ISLANDA 2001 - MOONLAND -
Testo
e foto di Maurizio
Turco
(Dimensione Avventura)
ISLANDA,
terra misteriosa e ricca di contrasti. Terra dove il ghiaccio
si sposa con il fuoco. Terra affascinante, costretta ad
un continuo mutamento geologico che cambia la sua fisionomia
ad ogni eruzione o ad ogni nuova pressione vulcanica. Finalmente
siamo arrivati!
Dopo
un anno di progetti, di ipotesi, di rotte studiate su nuove
mappe digitali, unendo la decennale abilità' ed esperienza
dei fuoristradisti dell'Associazione Dimensione Avventura
e le conoscenze delle loro guide trekkers in Islanda, 44
appassionati di natura a 360°, a bordo di 12 veicoli 4x4,
iniziano il 16.8.01 questa avventura alla scoperta del più
grande parco naturale incontaminato d'Europa.
Obiettivo del progetto è quello di effettuare escursioni
inedite, fuori dalle normali rotte turistiche, per stabilire
un contatto più vicino possibile a questa natura primordiale,
viva ed in continuo mutamento.
I fuoristrada sono utilizzati per i trasferimenti su pista,
mentre le gambe ci permetteranno di percorrere itinerari
trekking fra i più belli e suggestivi del mondo.
Sbarchiamo
nel piccolo porto islandese di Seydifjordur,
dopo due giorni di navigazione e ci dirigiamo, non dopo
aver visitato la splendida baia di Jokulsaron con
i suoi iceberg, alla volta di Reykiavik percorrendo
la Ring Road N.1, unica via di comunicazione aperta tutto
l'anno, per raggiungere il luogo dell'appuntamento con i
trekkers che arrivano dall'Italia in aereo.
Il tempo non è fra i più clementi ma questi primi
700 km passano velocemente grazie al paesaggio che ci presenta
subito una natura forte ed unica nel suo genere, ricca di
cascate, spiagge di sabbia nera, vulcani ricoperti di muschi,
anticipandoci scenari che ci attendono all'interno dell'isola.
Il
traffico veicolare è praticamente nullo e la guida
è rilassata anche grazie agli scambi di impressioni
tramite gli apparati radio CB di cui ogni mezzo è
dotato. Completati gli equipaggi presso l'aeroporto di Reykiavik,
ci concediamo subito un fantastico e rilassante bagno caldo
presso la singolare struttura termale "Laguna blu". Il
giorno dopo si inizia l'itinerario verso nord con la visita
alla zona di Pingvellir dove la faglia terrestre
affiora in superficie dividendo il continente europeo da
quello americano. Seguono le attrazioni di Geysir (getti
altissimi di acqua calda) e la cascata di Gulfoss,
(la più spettacolare in Islanda). Il primo campo
nel deserto è montato presso le accoglienti pozze
d'acqua calda di Hveravellir nel centro dell'isola,
in una paesaggio lunare pieno di micro attività vulcanica.
Proprio in questa zona ha inizio la prima escursione a piedi
alla scoperta di originali caverne create dalle veloci colate
laviche che si sono succedute nel corso di millenni.
Nel pomeriggio un trasferimento veloce su pista di circa
3 ore, ci conduce nella zona vulcanica più attiva d'Islanda:
il Lago Myvatn ed il Vulcano Krafla.
Qui, con una escursione di 6 ore attraverso vulcani attivi
e spenti, colate laviche ancora fumanti dai mille colori,
fumarole e fanghi bollenti, si ha la prima vera sensazione
di camminare sulla Luna e si comprende la potenza delle
forze primordiali che hanno creato il nostro pianeta!
La giornata memorabile è coronata da un tramonto
rosso fuoco che si riflette sul lago in infinite e calde
sfumature cromatiche.
Dettifoss,
la cascata con la maggior portata d'acqua d'Europa, la raggiungiamo
dopo un trasferimento su pista sconnessa ed un percorso
a piedi di circa un'ora, attraverso un antico letto di fiume
ormai prosciugato. La pericolosissima cascata, che ogni
anno causa qualche vittima per imprudenza, dimostra tutta
la sua potenza avvolgendoci dentro la sua nube di acqua
vaporizzata, creata dal suo gigantesco salto, ostacolando
non poco le riprese fotografiche. Il sole crea con la nube
dei bellissimi giochi di colore ed arcobaleni mozzafiato.
La sensazione è molto forte e fatichiamo a staccarci da
questo spettacolo naturale, ma il deserto più grande d'Europa
ci attende. La pista F88 ci conduce al centro dell'Islanda
attraverso impegnatissimi guadi e distese immense di lava,
sabbia nera e muschi rari, mettendo
a dura prova equipaggi e mezzi.
