MILANO - ROMA... a modo nostro
testo e foto di Maurizio
Il
possesso di un camper permette davvero di approfondire la
conoscenza di tutti quei luoghi, vicini o lontani da casa
che siano, che mai e poi mai sarebbero oggetto di una visita
da parte di chi, turista tradizionale, anela un rapido raggiungimento
della meta della vacanza, nella quale soggiornare.
Il
camper utilizzato come piace a me e mia moglie Daniela,
cioè inteso non come mezzo di trasporto per raggiungere
una meta ma veicolo multifunzionale, può farti raggiungere
luoghi per i quali avevi deciso di transitare e fermarti
nel momento della definizione dell'itinerario principale,
o di sostare in ambienti, paesi, parchi a cui non avevi
dedicato molta attenzione nella fase preliminare di preparazione:
così capita di fare anche delle deviazioni rispetto
al percorso originario in quanto attratti dalle indicazioni
di cartelli stradali o, meglio, da cartelli turistici.
Tutto
questo è davvero possibile realizzarlo, a patto di
.... viaggiare poco in autostrada.
Così utilizzando nove giorni a disposizione nel lungo
ponte primaverile tra Pasqua e la festa della Liberazione
d'Italia del 25 Aprile, con mia moglie abbiamo definito
un itinerario interessante e lento per arrivare a Roma,
città dalla quale, turisticamente parlando, mancavamo
da anni, anzi, che tutti assieme, con i nostri figli Gaia
e Fulvio (e il nostro canino Marcellino), non avevamo ancora
visitato.
Nel
resoconto di quest'itinerario indichiamo le tappe realizzate
e suggeriamo possibili varianti di luoghi da noi visitati
in altre occasioni.
Carpi
Primo obiettivo dopo la partenza da Milano è Carpi
in provincia di Modena.
Questa città deve essere raggiunta di venerdì
sera, permettendo così un bel risparmio di tempo
e la mattina seguente non dovrà essere dedicata alla
preparazione della partenza ma ci vedrà già
con 180 km. alle spalle.
Sia però chiaro che Carpi è una città
che davvero merita una visita. Prima di tutto per la sua
accoglienza, non esistono divieti specifici per i nostri
mezzi la cui sosta per il pernottamento è invece
ovunque possibile (la prima volta lo verificai presso la
sede della vigilanza urbana, solo per scrupolo).
Noi scegliamo il parcheggio alberato sito in Viale Peruzzi,
a fianco del cimitero e di fronte al supermercato COOP ed
al comando della vigilanza urbana, il tutto a pochi passi
dal centro storico. A Carpi inoltre è disponibile
un camper service gratuito un po' più in periferia,
nei pressi della piscina comunale. Tutta questa accoglienza
è certamente conseguenza del carattere ospitale della
gente emiliana, ma molti ringraziamenti devono essere rivolti
agli amici camperisti riuniti nel camper club denominato
CARPING CLUB per il loro impegno risolutivo. Colgo l'occasione
di salutare il responsabile informatico del club Azio Malaguti
nonché il presidente Dino Gelmini, indicando a tutti
voi l'indirizzo del sito Web del club www.associazioni.comune.carpi.mo.it/carping/
Davvero Carpi con il suo centro storico è proprio
un luogo interessante, noi di tanto in tanto vi facciamo
visita, in primavera, in estate, perfino in inverno. In
ogni stagione si presenta con le proprie valenze. La piazza
principale, Piazza Martiri, propone un gran colpo d'occhio,
il Teatro, il Castello, la Cattedrale dell'Assunta, i lunghi
portici sul lato occidentale e tanto altro ancora nelle
immediate vicinanze.
Non
si dimentichi l'acquisto di prodotti tipici davvero ottimi
come il Lambrusco,il Parmigiano Reggiano, il liquore nocino,
salumi e quant'altro.
