ISLANDA 2003 IN 4X4
Viaggio
nella Genesi
Testo
e foto di Maurizio
Turco (Dimensione
Avventura)
In Islanda, dove la natura e' padrona assoluta del territorio,
l'uomo deve ancora combattere per vivere in questa terra piuttosto
che proteggerla. Sia che si arrivi in questa meravigliosa
isola in aereo o in nave la prima sensazione che si avverte
e' di stupore di fronte ad un paesaggio con un contrasto cromatico
eccezionale: il nero della lava ed il verde dei rilievi montuosi.
L'Islanda, con una vegetazione arborea praticamente assente,
e' sempre in balia degli agenti atmosferici che mutano con
il passare dei minuti, anziché dei giorni, ed e' proprio
per questa sua caratteristica, più unica che rara,
che e' chiamata la terra del "My be"
tutto
può cambiare
tutto puo' essere !
Vulcani dalle mille forme, nere colate laviche lunghissime
che attraversano verdi vallate, ghiacciai con lembi che arrivano
fino alle coste, fumarole e pozze di fango bollente che levano
nell'aria alte colonne di vapore
uno scenario veramente
lunare che almeno una volta nella vita vale la pena visitare
!
Per
questo motivo Dimensione Avventura si reca ogni estate in
Islanda per visitare le bellezze naturali di questa isola
del ghiaccio e del fuoco ma anche per esplorare sempre nuove
piste interne, dove in pochi osano avventurarsi con i propri
mezzi e dove si incontra la vera forza dell'isola.
Anche nell'estate 2003 il gruppo dei 4x4 dell'Associazione
arriva via nave nel piccolissimo porto di Seydisfjordur
pronto per iniziare questo accattivante viaggio sulle nere
piste islandesi. Quest'anno la grande famiglia Dimavv e' costituita
da ben 20 fuoristrada con 65 persone, trai le quali anche
4 bambini dai 4 anni in su, e tutti perfettamente amalgamati
sin dall'inizio della trasferta europea conclusasi all'imbarco
di Bergen, in Norvegia.
Le
lunghe letture invernali sull'Islanda, sulla sua natura primordiale,
sulla sua gente discendente dal forte popolo Vichingo e suoi
costumi finalmente stanno trovando un riscontro nella realtà
di viaggio ! I fuoristrada saranno usati per i trasferimenti
su pista mentre le gambe permetteranno di percorrere degli
itinerari trekking fra i più belli e suggestivi al
mondo.
Una volta sbarcati e sbrigate le formalità doganali,
ci si ferma subito nel piccolo villaggio di Egilssadir
per far rifornimento di carburante, cambio valuta, una piccola
scorta di viveri e poi via verso l'avventura. La prima pista
vede i 4x4 impegnati in una lenta scalata su una pista che
attraversa una piccola catena di alture laviche e che sfocia
direttamente sulla costa regalando il primo panorama veramente
mozzafiato. L'entusiasmo e' subito alle stelle e si sono percorsi
solamente
.20 km !
Guidando sulla tortuosa pista costiera si arriva allo spettacolo
naturale della Baja di Jokulsaron dove gli enormi icebergs
che si staccano dal ghiacciaio più grande d'Europa,
il Vatnajokull, migrano lentamente verso il mare aperto
creando uno scenario a dir poco polare. Si approfitta del
bellissimo sole per fare una escursione in anfibio fra i ghiacci
galleggianti accompagnati da un nutrito gruppo di foche incuriosite
dallo strano mezzo che occupa il loro territorio !
Ma
le sorprese iniziali non finiscono qui perché subito
dopo il gruppo imbocca una pista tecnica che arriva fino alle
pendici del Vulcano Laki, dove si trovano fessure eruttive
ad attività recente tutte caratterizzate da numerosi
coni vulcanici formatisi dall'eruzione di materiale lavico
ed allineati secondo delle lunghe fratture del terreno roccioso.
La pista impegna gli equipaggi auto per via degli attraversamenti
di ampie colate laviche ma l'appagamento che deriva dal visitare
questi luoghi e' immenso. Nei primi due giorni il gruppo ha
anche la possibilità di fare il primo bagno termale
all'aperto nella singolare Laguna Blu dove un'enorme
pozza di acqua calda sulfurea accoglie i visitatori nelle
sue azzurre acque
un'esperienza indimenticabile
!
Dopo
aver "recuperato" il secondo gruppo passeggeri arrivati
via aereo a Reykjavik ci si immerge nelle piccole stradine
della variopinta capitale a fare un po' di shopping, venendo
a contatto con la vita "urbana" di queste lande
desolate e forti. La sensazione e' di essere in un piccolo
angolo d'America vista l'organizzazione urbana e l'architettura
dei piccoli edifici che sorgono qui e là, senza un
piano regolatore veramente efficace. Fondamentali per rendere
la città gradevole sono i variopinti colori con i quali
gli islandesi dipingono le loro abitazioni
forse
proprio per contrastare i loro inverni molto lunghi e con
poca luce.
