ESTATE 2006
SICILIA
(testo e foto di Mauro Gianneschi)
DAL 4 AL 26 AGOSTO
Componenti: Mauro (scrive),
Patrizia (navigatore e cuoca), Gully (il figlio),
Tito (il gatto)
Laika Kreos 3002 Iveco 35c17
Totale percorso km. 3845
4 ago ven
Partenza da Lucca alle ore 16,45 ; tutta autostrada A11
da Lucca a Firenze poi Autosole verso Roma fino a Colleferro.
Nei dintorni della capitale incontriamo molto traffico diretto
verso sud. Uscita Colleferro, con qualche difficoltà,
dopo vari tentativi troviamo l’area di sosta del portolano.
Seminascosta dai resti di una festa locale che ha invaso
il piazzale di una moltitudine di sedie in plastica per
la proiezione di un film. Sono ormai le 21,30 quando parcheggiamo
mentre gli inservienti liberano l’area. Ceniamo e
poi a letto.
P a Colleferro, in AA, una trentina
di km a sud di Roma. Siamo in 4 camper. Parcheggio gratuito
in centro, asfaltato con alberelli assai bassi. Tempo bello
tutto il giorno. Serata con temperatura piacevole.
Km.390
5 ago sab
Partenza alle ore 9,00. Tempo bello. Imbocchiamo di nuovo
l’autostrada verso sud impantanandoci nelle interminabili
code del fine settimana e dei cantieri aperti. Il tempo
nel corso della giornata è cambiato e nel pomeriggio
comincia a cadere un pò di pioggia che rinfresca
l’aria. Usciamo a Lauria per disperazione. Sono le
21,00 quando parcheggiamo nella piccola area attrezzata
del paese, quattro posti camper. Troviamo una bottega di
alimentari aperta gestita da una simpatica nonnina che prende
il fresco su una sedia fuori del negozio. Compriamo del
pane casalingo ottimo e dei biscottini tipici di un gusto
eccezionale. Ceniamo fuori nella piazzola rimasta libera
mettendo i tavoli in fila per gustare anche il fresco della
sera.
P a Lauria in AA
, gratuita per quattro camper, con scarico e rubinetto non
funzionanti. Piazzole delimitate da staccionata di legno
e fondo asfaltato, illuminazione riflessa stradale. Vicino
a una sorgente di acqua freschissima e potabile dalla quale
facciamo rifornimento. Serata limpida con temperatura piacevole.
Siamo in tre camper e una roulotte senza ruote parcheggiata
proprio sopra il pozzetto.
Km.340
6 ago dom
Riprendiamo l’autostrada fino ad una piazzola di servizio
vicino a Villa San Giovanni, dove pranziamo; fa molto caldo
e l’ombra scarseggia; circondati dai tir e dalle auto
finiamo il pasto assai in fretta, poi acquistiamo i biglietti
del traghetto al bar della stazione di servizio in modo
da velocizzare le operazioni di imbarco e partiamo alla
volta del porto. Alle ore 15 saliamo sul traghetto della
Caronte abbastanza velocemente e dopo 45 minuti siamo a
Messina, in terra di Sicilia. Prendiamo subito la direzione
di Giardini Naxos. Telefoniamo per prenotare tre piazzole
all’AA “Lagani” e alle ore 16,30 siamo
all’ombra degli aranci. Le operazioni di ripulitura
e rinfrescaggio occupano il resto del pomeriggio. Ceniamo
mettendo i tavoli uniti e dopo cena ci rechiamo in centro
lungo la passeggiata a mare. C’è la festa in
onore di S. Pancrazio con tanto di processione e fuochi
pirotecnici. Moltissima gente in giro al fresco della sera.
Rientriamo stanchi morti e alle 23,30 chiudiamo gli oscuranti
per dormire.
P a Giardini Naxos in AA “Lagani”.
Piazzola in autobloccanti, all’ombra degli aranci,
con tavolo, sedie, ombrellone rubinetto dell’acqua,
doccia privata, e lavabo. Notevole lo standard di pulizia.
Prezzi: 25€ piazzola completa, 19€ piazzola senza
accessori. Tempo ottimo con temperatura serale fresca, 25°.
Unico inconveniente il rumore del vicino parco di divertimenti.
Km. 385
7 ago lun
Alle ore 9,30 prendiamo il bus che porta a Taormina. In
quindici minuti siamo in centro; molto pittoresco con molta
gente in giro. Prima visita al Teatro Greco che regala una
magnifica vista del golfo sottostante. La folla di turisti
non è ancora arrivata per cui ci gustiamo tutta l’atmosfera
dell’ambiente quasi deserto.
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Taormina il teatro
greco e la piazza
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La passeggiata per le vie del centro regala
altre emozioni con angoli suggestivi caratterizzati dai
numerosi balconi storici con inferriate artistiche e addobbati
di fiori. Pranzo volante in piazza del duomo a base di pizza
(ottima) e arancini (i più buoni gustati in Sicilia).
Assistiamo anche alla cerimonia di matrimonio di due inglesi
che fanno poi le foto di rito intorno alla bella fontana
di piazza. Riprendiamo il bus per Giardini alle 15,30. Dopo
poco si scatena un fortissimo temporale che ci impedisce
di andare alla vicina spiaggia per cui decidiamo di partire
per le Gole dell’Alcantara. Intanto è di nuovo
sole pieno.
Parcheggiamo nell’area del primo ingresso a pagamento
delle Gole, ma su consiglio di alcuni turisti, scendiamo
al fiume dall’ingresso libero duecento metri più
avanti. Sono 250 gli scalini fino al fiume. Sguazziamo nell’acqua
gelida per i primi 100 metri, ma la temperatura dell’acqua
è talmente fredda da intorpidire i piedi e quindi
usciamo. Visto ormai l’ora tarda decidiamo di ripetere
l’operazione domani mattina. Ci spostiamo pochi km
più a monte, a Francavilla dove si trova una bella
AA in plein-air , tranquilla al bordo di un fiume asciutto,
nelle vicinanze dei campi da tennis. I due gestori sono
gentili e disponibili facendoci scegliere il posto che desideriamo.
