Siamo
in quattro. Io e mia moglie con gli amici Ariella e Giancarlo.
Per Giancarlo si tratta di un ritorno. Infatti, negli anni
'60 ha lavorato per qualche tempo a Casablanca e vorrebbe
ritrovare quei posti.
Come sempre abbiamo fatto incetta di depliant e materiale
vario, a febbraio, alla Bit alla Fiera di Milano. Il Camper
(Elnagh Trophy 5.35 a benzina) lo abbiamo da tre anni. Siamo
già stati in Turchia, Grecia e Tunisia, quest'anno
invece MAROCCO.
ITINERARIO
DIARIO
DI BORDO
15/16/17 giugno 1996, sabato/domenica/lunedì, 1/2/3°
giorno
Km.gg.
Km.
tot.
Notte
a
Parcheggio
2193
2193
Autostrada
Autostrada
Prima
di partire credevo di aver controllato tutto, camper equipaggiamento
e documenti. Dopo 200 metri si rompe il tubo di scarico
della marmitta del camper. Il meccanico per fortuna rimedia
abbastanza in fretta. Possiamo partire? Sì. Ma dopo
cinque chilometri, in autostrada, mi accorgo di aver dimenticato
i nostri passaporti. Bravo!! Per fortuna che saranno i soli
momenti critici di tutto il viaggio.
I primi tre giorni sono stati abbastanza monotoni in quanto
passati tutti in autostrada, sino ad Algesiras. Abbiamo
acquistato i biglietti per il Marocco per strada, così
non abbiamo fatto code al botteghino. Siamo sbarcati e abbiamo
dormito a Ceuta che, essendo ancora in Spagna, rimanda all'indomani
il passaggio di frontiera.
18
giugno 1996, martedì, 4° giorno
Km.gg.
Km.
tot.
Notte
a
Campeggio
47
2240
Tetouan
Martil
Il
passaggio di frontiera è stato abbastanza "veloce",
90 minuti circa (l'anno scorso, in Tunisia, oltre
tre ore). Poi siamo andati in cerca di un campeggio,
il primo dopo il lungo viaggio. In sostanza solo un
largo spazio verde, pochissimi gli ospiti. In particolare
i servizi sono proprio indecenti, ma dovevamo rimettere
in ordine, pulire e riposare. E così abbiamo
fatto. Controllato tra l'altro il tubo di scarico.
Tutto ok. Il lavoro fatto dal meccanico prima di partire
ed il particolare legaccio fatto da noi durante una
sosta in autostrada l'hanno bloccato bene.
19
giugno 1996, mercoledì, 5° giorno
Km.gg.
Km.
tot.
Notte
a
Parcheggio
278
2518
Fès
Fès-piazza
Oggi abbiamo visitato Fès, la più antica
città imperiale. Arrivati in un parcheggio siamo
stati subito assaliti da "guide" di tutti i tipi.
Naturalmente tutti parlano in italiano. Abbiamo scelto la
guida che poi si è rivelata buona. Ci ha fatto visitare
la medina che con le sue viuzze strette è piena di
negozi d'ogni genere. Vi è anche un bar con la diretta
di una partita dell'Europeo di calcio. Giancarlo ha voluto
vedere un luogo dove vendono tappeti. Ci hanno srotolato
decine di tappeti sperando in un nostro acquisto. Ha sì
acquistato, ma una tovaglia di pizzo. La guida, su nostra
richiesta ci ha portato alla Rue des Teinturiers. Grandi
vasche piene dei vari colori ove vengono immerse le matasse
per essere colorate. Odori molto forti e caratteristici.
Poi con il camper abbiamo fatto il giro delle mure e, da
un punto panoramico, abbiamo ammirato la città al
tramonto. Da un manifesto leggiamo di un ristorante che
offre, oltre alla cena, anche uno spettacolo danzante. L'abbiamo
visionato prima, era un posto molto bello e tipicamente
arabo, ma anche un po' caro. Comunque ci siamo fatti tentare
e n'è valsa la pena, più per lo spettacolo
che per il mangiare. Costo 263.000 in quattro. Questa notte
abbiamo dormito in una piazza vicino alle mure.
20
giugno 1996, giovedì, 6° giorno
Km.gg.
Km.
tot.
Notte
a
Campeggio
266
2784
Salé
La
Plage
Itinerario
verso Meknès. Sosta a Volubilis per vedere il
più importante sito archeologico del Marocco,
le rovine di una città romana di 2000 anni fa.
