MESSICO - 7-27 FEBBRAIO 2004
di Giancarla
Finalmente ci sono riuscita….Dopo
sette anni ritorno in Messico un paese che mi è rimasto
nel cuore! Il viaggio è fatto tutto con i bus locali
e alla mano la guida della Lonely Planet. Siamo in cinque:
io Giancarla, Roberto, farà il reportage video, Mario,
Marinella, Ilaria
07/02/04 - Partenza da Monfalcone
alle 04.30 con pulmino noleggiato fino a VE –il volo
parte alle 08.00 via Madrid - arrivo a Mexico City alle
17.30. Arriviamo in aeroporto e prendiamo un taxi, di quelli
autorizzati, e arriviamo all’Hotel Metropolitan dove
abbiamo prenotato dall’Italia le prime due notti.
Dopo aver depositato gli zaini in stanza andiamo al ristorante
per un brindisi d’arrivo con tequila Don Julio. Quattro
chiacchiere e via a disfare le valigie e tutti a nanna.
08/02/04 – L’Hotel
è a due passi dall’Alameda Central dove ci
fermiamo a scattare qualche foto e a comprare le “targete
telefoniche” per avvisare a casa che siamo arrivati
sani e salvi.Prima tappa Palacio de Bellas Artes (la domenica
l’ingresso ai musei è gratuito) per ammirare
oltre agli interni i bellissimi murale di Diego Rivera tra
i quali il famoso “El Hombre Contralor de l’Universo”,
sono veramente splendidi. Oggi Mexico city probabilmente
è meno caotica perché è domenica e
la cosa non ci dispiace per niente, ma lo smog si sente
ugualmente e un po’ anche l’altitudine (è
a 2240m). La Torre Latino America è qui a due passi
ma ora non abbiamo voglia di salire fin su…forse poi.
Passeggiando per Avenida 5 de Mayo ci avviciniamo alla Plaza
de la Constituciòn, comunemente chiamata Zocalo,
con la sua bellissima Cattedrale e i palazzi circostanti.
La Cattedrale è veramente imponente e lo Zocalo pieno
di vita. Entriamo nella Cattedrale: maestosa! …e per
iniziare bene il viaggio abbiamo anche ricevuto la benedizione
del vescovo….meglio di così!Dopo un giro all’interno
usciamo e ci fermiamo sullo Zocalo dove ci sono sempre degli
spettacoli che imitano le vecchie danze indigene con costumi
e copricapo di piume multicolori. Continuiamo nel nostro
giro entrando nel Palacio National dove ammireremo altri
murale di Diego Rivera che illustrano la civiltà
del Mexico dall’arrivo di Quetzacoatl (il serpente
piumato) fino all’arrivo dei conquistadores e alla
rivoluzione del 1910. Uscendo dal palacio National c'immergiamo
nelle bancarelle e nel caos dei mercatini circostanti la
Cattedrale: qui possiamo trovare di tutto e i venditori
provengono da tutte le parti del Mexico per vendere i loro
manufatti, ci imbattiamo in riti di purificazione, le solite
danze in costume, giocolieri e acrobati e chi più
ne ha più ne metta. Bene facciamo una sosta e andiamo
alla Casa des Sirenas, posticino veramente grazioso, dove
beviamo la prima “cerveza” messicana, ci voleva
proprio! Ok, in marcia! Andiamo al Templo Mayor dove ci
sono le rovine di Tenochtitlan (l’originaria città
del Messico) e un bellissimo museo dove ammiriamo vari manufatti
rinvenuti sul luogo. Ritorniamo nel caos della piazza ed
è già ora di cena. Prima cena messicana! Io,
essendo già stata in Messico so già che mi
piace, speriamo anche ai miei amici, provo il pollo al mole
poblano…ha un gusto molto molto particolare ma a mio
parere dopo un po’ nausea. Bene tutti soddisfatti!
Ritorniamo in albergo stanchi morti, domani si va a Teotihuacan.
09/02/04 – Partenza
per Teotihuacan. Sempre in bus (la linea messicana di autobus
è eccezionale!) arriviamo e non ci fanno entrare….?!