Non ci sono piazzole delimitate, ed ognuno si dispone sotto
gli eucalipti come meglio crede. Ogni tanto i due signori
passando si informano se va tutto bene invitandoci ad usare,
se vogliamo, il barbecue e i tavoli sotto la bella tettoia
naturale fornita anche di forno. Mettiamo i camper a “corte”
e ceniamo al fresco della sera con il cielo alto pieno di
stelle.
P a Francavilla in AA “Maremonti”.
Superficie sterrata e in parte a erbosa; ombreggiata con
tavoli di legno e panche, tettoia, forno e barbecue. Non
c’è illuminazione per cui si apprezza a pieno
il cielo di notte. Siamo in una decina di camper, tutti
molto tranquilli e silenziosi. Prezzo 10 € a notte.
Km. 30
8 ago mar
L’Etna in lontananza sbuffa con un bel pennacchio
di fumo. Alle 9,30 spostiamo i camper al solito parcheggio
e scendiamo i 250 gradini per raggiungere il fiume Alcantara.
La temperatura dell’acqua è molto fredda, ma
dopo un breve periodo di acclimatazione risulta meno dolorosa.
I visitatori sono numerosissimi stamani e addobbati in varie
fogge: stivaloni di gomma fino alle ascelle, muta totale
di neoprene o pantaloncini corti.
Con il solo costume da bagno noi siamo costretti a retrocedere
alla prima cascata perché un bagno integrale sarebbe
insopportabile. Il vociare si fa sempre più forte
fino a coprire il rumore dell’acqua corrente, ma nonostante
ciò lo spettacolo è fantastico, la gola in
certi punti è talmente stretta da lasciare il passo
ad una sola persona; il cielo è una fetta azzurra
in alto delimitata da alte pareti basaltiche formate dai
vari strati di lava antica (scesa dal vulcano Moje poco
lontano) che il fiume ha tagliato nel corso del tempo.
L’acqua, fino alla prima cascatella, è sempre
bassa e non giunge a bagnare il costume, inoltre dopo un
po’ di tempo la sua temperatura diventa anche piacevole
man mano che aumenta il caldo. Risaliamo intorno alle ore
12 prendendo la navetta che fa servizio gratuito dalle Gole
al paese di Motta Camastra lì vicino. Arroccato in
posizione splendida domina tutta la valle dell’Alcantara
fino al mare.
Gole dell’Alcantara
Siamo i soli passeggeri (9 persone) e quando
il bus arriva al parcheggio del paese l’autista gentilmente
si presta a fare da cicerone per le strade del borgo ( prima
di 45 minuti non può ripartire per le Gole). Ripartiamo
con l’autista soddisfatto anche lui da questa nuova
esperienza, e ritorniamo all’AA “Maremonti”
per pranzare all’ombra degli eucalipti. I gestori
non ci fanno pagare questa breve sosta e ci danno degli
ottimi suggerimenti per percorrere la “circumetnea”
e passare da Mojo, Ranadazzo e Bronte. La strada attraversa
un paesaggio a volte inquietante ma molto suggestivo.
A Mojo compare all’improvviso il cono perfetto dell’antico
vulcano spento che a suo tempo generò la valle dell’Alcantara
fino al mare. Non è alto e se ne avverte pienamente
la forma conica che sorge dalla piana. Randazzo è
un antico paese congelato nella sua antica struttura edilizia
che affascina al ricordo dei vecchi films sul sud. Bronte
è un grandissimo paese adagiato in una conca ai piedi
dell’Etna e arrivando da nord per la strada alta,
il punto di osservazione migliore è il parcheggio
della stazione ferroviaria. Si vede una distesa di tetti
dello stesso colore ocra del paesaggio circostante, punteggiati
da note di colore, blù, giallo o bianco dato dalle
migliaia di bidoni di plastica usati come deposito dell’acqua
e sistemati sui punti più alti delle case. Fuori
dell’abitato è una distesa immensa di piante
di pistacchio (Bronte è la capitale incontrastata
di questo frutto).
Le pianticelle delle coltivazioni attecchiscono
anche sulla nuda lava e le loro radici sembrano imprigionare
i blocchi porosi per estrarne tutta la linfa vitale di cui
hanno bisogno per sopravvivere. Il pistacchio viene utilizzato
in tutte le forme commestibili, dalla cucina alla pasticceria.
Il sapore del gelato o della granita al pistacchio non può
essere mai descritta a parole. Riprendiamo la “circumetnea”
fino a Adrano e poi per stradine secondarie che attraversano
piccoli borghi raggiungiamo il rifugio Sapienza, a quota
1989 metri sull’Etna. Sono le 17,30 ed il sole ancora
alto con il cielo terso ci regala una vista fino al mare
spettacolare. La piana catanese è sotto di noi e
sembra quasi che le ultime colate arrivino a lambire la
città. Il colore scuro della lava contrasta con il
giallo dell’erba secca e il tetto di una casa compare
all’improvviso come fosse adagiato sulla sua superficie,
poi si nota anche il resto dell’abitazione ormai sepolta
completamente dall’ effusione.
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Etna, il vulcano |
Patrizia e Gully |
Il piazzale del rifugio è un cantiere
aperto per la ricostruzione di edifici rimasti inglobati
dall’ultima eruzione, anche una parte della strada
è ricostruita sulla lava stessa. Oltre alla funivia
che conduce alla vetta ci sono alcuni ristoranti, la casa
cantoniera ed un centro commerciale costituito da vari box
di legno disposti a semicerchio che vendono prodotti di
artigianato locale. Facciamo una passeggiata fino alla sommità
dei vulcanelli dei “Monti Silvestri” mentre
la luce del sole al tramonto illumina intensamente le cresta
delle bocche eruttive. Una parte del grande parcheggio è
riservata ai camper in sosta. La temperatura è calata
di molti gradi rispetto alla pianura e adesso misura 16°
per cui si impone un abbigliamento quasi invernale per rimanere
al “fresco” della sera.
