POLONIA
IN CAMPER
Luglio 2013
(testo e foto di Morena
Gaeta)

Paesi attraversati
:
Austria
Slovacchia
Repubblica Ceca
Polonia
Germania
Svizzera
e naturalmente Italia
|
|
Km totali:
6,200 di cui all’incirca 3,000 in Polonia
Preambolo.
In questo viaggio in Polonia abbiamo privilegiato i piccoli
centri medieval-rinascimentali di interesse storico alle
grandi città, pur avendole visitate, e i parchi naturalistici.
Protagonisti di questo
viaggio:
Maurizio (64 anni): instancabile conducente
Morena (57 anni): navigatrice vecchia maniera
con 3 cartine contemporaneamente sul cruscotto (GPS in carne
ed ossa; a dire il vero più carne che ossa!)
Camper CI Gold 20: protagonista assoluto
(vecchietto ma si è comportato benissimo)
Computer Portatile: compagno di viaggio
che mi ha permesso di prendere appunti in diretta e redigere
questo diario di viaggio
Informazioni di carattere
generale e di pratica utilità per camperisti e non
In Polonia ci sono pochissime autostrade
(e comunque non erano nel nostro percorso), e la maggioranza
delle strade di collegamento sono ad una corsia e a tratti
piuttosto malandate. Se la vostra meta è raggiungibile
sia da una strada gialla sia da una rossa, anche se la rossa
è più lunga è sicuramente preferibile.
Le doppie corsie si trovano soltanto in prossimità
o nelle vicinanze dei grandi centri urbani (Varsavia, Cracovia,
ecc.). Tenete quindi presente che i tempi di percorrenza
sono decisamente superiori agli standard ai quali siamo
abituati.
I nomi delle città nelle indicazioni stradali
sono esclusivamente in polacco.. Per esempio non troverete
mai indicata Auschwitz che è il nome tedesco dato
alla località ma Oswiecim che è invece il
nome polacco del triste luogo. Le indicazioni sono buone,
ma vi consigliamo una cartina dettagliata della Polonia.
Il cambio attuale oscilla tra i 4 e i 4,3
zotli per 1 Euro. Non tutte le banche effettuano cambi e
comunque il cambio è migliore negli uffici cambio
(Kantor). Non ci sono commissioni sul cambio.
Il costo medio dei campeggi si aggira tra i 12 e i 20 Euro
per notte (camper, 2 persone, elettricità, a parte
a Varsavia Euro 30.00). Non tutti i campeggi accettano carte
di credito, quindi munitevi di contanti. Gli Euro sono accettati.
WIFI: nei campeggi è offerto gratuitamente.
Si trova, sempre gratis, anche in molte stazioni di servizio.
Non ci sono particolari divieti di fermata per i
camper; quindi potete fermarvi ovunque sempre nel
rispetto delle regole e dell’ambiente.
Lingua: nelle città e nelle località
turistiche l’inglese è parlato e capito e molti
giovani parlano anche italiano (o perché’ hanno
lavorato o perché hanno studiato in Italia). Ma come
andate fuori mano, l’unica lingua è il polacco
o il tedesco se lo conoscete. Comunque, le persone sono
molto affabili e fanno di tutto per farsi capire anche a
gesti. Quindi alla fine ce la siamo sempre cavata.
Biciclette: vietato dimenticarle a casa!!
Ci sono piste ciclabili ovunque: nei parchi cittadini, lungo
le rive dei fiumi e dei laghi, lungo le strade statali,
nei centri urbani. Insomma ce n’è per tutti
i gusti!
Costo della vita: i generi alimentari sono
molto economici, quindi non conviene fare troppe scorte
dall’Italia. Si trova praticamente tutto (anche se
le verdure sembrano di plastica!). Il costo del diesel è
intorno ai 5,50 ztl/litro (ca Euro 1,30). Mangiare in un
ristorante varia dai 10 ai 20 Euro, dipende dalla città
in cui siete (sicuramente Varsavia è la più
cara di tutte).
Poche utili parole che abbiamo imparato: Stare Miasto (città
vecchia), Ryken (Piazza del Mercato: di solito la piazza
principale della città vecchia), Dziekuje (grazie),
Dowidzenia (arrivederci), Dzien Dobry (buongiorno), Prosze
(prego), Rachunek (conto), Cena (prezzo), Lody (gelato),
Koniec (lo troverete in basso ad alcuni segnali stradali
e vuol dire Fine).
Acquisti: naturalmente Vodka e grappa;
ce ne sono di tutti i tipi e per tutti i gusti. Le pietre:
ambra e silicio striato sono tipiche della Polonia e si
vendono preziosi e non per tutte le tasche.
Portatevi scorte di AUTAN!! All’imbrunire arrivano
zanzare a iosa…
29 giugno 2013 Partenza
da Roma
E' una bella giornata soleggiata ma l'aria è fresca
e quindi si viaggia bene; non c’è neanche traffico.
Viaggiamo senza fretta con soste frequenti ma brevi. Nel
pomeriggio decidiamo di fare la sosta notturna nei pressi
di Trento. La nostra amica Lidia ci fornisce il nome di
un agriturismo dove poter cenare e passare la notte. Si
chiama La Sabbionara in località Vigolo Vattaro sopra
l'Altopiano della Vigolana. Ci vengono a prendere al paese
perché la segnaletica stradale indica stradine non
percorribili col camper. Il posto, a conduzione familiare,
è piccolo ma accogliente. La cena è mediocre
(Euro 24.00 a persona dall'antipasto al dolce) ma l'atmosfera
è piacevole. Ci svegliamo con i ragli di un asinello
e i conigli che gironzolano intorno al camper e le cime
verdi delle montagne che fanno da contorno. Tutto sommato
è stata una sosta piacevole e rigeneratrice. (Km
630 ca)
30 giugno 2013 Trento-Salisburgo
(Km 350 ca)
Si
parte direzione Salisburgo dove prevediamo di fare la seconda
sosta. Conosciamo già la città ma ci siamo
stati molti anni fa e abbiamo piacere di rivederla, anche
perché la volta precedente non avevamo visto il castello.
