PASSEGGIATA A SCARPERIA TRA STORIA, ARTE E ARTIGIANATO
di Marina Cioccoloni
L’antico borgo di Scarperia è
situato ai piedi del passo appenninico del Giogo, lungo
una delle più importanti arterie di collegamento
tra Firenze e Bologna sin dal Medioevo. Oggi costiuisce
un polo turistico che attrae visitatori italiani e stranieri
grazie anche alla presenza di alcune importanti strutture
nel territorio come l’Autodromo Internazionale del
Mugello, il Poggio dei Medici Golf and Country Club, considerato
dagli appassionati uno dei più belli e prestigiosi
d’Italia, la Pieve romanica di Sant’Agata, la
più antica di tutto il Mugello, lo splendido complesso
museale del Palazzo dei Vicari con il Museo dei Ferri Taglienti,
e le botteghe artigiane di coltellinai che costiuiscono
una vera e propria tappa obbligata per tutti gli appassionati
di coltelli e ferri taglienti in generale.
Fondata l’8 settembre del 1306 dalla
Repubblica Fiorentina, Scarperia diventa ben presto un centro
di produzione di ferri taglienti: coltelli, armi da taglio,
forbici, roncole ed altri oggetti taglienti utili nel lavoro
dei campi. Ma come è nata questa antica tradizione?.
La posizione geografica deve essere stata determinante nello
sviluppo di questa vera e propria arte. Scarperia infatti
fu fondata con il preciso scopo di difendere la città
di Firenze dagli attacchi dei nemici provenienti dal nord
Italia. Fu infatti dotata di alte mura di cinta e di un
castello che doveva servire a respingere questi attacchi.
Allo stesso tempo il borgo era situato lungo la strada che
collegava il nord e il centro Italia e per questo motivo
divenne stazione di sosta frequentatissima da ogni tipologia
di viaggiatori, dai mercanti ai pellegrini. Tutti si fermavano
nel borgo mugellano per riposarsi prima di rimettersi in
viaggio, e in questa occasione facevano acquisti. Proprio
così sembra sia nata l’arte di forgiare coltelli:
uno strumento dai mille usi, che risultava particolarmente
utile a dei viaggiatori: serviva per mangiare, difendersi,
per tagliare rami e sterpaglie nel bosco appenninico, e
così via. Inoltre era uno strumento leggero facilmente
vendibile a dei viaggiatori che nel periodo medievale viaggiavano
a piedi e quindi necessariamente con poco bagaglio; era
usanza portare tutti gli oggetti che servivano attaccati
alla cintura insieme con la preziosa “scarsella”
ovvero la borsa con i soldi.
Nel tempo le botteghe dei coltellinai
aumentarono sempre più fino a che si può dire
che in ogni famiglia scarperiaese esisteva un coltellinaio.
Tutto il paese si svegliava la mattina con il tintinnio
del martello sull’incudine , un suono che accompagnava
per tutta la giornata gli abitanti del borgo.
Le testimonianze più antiche di
questa arte sono gli statuti dei coltellinai del 1538 e
del 1567 nei quali sono indicate tutte le norme alle quali
dovevano attenersi gli artigiani di Scarperia, ad esempio
i materiali da impiegare, i rapporti dei maestri con gli
altri lavoranti, le eventuali limitazioni all’esercizio
di questo mestiere. Queste ultime infatti riguardavano in
particolare la vendita dei prodotti alle persone di passaggio
a Scarperia. Le botteghe erano infatti divise in due gruppi
ed era stabilito che ciascun gruppo potesse vendere a giorni
alterni i propri articoli a coloro che soggiornavano nelle
locande e negli alberghi, di cui Scarperia allora era molto
ricca.
Al XVI secolo risalgono anche i registri
di bottega di Giordano di Guido Giordani (dal 1546 al 1562)
che sono un documento insostituibile per conoscere gli antichi
sistemi di lavorazione, l’impiego delle materie prime
e la grande varietà di lame prodotte a Scarperia.