Ceniamo e poi tutti insieme in un unico camper per assaggiare
una incredibile varietà di dolcetti locali che un
amico di Catania ha portato come omaggio della sua terra.
Tra dolci, vino e grappa andiamo a letto abbastanza caldi,
senza comunque disdegnare una accensione di stufa per il
clima rigido della notte.
P al Rifugio Sapienza sull’Etna (€
2 a notte). Piazzale asfaltato, illuminato adibito a parcheggio
auto, bus turistici e camper (senza pozzetto ne rubinetto),
ma con wc pubblici. Temperatura serale 13°. Tranquillità
assoluta. Tempo bello tutto il giorno.
Km. 90
9 ago mer
Partenza dal rifugio Sapienza alle ore 11.30 dopo una lunga
passeggiata per il pendio scosceso sopra il rifugio stesso
da dove si abbraccia un ampio panorama sulle bocche eruttive
secondarie lungo il declivio della montagna principale.
Non prendiamo la funivia perché stamani le nuvole
sono basse e la vetta è incappucciata (prezzi: 22€
la teleferica-14€ il gippone- 7 € la guida obbligatoria
= 43€/persona). Oltrepassiamo Catania con la superstrada
e ci fermiamo sulla spiaggia del paesino di Agnone Bagni
per il pranzo, incontrando qualche problema di parcheggio.
Poche persone sulla spiaggia dotata di una bella sabbia
ed un bel mare.
Il parcheggio più ampio è proprio all’inizio
del paese, sterrato, ma proprio adiacente all’arenile.
Ripartiamo e arriviamo a Siracusa con una leggera pioggerella.
Troviamo facilmente l’AA Von Platen ed alle ore 16
siamo con i camper sistemati nelle piazzole. Doccia rapida
e poi con la pioggerella che ci accompagna andiamo a piedi
a visitare la zona archeologica del Teatro Greco. Suggestivo
il teatro con l’ampia cavea, le Latomie del Paradiso
e l’Orecchio di Dionisio. Alle 19,30 quando ci buttano
fuori per la chiusura, abbiamo visto tutto. La pioggia è
cessata e così al rientro abbiamo la possibilità
di vedere la chiesa delle Catacombe di San Giovanni. Ceniamo
tutti insieme con i tavoli fuori.
P a Siracusa all’AA “Von Platen”
(16 €). Superficie sterrata in parte erbosa
ed in parte ombreggiata da alti eucalipti. Temperatura serale
fresca.
Km. 130
10 ago gio
Durante la notte ha piovigginato, ma stamani è di
nuovo bel tempo. Davanti all’ingresso dell’AA
c’e la fermata del bus che porta al Tempio di Apollo
a Ortigia. Alle 10 siamo immersi nel pittoresco mercato
all’aperto dell’isola.
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Siracusa, Latomie Orecchio di Dioniso |
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Giriamo senza meta facendoci sopraffare dai
rumori, dalle grida e dai colori di questo insieme estremamente
vivo. Poi visitiamo la parte storica del borgo soffermandoci
ad ammirare il barocco delle chiese, il Duomo edificato
sui resti del tempio di Athena e al cui interno si vedono
ancora i capitelli e le possenti colonne dell’antico
tempio pagano, poi giù per i vicoli più caratteristici.
Arriviamo fino al Castello Maniace, che visitiamo ammirando
la rada del Porto Grande, dai possenti bastioni. Sulla via
del ritorno ci riposiamo sulle panchine intorno alla Fonte
Aretusa, dove crescono i papiri, gustandoci una bella granita
alle more.
Passando di nuovo dal mercato acquistiamo una notevole quantità
di gamberoni e totanetti per la spaghettata di oggi. Partiamo
nel pomeriggio dall’AA in direzione di Noto, dove
parcheggiato i mezzi nei pressi dello stadio comunale, in
un’area dismessa, passeggiamo per il Corso Vittorio
Emanuele, la via principale sulla quale si affacciano i
monumenti barocchi principali: la chiesa di S. Francesco,
il convento del SS. Salvatore, il Palazzo Ducezio e di fronte
ad esso il duomo, ancora nascosto dalle secolari impalcature
dei restauri. La via si conclude con la chiesa di S. Domenico
anch’essa in puro stile barocco. Innumerevoli anche
gli altri edifici per i quali è famosa Noto.
Ripartiamo verso Marzamemi, dove visitiamo il caratteristico
paese sul mare con l’antica tonnara e le casette dei
pescatori sul porto (trasformate in case-vacanza). Alle
20,30 ripartiamo per Portopalo perché il parcheggio
di Marzamemi, dietro il muraglione a ridosso del mare è
afoso ed il fondo sterrato si è trasformato in un
pantano dopo la recente pioggia. Ormai è notte fonda
quando ci troviamo imbottigliati nelle strade strette di
Portopalo affollate per la festa di San Lorenzo.
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Marzamemi |
Portopalo la spiaggia |
In qualche modo usciamo dall’abitato
e tornando indietro notiamo sulle dune in riva al mare,
delle lucette inequivocabilmente di camper. Nel buio più
profondo troviamo lo sterrato che conduce tra le dune e
con qualche manovra ci sistemiamo vicino ad altri camper
già pronti per la notte. Ceniamo e andiamo a letto
stanchi morti senza aver visto nemmeno una stella cadente.
P a Portopalo di Capopassero. Gratuito,
in riva al mare, fondo sabbioso ma compatto, senza illuminazione,
in plein-air. Tanti camper. Temperatura fresca di sera.
Tempo bello tutto il giorno piacevolmente fresco.
Km. 80
11 ago ven
Risveglio in pieno sole e circondati dai camper. Il sito
è favoloso, i mezzi sono parcheggiati tra le dune.
