RUSSIA E DINTORNI 2002
di
Laura e
Gian Maria Cadorin
Giornale
di bordo
Martedì
16 luglio
Casa - Vipiteno - Km di giornata 435 - Km totali 435
Il gruppo di CAROVANA con destinazione Russia e dintorni
si raduna all'autoparco di Vipiteno tra le 17,30 e le 18,30:
6 camper per un totale di 14 persone.
Oltre a noi, Riccardo e Carla di Cotignola (RA), Romano
e Marisa di Pianoro (BO) con il figlio Saverio e la fidanzata
Martina (entrambi sedicenni), Gino e Maria Donatella di
Vicenza, Arturo e Marilena di Villorba (TV), Elio e Franca
di Brescia; questi ultimi due equipaggi, per impegni famigliari,
accorceranno il viaggio e ci lasceranno a Sanpietroburgo,
anticipando il rientro a casa.
Tutti hanno una qualche esperienza di viaggi di gruppo,
il che potrebbe essere un bene.
Pizza (buona) al locale ristorante e poi riunione informativa
per definire gli ultimi dettagli.
Mercoledì
17 luglio
Vipiteno-Praga (Rep.Ceka) - Km di giornata 615 - Km totali
1.050
Partenza alle 6,00 sotto una leggera pioggia e subito acquisto
della "vignette" obbligatoria ; il viaggio si
svolge tutto su autostrada in territorio austriaco e poi
tedesco. Alle 14,45 siamo alla frontiera con la Repubblica
Ceka: formalità doganali ridotte al minimo ed in
meno di un'ora risolviamo il tutto, compreso il cambio in
Corone e l'acquisto della locale "vignette".
Nei sobborghi di Praga abbiamo qualche difficoltà
(dato il tempo atmosferico e la stagione) a sistemarci in
un campeggio; nel primo che troviamo io m'impantano nel
prato e vengo fuori solo grazie alle spinte degli amici
del gruppo, nel secondo, strapieno di vacanzieri, doppiamo
compiere un certo numero di manovre per riuscire a piazzare
tutti i mezzi.
Giovedì
18 luglio
Praga- Czestochowa (Polonia) - Km di giornata 436 - Km totali
1.486
Partenza ore 7,30. Un mio errore nell'interpretazione di
un cartello di svincolo autostradale proietta tutta la CAROVANA
nel centro di Praga
Fortunatamente la segnaletica è ottima e così
quello che poteva essere una caotica e nervosa perdita di
tempo alla ricerca di una via d'uscita si trasforma in una
tranquilla passeggiata panoramica nel centro della capitale
ceka; tutti quelli del gruppo che non sono mai stati in
questa città restano sbalorditi dalla sua incredibile
bellezza e ci ringraziano per l'inatteso diversivo regalandoci
complimenti invero immeritati.
Proseguiamo il viaggio attraverso le tranquille strade boeme
verso la frontiera polacca che raggiungiamo alle 11,25:
operazioni di dogana e cambio in Zloty rapidissime.
Nel pomeriggio peggiorano le strade ed il tempo, che ci
regala un violento acquazzone; arriviamo nel campeggio di
Czestochowa (carino, poco affollato ed a buon prezzo) alle
18,30.
Qualche piccolo problema per Romano (pompa dell'acqua) e
per noi (difettoso scarico delle acque chiare). Una pioggia
sempre più insistente ci costringe a passare la serata
chiusi nei nostri camper.
Venerdì
19 luglio
Czestochowa-Terespol (Polonia) - Km giornata 441 - Km totali
1.927
Partenza alle 9,00 per permettere a chi voleva di visitare
la famosa cattedrale dedicata alla Madonna nera: tempo nuvoloso
e frescolino.
Ci dirigiamo verso Varsavia su una bella strada a 4 corsie
ma, conoscendo il caotico traffico della capitale polacca,
decidiamo di aggirarla attraverso un percorso studiato lì
per lì. Le strade "gialle" sono strette,
piene di traffico commerciale e caratterizzate da profonde
cunette che il continuo transito degli autotreni provoca
nell'asfalto; nonostante tutto il viaggio procede regolare
e nel primo pomeriggio siamo già sulla strada "rossa"
per Terespol, con Varsavia ben lontana alle spalle.
Una doverosa annotazione: la tanto temuta polizia polacca
(nota per la sua intransigenza e per i trucchetti con i
radar) è pressoché inesistente: comunque noi
non abbassiamo la guardia .
Alle 17,15 siamo alla frontiera con la Bielorussia, dove
troviamo un rumoroso parcheggio in cui sistemarci per la
notte; la coda di macchine e TIR in attesa di passare la
dogana è chilometrica: speriamo in bene.
Sabato
20 luglio
Terespol-Minsk (Bielorussia) - Km di giornata 362 - Km Totali
2.289
Sveglia all'alba per affrontare quella che dovrebbe essere
la frontiera "più difficile" di tutto il
viaggio. Il nostro status di turisti ci autorizza inspiegabilmente
ad aggirare la coda dei mezzi locali in attesa ed alle sette
in punto siamo di fronte alla prima sbarra doganale, giusto
in tempo per assistere al cambio di turno dei doganieri
Perdiamo circa un'ora.
Alla ripresa dell'attività lavorativa ci scontiamo
subito con la BUROCRAZIA; il mio scarno russo e la pazienza
di Laura (autentica veterana delle frontiere di tre quarti
di mondo) ci consentono di capire il meccanismo ma sorge
un piccolo problema: i moduli che dobbiamo compilare, stampati
in cirillico ed inglese, sono finiti! Un cortese funzionario
mi spiega che hanno spedito qualcuno a cercarli in un qualche
ufficio di Polizia della vicina Brest; morale della favola,
un'altra ora persa
Superato l'ostacolo dei moduli (trovati da loro e debitamente
compilati da noi) vengo fagocitato dall'ufficio dove si
stipulano le assicurazioni per le persone ed i mezzi: la
mancanza di carta copiativa costringe il mio polso destro
ad un autentico tour de force di 132 firme, 118 delle quali
debitamente false
(giuro che le ho contate!)
Ultimo ufficio ed ultima tagliola: nonostante siamo in possesso
di un regolare visto di transito in Bielorussia (preventivamente
pagato in Italia) dobbiamo pagare un'ulteriore tassa di
transito pari a 20 dollari a camper!
Quando finalmente uno svogliato militare ci consente con
un gesto della mano di varcare l'ultima sbarra sono passate
quattro ore ed un bel po' di pazienza; mettiamo gli orologi
avanti di un'ora a causa del fuso orario.
Dopo la pausa pranzo attraversiamo la città di Brest
ed imbocchiamo l'autostrada che ci porterà in Russia;
durante il tragitto Arturo e Marilena vengono fermati dalla
Polizia che li accusa di eccesso di velocità ma se
la cavano egregiamente con due magliette ed una bottiglia
di vino
Verso le 19.00 troviamo un'area di sosta nei pressi di Minsk
e ci fermiamo per la notte: nonostante un po' di fatica,
una giornata di caldo afoso e le formalità doganali,
il morale del gruppo è eccellente e tutti non vedono
l'ora di arrivare a Mosca.