Parcheggiamo in centro in un parcheggio a pagamento (Mirabelle,
molto caro ma in queste città non c’è
scelta) e facciamo un giro per il centro storico. La città
ha mantenuto il suo fascino e questa volta visitiamo anche
il castello; prendiamo la funicolare (Euro 11.00 andata/ritorno).
Per la notte ci trasferiamo a Bad Reichenhall (a
circa 12 km da Salisburgo) dove sappiamo c’è
un'area sosta per i camper. Purtroppo quando arriviamo
verso le 19.30 non troviamo posto. L'area è piccola,
quindi consigliamo di andarci sul presto. Rimediamo comunque
sul lato opposto della strada dove c'`e un grande parcheggio
dove hanno preso posto altri camper che come noi non avevano
trovato posto.
1 luglio 2013 Salisburgo-Bratislava
(Km 400 ca)
Anche oggi il sole ci assiste, la giornata è splendida
ma l`aria continua ad essere fresca. Man mano che ci allontaniamo
da Salisburgo in direzione est, il paesaggio cambia, le
montagne verdi lasciano il posto ad un panorama più
piatto, leggermente collinare ed anche l’architettura
delle abitazioni cambia, diciamo di aspetto più popolare.
Ci
fermiamo in un’area parcheggio per una breve sosta
e prenderci un caffè quando si avvicinano un gruppo
di giovani asiatici incuriositi dal nostro camper. Io li
invito ad entrare e quello che sembra essere la guida mi
dice in inglese che sono cinesi. E’ stato molto buffo;
sembrava non avessero mai visto un camper! Nel primo pomeriggio
arriviamo a Bratislava. Qui la temperatura è decisamente
più alta e fa un bel caldo. Ci dirigiamo al camping
Autocamp Zlaté Piesky (Senecka cesta 2,
Zlaté piesky). Il camping è immerso nel verde
in un’area sportiva attrezzata (costo: Euro 19.00
– 2 persone/camper/elettricità). All’uscita
si può prendere il tram n. 4 che porta al centro
storico (costo biglietto Euro 0,90 x 1 ora). Abbiamo già
visto Bratislava, ma la ricordiamo pochissimo e quindi una
passeggiata nel centro è piacevole. Il centro storico,
che si trova a ridosso del fiume Danubio, è molto
carino con i suoi palazzi molto curati e colorati sui quali
domina dall‘alto un bellissimo castello bianco a quattro
torri. Il centro storico è interamente pedonale ed
è pervaso da locali caratteristici con tanto di musica
locale. Le persone sono affabili ed accoglienti. I prezzi
dei ristoranti sono buoni, si mangia con 15-20 Euro.
2 luglio 2013 Lasciamo
Bratislava e la Slovacchia per dirigerci in Polonia
dove inizia la nostra vera vacanza. Vorremmo fare tappa
a Cracovia (Kracow). Attraversiamo la Rep. Ceca. Il paesaggio
è tutto sommato monotono, abbastanza piatto. Arrivati
a Cyeszin entriamo in Polonia. Il paesaggio cambia completamente.
Percorriamo una strada statale non proprio larga ma costeggiata
da belle casette in mattoncini rossi e tetti spioventi a
tegola. Il terreno e la strada sono tutto un sali-scendi
con campi coltivati e boschi qua e là. A questo punto
cambiamo idea. Ci dirigiamo verso il Pieninski Park (parco
naturale) dove si può fare rafting con le zattere
lungo il fiume Dunajec. Non è facile arrivarci, noi
abbiamo penato un po’. In più la gente non
parla inglese, e quei pochi che lo parlano, lo parlano poco
e male.
Però sono molto disponibili
ad aiutare e fanno di tutto per farsi capire. Quindi sarò
dettagliata nell’indicare come arrivare. Venendo da
Cracovia ci si dirige verso Zakopane, oppure se si viene
da Bielsko Biala dopo il confine con la Rep. Ceca, all’altezza
di Wadowice si gira a destra direzione Nowy Sacz e Zakopane
sulla statale 28. In entrambi i casi, arrivati a Nowy Targ
si prende la statale 969 direzione Nowy Sacz. Appena superata
Krosnica, (dove finalmente troverete delle indicazioni per
il rafting) si gira a destra per Sromowce Wyzne
e dopo circa 8 km, a sinistra per Sromowce Nizne
e siete arrivati all’imbarco. Comunque, da qualsiasi
parte arriviate anche da sud, il nome della località
è importante (come riferimento di paese più
grande si può prendere Kroschienko) Siamo arrivati
nel tardo pomeriggio e decidiamo di pernottare nel parcheggio
antistante l’imbarco. Siamo in montagna, non c’è
assolutamente nessuno ma il posto è molto tranquillo.
(Percorsi ca 500 km).
3 luglio 2013 Rafting
nelle gole del fiume Dunajec e visita alla Miniera di Sale
a Wieliczka.
Ci svegliamo di buon’ora con gli uccellini che cinguettano
e siamo immersi nella bruma mattutina. E’
veramente
uno spettacolo della natura. Ma presto spunta un meraviglioso
sole che promette un’altra giornata stupenda. Gli
sportelli per i biglietti aprono alle 08.30. Optiamo per
il percorso più breve che dura 18 km e due ore (costo
45 zotli) e il pulmino per rientrare costa 9 zotli. La zattera
è pronta e si parte (siamo i primi!). Visto che d’ora
in poi userò la moneta locale per citare i costi,
il cambio attuale con è 1 Euro=4,3 zotli circa. La
gita è divertente ma molto tranquilla dal punto di
vista onde del fiume, cioè la possono fare tutti
anche i bambini. Il paesaggio è suggestivo. Il lato
destro del fiume è per la maggior parte slovacco
ed ha sul suo lato una bellissima pista ciclabile lunga
circa 20 km. Si incontrano molti ciclisti e canoisti. Paghiamo
il parcheggio (10 ztl) e verso le 11.30 partiamo per Wielizcka
dove visiteremo la miniera di sale (Kopalnia Soli).
Ci sono molti parcheggi e quelli più vicini sono
controllati (costo 20 ztl). Il costo della visita è
di 60 ztl e dura circa 2 ore. Si scende fino a 135 metri
sotto il livello e vale sicuramente la pena vederla.