Oltre agli archi, case, statue, ci hanno colpito particolarmente
gli stupendi mosaici che ancora si possono ammirare.
In questo luogo abbiamo trovato un pullman di italiani
in tour per il Marocco. A Meknès, siamo nel primo
pomeriggio ed il caldo si fa sentire, troviamo anche
qui una "guida" (ieri era migliore) e visitiamo
la medina. Causa l'orario non vi era molta gente per
le stradine. Molto bella la porta più importante
delle mura: Bab el-Mansour. La serata e la notte l'abbiamo
trascorsa in campeggio (abbastanza buono) a Salè.
21
giugno 1996, venerdì, 7° giorno
Km.gg.
Km.
tot.
Notte
a
Campeggio
75
2859
Skirat
Plage
Skirat
Plage
Salè
e Rabat, la capitale del Marocco, sono divise solo da
un fiume, pertanto oggi abbiamo percorso pochissimi
chilometri quasi tutti per andare a vedere i giardini
esotici nella vicina città di Sidi Bouknadel.
Abbiamo passato la mattinata in mezzo al verde ben tenuto
e ordinato con piante provenienti da tutto il mondo.
Poi, ritornati a Rabat, abbiamo visitato il grande piazzale
con la Torre Hassan ed il Mausoleo di Mohammed V. Un
mausoleo bellissimo, tipicamente arabo, fatto con i
migliori materiali esistenti (marmo italiano). Il sarcofago
che vi è all'interno è custodito da un
imam che recita preghiere 24 ore su 24. Pomeriggio dedicato
al resto di Rabat, con i grandi viali, le mura di un
caldo color ocra e soprattutto il palazzo Reale. Ci
si può avvicinare solo a piedi; le macchine (ed
il camper) non può né transitare né
essere visibile nell'immenso stradone, noi l'abbiamo
nascosto dietro una palazzina. Ci siamo avvicinati vicino
all'ingresso e basta più di così
non si può vedere, peccato. Poi siamo andati
a cercare il mare (oceano), lungo l'autostrada verso
Casablanca. Acquisti di prodotti alimentari in un buon
supermercato. Sosta in campeggio.
22
giugno 1996, sabato, 8° giorno
Km.gg.
Km.
tot.
Notte
a
Parcheggio
114
2973
Casablanca
Piazzale
Lungomare
Al
mattino giro in bicicletta sulle rocce che costeggiano
questo tratto di mare. Splendido, calmo, abbastanza
caldo da farci il bagno. Nella mattinata siamo arrivati
a Casablanca, la città ove Giancarlo vi ha lavorato
trent'anni fa. Lui è molto emozionato, noi siamo
tesi intuendo quello che può provare. Abbiamo
cercato e trovato la zona nella quale viveva. Solo dopo
abbiamo cominciato a visitare Casablanca. Una bella
città, moderna senza dimenticare che siamo in
Africa. Quello che ci ha colpito di più per la
bellezza è stato la moschea Hassan II°. Inaugurata
due anni fa, i piazzali che la circondano, già
molto belli con fontane a gogò, sono ancora in
completamento. L'interno della moschea, visitabile in
determinati giorni ad orari e solo con guide autorizzate,
è splendida, incredibilmente bella. La guida
(piuttosto cara ma ne valeva la pena), in italiano,
ci ha spiegato veramente molto bene sia il luogo ove
eravamo sia il significato di ciò che vedevamo.
Nella serata passeggiata sul lungomare pieno di ristoranti
e punti di ritrovo. Cena e notte in un piazzale vicino
al mare.
23
giugno 1996, domenica, 9° giorno
Km.gg.
Km.
tot.
Notte
a
Campeggio
257
3230
Safi
Safi
Giornata di trasferimento verso sud con soste laddove
il mare era facilmente raggiungibile. La costa è
quasi tutta frastagliata e rocciosa. Quando troviamo il
punto adatto io faccio il bagno, gli altri lo trovano freddo A
mezzogiorno siamo arrivati a El Jadida ove al porto vi è,
oltre al mercato del pesce, le bancarelle funzionanti come
ristoranti. Ne abbiamo subito approfittato per una bella
mangiate di pesce fresco. Nella serata arriviamo in un campeggio
che sembrava "fuori stagione", ma era buono e
ben alberato.
24
giugno 1996, lunedì, 10° giorno
Km.gg.
Km.
tot.
Notte
a
Campeggio
313
3543
Agadir
Agadir
Prima di partire verso Agadir, abbiamo visitato un po'
Safi, ed in particolare i tanti negozi di ceramiche di cui
questa città ne va fiera. Abbiamo fatto acquisti.