Nel dopocena accanto ai nostri camper si ferma una macchina
con una coppia di moscoviti che si presentano come Serghej
e Luba; ci fanno un sacco di feste e ci lasciano il loro
numero di telefono offrendoci ospitalità a Mosca.
Li ringraziamo calorosamente e poi Laura ed io ci prepariamo
ad archiviarli tra le tante persone gentili incontrate in
giro per il mondo che forse non rivedremo più o con
le quali, al massimo, per qualche tempo ci scambieremo lettere
o E-mail. E' comunque bello anche così!
Domenica
21 luglio
Minsk-Jarcevo (Russia) - Km di giornata 394 - Km totali
2.683
Il tempo fa le bizze! Ieri non si respirava per l'afa, questa
mattina sembra novembre in pianura padana
La strada
è abbastanza buona; ad un rifornimento cambiamo rubli
in nero con un camionista polacco ed un successivo controllo
di Polizia costa a Laura l'ormai abituale pacchetto di sigarette
Curiosità: il rifornimento di carburante funziona
sempre alla vecchia maniera e cioè, bisogna prima
andare alla cassa, ordinare il numero dei litri voluti e
pagare, quindi ritornare alla pompa ed inserire il carburante
nel mezzo; ogni equipaggio si "diverte" a costruire
quelle che sembrano strategie di un pit-stop in F.1.
Alle 14,00 siamo in frontiera, dove un incredibile acquazzone
mi trova impreparato (e allo scoperto); bagnato come un
pulcino ci metto un po' a capire qual è questa volta
il meccanismo ma dopo un po' riesco nel mio intento e riconosco
che tutto l'impegno profuso nei mesi invernali per imparare
un po' di russo mi è stato veramente utile. In due
ore e venti minuti sbrighiamo tutte le formalità
doganali ed entriamo ufficialmente in Russia! Gran entusiasmo
da parte di tutto il gruppo.
Spostiamo gli orologi di un'altra ora in avanti per adeguarci
al fuso orario locale e proseguiamo la nostra marcia fino
alle 19,00 quando ci fermiamo a far campo nel parcheggio
di un piccolo complesso alberghiero alle porte di Jarcevo.
Rifornimento di acqua e prodotti locali; l'unica "piccola"
preoccupazione è quella della difficoltà che
abbiamo nel metterci in contatto telefonico con la persona
che domani dovremmo incontrare a Mosca e dalla quale dipende
la logistica dei prossimi giorni.
Lunedì
22 luglio
Jarcevo - Mosca - Km di giornata 427 - Km totali 3.110
Prima della partenza riusciamo a trovare il nostro "contatto"
a Mosca che ci annuncia telefonicamente la sua impossibilità
a venirci a prendere in periferia (come previsto) e ci comunica
l'indirizzo dell'Hotel dove ci aspetta. Io e Laura consumiamo
praticamente tutta la pausa pranzo sulla cartina della città
per stabilire il percorso.
A parte questo piccolo inconveniente ci piace sottolineare
quanto segue: Saverio e Martina si sono sin qui distinti
per la loro educata gentilezza e soprattutto per le lunghe
ore di sonno e pigrizia trascorse "a cuccia" mentre
gli altri erano impegnati nella guida o in riprese filmate
e fotografiche dei Paesi attraversati: per questa loro simpatica
attitudine si sono guadagnati l'appellativo di LUPACCHIOTTI.
Dopo la pausa pranzo la CAROVANA riprende il viaggio verso
la sospirata Mosca ma, malauguratamente, un mio errore complica
un po' le cose. Come già in Praga (ma questa volta,
giuro, le indicazioni stradali non erano visibili!) sbaglio
l'interpretazione di un bivio e quando me ne accorgo siamo
già dentro la grande metropoli russa
Analizzando
velocemente la carta stradale scopro di avere ancora due
possibilità di ritornare sulla strada giusta ma una
serie di lavori in corso ed un paio di sensi unici ce lo
impediscono; quando vedo sfilare, molto vicine alla nostra
sinistra, le guglie dorate del Cremlino sudo freddo, nonostante
i 37 afosissimi gradi di temperatura:
Poco dopo un giovane poliziotto, stupido ed arrogante, blocca
la nostra già complicata marcia: stupido perché
fermare una colonna di 6 camper nel bel mezzo di un incrocio
potrebbe generare un caotico ingorgo, arrogante perché
ad una mia richiesta d'informazioni sulla strada migliore
per uscire da quella situazione mi risponde freddo "che
è lui che fa le domande" ed inizia a snocciolare
una lunga lista di documenti da presentargli, compresi alcuni
sicuramente non di sua competenza come la nostra assicurazione
sanitaria! Dopo alcuni minuti, verificata la nostra totale
regolarità e non potendoci contestare alcuna infrazione
stradale ci lascia ripartire, quasi di malumore ed ovviamente
senza indicarci la strada
Laura, un occhio al nome delle strade e l'altro alla cartina
(tutto ovviamente scritto in cirillico) compie un mezzo
miracolo; io, un occhio alla bussola e l'altro al traffico,
il restante mezzo miracolo. Così in un'ora e mezza
attraversiamo questa grande metropoli di 12 milioni d'abitanti
e ci presentiamo all'appuntamento con la nostra guida davanti
all'Hotel Kosmos: questa volta i complimenti dei nostri
compagni di viaggio ci paiono meritati
Purtroppo ci rendiamo subito conto dell'inadeguatezza del
parcheggio , rumorosissimo essendo collocato proprio sotto
un cavalcavia del raccordo anulare, molto costoso, con l'acqua
che è un optional difficile da raggiungere e l'allacciamento
alla corrente elettrica che è un miraggio.
Dopo una riunione conoscitiva con la nostra guida nella
hall dell'albergo, andiamo a provar di dormire, non troppo
soddisfatti della situazione.
Martedì
23 luglio
Mosca - Km di giornata 34 - Km totali 3.144
Raggiunto in metropolitana il cuore della capitale, riusciamo
a metterci in contatto telefonico con i signori moscoviti
incontrati sabato a Minsk e così, mentre il resto
del gruppo va a visitare il Cremino, io, Laura Carla e Riccardo
andiamo a visionare il nuovo parcheggio.
Serghey e Luba sono gentilissimi! Ci vengono a prendere
con la loro auto e ci portano al Club dove lui lavora come
ingegnere meccanico in un mega concessionario di fuoristrada.
L'ampio piazzale è situato in una tranquilla zona
verde ad un paio di centinaia di metri dal fiume Moscova;
ci vengono garantiti l'allacciamento elettrico e l'acqua
potabile, il tutto incredibilmente gratis!
Sbalorditi da tanta generosa ospitalità facciamo
quattro chiacchere con i nostri due nuovi amici russi bevendo
una birra nel bar del Club e poi ritorniamo in centro con
un taxi (dobbiamo insistere molto perché Serghey
voleva essere lui a riaccompagnarci) per informare il resto
del gruppo della nostra scoperta.
Troviamo i nostri compagni in una tavola calda nei pressi
del Cremino e la decisione sul da farsi viene presa senza
perdere troppo tempo: si ritorna in metropolitana allo squallido
parcheggio dell'Hotel Kosmos) noto tra l'altro per essere
un punto d'incontro dei membri della nascente mafia russa)
e si toglie il disturbo.