La sala più bella è
senz’altro quella dove si svolgono eventi che è
decisamente grande con statue, altari, tutto interamente
di sale. C’è anche il museo ma noi lo abbiamo
saltato. Lasciamo Wielizcka e puntiamo su Cracovia che dista
pochi chilometri alla ricerca del campeggio (Camping Clepardia,
ul. Pachonskiego 28a, tel 0048124159672). Non avendo un
GPS abbiamo faticato non poco per trovarlo. Costo 80 ztl
(camper, 2 pax e elettricità). Il camping è
piccolo ma accogliente, con ampie piazzole a prato inglese,
pochi servizi ma puliti. C’è il WC chimico
e lo scarico a terra per le acque chiare. WIFI gratuito.
Fa abbastanza caldo e siamo tra i 30 e i 35 gradi (sinceramente
non ce lo aspettavamo!). Se nel camping vedete mucchietti
di terra che si muovono non vi spaventate! Ci sono le talpe…
(Percorsi ca 100 km)
4 luglio 2013 Cracovia
Verso le 09.30 lasciamo il campeggio per andare al centro
storico. Ci sono due autobus che portano vicino al castello
di Wawel: il 164 e il 403 (costo attuale del biglietto 3,80
ztl solo una corsa, oppure 5 ztl durata 1 ora, ma non conviene
farlo). Si scende a Jubilat sul fiume Vistola.
Percorriamo
un piccolo tratto del lungofiume, dove ci sono vari battelli
per gite e battelli ristorante; una bella pista ciclabile
e anche una bella pista pedonale. Arrivati al castello decidiamo
di fare prima una passeggiata verso la vicina Piazza del
Mercato (Rynek Glowny), sicuramente la parte più
caratteristica di Cracovia. La piazza è molto grande
(200 x 200 metri) ed è considerata la piazza più
grande d’Europa (così dicono!!). Al centro
si trova una grande struttura attraversata da una galleria
di negozi molto simile al Ponte Vecchio di Firenze o al
Bazar di Istanbul. La galleria è una lunga fila di
negozi souvenir ma soprattutto vendita di gioielli con ambra
più o meno preziosi. L’ambra è la pietra
caratteristica della Polonia e si vende un po’ ovunque.
La piazza è molto bella e naturalmente molto turistica
con ai lati i vari localini, bar, ristoranti e negozi di
souvenir. In un angolo della piazza si trova la Basilica
di S. Maria che consigliamo di vedere. Le chiese in Polonia
sono molto diverse da quelle alle quali siamo abituati in
Italia. C’è molto legno e spesso un misto di
gotico e barocco che le rende interessanti.
Certamente da vedere. Verso
le 12.00 ci dirigiamo al castello che si trova nelle vicinanze.
Il biglietto per la visita non è unico ma dovete
scegliere cosa volete vedere (si va dalle sale private reali,
alle sale di ricevimento, al museo, ecc.). Il prezzo per
ogni visita selezionata si aggira intorno ai 18-20 ztl e
20 ztl per l’audio cassetta. Non siamo fortunati perché
oggi non c’è guida in italiano e quelle in
inglese sono tutte complete (probabilmente il nostro orario
non era dei migliori). Optiamo per una guida audio in inglese
e per visitare le sale di stato (quelle da ricevimenti e
udienze) dove troviamo molta mobilia e quadri italiani.
La visita alle sale dura circa un’ora.
Finita la visita mangiamo qualcosa
in uno dei tanti localini che si trovano nei cortili interni
e poi torniamo al camping per riposarci un po’ e riuscire
di sera per visitare il ghetto ebraico (Kazimierz) dove
è stato girato il film di Spielberg, Schindler’s
List. Il quartiere ebraico si trova sulla sponda nord della
Vistola. E’ molto caratteristico e antico ed assomiglia
vagamente al quartiere Latino di Parigi con le sue piazzette,
ristoranti, pub, bar. Sul fiume ci sono i barconi con i
ristoranti e l’illuminazione di ponti e lungofiume
rendono l’atmosfera molto vacanziera e piacevole.
Cracovia è una città molto turistica e molto
viva, con tanti parchi, piste ciclabili e pedonali. Consigliamo
di visitarla anche by night per goderla appieno. Ma non
dimenticate di fare una scorta industriale di AUTAN!! Come
arriva il tramonto, sciami di zanzare vi avvolgeranno.
5 luglio 2013 Auschwitz
(Oswiecim) e Birkenau
Ci facciamo prendere da una attacco di pigrizia e decidiamo
di visitare i due campi con il pullman del camping senza
spostare il camper. Auschwitz dista circa 65 km da Cracovia
(verso ovest). All’arrivo c’è un grande
parcheggio (costo 15ztl) e tantissimi visitatori. La visita
con la guida in Italiano di solito è alle 13.00-13.30.
Non sono ammesse visite senza guida prima delle 15.00 dato
il grande afflusso di visitatori soprattutto nel mese di
Agosto. Non è la nostra prima visita ad un campo
di concentramento.
Avevamo già visitato
Buchenwald in Germania e l’impatto era stato molto
forte. Possiamo aver visto centinaia di documentari, film,
dibattiti e letto molto a riguardo ma camminare nei luoghi
dove tutto è successo ti chiude lo stomaco. La cosa
che però più mi colpisce questa volta è
la guida che ci accompagna nel campo (a Buchenwald avevamo
fatto una visita individuale). Mentre racconta e spiega,
la sua voce sembra quasi rompersi per l’emozione come
se questa tragedia umana fosse appena successa. Ed ho percepito
che per i Polacchi (non solo gli ebrei polacchi ma l’intera
popolazione) è un trauma ancora da superare e tuttora
molto attuale. E’ una ferita ancora aperta. E non
ci si può meravigliare.
6 luglio 2013 Sandomierz
e Zamosc
Lasciamo il camping Clepardia di Cracovia e ci dirigiamo
sulla statale 79 per raggiungere
Sandomierz.
La notte scorsa c’è stato un forte temporale
ed è piovuto tutta la notte. Stamattina il cielo
è nuvoloso ma non piove più e man mano che
ci allontaniamo da Cracovia il tempo migliora ed esce il
sole. Di nuovo una splendida giornata con una bella temperatura
estiva.
