SLOVENIA AGOSTO 2004
Testo
e foto di Nicola De Pascale
Il viaggio è stato fatto nel mese di agosto 2004 dal sottoscritto,
la moglie Clara, le nostre due figlie Cristina ( 13 anni) e Chiara
( 11 anni) e dagli amici Paolo, Primella, e i loro figli Tommaso
( 11 anni) e Paola ( 9 anni)
I nostri mezzi sono Rimor Superbrig 678. Km percorsi da Milano
circa 1.900.
8 agosto
Partiamo verso le ore 12 con l’intenzione di raggiungere
i nostri amici che, avendo iniziato le ferie prima di noi si sono
già messi in viaggio. Il viaggio in autostrada procede tranquillo,
il traffico non è eccessivo. Poco prima di raggiungere la
tangenziale di Mestre sentiamo alla radio che vi sono alcuni km
di coda. Decidiamo allora di uscire dall’autostrada e di procedere
per vie alternative. Riprendiamo l’autostrada vicino Pordenone
e ci dirigiamo verso Tarvisio.
Qui lasciamo l’autostrada e prendiamo la statale che passando
per Fusine ci porterà in Slovenia, a Kranjska
Gora, famosa località sciistica, dove i nostri amici
ci hanno avvisato per telefono di essersi fermati. Passiamo velocemente
il confine e verso le 22 siamo nella cittadina.
Li troviamo parcheggiati in un grande spiazzo all’entrata
del paese usato come punto di sosta per i pullman, proprio alle
spalle della caserma della polizia. La presenza di altri camper
ci fa ritenere che qui si possa trascorrere la notte senza problemi.
Dopo aver cenato facciamo una passeggiata per il centro che dista
un centinaio di metri. Il paese è molto piccolo e assomiglia
ad un tipico paese austriaco. Molti alberghi, alcuni in moderne
costruzioni, altri in baite stile tirolese.
9 agosto
Verso le nove siamo quasi pronti per la partenza quando
si avvicina la guardia del paese e ci avvisa che non possiamo sostare
oltre. Dovendo cambiare un po’ di valuta e fare acquisti ci
spostiamo nel parcheggio vuoto di un grande albergo al di là
del fiume, verso la montagna e andiamo poi nel centro poco distante.
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Partiamo per la cittadina di Bled, uno
dei più importanti centri turistici della Slovenia,
sulla riva dell’omonimo lago che si alimenta con le
acque del ghiacciaio del Triglav.
Sul fondo del lago vi sono sorgenti di acqua calda a 20°/23°.
Nel mezzo c’è l’isola di Blejski
otok con il santuario dell’Assunta risalente
al XVII secolo. Tutt’intorno al lago vi è una
pista ciclabile. Ormeggiate attorno alla riva barche a remi
simili a quelle che si vedono sul lago di Como.
C’è molto traffico in entrata nella cittadina
e nella strada che corre attorno al lago.
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Il lago
di Bled |
Proseguiamo
quindi alla volta lago di Bohjini, il più
grande del paese, nel parco nazionale del Triglav,
meta di numerosi escursionisti. La strada attraversa uno splendido
paesaggio di montagna.
Sulla sponda del lago è possibile,vedere la chiesa romanica
di Sv. Janez ( san Giovanni Battista), la cui costruzione
ha origine nel XIII secolo.
Raggiungiamo il lago e ci fermiamo nel parcheggio
a pagamento lungo la strada ( 1.500 SIT – 6,40 euro. Ci sono
servizi igienici e rubinetti esterni). Intorno al lago numerose
spiagge dove poter prendere il sole e fare il bagno. E’ possibile
anche girarlo in mountain bike sulla stradina che corre tutto intorno.
Il primo tratto è fattibile senza problemi, poi quando la
pista si inoltra nel bosco il terreno diventa più impervio
e bisogna avere buone gambe per proseguire.