Il tempo inclemente con pioggia battente e raffiche di vento
intorno agli 80 km/h rende il paesaggio inquietante e primordiale.
Il rifugio di Kverkfjoll è accolto
da tutti i partecipanti con sollievo e durante la cena al
caldo si programma l'escursione che il giorno dopo ci porterà
sul ghiacciaio del Vatnajokull alla scoperta
di grotte di ghiaccio formate da sorgenti di acqua calda.
Al mattino il trekking inizia con un sole caldo, attraverso
un ponte di fortuna che attraversa un vorticoso fiume creato
dallo scioglimento dei ghiacci.
Durante la marcia affondiamo con i nostri piedi in un infido
terreno formato da lava e ghiaccio creando uno strano effetto
"gommapiuma" ed in corrispondenza della lingua di ghiaccio
scopriamo una grandiosa grotta con sfumatura blu e nere.
Ci spostiamo con i fuoristrada sulle pendici dell'immensa
caldera del vulcano Askja, ed a piedi compiano
il percorso attraverso vallate formate dalla rossa riolite
alternata a nevai, fino ad arrivare al centro del cratere
per ammirare il grande lago al suo interno. Le sue dimensioni
lasciano immaginare quale immense forze primordiali abbiano
creato tale ambiente. Nell' 87 il piccolo e nuovo cratere
di Viti si è riempito di acqua calda, dando la possibilità
di immergersi per un bagno ristoratore.
La
sensazione anche in questo caso è inimmaginabile ed unica!
La serata viene organizzata all'interno di un rifugio di
fortuna ai piedi del ghiacciaio, non dopo una entusiasmante
pista di sabbia nera che supera delle grandi dune che nulla
hanno da invidiare a quelle africane! Durante la traversata
del deserto sabbioso, l'entusiasmo del gruppo è alle
stelle, si viaggia con i fuoristrada ad oltre 80 km/h e
si scattano centinaia di fotografie.
L'indomani la temperatura che si aggira intorno ai 0° C
non ci impedisce di proseguire il nostro viaggio-avventura
su una vecchia pista abbandonata ed ormai poco visibile,
ai piedi del Vatnajokull. Le carte topografiche
e la bussola satellitare GPS sono strumenti indispensabili
per navigare su queste piste che lentamente stanno scomparendo
per via degli agenti atmosferici, prestando molta attenzione
a dove mettere le ruote per non rovinare il terreno cosparso
di muschi secolari delicatissimi.
Landmannalaugar
è la zona più spettacolare dell'Islanda. Facciamo
campo base presso delle pozze di acqua geotermica godendo
di un magnifico bagno ristoratore e ci prepariamo per affrontare
il tanto atteso trekking di 4 giorni classificato fra i
4 più belli del mondo. Il mattino seguente, dopo
un breve briefing e la sistemazione ottimale degli zaini,
i 20 trekkers si avviano sull'enorme colata lavica che contorna
il campo base per iniziare questa loro avventura, in uno
scenario ben lontano dalle nostre precedenti esperienze
europee (vedi resoconto del trekking). Il resto del gruppo
si dirige, invece, verso sud-est seguendo una magnifica
pista che attraversa deserti di sabbia nera e vulcani ricoperti
da muschi fluorescenti, che condurrà dopo due giorni
al primo appuntamento con i trekkers. Queste due giornate
sono trascorse ai margini dei ghiacciai islandesi Myrdalsjokull
ed il piccolo Torfajokull con visite
a delle curiose formazioni formate da lava e ghiaccio, degne
di un film di fantascienza, accompagnate da un tempo semplicemente
splendido che ci consente di pranzare in maglietta ai piedi
dell'enorme massa di ghiaccio. Il meeting point con i trekkers
avviene puntuale nella magnifica vallata formata dal lago
Alftavatn che ha la caratteristica di essere
l'unico nell'isola a mostrare il raro fenomeno della "Fata
Morgana".