Incontriamo nel frattempo una coppia di camperisti di Cuneo,
Ezio e Magda, anche loro scontenti del posto e che chiedono
la possibilità di accodarsi al nostro gruppo per
qualche giorno, cosa che ovviamente viene immediatamente
concessa.
Alle 17,40 Serghey, rubando altro tempo al suo lavoro, ci
viene a prendere e ci guida attraverso il caotico traffico
moscovita delle ore di punta: nonostante le ripetute soste
tra un semaforo e l'altro per ricompattare il gruppo giungiamo
senza troppi problemi alla meta: tutti sono entusiasti del
luogo ed appaiono molto più rilassati, soprattutto
quando compaiono l'acqua e l'energia elettrica.
Un po' frastornati dalla giornata, ma comunque soddisfatti
per come siamo riusciti a risolvere il problema, Laura ed
io, in compagnia di Romano Marisa e dei due lupacchiotti
andiamo ad affrontare la cucina russa nel ristorante del
Club, cosa che ci riempie piacevolmente lo stomaco e ci
svuota decisamente le tasche
La serata termina con Serghey che organizza il trasporto
in taxi verso il centro per domani e Luba che ci omaggia
di un enorme vassoio di paste.
Mercoledì
24 luglio
Mosca - Km di giornata / - Km totali 3.144
Laura ed io ci concediamo una giornata di riposo mentre
il gruppo prosegue la visita di Mosca. Purtroppo si verifica
il fatto che l'Agenzia russa, così precisa e competente
nella gestione della parte burocratica del viaggio, non
si dimostra attrettanto all'altezza nella "conduzione
turistica" di un gruppo, il che crea un diffuso malumore
tra i nostri compagni di viaggio che al ritorno da una inappagante
giornata esternano tutta la loro disapprovazione.
In base a questo decidiamo di rinunciare ai servizi dell'Agenzia
nei giorni che dedicheremo all'Anello d'oro e di rinviare
il tutto a Sanpietroburgo quando, giocando in casa, potranno
dimostrare tutta la loro efficienza.
La giornata viene comunque salvata dalla cena all'aperto
che abbiamo organizzato per ringraziare Serghey e Luba della
loro gentilezza; in realtà avrebbe dovuto essere
un nostro omaggio a base di spaghetti, rigatoni ed altra
pasta italiana variamente condita ma i nostri amici ci hanno
spiazzato ancora una volta giungendo con tanto di barbecu
e spiedini di carne (sciasliki) già pronti da cuocere
L'incontro amichevole tra la cucina italiana e quella russa
di conclude alle 2 di notte, con un verdetto di sostanziale
parità, avvallato da tanti boccali di birra, qualche
bicchierino di vodka, canti, balli e foto ricordo
Anche questo è CAROVANA!
Giovedì
25 luglio
Mosca - Km di giornata / - Km totali 3.144
Giornata di libertà per tutto il gruppo. C'è
chi riposa, chi ne approfitta per fare il bucato o per qualche
riparazione al mezzo, chi invece ritorna in centro per qualche
acquisto o qualche visita lasciata in sospeso nei giorni
scorsi.
Io e Laura siamo sin dal mattino occupati, e preoccupati,
nel cercare Andrei, un amico della città di Vladimir
incontrato due anni fa, grande conoscitore della sua terra
ed eccellente guida; lui è veramente in grado di
rendere piacevole ed interessante il nostro viaggio attraverso
l'Anello d'oro.
Seguono ore abbastanza concitate, durante le quali facciamo
intervenire anche i nostri supporti italiani (Pietro e Rita)
per cercare di contattare il nostro amico anche via Internet;
finalmente verso le 18,00 riusciamo a metterci in contatto
telefonico con lui.
Sono così contento di averlo trovato e di sentire
la sua voce che mi dimentico di presentarmi e gli snocciolo
tutto il nostro programma futuro chiedendogli di aiutarci.
Inizialmente lo sento invero un po' titubante poi quando
mi identifica e chiariamo l'equivoco il suo entusiasmo è
travolgente ed in breve sistemiamo tutto: orario, località
e modalità dell'incontro.
Ora sì che possiamo goderci una serata di completo
relax!
Venerdì
26 luglio
Mosca - Vladimir - Km di giornata 425 - Km totali 3.569
Partenza alle 8,30 con sole ed una temperatura di 23°C.
Impieghiamo circa un'ora per uscire da Mosca e ci dirigiamo
verso Serghej Posad, cittadina dove si trova uno splendido
monastero considerato come il Vaticano della Chiesa Ortodossa
in Russia. Per strada ci salutano Ezio e Magda, cortesi
compagni di avventura per qualche giorno ed ora impegnati
in un solitario rientro in Italia: in bocca al lupo ragazzi,
sperando di avervi di nuovo, prima o poi, in CAROVANA.
All'ingresso della città (un po' complicato dalle
strade accidentate e dai soliti lavori in corso) il nostro
C.B ha un funzionamento anomalo che mi costringe un paio
di volte a fermarmi, scendere e comunicare a voce con gli
altri equipaggi.
Nonostante questo riusciamo ad arrivare in uno dei parcheggi
a pagamento in prossimità del monastero e mentre
io sistemo le cose con l'addetto (tariffe e tempo di sosta),
Gino sistema il mio problema (a forza di sobbalzi mi si
era allentato un morsetto della batteria).
Appurato che all'interno del gruppo il gioco di squadra
funziona andiamo a visitare questa perla della religione
ortodossa e a fare un po' di shopping nelle numerose, immancabili,
bancarelle degli artigiani locali.
Dopo pranzo, venti chilometri di strada veramente orribile
(buche che sembrano crateri) per uscire dalla città
e riprendere l'autostrada che ci riporta verso Mosca prima
di deviare sulla nazionale M7, trafficatissima ma con un
fondo stradale decente, che ci conduce a Vladimir dove ci
attende Andrei.
Che bello riabbracciare un amico dopo tanti mesi!
In realtà occorre dire che io ed Andrei due anni
fa ci siamo appena sfiorati, si potrebbe dire "annusati",
come fanno due lupi, diffidenti e liberi. Siamo diventati
amici dopo, quando lui ha letto i miei libri ed abbiamo
incominciato a scriverci ed a raccontarci un po' di cose,
mica tante ma mai banali, quelle essenziali da poter stabilire
di essere simili; è per questo che ora provo una
bella emozione nel rivederlo.
Andrej sale sul nostro camper e mentre ci guida verso il
parcheggio dell'Hotel afferra il microfono del C.B ed inizia
a spiegarci ciò che ci sta attorno. Sono solo dieci
o quindici minuti ma tutti capiscono che non lo fa solo
per mestiere: in questo momento lui non è la guida
turistica di un gruppo che ancora non conosce ma semplicemente
il padrone di casa che è orgoglioso di ricevere degli
ospiti nella sua terra. Il suo modo di fare conquista la
simpatia di tutto il gruppo.
Alle 19 siamo comodamente parcheggiati nel parcheggio interno
dell'Hotel Vladimir, luce ed acqua a disposizione per la
modica cifra di 50 rubli al giorno(circa 2 euro).