Verso sera ripartiamo e ci dirigiamo verso il “Camping
Bled” dove vorremmo trascorrere la notte. Però
un cartello all’ingresso avvisa che il campeggio è
completo. Di fianco c’è il parcheggio del ristorante
e un chiosco di bibite. Il gestore ci dice che se ci fermiamo per
la cena possiamo passare la notte nel parcheggio. Non abbiamo molto
scelta per cui decidiamo di fare così. Ci siamo appena sistemati
quando nel giro di pochi minuti il cielo diventa nero e si alza
un vento fortissimo: vediamo alcuni alberi piegarsi fino a terra
e poi spezzarsi. Una tromba d’aria investe la zona, cade una
pioggia torrenziale e poi la grandine. Il chiosco di bibite viene
allagato, i tavolini rovesciati, un grosso ombrellone spaccato come
uno stuzzicadenti e trascinato via dalla furia del vento. Un vero
uragano che dura per mezz’ora, poi tutto torna tranquillo.
La strada è ricoperta da rami spezzati e detriti, Più
tardi vedremo passare un carro attrezzi che trasporta un’auto
schiacciata probabilmente da un albero sotto cui era parcheggiata.
Andiamo quindi al ristorante, dove con 9 euro a testa possiamo
fare un’ottima cena: un bel piatto di carni miste alla griglia,
contorni vari, dolci e bevande. Considerando il costo elevato dei
campeggi senz’altro è stata una soluzione conveniente.
Verremo poi a sapere che il campeggio dispone di un parcheggio esterno
dove invia i camper quando non vi è disponibilità
di piazzole. E’ possibile trascorrere qui la notte pagando
10 euro
10 agosto.
Ci dirigiamo verso la gola del Vintgar
che si trova circa 4 km dopo Bled seguendo le indicazioni per Gorje.
La strada non è molto larga, ma i nostri mezzi di oltre 7
mt. passano senza problemi. La strada finisce proprio nel parcheggio
( gratuito) da cui si parte per l’escursione.
(Costo della vista: adulti 600 SIT - 2,5 euro, ragazzi fino 12
anni sconto 50 % )
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"Venne scoperta nel febbraio
del 1891 da Jakob umer, sindaco di Gorje, e dal cartografo
e fotografo, Benedikt Lergetporer. La scoperta fu casuale, nel
momento in cui il livello delle acque del fiume Radovna, che
scorre sul fondo della gola, era estremamente basso. La spedizione
parti' da Spodnje Gorje verso Blejska Dobrava. Con non poca
fatica raggiunsero questa gola, a quei tempi impraticabile.
Scoprirono tanti punti suggestivi, e decisero di istituire una
commissione edile incaricata di sistemare nella gola ponti e
passerelle per poterla aprire al pubblico. L' inaugurazione
avvenne il 26 agosto 1893. La Gola del Vintgar e' lunga 1,6
km, scavata nei millenni tra le rocce dei monti Hom e Boršt,
dal fiume Radovna, che vi forma bellissime cascate. Il suo corso
e' movimentato e suggestivo. La strada conduce attraverso ponti
e gallerie e si conclude su un ponte alto 16 metri, sovrastante
la piu' bella cascata denominata •um. Per la sua bellezza,
la gola e' stata annoverata nel patrimonio naturale della Slovenia". |
Alla fine della passeggiata si scende una ripida scala e si giunge
sotto la cascata. Il ritorno avviene per la stessa strada. E’
possibile effettuare l’escursione da Bled a piedi per diversi
itinerari che partono dalla cittadina e raggiungono la gola in circa
un’ora Senz’altro una possibilità interessante
per chi ama passeggiare in montagna.
L’escursione alla gola è consigliabile di pomeriggio,
subito dopo pranzo. E’ una meta turistica per cui vi sono
grossi pullman che salgono e scendono durante la mattina portando
molta gente. Incontrarne uno mentre si sale o si scende col camper
può creare seri problemi. Vi è anche un servizio di
bus da Bled tra le 10 e le 10.30.
La gola è completamente in ombra e molto umida ( ricordarsi
di portare una felpa o un pile leggero) : col passare delle ore
la temperatura si alza. Per l’escursione si possono preventivare
3/4 ore.
Nel pomeriggio arriviamo a Skofja Loka, “...
fondata prima del Mille dai vescovi bavaresi, che dal loro possente
castello l'amministrarono per ben otto secoli; il suo grazioso centro
storico dalla fisionomia cinquecentesca risulta formato da palazzetti
patrizi rinascimentali, spesso dipinti anche all'esterno.”
Forse pochi sanno che durante a seconda guerra mondiale c’era
un campo di concentramento del regime di Tito dove morirono molti
italiani. “Borovnica, Skofia Loka, Osseh, Stara
Gradiska, Siska, Goli Otok. Nomi poco conosciuti. Eppure per chi
è sopravvissuto, sono nomi indimenticabili. Sono i campi
di concentramento titini, luoghi ove si sono consumati orrori inenarrabili.
