SLOVENIA – UNGHERIA – ROMANIA ANNO 2003
di Sandro Prian
OBIETTIVO: conoscere la Slovenia con varianti
in bassa Ungheria ed in Romania dell’ovest
MEZZO: Camper CI Turistico 320 del 1991
Ford motore benzina/GPL con due piccoli gavoni esterni sul
retro.
EQUIPAGGIO: Due pensionati Nadia e Sandro
rispettivamente dal Friuli e dal Veneto
PERIODO: Maggio/Giugno 2003
GPL: per chi ha il mezzo a GPL non esiste
una cartina per la slovenia mentre ho trovato una cartina
per la romania
COSTI: Alla fine si riporta una tabella
riassuntiva relativa a ogni giorno dove le spese sono ripartite
in: carburante, market (spese e/o ristorante)
, dormire (camping o parking), extra (musei, traghetti)
INFORMAZIONI: PRIANS@LIBERO.IT oppure sul
sito HTTP://MEMBERS.XOOM.IT/SAPRI in tale siti ci sono ulteriori
informazioni soprattutto per quanto riguarda i distributori
GPL in Europa
PREMESSA
partenza il 21 maggio - durata circa
30 giorni
Note:
1.- Si tratta di nazioni gia visitate in precedenza per
cui volutamente seguiamo itinerari strani evitando autostrade
e grosse statali, facendo molte varianti e visitando paesi
lontano dai grossi centri
2.- Per quanto riguarda i costi dichiarati tenete presente
che noi siamo in 2 e partiamo con molta scorta: 3 lt olio
- 10 Kg pasta - 20 lt vino - 3 kg sugo pronto - 50 scattole
varie tra tonno e carne - 3 bottiglie wisky - 1 Kg caffe
- 2 casse di birra - 2 salami - 2 Kg di formaggio grana.
SLOVENIA
1.- Molto omogenea, non ci sono differenze probabilmente
perchè è una piccola nazione.
2.- Perfetta educazione stradale, da fare invidia, non so
se per natura o se per imposizione visto le numerose pattuglie
stradali di controllo.
3.-Pulitissima, non una carta per terra.
4.- Cara, tutto costa più che in Italia, tranne:
il pane, la benzina (il ce non è poco), e la carne
(ma non molto)
UNGHERIA del SUD (è
duopo distinguere il sud dal nord)
1.- I problemi economici devono essere notevoli
2.- Il 50% delle auto sono degli anni 60 e di marche relative
a ditte non più esistenti (tipo Trabant, Zvastava,
Lada, Fiat128, Daf), I furgoni sono da fotografare.
3.- Le case di campagna sono di due tipi, piccole (un 5x10)
e doppie (un 8x10) con tetto a 4 spioventi se grande e due
se piccole. Tutte le case sono costruite lungo la statale.
Anche nei paesi non esistono strade laterali le case si
sussuegono in modo infinito lungo la statale, tutte recintate,
tutte con il fosso e la pista pedonale sia a destra che
a sinistra.
4.-Ogni paese ha la zona giochi per bimbi e il parco alberato.
5.- Attenzione che i passaggi a livello non esistono. Gli
incroci con la ferrorvia sono regolamentati da un semaforo.
6.- I distributori GPL sono molto più frequenti di
quanto dichiarato e spesso sono abbinati ai normali distributori
di benzina il prezzo varia da 138 a 141 Fiorini
ROMANIA nor-ovest
1.- Vale quanto detto per l'Ungheria ma peggio. L'unica
macchina in circolazione è la Dacia nelle sue varie
versioni
2.- Molti chiedono l'elemosina
3.- In campagna molte persone lavorano a mano con la zappa.
Il fieno di rastrella a mano e si carica in carretti trainati
da cavalli. l'uso del cavallo è preponderante.
4.- Animali domestici di tutti i tipi per le strade, anche
in statale.
5.- Spesso, per i bambini, le scarpe sono un optional
CAMBI:
Slovenia 30 e -> 6992 talleri [sit] (1 e = 233 sit)
Ungheria 30 e -> 7110 fiorini [fi] (1 e = 237 fi)
Ungheria 70 e ->16724 fiorini [fi] (1 e = 239 fi)
Romania 40 e ->1492000 lei [le] (1 e = 37300 le)
Romania 40 e ->1507000 lei [le] (1 e = 37675 le)
Ungheria 50 e -> 12215 fiorini [fi] (1 e = 244 fi)
Ungheria 100 e -> 25689 fiorini [fi] (1 e = 256 fi)
Ungheria 80 e -> 20226 fiorini [fi] (1 e = 253 fi)
Ungheria 40 e -> 10000 fiorini [fi] (1 e = 250 fi)
Slovenia 60 e -> 13900 talleri [sit] (1 e = 233 sit)
COSTI per una durata effettiva
di 26 gg
Km totali 3433 pari 132 Km/gg
Euro spesi 700 pari a 27 euro/gg
di cui 335.6 per benzina o GPL (47.9%)
106.1 per campeggi (15.2%) 9 campeggi
258.3 per altre spese
DIARIO DI BORDO
21 maggio mercoledi Km 126 (Montereale-Gorizia)
partenza nel tardo pomeriggio via Udine Gorizia con tappa
all' ipermercato di Udine. Si arriva a Gorizia in serata
e si parcheggia in piazza di fronte al Duomo di S. Ignazio.
Visita alla chiesa e poi cena. Dopo cena io vado al cinema,
visto che in piazza c'è una multisala e voglio godermi
un film di fantascenza. Moglie in camper a guardare la TV.
Al rientro ci spostiamo dietro al castello dove esiste un
passaggio di confine con un enorme piazzale vuoto dove ci
attrezziamo per dormire.