Prendiamo la statale 79. Attraversiamo una zona agricola
con ampie distese di campi coltivati soprattutto a grano
e patate. Incontriamo piccoli centri abitati che si sviluppano
lungo la strada principale. Colpiscono le case: sono piccole
a forma di parallelepipedo con tetti spioventi molto colorate
(dal giallo, all’azzurro, al rosa) o in mattoncini
rossi. Solo alcune hanno una bassa recinzione, la maggioranza
ha il giardino a vista.
Bambini (anche molto piccoli) vanno tranquillamente in bici
da soli lungo la statale. Il tutto trasmette un senso di
tranquillità. Avvicinandoci a Sandomierz, i campi
coltivati lasciano il posto a distese di frutteti, in gran
parte ciliegie e pesche. Gli alberi di ciliegio sono a basso
fusto. Arriviamo a Sandomierz per l’ora di pranzo
(percorsi ca 150 km).
C’è un ampio parcheggio (2 ztl/ora) sulla riva
della Vistola proprio all’inizio del paese. Sandomierz
e’ una ridente cittadina medievale il cui castello
ben visibile all’arrivo domina la Vistola. Risparmiata
dai bombardamenti della guerra, mantiene il suo aspetto
originale.
Notevole la cattedrale. Al centro del centro storico, si
trova la piazza principale circondata dai bei palazzi di
vari epoche. Oggi è sabato e nella piazza si trova
un mercatino con prodotti tipici del luogo sia alimentari
che artigianali. Acquistiamo delle grappe e dei monili artigianali
con ciondoli in pietra di silicio striata. Questa pietra
si trova solo in questi luoghi ed è chiamata la Pietra
dell’Ottimismo e Sandomierz è riconosciuta
come unica al mondo nella sua produzione. Siamo anche fortunati
perché’ durante il mese di luglio si s
volgono
manifestazioni ed eventi in costume medieval-rinascimentale.
La piazza è una festosa giostra di cavalieri e dame
che si scambiano inchini. Volendo ci si può vestire
in costume (li affittano per poche ore) e partecipare agli
eventi in prima persona. Poi abbiamo visitato la città
sotterranea alla quale si accede attraverso la porticata
casa Olesnichi: una rete di cunicoli che fungevano inizialmente
da cantine in età medievale e da rifugi in caso di
attacchi. La visita guidata (10 ztl) è solo in polacco
quindi vi dovete accontentare di guardare e captare qualche
parola qua e là. E’ stato un pomeriggio decisamente
piacevole e la cittadina (molto piccola) merita una visita
anche se breve. Lasciamo Sandomierz verso le 17.00 e ci
dirigiamo a Zamosc, altra cittadina rinascimentale. Percorriamo
la statale 74 per ca 150 km, ma ci vogliono comunque circa
3 ore perché le strade in Polonia sono a tratti un
po’ malandate. Zamosc fu costruita nel 1580 da un
architetto padovano su ordine di Jan Zmoyski (da qui il
nome) ed è chiamata la Padova del Nord. La piazza
centrale di forma esattamente quadrata (100mx100m) offre
una vasta gamma di palazzetti molto colorati e tutti porticati
e di stile decisamente italiano di epoca rinascimentale.
Al centro della piazza svetta l’imponente municipio
con una scalinata a ventaglio.
Essendo un posto ad alto afflusso turistico, sulla piazza
troviamo vari ristoranti e bar tipici che rendono la piazza
allegra con le loro musiche. Ci siamo fermati al parcheggio
prima dell’ingresso del centro storico dove si accede
anche allo Zoo. Tutto intorno c’è un bel parco
con tanto di piste ciclo-pedonali. Il posto, come il resto
della Polonia, è molto tranquillo e decidiamo di
pernottare qui nel parcheggio.
7 luglio 2013. Partenza
per Varsavia
Le cornacchie ci svegliano molto presto ed è ancora
una splendida giornata. Visto che è presto scendiamo
le bici e facciamo un piccolo giro. E’ domenica e
Zamosc’ è ancora addormentata. Incontriamo
qualche salutista che fa jogging e quelli obbligati a portare
a spasso i cani, per il resto il centro storico è
tutto per noi.
Il sole del primo mattino si specchia sui palazzetti rinascimentali
rendendoli luminosi nei loro colori variopinti. Verso le
08.30 partiamo per Varsavia. Visto che è di strada,
facciamo una piccola sosta a Liblon per sgranchirci un po’.
La parte vecchia è carina ma niente di particolare.
Se non vi è di strada potete anche saltarla. Dopo
pranzo arriviamo a Varsavia e ci dirigiamo al Camping Majawa
o Camping 123 che si trova in Warszawskiej 123 (angolo Al
Jerozolimskie a pochi chilometri dalla città vecchia).
(Percorsi
ca 250 km) (125 ztl/notte, il più caro che abbiamo
trovato in questo viaggio e anche con la minor simpatia
da parte dei gestori!). Il camping è piccolo e con
servizi medi. C’è WC chimico ma non c’è
lo scarico a terra per le acque chiare. WIFI gratuito. Ci
sistemiamo, facciamo una doccia e prendiamo le bici per
fare un giro nella città vecchia. Varsavia è
una città molto moderna e commerciale con tanti grattacieli
che svettano. Ma la città vecchia è un vero
gioiellino. Quasi completamente distrutta durante la II
guerra mondiale, l’area è stata completamente
ricostruita mantenendo intatta l’architettura originale.
Non a caso rientra tra i patrimoni dell’UNESCO. E’
domenica, e la strada principale Krakowskie Przedmoescie
che conduce alla Piazza del Mercato (Rynek) è un
brulicare di turisti e gente del luogo che passeggia ascoltando
i vari musicisti di strada. La piazza è contornata
dai soliti caffè e ristoranti e colorita dalle carrozze
e dagli artisti di strada. Nella chiesa che da sulla piazza
danno concerti di organo, ma arriviamo troppo tardi per
ascoltarne uno.
Decidiamo di cenare nella piazza della città vecchia
in uno dei tanti ristorantini tipici dove servono cucina
polacca. Prendiamo i Pirogi, ravioli ripieni di carne e
l’anatra arrosto (Katzcha) con marmellata di mirtilli,
due specialità polacche. L’indomani ci ripromettiamo
di visitare il castello.