Migliaia di partigiani vi sono stati trucidati dal Maresciallo Tito
nella Venezia Giulia e Dalmazia tra il 1943 e il 1945…”
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Ci fermiamo nel parcheggio del castello
e saliamo sulla collina per vederlo da vicino.
Il castello venne ricostruito nel 1511 dopo essere stato distrutto
da un terremoto.
Nel suo interno un museo archeologico, etnologico ed artistico.
Molto bello il panorama della cittadina che si gode dall’alto.
Scendiamo poi le stradine del centro storico. Alcune case, vicine
al castello, sono edifici pubblici mentre quelle vicine alla
piazza principale abitazioni di ricchi mercanti. |
Skofia Loka – il castello |
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Ripartiamo alla volta di Ljubljana. “... già
nel 1200 era capoluogo della Carnìola e il suo elegante centro
storico, racchiuso tra la collina del castello e il fiume Ljubljanica,
costituisce uno dei migliori esempi di barocco europeo; tuttavia
sono numerosi anche gli edifici in stile liberty, neorinascimentale
e art nouveau, mentre l'assetto urbano risente parecchio dello stile
personalissimo di Jose Plecnik, uno dei maggiori architetti della
prima metà del Novecento.”
Arrivando dall’autostrada troviamo le indicazioni per il
campeggio “Autocamp Jezica” che si
trova in una zona della città chiamata proprio Jezica.
Le indicazioni però spariscono di colpo e solo grazie all’aiuto
di un passante riusciamo a trovarlo. Si trova sulla Slovenska
Dunajiska. Grande viale che porta direttamente in centro
città. Il campeggio non è molto grande e i servizi
sono buoni. Le piazzole sono numerate e si sceglie quella che si
preferisce. Insufficienti le docce, solo 3 dalla parte degli uomini
e 3 delle donne.
Prezzi del campeggio:
Adulti 2.100 SIT - 9 euro
Sconto bambini 50 % fino a 14 anni
Elettricità: 600 SIT fissi – 2,5 euro
Tasse: 162 SIT - 0,70 euro
Davanti l’ingresso del campeggio c’è il capolinea
del bus 8 e la fermata del 6. Entrambi arrivano in centro città
( biglietto 300 SIT – circa 1,30 euro da pagare al conducente).
Vi sono carte cumulative trasporti – visite valide più
giorni: “Ljubljana card” 3.000 SIT
- 12,80 euro. Valida 72 ore comprende: trasporti urbani, visite
gratuite o riduzioni nei musei o viste guidate; sconti su taxi e
acquisti in negozi convenzionati.
Si potrebbe anche andare in bicicletta: tutti i marciapiedi hanno
la corsia riservata . Dal campeggio al centro sono circa 3 km.
11 agosto
Andiamo in centro in autobus per visitare la città.
Visitiamo la parte medioevale che ritrova proprio intorno al colle
del castello e a cui si arriva dal “Triplice Ponte”.
Nella zona ci sono altri punti di interesse quali la Chiesa dei
Francescani, la Piazza Preseren, la Filarmonica, l’Università,
il Ponte dei Calzolai, il Mercato. Pittoresche le bancarelle del
mercato che si svolge vicino ai Tre Ponti: frutta, tanti frutti
di bosco, funghi, fiori. E poi più avanti nella piazza Vodnikov
trg un grande mercato ortofrutticolo. E’ incredibile la pulizia
che si nota intorno alle bancarelle: non un pezzo di carta o altro
per terra. Se pensiamo a cosa rimane per strada quando finiscono
i nostri mercati …….
Ljubliana – il mercato comunale
coperto |
Ljubliana – il Triplice Ponte |
Pranziamo nella via più elegante della cittadina, Mestni
trg, in un locale con tavolini all’aperto dove servono
specialità greche! I prezzi sono convenienti comparati con
quelli degli altri locali.
12 agosto
Lasciamo Ljibljana e ci dirigiamo verso Maribor, seconda
città della Slovenia. Evitiamo l’autostrada e viaggiamo
sulla strada statale che attraversa zone molto belle. Quando la
statale comincia a salire tra le colline entriamo in autostrada
che, infilandosi in alcune gallerie, ci permette di accorciare il
viaggio.
