MAREMMA
di Luca Galeotti
Equipaggio:
Luca e Lucia Galeotti, Mariano e Maria Rosa Vellutini
Mezzo: Mobilvetta Zebra del 1981, per gli amici Ettore
Periodo: dal 14 al 16 marzo 2003
14
marzo 2003
La partenza è fissata da casa dei genitori di Lucia
che abitano a Segromigno in Monte. Dopo aver caricato il
camper all'inverosimile; soprattutto aver utilizzato tutti
i gavoni disponibili come cambusa. Quindi accendiamo al
primo colpo il fido Ettore, che nel frattempo è stato
equipaggiato di una seconda batteria di servizio e di uno
sfolgorante neon nell'area dinette (brutta la luce, ma bassi
i consumi) ed imbocchiamo l'autostrada a Capannori. Ettore
li porta bene i suoi 22 anni, ma il pieno carico si fa sentire
Usciamo a Livorno per percorrere la litoranea e visto, che
sono già le 20,30 e Mariano è abituato a cenare
presto, ci sembra il caso di sostare nell'area camper di
Rosignano.
Ripartiamo per raggiungere Baratti, dove ci fermiamo prima
dell'area di sosta, prendendo una strada sulla destra che
conduce ad un ampio parcheggio sul mare, già affollato
di altri colleghi. Il posto è davvero bello e si
dorme cullati dal suono della risacca (scordatevi di frequentarlo
d'estate perché i camper non sono proprio ammessi).
Una
nota sul tempo: il giorno prima della partenza la temperatura
era primaverile. Quando siamo partiti la temperatura era
già variata in peggio e già all'arrivo la
sera l'aria è freschina
.
Niente di drammatico in confronto ai due successivi giorni
che saranno caratterizzati da un vento gelido e sferzante
che praticamente ci impedirà di visitare quasi ogni
meta che ci eravamo prefissati
15
marzo 2003
Dopo una passeggiata corroborante sulla spiaggia che si
trova proprio sotto il parcheggio e dopo l'incontro con
un simpatico camperista che da quelle parti è di
casa e ci dà qualche dritta sull'estate (utilizzate
per Baratti solo l'area di sosta segnalata perché
da tutte le altre parti son dolori
.), ripartiamo per
addentrarci nella Maremma, destinazione Montiano, un piccolo
e grazioso paesino nel comune di Magliano in Toscana, ad
una quindicina di chilometri dal mare. Da lì proviene
la famiglia di mia madre e così ne approfitto per
una breve visita agli zii. Peraltro Montiano è molto
grazioso e si gode una bellissima vista sull'Argentario,
l'area del tombolo della Giannella ed il Giglio.
Parcheggiare Ettore è un po' un problema, ma ci riusciamo
.
La
seconda meta è Magliano in Toscana che a parer mio
è meno piacevole di Montiano. Siamo nella terra del
Morellino e qui si possono fare buoni acquisti (meglio ancora
alle cantine di Scansano).
In zona, proprio alle pendici del paese, c'è un podere
che produce dell'olio speciale da olivi ultracentenari.
Qui sostiamo per il pranzo e nel frattempo, visto, che ho
parcheggiato proprio accanto ad un gommista che è
aperto anche di sabato mattina, decido di fare controllare
le ruote gemellate di sinistra che mi paiono un po' fiacchette.
In effetti la ruota esterna è sgonfissima
.
Il mezzo è stato acquistato poche settimane orsono
in concessionaria, ma la situazione delle ruote è
stata controllata in modo a dir poco approssimativo. E sì
che Ettore era stato fermo due anni... e che lo stesso concessionario
mi aveva fatto una filippica sul fatto che sulla sicurezza
delle ruote lui non transige
Risultato (per il momento
e speriamo bene
) che ho già dovuto sostituire
due valvole
Ripartiamo per il mare e decidiamo di raggiungere Ansedonia
e da qui la bella spiaggia della Feniglia, lato sud e la
Tagliata Etrusca. Entrambi gli accessi sono vietati per
mezzi di altezza superiore a 2,20 mt. e dobbiamo rinunciare.
Risaliamo ad Orbetello e da qui raggiungiamo la Feniglia
dal lato nord. Peraltro, a poche centinaia di metri dalla
spiaggia, si trova un'area di sosta per camper che però
è chiusa fuori stagione. Parcheggiamo direttamente
nella pineta, nei pressi di un campeggio e di un paio di
ristoranti. Tentiamo anche una passeggiata sulla bella spiaggia
che inizia subito dopo Cala Galera, ma il vento forte e
freddo ci spinge, letteralmente, a tornare in camper.