8 luglio 2013. Partenza
da Varsavia e direzione Foresta di Bialowieza
Al mattino scopriamo che il castello non è visitabile
di lunedì. In più il traffico cittadino del
lunedì mattina è abbastanza caotico, così
decidiamo di avviarci anche perché la strada da percorrere
verso il Parco Naturale di Bialowieza (al confine con la
Bielorussia) non è tantissima (ca 200 km), ma la
strada non è bella e quindi prevediamo ci voglia
un po’ per arrivare. Lasciamo Varsavia e prendiamo
la statale 637 direzione Wegrow. Man mano che ci dirigiamo
verso est, il paesaggio cambia di nuovo e i campi coltivati
lasciano il posto a zone ampiamente boschive.
La maggioranza delle case
(nei pochi centri abitati che attraversiamo) sono di legno,
alcune anche molto vecchie. Il terreno è decisamente
pianeggiante e a tratti i boschi si alternano alle coltivazioni
di mais, grano e cereali. Siamo in una realtà decisamente
contadina. Si incontrano parecchie cicogne: non mi era mai
capitato prima. Addirittura fanno i nidi sopra i lampioni
e i pali della luce. Facciamo una sosta per pranzo a Siematycze
un piccolo centro abitato che dista appena 25 km dal confine
con la Bielorussia.
Facciamo due passi e vediamo
un piccolo mercatino. I generi venduti mi portano indietro
di parecchi anni, qui il tempo si è un po’
fermato rispetto alla nostra realtà. La gente è
molto affabile e troviamo anche una ragazza che parla italiano
(aveva lavorato a Ravenna per un periodo). Riprendiamo il
cammino, e come previsto la strada peggiora con anche lavori
in corso.
Nel tardo pomeriggio arriviamo a Bialowieza. C’è
un piccolo campeggio molto carino (Camping U Michala) proprio
all’entrata del paese sul lato destro (55 ztl/notte),
con il prato all’inglese e i servizi essenziali.
A Bialowieza si trova l’ingresso del parco. In questa
foresta (inserita dall’UNESCO nel Patrimonio Mondiale
della Biosfera) si trova l’ultimo territorio europeo
conservatosi allo stato naturale. Ci sono animali rari,
tra cui i bisonti che vivono in libertà.
9 luglio 2013 Parco
Naturale di Bialowieza
Alle 10.00 lasciamo il campeggio con le bici e ci dirigiamo
all’ingresso del parco (dista 1 km). La visita alla
parte protetta del parco si può effettuare solo con
la guida, che purtroppo sarà in polacco. Ci sono
visitate guidate in altre lingue, incluso l’ italiano,
ma dipende da quante richieste ci sono giornalmente e dai
giorni della settimana.
Il costo della visita con la guida è di 192 ztl da
dividere con gli altri del gruppo; quindi il prezzo varia
a seconda di quante persone ci sono. Nel nostro caso è
stato di 12 ztl a testa. In più si pagano 6 ztl per
l’ingresso all’area protetta. Il resto
del
parco si può’ visitare gratuitamente anche
in bicicletta. La vegetazione nel parco è molto fitta
e lussureggiante con querce di centinaia di anni. All’interno
dell’area protetta, non ci sono interventi dell’uomo
e ogni cosa è lasciata al suo posto come natura vuole.
La visita dura 3 ore e si percorrono 7 km a piedi. Finiamo
all’ora di pranzo. Ci riposiamo un po’, riprendiamo
le bici e ci dirigiamo alla Riserva Naturale dove si possono
ammirare alcuni animali. Abbiamo visto i bisonti, i caprioli,
l’alce, i cervi con relativi cerbiatti e il lupo.
La riserva dista 3 km dal campeggio. Quindi oggi è
stata una giornata bella e fisicamente stancante: 7 km a
piedi e 8 in bici!!. Stamattina nel nostro gruppo c’era
una giovane coppia: lei polacca e lui libanese che vivono
a Bruxelles. Lei ci ha fatto da interprete durante la visita
e così li abbiamo invitati a mangiare un piatto di
spaghetti con noi al camper. Abbiamo passato una piacevole
serata internazionale!!!
10 luglio 2013. Giornata
di viaggio da Bialowieza alla regione della Masuria (ca
270 km)
La zona dei laghi. Prendiamo la statale 685 direzione Bialystock
e poi la 65 direzione Elk. Ci sono molti piccoli villaggi
dove fermarsi sui laghi; noi decidiamo per Mikolajki che
si trova nella parte più centrale e da dove partono
i battelli per fare il giro dei laghi.
Arriviamo nel primo pomeriggio. Ci sono vari campeggi ma
optiamo per una bella area sosta per i camper (Parking Caligula)
molto centrale (50 ztl/notte tutto incluso). Ci sono servizi,
scarichi (WC chimico e a terra), elettricità e WIFI
gratuito. Domani gita sul lago.
11 luglio 2013. Mikolajki
Il
tempo continua ad assisterci. Oggi è leggermente
nuvoloso, ma tutto sommato buono. Ci sono varie gite di
diversa durata. Optiamo per quella più corta che
dura 1 ora e mezza (25 ztl/persona). La gita è piacevole.
Si incontrano molte barche a vele, una bella vegetazione
lungo le rive (siamo in un parco). Anche la cittadina è
piacevole. Il lungolago è esclusivamente pedonale
con i vari caffè e ristorantini che si affacciano
sul lago. I locali sono pieni di fiori e molto puliti. C’è
anche una scuola di vela e i moli brulicano di ragazzi.
Nel pomeriggio ripartiamo, direzione Danzica ma faremo una
sosta a Malbork dove si trova un famoso castello. Arriviamo
nel tardo pomeriggio (ca km 250). Nell’area intorno
al castello ci sono vari parcheggi dove si può sostare
con il camper anche di notte. Quello che abbiamo scelto
noi costa 50 ztl/notte. La sosta solo diurna è di
30 ztl.
12 luglio 2013. Mattina
Visita al castello di Malbork (ca 60 km a sud di Danzica)
Ci
svegliamo molto presto con le solite cornacchie che passeggiano
sul nostro camper. Dopo aver goduto di 15 giorni di bel
tempo e ottima temperatura, per la prima volta oggi piove.