La spiaggia dorata, a pochi metri, forma una piccola caletta;
adiacente a questa una seconda caletta ,con tre persone,
a fare da pendant alla prima. Piantiamo i nostri ombrelloni
sull’arenile quasi deserto. Passiamo tutta la mattina
sulla spiaggia. Dopo pranzo una breve visita panoramica
all’Isola delle Correnti dal lungomare di Portopalo
e poi partenza per Modica, dove un carabiniere camperista
ci indica un parcheggio tranquillo verso la stazione ferroviaria.
Parcheggiato i mezzi in pochi minuti a piedi siamo in centro.
Bellissima la parte storica della cittadina posta su uno
sperone roccioso a dividere due strette valli. Sulla via
principale è approntato un percorso sabbioso che
i cavalli dovranno percorrere al galoppo nella festa di
domenica. La prima tappa è alla fabbrica del famoso
cioccolato, poi visita alla cattedrale di San Pietro, poi
alla cattedrale di San Giorgio dalla stupefacente facciata
settecentesca, alla sommità della lunga scalea a
più rampe.
Portopalo la tonnara
Poi una bella granita al limone. Nel crepuscolo
della sera viene spontaneo paragonare il centro storico
ai Sassi di Matera con le luci gialle soffuse in un chiarore
irreale che colora appena i vecchi intonaci e i tetti monocromatici.
Torniamo ai camper percorrendo le stradine lastricate lucide
dal passaggio di intere generazioni. Cena e poi a letto.
P a Modica in parcheggio gratuito nella
piazza sottostante la stazione ferroviaria. Fondo asfaltato,
illuminato e tranquillo. Non c’è acqua né
scarico. Tempo bello tutto il giorno (26°).
Km. 85
12 ago sab
Sveglia alle 7,30 per visitare ancora il centro storico
di Modica. Arriviamo al Castello Normanno alle 9,30, ma
è ancora chiuso. Alla guida che nel frattempo arriva
chiediamo informazioni e la gentile signorina ci accompagna
subito a fare il giro del castello senza aspettare la formazione
del gruppo turistico.
Dall’alto delle cortine ci illustra anche i monumenti
che vediamo in basso nel centro storico: nel 1902 una grande
alluvione mise sott’acqua gran parte delle abitazioni,
il terremoto del 1896 distrusse buona parte degli edifici
storici ed altre calamità naturali hanno messo in
difficoltà questa cittadina che ha sempre saputo
risollevarsi con tenacia. In lontananza il paesaggio è
tagliato orizzontalmente dal grande ponte stradale che scavalca
la valle. Scendiamo a visitare la chiesa rupestre di epoca
bizantina con meravigliosi affreschi del Cristo Pantocratore
e angeli al seguito. Visita all’interno del vicino
duomo di San Giorgio e poi alla chiesa di Santa Maria di
Betlem con il suo bel presepe ottocentesco di Caltagirone.
Granita ai gelsi nella caffetteria “Arte Cafè”
per rinfrescare la gola. Alla rosticceria “Montalbano”
ci friggono seduta stante gli arancini per il pranzo.
Modica chiesa di S.Giorgio
Tutta la cittadina ha vissuto intensamente
le riprese degli episodi del “Commissario Montalbano”
partecipandovi massivamente. Alle 14,30 partenza per Ragusa
Ibla. Troviamo dopo lunghi giri il pozzetto per lo scarico
in zona impianti sportivi. Dal rubinetto esce acqua caldissima
e abbondante, ne approfittiamo per metterci in costume e
fare una doccia tutti quanti. Parcheggiamo in piazza della
Repubblica, adatta ai nostri mezzi, e andiamo a visitare
il nucleo storico di Ibla.
Anche in questa città si rivive il mito del “Commissario
Montalbano”, dalle riprese in piazza del duomo con
la sua magnifica facciata barocca, nelle strade cittadine
dove sono ambientati i vari episodi, nelle pasticceria frequentate
dal “Commissario”.
In piazza gustiamo una stupefacente granita al Barbera.
Oltrepassiamo Scicli perché impossibilitati a fermarci
per una festa di paese che blocca tutto e tutti. Peccato
! Dirigiamo su Donnalucata, dove troviamo un bellissimo
spiazzo alla fine del paese, proprio sul mare. Sistemiamo
i nostri tre camper e ceniamo al fresco della sera riparati
dentro il camper a causa di un assalto di zanzare. Nemmeno
a farlo apposta la molla della zanzariere della finestra
grande del camper si “scarica” per cui bisogna
procedere allo smontaggio del telaio interno, “ricaricare”
la molla e rimontare il telaio con le sue 24 viti di fissaggio!
Dopo cena quando le zanzare ci lasciano in pace concludiamo
la serata al fresco sulla scogliera.
P a Donnalucata in riva al mare, due
km prima della “Playa Grande”. Gratuito, fondo
erboso e sabbioso, illuminazione riflessa dalla vicina strada.
Temperatura del giorno dai 27° ai 39°, quella serale
24°. Tempo bello tutto il giorno, caldo al sole, ma
fresco e ventilato all’ombra.
Km. 40
13 ago dom
Partenza da Donnalucata alle 10,30 per arrivare al faro
di Puntasecca, 17 km più a ovest, dove si
trova la casa del “Commissario” . Nello sceneggiato
il luogo si chiama Marinella. Il paese, a parte la casa
di “Montalbano” (meta di pellegrinaggio di tanta
gente) possiede una bella spiaggia con un bellissimo mare
pulito e limpido. Passiamo un paio d’ore sulla spiaggia
e all’ombra del faro, poi avendo notato una trattoria
sulla spiaggia, con i tavoli al fresco sotto un canniccio
a due metri dall’acqua, decidiamo di pranzare sul
posto(è lo stesso di alcuni episodi del commissario).
Ottima scelta con menù tutto pesce
(fresco) e conclusione di limoncello (25 €). Al rientro
sul camper troviamo il gatto con la lingua di fuori, quasi
“cotto” dal caldo. Mettiamo il climatizzatore
al massimo per far riprendere l’animale e partiamo
alla volta del castello di Donnafugata, la casa di “Balduccio
Sinagra” il mafioso, in un altro episodio di “Montalbano”.