Nel corso dei secoli l’artigianato
dei ferri taglienti ha attraversato periodo di floridezza
e periodi di crisi ma non è mai scomparso, è
sempre rimasta l’attività economica principale
di Scarperia. Un periodo favorevole si è avuto con
l’Unità d’Italia, quando molti coltellinai
hanno cominciato a viaggiare nelle varie regioni italiane
produttrici di coltelli e tornati a Scarperia hanno cominciato
a produrre i coltelli tipici dei centri visitati. E’
così nata una grande produzione di varie tipologie
di coltelli regionali come: calabrese, siciliano, napoletano,
pattada sarda, maremmano, fiorentino e la famosa zuava che
diventa il coltello tipico di Scarperia. A questa produzione
di coltelli pieghevoli, detti “a serramanico”,
si unisce quella delle forbici e della posateria che vanta
ancora oggi un primato di alta qualità.
Attualmente infatti vi sono 5 coltellerie
specializzate che, rispettando la antica tradizione della
lavorazione artigianale dei materiali, contribuiscono a
mantenere alto il nome di Scarperia nel mondo. Coltellerie
Berti, Saladini, Fratelli Consigli, Coltellerie Il Giglio
e La Bottega dei coltelli sono le aziende oggi protagoniste
del mantenimento e del rinnovamento di questa antica tradizione
attraverso la produzione di oggetti di alta qualità.
Un caso particolare è costituito dalla Bottega dei
coltelli che oltre a produrre ferri talgienti si occupa
di organizzare dei corsi di formazione per coltellinai con
lo scopo di perpetuare le antiche tecniche e i segreti di
bottega imparati dagli anziani artigiani di Scarperia.
La valorizzazione della lavorazione delle
lame già da diversi anni vede impegnati gli enti
del territorio, in particolare grazie anche al Comune di
Scarperia è stato realizzato un Museo dei Ferri Taglienti
situato all’interno del Palazzo dei Vicari. Il Palazzo
ha una bellissima struttura trecentesca, nasce infatti come
fortificazione nel 1306 insieme con la fondazione del paese.
Nel 1415 Scarperia diventa sede del Vicariato della Repubblica
Fiorentina e il castello viene trasformato in Palazzo signorile
per ospitare il Vicario, un governatore locale mandato da
Firenze. Questo è l’aspetto che conserva ancora
oggi con le sue sale affrescate ed arredate. In un’ala
nuova del Palazzo ha sede il Museo dei Ferri Taglienti dove
è documentata l’attività plurisecolare
dei coltellinai scarperiesi, il museo espone coltelli, forbici,
roncole e propone una visita attiva attraverso video, pannelli
didattici e un banco di lavoro dove il visitatore si può
cimentare nel montaggio del coltello. Nella suggestiva cornice
della Bottega del coltellinaio, risalente agli anni ’30
del 1900 sono invece illustrate le fasi di lavorazione del
coltello attraverso gli antichi strumenti ormai non più
in uso. Il complesso museale è aperto al pubblico
dal 1 gennaio 2000 ed offre visite guidate a gruppi su prenotazione.
Di particolare interesse per gli amanti
e collezionisti di coltelli sono gli eventi che ogni anno
vengono organizzati a Scarperia e che hanno per protagonisti
i ferri talgienti. Dal 1 giugno a metà settembre
è allestita nelle sale del Palazzo dei Vicari la
Mostra dei Ferri Taglienti, mostra storica che ha per oggetto
ogni anno un tema diverso; nel mese di giugno due sono gli
appuntamenti più importanti: la Mostra Mercato del
Coltello Artigianale Custom, aperta a artigiani professionisti,
e il Concorso per il miglior coltello amatoriale cui possono
partecipare artigiani che per passione e a livello amatoriale
si cimentano nella forgiatura dei coltelli.
Il centro storico di Scarperia offre poi
altri luoghi di interesse che meritano una visita: il Torrino,
antica torre d’angolo delle mura medievali che attualmente
è di proprietà privata ma visitabile su prenotazione;
il suggestivo giro delle mura antiche; il trecentesco oratorio
della Madonna di Piazza, nella centrale Piazza dei Vicari,
con un bellissimo baldacchino tardo gotico al cui interno
è esposta una tavola del pittore giottesco Jacopo
del Casentino, l’oratorio della Madonna dei Terremoti
dove si può ammirare una tavola di Filippo Lippi.