Verificato il buon stato d'animo di tutto il gruppo io,
Laura ed Andrei andiamo a cena in un vicino locale dove
ci abbuffiamo con una spesa irrisoria (7 euro in tre) e
soprattutto ci raccontiamo un po' di cose reciproche, di
quelle che servono a leggere il passato (inteso come Storia)
ed a intuire ciò che ci riserva il futuro (inteso
come "si salvi chi può!").
Sabato
27 luglio
Vladimir - Suzdal - Km di giornata 52 - Km totali 3.621
La visita della città di Vladimir, fondata nel 1108
e quindi impregnata di storia, diventa grazie alla competenza
di Andrei un'autentica full-immersion nella cultura russa
e nell'iconografia bizantina: la Porta d'oro, la Cattedrale
dell'Assunzione, il Monastero della Natività
peccato solo che la nostra programmazione alternativa ci
costringa a correre un po'.
Nel pomeriggio ci trasferiamo a Suzdal, antica città
rivale di Vladimir, che oggi grazie alle oltre cinquanta
chiese e palazzi civili è considerata dall'UNESCO
patrimonio dell'umanità.
Il caldo (33°C) non agevola la nostra attività
turistica ma anche qui le cose da vedere sono molte ed interessanti:
il museo etnografico all'aperto, il Cremlino, il Convento
dell'Intercessione
Verso sera facciamo rifornimento di generi alimentari vari:
Laura ed io ci concediamo il lusso di un barattolino di
caviale che costituirà la nostra sciccosa cena.
Domenica
28 luglio
Suzdal - Kostroma - Km di giornata 292 - Km totali 3.913
Mattinata di viaggio attraverso altre terre dell'Anello
d'oro verso una sorpresa che ci ha preparato Andrei.
Intorno a mezzogiorno giungiamo alla periferia di Kostroma
e dopo aver inutilmente cercato un parcheggio lasciamo il
resto del gruppo in un'ampia piazzola destinata a fermata
degli autobus ed andiamo a prendere sotto casa il misterioso
amico di Andrei; in realtà non è agevole muoversi
col camper nell'intricato dedalo delle strade di periferia,
caratterizzate da asfalto sconnesso, buche, tombini aperti
e mancanza di segnaletica.
Mentre il nostro amico si allontana alla ricerca dell'indirizzo
esatto, attraverso il C.B ci giungono notizie preoccupanti:
una pattuglia della Polizia ha sequestrato tutti i passaporti
e sta conducendo il gruppo ad un posto di controllo: Quando
Andrei ed il nostro ospite ci raggiungono c'è poco
spazio per i convenevoli: via, dritti come un fulmine, guidati
via radio, verso il comando di Polizia!
Una volta arrivati scopriamo che ci sono due problemi: il
primo è che eravamo parcheggiati in sosta vietata,
il secondo, più serio, che il libretto di circolazione
del camper di Romano richiederebbe, secondo una loro interpretazione,
un tipo di patente di guida che Romano non ha.
Impieghiamo circa un'ora e mezza a convincere i poliziotti
della nostra buona fede (senza concedere né tangenti
né regali
).
Superato l'ostacolo ci dirigiamo verso la nostra meta di
giornata cioè la Fattoria delle alci; nonostante
cinque chilometri di sterrato c'è finalmente il tempo
per salutare come si deve il nostro ospite e sapere qualcosa
su di lui.
VASO è una montagna montenegrina di ottant'anni,
che ha attraversato da giovane l'Europa orientale e poi
una Guerra Mondiale ed una Guerra Fredda con i gradi di
colonnello dell'Armata Rossa.
Una volta giunti alla fattoria, mentre improvvisiamo un
pranzo italiano nella locale sala mensa, Vaso ci spiega
con orgoglio le funzioni di questa struttura, a quanto pare
unica al mondo.
In pratica le alci, completamente libere di girare nella
taiga, trovano qui un rifugio nei mesi invernali, cibo,
assistenza veterinaria ecc; il loro rapporto con l'uomo
è semi-domestico: non perdono la loro libertà
di movimento nel loro ambiente naturale ma, in particolari
condizioni, si lasciano avvicinare, curare, persino mungere.
Vaso ci spiega dettagliatamente le straordinarie proprietà
curative del latte d'alce e c'invita ad assaggiarlo, cosa
che qualcuno di noi, pur con qualche reticenza, fa.
Dato il caldo non vediamo molti animali (tre o quattro)
ma comunque ci piace molto questo rapporto uomo-ambiente
e l'entusiasmo con cui questo simpatico nuovo amico affronta
il suo lavoro di consulenza.
Nel tardo pomeriggio ritorniamo in città e dopo aver
cercato un posto-campo in riva al Volga, io Laura ed Andrei
riaccompagnamo a casa il nostro ospite; l'accoglienza della
sua famiglia è calorosa e fraterna; ci concediamo
una buona ora di chiacchere e scambi di opinioni. Il commiato
è quasi commovente: spassiba Vaso, angelo delle alci
Raggiungiamo finalmente il resto del gruppo per goderci
una buona cena ed un romantico tramonto sul Volga che un
paio di ubriachi provano a rovinarci senza per altro riuscirci.
Lunedì
29 luglio
Mini crociera sul Volga - Km di giornata 4 - Km totali 3.917
Il programma originario diceva mini crociera sul volga e
così deve essere!
Andrei fa tutto il possibile per accontentare la nostra
determinazione ma purtroppo non tutte le ciambelle vengono
col buco
Alle 7,00 spostiamo tutti i camper nel parcheggio di un
Hotel e poi ci rechiamo a piedi all'imbarco: ci rendiamo
conto solo ora di cosa ci aspetta. Il battello è
in realtà un aliscafo nel quale veniamo stipati facendo
fatica per trovare posto a sedere e la navigazione "contemplativa"
sopra il grande fiume diventa una veloce corsa di un centinaio
di chilometri verso la località turistica di Ples.
Il paesino non è niente di speciale, se si esclude
una bella pinacoteca, e durante un frugale pasto in riva
al fiume veniamo assaliti da nugoli di vespe (Laura ha già
al suo attivo due punture
).
Il ritorno è preceduto da uno spiacevole diversivo:
io e Gino facciamo un paio d'ore di coda sul pontile d'imbarco
per tenere il posto a tutto il gruppo (quella delle 16,30
è l'unica ed ultima corsa!). Man mano che si avvicina
l'ora prevista per l'arrivo dell'aliscafo il pontile si
affolla ma noi siamo tranquilli: tutti ordinatamente in
fila, in pole-position.
Quando la barca attracca, un uomo in divisa bianca, probabilmente
il capitano, si affaccia da uno degli oblò ed urla
un numero in russo che io intendo come 12. Sarebbe a dire
che ci sono soltanto 12 posti disponibili. Ma soltanto noi
siamo in 14! A questo punto qualcuno dei locali fa il furbo,
salta la fila e sale a bordo: io mi precipito al cancelletto
d'ingresso e sbarro il passo (urla, spintoni e qualche colpo
basso). Di colpo mi si para di fronte l'uomo in bianco (il
capitano?): nel mio stentato, ma in questo momento molto
arrabbiato russo gli dico che se non fa salire tutto il
mio gruppo io chiamo la Polizia e lui non parte.