Stessa situazione climatica a Porto Ercole, ma almeno riusciamo
qui a comprare un po' di pesce per la cena (una magnifica
spaghettata a base di calamari e cicale che Maria Rosa,
da provetta chef, ci ha scodellato in un baleno riscotendo
non pochi apprezzamenti
.). A Porto Ercole abbiamo
lasciato Ettore nel parcheggio del mercato dove si può
sostare i festivi e la domenica. Tutti gli altri giorni
c'è il mercato ed è vietato.
Riproviamo con Porto Santo Stefano, ma di nuovo veniamo
stoppati dal vento. Qui acquistiamo un golosissimo dolce
a base di pan di Spagna, da un pasticcere simpatico e gioviale
(dall'aspetto fisico e come da lui dichiarato, più
goloso di noi). Se volete mangiare qualche cosa di buono
provatelo. Si trova proprio all'uscita del porto, all'incrocio
a gomito che da una parte conduce al centro di Porto S.
Stefano e dall'altra vi riporta da dove siete venuti
A
Porto Santo Stefano c'è un parcheggio per camper
piuttosto discosto dal centro, ma comunque, utile. Non è
però un posto ameno e così decidiamo di trovarne
uno. Ci fermiamo ai margini della pineta lungo il tombolo
della Giannella. È uno dei tanti spiazzi lungo la
strada, dove si parcheggia per poi raggiungere il mare che
si trova proprio dietro la pineta. Non c'è nessuno,
a parte una coppietta in auto che purtroppo disturbiamo
col rombo sferragliante di Ettore. Il posto è riparato
dal vento e ci permette di cenare in tutta tranquillità.
È anche vietatissimo ai camper e così decidiamo,
per non incorrere in sanzioni, di spostarci ad Orbetello
dove c'è un'area di sosta, scomoda per visitare il
paese, ma valida per dormire.
Il problema è che, subito dopo aver percorso l'istmo
che collega Orbetello con l'Argentario, scorgiamo un invitantissimo
parcheggio ai margini della laguna. È vietato ai
camper, ma ne vediamo parcheggiati diversi e così
pensiamo, visto anche il fuori stagione, che se ci fermiamo
per dormire non ci saranno problemi
La mattina dopo,
alle 8,30, il Comune di Orbetello si era già arricchito
di qualche centinaio di euro in più con le multe
elevate a tutti i mezzi parcheggiati
. Compreso, ovviamente,
il nostro
16
marzo 2003
Oltre alla sorpresina della multa, la mattina ci svegliamo
con una costante di questo viaggio: il vento forte. Anzi,
più che forte! Una vera e propria bora triestina!!!!
Mariano non riesce proprio a prenderla con filosofia ed
il morale, in generale di tutti, si abbassa ancora quando
raggiungiamo le cascate di acqua solforosa di Saturnia.
Il bagno nelle acque calde, nonostante il vento, sarebbe
possibile, come ci confermano le decine di persone che vediamo
dalla strada nell'acqua. Ma l'unico posto dove lasciare
il camper è nella stradina di accesso ed è
già piena di camper e di auto. Proprio non ce la
sentiamo di parcheggiare troppo lontano, con il rischio,
dopo un bagno caldo, di essere congelati dal vento gelido
e così ripartiamo subito per Pitigliano dove nella
parte alta del paese si può sostare e pernottare.
Anche qui però la visita viene fortemente ostacolata
dal vento e non ci resta che rifugiarci in camper (io per
la verità non ero nemmeno sceso) e consumare il pranzo.
Il
ritorno avviene dall'entroterra, dopo aver imboccato, dopo
Sorano, la Cassia. Da qui prendiamo il raccordo Siena-Firenze
e poco dopo ci fermiamo al bellissimo borgo medievale di
Monteriggioni. Il castello circondando da mura turrite è
suggestivo ed il borghetto molto bello e curato. Parcheggiamo
nell'ampio prato sottostante le mura, dove non si potrebbe,
a quanto mi risulta, ma dove comunque i camper sono tollerati.
La cena la consumiamo a Certaldo Alto. Qui, con il camper,
proprio non si dovrebbe venire, ma noi, utilizzando una
stradina stretta e ripidissima, che imbocchiamo nella parte
nord del paese, raggiungiamo il parcheggio che si trova
proprio alle porte del bel paesino in mattoni rossi, luogo
del Boccaccio. Avevamo sperato di non incrociare macchine
lungo la stradetta e ci è andata bene.
Il
viaggio finisce qui; dopo la cena e la visita ad una incantevole
Certaldo by night in un clima a dir poco invernale.
Il ritorno avviene via Fucecchio e Altopascio e verso le
22,30 siamo di nuovo a Segromigno.