Il Palazzo dei Vicari
è il simbolo di Scarperia e della sua storia. Costruito
nel 1306 è man mano cresciuto in seguito a successivi
interventi di restauro che non hanno tuttavia sostanzialmente
modificato la struttura originale. Il Palazzo fu concepito
originariamente come un castello che, insieme al borgo fortificato
di Scarperia, aveva la funzione di difendere la città
di Firenze dalle possibili incursioni nemiche provenienti
dal nord. Nel 1415 Scarperia divenne sede del Vicariato
della Repubblica Fiorentina e il castello fu trasformato
in Palazzo signorile per ospitare il Vicario. Questo è
l’aspetto che conserva ancora oggi con le sue sale
affrescate ed arredate. La facciata e l’atrio sono
ornati da numerosi stemmi appartenuti ai Vicari che si sono
succeduti come governatori del luogo. Al termine della loro
carica, che durava solo sei mesi, erano obbligati a lasciare
l’emblema della propria casata all’interno del
Palazzo. Particolarmente interessanti quelli in terracotta
invetriata delle botteghe dei Della Robbia. All’interno
del Palazzo si possono ammirare, tra le altre cose, lo splendido
affresco della scuola del Ghirlandaio, datato 1501 nonché
l’antico orologio della torre campanaria opera documentata
del grande architetto fiorentino Filippo Brunelleschi.
In un’ala nuova del Palazzo ha invece
sede il Museo dei Ferri Taglienti dove è documentata
l’attività plurisecolare dei coltellinai scarperiesi.
Il museo espone coltelli, forbici, roncole e propone una
visita attiva attraverso video, pannelli didattici e un
banco di lavoro dove il visitatore si può cimentare
nel montaggio del coltello. Nella suggestiva cornice della
Bottega del coltellinaio, risalente agli anni ’30
del 1900 sono invece illustrate le fasi di lavorazione del
coltello attraverso gli antichi strumenti ormai non più
in uso.
Il complesso museale è visitabile tutto l’anno
con il seguente orario: dal 1 giugno al 15 settembre, dal
mercoledì al venerdì 15.30-19.30 sabato e
festivi 10.00-13.00/ 15.30-19.30; dal 16 settembre al 31
maggio, sabato e festivi 10.00-13.00/ 15.00-18.30
Per prenotazioni e visite guidate in orari e giorni diversi
contattare la Pro Loco di Scarperia Tel.055-8468165/Fax
055-8468862.
LA FESTA RINASCIMENTALE A SCARPERIA
- IL DIOTTO
Le origini della festa del Diotto si perdono
nella notte dei tempi. Scarperia, fondata dalla Repubblica
Fiorentina il 07.09.1306, ha da sempre organizzato i festeggiamenti
della ricorrenza l’8 settembre, per associarli alla
sentitissima festa della Natività della Madonna,
cha appunto cade il giorno seguente il “Dì
otto”. La festa vuol ricordare l’evento storico
del passaggio dei poteri tra il Vicario uscente e quello
entrante. L’attuale festa si svolge così: alle
prime ombre della sera, allo scampanio che si diffonde dall’alta
ed elegante torre, l’antico portone del Palazzo dei
Vicari si spalanca consentendo l’uscita di un corteo
composto da oltre un centinaio di figuranti con il Vicario
Uscente, ed a suon di chiarine e rullar di tamburi si dirige
tra le due fitte ali di folla, incontro al nuovo dignitario
che di lì a poco prenderà il suo posto al
governo del Vicariato. Raggiunta la piazza principale il
nuovo Vicario assiste ai giochi organizzati in suo onore.
I giochi hanno origine agreste e sono la genuina espressione
delle forti genti scarperiesi che nel lavoro artigianale
ed in quello dei campi, ha sempre profuso energia e talento.