Missione compiuta! Lui si fa da parte e tutti noi saliamo
a bordo (e anche qualcuno dei restanti russi); facciamo
il viaggio di ritorno in piedi ma nonostante tutto riusciamo
a fare qualche bella ripresa e foto del grande fiume.
Martedì
30 luglio
Kostroma - Letievo - Km di giornata 535 - Km totali 4.452
Alle 7,00 della mattina Andrei viene a salutarci ed augurarci
buon viaggio; ci separiamo dal nostro amico a malincuore
perché si è dimostrato veramente capace, colto
e disponibile: è bello, quando si viaggia in terre
lontane, poter contare sull'appoggio di persone come lui.
Dasvidania Andrei, ci rincontreremo presto.
La nostra marcia verso Sanpietroburgo ha un piccolo inciampo
quando durante la sosta carburante Elio fa una manovra errata
e finisce in un fosso: vedere il suo camper con il muso
puntato al cielo come uno Sputnik sulla rampa di lancio
fa un po' impressione ma in meno che non si dica Riccardo,
Gino ed Arturo lo tirano fuori. Nessun danno e si riparte.
A parte qualche controllo di Polizia che registra il nostro
passaggio e l'ennesima puntura di ape per Laura, la giornata
procede tranquilla e nel tardo pomeriggio facciamo campo
tra un distributore di benzina ed un posto di Polizia.
Purtroppo in serata Riccardo, assai ingenuamente, nel filmare
il nostro gruppo punta la telecamera verso i poliziotti
e questi si arrabbiano molto; riesco a scongiurare il pericolo
che gli sequestrino l'apparecchio o la cassetta ma resta
comunque inconcepibile che un viaggiatore esperto come lui
faccia una simile sciocchezza potendo mettere anche a repentaglio
la sicurezza degli altri. Siamo pur sempre nel cuore della
Russia, estate 2002, non ancora troppo lontani dalla caduta
del muro ecc, ecc; stiamo sottovalutando la "particolarità"
di questo nostro viaggio ? Speriamo di no.
Mercoledì
31 luglio
Letievo- Sanpietroburgo - Km di giornata 465 - km totali
4.917
La nostra marcia verso la capitale degli Zar prosegue su
strade abbastanza dissestate e trafficate, nella campagna
russa, purtroppo Gino e Donatella lamentano un guasto al
camper (pare si tratti di un problema alla centralina elettronica)
che li costringe a ripetute soste.
Nonostante questo nel tardo pomeriggio raggiungiamo Sanpietroburgo
dove i responsabili dell'Agenzia che ci ha procurato i visti
ci guidano attraverso il traffico caotico fino al parcheggio
di un gigantesco Hotel sul Baltico: non è il massimo
ma rispetto alla soluzione originaria di Mosca le cose sono
migliorate.
Concludiamo la giornata allestendo la festa di compleanno
di Romano.
Giovedì
1 agosto
Sanpietroburgo - Km di giornata / - Km totali 4.917
Mattinata dedicata alla visita dell'Ermitage, probabilmente
uno dei musei più famosi al mondo; ovviamente impensabile
vederlo tutto per cui ognuno sceglie secondo i propri gusti:
io e Laura dedichiamo tutto il nostro tempo agli Impressionisti.
A pranzo, Mascia, la nostra simpatica guida russa, ci conduce
in un self-service dove con la modica spesa di 5 dollari
a testa si può mangiare fino a sazietà, con
ampia scelta di cibi.
Dedichiamo il pomeriggio ad un lungo giro in battello sui
canali della città e sul fiume Neva: vista dall'acqua
(e dal basso) Sanpietroburgo appare ancora più bella.
Nota di merito: Carla reagisce con estrema prontezza al
tentativo di furto di un ragazzino che aveva già
quasi infilato una mano dentro la sua borsa.
Venerdì
2 agosto
Sanpietroburgo - Km di giornata / - Km totali 4.917
La mattinata è dedicata ad un'escursione in pullman
privato fino al villaggio di Pushkin, 22 chilometri a sud
della città.
Lì visitiamo l'imponente reggia barocca, fatta costruire
da Caterina II, moglie di Pietro il Grande: nelle innumerevoli
sale si può ammirare quello che è stato lo
sfarzo degli Zar e della loro corte.
Nel pomeriggio ritorno a Sanpietroburgo e shopping in centro.
Purtroppo Gino e Donatella, a causa del persistere dei problemi
al loro camper, non riescono a godersi appieno questa fantastica
città.
Sabato
3 agosto
Sanpietroburgo - Km di giornata / - Km totali 4.917
Giornata libera che, come di consueto, ciascun equipaggio
utilizza come meglio crede.
In serata ultima riunione della CAROVANA al completo: domani,
come previsto, Arturo e Marilena, Elio e Franca ci lasceranno
per rientrare anzitempo in Italia a causa dei rispettivi
impegni famigliari. Anche Gino e Donatella ci lasceranno
con l'obbiettivo di raggiungere la vicina Finlandia dove
sperano di trovare un'officina attrezzata adeguatamente
a risolvere il loro problema; se così dovesse essere
(come ci auguriamo) ci raggiungeranno a Capo Nord.
Nonostante le separazioni c'è aria di festa: c'è
stata buona armonia nel gruppo durante questi giorni di
viaggio e questo è un bel risultato (anche per me
e Laura che abbiamo impiegato qualche energia nell'organizzazione).
Domenica
4 agosto
Sanpietroburgo -Kurkieki - Km di giornata 389 - Km totali
5.306
Ultima foto di gruppo e poi partenza, alle 8,40 con destinazione
Nord; per uscire dalla città, piena di lavori in
corso, ci mettiamo un'ora.
A mezzogiorno lasciamo Gino e Donatella alla frontiera Finlandese
con la speranza di rincontrarli presto.
Subito dopo pranzo la nostra marcia viene interrotta da
un posto di blocco dove ci spiegano che la regione che vorremmo
attraversare è zona militare e l'accesso è
consentito solo agli abitanti della Repubblica Autonoma
della Karelia.
Dietro front fino alla città di Viborg e ricerca
di una strada alternativa che ci consenta di proseguire
senza dover ritornare a Sanpietroburgo come ci è
stato ordinato dai militari. In effetti troviamo una stradina
di campagna che ci porta sulla M18, la statale che conduce
a Murmansk; affrontiamo un pezzo di sterrato ed alle 18,30
facciamo campo in un villaggio riva lago Ladoga il più
esteso bacino lacustre europeo.
C'è luce fino alle 11 di sera; io e Riccardo proviamo
a pescare ma senza fortuna.
Lunedì
5 agosto
Kurkieki - ??? - Km di giornata 447 - Km totali 5.753
Partenza ore 8,00 con sole e temperatura di 11°C: ci
mettiamo la felpa! Costeggiamo il grande lago in un paesaggio
ricco di boschi di conifere e betulle, scarsamente abitato.
Verso mezzogiorno ci fermiamo per la sosta pranzo in una
grossa area caratterizzata da un monumento in memoria dei
combattenti russi nella Seconda Guerra Mondiale: io e Laura
facciamo una camminata nel bosco e ritorniamo con funghi
(galletti) e mirtilli.