Che succede? Per fortuna me la cavo un po’ con lo
spagnolo e mi spiegano che oggi tutti i siti archeologici
del Messico sono chiusi per una sorta di protesta, alcune
associazioni chiedono che i siti non siamo solo patrimonio
per turisti ma siamo soprattutto preservati e arricchire
la cultura del paese, Ok gita sfumata ci ritorneremo domani,
non ci resta che bere qualcosa, andiamo in un grazioso ristorantino
dove ci rinfreschiamo con l’immancabile cerveza allietati
dalla musica di tre “mariachi”, E’ stato
bello lo stesso, Torniamo a Mexico e facciamo un altro giro
per la città, oggi già più caotica,
e ritorniamo in albergo, ah dimenticavo ieri abbiamo prenotato
un altro albergo, meno costoso, siamo all’Hotel Habana
a due passi dal centro storico.
10/02/04 – Secondo
tentativo per visitare Teotihuacan: stavolta riuscito. Entriamo
in questi immenso sito e ci dirigiamo verso la Ciudadela
e i Palazzo di Quetzacoatl sulla cui sommità si ha
una prima visione dell’immensità del sito.
Ci avviamo verso la Piramide del Sol e iniziamo la salita
dei suoi 248 scalini e sarà il caldo, sarà
l'altitudine ma arriviamo su con il fiatone, c’è
da dire che gli scalini non sono proprio regolari: sono
alti e stretti. Il panorama da quassù è bellissimo!
Scendiamo e camminando su la Calzadas de Los Muertos (è
lunga 2 Km) arriviamo alla Piramide del a Luna che anche
se più bassa di quella del Sol la sua sommità
si trova alla stessa altezza poiché posta su un terreno
più elevato. Scaliamo anche questa piramide e rimaniamo
un po’ quassù a ricaricarci d’energia.
Piccolo sosta per il pranzo in un ristorantino nei pressi
del sito e si ritorna, durante il tragitto decidiamo di
andare alla Basilica de Guadalupe, luogo molto caro ai messicani,
dove si respira veramente un aria ricolma di fede. Arrivando
si scorge prima la nuova basilica e a fianco la vecchia
(senz’altro migliore) poi si può salire degli
scalini e si arriva fino al punto dove dicono sia apparsa
la Virgen Maria. Da quassù si ha un bel panorama
di Mexico city peccato che sia sempre avvolta dallo smog.
11/02/04 – Oggi si
va a Tula, quella che probabilmente fu la capitale della
antica civiltà tolteca. Sempre in bus partiamo la
mattina per essere al sito all’ora dell’apertura
evitando così di trovare troppa gente. Prendiamo
un taxi e arriviamo al sito che è molto meno spettacolare
di quello di Teotihuacan al di là delle statue dei
guerrieri alte 4,5 metri che si trovano sulla sommità
della Piramide B, l’originale di uno di questi è
custodito al Museo de Antropologia di città del Messico.
Ritorniamo a Tula città fermando per strada con un
semplice gesto della mano un peseros (in Messico funziona
così) e andiamo al terminal dei bus per rientrare
a Mexico. Durante il tragitto decidiamo di andare al Museo
de Antropologia passando per il Bosque de Chapatulpetec.
Arrivati a Mexico prendiamo la metropolitana (devo dire
molto semplice) e arriviamo al Bosque, purtroppo non abbiamo
molto tempo e non riusciamo a visitare questo polmone verde
della città e quindi ci dirigiamo verso il Museo.
Facciamo il biglietto (37 pesos ossia nemmeno 3 euro) ed
iniziamo il nostro percorso attraverso la storia del Messico
antico (all’interno del museo non si può usare
il flash quindi se si vuole fotografare è meglio
avere una pellicola 400 asa) con i suoi palazzi, le sue
statue, i suoi manufatti e lo splendido disco solare atzeco
che fa bella mostra nella sala mexica. Volendo guardare
tutto con più attenzione ci si potrebbe stare un
intera giornata. Bene è quasi buio e quindi ritorniamo
in albergo, ma come? Purtroppo non ci sono peseros che arrivino
fino al centro storico e la metropolitana la sera non è
consigliabile. Prendiamo un peseros che ci porta all’inizio
dell’Alameda Central e poi continuiamo a piedi fermandoci
a mangiare un tacos o un enchilladas.
E anche oggi abbiamo galoppato domani si riparte: destinazione
Cuernavaca.
