrivati al parcheggio per raggiungere il punto panoramico vi aspettano un paio di km di passeggiata all'andata e altrettanti al ritorno. Una splendida escursione che va però valutata attentamente, soprattutto in presenza di bambini e di tempo brutto. Un altro luogo che abbiamo apprezzato in maniera particolare è il Glengesh Pass, attraversato da una strada tortuosa ma molto panoramica che porta prima a Naran, (tipica località balneare) e poi a Dunglow per poi proseguire attraverso il Glenveagh National Park e i suoi bei paesaggi e infine raggiungere Letterkenny.

Belfast - Nessun confine tra le due Irlande se non quello segnato dal cambiamento del manto stradale (una tregua per gli ammortizzatori) e dall'atmosfera tipicamente anglosassone. L'autostrada porta dritto al centro di Belfast dove è piuttosto facile trovare un parcheggio custodito. La città non mostra nessuna traccia del suo triste passato, è tipicamente inglese (a parte la pronuncia dei suoi abitanti), molto moderna e dotata anche di una zona pedonale commerciale piuttosto elegante. Il clima che vi si respira è di tranquillità e non di tensione, non ci sono né fili spinati, né posti di blocco, sembra di essere in una qualsiasi cittadina inglese e questo non può che far piacere e ben sperare per il futuro.

Dublino - Dublino è decisamente una città vivace dalla popolazione molto giovane e …molto italiana. Sono moltissimi i ragazzi italiani che lavorano o studiano nella capitale. La zona pedonale è molto curata, affollata, ricca di negozi e di ragazzi che accompagnano la passeggiata con ottima musica. Cosa c'è da vedere sotto il profilo culturale è scritto in ogni guida, io mi limito a suggerire tra le molte cose di trovare il tempo per una visita alla Guinness, ne vale la pena ed è interessante anche per i bambini.


Per riassumere, è stato un viaggio intimista, fatto più di emozioni che di effetti speciali, stati d'animo ricchi di serenità e di sensazioni che nessun altro paese era riuscito a regalarci. Tutte cose ovviamente estremamente soggettive e difficili da trasmettere ma che credo siano quelle che hanno contribuito a creare il mito d'Irlanda.

LE CURIOSITA'


Killorglin - A Killorglin abbiamo potuto visitare una fabbrica di salmoni affumicati. Niente di trascendentale intendiamoci, in pratica è solo un laboratorio ma il salmone che abbiamo comprato era eccezionale.

Galway - nel mercatino del centro, tra le altre specialità, troverete (spero) una bancarella con una graziosa fanciulla che vi farà assaggiare molto pazientemente tutti i formaggi tipici irlandesi che vorrete. Alla fine non potrete fare a meno di comprarne un bel po'.


LE DRITTE PER I CAMPERISTI

Le nostre soste:

Wexford: piazzale del supermercato lungo la strada che porta alla cristalleria.

Killerney: camping

Waterville: camping (è un eufemismo) dietro stazione di servizio alla fine del paese

Dingle: parcheggio del porto

Bunratty Castle: acqua e scarico (attrezzato per lavaggio bus turistici)

Cliff of Moher: parcheggio del Visitor Centre

Clifden: camping

Donegal: parcheggio centrale dietro la farmacia. (chiassoso di notte nel w.e.)

Omagh: parcheggio di fronte alla chiesa.

Dublino: camping a Shankill, pochi km a sud di Dublino. Fermata Bus di fronte all'ingresso, in 45 min. c.a di viaggio porta direttamente in centro.

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