Le gare impegnano i sei concorrenti per fazione nel “tiro
dei coltelli”, nella “corsa delle bigonce”,
nel “tiro alla fune”, nella “corsa sui
mattoni” e nel “palo della cuccagna”.
LA GIORNATA RINASCIMENTALE: La prima
domenica di settembre, Scarperia si prepara al
Diotto trasformandosi in quel “borgo rinascimentale”,
sede di Vicariato di tanto tempo fa. Lungo le vie del borgo
si possono incontrare dame e cavalieri, le guardie di palazzo
fanno la ronda, controllando che in mezzo al popolo non
si nascondano agitatori di folla che potrebbero attentare
la nobile figura del Vicario. I contadini, giunti all’alba,
portano i prodotti delle loro terre che verranno venduti
al mercato. Per chi volesse rifocillarsi la “locanda
del vicariato” è il posto ideale dove poter
gustare piatti tipici del tempo e del luogo. Per l’occasione
in quel giorno e solo in quel giorno gli avventori della
giornata possono acquistare e vendere le loro merci con
la moneta corrente il “fiorino di Scarperia”,
detta moneta coniata a posta per l’evento verrà
cambiata, con moneta contante dai “tesorieri”
alle due casse.
INFIORATA DI SCARPERIA
Come di consueto l’ultima domenica
di maggio Scarperia si riveste di fiori inaugurando una
primavera tutta speciale. Le strade e le piazze del centro
storico del paese vengono ricoperte di quadri floreali che
rappresentano un tema comune. I disegni sono realizzati
con i petali dei fiori, principalmente garofani, che cittadini,
alunni e commercianti pazientemente spetalano la sera precedente.
LA REALIZZAZIONE
La realizzazione della festa vede la partecipazione
di tanti cittadini. La preparazione dell’Infiorata
ha inizio qualche tempo prima. Scelto il tema ed eseguito
il disegno su carta, il soggetto viene riprodotto a gesso
sulle pietre, nelle strade, nelle piazze. La sera precedente
avviene la preparazione dei fiori, che vengono spetalati
e la mattina seguente, giorno dell’Infiorata, avviene
la stesura di uno strato di colla sul piano del disegno;
in ultimo la paziente e accurata disposizione dei petali
che offre per un giorno la visione di questo lavoro creativo.
Le strade e le piazze del centro storico di Scarperia vengono
coperte di opere dipinte utilizzando i colori disponibili
in natura: le colorazioni dei garofani, le sfumature dei
verdi e dei marroni delle foglie, creando una suggestiva
ed inedita visione dell’antico borgo medievale. L’ingresso
è gratuito.
Nel
2006 l'infiorata di Scarperia ha festeggiato la 25ma edizione.
Qui di seguito l'elenco dei temi che si sono svolti fino
ad oggi:
• 1980 Tema libero
• 1981 Tema libero
• 1982 Le favole del Clasio
• 1983 S. Francesco
• 1984 Galileo Chini e il Liberty
• 1985 Dante Alighieri
• 1986 La poesia di Margherita Guidacci
• 1987 La fiaba
• 1988 La musica
• 1989 L’acqua
• 1990 Non fatta per il rifacimento delle fogne pubbliche
• 1991 La pittura
• 1992 Lorenzo dei Medici nel cinquecentenario della
morte
• 1993 Satira e umorismo
• 1994 Antichi mestieri
• 1995 La preistoria e le prime civiltà
• 1996 La civiltà greca e romana
• 1997 Medioevo
• 1998 Seicento e Settecento
• 1999 Il Novecento e il Duemila
• 2000 Scarperia
• 2001 Giuseppe Verdi nell’anniversario della
morte
• 2002 Il Cinema
• 2003 Il Bosco
• 2004 I Viaggi
• 2005 La Poesia
• 2006 Rievocazione di 25 anni
• 2007 Cittadini del Mondo, cittadini di Scarperia
Per informazioni su Scarperia e dintorni è
possibile contattare il Punto di Informazioni Turistiche
della Pro Loco Scarperia: Tel. 055-8468165; fax 055-8468862
e-mail: prolocoscarperia@virgilio.it