12/02/04 – Solito bus
alla mattina e dopo un e ¼ siamo a Cuernavaca chiamata
la città dell’eterna primavera per il suo clima
particolarmente mite tutto l’anno. Alla stazione dei
bus un taxista si offre di accompagnarci ad un hotel che
lui conosce, ok accettiamo. L’Hotel 20 de Julio non
è proprio il massimo ma è in centro. Lasciamo
i bagagli e facciamo subito un giro per la cittadina coloniale.
Visitiamo il Palazzo de Cortés e l’adiacente
mercatino dove ovviamente iniziamo a contrattare per fare
qualche acquisto: è impossibile sottrarsi alla voglia
di comprare qualcosa dai colori così vivaci che mettono
allegria solo a guardarli. Passiamo per l’immancabile
Zocalo, che non ha una chiesa, infatti, Cuernavaca è
l’unica cittadina dove nello Zocalo non c’è
la Cattedrale. Ci dirigiamo verso Jardin Borda che fu la
residenza estiva di Massimiliano e Carlotta, non c’è
praticamente nessuno e c’è un silenzio strano
a confronto del caos di Mexico city. Ora andiamo verso la
Cattedrale che all’esterno è un po’ spoglia
ma rivela un interno bellissimo. All’interno del recinto
della Cattedrale troviamo altre due piccole chiese: il Tempio
de la Tercera Orden de San Francisco e la Capilla del Carmen.
Ritorniamo verso lo Zocalo per rinfrescarci e ci sediamo
al Restaurante Los Arcos dove la sera ci sono dei gruppi
che suonano dal vivo. Torniamo all’albergo per una
doccia e decidiamo di andare a cena a “la India Bonita”,
il locale è veramente bello con un giardino interno
molto curato e delle piccole mostre di artisti locali e
poi troviamo il ritratto de la India Bonita ossia l’amante
messicana di Massimiliano. Abbiamo mangiato veramente bene
con un servizio impeccabile e un prezzo ridicolo.
13/02/04 – Oggi Taxco,
capitale dell’argento. La cittadina si comincia a
vedere arrivando in bus, è abbarbicata sulle pendici
delle montagne ed è percorsa da strette viuzze di
ciottoli. Cominciamo a salire in queste piccole vie disseminate
di negozi che vendono argento veramente a prezzi convenienti.
Arriviamo alla Plaza Borda e visitiamo l’immancabile
cattedrale, la chiesa di Santa Prisca di stile barocco,
entriamo e veramente ti toglie il fiato….è
tutta dorata, in stile churrigueresco. Piccola tappa per
un refresco sulla terrazza di un bar e poi via a tuffarci
nuovamente nel dedalo di viuzze e senza accorgercene arriviamo
al mercato con tutti i suoi colori, la sua verdura, la sua
frutta che non possiamo fare a meno di assaggiare! E’
ora di rientrare a Cuernavaca, stasera si va cena in un
localino praticamente dietro alla Zocalo pieno zeppo di
gente.
14/02/04 - Partenza per Puebla.
Arriviamo alla stazione dopo circa 4 ore di bus e decidiamo
quale albergo scegliere. Optiamo per l’Hotel Real
S.Miguel che è un po’ fuori dal centro ma la
cortesia dei gestori è veramente straordinaria. Breve
rinfrescata e via verso il centro, durante il tragitto ci
fermiamo a mangiar qualcosa in un piccolo locali, per 3
tacos a testa ripieni e le bibite spendiamo la bellezza
dell’equivalente di 2 euro! Arriviamo al centro: ovviamente
lo Zocalo! Oggi è S.Valentino e in Messico è
sentito e festeggiato veramente molto, dappertutto ci sono
palloncini a forma di cuore e i negozi sono tutti addobbati
con cuoricini. Corriamo a visitare la cattedrale, veramente
imponente, peccato che l’interno sia un po’
buio. Usciamo e troviamo un caffè italiano: ovviamente
entriamo subito, ci voleva proprio dopo tutte le brodaglie
che abbiamo bevuto finalmente un vero cappuccino con tanto
di schiuma! Lo Zocalo è pieno di vita tra saltimbanchi,
pagliacci, ragazzi che fanno dimostrazioni di capoeira,
gente che suona, veramente un po’ di tutto, ci incamminiamo
verso Avenida 5 de Mayo per arrivare al Templo de Santo
Domingo dove all’interno c’è la Capilla
del Rosario: ti lascia a bocca aperta con le sue decorazioni
barocche e intonaci dorati: splendida!
