Viaggiare - Diari di Viaggio


NORVEGIA

di Sylvie Surmely

Viaggio effettuato in 3 settimane con 7.610km di percorrenza totali partendo da Nancy.

Danimarca:

Legoland - Billund:
parco di divertimenti costruito con i famosissimi mattoncini Lego (migliore del similare che si trova a Windsor ad ovest di Londra), piacevole per grandi e piccini! Non crediate di fare un affare comprando qui le confezioni di mattoncini : costano come altrove, se non di più. Parcheggio notturno davanti e a fianco dell'ingresso del parco.

Frederikshavn: porto d'imbarco per la Svezia, qui il costo della traversata è il più basso che abbiamo trovato (compagnia Stena Line): molto meno caro che la combinazione Germania-Danimarca e Helsingör-Helsingborg. In tre ore vi traghettano a Göteborg.


Svezia:

Non l'abbiamo visitata per mancanza di tempo, l'abbiamo soltanto attraversata sotto la pioggia.

Göteborg - Örebro - Västeras - Gävle - Sundsvall - Hudiksvall - Asele - Arvidsjaur

Arvidsjaur:
abbiamo visitato il piccolo villaggio lappone, i suoi "kator", (abitazioni) e i suoi "hârbren", (magazzini) e la chiesa in legno dipinto.

Circolo Polare
poco prima di Jokkmokk: per una modica somma potete entrare in possesso di un certificato che attesta il vostro passaggio al Circolo Polare.

Gällivare: dopo questa città abbiamo pranzato su una delle molte aree per pic nic che esistono in Scandinavia, fornite di servizi igienici e barbecue con riserva di legna tagliata che attende le vostre grigliate.

Jukkasjärvi: bel piccolo museo lappone.

Kiruna: si possono visitare le miniere, informarsi all'ufficio del turismo.

Parco d'Abisko: abbiamo costeggiato il lago Torneträsk e siamo arrivati in Norvegia.

 

NORVEGIA

Alla frontiera ci accoglie un meraviglioso paesaggio naturale.

Isole Vesteralen e Lofoten: la parte più bella del nostro viaggio, montagne a picco sul mare con splendide spiagge di sabbia bianca e case su palafitte. Ogni isola, ogni villaggio è una meraviglia e se il tempo vi assiste, vi ritroverete dentro una cartolina. Le isole sono collegate tra di loro tramite dei ponti gratuiti, tranne tra Melbu e Fiskebol dove c'è un servizio di traghetto e tra Lilleeidt e Napp dove esiste un tunnel sottomarino di collegamento. Attenzione, ovunque nelle isole e nel continente le pecore e le mucche sono in completa libertà, ci sono soltanto ogni 40-50 chilometri dei recinti di divisione per impedire che si allontanino troppo.

Hadsel: piccola chiesa esagonale in legno rosso, le chiese sono molto attraenti, in genere riscaldate e con un piccolo tavolino fornito di thermos per una bevanda calda.

Svolvaer: capitale delle Lofoten, è celebre per il Monte Svolvaergeita. Qui potrete fare compere nei diversi mini-markets. Da qui si può rientrare a Bodo, sulla terraferma, con 3 ore di traversata.

Henningsvaer: villaggio collegato adesso da due ponti e oasi di page, la strada che vi ci porta è piena di sorprese: non si immagina la bellezza degli isolotti, una vera meraviglia.

Napp

Nusfjord: minuscolo porto di pesca del 19mo secolo, nell'elenco del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, un piccolo gioiello nel suo scrigno. Una manciata di "rorbus" raggruppate in fondo al fiordo, dei gabbiani e qualche battello fanno di questo posto un piccolo paradiso sulla strada che conduce a Reine, graziosa minuscola cappella tutta dipinta di rosso.

Reine: viene indicato come un bel posto, ma poiché pioveva quando ci siamo passati, abbiamo tirato dritto.

A: l'ultimo paesino delle isole.

Moskenes: porto che permette di raggiungere Bodo con il traghetto con alcune ore di traversata.

Bodo: porto sul continente.

Tutti i fiordi sono uno più bello dell'altro.

Sul bordo di Sorfolda, bella area pic-nic con vista sul mare. Abbiamo lasciato il mare e i fiordi per percorrere il bel pianoro desertico di Lonsdal, attraversato a Stodi dal Circolo Polare, dove ogni turista lascia una traccia del suo passaggio erigendo un "monte della gioia", pila conica di piccoli sassi piatti. I mercanti del tempio sono lì per vendervi le loro mercanzie. La neve fa ancora la sua presenza tutt'attorno.