Nel pomeriggio la strada diventa disastrosa: probabilmente
stanno ricostruendo la M18 e quindi ci toccano decine di
chilometri di sterrato decisamente brutto per le nostre
schiene e per i camper. Oltretutto il nuovo tracciato della
strada non coincide con quello indicato sulle carte stradali
per cui verso sera non sappiamo più con esattezza
dove ci troviamo: sono spariti anche i seppur scarsi villaggi
che avevamo sin qui incontrato.
Alle 20,00, decisamente stanchi, facciamo campo nell'unico
spiazzo decente che abbiamo incontrato negli ultimi cinquanta
chilometri.
Martedì
6 agosto
???-Zelenoborski - Km di giornata 540 - Km totali 6.293
La strada purtroppo non cambia: ogni cento chilometri circa
di asfalto ce ne toccano cinquanta di sterrato. Se Riccardo
ed io siamo abituati a viaggiare in simili condizioni, per
Romano è un autentico battesimo del fuoco, che affronta
devo dire con bravura. I continui sobbalzi costringono i
due lupacchiotti a lunghi periodi fuori dalla cuccia.
Lentamente la Taiga (termine russo che sta ad indicare la
foresta boreale) lascia il posto alla Tundra l'ecoregione
che occupa la parte più settentrionale del continente
europeo: la vegetazione è caratterizzata prevalentemente
da arbusti nani che appartengono alle famiglie dell'erica,
dei salici e delle betulle. Il suolo, spesso acquitrinoso
è cosparso di muschi e licheni.
Alle 17,35 passiamo il Circolo Polare Artico, segnalato
da una stele presso la quale ci fermiamo per la doverosa
foto ricordo.
Piove e fa freddo (in rapporto alla stagione); questo, ma
soprattutto le condizioni della strada, incrinano un po'
la serenità del gruppo: qualcuno incomincia ad avere
fretta di ritornare in
Europa.
Facciamo campo in un'area di sosta riva lago nei pressi
della cittadina di Zelenoborski: le schiene di Laura e Martina
hanno preso qualche colpo di troppo.
Mercoledì
7 agosto
Zelenoborski- Kirknes (Nor) - Km di giornata 541 - Km totali
6.834
Capoluogo dell'omonima regione, Murmansk con il suo mezzo
milione d'abitanti è la maggiore città al
mondo a nord del Circolo Polare Artico.
Situata in una insenatura del Mare di Barents, all'imbocco
della Penisola di Kola, è un porto naturale costantemente
libero dai ghiacci e ospita importanti cantieri navali ed
industrie per la lavorazione del pesce; è anche sede
di una base navale della Marina militare russa, balzata
tristemente alle cronache nel 2000 per il disastro di un
sottomarino nucleare affondato nei pressi con tutto l'equipaggio.
Non è una città particolarmente bella e non
invoglia a una sosta; approfittiamo però dei suoi
mercati dove si trova praticamente di tutto a costi incredibilmente
bassi, vista la latitudine (1 kg di pomodori a meno di un
Euro, 1 kg di banane o ananas a circa due Euro
).
Rifornita la cambusa riprendiamo la strada attraversando
una zona ricca di monumenti riguardanti l'ultima Guerra
Mondiale; verso le 17,30 arriviamo in una bella area di
sosta riva lago, dove ci si potrebbe fermare per la notte
ma una parte del gruppo sembra propenso a raggiungere la
frontiera norvegese. Proseguiamo.
Credo di poter dire che i restanti 200 chilometri siano
stati i più brutti del viaggio.
Appena fuori dalla cittadina di Kola entriamo in una zona
militare caratterizzata da cavalli di frisia ai bordi della
strada, continue caserme e squallidi agglomerati urbani;
viaggiamo attraverso mezzi militari, strane fabbriche e
zone paludose ricche di alberi morti: non so se è
solo suggestione ma anche l'aria sembra malsana
In centocinquanta chilometri troviamo un unico distributore
che è senza diesel! Mi salva Romano, con la sua tanica
di scorta.
Adesso, visto dove ci troviamo, fermarsi è impossibile;
non resta che cercare di raggiungere la frontiera, cosa
che facciamo alle 20,15.
Piccolo problema! Gli uffici chiudono alle 21 e davanti
a noi c'è un pullman di turisti finlandesi e sei
o sette autovetture. La prospettiva è quella di dormire
(letteralmente) in mezzo alla strada.
Fortunatamente siamo le ultime tre vetture a cui è
concesso di passare e dopo 22 chilometri di terra di nessuno
arriviamo alla frontiera norvegese, dove le formalità
sono molto esigue e ci permettono finalmente di andare a
riposare dopo 13 faticosissime ore di viaggio.
Giovedì
8 agosto
Kirknes - Berlevag - Km di giornata 316 - Km totali 7.150
Momentanea separazione. Mentre Riccardo, come previsto,
guiderà gli amici verso Capo Nord, su strade a lui
ben note in quanto affrontate al seguito di una celebre
spedizione di OVERLAND, Laura ed io ci dedicheremo all'esplorazione
della penisola di Varangerhalovoya nell'estremo nord-est
della Norvegia. Si tratta di una terra parallela a Capo
Nord ma meno pubblicizzata e quindi meno turistica: in effetti
il paesaggio è da mozzare il fiato. Abbiamo tutto
il giorno di tempo per gustare il fascino del Grande Nord,
tra fiordi, villaggi di pescatori e orizzonti infiniti sull'Oceano
Artico.
Siamo un'altra volta in capo al mondo: ci gustiamo una buona
cena a base di tagliatelle al ragù, il sole di mezzanotte
e
accendiamo la stufa.
Venerdì
9 agosto
Berlevag - Vadso - Km di giornata 221 - Km totali 7.371
Pioggia, nebbia ed una temperatura intorno ai 10°C:
non si può dire una giornata di mezza estate!
Riusciamo finalmente a metterci in contatto con Gino e Donatella:
purtroppo il loro calvario continua; non solo non sono riusciti
a riparare il guasto ma nel frattempo hanno anche avuto
problemi al cambio per cui stanno lentamente ritornando
in Italia. Ci dispiace sinceramente: speriamo di averli
con noi in una prossima, più fortunata avventura.
La nostra giornata si snoda pigramente sul tetto del mondo:
durante la pausa pranzo un ruscello mi concede la cattura
di un bel salmerino di una trentina di centimetri il cui
destino sarà la nostra cena di questa sera.
Nel pomeriggio attraversiamo per il lungo la penisola; il
paesaggio è gradevole nonostante il tempo inclemente.
Ogni tanto attraversiamo qualche piccolo villaggio di pescatori
con le sue case in legno dipinte a tinte vivaci; non possiamo
fare a meno di domandarci ancora una volta come può
essere la vita da queste parti durante i lunghi mesi invernali
completamente bui.
Nel tardo pomeriggio facciamo campo in un'area di sosta
nei pressi di un promontorio che ha tutta l'aria di essere
stato un'area sacra del popolo Sami. Riaccendiamo la stufa.
Sabato
10 agosto
Vadso- Partakko (Fin) - Km di giornata 369 - Km totali 7.740
La costante presenza di branchi di renne al pascolo lungo
la strada è una delle caratteristiche della Lapponia
in questa stagione; in effetti devono approfittare il più
possibile della breve estate artica che offre loro cibo
in abbondanza prima che il ghiaccio ricopra tutto e la lotta
per la sopravvivenza si faccia dura.
