DUE GIORNI AD EDIMBURGO
(maggio 2005)
testo e foto di Claudia
Partenza da Londra: questa volta mi va di
lusso, faccio un viaggio nel viaggio e quindi non parto
dalla mia regione, l’Abruzzo, come di consueto!
Decidiamo di andare ad Edimburgo evitando l’aereo
per risparmiare qualche soldino, così ci sorbiamo
un viaggio di quasi 8 ore notturne, dormendo alla meno peggio
sul bus della “National Express”.
Il viaggio procede sereno con arrivo nella centralissima
stazione.
Ci dirigiamo verso il centro informazione e ne attendiamo
l’apertura alle ore 9. La giornata è uggiosa,
come da previsioni, una pioggerella fitta e fastidiosa satura
l’aria come nebbia…praticamente non si vede
un tubo!
Annoiati dalla vana attesa dell’apertura del centro
info, ci dirigiamo a piedi verso quello che pare essere
il centro della città e decidiamo di visitare un
luogo al chiuso, visto il clima.
Ci dirigiamo al Castello
che domina dall’alto il centro storico, il biglietto
è di circa 10 pound a testa e niente sconto studenti!
Prendiamo pure l’audio guida per 3 pound. Scopriremo
il giorno dopo, di aver fatto un piccolo errore anche se
inevitabile visto il clima ostile: facendo prima il giro
turistico in bus, al prezzo di oltre 10 pound, avrete uno
sconto del 10% sul biglietto del castello, esibendo lo scontrino.
Sconsiglio inoltre l’audio guida che non serve proprio
a nulla! Il castello non è particolarmente attraente,
variamente modificato e ristrutturato negli anni, pare esser
costruito per i turisti…bocciato quindi! Le mostre
all’interno poi, sono davvero insulse e ci inducono
a desistere perdendoci, pare, i gioielli della corona! Avendo
vissuto per 6 mesi a Londra, il confronto coi castelli ivi
visitati è inevitabile e purtroppo schiacciante!
L’unica cosa carina è un matrimonio all’interno
dello stesso, in una minuscola chiesetta che ospita una
decina di invitati e lo sparo del cannone che segnala l’una
in punto ogni giorno.
La spiegazione circa la scelta dell’ora, sta nella
nota avarizia degli scozzesi (di cui non abbiamo avuto alcun
altro esempio reale, peraltro): sparare una palla a salve
è più economico che segnare il mezzo giorno
con dodici palle di cannone, parola di guida!
Passeggiamo poi per la città infestata
da negozietti turistici che vendono graziose sciarpe di
lana che mi rifiuto di comprare, ormai ad un passo dall’estate!
Troviamo fortunatamente un albergo centralissimo camminando
per strada, in quanto l’ufficio info offre alloggi
solo fuori porta, pare a causa di un meeting in loco e perdiamo
i 3 pound di commissione più il 10% della prenotazione
che ormai avevamo già fatto fare. Finalmente ci riposiamo
un po’ e ci rechiamo a mangiare qualcosa di tipico.
Fino alle 22 il sole splende sulla città sfalsando
i nostri bioritmi tanto che, essendocela presa un po’
con comodo, ci rendiamo presto conto che rischiamo di non
trovare dove mangiare! Alle 20 i locali espongono quasi
tutti il “tutto esaurito”(era sabato!). Fortunatamente
si libera un tavolo, io ordino quanto di più tipico
ci sia, “haggies”, una sorta
di paté di interiora piccanti, abbinato a patate
in purè…non male. Il servizio è impeccabile,
la gente cortese e la lingua parlata in modo pulito e comprensibile
in barba al fantomatico incomprensibile accento scozzese.
Gustosa e tenera è la carne delle vacche scozzesi…buona
pure la Scottish Pie a base di carne e vegetali, coperta
di pasta-sfoglia.
Il giorno dopo ci dedichiamo alla National
Gallery, relativamente piccola rispetto a quella
mastodontica di Londra, interessante con i suoi impressionisti
e artisti italiani, gratuita. La giornata assolata e piacevole
ci induce a desistere dal visitare altri luoghi al chiuso
e così ci dedichiamo a passeggiata e shopping. Da
subito notiamo i disastrosi effetti della globalizzazione,
tutte le catene di supermercati londinesi sono anche lì,
i biscotti “tipici” li riconosco nei supermercati
di Wimbledon, il wisky scozzese ed il resto, li trovo anche
a Stansted… che disdetta!
Chi abbia più tempo da spendere in
città può acquistare all’ufficio informazioni
una carta che, per un prezzo forfettario, dà accesso
gratuito a tutte le attrazioni locali, ma badate che ne
valga davvero la pena! Il giro turistico
in bus, benché caro, è piacevole e vi porterà
a visitare, con la possibilità di scendere e risalire
a piacimento, il Parlamento e altre attrazioni
locali, quali il Museo del Giocattolo e
altri, Chiese e case di personaggi illustri. La città
in sé è graziosa, girabile a piedi, con vista
sul mare, ma molto turistica e devo dire piuttosto cara!
Il verde rigoglioso è un vero spettacolo. Due giorni
pieni sono il tempo sufficiente per farsene un’idea.
Un’ultima curiosità riguarda la moneta, si
tratta sempre della sterlina, ma di un conio differente;
è come l’euro coniato dai diversi Paesi Europei,
per intenderci…stesso valore, ma “aspetto”
differente!
La sera si riparte per Londra con “Easy Jet”
che per l’ennesima volta accumula fastidiosi ritardi…rientro
dopo due giorni in Italia con “Ryanair”.
Una piccola osservazione sui voli low cost:
è vero sono economici, soprattutto se prenotati con
debito anticipo, ma spesso fanno scalo in aeroporti molto
distanti dalla città e vanno addizionati quindi,
dell’ulteriore costo del trasporto fino in centro.
Un’altra piccola recriminazione la faccio sul peso
del bagaglio da imbarcare…15 kg (Ryanair) sono davvero
pochi se si va in viaggio per alcuni giorni, considerando
che la valigia vuota pesa già di per sè e
che lo sono soprattutto per una donna !!!
Scherzi a parte, vi auguro buon divertimento!