Ghiacciaio di Svartisen: prima di Mo i rana, potete ammirare questo ghiacciaio da vicino. A nord della città, nel posto chiamato Rossvoll, prendere verso l'aeroporto e le grotte, l'asfalto dopo circa 10km lascia il posto ad un bel sentiero carrozzabile per 20km (non disperate, non vi potete sbagliare, e la strada porta soltanto al ghiacciaio, attenzione sempre alle pecore) e arriverete al lago vicino ad un piccolo chalet. Abbiamo pernottato sul parcheggio, e non eravamo i soli, vi erano anche dei campeggiatori e dei globetrotters. Gli orari del battello che vi porta in cima al lago ghiacciato sono affissi all'imbarcadero, il percorso dura 30mn. Munitevi di scarpe comode (trekking o altro), maglione e K-ways (noi ci siamo portati anche l'occorrente per un pic-nic). Bisogna ancora risalire lungo la cascata per arrivare ad un magnifico paesaggio costellato di rivoli d'acqua inframmezzati da bouquet di fiori bianchi. C'è un altro lago (30mn) dove termina il ghiacciaio e navigano alcuni "icebergs", ancora uno sforzo e la risalita di alcune coste rocciose e potrete toccare il ghiacciaio celestino.

Attenzione, è indicato all'imbarcadero che non bisogna mai entrare dentro o sotto un ghiacciaio, essendoci già stati degli incidenti mortali. La natura è splendida e qui si è veramente lontani dalle flotte dei bus turistici. Ricordarsi l'orario di ritorno del battello: circa ogni ora. Potete anche raggiungere l'altro bordo del ghiacciaio, che è immenso, tramite la strada n°17 a nord, passando per Glomfjord, ma sarete obbligati a ritornare poi sui vostri passi: è un grande giro.

Mo i rana: acquisti.

Mosjoen: visitate il quartiere antico di Sjogata con parecchie vecchie dimore tipiche.

Cascate di Laksfors

Grong: vicino alle cascate di Fiskum e pesca di salmoni, un piccolo museo dedicato ai pesci, ma niente di eccezionale.

Sul bordo del fiume Namsem, bel parcheggio con servizi, tavoli da pic-nic e capanni per pescatori.

Trondheim: terza città della Norvegia, celebre per la sua maestosa cattedrale gotica di Nidaros (entrata a pagamento) vicino alla quale ci siamo parcheggiati per la notte. La città si visita a piedi, tranne il museo etnografico. Lungo il Nidelva, non dimenticate di dare un'occhio agli antichi magazzini delle merci. Vicino al fiordo si tiene un piccolo mercato del pesce.

Il Trondelag Folkemuseum è molto bello da visitare, all'ingresso viene fornita una piantina, si visitano diversi tipi di abitazioni (di pescatori, di operai), la piccola stavkirke di Hattdalen, un antico gabinetto dentistico … (utensili, attrezzi, la tessitura, modellini di battelli …) in tutto una trentina di costruzioni per una visita molto istruttiva. Piccolo centro commerciale con macelleria in centro città.

Dopo Andalsnes, abbiamo intrapreso la parte più vertiginosa del viaggio: la famosa Trollstigvei, strada dei Trolls, costruita sul fianco della montagna tra il 1930 ed il 1936: 11 tornanti su 7km e 900m di dislivello: veramente IMPRESSIONANTE!

Ci si può fermare a metà strada su un parcheggio vicino ad una cascata, dove dei trolls di legno di ogni misura vi aspettano per essere comprati. Ad alcune centinaia di metri dal parcheggio superiore, è sistemato un punto panoramico da dove si possono ammirare i tornanti appena superati. Alcuni km più avanti, un grande parcheggio vicino ad un campo di "monte-gioia" ci ha accolti per il pranzo.

Linge: traghetto per Eidsdal,

poi siamo scesi per la Strada delle Aquile, (attenzione, i freni bollono!) verso il celebre e fotografatissimo Geirangerfjord e la piccola città di Geiranger. Parcheggio davanti all'albergo sul bordo del fiordo, non lontano dal campeggio: piccolo negozio proprio a fianco. E' qui che ogni mattina, se il tempo lo permette, un idrovolante atterra e il pilota, molto simpatico e che parla inglese, vi propone un giro di 20mn e per massimo 5 persone, al di sopra del fiordo. INDIMENTICABILE… preparate la macchina fotografica perché ne vale veramente la pena. Altrimenti, potete prendere il traghetto tra Geiranger e Hellesylt (1h) e tornare; il traghetto sarà sempre molto meno caro che il "bateau-mouche" speciale per i turisti.