Maribor è conosciuta anche come località sciistica,
pur essendo un grande centro industriale. Si entra in città
con una grande superstrada e per raggiungere il centro storico bisogna
attraversare il ponte sulla Drava. Ci dirigiamo verso lo stadio
parcheggiamo senza problemi. La parte storica poco distante è
una zona pedonale con molte case in stile rinascimentale. Da vedere,
tra l’altro, la Cattedrale, la cui costruzione iniziale risale
al XII secolo, la piazza Gravni trg con un monumento del 1743 dedicato
alla Madonna, il castello Mestni grad, sede ora di un museo. Nell’isola
pedonale si trovano anche molti palazzi rinascimentali, barocchi
e neoclassici.
Dopo una passeggiata e un ottimo spuntino a base di pesce
in un locale chiamato “Seafood”, nella via centrale
( ulica Helojia Slandra), ripartiamo verso la meta agognata dai
nostri ragazzi: le “Terme 3000” di Moravske
Toplice. E’ un noto centro termale sorto però
abbastanza recentemente. Nel 1960 durante trivellazioni volte alla
ricerca del petrolio venne trovato a 600 mt. di profondità
un giacimento di acque mescolate a metano. Studi effettuati successivamente
ne dimostrarono le qualità terapeutiche e quindi sorsero
le terme, frequentate da austriaci e tedeschi. La località
si trova nella zona nord – est della Slovenia vicino al confine
con l’Ungheria e l’Austria.
Il campeggio si trova poco prima dell’ingresso del paese;
vi è un grande cartello che lo segnala sulla destra e ci
si inoltra in una stradina per poco meno di 1 km. E’ molto
grande, le piazzole abbastanza spaziose, buoni i servizi e c’è
un ingresso diretto verso la zona termale.
Qui ci sono 20 piscine tra coperte e scoperte con diversi scivoli.
In una vi sono trampolini da 3 e da 5 metri. C’è anche
una “torre” di 22 metri con i due scivoli concentrici
della lunghezza di 170 e 140 metri. Recentemente è stato
aggiunto anche uno scivolo chiamato “kamikaze”: una
scivolata quasi verticale di una decina di metri e poi si viene
frenati dall’acqua nella parte finale orizzontale. Un divertimento
assicurato per i ragazzi !
Prezzi del campeggio:
Adulti 12 euro
Sconto bambini 50 % da 3 a 6 anni e 30 % da 7 a
14.
Elettricità 2 euro
Tasse 0,44 euro persona/giorno
Viene consegnata una tessera con microchip che dà diritto
a due ingressi al giorno senza limiti di permanenza. Se però
si esce non è possibile entrare prima di due ore perchè
la tessera si blocca. Nel caso ci si dimentichi qualcosa e si debba
uscire è possibile farla sbloccare alla reception.
La tessera funziona anche come “carta di credito”: è
possibile utilizzarla all’interno delle strutture ( bar, ristoranti)
e l’addebito viene aggiunto al conto del campeggio.
Nel paese poco distante vicino alla chiesa vi è un supermercato
ben rifornito.
13 -14 –15 agosto
Rimaniamo alle terme, dove alterniamo i bagni con passeggiate
in bicicletta nei dintorni. Sulle colline coperte da vigne vi sono
fattorie dove è in vendita il vino prodotto localmente. Purtroppo
sono chiuse e non abbiamo modo di fare qualche degustazione.
E’ possibile rimanere nel campeggio fino alla sera alle 21,
per cui decidiamo di sfruttare tutta la giornata e di partire la
mattina seguente. All’ora di cena con i nostri mezzi ci spostiamo
verso una trattoria poco distante ( Trattoria Kamin,
suggerita da un altro viaggiatore nel suo resoconto del viaggio
in Slovenia). Ottima cena a base di carne e ad un prezzo conveniente
( 69 euro in otto, con dolci e bevande). Torniamo poi all’ingresso
del campeggio e passiamo la notte nel parcheggio antistante.
(Per raggiungere la trattoria, usciti dal campeggio si raggiunge
la statale, si svolta a destra e si prosegue fino ad una rotonda.
Si gira a sinistra e dopo circa 500 mt si trova la trattoria, che
comunque è segnalata.)