22 maggio giovedi Km 147 (Gorizia-Kocevje)
Passiamo il confine dopo aver comperato il giornale e dopo
aver fatto le ultime spese al Ldl che c'era nel piazzale.
Giornata bellissima e facciamo subito benzina oltre confine.
la verde-super (98 ottani) a 189.90 dinari pari a circa
0.81 e/litro. Procediamo in direzione Lubiana via strada
statale.
Dopo solo 40 Km ci fermiamo a visitare i resti di un castello
a Vipavski Kriz su una altura sulla destra. Chiaccherata
con i vecchi del paese che ci spiegano la storia del castello
e poi procediamo per Ajdovscina. Qui lasciamo la statale
per addentranci sulle montagne per raggiungere il passo
Strmec (852 mt) per poi fermarci a mangiare subito dopo
a Crni Vrh vicino ad una chiesetta di montagna. I panorami
sono belli, pieno di boschi, con numerose aree di parcheggio
e sosta, nulla da invidiare al nostro Trentino. A Godovic
ci ricongiungiamo alla SS 102 e scendiamo in direzione Postojna.
Arrivati a Planina cambiamo nuovamente direzione verso sinistra
e passando sotto l'autostrada arriviamo a Rakek, Cerknica
ed altri paesi sempre in mezzo a boschi e campagna fino
a riprendere la SS 106 a Zlebic. Ormai è pomeriggio
inoltrato ed allora procediamo pochi chilometri a sud per
fermarci a Kocevje, che risulta essere un paese veramente
bellino. Nei pressi del paese c'è una area ben segnalata
in riva ad un laghetto dove un ristorante gestisce attrezzature
da usare sul lago. Lo spiazzo è alberato e tranquillo.
23 maggio venerdi Km 77 (Kocevje-Otocec
[Nova Mesto])
Al mattino, torniamo indietro e visitiamo la cittadina di
Kocevje; bellina con una bella chiesa ed un artistico monumento
in piazza. Ritorniamo verso nord per la SS 214 che attraversa
boschi senza salire in quota. L'attraversamento finisce
a Dvor ed è quasi ora di pranzo per cui decidiamo
di andare a Zuzenberk (Plein Air 249:89) dove, in riva al
fiume, c'è una ampia area usata dalla proloco per
le feste estive.
Dopo il pranzo ritorniamo verso Novo Mesto SS216.
Novo Mesto è grande, ha un bel centro dove si parcheggia
facilmente a pagamento (100 sit/ora = 0.43 e). Visitiamo
la cattedrale di S.Nikola che merita soprattutto per il
Tintoretto che sta sulla pala dell'altare. Visitiamo altre
due chiese, gironzoliamo per il centro e per il mercato
che sta chiudendo, dopo di che lasciamo Novo Mesto.
Si doveva andare a Lubiana, ma facciamo una piccola variante
di 8 Km per visitare il parco di Otocec (sulla SSH1 per
Zagabria). Subito dopo il paesino c'è un parco con
castello adibito ad albergo (ci pernottai nell'88). questo
albergo gestisce un piccolo camping in riva al fiume per
cui decidiamo di fermarci (1800 sit = 7.8 e senza luce)
(luce 3 e). E' molto bello, in effetti si tratta di un parco
con lago e cigni molto ben curato e tranquillo.
24 maggio sabato Km 106 (Otocec-Lubiana)
Nel campeggio non c'è scarico camper ma docce calde
e molta ombra. Lasciamo Otocec per andare a Lubiana. Esiste
un solo tratto (verso Lubiana) di autostrada che usiamo
per arrivare prima (480 sit da pagare anticipatamente).
Nel tratto autostradale c'è un distributore PETROL
con ampi parcheggi e con colonnina per camper, scarico,
acqua e luce elettrica. Veramente funzionale.
Arriviamo a Lubiana ma rimaniamo un autostrada per entrare
da nord dove in via Verovskova 70 ci dovrebbe essere un
distributore di GPL. Trovato il distributore che ha la colonnina
guasta, riempie bombole, fa molte cose ma GPL per macchina
niente. Chiedo del distributore di Celje ma mi risponde
che in Slovenia GPL sarà difficile trovarne. Questa
è una zona semi-industriale con bei parcheggi alberati
ed allora decidiamo di fermarci a mangiare ed andare in
città nel pomeriggio.
Nel pomeriggio ci buttiamo in centro seguendo il grande
viale Titova che però oggi si chiama diversamente
(dunajska) fino ad arrivare al parcheggio della Filharmonija
a due passi dal fiume ed in centro. Niente di meglio che
visitare le grandi citta di sabato pomeriggio o di domenica
mattina: parcheggi gratis e traffico nullo.
Dopo due passeggiate una a ovest del fiume dove c'è
il castello e ci sono i vari mercati (del pesce da vedere
e frutta e verdura) ed una a est (trubarjeva cesta) dove
ci sono le vecchie case e qualche vecchia osteria, siamo
rientrati in camper distrutti. Per i più giovani
consiglio di andare al castello, io lo ho fatto 15 anni
or sono, oggi non è possibile. Verso sera ci appartiamo
in periferia, verso il cimitero, dove i parcheggi ombrosi
non mancano (pure la tranquillità). Ci sono comunque
numerosi parcheggi nella periferia ove sostare tranquillamente.
Per i fanatici del campeggio, nella zona a nord (Jezica)
in riva al fiume Sava c'è un campeggio con fermata
di autobus (capolinea dell' 8 ma transita anche il 6 che
viene da Crnuce) che porta in centro storico. Il viale che
fiancheggia il campeggio è il famoso Titova Cesta
che ora si chiama Dunajska Cesta; il camping è bello,
e sono 3700 Sit =15.8 e per camper, 2 persone con luce e
acqua calda.
