LINGUADOCA: IL PAESE CATARO TRA STORIA, MISTERO E LEGGENDA
di Vincenzo Di Marco
Prologo:
Prima di iniziare la descrizione di tutti i posti che io
e la mia famiglia abbiamo visitato, ci tengo a raccontarvi
alcune cose che potrebbero stuzzicare la vostra curiosità.
Tutte le località in cui siamo stati sono situate
al 90% nel dipartimento dell'Aude e a parte la cittadina
di Carcassonne, la presenza turistica è quasi esclusivamente
francese; inesistente la presenza italiana, di conseguenza
quasi tutte le guide o le informazioni scritte sono in francese,
tedesco o spagnolo.
Il Paese Cataro è una terra ricca di tradizioni,
una terra con un passato travagliato, che ha lottato per
mantenere la propria indipendenza, la propria lingua, l'occitano,
finendo poi per essere annessa al regno di Francia.
E' anche una terra piena di storie e leggende. Si parla
di Graal, di Templari, e di misteri sulla vita dì
Gesù, che sconvolgono tutto quello che c'è
stato insegnato fino ad oggi. In merito a tali argomenti
esiste tuttora una letteratura molto vasta che comprende
teorie credibili ed accettabili ed altre assurde, dove lo
scrittore, lo storico o lo studioso finiscono sempre col
trovare quello che si erano proposti di trovare sin dall'inizio.
E' in questa zona che la religione catara si è diffusa
maggiormente (alcune presenze si sono riscontrate anche
in Lombardia e Veneto), una religione dualista, dove da
una parte vi era il bene, la luce, tutto ciò che
era celeste, e dall'altra il male, le tenebre, tutto ciò
che era terreno. L'uomo essendo una creatura terrena per
raggiungere il paradiso doveva purificarsi (kathars dal
greco puro), vivendo una vita nel rispetto del prossimo
e della natura.
I Catari erano contro la guerra, non mangiavano carne in
quanto credevano nella reincarnazione, e come nel buddismo,
la purezza era raggiunta dopo numerose vite vissute. Rifiutavano
di adorare la croce, perché strumento di sofferenza
e di morte e avevano anche dei problemi nel riconoscere
la figura di Gesù come figlio di Dio in quanto creatura
terrena. Ottennero appoggio e in seguito rifugio da parte
dei Signori della zona perché la loro chiesa non
chiedeva decime come lo stato pontificio e inoltre godevano
anche della stima dei credenti cattolici perché sostenevano
la povertà della chiesa, opponendosi conseguentemente
al dominio francese, che appoggiava il papato.
Qualche studioso inoltre sostiene, che fossero a conoscenza
di segreti che avrebbero minato le fondamenta della chiesa
cattolica, oltre a questo ed ad una situazione politica
difficile che si era creata, il papa in accordo col re di
Francia (quest'ultimo per sottomettere l'intera regione),
bandì una crociata detta "contro gli Albigesi"
(nome preso dalla città d'Albì) che durò
quasi mezzo secolo e che finì col cancellare l'eresia,
mandando sul rogo migliaia d'innocenti. Nella difficoltà
di trovare adesioni a tale crociata, fu promesso che ogni
bene appartenente a Catari o a chi li avesse aiutati sarebbe
divenuto bottino di guerra. La conseguenza a questo, fu
la partecipazione di un numero elevato di delinquenti e
briganti.
Sperando
di non avervi annoiato, passo a raccontarvi nel dettaglio
il viaggio.
Siamo partiti di Venerdì sera, da Verona, io, mia
moglie Anna, e i nostri due figli, Federico di 7 anni ed
Elena di 6 mesi.
IL
VIAGGIO
Bezieres
- Siamo arrivati sabato mattina in questa cittadina
turisticamente in decadenza.
Da vedere c'è - le Canal du Midi - con le sue 9 chiuse.