Poi via verso Agadir ove arriviamo nella serata. Ne approfitto
per affermare che le strade sono tutte buone o ottime e
con poco traffico; ne deriva che i trasferimenti si possono
fare in completa tranquillità. Il campeggio è
molto grande, centrale alla città, e non lontano
dal mare. Buono. Pochi posti liberi. Servizi così
così.
25
giugno 1996, martedì, 11°giorno
Km.gg.
Km.
tot.
Notte
a
Campeggio
28
3571
Agadir
Taghazout
Giornata passata in giro per Agadir e dintorni. La città
non ha offerto nulla di eccezionale. La costiera, tutta
piena di alberghi frequentatissimi, copre quasi completamente
l'accesso al mare, pertanto possiamo dire di averlo visto
poco. Passeggiando ci ha avvicinato un italiano, grosso
produttore di olio in Italia, che ci ha spiegato parecchio
della città e della sua vita. Anni fa ha deciso di
trasferirsi ad Agadir soprattutto per il buon clima che
qui dura tutto l'anno. Nel pomeriggio abbiamo cambiato campeggio.
Volevamo il mare. Siamo sì vicino al mare, ma purtroppo
con servizi pessimi. Inoltre i rubinetti dell'acqua, mancando
le pompe all'impianto, erano a trenta centimetri da terra,
con grosse difficoltà per fare il pieno al camper.
26
giugno 1996, mercoledì, 12° giorno
Km.gg.
Km.
tot.
Notte
a
Parcheggio
129
3700
Agadir
Spiazzo
sopra la città
Dal
Libro Verde Touring avevo letto di una zona un po' all'interno
con delle cascate. Ci siamo andati. La zona si trova
a Imouzer Des Ida Outaname (regione abitata dalla tribù
berbera degli Outaname), 60 chilometri in leggera salita.
Strada asfaltata ma molto stretta. Un altro mondo rispetto
a quanto visto sinora. Al termine della strada, la cittadina
è contornata di montagne e da una fittissima
vegetazione. Camminando un po' siamo arrivati alle cascate.
Molto belle e alte. Con tanti turisti. I giovani del
posto, in cambio di una mancia, si tuffavano in un vortice
formato dalle acque. Una giornata passata in modo particolare.
Nella serata siamo tornati ad Agadir. Cena in ristorante.
Rispetto a Fès abbiamo pagato la metà,
140.000 in quattro. Però questa volta solo ristorante,
buono, ma senza lo spettacolo. La notte invece l'abbiamo
passata su uno spiazzo roccioso sopra la città,
spiazzo che nei mesi di marzo/aprile viene occupato
dai camper. Mi è stato raccontato che, in quel
periodo, di camper in Marocco ed in particolare ad Agadir
ve ne sono moltissimi.
27
giugno 1996, giovedì, 13° giorno
Km.gg.
Km.
tot.
Notte
a
Campeggio
222
3922
Tiznit
Tiznit
Dopo Agadir abbiamo proseguito ancora verso sud, in
cerca del deserto che si spinge verso il mare. Un po' l'abbiamo
trovato, ma ci volevano più giorni di ferie per arrivare
sino a Tan Tan Plage, cioè al confine sud del Marocco
(ed a noi ci manca ancora Marrakech, la valle delle rose,
Merzouga, ecc.). Ho fato il bagno combattendo contro le
forti onde dell'oceano a Mirhleft, 29° parallelo sud,
davanti alle isole Canarie. Zona ottima per i surfisti.
Pomeriggio di assoluto riposo davanti al mare. Nella serata
siamo arrivati a Tiznit. Una città tutta circondata
dalle mure e conosciuta in Marocco perché ha un famoso
souk di gioiellieri. Naturalmente in serata è stato
motivo di una nostra visita, compreso il mercato alimentari
anche in questo caso ben rifornito. Buono il campeggio tenuto
molto bene con buoni servizi e soprattutto pulito.
28
giugno 1996, venerdì, 14° giorno
Km.gg.
Km.
tot.
Notte
a
Campeggio
122
4044
Tafraoute
Tafroute
Dopo
un ultimo giro per la città, partenza per l'oasi
di montagna di Tafraoute. Più di cento chilometri
su e giù per le montagne, strade strette e tortuose
con pochissimo traffico. Altitudine massima 1100 msm.