Il
suo specchio d'acqua riflette perfettamente la corona di
montagne
verdi che lo circondano. In serata questo magico luogo ci
regala anche una sorprendente visione: lo spettacolo dell'aurora
boreale! La mattina seguente, consumata la colazione, i
trekkers ripartono alla volta delle altre due tappe che
li condurranno, con un percorso di circa 25 km, nella valle
di Porsmork, mentre i veicoli 4x4 approfittando
delle condizioni metereologiche favorevoli, si muovono per
il territorio del vulcano Hekla, il più
attivo dell'isola, percorrendo un itinerario quasi parallelo
a quello trekkers, in ambienti ancora una volta selvaggi,
incontaminati ed entusiasmanti. Ad un appuntamento radio
con Marco, la guida dei trekkers, veniamo informati che
tutto procede bene, anche per le ottimali condizioni atmosferiche
e ci riconfermiamo l'appuntamento prestabilito. L'inesistente
incontro con altri veicoli ed equipaggi, nonostante il traghetto
Norrona, unico collegamento fra il Continente e l'Isola,
fosse al completo di veicoli 4x4, ci evidenzia il fatto
che stiamo viaggiando su itinerari completamente fuori dalle
normali rotte turistiche. Dopo 6 giorni di completo isolamento
nel cuore dell'Isola dobbiamo prevedere una sosta Hvolsvollur,
piccolissimo centro abitato, per rifornire di carburante
i veicoli e la nostra cambusa. Poi via per raggiungere il
luogo del secondo appuntamento seguendo la difficile vallata
di Porsmork, famosa per i suoi profondi ed
insidiosi guadi che, comunque, vengono superati da tutti
gli equipaggi 4x4
anche grazie all'aiuto ed ai consigli dell'esperto veicolo
apripista. Serata di festa e balli nel tendone del camping
locale, per il felice ricongiungimento del gruppo con grande
grigliata a base di carne tipica islandese. Gli ultimi tre
giorni li impieghiamo per avvicinarci al luogo d'imbarco,
sfruttando l'itinerario sulla Ring Road per visitare luoghi
non meno importanti come la cascata di Seljalandsfoss,
le nere scogliere di Dyrholaey, le grotte
di basalto di Vik ed il parco dello Skaftafell
dove affrontiamo un trekking di 8 ore che ci porta alla
quota di 1200 mt per godere di un panorama a 360° su tutto
il ghiacciaio del Vatnajokull. I nostri escursionisti
concludono la loro avventura in Islanda prendendo il pullman
che li ricondurrà all'aeroporto di Reykjavik.
Mentre percorriamo gli ultimi 400 km che ci riportano al
porto di Seidisfjordur, la nostra mente ripercorre
alla moviola tutte le immagini, le sensazioni e le impressioni
vissute in questa meravigliosa terra di Ghiaccio e Fuoco.
A bordo della nave, durante i due giorni di navigazione
che ci separano dalla Danimarca, rivedendo le splendide
immagini digitali dell'avventura appena conclusa, ci ripromettiamo
di tornare il prossimo anno per rivivere gli indimenticabili
momenti e luoghi già visti e per scoprire nuove mete.
TREKKING
SULLA LUNA: Da Landmannalaugar a Porsmork
Di seguito è riportato il commento circa il trekking
di 4 giorni tenutosi durante il nostro viaggio in Islanda.
Sono pensieri e sensazioni vissute in prima persona cercando
di spiegare la grandiosità e la maestosità dei luoghi attraversati,
per una esperienza unica nel suo genere
1°
GIORNO
C'è grande eccitazione alla partenza. All'appello siamo
14 trekkers appassionati di natura e tutti in trepida attesa
di iniziare questa piccola avventura personale per le misteriose
valli e montagne islandesi, già enormemente eccitati dagli
incredibili scenari incontrati, nei giorni precedenti, durante
il percorso di avvicinamento a bordo dei 4x4 degli altri
componenti del gruppo. Si parte da Landmannalaugar, vasta
vallata dai mille colori, con un tempo che non è
dei migliori. Da qui si inizia subito con una leggera salita
fra verdissimi pendii e colonne di vapore che si levano
fra formazioni vulcaniche e muschi secolari. Sembra essere
subito entrati in un girone
infernale dantesco! Gli zaini sono ancora pesanti e spesso
ci sbilanciano sui passaggi taglienti fatti di lava e sassi.
E' impressionante notare il verde particolarmente acceso
dei muschi che si trovano in prossimità di rigagnoli d'acqua,
è un contrasto surreale accentuato ancora di più
dallo sfondo nero seppia della lava! Dopo quattro ore di
cammino ci fermiamo per la sosta pranzo nei pressi di un'incredibile
pozza di acqua calda sulfurea, dove il fango bolle emettendo
dei curiosi rumori ed il tipico odore di questo tipo di
acqua. Numerose sono le foto scattate alla zona arricchita
da scenari "infernali" creati dal capriccioso gioco dei
soffioni di vapore caldissimo! La marcia riprende in salita,
su pendii che hanno assunto le mille tonalità del marrone
e del giallo, alternati a dei prepotenti stacchi di verde
e nero……praticamente si cammina per altre tre ore sempre
con lo sguardo rivolto 360°, per poter godere di ogni angolo
che questa natura capricciosa ci offre. Finalmente nel pomeriggio
si arriva al piccolo Rifugio programmato per fine tappa,
dove ci si può riprendere dal freddo e prepararsi
una bella tazza di caffè caldo. Si montano all'esterno le
tende nelle piazzole adibite e subito si sfruttano le poche
ore di luce rimanenti per visitare, nelle vicinanze, una
curiosissima grotta di ghiaccio formatasi dal vapore che
fuoriesce da una buca nel terreno! Si può entrare nella
fredda grotta azzurra invasa dal vapore, avvolti da una
nube d'acqua calda…. la sensazione di stupore è enorme!