Proprio nei dintorni della capitale si visitano le classiche
e bellissime attrazioni islandesi come il potentissimo Geysir,
una particolare fumarola che ad intervalli regolari emette
una lunga scia di gas e vapori le cui acque calde, ricche
di minerali, decompongono chimicamente le rocce circostanti
creando intorno al foro un variopinto gioco di massi colorati.
La sovrapposizione di bancate di roccia basaltica creano numerosi
dislivelli, a volte molto alti, e dato che moltissimi fiumi
hanno scavato il loro letto su questi tavolati ecco allora
si rimane stupefatti di fronte alla magnificenza della cascata
di Gulfoss che alla fine dei suoi due salti si incunea
in una strettissimo e profondo canyon. Ma non da meno e' la
zona di Pingvellir, unico posto al mondo dove la dorsale
oceanica affiora in superficie mostrando la spaccatura reale
fra il continente europeo e quello americano.
Il
primo campo nel deserto viene approntato presso Hveravellir,
lungo la pista interna che attraversa l'Islanda da sud a nord,
in un paesaggio lunare pieno di macroattivita' vulcanica e
dove ci si può rilassare dentro una pozza naturale
di acqua calda
.il secondo appuntamento con i bagni termali
del viaggio !
In questa vasta piana che alterna campi di lava a detriti
glaciali, ha inizio la prima escursione a piedi alla scoperta
di originali caverne create dalle veloci colate laviche che
si sono succedute nel corso di millenni. Dopo un veloce trasferimento
su pista ed asfalto si arriva nell' affascinante zona del
lago Myvatn. Qui con una escursione di 6 ore attraverso
vulcani attivi e spenti, colate laviche ancora fumanti dai
mille colori, fumarole e fanghi bollenti, si ha la prima vera
sensazione di camminare sulla Luna e si comprende la potenza
delle forze primordiali che hanno creato il nostro pianeta
! La giornata memorabile e' coronata da un tramonto rosso
fuoco che si riflette sul lago in infinite e calde sfumature
cromatiche.
Il
giorno dopo una pista impervia porta il gruppo alla visita
di Dettifoss, la cascata con la maggior portata d'acqua
d'Europa. La pericolosissima cascata, che ogni anno causa
qualche vittima per imprudenza, dimostra tutta la sua potenza
avvolgendoci dentro la sua nube di acqua vaporizzata, creata
dal suo gigantesco salto, ostacolando non poco le riprese
fotografiche. Il sole crea con la nube dei bellissimi giochi
di colore ed arcobaleni mozzafiato. La sensazione è
molto forte e fatichiamo a staccarci da questo spettacolo
naturale, ma il deserto più grande d'Europa ci attende.
Il salto verso l'interno e freddo cuore dell'Islanda ormai
non e' più un appuntamento
e' realtà
quotidiana.
Dopo aver fatto il pieno di carburante e riempite le taniche
di riserva il convoglio dei fuoristrada imbocca la mitica
pista F88 e per 4 giorni non si hanno contatti con il mondo
esterno. Si può paragonare il territorio interno dell'isola
come una vera e propria palestra offroad vista la moltitudine
diversa di fondi, territori e guadi attraversati. Il gruppo
Dimensione Avventura percorre anche vecchie piste ormai scomparse
e cancellate dalle recenti mappe topografiche proprio per
la sua profonda e decennale conoscenza dei territori attraversati
regalando ai viaggiatori dei panorami veramente grandiosi
conditi da forti emozioni
..non per niente alcune delle
zone attraversate sono state usate negli anni '60 dalla NASA
come palestra di allenamento per gli astronauti protagonisti
della prima avventura sulla Luna
..il che la dice
lunga sulla originalità dei luoghi
Il
primo appuntamento e' il grande vulcano Askja che viene
raggiunto attraversando delle immense vallate di pietra pomice.
A piedi si compie il percorso attraverso vallate formate dalla
rossa riolite alternata a nevai, fino ad arrivare al centro
del cratere per ammirare il grande lago. Le dimensioni lasciano
immaginare quale immense forze primordiali abbiano creato
tale ambiente. Nell' 87 il piccolo e nuovo cratere di Viti
si e' riempito di acqua calda, dando la possibilità
di immergersi per un bagno ristoratore. La sensazione anche
in questo caso è inimmaginabile ed unica! La serata
viene trascorsa nel campo allestito ai piedi del vulcano fra
divertentissimi canti e balli sardi curati magistralmente
dai 5 equipaggi 4x4 del Sardegna 4x4 Club partecipanti, con
tanto di costume in tema !!
Il giorno dopo si riprende la marcia attraversando lunghe
vallate di lapilli nere alternate a dei veri e propri labirinti
di pinnacoli dove si procede con un lento slalom fra le erosioni
e superando i picchi di valle in valle
..l'entusiasmo
e' alle stelle con una natura fantastica. Il rifugio di Kverkfjoll
e' accolto da tutti i partecipanti con sollievo e durante
la cena al caldo si programma l'escursione che il giorno dopo
ci porterà sul ghiacciaio del Vatnajokull alla
scoperta di grotte di ghiaccio formate da sorgenti di acqua
calda.
