PONTE DEL PRIMO MAGGIO
ALLA SCOPERTA DEL FRIULI VENEZIA-GIULIA
(testo di Laura Cllegari)
EQUIPAGGIO: Laura (chi scrive), Stefano (autista),
Lasu (guardiano)
CAMPER: GoGo Mobile (McLuis Lagan 410)
PERIODO: dal 30 Aprile 2008 al 4 Maggio 2008
GUIDE: Atlante stradale d Italia Touring Club
Aree sosta camper fornite dal sito CamperOnLine e TurismoItinerante
Guida turistica d Italia del Touring Club
ITINERARIO:
E la prima volta che facciamo un viaggio in camper, e per tenerlo
a battesimo abbiamo deciso di sfruttare il ponte del primo maggio
e fare un viaggetto in Friuli Venezia Giulia. Dopo aver preparato
il camper in mattinata, partiamo con destinazione Lago di Garda
alle 19.15, dopo che Stefano è tornato dal lavoro.
30 APRILE - SOSTEGNO SIRMIONE
km 252 - Meteo: Pioggia
Prendiamo l autostrada a Greggio intorno alle 20, e dopo esserci
fermati nei pressi di Brescia per cenare, siamo ripartiti con destinazione
Sirmione, dove avevamo deciso di trascorrere la notte, visto che
si trova più o meno a metà del nostro viaggio. Seguendo
le indicazioni di Camper On Line, volevamo fermarci nel parcheggio
davanti alle Terme di Virgilio, non essendoci più posto,
ci siamo fermati qualche centinaio di metri più avanti, nel
parcheggio davanti ad un Residence. Notte tranquilla.
1 MAGGIO SIRMIONE - PALMANOVA
AQUILEIA km 259 - Meteo: Variabile, un po di pioggia
su Palmanova, schiarite nel pomeriggio su Aquileia .
Svegliati intorno alle 6 da un gruppo di ragazzi della zona appena
usciti da un locale notturno che si salutavano prima di andare a
dormire, riprendiamo l autostrada intorno alle 7.40. Superiamo indenni
la barriera di Mestre ed arriviamo a Palmanova, prima tappa del
nostro viaggio in Friuli, in tarda mattinata. Dopo la difficoltà
a trovare il parcheggio per il camper, decidiamo di posteggiarlo
nei pressi della Caserma Napoleonica, a due passi dal centro. Ci
ha accolto una città deserta, che la pioggia non aiutava
a renderla più accogliente; ci siamo diretti verso Piazza
Grande, centro della cittadina, ma anche lì la situazione
non è cambiata molto. Pochi turisti e pochissima gente in
strada, evidentemente avevano deciso tutti di festeggiare il primo
maggio altrove!
Palmanova è famosa per essere la città fortezza a
forma di stella a nove punte ed è stata fatta costruire dal
senato veneziano alla fine del 1500 come roccaforte in difesa dei
Turchi, e poi ampliata da Napoleone. Di notevole interesse storico
e urbanistico è la planimetria dell'abitato che ha conservato
l'impianto originario del borgo fortificato rinascimentale, caratterizzato
da una compatta pianta a struttura radiale tuttora racchiusa entro
la cerchia delle mura e dei bastioni rimasti intatti. Purtroppo
tutto questo non è ben visibile....sarebbe servito un elicottero,
che non avevamo in dotazione!
La visita del borgo è stata molto veloce, tutto si concentra
intorno alla Piazza Grande dominata
dall'imponente figura del Duomo, tutte le strade della città
terminano in questa piazza, che un tempo fungeva da piazza d'armi.
Le sei strade a raggiera che partono dalla Piazza conducono agli
ingressi monumentali della città, ne rimangono tre: Porta
Udine, Porta Cividale e Porta Acquileia. Abbiamo anche tentato di
fare una passeggiata lungo le mura per poter ammirare la caratteristica
forma della città...missione impossibile visto l'erba alta
presente lungo il percorso! E così appena dopo pranzo ci
siamo diretti ad Aquileia, 20 km più a sud in direzione mare.
Abbiamo trovato facilmente l area camper di Via Grandi, ben segnalata,
è la seconda traversa sulla destra provenendo da Palmanova
appena superata la Basilica; all ingresso ci affianca un camper
in uscita e gentilmente ci lascia il suo ticket del parcheggio gentilissimo
8 euro risparmiati!
Tra le varie città visitate in questa breve vacanza, a nostro
parere Aquileia è stata la più bella: i resti di quella
che al tempo dell'Impero Romano fu la quarta città d'Italia,
giacciono ai margini della statale 352 che taglia in due la città.