25 maggio domenica Km 177 (Lubiana-Vurberg
[Maribor])
Un continuo scampanio ci sveglia alle 7.00. E' domenica
ed abbiamo parcheggiato vicino ad una chiesa. Oltre alla
messa c'è una mostra per cui siamo costretti a mangiare
pasticcini e bere vino bianco alle 8 del mattino.
Lasciamo con nostalgia Lubiana per andare, lungo la statale
a Celje dove troviamo una attrezzata area artigianale commerciale
con dei supermercati aperti anche di domenica. Facciamo
spesa e mangiamo. Ci dirigiamo per Maribor dove arriviamo
nel primo pomeriggio con un caldo anormale essendo Maggio.
essendo domenica si parcheggia con estrema facilità
in pieno centro. Questo ci consente di visitare tutta la
zona pedonale e le due cattedrali. Verso sera decidiamo
di uscire dalla città per dormire e ci dirigiamo
lungo la riva sinistra del Drava per cercare un luogo appartato
in riva al fiume. Si tenga presente che la carta non segnala
alcuna strada sulla riva sinistra.
Passiamo Duplek di sopra e Duplek di sotto fino ad arrivare
al castello di Vurberg dove ci fermiamo sia perchè
bisogna visitare il castello che non merita sia perchè
c'è dell'ombra ed il parcheggio sembra buono per
passare la notte.
26 maggio lunedi Km 34 (Vurberg [Maribor]-Ptuj)
Partenza per Ptuj. Grande difficoltà di parcheggio
essendo giorno di mercato allora si decide di dedicare la
mattina alla visita al castello. C'è un parcheggio
libero in statale, ma volendo si può anche salire.
Il castello merita i 400 sit di ingresso (1.72 e). Ci sono
più piani varie sale con mobilia e numerosi quadri.
Il castello è stato abitato fino alla 1^ guerra mondiale.
Interessante anche le sale degli strumenti musicali.
Visitato il castello andiamo a mangiare al di là
del Drava dove c'è meno confusione e si può
trovare un pò d'ombra. Verso le 17.00 torniamo in
città dove troviamo tutti i parcheggi liberi e possiamo
fare tranquillamente la visita a tutta la parte storica
e pedonale.
Decisamente una città che ha tradizione e storia,
risale ad epoca romana. E' famosa anche per le terme e per
un suo carnevale particolare con maschere che assomigliano
ai mammutones sardi. Vicinissimo alle terme c'è anche
un campeggio (si trova dall'altra parte della Drava).
Decidiamo di dormire in centro città, ci sono degli
ottimi parcheggi, impraticabili al mattino ma quasi deserti
nel tardo pomeriggio e non sono a pagamento. In città
si paga 100 sit/h (0.43 e/h).
27 maggio martedi Km 178 (Ptuj-Nagyatad)
Oggi è una giornata di transito perchè pur
essendo l'Ungheria il nostro obiettivo, passiamo per la
Croazia in quanto a Varazdin sò che esiste un distributore
PlinGas (GPL) per auto. Dopo aver fatto spese al mercato,
vicino a dove abbiamo dormito, lasciamo Ptuj per Ormoz.
Passata la frontiera senza formalità ci dirigiamo
a Varazdin lungo la SS2. La differenza Slovenia Croazia
salta subito all'occhio sia nell'ordine in senso generale
sia nella architettura agricola e struttura dei paesini.
Certo la Croazia del nord non deve essere paragonata alla
Dalmazia del sud in quanto questa zona è la zona
meno ricca del paese e si vede in tutti i suoi aspetti,
dalle auto, alle strade, alle case (il 30% manca di intonaco).
Arrivati a Varazdin facciamo GPL in euro (non abbiamo krune
comunque 3.1 kruna/litro 1kruna=280 lire), per chi è
interessato al GPL consulti il mio sito http://members.xoom.it/sapri
dove do informazione e piantine dettagliate per gli stati
che ho girato.
Lasciato Varazdin si procede per Cakovec e si passa la frontiera
con l'Ungheria a Gorican inserendosi in autostrada ed i
caselli sono uno a sinistra ed uno a destra del fiume Mura.
Nessuna formalità, probabilmente entrambi i paesi
sentono l'europa vicina.
Passato il confine ci fermiamo a Letenye dove ci sono quei
classici mercati di frontiera, oggi un pò in disuso,
in quanto tutte le barriere doganali stanno crollando. Riusciamo
comunque sia a cambiare soldi sia a spenderli.
Al cambio 1 e pari a 237 fiorini.
Da Letenye ci spostiamo a Nagykanizsa (SS7) poi cambiamo
sulla SS61 perchè è nostro obiettivo andare
a sud. Dopo 50km, a Bohonye, lasciamo la SS61 per prendere
la SS68. Proprio a bivio c'è in distributore (Avanti)
con GPL a 143 Fio = 0.60 e al litro. Approffitto per fare
il pieno (lì'attacco è quello italiano) e
procedo verso sud. Dopo 10 km a Segesd trovo un secondo
distributore GPL. I paesi sono molto distaccati l'uno dall'altro
e le strutture sono molto da campagna. Almeno il 50% della
auto sono degli anni 60 (tipo Trabant, Lada, Skoda). Arrivati
a Nagyatad ci fermiamo. Si tratta di un paese abbastanza
grosso famoso per le sue terme ma molto adatto per i camperisti
visto gli ampi parcheggi disponibili nella zona della stazione
delle autocorriere. La zona in cui sono fermo sembra una
zona commerciale, vedremo domani mattina.