16 agosto
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Ci dirigiamo a Ptuj “Ptuj,
città museo sulle rive della Drava, è forse la
più bella città d'arte della Slovenia. Fondata
dai Romani con il nome di Poetovio, era uno dei maggiori centri
sulla strada della Pannonia, tanto importante da arrivare a
contare 40 mila abitanti (più del triplo di oggi) e da
fare eleggere proprio qui l'imperatore Vespasiano. Il suo centro
storico dalla netta impronta medievale, ricco di resti romani,
chiese, monasteri, musei e dominato dal sovrastante elegante
castello rinascimentale asburgico, viene tutelato come monumento
nazionale.” |
Ptuj |
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La prima meta è il castello eretto nel
XII secolo da Corrado I, vescovo di Salisburgo, modificato poi
in epoche successive. Fu abitato dalla ricca famiglia Herberstein
e alla fine della I Guerra Mondiale la proprietà passò
all’amministrazione pubblica.
Nell’interno del castello sono ospitate diverse mostre:
arredamenti antichi appartenente alla famiglia che l’abitò
e di cui ci sono ancora molte vecchie foto alle pareti, una
collezione di strumenti musicali, in particolare antichi pianoforti.
Un’ala è dedicata alla collezione etnografica delle
maschere di carnevale della valle della Drava (kurent) usate
nelle processioni e nelle feste popolari. |
Il castello di Ptuj |
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“Il Carnevale di Ptuj è il più famoso
della Slovenia. Prende il nome dai Kurenti, complessi e pesantissimi
costumi di pelle di pecora a cui sono appesi campanacci da mucca,
con calze colorate e stivaloni, grandi copricapo di pelliccia decorati
con piume, rami, corna e striscioline colorate. I Kurenti rappresentano
una sorta di emblema nazionale: figurano sui francobolli, partecipano
a molte manifestazioni folcloristiche anche all’estero e possono
essere ammirati per tutto l’anno nell’apposita sezione
del museo ospitato nel castello cittadino. Durante il Carnevale si
muovono in gruppo di casa in casa, accompagnati da altre figure burlesche,
spaventando gli spiriti maligni con il rumore dei campanacci e con
bastoni che portano sulla cima aculei di porcospino”
Una delle sale è chiamata “turcheria” perchè
ospita ritratti di sultani e odalische, ricordi delle scorrerie
dei soldati dell’Impero Ottomano. La visita si conclude nella
sala delle armi dove sono esposte spade, alabarde, armature ed armi
varie trovate nella zona tra il XIV e XIX secolo.
Una visita veramente interessante che merita una sosta. Peccato
però che quasi tutte le spiegazioni siano scritte solo in
sloveno. Solo alcune anche in inglese.
Vi è un comodo parcheggio proprio all’inizio della
stradina che sale in cima alla collina dove è situato il
castello. Dalla cima si ha una bellissima visione dei dintorni e
della città vecchia.
( il costo del biglietto è di 1.200 SIT, circa 5.20 euro
a famiglia, 2 adulti e 2 ragazzi fino a 14 anni).
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Usciti dal castello facciamo
una passeggiata per il centro storico che sorge nella zona
ai piedi del castello, sulle rive del fiume Drava.
Vicino al castello il Convento Dominicano,
fondato nel XIII secolo. Gli altri monumenti si trovano per
maggior parte lungo la via principale della città,
la Presernova Ulica.
Nella piazza principale si trova il monumento ad
Orfeo, una stele funeraria romana alta 5 mt. del
II secolo |
Ptuj – il monumento ad Orfeo |
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Lasciata Ptuj ci dirigiamo verso Rogaska Slatina,
una delle più antiche stazioni termali della Slovenia. Arriviamo
percorrendo una strada secondaria molto bella che scorre vicino
al confine con l’Ungheria. Un tratto di un paio di km è
pero sterrata ma si percorre senza problemi.
Prima dell’ingresso nella cittadina, sul lato sinistro, c’è
una fabbrica di cristallerie con annesso negozio per la vendita
al dettaglio. Ci fermiamo per una breve visita. All’interno
oggetti in cristallo di ogni tipo, misura e prezzo. Vi è
anche un settore “discount” dove è possibile
comprare a prezzi ridotti articoli fine serie o fuori produzione.
E’ una stazione termale che risale al 1600. Qui veniva imbottigliata
l’acqua minerale che giungeva fino alla corte di Vienna. Vi
sono molti alberghi in stile ottocentesco; l’attuale stabilimento
termale in stile neoclassico venne costruito nel 1912.