Una pioggia intensa e temperatura decisamente più
bassa (15-17 gradi) che ci accompagnerà per tutto
il giorno. Alle 08.30 siamo in pole position per fare i
biglietti. Oggi non c’è visita guidata in Italiano
e quella in Inglese è nella tarda mattinata. Perciò
paghiamo solo l’ingresso (40 ztl/persona che include
anche le audio cassette – ne prendiamo una in inglese
e una in francese; purtroppo in italiano non ci sono). La
visita dura 3 ore. Il castello è decisamente maestoso
e unico nel suo genere. E’ di epoca medievale ed era
la sede dell’Ordine dei Cavalieri teutonici (unico
in Europa). E’ fatto interamente di mattoncini rossi,
tipici della Polonia. E’ stato restaurato nel corso
dei secoli e interamente ricostruito dopo la guerra, ma
si possono ancor ‘oggi ammirare affreschi e scranni
risalenti al XIII sec. Le sale interne sono ben tenute e
molto interessanti e i cortili interni anche ben tenuti.
Vale sicuramente una visita. Subito dopo pranzo partiamo
per Danzica.
12 luglio 2013 Pomeriggio
Arrivo a Danzica
Lasciando Malbork, prendiamo prima la 55 e poi la 7 che
arriva a Danzica e seguiamo la direzione centro. Per arrivare
al campeggio (Camping Stogi Nr 218, ul. Wydmy 9) basta seguire
l’ uscita per
Stogi
che è segnalata e poi i segnali del campeggio. Arrivati
alla stradina che conduce al camping, c’è anche
la possibilità sul lato sinistro di un Parking Camper
con tanto di servizi. Noi abbiamo optato per il Camping
Stogi. A voi la scelta (il costo è identico). I posti
per i camper non sono moltissimi, c’è una grande
piazzola cementata dove si sistemano i camper. I servizi
sono discreti; c’è il WC chimico e una piccola
botola sul prato per le acque chiare ma decisamente scomoda.
WIFI gratuito. Prezzo del campeggio 67ztl (camper/2 persone/elettricità).
Il camping ci fornisce una guida della città in Italiano
fatta molto bene. Il campeggio si trova appena fuori città
(ca 15 minuti) ma a centro metri c’è un comodo
tram (il numero 8) che porta in pieno centro storico (i
biglietti sono disponibili al campeggio). Per chi vuole
fare una sosta in centro, c’è anche un Parcheggio
Camper 24h, a ridosso della città vecchia (è
ben indicato).
Ci sistemiamo e decidiamo di
fare una prima visita veloce e di mangiare pesce. La città
ci fa subito un’ottima impressione. Ha dei palazzi
rinascimentali notevoli e i vari canali sui quali si affacciano
i palazzi la rendono molto movimentata. In passato, a Danzica
risiedevano notabili e borghesi ed era sosta di nobili e
reali. Chiaramente le viuzze brulicano di turisti che affollano
i tradizionali locali nella piazza del mercato e nelle vare
viuzze; da non perdere la Via Mariacka che offre notevoli
oreficerie e gioiellerie di ambra. Ricordate che Danzica
è la capitale mondiale dell’ambra.
L’ufficio del turismo
che si trova nella via principale Dluga Targ ci consiglia
un ristorante sull’affluente Motlawa, la Tawerna Dominikanska.
Locale molto carino dove mangiamo dell’ottimo pesce
(offrono soprattutto aringhe, merluzzo e salmone del Baltico).
L’atmosfera è molto accogliente e il personale
molto gentile. Cena completa (dall’antipasto al liquore):
172 ztl x 2 persone=Euro 45 scarsi. Il tempo continua ad
esser piovoso e se continua così, domani passeremo
un’altra giornata a Danzica e rimandiamo la sosta
sul Mar Baltico e sulle strisce di sabbia.
13 luglio 2012 Danzica
Il tempo è leggermente migliorato ma ancora nuvoloso
e temperatura fresca. Torniamo in città. Sull’affluente
Motlawa nella città vecchia ci sono i battelli che
fanno il giro dei cantieri navali fino all’entrata
del porto di Danzica dove si può ammirare il Mar
Baltico. Sul tragitto c’è anche la stele dedicata
alla resistenza che permise a migliaia di polacchi di fuggire
durante la II guerra mondiale. Oggi, da buoni turisti della
domenica, facciamo il giro con il Galeone turistico (40
ztl x 1 ora e mezza di passeggiata in battello). Interessante.
Nel pomeriggio visitiamo il
Museo all’interno del vecchio Palazzo Municipale con
tanto di Torre (10 ztl museo + 5 ztl torre). Visitiamo anche
il Palazzo della Corte di Artù (anche qui 10 ztl)
dove ammiriamo la stufa più alta al mondo; completamente
rivestita in piastrelle di ceramica che raffigurano i vari
potenti dell’epoca; e la basilica di Santa Maria che
è un po’ il simbolo di Danzica (sinceramente
l’interno un po’ deludente paragonato all’esterno
di stile prettamente gotico). Sicuramente un centro storico
elegante e molto vivo rispetto alle altre città visitate.
14 luglio 2013 Hel,
la striscia di terra sul Baltico (a nord di Danzica)
Lasciamo il campeggio di Danzica e ci dirigiamo a nord,
verso la punta estrema della Polonia, nella
striscia
di terra che termina con la cittadina di Hel. Da Danzica
in poi, il vento la fa da padrone e ce ne rendiamo conto
appena arriviamo sulla striscia: ci accoglie una moltitudine
colorata di surf che sfrecciano veloci tra le onde e tantissimi
kite-surfers (quelli con l’aquilone). E’ un
verso spettacolo. La zona è molto turistica e sulla
strada ci sono diversi campeggi stracolmi di roulotte, tende
e camper. Ci sono anche molti parcheggi dove si può
sostare tranquillamente (alcuni gratuiti, altri a pagamento).