Bellissima la villa con il complesso di edifici a corredo.
In effetti è un importante edificio storico visitabile,
gestito dalla Soprintendenza (2€ ingresso). All’interno
vi sono mobili ed oggetti ottocenteschi di pregevole fattura,
l’esterno è in stile eclettico (ottocentesco)
con inserti gotici: magnifiche magnolie nel giardino. Alle
17,30 partenza per Piazza Armerina, dove arriviamo alle
19,30. Ci sistemiamo nel parcheggio degli scavi archeologici
della Villa del Casale. C’è già un altro
camper pronto per la notte. La temperatura fresca e la completa
solitudine invita a mettere fuori i tavoli per cenare tutti
insieme.
P Villa del Casale a Piazza Armerina.
Gratuito, fondo ghiaioso, non illuminato, ma vicino a un
ristorante. Non c’è acqua ne scarico. Tempo
bello tutto il giorno senza una nuvola in giro. Temperatura
serale 21° (ci vuole la felpa).
Km. 145
14 ago lun
Alle 9 siamo all’ingresso degli scavi della Villa
del Casale per la visita ai famosi mosaici. Ingresso 6€
/persona. Usciamo alle 12 pienamente soddisfatti delle splendide
raffigurazioni di animali e di costume. (donne in bichini
raffigurate per la prima volta nella storia). Per il pranzo
ci spostiamo nei pressi dello stadio cittadino, perché
il parcheggio della Villa è pieno di auto, Pullman
e camper. Arriviamo a Caltagirone alle 17. Troviamo subito
l’AA “S. Giovanni” debitamente segnalata
e parcheggiamo i mezzi per andare a fare visita alla cittadina
prima di sera. Una bella granita al limone e poi visita
alla famosa scalinata di Santa Maria al Monte. È’
il giorno che precede la festa della Madonna e la scalinata
è preparata per questa sera quando saranno accesi
contemporaneamente tutti i lumini (migliaia) disposti sui
gradini dagli addetti. Dopo cena torneremo a vedere il quadro.
Alle 21,30 come da programma, nell’arco di un minuto
tutti i lumini sono accesi, tutte le luci del paese sono
spente, ed ecco che compare il disegno formatosi con le
fiammelle colorate disposte secondo un disegno preordinato
dal gruppo di progetto. Quest’anno le immagini sacre
sono costituite dalla figura della Madonna con angeli intorno.
Spettacolo unico nel suo genere, da non perdere. Passiamo
la notte nel parcheggio che si è riempito di camper.
P in AA “S. Giovanni” a Caltagirone.
Fondo asfaltato, ombreggiato con acqua e scarico. Illuminato.
Temperatura diurna 31°, serale 24°.
Km. 40
15 ago mar
Alle 10,30 siamo pronti per partire dopo la fila per le
operazioni di scarico e carico. Direzione Agrigento. Riprendiamo
la N.117 verso Gela , ma per evitare la cittadina, nei pressi
del “Castelluccio”, un rudere di castello, deviamo
a destra verso Butera e dopo alcuni chilometri deviamo verso
il mare di nuovo immettendoci sulla litoranea N.115 fino
a Licata dove parcheggiato il camper presso un camping (10€
per 4 ore) in alto sul mare, i nostri amici vanno a fare
un bagno scendendo i numerosi scalini per arrivare alla
spiaggia. Pranzo, poi riposino e dopo, verso le 17,30, ripartiamo
per raggiungere l’AA “la Playa” di Realmonte,
15 km a ovest di Agrigento.
Dopo il sopralluogo ce ne andiamo perché l’area
è priva di acqua e quindi i wc sono inutilizzabili
e puzzolenti, la fornitura di elettricità è
affidata a un cavo libero per terra con grappoli di prese
racchiuse dentro buste di plastica, il fondo è terroso
e ad ogni passaggio si solleva una nuvola di polvere bianca
e sottile. Posti camper in piano nemmeno a cercarli col
lumicino, ognuno si arrangia con tavole, pietre ad altri
aggeggi estremamente instabili per livellare. Il pagamento
è anticipato (15€). Decidiamo di ritornare verso
Agrigento per andare al campeggio cittadino, dove arriviamo
che ormai è sera. Ci sistemiamo un po’ nello
stretto ma questa è la condizione del campeggio.
Altra condizione capestro è che dovremmo andarcene
dal camping entro le 10 di domani mattina pena il pagamento
di un’altra giornata. Quindi dovremo restare per almeno
due sere per vedere la Valle dei Templi.
P al Camping “International”(o “Valle
dei Templi”) di San Leone ad Agrigento. Prezzi:
€.33,50 a camper (tre persone) al giorno. Tempo bello
tutto il giorno con un discreto caldo. Temperatura serale
28°.
Km. 180
16 ago mer
Sveglia presto perché alle 8 c’è il
bus per la La Valle dei Templi. Questa notte al campeggio
c’è
stata confusione fino alle 4 ,30. Entriamo nella zona archeologica
alle 9 e ne usciamo alle 13,30 dopo aver ammirato i templi
dell’area; peccato che tutti questi siano parzialmente
coperti dalle impalcature per il restauro, forse sarebbe
stato meglio un programma di restauri a catena, finito il
primo si comincia il secondo e poi il terzo e così
via.
Agrigento Tempio dei Dioscuri
Rientriamo per il pranzo al campeggio e il
pomeriggio riposino e passeggiata sul lungomare di San Leone
nel tardo pomeriggio. Cena con una enorme pizza e arancini
presi alla friggitoria esterna al camping.
P al Camping “International”(o “Valle
dei Templi”) di San Leone ad Agrigento. Tempo
bello e caldo tutto il giorno, fresco la sera.
Km. 000
17 ago gio
Dopo i preparativi di scarico e carico acqua, alle 9,30
finalmente partiamo dal camping. Passiamo rapidamente da
Siculiana Marina con il suo bel porticciolo, ma cartelli
di divieto ai camper impediscono di arrivare fino al paesino.