Questo canale interamente navigabile e tutto ciclabile,
rientra nel patrimonio UNESCO, e mette in comunicazione
l'Oceano Atlantico col Tirreno. Le 9 chiuse (tutte nell'arco
di 100 metri) permettono di eliminare parte del dislivello
tra i due mari e sono sempre in funzione. E' possibile anche
noleggiare delle barche a motore elettrico. Oltre al Canal
du Midi, da visitare c'è la cattedrale, la chiesa
della Maddalena (in Linguadoca le chiese dedicate alla Maddalena
sono moltissime e l'importanza che è data a questo
personaggio è superiore a quello di Maria) e il ponte
Romano sulla via Domizia. Si racconta che durante la crociata
contro i Catari, furono trucidate 20.000 persone e alla
domanda come distinguerli dai Cattolici, il vicario del
Papa rispose: " ammazzateli tutti, ci penserà
Dio a distinguere i suoi."
Abbiamo pernottato nel parcheggio nei pressi delle chiuse.
Minerve
- Cittadina abitata da un centinaio di persone, abbarbicata
su di uno sperone roccioso, resistette all'assedio per qualche
settimana. Ha alcuni negozietti d'artigianato e un museo
da visitare adatto anche per i bambini (è presente
la traduzione in Italiano) che ricostruisce attraverso miniature
l'epopea catara. Pernottamento nel parcheggio a pagamento.
Abbazia
di Fontfroide - Abbazia cistercense modo bella, dove
l'uccisione del vicario del Papa fece scattare la scintilla
che diede inizio alla crociata. Nei pressi c'è anche
l'abbazia di Lagrasse.Per pernottare ci siamo diretti verso
Touchan, vicino al castello di Queribus. A Touchan sono
presenti 3 campeggi, di cui uno municipale (località
Paziol), noi abbiamo pernottato poco dopo, nel paesino di
Pendant. Molto tranquillo, in un parcheggio vicino ad un
ruscello, dove c'è anche una fontana d'acqua potabile.
E' dominato da un castello visitabile.
Queribus
- E' il primo castello che abbiamo visitato. E' ancora in
uno stato d'ottima conservazione. Situato sulla cima di
uno sperone roccioso da cui si gode un bel panorama, ci
si arriva dopo una camminata di un quarto d'ora dal parcheggio.
Da non perdere. A Tautavel (nelle vicinanze) c'è
un museo preistorico dove è conservato il teschio
di un uomo di 400.000 anni fa.
Peyrepertuse
- Castello molto grande, anche questo abbarbicato su uno
sperone roccioso, da lontano è confondibile con la
roccia. Anche qui il panorama è magnifico. All'inizio
della strada asfaltata che conduce al castello c'è
un'area dì sosta gratuita con camper service. Dopo
averlo visitato ci siamo diretti verso Rennes les bains.
Rennes
les Bains - Paesino tranquillo con terme romane. Ha
una piscina termale con idromassaggio e cascatelle d'acqua
calda (una sosta vale proprio la pena di effettuarla). Indicata
per i dolori e problemi articolari. Abbiamo sostato due
notti nell'unico campeggio presente in paese, tra l'altro
vicino ad un torrente. Rennes les bains ed è un posto
vicino ad alcune località che abbiamo visitato in
seguito. Ci sono alcuni sentieri e il castello d'Arques
nelle vicinanze. Il paese è situato ai piedi dei
monte Cardou. Secondo alcune studiosi i Templari avrebbero
sepolto, in qualche punto di questo monte, i resti di Gesù,
ritrovati dopo innumerevoli scavi effettuati in Palestina.
Sempre secondo questa teoria ne sarebbero stati a conoscenza
anche i Catari, i quali credevano nella resurrezione dell'anima
e non del corpo. Ad ogni modo il paesaggio è molto
bello e come vi dicevo prima le passeggiate possibili sono
molte, in mezzo alla natura e tutte su sentieri segnati.