Durante il corso di una delle visite precedenti, nella giornata
di domenica visitammo anche la vicina frazione di Fossoli,
nota per essere stata sede di un campo di concentramento
in Italia, soprattutto di transito, per i prigionieri sulla
via dei campi di concentramento, ma questa volta di sterminio,
in Germania, Polonia ed Austria. Solo la domenica è
aperto alle visite e vi si possono trovare volontari che
ci guidano nella visita illustrando i particolari e la storia
del campo sorto durante la seconda guerra mondiale e utilizzato,
per fortuna con scopi diversi, anche successivamente. A
questo proposito mi preme ricordare un nome e l'iniziativa
collegata: don Zeno (nativo proprio di Fossoli) e Nomadelfia
(www.nomadelfia.it).
Da
Carpi ad Arezzo attraverso gli Appennini
Lasciando Carpi di sabato mattina, si approfitta anche del
suo posizionamento un po' a nord di Modena proprio per procedere
verso Bologna non utilizzando la sempre trafficata Via Emilia
nè l'autostrada A1, anzi quasi sadicamente godendo
delle chilometriche code riportate da Isoradio. Così
con il solo utilizzo dell'Atlante stradale d'Italia e coadiuvati
dall'aiuto del miglior navigatore stradale a disposizione,
e vale a dire la moglie del camperista, si arriva a Crevalcore
tramite stradine provinciali attraverso Sorbara (paese del
miglior Lambrusco), per poi prendere la statale N.568 che,
attraverso S.Giovanni in Persiceto, ti porta a Bologna.
Tralascio la larga disponibilità di camper service
della zona.
Rapido utilizzo della tangenziale di Bologna per raggiungere
tramite l'autostrada, Sasso Marconi dove, molto volentieri,
la abbandoniamo nuovamente per proseguire tramite la statale
325 verso la Toscana. Dopo l'uscita dall'autostrada si fiancheggia
per una ventina di chilometri il lato est del parco storico
di Monte Sole la cui storia ora tralascio poiché
meriterebbe un largo approfondimento. E' comunque possibile
farsi un'idea guardando il sito www.regione.emilia-romagna.it/parchi/montesole/.
Solo vi rammento il grazioso paesino posto al limitare sud
del parco: si tratta di Grizzana Morandi, noto in particolare
per essere stato residenza del famoso pittore bolognese
Giorgio Morandi. Per chi volesse approfondire gli aspetti
artistici, consiglio la visita del sito www.museomorandi.it.
Poi
ancora giù (o meglio, su) per la statale che si arrampica
sugli Appennini fino a Castiglione dei Pepoli e .... Roncobilaccio
che indica l'avvicinamento a Roma anche in una nota canzone
di Venditti, tramite il Passo della Futa. Simpatico ricordo,
il pranzo in camper, su slargo ai margini del bosco di pini
e temperatura di ..... inizio primavera, con una bella fiammata
alla stufa.
Bella discesa verso Borgo S.Lorenzo con passaggio nei pressi
della sorgente Panna e poi, dopo Dicomano, innesto sulla
statale 556 dei monti Casentinesi con meta finale ad Arezzo.
Su questa statale, dopo il valico Croce a Mori, si scende
lungo la valle del fiume Arno, dove, ancora più che
un fiume è un .... torrente. Questa è una
strada molto bella ma che, in particolare di sabato e domenica,
bisogna percorrere con pazienza e prudenza per curarsi,
preventivamente, della salute degli amici motociclisti un
po' ... spericolati e nel frattempo poter ammirare il paesaggio.
Sosta assolutamente consigliata nell'area attrezzata per
camper con camper service attivo e colonnine per l'elettricità
(davvero un lusso) in corso di allestimento (Aprile 2003)
a Stia, proprio a fianco del fiume Arno, in un parco attrezzato
ombreggiato e lussureggiante. Dopo un breve relax, ci si
può recare al paese dove si giunge con breve passeggiata
di 400 m.
La sosta notturna sarebbe stata ottima, ma volendoci recare
ad Arezzo, si prosegue.
Questo perché era necessario aggiungere al carnet
dei luoghi visitati la città di Arezzo, davvero molto
bella e accogliente con i camper. Non avendo necessità
di effettuare Camper service, puntiamo ad un parcheggio
che in ora pre-serale già stava richiamando un buon
numero di camper. Sapete, amiamo parcheggiare nelle immediate
vicinanze delle mure di città storiche, con davvero
30 metri di passeggiata si entra in città tramite
una porticina medioevale e poi, via per la visita. Arezzo
non ve la descrivo, la nostra è stata ahimè
una visita superficiale e rapida anche perché potete
immaginare il gran numero di presenze al centro la mattina
di Pasqua.