Poi molti giri per imboccare la strada giusta per Torre
Salsa. L’unico accesso al mare per i nostri mezzi
è attraverso un agricampeggio la cui strada privata
porta fino alla spiaggia.
Proseguiamo per Bovo Marina, ma anche questa località
e stracolma di bagnanti con i relativi problemi di parcheggio.
Parcheggiamo infine davanti agli scavi di Eraclea Minoa,
alta sul mare e sulla falesia bianca. Entriamo subito a
visitare gli scavi. Molto suggestivo è l’ambiente
dal quale si può osservare la linea costiera e il
borgo di Bovo Marina, proprio sotto la falesia. Sulla sommità
della collina, in piena area archeologica, c’è
un vecchio bunker dell’ultima guerra per il controllo
della costa sottostante, più in basso il magnifico
teatro romano, protetto da una impalcatura di tubi e plastica
che ne impedisce la piena fruibilità. Intorno resti
di antiche mura e reperti archeologici. Pranzo al parcheggio
degli scavi sulla falesia con il tavolo sotto un albero
al fresco della brezza che sale dal basso. Poi oltrepassiamo
Sciacca e giungiamo a Selinunte che sono ormai le 17.
Selinunte
Gran caldo oggi. Visitiamo il Parco Archeologico
con vetturette elettriche, molto comode, che passano da
tutti i siti più importanti, a cadenza regolare,
fino a raggiungere l’Acropoli. E’ un sito di
una bellezza unica e merita da solo il viaggio. Usciamo
dopo un paio d’ore e ci sistemiamo in una piazza vicina
agli scavi, nel borgo di Marinella, per passare la notte.
Cena al ristorante “Pierrot”. Ottima e suggestiva.
P a Selinunte in una piazza del paese,
con altri camper. Illuminata e tranquilla. Tempo bello e
caldo tutto il giorno. Fresco la sera.
Km. 100
18 ago ven
Partenza da Selinunte alle 10,30 dopo aver fatto un po’
di spesa. Sosta alle Rocche di Cusa ad ammirare i resti
della cava dalla quale anticamente estraevano i rocchi tufacei
per costruire le colonne dei templi. Rimangono sparsi un
po’ ovunque questi cilindri di pietra parzialmente
lavorata, di dimensioni colossali. Il trasferimento avveniva
facendoli rotolare fino al sito dove
veniva costruito il tempio. Ci trasferiamo poi al vicino
faro di Capo Granitola. Mettiamo i mezzi proprio fronte
mare; poco più in basso c’è una discreta
spiaggetta quasi privata. Zona ventilata che ci fa dimenticare
il caldo di oggi. Pranziamo dentro il camper rinfrescati
dalla brezza marina, poi scendiamo a prendere il sole sulla
spiaggia a pochi metri dal camper. Intorno alle 18 partiamo
per Marsala dove oltrepassato le Cantine Florio, sulla litoranea
per i Lidi, troviamo un grande spiazzo sterrato sul mare.
Ci sono altri camper perché il sito è discreto.
Siamo fronte mare e a pochi metri dalla spiaggia.
Puntasecca, la “casa” del comm. Montalbano
C’è una fontanella di acqua
fresca ed il parcheggiatore (abusivo) chiede una offerta
spontanea per sostare di notte. Gliela diamo volentieri
perché è lui che mantiene pulita l’intera
area di sosta. Cena al fresco della sera con i tavoli quasi
sulla spiaggia.
Marsala lungomare dei Lidi
P a 3 km da Marsala sul lungomare
verso i Lidi Mediterraneo, Delfino e Signorino.
Fondo sterrato, illuminazione indiretta dalla strada. Fontanella
di acqua potabile buona, non c’è lo scarico.
Tranquillo.
Caldo durante il giorno, ma fresco di sera, 28°.
Km. 70
19 ago sab
Quando aprono le Cantine Florio, alle 10,30, siamo con il
primo gruppo ad entrare per la visita. Ingresso a pagamento
con accompagnamento di guida per tutto il percorso. E’
molto interessante conoscere la dinastia Florio, la loro
ascesa e la decadenza fino alla perdita di tutto. Lungo
i corridoi delle cantine sono sistemate centinaia di botti
dove matura il vino e alla conclusione del percorso c’è
il rito della degustazione di tre varietà di vini.
Usciamo alle 12,30 prendendo la litoranea verso nord fino
alle saline di Mothia, dove ci fermiamo per mangiare gli
arancini e le panelle acquistate ad una bancarella sul mare.
Il caldo è soffocante e l’unico posto fresco
è l’interno del camper attraversato dalla brezza
di mare che rinfresca un po’ l’ambiente. Lo
spettacolo delle saline è molto suggestivo con le
montagnole di sale ordinatamente allineate e davanti l’isola
di S.Pantaleo e dello Stagnone. Nel porto canale si alternano
le barche che trasportano i turisti a Mothia per vedere
gli scavi archeologici. Il calore intenso del pomeriggio
rende l’orizzonte palpitante deformando il paesaggio
in forme estremamente barcollanti. Dopo il pranzo dirigiamo
verso Erice passando dalle saline di Trapani egualmente
suggestive. La strada si inerpica verso la collina con una
infinità di tornanti, tutti con vista spettacolare
su Trapani il mare e la campagna intorno.
Il parcheggio camper (2 € senza acqua
ne scarico) si trova poco prima del paese, all’ombra
dei pini e servito da una navetta gratuita che porta fino
al Giardino del Balio alla sommità del nucleo storico,
dove c’è anche il Castello Pepoli. La temperatura
si è fatta estremamente gradevole e la brezza marina
rinfresca la pelle durante la passeggiata per i vicoli.
Buonissime le granite ai vari sapori, pistacchio, more,
gelsi, limone e tanti altri frutti di stagione. Degni di
nota il duomo detto anche chiesa Matrice, trecentesca, le
minuscole piazzette e le mura che circondano ancora buona
parte del nucleo urbano.