Lasciando la città, non dimenticate sulla salita, a Flydalsjuvet, di fermarvi e scattare LA foto del fiordo.

Bel lago ancora circondato dalla neve sul bordo del Djupvatn, dove vengono innalzate le tende lapponi. Nei boschi della zona, enormi funghi per il pasto serale.

Bella piccola chiesa ottagonale a Nordberg.

Lom: bella stavkirke di legno scuro, coronata da dragoni, intrecci di animali e leoni; l'interno è colorato contrariamente a quanto l'esterno è scuro.

Massiccio del Jotunheimen, culmina a 2.469m ed è ancora coperto di neve, la strada è fiancheggiata da muri di neve alti 2m, i numerosi lagi sono immersi nella nebbia e la temperatura è di 5°, ma il posto è bello ugualmente. Dopo 50km, la strada di Tortagro, che si getta letteralmente verso il mare, in una discesa rapida di 11km e 11 tornanti a ferro di cavallo: brivido niente male.

Sosta notturna sul bordo del Lustrafjord, che è l'estremità del Sognefjord.

Chiesa di Urne: si può raggiungere questa bellissima e antichissima stavkirke in due modi: o prendere la strada verso Urnes (60km A/R), oppure a Solvornsgalden, una piccola strada porta a Solvorn (5km) e da qui, un battello vi conduce a Urnes: la traversata è abbastanza cara, poi 10mn di camminata in salita. La chiesa è magnifica, spersa in una panorama grandioso, l'ambiente è bucolico. Belle foto da scattare salendo sui campi sopra la stavkirke, con veduta sul fiordo.

Kaupanger: traghetto per Revnes.

Valle incassata con ponti di legno, cascate e pescatori.

Borgund: altra stavkirke, più orgogliosa, più nobile di quella di Urnes. Noi l'abbiamo visitata sotto la pioggia e la sua figura era abbastanza particolare: GRANDIOSA.

Tra Borgund e Tyin, verso Oslo, paesaggio maestoso dove una immensa area di sosta, con zona pic-nic, piccoli ponti in legno, ci tende le braccia per la notte. La sera il termometro segna 6°.

Oye: minuscola stavkirke.

Oslo: i musei principali si trovano nella penisola di Bygdoy. Noi abbiamo parcheggiato il camper sul parcheggio del museo Fram, proprio a fianco dell'imbarcadero del traghetto che in 10mn porta in centro città, molo Radhusbygge, vicino il Municipio.

- il Frammuseet per chi si interessa alle gesta dei navigatori che partirono ad esplorare i poli, è un posto interessante, in quanto esso è costruito intorno al battello del celebre Amundsen.

- il Vikingskiphuset ospita tre eccezionali drakkars ritrovate in buono stato nella palude, e delle slitte scolpite.

- non abbiamo potuto visitare il grande Norsk Folkmuseum, a causa della pioggia .

- il centro città non ha niente di eccezionale, vi sono soltanto più negozi che altrove

- si può anche visitare il trampolino di lancio dove c'è un museo dedicato allo sci (noi non l'abbiamo visitato)

- visita interessante al Parco Frogner e Vigeland dove sono ospitate belle statue dalle forme particolari: deve piacere o no, noi abbiamo ammirato l'audacia dell'artista considerata la sua epoca (1943) e la relazione uomo-donna-bambino.

Kristiansand: porto d'imbarco. Ci arrendiamo a causa del tempo inclemente e decidiamo di lasciare la Norvegia per la Danimarca sperando di trovare un clima più accettabile.

Roros: non l'abbiamo visitata, ma sembra che questa antica città mineraria meriti una visita. Da vedere anche Bergen ed il suo celeberrimo Sogndalfjord, troppo lontano dal nostro itinerario.

Danimarca:

Essendo la costa occidentale troppo battuta da forti venti, ci siamo rifugiati sulla costa orientale, nel piccolo porto di Asa. La Danimarca è un paese piatto, e così abbiamo fatto delle grandi girate in bici nelle campagne e la sera degustavamo le cozze raccolte da noi sulla spiaggia.

Ribe: bellissima vecchia città danese, sulla costa occidentale dello Jutland, ha preservato il suo carattere antico. Parcheggio all'entrata della città, a 5mn dal centro, supermercato nei pressi.