Esperaza
- Situata a qualche chilometro da Rennes les bains, ha un
museo preistorico con dei dinosauri ricostruiti grazie a
ritrovamenti di fossili nelle zone limitrofe. Ha anche un
atelier di lavoro per bambini e ragazzi dove insegnano com'estrarre
i fossili e le ossa di dinosauro dalla terra.
A qualche chilometro più avanti (Campagne sur
l'Aude) per chi fosse interessato, è presente
una comanderia templare con relativa esposizione e vendita
di materiale informativo.
Rennes
le chateau - Paesino abitato da poche persone, (sempre
vicino Rennes les bains) che sulle nostre guide non è
segnalato, tuttavia è considerato turisticamente
interessante ed è presente negli opuscoli che la
regione Linguadoca redige per i turisti. A Rennes le chateau,
la presenza di turisti soprattutto francesi è elevata
e persino la BBC anni fa dedicò dei servizi sui misteri
legati a questa località (ci sono parecchi libri
che trattano l'argomento).Verso la fine del secolo scorso,
un tal Berenger Sauniere, abate del paese, ristrutturando
l'altare della chiesa (tra l'altro dedicata alla Maddalena)
trovò delle pergamene. Iniziò una corrispondenza
con personaggi illustri anche oltre il territorio francese
e spese una fortuna per ristrutturare la chiesa in un modo
tutto particolare. Nessuno non seppe mai dove trovò
questi soldi e mai seppe dare una giustificazione. Ci furono
indagini anche da parte di legati pontifici ma il segreto
contenuto in quelle pergamene è rimasto segreto.
Ad ogni modo la chiesetta è molto bizzarra, piena
di simboli che sono stati interpretati in vari modi e riguarderebbero
la vita di Gesù e la sua discendenza. A volte s'incontrano
personaggi che visitano il paese più "strani"
della chiesa stessa.
Montsegur
- Dopo aver pernottato 2 notti al campeggio di Rennes les
Bains (volendo è possibile anche sostare al parcheggio
vicino al museo del Dinosauro ad Esperaza senza problemi)
ci siamo spostati verso Montsegur, ma prima abbiamo visitato
il castello d Puivert, trovandosi su un colle lungo la strada.
Il castello di Montsegur arroccato su un poggio a 1200 metri
d'altitudine è il simbolo della resistenza catara
(l'ultimo assedio durò 10 mesi e la resa fu causata
da un inquinamento della cisterna che conteneva l'acqua).
Per raggiungerlo dal parcheggio sottostante c'è una
camminata un po' faticosa di circa mezzora, ma il panorama
che sì gode dall'alto su tutta la valle dell'Ariege
è sublime. Di questa fortezza, vero nido d'aquila,
(vi renderete conto perché) si è parlato molto;
come tempio solare, come possibile nascondiglio del santo
Graal, come luogo misterioso e intriso di misticismo (anche
qua ogni tanto è possibile trovare qualche personaggio
"strano").
Durante l'assedio alcuni Catari riuscirono a portare ad
Ussat, per poi nasconderlo altrove il famoso tesoro (persino
Hitler fece fare delle ricerche in merito). Alcuni studiosi
collegano tale tesoro al ritrovamento delle pergamene a
Rennes le chateau da parte dell'abate Sauniere, altri sostengono
che non fosse un tesoro materiale ma delle prove che confuterebbero
le fondamenta della religione cattolica, in merito alla
vita di Gesù, su come ci è stata raccontata
fino ad oggi. Si parla anche di Saint Graal (santo Graal)
che per alcuni filologi la parola dovrebbe essere intesa
come Sang Real ossia sangue reale, la discendenza di Gesù,
ecc.ecc. Tra l'altro in tutta questa storia sembra ci siano
di mezzo anche i Templari, che avrebbero aiutati i Catari
in questo frangente.