Attività tipica nell'economia dei Sami (il nome corretto
per identificare i Lapponi), l'allevamento delle renne ha
purtroppo subito di recente gravi avversità, l'ultima
delle quali è stato il disastro di Cernobyl, da cui
è scaturita una massa radioattiva che trasportata
dai venti ha ricoperto l'intera Lapponia. Per più
di dieci anni la contaminazione dei pascoli ha reso impossibile
ogni forma di allevamento, incidendo molto sul sistema tradizionale
di vita di quest'antico popolo nomade che si è visto
costretto a cercare altre forme di sostentamento nella pesca,
nell'industria estrattiva o nel terziario.
A dispetto di ciò tuttavia non è infrequente
incontrare qualcuno di loro lungo le strade o nei villaggi
del Grande Nord, intento a vendere prodotti artigianali,
vestito con i consueti abiti tradizionali, o scorgere la
caratteristica tenda conica degli allevatori nomadi in una
qualche radura della tundra.
Nel tardo pomeriggio lasciamo la Norvegia per entrare in
Finlandia (non c'è più dogana) e viaggiamo
in un paesaggio molto simile a quello della Karelia, solo
che qui è tutto più ordinato: le strade sono
ottime, con molte aree di sosta attrezzate in punti panoramici
incantevoli e la presenza umana, seppur limitata, si manifesta
con coloratissime case sparse tra laghetti e boschi di conifere.
Domenica
11 agosto
Partakko - Inari - Km di giornata 111 - Km totali 7.851
Ci ricongiungiamo con i nostri amici nel campeggio riva
lago della cittadina di Inari. Purtroppo a Capo Nord hanno
trovato per due giorni un tempo pessimo che gli ha precluso
il sole di mezzanotte e li ha costretti a molte ore dentro
i camper; sono un po' delusi e cominciamo a sentire la stanchezza:
oggi è il ventisettesimo giorno di un viaggio che
in alcuni momenti è stato decisamente impegnativo.
Nel pomeriggio visita al locale interessante museo della
cultura Sami e poi un po' di shopping; io e Laura resistiamo
a tutte le costosissime tentazioni dell'artigianato e facciamo
man bassa di leccornie: salmone, carne di renna affumicata,
birra finlandese e formaggio locale.
Lunedì
12 agosto
Inari - Rovaniemi - Km di giornata 335 - Km totali 8.186
Oggi incomincia il nostro rientro a casa; il tempo si mantiene
sempre nuvoloso ma non piove e le strade sono decisamente
buone.
Nei pressi di Vuoto ci fermiamo a visitare il pittoresco
Museo dell'oro dove volendo è possibile noleggiare
l'attrezzatura per tentare di setacciare qualche "pagliuzza":
nessuno di noi si cimenta nell'impresa.
Alle 17,30 raggiungiamo il Napapiiri (il Circolo polare
in lingua finnica) nel punto dove sorge la casa di Babbo
Natale; si tratta di un centro commerciale in rapida espansione
dove si può trovare ogni oggetto dell'artigianato
nordico a prezzi esorbitanti e da cui si possono spedire
lettere e cartoline con timbro particolare. Laura ed io
siamo stati qui la prima volta dieci anni fa e siamo allibiti
dal cambiamento del luogo, ma d'altra parte siamo sulla
strada turistica che dal centro-Europa porta a Capo Nord
ed evidentemente Babbo Natale è un buon business.
Ad ogni buon conto, se non viaggiate con dei bambini, è
un posto che vi sconsigliamo.
Martedì
13 agosto
Rovaniemi - Aanekoski - Km di giornata 571 - Km totali 8.757
Tutta una giornata di viaggio tra boschi e laghi; man mano
che ci lasciamo il Circolo alle spalle il clima migliora:
nel pomeriggio la temperatura raggiunge i 30°C.
Oggi è l'anniversario di matrimonio di Carla e Riccardo
per cui decidiamo di festeggiare: verso sera ci fermiamo
in un Market a fare provviste tra cui il necessario per
una bella grigliata.
Troviamo un buon campeggio riva lago provvisto di un bellissimo
barbecu attorno al quale Romano, che di carni se ne intende,
lavora un'ora abbondante per cucinare una succulenta cena.
Mercoledì
14 agosto
Aanekoski - Tallin (Estonia) - Km di giornata 349 - Km totali
9.106
L'ultimo ricordo della Scandinavia è un complicato
attraversamento della città di Helsinki alla ricerca
del porto: la segnaletica stradale all'interno della capitale
finnica è decisamente scarsa.
Un traghetto veloce impiega un'ora e mezza a compiere il
tragitto che normalmente ne richiede quasi quattro: il costo
un po' più elevato giustifica il servizio.
Alla periferia di Tallin fatichiamo un po' a trovare il
campeggio (Peoleo) perché anche qui è un gigantesco
cantiere: con i primi finanziamenti provenienti dall'Unione
Europea s'inizia a sistemare la rete viaria.
In serata, via telefono, ci giungono dall'Italia notizie
poco rassicuranti per il nostro rientro: mezza Europa e
sott'acqua, fiumi straripati, città evacuate, strade
interrotte
Staremo a vedere.
Giovedì
15 agosto
Tallin - Km di giornata / - Km totali 9.106
Ferragosto di pigrizia per noi mentre i nostri compagni
di viaggio vanno a visitare lo splendido centro storico
di questa capitale baltica.
Raggiungiamo telefonicamente in Italia il nostro amico Pietro,
giornalista, che ci da ulteriori ragguagli sulla situazione
metereologica e ci promette aiuto logistico nei prossimi
giorni; un po' più tranquilli organizziamo una cena
all'aperto: pasta italiana e torta estone per concludere.
Venerdì
16 agosto
Tallin - Riga (Lettonia) - Km di giornata 322 - Km totali
9.428
Partenza alle 8.10 in una bella mattinata di sole; dopo
due ore siamo alla frontiera con la Lettonia dove le formalità
doganali si esauriscono in meno di mezz'ora.
Alle 15,30 siamo alla periferia di Riga, parcheggiati nel
piazzale antistante il Museo etnografico all'aperto: elargendo
una piccola mancia alla custode ci è concesso di
sostare anche per la notte.
La visita al Museo è per me e Laura alquanto deludente.
Celebrato in passato come il miglior museo di questo tipo
dell'intera Unione Sovietica, era ancora cinque anni fa
un luogo interessante dove approfondire molti aspetti della
cultura contadina di queste regioni. Purtroppo oggi è
un insieme di edifici per lo più chiusi senza l'animazione
che rendeva questo sito veramente particolare. Ci consoliamo
nella locale trattoria con una merenda a base di salsicce
e patate fritte.
Sabato
17 agosto
Riga - frontiera polacca - Km di giornata 449 - Km totali
9.877
Il programma originario prevedeva di arrivare a Vilnius,
la capitale lituana, per una breve visita al suo centro
storico e magari l'acquisto di qualche gioiello in ambra,
che qui è particolarmente rinomata. Purtroppo le
notizie che continuano ad arrivare da casa sulla situazione
metereologica in centro Europa consigliano di accelerare
i tempi di rientro, non sapendo bene cosa ci riserveranno
i prossimi giorni.