A Puebla ci sono un infinità di chiese, impossibile
vederle tutte e poi, a dir la verità , dopo un po’
ci si stufa. Ormai è sera ma la piazza è sempre
animata e passando davanti al municipio scorgiamo all’interno
una manifestazione di danza ed entriamo: un bello spettacolo
di danze atzeche con costumi e copricapo di piume dai colori
sgargianti. Adesso è proprio ora di rientrare, abbiamo
un po’ di strada da fare.
15/2/04 – Ritorniamo
verso il centro in questa soleggiata domenica mattina ma
durante il tragitto pensiamo di andare a vedere il Fuerte
de Loreto che si trova sul Cerro de Guadalupe, parco che
si estende a 2 km. dal centro, niente di eccezionale. Torniamo
in centro e ribere un buon caffè italiano e a mangiar
qualcosa, Nel pomeriggio decidiamo di andare a Cholula,
dopo aver letto sulla guida che domani è chiuso e
noi martedì ripartiamo. A Cholula c’è
la piramide più grande del mondo, in fretta prendiamo
un taxi, contrattiamo e via . Arriviamo a Cholula ed entriamo
nel sito (i siti archeologici adesso si pagano anche la
domenica, fino allo scorso anno erano gratuiti) attraverso
dei tunnel sotterranei ed eccoci alla Piramide che però
non da la sensazione di essere la più grande del
mondo poiché ricoperta da vegetazione e sovrastata
dalla chiesa de Nuestra Senora de Remedios.
Ovviamente saliamo alla chiesa da dove si ha un bellissimo
panorama di Puebla. Usciamo da sito e troviamo un piccolo
mercatino indio dove ovviamente ci fermiamo un po’.
Prima di prendere il bus per tornare a Puebla ci fermiamo
a bere qualcosa al bar La Lunita che è un posto veramente
grazioso pieno di oggetti di ogni genere con affreschi sui
muri e anche le firme delle persone che sono passate, mi
ricorda un po’ La Bodeguita del Medio di L’Havana.
Torniamo all’albergo come al solito stanchi morti
domani si riparte.
16/02/04 – Oggi si
va a Oaxaca e durante il tragitto ci imbattiamo nella prima
pioggia ma del resto stiamo attraversando la Sierra. Arriviamo
a Oaxaca dopo circa 4 ore e mezza e pernottiamo all’Hotel
Aurora e due passi dal centro. Oaxaca è una carina
città coloniale con le sue case colorate, i suoi
mercati e i suoi….scioperi. Infatti sotto gli archi
del Palazzo de Governo c’erano un gruppo di campesinos
che letteralmente campeggiavano protestando per la liberazione
di alcune persone secondo loro incarcerate ingiustamente
ma non ho capito per che motivo.
17/02/04 – Oggi giro
della città: ritorniamo in centro e ci imbattiamo
in un altro sciopero questa volta degli indios dei paesi
vicini, bisogna dire che gli scioperi qui sono belli, pieni
di colori con le donne con i loro costumi tradizionali e
le loro musiche caratteristiche, gli striscioni scritti
a mano e naturalmente colorati. Visitiamo la Chiesa di Santo
Domingo e ritorniamo a perderci nelle vie tra odori di cibo
e clacson. Girovagando ci troviamo al Mercato Juarez dove
letteralmente ci perdiamo tra i banchi di frutta e verdura,
spezie, souvenir, camicie, tappeti e tutto dai mille colori.
18/02/04 – Oggi decidiamo di andare
a Monte Alban (significa montagna bianca) antica capitale
zapoteca da dove si gode di uno stupendo panorama. Prendiamo
un bus che però ci ferma a circa 3 km dal sito, va
bene facciamoci questa passeggiata…Entriamo nel sito
e passiamo prima dal museo. Il sito ti dà una sensazione
di pace e c’è tanta energia. Qui nella Tomba
7 sono stati trovati ricchissimi tesori che sono esposti
nel museo de Las Culturas de Oaxaca. Torniamo in albergo
doccia veloce e via a cena.