Ci fermiamo in un bar ad ammirare il panorama e finalmente
assaggiamo i gofry (tipici dolci polacchi, che in realtà
già conoscevamo in quanto sono un po’ tipici
del nord Europa). Proviamo anche l’ebbrezza di essere
fermati dalla Polizia per un controllo. L’agente parla
un buon inglese. E’ molto gentile e ci da’ anche
un po’ di informazioni. Ripartiamo per raggiungere
Leba dove visiteremo le dune di sabbie e il Parco Naturale.
Arrivati in prossimità
della cittadina, intravediamo al di là della rotonda
l’Ufficio Informazioni Turistiche e ci fermiamo per
chiedere come meglio raggiungere le Dune (fatevi dare la
mappa, vi sarà utile). Le Dune si trovano sul lato
sinistro di Leba a Rabka. Ci sono diversi campeggi: un paio
sul lato sinistro della città e più vicini
alle Dune e un paio sul lato destro (quindi a voi la scelta).
Noi scegliamo il Camping Lesny Nr 51 che è situato
sul lato destro dopo il canale. Ottimo camping, molto pulito
e ordinato con prato all’inglese, servizi abbondanti
e puliti (79 ztl tutto incluso). WC chimico e WIFI gratuito
anche qui. Domani visita alle Dune. (percorsi circa 180
km)
15 luglio 2013 Le Dune
di Leba e arrivo a Poznan
Per raggiungere le Dune ci sono varie possibilità.
Arrivare al parcheggio che si trova all’inizio del
parco (3ztl ogni mezz’ora) e poi proseguire o con
le biciclette o con il trenino elettrico (15 ztl). Calcolate
che dall’ingresso del parco fino alle Dune sono Km
5,5.
C’è anche il trenino che dal centro cittadino
porta fino all’ingresso del parco. L’ingresso
al parco e alle dune è attualmente di 6 ztl. Nel
nostro caso, abbiamo lasciato il campeggio, parcheggiato
il camper all’ingresso del parco, e proseguito con
le biciclette fino alle Dune. Nel frattempo è uscito
anche il sole e si è alzata la temperatura. Giornata
perfetta. Arrivati alle Dune, il riverbero della sabbia
bianca ci invade lo sguardo. Di fronte a noi c’è
una duna piuttosto alta e quindi fatichiamo un po’
ma arriviamo in cima. Il primo pensiero che mi passa per
la mente: ma abbiamo sbagliato strada?? Potremmo tranquillamente
trovarci in un paese nord-africano, forse la Tunisia. La
sabbia è finissima e bianca con cespugli a ridosso
del mare, il Mar Baltico. Lo sguardo si perde tra le dune
in lontananze e alcune sono talmente alte che non si vede
oltre. In fondo: il mare, chiaramente un po’ mosso.
Come già detto, qui il vento è padrone della
situazione.
Ho letto nei cartelli informativi
lungo il percorso che durante il periodo invernale le dune
si spostano di parecchio verso est e poi ritornano verso
ovest in un ondeggiare continuo. Unico esempio in Europa.
Cosa dire? Semplicemente fantastico. La giornata è
così limpida che vediamo le coste della Svezia.
Ci sono tanti turisti, perlopiù polacchi e tanti
bambini che si divertono a ruzzolare sulle dune. Anche loro
sono fantastici. Facciamo la passeggiata fino al mare e
poi pian piano rientriamo. Lasciamo il parco e le dune e
ci dirigiamo a Poznan (s22 e s11), arriviamo in serata.
Arrivati, seguiamo la segnaletica per il centro e optiamo
per un parcheggio 24h vicino al centro città (40
ztl/giorno) che troviamo in uno dei viali principali Dabrowskigo,
80. (percorsi ca 350 km)
16 luglio 2013 Poznan
Il centro urbano e la città vecchia sono a circa
1 km distanza. E’ una bella giornata e essendo presto,
decidiamo di fare una passeggiata a piedi. La città
non offre molto da vedere. C’è un bel polo
universitario in stile inizio novecento che non è
male. Nel suo insieme è carina, ma niente di particolare.
Facciamo un po’ di shopping e dopo pranzo ripartiamo.
La direzione è il Parco Naturale alle spalle di Jelenia
Gora al confine con la Repubblica Ceca. Arriviamo in tarda
serata (percorsi ca 350 km) con la statale 3. Se questa
zona è inclusa nel vostro percorso, è meglio
fermarsi a Bolkow nel primo campeggio prima del paese.
Il paese sembra carino (con tanto di castello). Noi abbiamo
proseguito, ma non è stata una buona idea. Tutto
sommato consideriamo questa come una tappa di transito.
Questa è la nostra ultima tappa prima di lasciare
la Polonia. Alla prossima!!!!
17 luglio 2013 Lasciamo
la Polonia
A due chilometri ca dal confine, sulla strada vediamo un
hotel/ristorante molto carino e così decidiamo di
fare una sosta pranzo prima di lasciare definitivamente
il paese (un antipasto/secondo di pollo con due contorni,
2 birre e 2 caffè per un totale di Euro 13!!! in
due). Prendiamo la E65 e ci dirigiamo verso Praga. Siamo
già stati varie volte a Praga, quindi decidiamo in
anticipo che non ci saremmo fermati. Arriviamo a Praga per
proseguire direzione Plzen verso le 17.00. Passiamo su una
serie di tangenziali. Il traffico è letteralmente
caotico.
Niente da invidiare al GRA
di Roma nei suoi orari migliori. Non solo, in pochi anni
la città sembra trasformata: grandi centri commerciali,
ipermercati, megastores, outlet, grattacieli e sopraelevate
che si intrecciano. Prima sapevi che eri a Praga perché
potevi ammirare il castello in lontananza, adesso non l’ho
rintracciato. Dov’è finita la splendida Praga
che conoscevamo? Giusto progredire e svilupparsi; ma perché
farlo sempre imitando gli altri!! Avrei potuto essere in
qualsiasi altra città’ europea! Dopo circa
un’ora di traffico, usciamo dalla città, prendiamo
la E50 direzione Plzen e poi la E53 per raggiungere la Germania
passando per il Parco Naturale di Bayerisher (Zelezna Roda
confine Ceco/Tedesco).