In frontiera perdiamo un po' di tempo per fare l'assicurazione
auto obbligatoria (questa è l'unica delle Repubbliche
baltiche che non riconosce ancora la Carta verde), e la
solita coda impone circa due ore di sosta.
Durante la pausa pranzo dall'Italia Pietro ci consiglia
di abbandonare l'idea di rientrare attraverso la Slovacchia
e suggerisce un percorso più a nord, verso Berlino
e noi informiamo di ciò i nostri compagni di viaggio.
Alle 18,00 siamo alla frontiera polacca dove una gigantesca
coda ci costringe a due ore e mezza di sosta prima che sui
nostri passaporti vengano applicati i due timbri che ci
autorizzano a proseguire.
Decisamente stanchi facciamo campo nel parcheggio di un
ristorante adiacente la dogana dove affrontiamo la cucina
polacca che riscopriamo gustosa, abbondante nelle porzioni
e decisamente a buon prezzo.
Nel dopo cena vivace scambio di opinioni tra i drivers circa
l'itinerario da seguire: Riccardo insiste per voler mantenere
il programma originario mentre Romano ed io saremmo propensi
a seguire i suggerimenti dell'amico giornalista. La maggioranza
decide
Domenica
18 agosto
Frontiera - Szubin (Polonia) - Km di giornata 504 - Km totali
10.381
Le strade polacche sono sempre faticose da percorrere a
causa delle già citate cunette, tuttavia il fatto
che oggi è domenica migliora un po' le cose in quanto
il traffico commerciale è molto limitato.
Questa parte di Polonia è gradevole: fitti boschi,
laghi, pittoreschi villaggi e
tantissime cicogne.
Lunedì
19 agosto
Szubin - Dessau (Germania) - Km di giornata 527 - Km totali
10.808
Le ultime notizie dall'Italia ci parlano della piena del
fiume Elba che noi dovremmo incontrare nel pomeriggio: affrettiamo
la marcia e riduciamo al minimo indispensabile le soste.
Alle 15,30 siamo in frontiera dove la solita coda ci costringe
a più di un'ora di sosta (nessuna formalità
doganale!).
Aggiriamo Berlino e puntiamo verso sud, in autostrada; alle
18,30 siamo sull'Elba dove nel frattempo è arrivata
l'ondata di piena. 22 chilometri di lentissima marcia in
un'ora e venti minuti in un paesaggio desolante: l'acqua
ha già invaso le campagne e il tutto ha un aspetto
surreale. I pompieri e anche moltissimi volontari stanno
creando argini artificiali con sacchi di sabbia in modo
di impedire l'allagamento dell'autostrada: sui loro volti
si leggono chiari i segni della fatica e della preoccupazione,
ma anche la loro determinazione.
Alle 20,15 raggiungiamo un'area di servizio abbastanza lontana
dal fiume da permetterci di sostare in assoluta sicurezza
per la notte: uno splendido tramonto non basta certo a cancellare
dagli occhi le immagini di tanto disastro e comunque andiamo
a dormire consci di essere ormai fuori dai guai.
Martedì
20 agosto
Dessau - Vipiteno - Km di giornata 683 - Km totali 11.491
Giornata di viaggio veloce sulle ormai note strade ed autostrade
di Germania ed Austria; l'unica cosa da raccontare è
un autentico furto subito da Romano nel fare il pieno ad
un distributore (in Germania) : sembra incredibile ma è
riuscito a mettere nel serbatoio del suo camper quasi dieci
litri di gasolio in più rispetto all'effettiva capacità
dello stesso!!!
Alle 18,30 raggiungiamo i patri confini e poco dopo sostiamo
nell'autoparco di Vipiteno dal quale eravamo partiti 36
giorni e circa 11.000 chilometri fa.
Domani gli altri due equipaggi si concederanno un po' di
relax in Trentino (causa alluvione siamo 5 giorni in anticipo
sull'arrivo previsto); ci congediamo da loro gustando un'ottima
pizza e ricordando le cose più particolari di questo
nostro viaggio
Mercoledì
21 agosto
Vipiteno - casa - Km di giornata 436 - Km totali 11.927
Sveglia ore 10,30 (finalmente!). Piove. Con tutta calma
riprendiamo la via di casa iniziando a ragionare su questa
prima esperienza di CAROVANA che ci sembra sia stata positiva:
i nostri compagni di viaggio si sono rivelate persone squisite
e ciò ha permesso di superare tranquillamente anche
le difficoltà che si sono presentate. Per questo
li vogliamo ringraziare tutti, ed in particolar modo Riccardo:
fare la "coda" di un gruppo è compito spesso
disagevole che lui ha svolto in modo egregio anche se ogni
tanto ci siamo trovati in disaccordo sulle "strategie"
da usare.
Pausa pranzo in un autogrill dove mi concedo il piacere
di un panino con la mozzarella (l'unica cosa che mi è
un po' mancata durante questo viaggio).
Nel pomeriggio, nei pressi di Modena, rincontriamo i nostri
amici: il maltempo ha consigliato loro di anticipare il
rientro a casa e per non disturbare il nostro riposo questa
mattina sono partiti senza avvertirci.
Ultimi saluti (con particolare affetto ai due lupachiotti)
e poi via, senza più soste, verso casa.
D
A S V I D A N I A !
Qualche
dato
Valute:
Repubblica
Ceka 1 Korona = Euro 0,03 = Lit. 58
Polonia 1 Zloty = 0,15 = 290
Russia 1 Rublo = 0,0325 = 63
Norvegia 1 Korona = 0,1348 = 261
Estonia 1 Korona = 0,0666 = 129
Lettonia 1 Lati = 1,9108 = 3700
Costo
medio del disel:
Repubblica Ceka Euro 0,60 - Lit. 1.162
Polonia Euro 0,39 - Lit 755
Bielorussia Euro 0,30 - Lit 580
Russia Euro 0,255 - Lit 494
Norvegia Euro 1,1024 - Lit 2.135
Finlandia Euro 0,7891 - Lit 1.528
Estonia Euro 0,4917 - Lit 952
Lettonia Euro 0,5634 - Lit 1.091
Germania Euro 0,8339 - Lit 1.615
Austria Euro 0,78 - Lit 1.510
VIGNETTE
AUSTRIA Euro 7,60 - Lit 14.715
VIGNETTE CEKIA Euro 3,00 - Lit 5.808
Alcuni costi in Russia:
Pane (500 gr.) Lit 435
Birra (bottiglia 0,50) Lit 570
Vodka (1 lt) Lit. 3.800
Pomodori (1 kg) Lit. 1.250
Patate (1 kg) Lit 400
Uova (dozzina) Lit 1.150
Burro (250 gr) Lit 680
Lamponi (1 kg) Lit 950
Caviale (200 gr) Lit 15.750
MUSEI:
Cremlino (Mosca) Lit. 15.700
Puskin (Sanpietroburgo) Lit 13.800
GUIDE
: da 40 a 80 Dollari al giorno.
PARCHEGGI:
normalmente 100 rubli = Lit 6.300
METROPOLITANA:
un biglietto per una settimana 200 rubli = L.1.2600
TAXI.
Attraversare Mosca (1 ora) 120 rubli = Lit 7.500