28 maggio mercoledi Km 132 (Nagyatad-Orfu
[Pecs])
Dove abbiamo dormito è la zona delle terme ma anche
con tanti piccoli negozi e con un capannone dove, probabilmente
un volta alla settimana fanno mercato. Nel capannone è
funzionanente un bar e due macellerie dove comperiamo della
carne di maiale senza osso a 690 Fi (= 3 e) mentre la carne
di manzo era a 1180 Fi. Pensate ce la carne di maiale, coscia,
con la cotenna da fare alla brace era a 233 Fi (1 e) al
Kg.
Dopo la spesa scendiamo ulteriormente a sud in direzione
Barcs per la E661 op. SS68 dove ci fermiamo per mangiare
e per rivisitare un enorme mercato. Per mangiare andiamo
alla stazione ferroviaria dove ci sono ampi spazi sotto
enormi alberi all'ombra. In banca cambiamo euro 1 e a 239
Fi. Non male anche se al mercato c'era un Change a 241 (ma
era chiuso).
Dopo il pranzo procediamo a est sulla SS6 per Pecs.Passiamo
Szigetvar però a Szentlorinc decidiamo di non andare
direttamente a Pecs ma di andare a nord dove c'è
una stazione termale turistica nella zona dei laghi di Orfu.
Arrivati ai laghi ci rifugiamo in un campeggio giusto in
tempo per evitare un a violenta grandinata. Camping 1000
(= 4 e) la piazzola più 800 (=3,5 e ) a persona compresa
la corrente e acqua calda.
29 maggio giovedi Km 113 (Orfu [Pecs]-Baja)
Il campeggio (con Bungalw e vista sul lago) è in
una bella posizione, il costo accettabile, i servizi scadenti.
Ci dirigiamo verso Pecs attraversando ben 16 km di bosco
ed entriamo in città dal lato nord. La citta si presenta
piuttosto grossa. Le aree di parcheggio sono numerose e
tutta la città è divisa in tre aree (di parcheggio).
Localizzata una zona in III^ area, dove non si paga e si
trova qualche viale alberato (in Via Ret), parcheggiamo
ed andiamo a piedi in centro. Localizzatz la zona pedonale,
il centro si gira facilmente. Visitata la basilica Mecsek
(ex moschea) in piazza Szechenyi, interessante la sua tormentata
storia.
Si procede per la visita al Duomo (500 Fi), chiesa enorme
il cui interno è tutto affrescato, come si usa fare
nelle chiese ortodosse, non esiste un centimetro di intonaco
libero. Fuori del duomo andiamo a visitare (300 Fi) una
delle varie catacombe romane (penso le uniche fuori Roma)
classificate dall'Unesco nel 2002.
Un pò stanche ed alquanto affamati (sono le 14.00)
ci dirigiamo verso il camper ma un una stradina laterale
(Zrinyi M.) troviamo un pub con menu a prezzo fisso per
cui ci fermiamo (2 persone con vino 1000 Fi = 4 e). Tappato
il buco allo stomaco rientramo a riposare all'ombra di un
benvenuto platano.
Si va a fare GPL, bisogna passare la ferrovia in direzione
Osijek (confine crato) nel cavalcavia stesso c'è
la segnaletica GasAuto sulla sinistra e poi ancora a sinistra
200 metri. Fatto il pieno a 136 Fi/Lt procediamo alcuni
Km a sud per la SS58 ma subito giriamo per la SS57 che porta
a est verso Mohacs.
Sono 40 Km di campagna con qualche piccolo paesino. Prima
di entrare a Mohacs c'è un distributore Avanti con
GPL. Arrivati a Mohacs decidiamo di passare il Duna in traghetto
(740 Fi 2P+camper). Ci dirigiamo verso Baja. Tutta campagna
coltivata a frumento, mais e girasole. distese infinite.
A Nagybaracska (passato il crocevia) un'altro distributore
GPL. Altri 20Km di campagna ed arriviamo a Baja. E' un bel
paese, in parte in riva al Duna ed in parte attraversato
da canali navigabili trasformati in centri balneari e di
sosta.
Dopo aver visitato la città (c'è una bella
ed ampia piazza con parcheggio) decidiamo di fermarsi per
la notte in riva ad uno dei canali dedicati a canotaggio
e pesca.
30 maggio venerdi Km 186 (Baja-Sannicolau
[RO])
Lasciamo Baja sulla SS55 diretti a Szeged. A Melykut, prima
di entrare in paese altro distributore GPL. Il panorama
cambia leggermente, si abbandonanano le infinite coltivazioni
di cereali per passare a pascolo ed allevamento bestiame.
Facciamo qualche variante abbandonando la SS55 per inoltrarsi
verso il confine Serbo. I paesi nascono in promissimità
di queste enormi fattorie. Un bar, un negozietto, la fermata
bus e molte piccole case in fila sulla strada. Spesso si
incontrano carri trainati da cavalli magari legati alla
transenna fuori del bar come ho visto a Asottholom.
sempre sulla SS55, prima di Morahalom, altro distributore
GPL, faccio il pieno ed arrivo a Szeged. Questa è
una citta grande, sarà una mia impressione ma mi
sembra più grande di Pecs. E' attraversata dal fiume
Tisza e quindi vi sono numerose aree, e due campeggi. Consiglio
sempre di non visitare le grandi città di mattino,
non si parcheggia!
Girando la città ho notato altri distributori di
gas: in periferia a est, a Tape-Szeged ed a sud a Szoreg-Szeged,
l'ultimo sulla SS43 andando verso Mako a Desk.
Ci dirigiamo verso Mako con l'intenzione di fare un passaggio
in Romania. Ci siamo gia andati 10 anno or sono e vogliamo
verificare i cambiamenti.