Sono le 19 circa quando percorriamo la strada in discesa
per tornare a valle; è stata riaperta da poco ed
è ancora “fumante” per l’incendio
di ieri che ha distrutto gran parte della vegetazione del
lato nord della montagna. Le fiamme sono arrivate a lambire
il Castello Pepoli e le prime case del paese con grande
allarme di tutti. Passando da Custonaci raggiungiamo San
Vito lo Capo e l’AA “Grasso” alla quale
abbiamo telefonato prenotando i posti. Il caldo è
di nuovo opprimente raggiungendo temperature intorno ai
40°; è la famosa bolla africana che da ieri spinge
sull’isola aria calda e umida con il vento di scirocco.
Sistemazione nelle piazzole e consegna, da parte del gestore,
di un buono gratuito per partecipare alla festicciola di
questa sera a base di frittelle e sangria. Siamo all’ombra
di un fico carico di frutti nella parte più tranquilla
dell’area. In terra viene srotolato un bel feltro
rosso davanti agli scalini dei camper tale da sembrare un
tappeto arabo adatto a proteggere i piedi dalla polvere
del ghiaietto.
P all’AA “Grasso” di S. Vito
lo Capo (15 € con elettricità). Fondo
inghiaiato, in parte ombreggiato. Abbastanza tranquillo
e ventilato. Giornata caldissima con punte estreme di 42°.
Km. 90
20 ago dom
Nottata caldissima e umida, 33° costanti. Alle 10 arrivano
Maria e Andrea con l’auto che ci prelevano per andare
a fare un bagno nella Riserva dello Zingaro.
Arriviamo alla Torre dell’Impiso, ingresso
nord del parco (3€), e ci facciamo una camminata di
20 minuti di sentiero sotto il sole cocente per arrivare
alla prima caletta, dove facciamo un bagno memorabile in
un’acqua così limpida da vedere l’ombra
del proprio corpo sul fondo marino. La gente è così
numerosa da trovare difficoltà a stendere l’asciugamano,
ma il mare è talmente grande….! Rientro al
camper verso le 13 per il pranzo a base di arancini con
vari ripieni e caponata gigante. Gran finale con la cassata
portata da Maria per festeggiare il compleanno di Guglielmo
che il 23 compie i suoi primi diciotto anni. Alle 19 lasciamo
l’AA per andare a Scopello, l’altro ingresso
(sud) alla Riserva.
S.Vito lo Capo “Riserva dello Zingaro”
E’ una AA che fa parte di un agriturismo
più ampio, dove le piazzole sono terrazzate con vista
sul mare più in basso. E’ posta a 200 metri
dal piccolo centro, in posizione ventilata perché
riceve la brezza che sale dalla costa. Sistemazione, cena
e passeggiata in centro. Il paese è minuscolo con
una suggestiva piazzetta piena di gente a passeggio e ai
tavoli esterni ai caffè. Un lato della piazzetta
è occupato da un edificio (baglio) con un portone
che dalla piazza immette in un ampio cortile dominato da
un grande eucalipto sotto il quale ci sono i tavoli dei
ristoranti e dei negozietti di artigianato locale disposti
all’intorno. Il tutto illuminato da luci soffuse e
brusio di gente. Molto suggestivo. Rientriamo tardi ai camper
perché anche stasera è molto caldo.
P all’AA “Plaia” di Scopello.
15€ a notte con elettricità. Non c’è
doccia calda. Grande caldo nel pomeriggio con punte di 43°,
ma ventilato, la notte invece 33° con poca ventilazione
e tanta afa.
Km. 45
21 ago lun
Sveglia all’alba per il gran caldo notturno. Alle
9,50 il bus passa davanti all’AA per portarci all’ingresso
sud del parco dello Zingaro (3 €). Breve passeggiata
di 15 minuti sotto il sole per raggiungere la spiaggetta
detta della Capreria, piena all’inverosimile come
quella di ieri. Il caldo comunque impone di stare in acqua
quindi della spiaggia interessa poco. Acqua cristallina
e calda, paesaggio da cartolina a parte le tracce dei recenti
incendi che hanno distrutto quasi tutta la bassa vegetazione.
Rientro con il bus delle 14,15 al camper, per il pranzo.
La temperatura è scesa rispetto a ieri e la leggera
brezza rinfresca l’aria piacevolmente: la bolla africana
è passata. La temperatura interna al camper è
di 31° , quella esterna di 35°, ma ventilata e asciutta.
Pranziamo dentro il camper. Pomeriggio dedicato al riposo
all’ombra della veranda. Nel tardo pomeriggio decidiamo
di visitare la Tonnara di Scopello, lì vicino. Il
furgone privato dell’agriturismo ci porta sul posto.
E’ molto affollato dalla gente che prende il sole
e fa il bagno, ma il sito è bellissimo. Molto suggestivo
l’edificio principale, gli annessi, lo scivolo a mare,
le casette dei pescatori, dove tra l’altro sono state
girate alcune scene della serie “il Commissario Montalbano”.
Poco al largo i faraglioni fanno bella figura di se in un’acqua
cristallina che ha dell’incredibile. Sul fare della
sera quando tutto è deserto ci gustiamo l’atmosfera
magica del tramonto che impregna tutto l’ambiente.
Dopo cena breve passeggiata con granita di limone e poi
a nanna.
P a Scopello nella stessa AA.
Km .000
22 ago mar
Sveglia alle 8 e partenza alle 10,30 per le operazioni di
rito. Dopo una trentina di km ci fermiamo a Segesta, altro
importante sito archeologico che merita da solo il viaggio.
Imponente il tempio dorico da una parte e il teatro ellenistico
che sorge sulla collina opposta. Consumiamo il pasto all’ombra
dei platani nel parcheggio degli scavi. Partenza in direzione
Palermo, che superiamo agevolmente con la tangenziale. Arriviamo
a Cefalù, dove troviamo subito il grande parcheggio
adiacente la passeggiata a mare e per la somma di 15€
per 24 ore parcheggiamo adiacenti al parco giochi. Sistemati
i mezzi ci rechiamo in centro.