La meta seguente sono le Terme di Catez, forse
quelle più conosciute dagli italiani. Da Rogaska
Slatina ci dirigiamo verso Celje e poi
in direzione di Radece. Da qui prendiamo la strada
panoramica per Krsko che costeggia il fiume Sava.
Non si procede molto veloci ma il panorama è stupendo.
Per evitare di pagare una giornata di campeggio e piscine non utilizzata
( non si paga a notte ma a giorno) decidiamo di cercare un posto
dove trascorrere la notte. Entriamo nel paesino di Brezice
e seguendo la strada principale arriviamo davanti all’ospedale
dove di fronte c’è un grande spiazzo sterrato chiuso
tra alcune costruzioni e usato come parcheggio dove ci fermiamo
per la notte. Dopo cena una passeggiata per la via principale del
paese, lunga non più di 200 mt. Qui si aprono molti localini
dove è possibile cenare o bere una birra seduti ai tavolini
messi sul marciapiede. La notte passa tranquilla senza che nessuno
venga a disturbarci.
17 agosto
La mattina raggiungiamo Catez. Il campeggio è molto grande,
tutto al sole perchè gli
alberi che hanno piantato sono ancora piccoli, ma c’è
sempre una bella brezza per cui non si sente caldo. Ampie le piazzole,
di buon livello i servizi.
Le piscine hanno una superficie di oltre 13.000 mq. e sono divise
in due zone, una coperta e una scoperta, con entrata separata. In
due di queste ogni mezz’ora circa viene simulato il modo ondoso
per dare l’impressione di essere al mare ! Naturalmente non
mancano scivoli di ogni genere.
Rispetto alle terme di Moravske queste hanno l’aria di essere
più popolari e le piscine più adatte ai bambini di
piccola età. Sono però molto affollate.
Prezzi del campeggio: Adulti 2.950 SIT - 12,5
euro
Sconto bambini 50 % fino a 12 anni
Elettricità 650 SIT - 2,8 euro
Tasse 650 SIT - 0,43 euro persona/giorno
La tessera con microchip permette due entrate con permanenza senza
limite di tempo nelle piscine scoperte oppure un ingresso e una
permanenza massima di 3 ore in quelle coperte. Oltre le 3 ore si
paga un supplemento.
18 agosto
Dopo aver trascorso la mattinata nelle piscine coperte
partiamo dirigendoci verso Novo Mesto via autostrada.
Facciamo un rapido giro senza fermarci. Qualche bello scorcio di
vecchie case affacciate sul fiume.
Meta seguente le Grotte di Postumia, formate dal
fiume Piuca. Si sviluppano per 25 km ma se ne possono visitare solo
5. Le grotte furono aperte al pubblico nel 1850. Durante la I Guerra
Mondiale prigionieri russi lavorarono all’interno per costruire
la ferrovia e alcuni ponti sospesi sulle caverne. All’interno
vivono anche alcune specie vegetali ed animali che si adattano all’oscurità
totale. In particolare un anfibio cieco, il Proteus anguinus,
lungo una decina di cm., dal colore rosa e completamente cieco.
Alcuni esemplari sono raccolti un una vasca all’interno.
Arriviamo verso le 17 e ci dirigiamo subito verso la zona delle
grotte. Pensiamo di dover aspettare l’indomani per poterle
visitare, invece al parcheggio ( a pagamento 3,5 euro) ci dicono
che l’ultimo giro di visite partirà alla 18.
Dopo aver parcheggiato ci rechiamo all’ingresso in attesa
di entrare. La temperatura all’interno è di 8°
costanti e la vista durerà circa un’ora e mezza per
cui è opportuno indossare pantaloni lunghi e un maglione.
Nelle grotte è vietato fotografare o filmare. Un trenino
con tanti vagoncini a due posti si addentra nella montagna per circa
2 km e poi si prosegue a piedi seguendo la guida.
Essere arrivati tardi ci ha permesso di entrare subito senza fare
lunghe attese. Unico inconveniente che quando si esce non vi è
la possibilità di visitare un annesso museo o vedere i negozi
di souvenir perché sono già chiusi.
Vi sono molti camper nel parcheggio, per cui riteniamo che la sosta
notturna sia permessa. Infatti trascorriamo la notte senza problemi.