Prima di Mako esiste un nuovo posto di frontiera a Kiszombo
che ci fa guadagnare un bel pò di Km entro sera siamo
a Cenad e subito dopo sulla SS6 pronti per andare a Timisoara
ci fermiamo a Sannicolau Mare. Paese discreto, con zona
pedonale e supermercato. Certo che rispetto all' Ungheria
siamo scesi di livello. Anche i prezzi sono decisamente
più bassi. Domani verifecheremo il tutto.
31 maggio sabato Km 156 (Sannicolau-Lugoj)
Prima cosa spostare l'orologio di 1 ora. Siamo molto a est
ed il sole sorge prima. Alle 6 del mattino la gente andava
al mercato. Alle 8 siamo andati anche noi, tanti banchi
poca mercanzia. Prezzi molto bassi. Decidiamo di avviarci
verso la grande citta: Timosoara. Tra Sannicolau e Timisoara
ci sono 4 paesi inseriti in una campagna infinita gestita
da grosse fattorie, penso a gestione pubblica. Numerosi
i pozzi di petrolio funzionanti. Molte le persone nei campi
a lavorare ma non col trattore ma con la zappa per dissodare
la terra tra i filari di mais o di patate, i più
fortunati hanno un cavallo (e ce ne sono molti).
Le strade laterali, anche nei due grossi paesi (Lovrin e
Biled) non sono asfaltate, tutte comunque sono piene di
animali da cortile: moltissime le oche, seguite da galline,
vacche, cavalli ma anche maiali e caprette.
Arrivati a Timisoara, che è grande, giriamo per il
centro a visitare il duomo ortodosso, imponente, con in
faccia la piazza e la zona pedonale che finisce con il teatro.
Fatta qualche spesa (qui i merletti di bordura costano poco
e la moglie a fatto scorta) ritorniamo verso la periferia
dove abbiano notato una seconda basilica ortodossa con vicino
una chiesa cattolica. Fatta anche questa visita andiamo
a mangiare in un locale vicino alla chiesa. Goulasc, birra
grande ed insalata per due 175000 lei (4,7 e), abbiamo però
lasciato la mancia.
Subito dopo a riposare sotto un grande gelso in un viale
laterale. Prima di uscire da Timisoara verso Lugoj, dopo
il campeggio (che dall'esterno sembra ottimo) ma prima dell'aereoporto,
troviamo un distributore GPL (a 133000 lei/l = 0.36e mentre
la benzina è a 0.67e ed il gasolio a 0.50 e). Ne
avevo notato uno anche 2 Km prima praticamente in città.
Ovviamente ci avviamo verso Lugoj. Sono 60 Km di strada
a volte bella a volte insopportabile. Il panorama non cambia,
tanta campagna e tanti piccoli e poveri paesi finche si
giunge a Lugoj che è una città sotto tutti
gli aspetti. Ci imbattiamo in una festa (è sabato
sera) con tanto di orchestra e banchetti per mangiare, quasi
tutti vendono della carne macinata a forma di salciccia
a 10000 lei (=0.26e =520 lire) con pane e senape. Fatta
qualche foto, e mangiata qualche salsiccia, ci ritiriamo
in camper e ci spostiamo oltre al fiume, sempre in centro,
vicino ad una chiesa ed un parco per bimbi, molto tranquillo
(spero) per la notte, so comunque che qui a Lugoj c'è
un campeggio che non sto a cercare.
1 giugno domenica Km 238 (Lugoj-Deva)
Prima di lasciare Lugoj facciamo un giro a piedi tra i giardini
pubblici ed un paio di chiese. E' domenica e nei primi si
stanno preparando per recite e balletti per bambini, nelle
seconde sono già in corso le prime messe. Le chiese
cattoliche sono rare, sono tutte ortodosse.
Lasciato Lugoj scendiamo a sud lungo la SS6 fino a Caravansebes.
I paesi cambiano poco e decidiamo di abbandonare la SS6
per allacciarsi alla SS66 utilizzando una traversa (SS68)
che passa attraverso le montagne (quota massima 600 mt).
Questa vallata risulta più interessante. Prima troviamo
delle ferriere e poi delle cave di marmo con tutto l'indotto
per il taglio. I paesi cambiano forma, le case sono contigue,
comunque gli animali domestici sono sempre al pascolo ed
aumenta l'uso di cavalli in tutti i sensi. Ogni singolo
paesino ha la sua chiesa ortodossa, non antica, tutta affrescata
all'interno e spesso anche all'esterno, anche con mosaici.
Le donne anziane, a messa, sono in costume (così
lo giudico io), gonne lunghe, nere, con traversina di pizzo,
camicetta bianca e foulard in testa attorcigliato in modo
strano.
Per la prima volta troviamo una carovana di veri nomadi
(20 carri ca.) trainati da cavalli, il carro chiuso con
teli, bambini a non finire.
A pochi m da Hateg deviamo per visitare una Biserica (basilica
ortodossa) del XIII sec. a Brazi. Piccola, contornata dal
cimitero, di forma tipica. Volendo in questa zona non mancano
ma, chi volesse approfondire, deve spostarsi a nord-est
sulla vallata del Moldova (tra Suceava e Roman) dove esiste
una Biserica protetta dall UNESCU.
Arrivati ad Hateg di punta alla SS68 passando per Calan.
Questo è il più grande cimitero industriale
che io abbia mai visto. Kilometri di industrie abbandonate,
centrali termiche, gruppi di cracking, ferriere, centri
di smistamento ferroviario enormi, tutto abbandonato. Zingari
che uscivano dai muri abbattuti con carretti di rottami
di ferro.