Da
Arezzo a Montefiascone sulla Via Cassia
Il clima sembra tendere al bello mentre partiamo per proseguire
il viaggio verso Roma.
La strada che intendiamo percorrere è la Via Cassia
e per raggiungerla passiamo da Torrita di Siena e Pienza,
bellissima cittadina medioevale che attraversiamo, a differenza
delle aspettative, proprio durante una pioggia scrosciante:
non ci fermiamo anche perché già precedentemente
visitata.
In quest'itinerario non si passa da Montepulciano che, in
ogni caso, per chi non l'avesse ancora visitata, rappresenta
una meta di primo piano.
Giungiamo così, ancora sotto il diluvio, a S.Quirico
d'Orcia dove sostiamo per il pranzo e successiva visita
del centro storico.
Ripartendo, come indicatomi da molti amici camperisti, puntiamo
su Bagno Vignoni, ma purtroppo si tratta di un luogo che
sarebbe opportuno visitare nei giorni feriali, di certo
non la domenica di Pasqua!
Il percorso prosegue sulla Via Cassia, strada statale che
trovo davvero ottima come percorribilità per un camper,
davvero una valida alternativa a percorsi più rapidi.
Inoltre le deviazioni turistiche possibili sono "infinite":
Bagni S.Filippo, Radicofani, Pian Castagnaio tra le più
vicine.
Complice
il brutto tempo che impedisce le soste e le deviazioni ipotizzate,
in un attimo ci si ritrova nel Lazio, dove una rapida sosta
ad Acquapendente, città dei pugnaloni, è mandatoria.
Avendo tempo si potrebbe visitare Civita di Bagnoregio,
la città che muore, costruita sul tufo e purtroppo
abbandonata per la sua conseguente instabilità.
Facciamo un passaggio rapido sulla sponda orientale del
lago di Bolsena, con ipotesi di sosta serale, ma l'obiettivo
della Cantina sociale di Montefiascone è troppo forte,
e così lasciamo alle spalle il lago e il parcheggio
a pagamento su prato che in quella giornata appariva davvero
troppo umido. Meglio la bellissima area di sosta attrezzata
all'interno della Cantina sociale. Consiglio davvero, a
chi è sulla strada, la sosta.
Da
Montefiascone al lago di Bracciano
Il giorno successivo, dopo l'acquisto di adeguata scorta
di EST EST EST, si prosegue lentamente verso sud. Viterbo
possiede un centro storico imperdibile! L'area di sosta
è ottima, che serve di più per una visita?
Giungiamo infine a Bracciano dove, sulle sponde dell'omonimo
lago, decidiamo di sostare in un campeggio. Quella sera
ci auguriamo che davvero il tempo metta giudizio, ed, infatti,
quasi da non credere, il giorno successivo ci si sveglia
sotto un sole magnifico che asciuga la vegetazione, ed una
brezza che increspa la superficie del lago rendendolo simile
al ... mare, sarà anche per il lungo e accecante
riflesso del sole. Insomma, tra tutti i laghi balneabili
che ho visto in Italia, quello di Bracciano è il
più bello, lo trovo spettacolare.
La prima volta che vi passai (nel 1998), mi fermai in un
campeggio dove chiacchierai con un olandese che mi disse
da anni veniva appositamente per le ferie dal suo paese
al lago di Bracciano: può sembrare eccessivo ma il
luogo merita anche questo.
Per inciso, sempre nelle vicinanze, Oriolo Romano con il
suo Parco della Mola, è luogo da visitare.
C'è un lago che ancora non ho citato, ed è
posto a sud di quello di Bolsena ed a nord di quello di
Bracciano, è il lago di Vico, il più piccolo
dei tre. Ci siamo fermati lo scorso anno, è carino
ma probabilmente fruibile e godibile appieno solo con le
canoe.
Ripartendo dal lago di Bracciano, un pastore ci offre la
ricotta e la caciotta di sua produzione, la prima possiede
un gusto, per un cittadino come me, impagabile.