Abbiamo iniziato la visita dall'imponente Basilica, tra i più
grandiosi e importanti monumenti religiosi del periodo romanico,
la facciata è piuttosto austera e semplice...la sua bellezza
sta all'interno: il pavimento a mosaico che è la più
vasta testimonianza di mosaico paleocristiano dell'Occidente. Seguendo
il percorso pedonale attraverso le rovine di abitazioni romane,
abbiamo raggiunto l'antico porto fluviale, il foro e il Sepolcreto.
L intera visita alla cittadina dura circa tre ore, e dopo aver preso
l aperitivo in un bar vicino alla basilica, ci siamo diretti al
camper ad organizzare la cena. Anche qui la notte è stata
tranquilla e nonostante la statale che passa a fianco, siamo riusciti
a riposare bene. Al mattino intorno alle 9, dopo aver fatto rifornimento
in un vicino supermercato, siamo partiti alla volta di Grado.
2 MAGGIO GRADO - REDIPUGLIA GRADISCA D ISONZO MIRAMARE
km 105 - Meteo: Sole
Grado dista una decina di km da Aquileia; trovato parcheggio nella
zona dello stadio sull Isola della Schiusa, ci siamo diretti a piedi
verso il centro. Vista la splendida giornata di sole, percorriamo
tutto il lungomare per raggiungere il centro storico: ci sentiamo
un po fuori luogo tutti intorno in canottiera, pantaloncini corti,
costume da bagno e noi in polo e jeans! A parte questo piccolo dettaglio,
Grado è davvero una bella cittadina nel centro storico scopriamo
le millenarie origine di Grado, tra iscrizioni latine, dettagli
architettonici, case medioevali e poi al centro del castrum si trova
la triade degli edifici paleocristiani: la Basilica di Santa Eufemia
affiancata dal campanile medioevale su cui svetta l angelo (simbolo
di Grado), il Battistero e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Dopo aver fatto un giro tra i negozi del centro, rientriamo in camper
per il pranzo, che ci gustiamo con uno splendido panorama sulla
laguna e sull Isola della Bardano dove svetta il Santuario Mariano.
Dopo mangiato ci dirigiamo verso Redipuglia, ad una trentina di
chilometri da Grado passando da Monfalcone, dove ammiriamo i cantieri
navali. Giunti a Redipuglia, parcheggiamo nel parcheggio antistante
il Sacrario, che può essere usato anche per il pernottamento
(noi l abbiamo fatto nella notte tra il 3 e il 4 Maggio). Redipuglia
è il più grande Sacrario Militare Italiano e custodisce
le salme di 100.000 caduti della Grande Guerra; si trova sulle pendici
del monte Sei Busi e si presenta come uno schieramento militare,
alla base la tomba del Duca d Aosta con i suoi generali e sullo
sfondo i 22 gradoni con le salme dei caduti identificati posti in
ordine alfabetico. Sulla sommità una cappella votiva accoglie
le salme dei caduti non identificati, circa 61.000.
All ingresso, ai piedi della monumentale scalea, si trova una grossa
catena d'ancora che appartenne alla torpediniera Grado; subito dopo,
si distende in leggero declivio un ampio piazzale, lastricato in
pietra del Carso, attraversato sulla sua linea mediana dalla "Via
Eroica", che corre tra due file di lastre dì bronzo,
19 per lato, di cui ciascuna porta inciso il nome di una località
dove più aspra e sanguinosa fu la lotta.
In fondo si eleva solenne la gradinata. Nella cappella e nelle due
sale adiacenti alla sommità del Sacrario, sono custoditi
oggetti personali dei soldati italiani e austro-ungheresi. Il grande
mausoleo venne realizzato di fronte al primo cimitero di guerra
della 3a Armata sul Colle Sant'Elia che oggi è una sorta
di museo all'aperto noto come Parco della Rimembranza. Lungo il
viale adornato da alti cipressi, segnano il cammino cippi in pietra
carsica con riproduzioni dei cimeli e delle epigrafi che adornavano
le tombe del primo sacrario. Sulla sommità del colle un frammento
di colonna romana, proveniente dagli scavi di Aquileia, celebra
la memoria dei caduti di tutte le guerre, «senza distinzione
di tempi e di fortune». Lasciamo Redipuglia per dirigersi
verso Gradisca d Isonzo che avevo letto essere una bella cittadina
e approfittiamo della gratuita area di sosta a due passi dal centro
per effettuare le operazioni di carico e scarico. L area è
facilmente localizzabile tra il discount e la stazione di servizio
Shell. E provvista di tre stalli riservati ai camper, non sempre
liberi perché usati come parcheggio per il supermercato.