Arrivati in SS68 a Simeria desideriamo un campeggio, fa
molto caldo, tentiamo prima a est (a Orastie) e poi ad ovest
(a Deva) senza trovare niente. Quindi, non fidatevi delle
carte geografiche anche se nuove. Ci fermiamo per mangiare
a Deva dove poi cercheremo un parcheggio per dormire. Deva
è una città moderna, niente centro storico,
tutta squadrata con strade larghe e poche aree di parcheggio
vero e proprio, infatti tutti parcheggiano in strada.
2 giugno lunedi Km 102 (Deva-Batuta)
Prima di lasciare Deva andiamo in banca per il cambio (40
e = 1507000 lei pari a 1 e = 37674 lei) poi andiamo al mercato
coperto nei pressi della stazione ferroviaria. Parcheggio
non manca ma a pagamento (500 lei=0.13 e). Gli acquisti
fatti sono disparati: pomodoro (0.80 e/Kg) 2 cipolle ed
una grossa zucchina (0.40 e), 2 mazzi di carte da gioco
(0.80 e), un innaffiatore rotante da giardino (1.21 e) e
per finire mangiamo (alle 8.30 del mattino) due salsiciotti
con pane e senape per 0.54 e.
Prima di lasciare Deva faccio benzina verde-super a 95 ottani,
c'è anche la normale a 90 (27890 lei = 0.74 e, è
la piu cara, il gasolio è a 0.504 e), chiedo per
il GPL ma rispondono che non esiste, bisogna andare a Bucarest
oppure a Timisoara. Esco da questo distributore ed entro
nel successivo (confinante) perchè noto il classico
serbatoio da GPL e trovo la pompa a GPL, quindi mai fidarsi
degli informatori. I distributori che hanno GPL si distinguono
perchè generalmente hanno un serbatoio orizzontale
visibile con motore e pompa. Non hanno mai insegne. Il GPL
lo pago a 13500 lei/lt pari a 0.362 e/lt.
Prendiamo la SS7 per Arad. Ottima strada con buon fondo,
cosa rara in Romania.
Un paio di Km fuori Deva, verso Arad, visito una Biserica
antica (1 Km sulla sinistra segnalata da cartello) la Biserica
di San Nicola. Piccolina, originale del 1390 con tetto tipico
in scagle di legno, attorniata dal cimitero. Chiedo per
visitarla e viene la moglie del Pope, che oltre alla visita
ci invita a bere il caffè nella sua casa confinante.
Prima sistema le due mucche che pascolavano nel cimitero
poi dialoghiamo in un francese che lei conosce, ma noi poco.
Ha due figli ormai grandi, uno alla università, il
marito Pope alla domenica celebra messa ma durante la settimana
deve lavorare i campi perchè hanno mucche, maiali,
galline, capre il tutto per poter vivere. Ho saputo che
i Pope hanno un equivalente di 150 e mese dal governo.
Riprendiamo la SS7 e per 2 ore ho cercato dove mangiare
ma ho rinunciato alla ricerca per mancanza di ristoraranti
lungo la strada. Ogni tanto, quando trovo una insegna laterale
con scritto Biserica a Km xx mi lancio alla ricerca di queste
vecchie basiliche, spesso però non le trovo.
Continuamo lungo la SS7 cercando un camping; a Savarsin,
segnalato non esiste, a Batuta lo troviamo. Non si tratta
di un camping ma di un parcheggio per TIR con bar e ristorante.
Piove (era ora) ci fermiamo e mangiamo molto bene anche
se paghiamo il doppio di altri posti. Solo alla fine ci
accorgiamo che si tratta di un locale di ritrovo per turchi,
sia per la TV che guardavano sia per il tipo di camion che
si fermavano, sia per il mangiare (comunque buono) che ci
hanno propinato. Di servizi non se ne parla, quel pò
che c'era l'ho fotografato per ricordo; io, a differenza
della moglie non sono delicato, comunque al gabinetto non
c'era lo sciaquone ma una tinozza d'acqua con il mestolo
per scaricare l'acqua nel WC dopo averla fatta.
Intanto riposiamo, lasciamo che passi il temporale ed attendiamo
un pò di aria fresca.
3 giugno martedi Km 147 (Batuta-Varsand
[confine])
Nulla hanno chiesto per la sosta notturna e appartata sul
piazzale nel retro, ho lasciato al ragazzo 30000 lei (1
e scarso) e ce ne siamo andati dopo aver fatto il pieno
d'acqua. La SS7 7, come già detto, ha buon asfalto
e si può correre, pochè siamo in anticipo,
a 20Km da Arad (a Paulis) deviamo verso destra tra le colline
passando una serie di paesi (Ghioroc, Cuvin, Covasint e
Siria) che sono caratterizzati da una architettura stranissima.
Le case sono grandi con tetti a forma di pagode, sono molte,
anche di nuova costruzione. Sembra di essere in Cina. Non
so l'origine ma è un modo costoso e dispendioso di
fare le case anche perchè il 30% della copertura
del tetto è sprecata in portici e cavane. Io sono
sadico e vi consiglio questa variante così provate
come si guida un camper tra fosse e buchi nell'asfalto.
Ora siamo arrivati a Pancota che sembra un paesotto con
le carte in regola e ci fermiamo a mangiare.
Ormai abbiamo deciso di procedere per Ineu (sulla SS79)
e quindi affrontare il confine di Gyula anzichè quello
di Battonya (Arad).