Costo visite grotte:
Adulti 3.490 SIT - 14,90 euro
Ragazzi fino 12 anni 1.990 SIT - 8,5 euro
19 agosto
Con i ragazzi facciamo una veloce visita ai negozi vicino all’ingresso
per acquistare qualche cartolina, un libro fotografico sulle grotte,
ed alcuni souvenir. Il piazzale è già affollato di
turisti, molti giunti con numerosi pullman. Senz’altro dovranno
fare parecchia attesa per poter entrare. Anche in questo caso sarebbe
opportuno pianificare una visita a metà pomeriggio, quando
la maggior arte del turismo organizzato è già andato
via.
Prima di tornare in Italia vogliamo vedere i pochi km di mare sloveno,
solo una decina. La prima cittadina che si incontra è Capodistria,
ma non vi entriamo. A Portorose invece ci dirigiamo sul lungomare.
La cittadina è moderna, piena di alberghi. La spiaggia è
proprio a ridosso della strada ma non vediamo sabbia, solo una bassa
erba. Non vi è la possibilità di parcheggiare se non
molto distanti dal centro, per cui torniamo indietro e ci dirigiamo
a Pirano “.... storico borgo di pescatori, stretto
in una penisola tra il faro e il porticciolo. Viuzze, campanili,
facciate e piazze mescolano romanico, gotico, rinascimento e barocco
quanto le calli veneziane, sotto lo sguardo severo dei leoni alati
di San Marco.”
Imbocchiamo la strada in discesa che porta verso questa piccola
località ma giunti in fondo vediamo l’accesso è
bloccato da sbarre. Poco distante c’è un piccolo parcheggio
che, oltre ad essere pieno, non ha spazio per poter ospitare i nostri
mezzi. Con un po’ di difficoltà riusciamo a fare manovra
e a tornare sulla strada principale. Assolutamente da escludere
di poter arrivano a Pirano col camper. Poco più avanti troviamo
un cartello che indica “Strunjan” (
Strugnano).
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“La riserva
naturale di Strugnano e parte del Parco naturale di Strugnano
comprende i 4 chilometri della costa settentrionale della
penisola omonima tra la Baia di San Simone e quella di Strugnano
e la relativa fascia marina di 200 metri di larghezza. La
riserva copre un'area di 160 ettari”
|
Imbocchiamo la strada, costeggiamo una serie di saline e giungiamo
in un grande parcheggio sterrato dove possiamo fermarci senza problemi
(a pagamento 350 SIT – 1,5 euro). Poco più avanti di
fronte al mare c’è una zona dove è possibile
fare il bagno (a pagamento 500 SIT – 2,15 euro). Non è
una vera spiaggia: è una strada pedonale in pineta che porta
ad un vicino ristorante. Vi è una piccola striscia di spiaggia
sassosa e un molo di legno in cui entrare in acqua tramite un paio
di scale. Decidiamo di fermarci tutta la giornata e di fare qualche
bagno anche perchè la giornata è molto calda. Il ristorante
( “Lambada”) ha piatti a base di pesce
però ad un prezzo eccessivo.
Quando si fa buio torniamo ai camper. Nel parcheggio non c’è
più quasi nessuno in giro decidiamo di trascorrere la notte
nel parcheggio. Fa molto caldo e quindi decidiamo di cenare all’aperto
sui nostri tavolini messi tra i due mezzi. Ci siamo appena seduti
a tavola quando arriva un auto con a bordo una guardia. Ci dice
che non è possibile fermarsi per la notte:una volta cenato
dobbiamo andare via. La cosa non ci fa piacere ma purtroppo non
abbiamo scelta.
Dopo cena partiamo alla volta di Trieste che dista poco meno di
30 km. Giunti nella cittadina ci dirigiamo al porto nella zona centrale
dove è possibile sostare la notte. Fino alla mattina alle
8 la sosta è gratuita, poi bisogna pagare tramite gli appositi
parcometri.
20 agosto
Verso le otto del mattino riprendiamo la strada per tornare
a Milano. Percorriamo pochi km cercando un bar aperto dove poter
fare colazione. Appena imboccato il lungomare che porta verso il
Castello di Miramare vediamo sulla sinistra, in
corrispondenza di un porticciolo turistico, molti camper parcheggiati.