Abbiamo fatto diverse soste per ammirare il panorama,
sempre diverso ma sempre bellissimo. Vegetazione bassissima,
quasi solo cespugli e piante basse. Cielo azzurro ed
una luce mai vista prima d'ora. Un vero spettacolo.
Tafraoute, proprio come un'oasi, a 1000 metri, è
piena di palme e all'ora del tramonto (abbiamo cercato
la posizione migliore) il tutto è stato avvolto
di una luce particolare. Abbiamo scelto bene a voler
arrivare sino a qua. Campeggio mediocre. Alla sera abbiamo
mangiato in un ristorante sotto una tenda. Il pranzo
è stato una "tajina" (il nome deriva
dalla ciotola nel quale è servito), un piatto
veramente delizioso. Peccato che eravamo gli unici ospiti
del ristorante. Qui alla sera a 1000 metri di altezza
fa abbastanza freddo.
29
giugno 1996, sabato, 15° giorno
Km.gg.
Km.
tot.
Notte
a
Campeggio
389
4433
Marrakech
Municipal
Tappa
lunga oggi. Scesi da Tafraoute ad Agadir, abbiamo subito
preso la strada verso Marrakech attraverso il passo
Tizi Maachou a quota 1700 metri. Nonostante la lunghezza
un viaggio tranquillo. La prima parte in mezzo alle
montagne, diversi i laghetti trovati. Si è visto
ancora la battitura del grano fatta con i bastoni come
anche da noi una volta. La seconda parte in pianura,
assolata e calda. Poi Marrakech. Il camper in campeggio
e, visto l'orario, abbiamo preso in affitto una carrozzella
con la quale abbiamo fatto il giro delle mure al tramonto.
Ne valeva veramente la pena. Il colore ocra delle mure
e dei palazzi aveva un sapore fiabesco. In città
abbiamo visto per la prima volta le cicogne. Il giro
in città è stato abbastanza lungo e solo
a sera inoltrata il calesse ci ha riportato in campeggio.
Una buona cena ed un meritato riposo.
30
giugno 1996, domenica, 16°giorno
Km.gg.
Km.
tot.
Notte
a
Campeggio
000
4433
Marrakech
Municipal
Oggi
sono di cattivo umore. Per colpa mia, nella mattinata,
siamo rimasti in campeggio. Nel primo pomeriggio, a
piedi, siamo andati in centro. Nel "centro"
più celebre del Marocco, piazza Jemaa el Fna.
Avevo letto e sentito incredibili cose di questa piazza
e sono proprio tutte vere! Uno spiazzo enorme che pian
piano si riempie di gente di tutti i tipi. Saltimbanchi,
incantatori di serpenti, giocolieri, dentisti, acrobati,
venditori d'acqua, cantastorie. Poi una fila di bancarelle
che vendono di tutto, ma soprattutto da mangiare. Naturalmente
per qualsiasi spettacolo vogliono "bakshis",
la mancia e sono anche insistenti, soprattutto per farsi
fotografare. E' meglio acconsentire. Abbiamo visitato
il souk che è suddiviso per tipo di mercanzia.
Poi abbiamo visto dall'esterno la moschea ed il minareto
della Koutoubia (lavori in corso). Visitato la medersa
(scuola coranica) Ben Youssef e le Tombe Sadiane (all'interno
tra l'altro un bellissimo giardino). Passato davanti
al celeberrimo Hotel La Mamounia. Verso sera siamo ripassati
dalla piazza Jemaa el Fna sempre più movimentata
e piena di gente. Anche dopo cena vi siamo ritornati.
Si faceva fatica a camminare in particolare nei pressi
dei ristoranti all'aperto. Siamo saliti sulla terrazza
di un bar a berci una birra ed a goderci lo spettacolo
sotto di noi.
1
luglio 1996, lunedì, 17° giorno
Km.gg.
Km.
tot.
Notte
a
Campeggio
232
4665
Ouarzazate
Municipal
Alle
sette del mattino giro delle mura in bicicletta, tanto
per svegliarsi. Da oggi coroniamo un altro degli obiettivi
di inizio viaggio: andare al sud nel deserto. Andiamo
a Ouarzazate. Fuori Marrakech si sale verso il passo
Tizi-n-Tichka a 2260 metri sul mare. Siamo nell'alto
atlante e, sulla vetta delle montagne, si intravvede
ancora la neve. Durante l'inverno queste strade vengono
bloccate proprio per la neve. Un paesaggio spoglio punteggiato
da Kasbe e piccoli villaggi. Cielo azzurrissimo e senza
nuvole. Due "venditori" di minerali ci offrono
una pietra tagliata in due sicuramente di natura minerale
anche se molto colorata. Un po' tropo colorata, ma molto
bella e l'abbiamo acquistata. Ho saltato un rifornimento
e la benzina sta finendo (200 chilometri senza stazione
di servizio). In discesa ho "risparmiato"
la benzina e ci è andata bene. Sempre in discesa
siamo stati fermati da una persona ferma che si è
dichiarato in panne con la macchina. Ci dà un
indirizzo per avvertire la sua famiglia. Come temevamo
era un trucco perché, arrivati alla famiglia,
la stessa ci ha accolto con il classico thè ma
soprattutto per venderci i tappeti. Cose marocchine.