La temperatura è gradevole e la passeggiata per i
vicoli fino al duomo è piacevole, interrotta da gelati
e granite. Tutto è suggestivo nell’ora serale,
il golfo, la piazza del duomo piena di gente, la montagna
che sovrasta l’abitato, l’antico lavatoio fresco
e ombroso dove scorre l’acqua gelida. Cena nei camper
al parcheggio dove ci viene raccomandato di non mettere
fuori niente, pena una multa salata. Dopo cena di nuovo
passeggiata in centro per ammirarlo illuminato dalla luce
artificiale. Ritorniamo ai camper verso le 23. Le giostre
dietro di noi sono in piena attività. Ci viene garantito
che alle 24 chiuderanno le musiche e tutto tornerà
silenzio. Speriamo. Ci addormentiamo di botto senza avvertire
la differenza tra rumore e silenzio.
P a Cefalù in parcheggio misto auto e
camper, custodito 24 ore su 24. 15 € per 24
ore. Illuminato, recintato con fondo sterrato e polveroso,
parzialmente erboso, senza ombreggiatura. Tranquillo dopo
le 24. temperatura del giorno caldo ,ma secco, quella serale
piacevolmente fresca per la brezza di mare.
Km. 200
23 ago mer
Partenza dal parcheggio intorno alle 10. Tutto viaggio in
autostrada fino a Messina. Imbarco sul traghetto della Caronte
alle ore 13, molto rapido e senza attesa. Dopo 50 minuti
siamo sul continente e prendiamo rapidamente la direzione
nord imboccando l’autostrada a Villa S. Giovanni.
Dopo 230 km usciamo dall’autostrada per immetterci
sulla S 534 direzione Sibari. Poi verso nord sulla S 106
ionica, fino a Marina di Roseto, dove parcheggiamo in una
piazzetta del paese proprio in riva al mare.
Ci sono alcune difficoltà per la presenza di palme
troppo basse e per le auto parcheggiate in malo modo, ma
troviamo comunque tre posti dove sistemarci. Il vigile che
incontriamo ci tollera fino a domani mattina poi dobbiamo
andarcene. Per festeggiare il compleanno di Guglielmo andiamo
a cena in un ristorante dove mangiamo a crepapelle spendendo
il giusto. Al rientro ai camper ci attende la sgradita sorpresa
della vicina discoteca che con la musica a tutto volume
ci tiene svegli fino alle 4 di mattina.
P a Marina di Roseto in Calabria. Parcheggio
auto con fondo asfaltato, gratuito, discoteca vicina, illuminato,
senza acqua ne scarico. Mare e spiaggia a 10 metri, temperatura
piacevole tutto il giorno, fresca quella serale.
Km. 460
24 ago gio
Sveglia alle 7,30 per spostare i camper e evitare il pericolo
di imbottigliamento dalle auto che arrivano a parcheggiare.
Alle 9,30 siamo pronti per andare a Montegiordano , 10 km
più a nord, dove ci sistemiamo in una bella caletta
a margine del paese, con qualche albero alto e ghiaione
sulla riva. Ci sono altri camper fronte mare con tendalini
aperti e ombrellone a pochi metri. Ci sistemiamo sotto un
grande eucalipto e poi passiamo l’intera giornata
al mare.
P a Montegiordano (Calabria). Fronte
mare. Fondo di acciottolato parzialmente ombreggiato. Gratuito,
senza illuminazione, ne acqua. Ci sono 11 camper. Lo scarico
e il carico d’acqua, a pagamento (5€) è
al vicino camping “Colombia” all’altro
lato del paese, che rilascia regolare fattura.
Km. 10
25 ago ven
Le operazioni di scarico e carico al campeggio vicino richiedono
un po’ di tempo, ma alle 10 siamo pronti per partire.
Prendiamo la S 106 fino a Metaponto e poi la S 407 Basentana
fino a Potenza, quindi la S 658 fino a Candela. Autostrada
fino all’uscita di Benevento per andare a visitare
Pietralcina, il paese natale di Padre Pio. C’è
un’Area Attrezzata a margine del paese, con acqua
e elettricità, ma è un po’ lontana dal
santuario, quindi decidiamo di spostarci nei pressi del
centro storico in parcheggio a pagamento.
Visita ai luoghi sacri, la casa natale del Santo, quella
dei parenti ecc. Disturba il mercimonio che se ne fa delle
icone del santo, ma a giudicare dalla folla dei turisti
che acquistano tali mercanzie significa che così
deve essere!. Verso le 18,30 decidiamo di fare ancora un
po’ di strada verso nord per diminuire i km che restano
per raggiungere casa. Arriviamo all’AA di Montecassino
che sono ormai le 20. Siamo solo noi tre camper in tutta
l’area. Pulita ombreggiata e tranquilla, in alto si
vede l’abbazia.
P all’AA “Parking Europa”
di Montecassino. Prezzi : € 9,5 camper con
due persone, € 1 per ogni persona in più; i
servizi si pagano a parte € 2,50 scarico; € 2,50
la corrente; € 0,50 la doccia calda. Tempo bello tutto
il giorno, serata assai fresca.
Km. 410
26 ago sab
Alle 9 siamo all’ingresso dell’abbazia di Montecassino.
Parcheggio a pagamento (€ 5 con possibilità
di pernottamento) e visita ai luoghi del bombardamento dell’ultimo
conflitto. Veduta panoramica a 360° sulla valle sottostante.
Abbazia di Montecassino, chiostro
Partenza alle 11 imboccando l’autostrada
verso nord. A Roma prendiamo il GRA e la A 12 per Civitavecchia
perché la radio annuncia code interminabili verso
nord. Da questa parte nessun ostacolo di traffico. Pranzo
in una piazzola ombrosa dell’autostrada e imboccato
la Via Aurelia arriviamo a Lucca senza nessun intoppo. Alle
18,30 siamo sotto casa. Tempo bello tutto il giorno.
Km.525
TOTALE km 3845