MARCHE: UN ITINERARIO NEL COMPRENSORIO MONTANO DI FERMIGNANO
Per
la Redazione del Portale
Turistico del Montefeltro
Henry Marinelli
L'itinerario
che proponiamo, per quanti vogliano scoprire un lembo del
Montefeltro poco conosciuto, parte idealmente dal cuore
di Fermignano, e precisamente dalla massiccia torre medievale
simbolo della cittadina eretta a fianco del ponte romano.
L'occasione è ottima anche per dare un rapido scorcio
al centro storico, che al sole della primavera comincia
ad animarsi per il Palio della Rana.
Considerato
che a stomaco vuoto la giornata stenta a carburare, prima
di salire in auto è meglio approfittare dell'abilità
del pasticcere del Dark Side, sito nel centro cittadino.
Poi
tutti in vettura, seguendo le indicazioni per la piana
di Asdrubale, che dista appena 3 Km dal centro cittadino.
Sapendo ascoltare i suoni della natura, in questo luogo
potrete ascoltare le gesta belliche della seconda guerra
Punica tra i Romani e Cartaginesi.
Correva
l'anno 207 a.C. quando l'esercito Cartaginese guidato dal
condottiere Asdrubale, nell'intento di congiungersi con
l'esercito del fratello Annibale per conquistare Roma, stava
scendendo lungo la penisola italica. Sfortunatamente per
lui incappò nell'imboscata dei Romani favorita dalla
strettoia rappresentata dalla Gola del Furlo. I romani comandati
dal console Claudio Nerone, con destrezza sconfissero l'esercito
cartaginese ed uccisero Asdrubale. Dalla piana si potrà
intravedere la tomba di Asdrubale eretta in cima ad una
collina.
Sulle
orme del Duce
Si parte quindi per la Gola del Furlo alla scoperta
di un unicum pieno di storia. Il Furlo abitato fin dall'età
del bronzo narra una storia vecchia di circa 200 milioni
di anni; geologicamente parlando è un grande libro
aperto sulle mutazioni avvenute nella nostra penisola.
La lettura che proponiamo della Gola, vuole essere originale,
seguirà infatti innanzitutto le orme di un personaggio
storico quanto mai controverso, il Duce.
Seguiamo la direzione Acqualagna fino all'abitato del Furlo.
Questa frazione, e il suo circondario, hanno rappresentato
una sorta di seconda casa per il Duce, luogo di riposo prediletto
lungo il percorso che da Roma lo portava nella sua Predappio.
Benito Mussolini aveva scelto accuratamente l'area ove sostare,
così tranquilla quanto magnifica. Una volta entrati
nella frazione Furlo, seguite le indicazioni per il Monte
Pietralata. Salendo, potrete notare, ai lati della strada,
delle vecchie cave di pietra rosa del Furlo, (un antico
sedimento marino, composto prevalentemente da calcare argilloso
il cui colore varia dal rosa pallido al salmone, con sfumature
rosso ruggine).
A
circa 4 chilometri sulla destra si troverà un rifugio
con uno spiazzale ove siamo invitati a lasciare le nostre
macchine. In cinque comodi minuti di camminata, saremo già
sulla cosidetta "testa del Duce". Infatti, negli
anni trenta, gli abitanti del loco foggiarono la montagna
riproducendo l'effigie di Mussolini. Da sotto il monte,
non è facile distinguere il profilo tanto particolare,
per via del fatto che i partigiani minarono la montagna
per cancellarne un ricordo doloroso.
Raggiunta
la vetta, mangiare e dormire
Una volta raggiunta la vetta, il panorama che si presenterà
ai vostri occhi è semplicemente stupendo: potrete
osservare una sorta di fiordo, e una buona veduta dei piú
alti massicci dell'Appennino Umbro-Marchigiano. Questo palcoscenico
ha come protagonista l'aquila, che potrete osservare se,
prendendovela comoda, vi ponete all'osservazione.
Subito
dopo la bella passeggiata si scende di nuovo alla frazione
dove presso il Bar Furlo (tel.0721700096) si potrà
sorseggiare un delizioso aperitivo della casa e visitare
la stanza dove Mussolini usava rifocillarsi. La stanza è
arredata ancora con i mobili di allora e in alcune vetrine
sono conservati come cimeli tutte le vettovaglie che il
Duce utilizzava. L'abilità del gestore del locale,
vi guiderà lungo un abbinamento dei grandi vini marchigiani
con il Formaggio di Fossa.
Si
parte quindi per il pranzo: Si consiglia l'agriturismo San
Pellegrino (tel. 0721726222) che si trova subito dopo
la gola del Furlo, o per i piú esigenti il ristorante
agreste il Girasole Country House (tel 072253579)
in località Pagino. Il pomeriggio passerà
in fretta, con la passeggiata lungo la gola dove potrete
ammirare la bellezza della natura ancora incontaminata,
le due gallerie romane scavate esclusivamente con scalpelli
(una delle quali quasi sconosciuta) e le fortificazione
erette dai romani per sostenere la strada. Per quanto riguarda
la cena, la zona del Furlo è sicuramente generosa
di opportunità, ci sentiamo di segnalare il Ristorante
Birra al Pozzo (tel. 0721700225) e il Ristorante
Leon d'Oro (0721798608). Il "Birra al Pozzo"
si distingue, oltrechè per la tranquillità
del luogo, anche per specialità della tradizione
marchigiana. Un menú completo (comprensivo di tagliolini
ai funghi porcini e parmigiana al tartufo), si aggira sui
28 €. Il "Leon d'Oro" invece si vanta della
lunga esperienza del gestore (Lerci Roberto), nella proposizione
di due tipi di menú: uno "base" (comprendente
i famosi gnocchi di zucca con porcini, 23 €) ed uno
"speciale" (interamente basato sui locali tartufi,
variabile da 40 a 70 €).
Informazioni
turistiche e naturalistiche
Sul Portale
Turistico del Montefeltro (tel 0721/415141)
è possibile "navigare" tutto il comprensorio
del Montefeltro, alla ricerca di tutte le informazioni di
cui un turista può avere bisogno. Vengono proposti,
in maniera particolare, originali itinerari che solcano
le recondite pieghe del territorio e delle schede illustrative
che illustrano esaurientemente la cultura gastronomica tradizionale.