Al calare della luce si rientra al campo e si prepara la
tanto sognata spaghettata!! Il morale è alle stelle!
2°
GIORNO
Ci svegliamo al mattino avvolti da un manto nebbioso così
denso che sembra di passeggiare sulla nuvole. Rimaniamo
impossibilitati a muoverci per via della scarsissima visibilità
fino alle 10.00, ma in compenso non piove più. Il nostro
itinerario ora attraversa degli estesi nevai che vanno attraversati
con estrema cautela ed uno per volta, cercando sempre un
solido passaggio.
Tutto intorno si accentua il giallo ocra della terra …..siamo
sulla luna….è impossibile trovare in altre parti
del nostro globo una natura del genere! Alcune volte siamo
costretti a passare su degli strati di morbido muschio,
alto almeno 10 centimetri e che ci offre la sensazione di
camminare…..come su di un materasso! Continuano gli scorrevoli
saliscendi su e giù per le colline.
Facciamo la sosta pranzo su di un picco con un panorama
da cartolina e con il lago Alftavatn sullo
sfondo: sarà il nostro primo punto di
ritrovo con il resto del gruppo in 4x4. Si scende in una
vallata guadando un piccolo fiume, freddissimo ed impetuoso.
Il passaggio viene effettuato uno per volta, dopo esserci
tolti scarpe e calzettoni ed aver indossato i sandali adatti
allo scopo. La corrente crea qualche piccolo problema di
instabilità ma viene superato da tutti con estremo divertimento
e spirito di gruppo. Verso le 18.00, dopo 8 ore di trekking,
arriviamo al secondo campo base, in perfetto orario con
il gruppo motorizzato, nella splendida valle formata dal
lago Alftavatn e la sua incantevole corona
di montagne che la circonda.
Serata di canti e danze per festeggiare il ricongiungimento
del gruppo.
3°
GIORNO
Il trasferimento odierno non presenta particolari difficoltà
se non quello di attraversare 3 guadi ma aiutati da ponti
di fortuna. Si attraversano delle lunghe vallate nere tutte
contornate da montagne verdi e gialle….è incredibile
come la natura si sia sbizzarrita in Islanda. Sembra sempre
di camminare all'interno di un quadro naïf.
Si arriva al Rifugio di fine tappa dopo aver percorso una
vallata di 4 km molto bella e suggestiva. La serata passa
allegramente pasteggiando con degli ottimi spaghetti al
pesto e con del vinello "artigianale" custodito gelosamente,
messo a disposizione solamente ora, da un nostro elemento
del gruppo.
4° GIORNO
L'apoteosi! Durante questo ultimo giorno di trekking
possiamo godere di un fantasmagorico riepilogo di tutte
le bellezze naturalistiche che si possono incontrare in
Islanda.
Iniziamo subito con la visita ad un canyon vicino al Rifugio,
veramente unico nel suo genere…sembra essere scavato a mano!
Dopodiché si prosegue attraversando grandi pianori formati
da muschio verde e bianco, quest'ultimo datato oltre 150
anni, alternati a curiosissime colate laviche dalle mille
forme e colori.
Dopo una ripida discesa da una collina di terra friabilissima,
ci aspetta un altro guado impegnativo ed altrettanto freddo,
ma ormai siamo diventati esperti e attraversiamo il fiume
cantando a squarcia gola! Più avanti si incontra una lussureggiante
zona con degli alberi, quest'ultimi rarissimi in Islanda.
Si risale su un'altra nera falesia vulcanica per poi ridiscendere
direttamente nella valle di Porsmork dove
ci attende il secondo appuntamento con i 4x4 e dove termina
la nostra meravigliosa esperienza! Alla fine abbiamo camminato
per 4 giorni coprendo una distanza di circa 50 km complessivi,
all'insegna della natura più varia e stravagante, avendo
dentro di noi sempre la sensazione di camminare su di un
altro pianeta! 50 km di effetti speciali forniti ed animati
da Madre Natura……un'esperienza indimenticabile che ogni
trekker o appassionato di natura deve fare almeno una volta
nella vita. Per questo motivo il prossimo anno ritorneremo
in queste sperdute vallate vulcaniche….. per continuare
il nostro sogno in questa meravigliosa terra del ghiaccio
e del fuoco!