Anche questa cittadina fu fatta erigere dalla Serenissima come borgo
fortificato contro le invasioni turche e si presenta quindi come
una città fortificata. Oggi rimangono solo pochi resti dei
bastioni che cingevano la città. Abbiamo fatto una passeggiata
lungo le vie del centro e Stefano è stato felice di ritrovare
dopo 10 anni (infatti lui c era già stato per i campionati
italiani di pesca), il Bar Bianco, nel quale ci siamo fermati a
rifocillarci visto il gran caldo.
Trovandoci a soli 10 km da Gorizia, abbiamo deciso di fare un cambio
di programma sull itinerario, pensando di visitarla e di fermarci
lì per la notte.
Arrivati nei pressi del Castello, dove veniva segnalata un area
sosta, l abbiamo vista un po isolata e così abbiamo ricambiato
itinerario e ci siamo diretti verso Trieste seguendo la strada costiera.
Giunti intorno alle 18 nei pressi del Castello di Miramare, abbiamo
deciso di fermarci lì per la notte direttamente sul mare.
L area sosta camper è molto tranquilla; un consiglio, se
riuscite arrivate dopo le 19, prima di tutto perché dopo
quell ora è gratuita, e poi perché la strada che dalla
statale raggiunge Miramare è stretta e con la bella stagione
piena di auto parcheggiate ed è davvero difficile il passaggio.
Ne sa qualcosa Stefano che si è dovuto esaltare nella guida
per riuscire a passare!
Visitiamo il parco del Castello al tramonto, davvero molto bello,
e ci godiamo il calar del sole su Trieste uno spettacolo da non
perdere.
3 MAGGIO TRIESTE - KOZINA (Slovenia)
BASOVIZZA GROTTA GIGANTE km 148
Meteo: Sole
Che bello al mattino svegliarsi sentendo le onde del mare Dopo la
colazione in riva al mare, ci dirigiamo al centro di Trieste per
visitare la città. Parcheggiamo il camper appena dopo il
porto, a due passi dal centro. Fate attenzione ad esporre sempre
il biglietto del parkimetro e a rispettare gli orari della sosta
gli ausiliari del traffico sono sempre in agguato e abbiamo visto
fioccare un sacco di multe. L originalità e la diversità
di Trieste si colgono nel susseguirsi di vie, piazze e palazzi che
conservano quasi integralmente le testimonianze dell architettura
romana, veneziana e soprattutto austro-ungarica. L itinerario pedonale
urbano non può prescindere dalla città vecchia dominata
dal colle di San Giusto, dal borgo Teresiano con la parte più
moderna della città, e ovviamente dal naturale punto di partenza:
Piazza Unità d Italia, la più grande piazza europea
che si affaccia sul mare e dai suoi immensi palazzi.
Da sinistra a destra si susseguono: - Palazzo del Governo (1905),
sede della prefettura - Palazzo Stratti (1839)
- Palazzo Modello (1873)
- Municipio (1875)
- Palazzo Pitteri (1790), unico risalente al XVIII secolo
- Palazzo ex Vanoli (1873)
- Palazzo del Lloyd Triestino (1883)
Ci siamo poi diretti al Colle di San Giusto per ammirare il Castello
che sorge sul colle e la Cattedrale di Trieste poco più a
lato nata nel XVI secolo dalla fusione di due basiliche già
erette tra il IX e il X secolo; esternamente è impreziosita
da un rosone gotico in pietra bianca, mentre internamente appare
come una basilica a cinque navate, ricca di opere d arte e di mosaici
sull abside e sulle pareti.
Il 4 maggio a Trieste c è la Maratona d Europa, e a questo
evento sono connesse numerose manifestazioni, così abbiamo
fatto due passi tra gli stand enogastronomici lungo il Canal Grande
e gli stand della fiera nella zona del porto. C è tantissima
gente...al telegiornale abbiamo poi sentito che gli iscritti alla
maratona sono 11.000. Visto che il giorno successivo i cartelli
segnalavano che la strada costiera sarebbe stata chiusa dalle 6
alle 16, abbiamo pensato di modificare l itinerario che prevedeva
di restare a Trieste tutto il giorno per poi tornare a dormire a
Miramare, e ci siamo messi in viaggio per la Slovenia, spinti anche
dalla necessità di fare rifornimento di carburante che dicono
essere più economico oltre confine.
Non siamo passati da Capod Istria, ma da nord di Trieste, dopo Opicina,
perchè volevamo fermarci anche a Basovizza.