Procediamo per Ineu ed andiamo verso il confine sulla SS79A
(altrettanto pessoma fino a Chisineu-Cris solo da qui al
confine si può camminare decentemente. Un Km prima
del confine utilizziamo i lei rimasti per fare benzina e
ci fermiamo nell'enorme parcheggio del distributore prima
del paese Varsand per dormire. Rimandiamo a domani il passaggio
di confine. La fila di camion in attesa di controllo supera
i 5 Km
4 giugno mercoledi Km 80 (Varsand-Szarvas)
La fila di camion non è cambiata di molto, abbiamo
fatto acqua al distributore e procediamo per la frontiera
di Varsand , 2 Km dopo il paese. Nessun problema alla frontiera
anche se hanno dato una occhiata veloce dentro al camper.
Tra le due frontiere, nei negozietti freeshop acquistiamo
un paio di bottiglie di wiskey convenienti. Alla frontiera
ungherese, controllano solo i passaporti e la carta verde.
Procediamo sulla SS44 per Gyula e poi per Bekescsaba. Questa
è una città rilevante, con 20.000 abitanti
una grossa piazza con ben tre chiese di differente estrazione
tra cui una basilica cattolica notevole. E' ancora presto
per cui procediamo per Szarvas. E' tutta campagna, ma la
differenza Romania-Ungheria è abissale. Si dista
di pochi Km dal confine ma tutto è differente, dalle
macchine, alle case, alle strade, ai paesi, agli animali
che qui per strada non pascolano.
Prima di entrare a Bekescsaba proveniendo da Gyula, c'è
un distributore GPL, si riconosce per la scritta LPG-AUTO,
facciamo il pieno a 138 fi/lt (=0.58 e)
e procediamo per Szarsvas. Prima di entrare in questa città
notiamo un secondo distributore GPL. La citta è bella
e nei pressi del fiume, dopo averla attraversata tutta,
si trova un campeggio favoloso. Si tratta di un Motel con
piscina in riva al fiume con bagni al fiume bungalow e ristorante,
molto alberato. Essendo noi in astinenza di docce, dopo
le esperienze rumene, approffittiamo anche se sono solo
le 13,00 ed anche se il prezzo mi sembra troppo elevato
(4100 Fi con elettricita = 17 e). Non sapete con quale soddisfazione
si siano aperti tavoli e sedie sotto un fitto gruppo di
quercie.
Abbiamo passato un tranquillo pomeriggio facendo docce (per
il caldo) e facendo programmi per i prossimi giorni
5 giugno giovedi Km 157 (Szarvas-Dunafoldvar)
Lasciamo il campeggio a malincuore, c'era tutto ciò
che può servire in giornate afose come quelle che
stiamo passando. riprendiamo la SS44 da Szarvas verso Kecskemet.
Dopo 10 Km troviamo un distributore con GPL (prima di Ocsod
e dei grandi allevamenti di tacchini).
Proseguiamo fino al fiume Tisza, dove facciamo una variante
a Tiszakurt per visitare il Giardino botanico (che non merita)
ma che ha un buon parcheggio ombroso. Comunque per mangiare
ci spostiamo di nuovo sulla statale e troviamo buona ombra
subito dopo il ponte a sinistra su una strada morta.
Noi non sopportiamo il caldo, sopratutto se afoso, oggi
guidavoo con 41 gradi dentro e 40 fuori, guidare in questo
modo può essere fatto, senti il fresco dell'aria
ma non poi fermarti, quindi non visiti i paesini, non fai
varianti in stradine laterali, praticamenti trasbordi da
un luogo fresco ad un'altro fresco, nel nostro caso da un
camping con piscina ad un camping sul danubio.
Dopo il ponte sul Tisza, a Lakitelek ottimo distributore
GPL con parcheggio e Csarda (trattoria) e parco giochi per
bimbi.
Arrivati a Kecskemet seguiamo la direzione SS52 che porta
a Dunafoldvar sul danubio e come entriamo in circoncallazione
troviamo un'altro distributore GPL.
Prendiamo questa benedetta SS52 dopo aver passato tutta
la circonvallazione di Kecskemet, una statale lunga e dritta
senza fine. lungo la strada vediamo altri due distributori
GPL: a Fulopazallas (appena passata la ferrovia) ed uno
all'ingresso di Solt. A Solt passiamo il Danubio entrando
a Dunafoldvar. Ogni volta che lo passo rimango meravigliato
dalla massa d'acqua che trasporta, non ho mai visto un fiume
più grosso. Appena fatto il ponte sulla destra (segui
insegna Bungalow) e dopo una gingana generata dal cantiere
che sta costruendo la circonvallazione si arriva in riva
del Duna, dopo 200 mt un ottimo ed economico campeggino
ci ospina per 2700 fi (11 e) compresa la luce.
6 giugno venerdi Km xxx (Dunafoldvar-Budapest)
Campeggio piccolo ma funzionale, molto alberato e proprio
in riva al Danubio.
Lasciamo il campeggio, visitiamo il paese Dunafoldvar, che
risulta essere un troppo trafficato, probabilmente perche
si affaccia ad uno dei pochi ponti sul Danubio. Riusciamo
a cambiare moneta in modo più che favorevole in banca.
(1 e = 256 Fi). Continuiamo lungo lo SS6 per Dunaujvaros
e poi arrivati ad Adony decidiamo prima di mangiare e poi
di attraversare il danubio con una chiatta per visitare
la campagna della riva sinistra. Il pasto su una trattoria
(chiamata Csarda) risulta economico. Due piatti di carne
con verdure varie una zuppa, due bicchieri di vino e un
gelato a 2500 Fi circa 10 e. Il traghetto invece 1650 Fi
(camper e 2 pers.)
La riva sinistra è interamente coltivata a frutteti
e vigneti, le case sono belle e molte sono nuove. Si vede
che siamo vicino ad una grande città, pur essendo
campagna i paesini sono molto ben curati.