Da
Bracciano ad Ostia Antica.
Il viaggio prosegue portandosi sulla Via Aurelia a Cerveteri
con sosta pranzo sul lungomare di Ladispoli che in questa
stagione appare davvero bello, con vista sul mare azzurro.
Questo permette di portarsi verso Roma arrivando da Ostia
Antica, e dopo aver salutato Filippo, come perdere una visita
agli antichi scavi ben descritti da Marina?
Finalmente,
i due giorni successivi sono dedicati alla visita di Roma!
ROMA
Roma, che dire se non cose scontate relativamente
alla sua bellezza! Certo che seppur il traffico automobilistico
in questa settimana tra Pasqua ed il 25 Aprile fosse
limitato, quello pedonale dei turisti era come sempre
micidiale e credo che per vedere la fontana di Trevi
senza troppa gente intorno, bisognerebbe essere lì
per le sei del mattino.
Comunque un "nordico" come me apprezza sempre
il clima, diverso sotto tutti gli aspetti.
Tante cose abbiamo visto, altre ovviamente no, ma
ci preme un rapido elenco, naturalmente il Vaticano,
il Colosseo e i fori imperiali, il monumento dedicato
al milite ignoto, Fontana di Trevi, piazza di Spagna,
piazza Navona, Campo dei fiori, il ghetto, l'isola
Tiberina, la bocca della verità, il Circo Massimo,
la basilica di S.Giovanni, il Gianicolo, Trastevere
e la basilica di S.Paolo.
.Infine, un luogo che da anni volevo visitare soprattutto
per un doveroso e profondo senso di rispetto della
memoria, il luogo della strage delle Fosse Ardeatine.
Mi è mancata la .... matriciana, pazienza,
sarà per la prossima volta, di amici a Roma
ne ho conosciuti tanti e, di certo, tornerò
a trovarli.
|
|
|
Ritorno
sulla Via Cassia
Sulla strada del ritorno ho ricercato ancora la Via Cassia
che poi, per un breve tragitto ho abbandonato per fare il
percorso "alto", più vicino la vetta del
monte Amiata, da Piancastagnaio a Vivo d'Orcia, Castiglione
d'Orcia per ridiscendere appena prima di Bagno Vignoni.
Sosta notturna a Buonconvento, altro paese carino da visitare
in notturna.
La
Grancia di Cuna
La mattina successiva si riparte in direzione Siena ed appena
dopo Monteroni d'Arbia appare sulla sinistra la Grancia
di Cuna. Una sosta è altamente consigliata per vedere
da vicino ed anche dall'interno, rispettando la privacy
degli attuali abitanti, questa medioevale costruzione. Con
il nome di "Grancia" si identificano i granai,
le fattorie fortificate della campagna. Questa di Cuna sorge
dove nel XII secolo esisteva uno Spedale necessario a dare
assistenza ai pellegrini ed ai viandanti che transitavano
sulla Via Francigena. Successive trasformazioni imposte
dalla necessità di salvaguardare le sue riserve,
portarono a fortificare la struttura che divenne riferimento
per altri granai costruiti successivamente. Ai locali e
magazzini interni si accede tramite una rampa la quale permette
di salire con bestie da soma fino ai piani più elevati.
Da
Siena a Firenze sulla Chiantigiana
Il "passaggio" da Siena a Firenze è stato
percorso sulla strada statale 222 denominata "la chiantigiana",
ve la consiglio.
Sosta a Castellina in Chianti, area di sosta dedicata, acquisto
al mercato di carciofi e porchetta e poi ... non so come
dire, un profumo nell'aria, sarà la primavera. Caratteristico
il camminamento coperto delle mura antiche.
Poi,
con sosta naturalmente a Carpi, il viaggio prosegue lentamente
verso Milano, meta ahimè finale del rientro.
Comunque,
Grazie Camper che mi permetti tutto questo, di visitare
luoghi magnifici e di conoscere gente stupenda!
Maurizio,
Daniela, Gaia, Fulvio e il nostro inseparabile canino Marcellino.
Viaggio
svolto dal 18 al 27 Aprile 2003
Percorsi approssimativamente Km. 1.800.