Anche se qualcuno lo ritiene un tempio solare a causa della
posizione della stanza di preghiera (oggi ci sono solo le
mura) rispetto al sole, non credo possa essere considerato
tale in quanto i Catari non adoravano divinità come
ad esempio le popolazioni celtiche. Ad ogni modo indipendentemente
da tutto ciò', che a mio parere crea sempre un po'
di curiosità, la zona (siamo nei Pirenei) è
molto bella. Una cosa che mi colpito in particolare è
la presenza di un vaso con fiori di campo, sulla stele ai
piedi del poggio, che commemora i 205 Catari arsi sul rogo.
Questi fiori ci sono sempre tutto l'anno.
Nel biglietto per la visita al castello è compresa
la visita al museo, che si trova nel paese. Il comune di
Montsegur ha messo a disposizione un'area gratuita di campeggio
libero dove noi abbiamo pernottato, e da dove potete vedere
il castello illuminato dominare tutta la vallata.
Se qualcuno di voi avesse a disposizione qualche giorno
in più, non lontano da Montsegur c'è Tarascon
sur l'Ariege. Questo paese è turisticamente interessante
in quanto oltre ad avere un importante museo sulla preistoria,
con attività interattive anche per bambini, si trova
vicino alle grotte di Niaux e alle grotte de Lombrives.
Le grotte di Niaux, visitabili in parte, sono famose per
le pitture rupestri.
Carcassonne
- abbiamo sostato nel parcheggio sotto le mura della città
dove è predisposto anche uno spazio apposito per
i camper. La cittadina ha un centro storico, ristrutturato
completamente e presenta 2 cinta murarie e un enorme numero
di torri. Da visitare oltre alla borgata, piena di negozietti
e di case medievali, la cattedrale e il castello Comtale
al cui interno c'è anche un museo lapidario molto
interessante che contiene delle tombe merovingie (quella
merovingia è la prima dinastia dei re di Francia,
ed alcuni studiosi la considerano diretta discendente della
stirpe di Davide).
Dopo
Carcassonne, avendo ancora giorni a disposizione ci siamo
spostati verso il Périgord. Nell'eventualità
ci passaste vi consiglio alcune tappe interessanti:
Rocamadour - Borgata situata sul cammino di Santiago
de Compostela, all'interno di un Canyon, incastonata nella
roccia, dove oltre al borgo medievale, ci sono un castello,
7 chiesette-santuario e una spada nella roccia che secondo
la leggenda sarebbe la Durlindana di Rolando, comandante
delle guardie di Carlo Magno. Sempre nei pressi di Rocamadour,
c'è le gouffre de Padirac, una grotta profonda
100m e in cui scorre un fiume, che ha creato un canyon e
delle cascate. Si visita in buona parte su di una barca.
A Rocamadour inoltre c'è da vedere la grotta delle
Meraviglie (visitabile in 40 minuti), la roccia delle aquile
(uno spettacolo con rapaci).
Noi abbiamo sostato nel parcheggio dei bus, dove è
presente uno scarico per acque grigie, una fontana e i gabinetti.
Lascaux II - Sono tra le grotte più famose
e visitate al mondo per le pitture rupestri ad opera dell'uomo
di Cro-Magnon. La grotta visitabile non è l'originale,
(in quanto l'anidride carbonica rovinava i disegni) ma una
copia ricostruita fedelmente. I biglietti si comprano a
Montignac presso l'ufficio turistico.
Non essendo possibile pernottare presso il parcheggio delle
grotte, ci siamo spostati a San Leon sur Verzere,
in un campeggio municipale, ombreggiato, e sulla riva del
fiume. San Leon è un paesino tranquillo, tra l'altro
anche carino dove è possibile noleggiare delle canoe.
Tornando verso casa siamo passati per il Larzac dove
sono presenti parecchie località legate ai Templari
e abbiamo visitato alcuni luoghi in Provenza.
Buon
divertimento.