Note e consigli:

Cibo: in Svezia come in Norvegia, non esistono negozietti, ma soltanto piccoli supermercati che vendono tutto quello di cui avete bisogno:
- pane: tutti i pani si assomigliano al genere pane in cassetta, sono confezionati in sacchetti e se non si fa attenzione si corre il rischio di prendere pane senza sale (come è successo a noi).
- vini, birra e alcoolici: il consumo d'alcool è regolamentato e l'alcool al volante molto controllato (0g d'alcoolemia), vi consigliamo di portarvi le vostre proprie scorte. L'alcool è in vendita soltanto nei vinmarket, negozi rari e specializzati nella vendita di vino, birra e alcoolici. A titolo di esempio, una lattina di birra da 33cl è venduta a lit. 5.000, una bottiglia di vino primo prezzo lit. 20.000 … inoltre, questi negozi sono aperti soltanto ad orari stabiliti e molto ridotti. Non tutte le città hanno il proprio.
- carne: i congelatori sono pieni di confezioni di pollo e tranci di maiale e di pesce per chi ne vuole. Il manzo è terribilmente costoso e le bistecche sono tagliate come del carpaccio. Noi abbiamo trovato del manzo a self-service in Svezia e due macellerie a Trondheim nel centro commerciale del centro città e a Oslo.
- frutta e verdura, spesso così costosa che i prezzi sono indicati al 1/2 kg.
- i boschi son pieni di mirtilli e funghi.
- fragole: ad agosto a buon mercato nella regione di Trondheim, vendita lungo la strada e al mercato.

Clima: la temperatura è generalmente compresa tra 12 e 18-19°, ma noi comunque abbiamo avuto 5° nella zona del Jotunheimen. Prevedete due bombole di gas ben piene per l'eventuale riscaldamento notturno se le condizioni climatiche lo renderanno necessario. Mio marito, che si era già recato in Norvegia in una precedente visita, grazie all'anticiclone delle Azzorre aveva goduto di temperature estive, con zanzare alquanto voraci. Noi abbiamo avuto moltissima pioggia durante il nostro soggiorno: 18 giorni su 23 sono stati "bagnati", ciò ha reso comunque l'aria completamente limpida e ci faceva ammirare paesaggi splendidi nei pochi momenti di sole.

Parcheggi: in ogni città, (lontane a volte centinaia di chilometri l'una dall'altra) ci sono parcheggi con informazioni turistiche, e quando si passa da una regione all'altra c'è in genere un ufficio del turismo pronto ad offrirvi ogni genere di informazione sui luoghi da visitare, la flora, la fauna, le escursioni, le passeggiate in bici o no, ecc.

Pesca: per gli appassionati, potete prendere un permesso di pesca un po' ovunque, ponendo una certa somma in una busta in una cassetta (spessissimo nemmeno chiusa a chiave, l'onestà e la fiducia sono la regola in questo paese). Noi abbiamo notato lungo i fiumi, vicino ai parcheggi, dei capanni attrezzati per i pescatori di passaggio utili per ripararsi dalla pioggia e mangiare. Al mare, nessun problema per pescare, basta munirsi di attrezzatura adatta.

Negozi: se come me, siete amanti dell'arte della tavola e della decorazione, i paesi scandinavi fanno per voi: sono particolarmente inclini al gusto e i negozi traboccano di vasellame e oggettistica di ogni genere.

Traghetti: procuratevi presso l'ufficio del turismo gli orari e le tariffe dei traghetti delle varie tratte e collegamenti. Vi saranno utili per programmare il vostro giro e calcolare i costi, in particolare per trovare le tariffe ridotte se il vostro giro prevede varie traversate dei fiordi. Le tariffe del camper si calcolano secondo la lunghezza dello stesso, ma in genere una piccola differenza in difetto non viene mai contestata, e quando si tratta di varie traversate, ciò significa un po'di sollievo per il budget!
In genere non controllano la lunghezza del camper al centimetro in molte traversate : Danimarca-Svezia, Norvegia-Danimarca, Spagna-Marocco, Italia-Grecia e Francia-Gran-Bretagna, noi lo abbiamo constatato di persona in diverse occasioni. il giro in idrovolante è veramente eccezionale, a noi è piaciuto molto e l'atterraggio sull'acqua è fantastico.

Carte stradali: Carta stradale 1 : 800.000 con indice Norvegia + Svezia, Ravenstein.
Vantaggi: l'indice è perfetto per localizzare i villaggi più piccoli.
Inconvenienti: la carta è su due lati, difficile da manipolare, a meno di piegarla.

(Traduzione dall'originale francese di Marina Greco)


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