La temperatura è salita di molto qui a Ouarzazate:
40° gradi anche se molto ventilati. Visitato la
città con la sua Kasba ed i soliti negozi. Sosta
doccia e cena in campeggio.
2
luglio 1996, martedì, 18° giorno
Km.gg.
Km.
tot.
Notte
a
Albergo/Campeggio
391
5056
Erfoud
Kasbah
Tizini
Giornata
fantastica, ma la nostra tabella di marcia e la voglia
di arrivare al deserto di Merzouga ci ha fatto fare
troppi chilometri. Fuori da Ouarzazate inizia la valle
del Dades, la valle delle rose. A maggio deve essere
una zona incredibile di colori; moltissimi i negozi
che vendono essenze e profumi di tutti i tipi. Seguono
poi le Gole del Dades, con montagne incredibilmente
scolpite. La valle e le Gole del Todra. Tutto il panorama
è assorbito dal colore ocra del deserto roccioso,
tagliato dal verde intenso del fondovalle percorso dal
fiume Todra. Oasi di Tinegrir, visto dall'alto sembra
una tavolozza con una pennellata di verde. E poi c'è
il blu del cielo!!! In cima alla valle si lascia il
camper e si guada il fiume per andare a bere una birra
o un thè in un albergo-ristorante sul fiume stesso
nel silenzio più assoluto. Dopo si scende verso
Erfoud, che è la nostra meta, anche se ancora
lontana. Da notare che verso sud il sole cala prima
e alle otto era praticamente notte. Finalmente arriviamo
a Erfoud e, dopo qualche indecisione, ci fermiamo ad
un albergo che fa anche da campeggio. Ma soprattutto
aveva la piscina!!! Eravamo gli unici ospiti e, dopo
un bagno ristoratore, ci hanno servito la cena a bordo
piscina. Tutto ottimo. E' stata una giornata lunga ma
fantastica; dai panorami mozzafiato, dai colori mai
visti. Con la ciliegina della cena a bordo piscina.
E domani Merzouga. A proposito, tramite i camerieri,
abbiamo già trovato la guida per domani. Buonanotte.
3
luglio 1996, mercoledì, 19° giorno
Km.gg.
Km.
tot.
Notte
a
Sosta
114
5170
Merzouga
Deserto
L'appuntamento
con la guida è per il primo pomeriggio. In mattinata
abbiamo visitato Erfoud e Rissani. Mercatini e panorami
mozzafiato. Siamo proprio ai margini del deserto. Nel
pomeriggio si parte. La guida parla francese e anche
un po' d'italiano, ci capiamo senza problemi. Fondo
della pista duro e ricoperto di sabbia. Ci aspettano
circa 50 chilometri di pista. Per me è la prima
volta, ma il viaggio si preannuncia senza problemi.
Sosta in pieno deserto per acquisto di minerali che
qui si trovano facilmente. Qualche foto. In lontananza
si cominciano a vedere le dune. Dopo un paio d'ore vi
arriviamo. La sosta è presso un, si fa per dire,
alberghetto (ma tanto siamo in camper) che di "buono"
ci offre la doccia. La temperatura del pomeriggio è
di 42°, mica male. Naturalmente veniamo contattati
per un giro in cammello sulle dune. Che accettiamo.
Le dune, alte circa duecento metri, sono di sabbia finissima
e rossa. Il nostro giro prosegue sino al tramonto. Non
dimenticheremo mai questi meravigliosi colori e questo
assoluto silenzio. Grazie anche al cammelliere abbiamo
fatto delle ottime foto. La cena al "ristorante"
è stata movimentata dalla presenza di uno scorpione
che è passato a mezzo metro dei nostri piedi
Prima di addormentarci abbiamo visto la volta stellata.