Qui abbiamo fatto un errore
perché pur essendo il paesaggio molto bello, non
abbiamo valutato che era strada di montagna con tornanti
continui (si raggiungono i 1,000 m di altitudine) e quindi
abbiamo impiegato molto più tempo del previsto per
arrivare in Germania. L’idea era di arrivare fino
a Monaco, ma a quel punto ci siamo fermati a Deggendorf
(già in Germania, a oltre 50 km dal confine) considerando
che ormai erano le 09.00 di sera. Troviamo un parcheggio
molto tranquillo, e ci fermiamo per la notte. (percorsi
ca 440 km)
18 luglio 2013. Monaco
Di
buon mattino lasciamo Deggendorf e prendiamo l’autostrada
A92, direzione Monaco. Vorremmo mettere il diesel nella
cittadina, ma decidiamo di fermarci in autostrada, magari
prendendo anche un caffè. Errore!!! Abbiamo percorso
esattamente 150 km di autostrada tedesca senza incontrare
una stazione di servizio!!! Abbiamo rischiato di rimanere
a secco. Dov’è finita l’efficienza tedesca?
Forse saremmo dovuti uscire dall’autostrada per fare
il pieno? Forse è così e noi non lo sappiamo.
Appena lasciata l’autostrada e entrati in centro città,
facciamo finalmente il nostro pieno.
Ci dirigiamo verso il fiume e troviamo anche qui un parcheggio
tranquillo dove lasciamo il camper. Non ci sono divieti
e quindi pernotteremo nel parcheggio. Prendiamo le bici
e andiamo in centro. Ci fermiamo sul ponte sul fiume Isar
all’altezza dell’isola. Sulle sponde del fiume
centinaia di ragazzi prendono il sole e si schizzano acqua
e tanti bambini che schiamazzano giocando. Chi va in bici,
chi sugli skate, chi passeggia: ci ricordavamo che era una
bella città vivibile e giovane. Il centro storico
brulica letteralmente di turisti e per la prima volta incontriamo
anche molti turisti cinesi. Attraversiamo la piazza del
mercato: tanti banchi che vendono specialità alimentari,
souvenir locali e bibite fresche. E’ tutta un’allegria.
Arriviamo nella piazza principale (Marienplatz), la piazza
del Municipio dove ogni giorno alle 12.00 suona il carillon
della torre e i vari personaggi di legno girano in tondo
per la felicità dei turisti.
Capitiamo proprio in quest’orario
ed è stato divertente riprendere con la telecamera
non solo le statuine di legno della torre dell’orologio
che si muovevano, ma anche migliaia di turisti nella piazza
col naso all’insù e telefonini e telecamere
in alto! Facciamo una passeggiata sul viale principale (Kaufingerstrasse)
e poi andiamo alla ricerca della famosa birreria bavarese
del 1500 dove eravamo già stati l’ultima volta.
Chiediamo all’Infobox che si trova nella piazza e
andiamo quindi alla Hofbrauhaus dove aleggia la tipica atmosfera
bavarese, con musica dal vivo e birra a go-go! Il locale
si sviluppa su vari piani. Pranziamo cucina tipica tedesca
e l’immancabile 0,5 lt di birra (costo Euro 34 in
due incluso il caffè). Rientriamo al camper ma ci
proponiamo di riuscire con il fresco (oggi è una
giornata molto calda con 32 gradi) per fare un giro in bici
lungo la pista ciclabile che costeggia il fiume Isar. Anche
qui andare in bici è un vero divertimento.
19 luglio 2013. Zurigo
Deviazione di carattere personale (km330). Zurigo è
una bella città con un centro storico piccolino ma
gradevole interamente pedonale. Purtroppo è considerata
tra le dieci città più care al mondo. Il centro
si sviluppa lungo il fiume e in parte lungo il lago, costeggiato
da una bella pista ciclabile. All’inizio del lago,
si trovano bici gratuite di ultima generazione (si lascia
un deposito di CHF20) e potete tenerle quanto volete.
I trasporti pubblici (soprattutto
tram) sono di una efficienza svizzera! Puntualissimi! Fate
attenzione quando attraversate le strisce pedonali in prossimità
di tram perché i tram hanno la precedenza su tutti,
inclusi i pedoni. Si può sostare con il camper anche
in pieno centro. Si deve andare alla stazione di polizia:
ti consegnano un biglietto dove si indicano i dati del camper,
giorno della sosta e si pagano 15CHF al giorno (circa Euro
12,00).
Il lago e il fiume sono visitabili anche con i battelli.
Se passeggiate sulla Bahnhofstrasse (un bel viale alberato),
trovate la via dello shopping più ricercato (tipo
Rue Saint Honoré a Parigi) e a questo punto non potete
non fermarvi alla cioccolateria Laderach: un luogo di leccornie
artigianali!
20 luglio si riparte
direzione Roma
L’unica frontiera ancora più o meno controllata
in Europa è quella svizzera, ed è quindi facile
fare un po’ di coda per entrare/uscire dal paese.
Ci fermiamo per la sosta notturna nel Lodigiano (usciamo
dall’autostrada, percorsi ca km 330) a Ospedaletti.
E’ un paesetto tranquillo dove troviamo un bel parcheggio
a ridosso di una trattoria/pizzeria. Rientriamo
a Roma il 21 luglio dopo aver percorso km 6,200!
Conclusioni / Commenti
/ Impressioni
E stato un viaggio interessante e molto rilassante. La Polonia
è un paese tranquillo con una lunga storia alle spalle.
Ha una popolazione educata, gentile e affabile. Le città
sono piacevoli con centri storici ben curati. Si visita
facilmente e non ci sono problemi con il camper.
La lingua non è un problema insormontabile: alla
fine ci si intende sempre. Ci sono diversi parchi naturali,
anche questi ben tenuti. Le strade, come già detto,
lasciano un po’ a desiderare, ma stanno facendo molti
lavori cercando di migliorare la viabilità.
Altra sensazione piacevole di questo viaggio, è stato
attraversare tanti paesi e accorgerti che avevi passato
la frontiera solo perché il tuo gestore telefonico
cominciava a bombardarti di sms con le tariffe locali. Ci
siamo veramente sentiti cittadini Europei!
Luoghi da non perdere
• la Miniera di Sale
• il Castello di Malbork
• le Dune di Leba
Città da non perdere
• in primo luogo Danzica
• e poi Cracovia