Arrivati in territorio sloveno nella cittadina di Kozina, ci rendiamo
effettivamente conto di quanto meno costi la benzina: DIESEL 1,160
al litro, BENZINA VERDE 1,083 al litro
Facciamo quindi il pieno al camper... 57 ...in Italia ce ne sarebbero
voluti quasi 80! Abbiamo pranzato in Slovenia e dopo aver fatto
un giro in un supermercato per renderci conto dei prezzi, abbiamo
acquistato il nostro nuovo compagno di viaggio Lasu, un bellissimo
asinello giallo che abbiamo messo a guardia del camper. Rientrando
in Italia ci è sembrato doveroso fermarci a Basovizza, 3
km dal confine, per visitare la foiba.
La foiba di Basovizza, in origine un pozzo minerario, fu scavata
all'inizio del XX secolo per intercettare una vena di carbone ma
presto abbandonata per la scarsa produttività. Il 29 e il
30 aprile 1945, l'abitato di Basovizza divenne il fulcro di numerosi
e tragici combattimenti tra le forze jugoslave, giunte a liberare
la città di Trieste, e le ultime unità tedesche in
ritirata.
Pare che i numerosi corpi rimasti sul campo di battaglia vennero
fatti scomparire in brevissimo tempo all'interno della preesistente
voragine. Negli anni successivi furono avviate indagini e scavi
sia da parte dell'allora Governo Militare Alleato che, in seguito,
dal Comune di Trieste.
Il numero degli infoibati non è mai stato accertato con esattezza:
una nota del governo jugoslavo dell'immediato dopoguerra parla di
250 individui, calcoli successivi arrivano fino a cifre dieci volte
maggiori. Nel 1992, con Decreto del Presidente della Repubblica
su proposta del Ministro per il Beni culturali ed ambientali, la
Foiba di Basovizza è stata dichiarata monumento nazionale.
Oggi la foiba consiste in una lastra di pietra, sul davanti della
quale è riportata un passo di una preghiera ed è contraddistinta
da una grande croce. A lato si trova, tra i vari cippi commemorativi,
una rappresentazione grafica della sezione del pozzo, con indicate
le quote relative ai vari ritrovamenti e stratificazioni.
Ritornando verso Trieste, ci siamo fermati in una frazione di Sgonigo,
Borgo Grotta Gigante, proprio per visitare la Grotta Gigante. All
interno della grotta, la speciale illuminazione artificiale porta
in evidenza la grandiosità, la maestosità, la ricchezza
e la variabilità delle forme di questo particolare ambiente
ipogeo. Il percorso è costituito da 500 gradini a scendere
e altrettanti a risalire, all interno ci sono 11° costanti,
quindi, a meno che siate tutti come Stefano che non ha mai freddo,
munitevi di una felpa o una giacca.
Si tratta della più grande caverna aperta al pubblico, con
i suoi 65 m di larghezza, 280 m di lunghezza ed una volta a cupola
di 107 m anche se a noi è sembrato che la Sala del Vento
nelle grotte di Frasassi nelle Marche sia più grande. Si
distingue per la ricchezza delle stalattiti e stalagmiti e per le
concentrazioni di calcite che ricoprono le pareti. All'interno della
grotta trova installazione, inoltre, una sensibilissima strumentazione
scientifica, costituita da sismografi e pendoli geodetici, che rendono
l'ambiente un laboratorio davvero unico. Visto che avevamo paura
di rimanere bloccati a Trieste causa maratona, abbiamo deciso prendere
l autostrada a Sistiana e dirigersi verso Redipuglia per trascorrere
lì la notte e al mattino dopo rimetterci in marcia verso
casa.
4 MAGGIO REDIPUGLIA - SOAVE SOSTEGNO
km 468 Meteo: Sole
Notte tranquilla, dopo colazione intorno alle 8.30 riprendiamo l'autostrada.
Passiamo tranquillamente Mestre, ma il traffico inizia ad intensificarsi.
Ci fermiamo a Soave (VR) per pranzo, nell'area attrezzata segnalata
su Camper On Line, che confermiamo essere tranquillissima, dotata
di carico scarico, elettricità il tutto GRATUITO...un
paradiso per i camperisti!
Sono le 13.30 quando riprendiamo l'autostrada.... Troviamo un pò
di rallentamenti dal Lago di Garda fino a Milano, poi tutto tranquillo
fino a casa dove arriviamo alle 17, stanchi ma soddisfatti del nostro
primo viaggio in camper!
CONCLUSIONI
Totale km percorsi: 1232
Costo Totale viaggio: 350 (di cui 177 per la benzina e 40 di spesa)
Altre informazioni sul viaggio e le fotografie dei luoghi che abbiamo
visitato, oltre a idee per le vostre uscite in camper le potete
trovare su www.fuggire.net
, il nostro sito.
Laura e Stefano
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