Ma
solamente quando si supera di nuovo il vulcano Askja, procedendo
verso sud, che si può assistere ad un vero e proprio
scherzo della natura
.una immensa distesa di soffice
sabbia nera, lunga circa 20 km, si staglia di fronte ai veicoli
come un vasto erg sahariano ma con il ghiacciaio Vatnajokull
sullo sfondo
sembra una set cinematografico per
quanto e' forte il contrasto ! I veicoli si lanciano in una
corsa liberatoria su questa pista sabbiosa che imbriglia la
potenza dei motori ed obbliga i veicoli all'uso dei rapporti
ridotti. Le sensazioni vengono scambiate a caldo via radio
CB mentre si corre su un'orizzonte piatto a 360° sotto
un cielo blu cobalto ed un sole abbagliante
.magie
dell'Islanda !
Alla
fine della piana sabbiosa i veicoli vengono impegnati nella
salita di 3 grandi dune che in molti non riescono a superare,
vista la notevole potenza di motore richiesta e quindi non
rimane che cercare un percorso alternativo che le aggiri.
La valle dello Spengisandur affascina i viaggiatori
con le sue immense pianure ed i suoi valichi fra mille formazioni
vulcaniche per arrivare infine a montare il campo nel parco
di Landmannalugar, una delle zone più spettacolari
d'Islanda.
Facciamo
campo base presso delle pozze di acqua geotermica godendo
di un magnifico bagno ristoratore e parte del gruppo si prepara
ad affrontare il tanto atteso trekking classificato
fra i 3 più belli del mondo. Il mattino seguente, dopo
un breve briefing e la sistemazione ottimale degli zaini,
il gruppo trekkers si avviano sull'enorme colata lavica che
contorna il campo base, per iniziare questa loro avventura,
in uno scenario ben lontano dalle personali precedenti esperienze
europee. Il resto del gruppo 4x4 si dirige, invece, verso
sud-est seguendo una magnifica pista che attraversa deserti
di sabbia nera e vulcani ricoperti da muschi fluorescenti,
viaggiando fra i due ghiacciai islandesi Myrdalsjokull
ed il piccolo Torfajokull con visite a delle curiose
formazioni formate da lava e ghiaccio, degne di un film di
fantascienza, con un forte sole che scalda la fresca aria
islandese.
Presso
il lago Alftavatn che ha la caratteristica di essere
l'unico nell'isola a mostrare il raro fenomeno della "Fata
Morgana", si ha il primo incontro con il gruppo trekkers
dopo due giorni di viaggio. Il suo specchio d'acqua riflette
perfettamente la corona di montagne verdi che lo circondano.
In serata questo magico luogo ci regala anche una sorprendente
visione: lo spettacolo dell'aurora boreale !
Ddopo aver lasciato nuovamente il gruppo trekkers sulla loro
pista, i fuoristrada si muovono per il territorio del vulcano
Hekla, il più attivo dell'isola, percorrendo
un itinerario quasi parallelo a quello trekkers, in ambienti
ancora una volta selvaggi, incontaminati ed entusiasmanti.
Praticamente sono 4 giorni che non si incontrano veicoli in
senso contrario
.Il gruppo 4x4-trek si riunisce
presso la singolare valle di Porsmork, famosa per i
suoi profondi ed insidiosi guadi che, comunque, vengono superati
da tutti gli equipaggi 4x4 anche grazie all'aiuto ed ai consigli
delle guide dell'Associazione a bordo degli Iveco 4x4 apripista.
Serata di festa e balli nel tendone del camping locale, per
il felice ricongiungimento del gruppo !
Si
riguadagna la Ring Road, ossia la principale arteria di comunicazione
islandese, in parte sterrata e asfaltata, per continuare la
visita presso il faro di Dyrholaey, sul culmine di
una scogliera basaltica alta 110 mt. nota per il suo grande
arco naturale sul mare e per il suo affascinante panorama
sulla laguna di Dyrholaos. Questo tratto di costa molto
bello bagnato dall'Oceano accoglie anche le grotte di basalto
colonnare di Vik, fuori dai normali circuiti turistici
e splendidamente adagiate in riva al mare
un trionfo
della natura primordiale !
L'ultimo
campo e' allestito nel parco nazionale dello Skaftafell
dove vengono trascorsi gli ultimi due giorni prima dell'imbarco
che ci riporterà sulla terraferma. Particolare e' la
visita alla cascata di Svartifoss, anfiteatro di basalto
colonnare ed il belvedere di Sjonarsker ma anche la
passeggiata direttamente sulle ultime propaggini del ghiacciaio
Vatnajokull regala le ultime emozioni di questa singolare
Terra !
Durante
il rientro verso Seydisfjordur dove attende la nave
del ritorno, i cuori e gli animi del gruppo sono pervasi da
mille emozioni e ricordi indelebili vissuti in questa terra
del giaccio e del fuoco, in quest'isola dove la natura e'
padrona assoluta del territorio
..per questo motivo ci
torneremo nell'estate 2004
.per cercare sempre nuove
mete nel cuore dell'isola e nuovi angoli di paradiso !
Arrivederci Islanda
.ritorneremo presto ! |