Notte senza luce e perciò buio completo. Sopra
di noi miliardi di stelle, anche in questo caso, come
per il deserto, non lo dimenticheremo mai. Non è
nemmeno paragonabile a quelle che si possono vedere
in alta montagna. A mezzanotte a nanna. Fa freddo, 10°.
4
luglio 1996, giovedì, 20° giorno
Km.gg.
Km.
tot.
Notte
a
Campeggio
400
5570
Ifrane
International
Per
me sveglia molto presto. Per fotografare l'alba. Non
vi sono state le stesse emozioni del tramonto e della
notte stellata. Ma i colori pastello dell'alba faranno
parte anche loro dei nostri ricordi. La nostra guida
ci ha portato a visitare anche l'oasi di Merzouga. Quanti
bambini!!! L'acqua portata attraverso dei canaletti
ed il caldo permette la coltivazione di svariati prodotti.
Ritornati ad Erfoud, siamo stati ospiti a bere un thè
a casa della nostra guida (Hamed il suo nome) nel "centro"
della città. Due locali, una doccia, nessun mobile
a parte il televisore, molti tappeti. Per fornello avevano
quello da terra ad una fiamma come si usa in campeggio
in tenda. E pensare che ci aveva raccontato di essere
di famiglia artigiana (mobili), pertanto di stare bene.
Partenza verso nord sempre in zona desertica. Caldo
sino a 45°. Sosta a Er Rachidia prima per farci
una doccia altamente ferrosa da un forte getto trovato
per strada, poi in un oasi denominata "Sorgente
Blu" con piscina e campeggio incorporato. Il tutto
incassato rispetto al piano stradale e naturalmente
molto fresco. Dopo qualche centinaio di chilometri di
montagna ma su strada buona (il passo a 2178 metri di
Col du Zed) siamo arrivati alla foresta di cedri di
Ifrane a 1650 metri. Dopo il deserto essere al "fresco",
non ci sembrava vero.
5
luglio 1996, venerdì, 21° giorno
Km.gg.
Km.
tot.
Notte
a
Campeggio
331
5901
Al
Hoceima
Plage
El-Jamil
La
nostra meta di oggi è il mar mediterraneo. E
precisamente Al Hoceima. Dopo aver attraversato Fès,
che avevamo visitato all'inizio, puntiamo decisamente
verso nord. Il percorso è su una strada di seconda
categoria in continui saliscendi collinari in mezzo
al verde. Sembra tutta lavanda. Ad un certo punto veniamo
seguiti e spesso superati da macchine. Gli occupanti
ci facevano dei segni che non capivamo. Ci siamo un
po' preoccupati, ma siamo sempre andati avanti senza
fermarci. All'incrocio con la strada statale ci ferma
la polizia (cosa abbastanza normale) alla quale spiegano
quanto da noi rilevato. Con nostra massima sorpresa
ci hanno detto che volevano venderci la marijuana. ?!?!
Ecco cos'era, marijuana e non lavanda. Andiamo al mare
6/7
luglio 1996, sabato/domenica, 22/23° giorno
Km.gg.
Km.
tot.
Notte
a
Campeggio
000
5901
Al
Hoceima
Plage
El-Jamil
Due giorni al mare. Un buon campeggio, una bella spiaggia,
il mare incastonato tra le rocce. Anche la cittadina, su
un cocuzzolo, è molto bella, piena di negozi e mercati.
Con la bicicletta mi sono divertito. Ormai questa vacanza
marocchina è quasi finita.
8/12
luglio 1996, lunedì/venerdì, 24-28° giorno
Km.gg.
Km.
tot.
Notte
a...
Parcheggio
2119
8020
Casa
Casa
Viaggio
di ritorno parzialmente diverso rispetto all'andata.
Il traghetto l'abbiamo preso a Melilla dopo averci passato
la dogana (è un'enclave spagnola come Ceuta).
Arriviamo ad Almeria dove pernottiamo lungo la costa.
In partenza, prima del traghetto, c'è stato anche
il controllo dei cani antidroga Sosta a Barcellona
con passeggio sulle Ramblas con paella incorporata.
Ottima. Notte al porto. Terza giornata conclusa sulla
lunghissima spiaggia di Séte. Qui prendiamo l'ultimo
sole anche la mattinata successiva; solo nel pomeriggio
si riparte. Quarta serata col magnifico tramonto alle
Calanches de l'Esterel non lontano da Cannes. Quinta
notte a casa. Fine del viaggio. (La foto del tramonto
è diventata l'icona di questo nostro viaggio
in Marocco.)