E’ “Piazza 11 Settembre”. Qui
è stata creata una zona di sosta per camper dove è
possibile rimanere anche la notte. Un camperista con cui parliamo
ci dice che lui è fermo in quel posto da 15 giorni. Vicino
c’è la possibilità di prendere acqua, la spiaggia
con le docce è a pochi metri. E i vigili multano le auto
che occupano i posti riservati ai camper !!!
Dopo una buona colazione in un bar di fronte alla piazza riprendiamo
la strada. Viaggiamo sempre sulla statale, superiamo la zona di
Venezia e imbocchiamo la SS11
che costeggia la cosiddetta “riviera del Brenta”
dove sul fiume si affacciano le bellissime ville venete.
“La bellezza della riviera attirò moltissimi
patrizi veneziani, che comperarono territori e e per tutto il '600
e '700 si fecero costruire ed abbellire splendide abitazioni di
campagna. Quando cadde la Serenissima cadde anche l'economia, ma
non la cultura della Riviera: infatti molte di quelle magnifiche
ville sono giunte con tutti i loro giardini fino a noi.”
Alcune di queste ville sono purtroppo in stato di decadenza e abbandono.
Vicino a Padova entriamo in autostrada e proseguiamo per Milano.
INFORMAZIONI GENERALI
Lo Stato Sloveno ha una superficie di circa 20.000 di poco inferiore
alla Lombardia; la popolazione è di circa 2 ml di abitanti.
Le distanze tra le varie mete non sono elevate per cui non si fanno
lunghe tappe di trasferimento e nello stesso giorno si possono visitare
più posti.
Vi è una buona rete autostradale in via di notevole sviluppo.
Il modo migliore per visitare il paese è viaggiare sulle
strade statali.
La sosta notturna fuori dai campeggi di norma non è permessa.
Però se ci si trova in strade secondarie è facile
trovare qualche posto defilato dove sostare. Si può anche
cenare in qualche trattoria che dispone di parcheggio e chiedere
di fermarsi per la notte. Oppure la sera fermarsi all’esterno
dei campeggi quando ormai è troppo tardi per entrare.
Ufficio del Turismo Sloveno in Italia,
Galleria Buenos Aires 1, 20124 Milano,
tel. 02 29 51 11 87, fax 02 29 51 40 71).
e-mail: slovenia@tin.it, Sito internet (ita): www.slovenia-tourism.si
Siti internet:
Parco Nazionale del Triglav www.tnp.si
Bled www.bled.si
Ljubljana www.ljubljana.si
Terme 3000. www.terme3000.si
Terme di Catez www.terme-catez.si
Grotte di Postumia www.postojna-cave.com
Riserva di Strugnano http://dragonja.nib.si/Strunjan/indexI.html
La riviera del Brenta www.enrosadira.it/veneto/brenta/
Documentazione
Carta stradale Michelin 991
“Guide d’Europa” – Slovenia - del TCI
Meridiani n° 72 dedicato alla Slovenia
Campeggi
Camping Bled: www.camping.bled.si
Camping Jeica
Dunajska 270
1000 Ljubljana
Tel.: 01 568 39 13
Fax: 01 568 39 12
E-mail: ac.jezica@gpl.si
Internet: http://www.gpl.si
3 km from city centre
Camping Smlednik
Dragocajna 14 a
1216 Smlednik
Tel.: 01 362 70 02
E-mail: camp@dm-campsmlednik.si
Internet: http://www.dm-campsmlednik.si
Comment:
17 km from Ljubljana - direction Kranj
Campeggio Terme 3000: www.terme3000.si
Valuta
SIT ( tallero sloveno) - 1 euro circa 235 SIT
E’ possibile cambiare la valuta ( senza commissioni) presso
gli uffici postali aperti dalle 7 alle 19; il sabato fino alle 12.
Le carte di credito sono accettate pressochè ovunque.
E’ anche possibile pagare in euro se si ha la valuta contata.
E’ opportuno pertanto avere a disposizione banconote di piccolo
taglio e monete perchè talvolta non dispongono di euro da
dare come resto. Verificare però il cambio applicato.
Gasolio
Il costo al litro varia da 182 a 188 SIT ( 0,78 - 0,80
euro)
Prezzi
I prezzi dei generi alimentari sono in linea con quelli italiani.
. Molto diffusi i supermercati. I più forniti fanno parte
della catena “Mercator”.
Più conveniente cenare nelle trattorie locali
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