19/02/04 - Decidiamo di noleggiare
una macchina andiamo a El Tule, piccolo paesino famoso solo
per il suo gigantesco albero che dicono il più grande
di tutte le Americhe e che ha più di 200 anni. Riprendiamo
la macchina e proseguiamo verso Mitla, grazioso paesino
dove andiamo a visitare le rovine zapoteche, all’uscita
ci fermiamo nell’ennesimo mercatino e ci perdiamo
a contrattare per riuscire a comperare tappeti e stole che
sono veramente bellissimi, sono tessuti a telaio o con una
specie di telaio che le donne tengono in vita. Sosta per
il pranzo e via verso Hierve El Agua (L’Acqua che
bolle) che dista circa una trentina di km da Mitla ma gli
ultimi 7 sono sterrati e qui ci si sente fuori dal mondo,
sembra di non arrivare mai e dopo aver attraversato un paesino
arriviamo a Hierve el Agua: il posto è un oasi di
pace e il panorama è meraviglioso, ne valeva la pena,
le montagne della sierra sembrano ricoperte da soffici coperta
dalle varie tonalità di verde e marrone e poi cactus
e palme ogni dove. Qui di turisti ce ne sono ben pochi poiché
su queste stradine un pullman non ci passa proprio. La rupe
che si vede da quassù è la cosiddetta cascata
pietrificata.
Purtroppo non riusciamo a vedere Yagul dobbiamo riportare
la macchina. Ultima sera a Oaxaca domani si va al mare!!!!
20/02/04 – Partenza
per il mare verso le 9.30 (volendo si può fare il
viaggio di notte ma costa più del doppio) arriviamo
a Huatulco verso le 18 e decidiamo di pernottare all ‘Hotel
Posada Arrecife.
Ultimi giorni di relax…per modo di dire…anche
qui ci muoviamo in continuazione. Il primo giorno andiamo
a Bahia La Entrega per il primo tuffo nell’Oceano,
il mare è bello e pulito anche se non come quello
della zona caraibica dello Yucatan, purtroppo c’è
abbastanza gente. Il secondo giorno prendiamo una lancia
che ci fa fare il giro delle baie, alcune sono raggiungibili
solo via mare. Prima tappa El Bufadero, praticamente l’acqua
entra in una grotta e con la forze delle onde quando ne
esce forma una specie di geyser, poi Bahia El Organo, Maguey,
Cacaluta, Chachacual e ci fermiamo a Playa La India, la
più bella, sabbia chiara e corallina e mare calmo
con varie sfumature di azzurro. Ci fermiamo un paio d’ore
ad arrostirci e si riparte verso Bahia San Agustin dove
facciamo un po’ di snorkelling e mangiamo un buon
piatto di camarones alla diabla. Bellissimo mangiare in
riva al mare con quest’acqua splendida e questo sole
che ..non so ma e diverso dal nostro! Terzo giorno ce ne
stiamo un po’ tranquilli visto il pieno di sole di
ieri, girovaghiamo un po’ per il piccolo centro e
poi andiamo a Bahia Santa Cruz, che non è niente
di speciale poiché c’è il porto.Quarto
giorno andiamo al mitico Puerto Econdido. La spiaggia è
infinita ma ci sono delle onde incredibili e fare il bagno
è un po’ pericoloso. Quinto giorno a Mazunte
a vedere il Centro Mexicano de la Tortuga (è chiuso
il lunedì e martedì) e poi a La Ventanilla
dove facciamo una gita in canoa fra mangrovie, coccodrilli
e uccelli acquatici ci resta un po’ di tempo così
andiamo a fare un tuffo a Playa Riconcito. Si ritorna a
Pochutla su un “colectivo” praticamente un camioncino
adibito pullman per prendere il bus per Huatulco. Sesto
giorno andiamo a La Bocana dove il rio Copalita finisce
in mare, il posto ha un fascino particolare, da una parte
fai il bagno nell’oceano e dall’altra nelle
acque dolci del rio….devo dire bello! Ah dimenticavo
a Huatulco noi ci fermavamo praticamente ogni sera a La
Pena, un localino grazioso il cui gestore è simpaticissimo
dove si beveva la bandera ossia lime tequila y sangrita
cioè i colori della bandiera messicana: verde bianco
e rosso.
27/02/04 - Purtroppo è giunto il
giorno della partenza peccato lasciare questo paese che
può darti delle emozioni veramente uniche. C’è
tutto ciò che una desidera: siti archeologici, flora
e fauna stupende, città coloniali coloratissime,
allegri mercati , baie splendide, cibi buonissimi e soprattutto
tanta cordialità da parte degli abitanti sempre sorridenti
e sereni…sarà il sole che splende sempre?
Hasta luego Mexico!