A Szigetujfalu, ritraghettiamo sulla riva destra. I due
passaggi sul Danubio me li sono voluti io. Voi non immaginate
quanto sia grande questo fiume, almeno finchè non
lo avete visto.
Siamo ormai in peria di Budapest, zona industriale, dove
10 anni or sono ho lavorato per un breve periodo, non posso
non andare a vedere l'ingresso delle stabilimento e ad andare
a trovare un mio amico, che a differenza del sottoscritto
non è ancora andato in pensione.
L'accoglienza è stata festosa ed essendo venerdì
sera, mi sa che fino a lunedì (che qui è festa
pentecoste) rimarrò loro ospiti.
7 giugno sabato Km 0 (Erd [Budapest])
Giornata passata con amici. La mattina dedicata alle spese
quotidiane, per cui risulta obbligatorio andare al grande
mercato di Erd che si tiene al sabato mattina, veramente
grande, con un pò di tutto. Poi visita la minaretto
(la moschea non c'è) resuduo di una costruzione del
1550, si può chiedere la chiave e salire.
Visita a Szazhalombatta, che oltre ad essere la zona industriale
offre un museo archeologico all'aperto particolare, il tema
sono alcune tombe dell'epoca del bronzo rinvenute in loco,
una specie di fosse comuni ricoperte da terra a forma di
enormi tumuni. Ci sono anche case preistoriche in parte
ricostruite.
Pomeriggio con visita a Budapest. Classica la salita alla
Cittadella per vedere il panorama e poi il giro dei bastioni
e la visita al tempio di Mattia, quello con il tetto in
porcellana.
8 giugno domenica Km 0 (Erd [Budapest])
Giornata interamente dedicata alla visita di Pest visto
che ieri pomeriggio abbiamo girato Buda. Alla domenica tutti
i parcheggi sono liberi e si gira facilmente.
9 giugno lunedi Km 170 (Erd-Erd)
Oggi abbiamo fatto una escursione sul Danubio con ritorno
allo stesso punto di partenza. Direi che merita, il giro
era stato consigliato dai miei amici ed è risultato
valido.
Si parte da Budapest e si sale a nord lungo la riva ovest
del Duna. Ancora all'interno di Budapest si può visitare
l' Aquincum che sono dei resti romani con un pezzo di acquedotto.
Si procede per Szentendre, paesino che merita una fermata,
molto turistico ma con delle belle stradine ed una bella
chiesa, gli abitanti sono di varie estrazioni scappati ai
turchi rifugiatesi a Szentendre.
Gli spazi per parcheggiare non mancano, ne qui ne lungo
tutta la costa del Danubio e penso che questo ai camperisti
interessi molto.
Procediamo a nord sempre sulla SS11 fino a Fellegvar. Ci
sono i ruderi di un castello, che non abbiamo visitato,
ma abbiamo visitato il palazzo reale, in parte ricostruito,
con una bellissima fontana in marmo. Spesso in Luglio fanno
delle feste in costume con esibizioni. Ci siamo fermati
a mangiare su una Csarda, ogg. i ristorante, con i camerieri
in costume (2000 Fi a persona).
Sempre proseguendo sulla SS11 siamo arrivati a Esztergom
dove si trova la grande basilica episcopale, si tratta di
una grande basilica cattolica sede del vescovo della Ungheria.
Anche questa merita per la sua grandiosità. Tenete
presente che dall'altro lato del Danubio c'è la Slovacchia.
Per rientrare a Erd lasciamo la SS11 e prendiamo un tratto
la SS111 e poi la SS10 ad Esztergom per Leanyvar ed a Jaszfalu
prendo una strada di campagna per Tinnye, Tok, e Zsambek;
tutto questo per vedere il Tempio distrutto (ma ancora con
i campanili in piedi e parte del voltone) di Romtemplom;
sembrava di essere ritornati in Scozia.
Continuando per questa strada e passando per Biatorbagy
e Soskut torniamo a Erd. dove chiudiamo la giornata.
10 giugno martedi Km 245 (Erd [Budapest]-Pannonhalmi)
Salutati gli amici si parte. L'obiettivo di oggi è
il monastero benedettino Pannonhalmi vicino a Gyor. Questo
monastero fa parte dei siti protetti dall'UNESCO quindi
ritengo sia doveroso farne visita.
Prendiamo la SS70 verso il Balaton e visitiamo il lago Valencei.
La parte iniziale, venendo da Budapest merita. E' molto
turistica ma bella. La parte centrale sud è rovinata
da una ferrovia molto transitata che blocca molto il movimento.
Da Valencia ci spostiamo a Szekesfehervar, città
abbastanza grande. Merita visitarla, ma la nostra visita
si limita ai supermercati di periferia.
Saliamo a nord per la SS81 e, per mangiare all'ombra, attuiamo
alcune varianti a ovest della ferrovia.
Passiamo Mor ed a Kisber lasciamo la SS81 per andare alla
SS82 via Bakonybank e Lazi. Arrivati alla SS82, all'incrocio
facciamo GPL (AGIP) e saliamo a nord verso il monastero
Pannonhalmi. Ormai è sera, ma sotto il mostero c'è
un piccolo ma bel campeggio e ci fermiamo.
11 giugno mercoledì Km xxx (Pannonhalmi-Fertod)
Campeggio tenuto molto bene 2800 Fi (camper+2 per+elet).
Gia dal campeggio esiste una stradina che porta al convento
benedettino. Noi preferiamo uscire e parcheggiare in cima
per poi procedere alla visita del convento (1000 Fi a pers.
con guida). Questa visita merita, merita anche una eventuale
variazione di itinerario per vederlo. Si visita la chiesa,
la cripta e la biblioteca. Sono opere nate nel 1000 la cui
storia è veramente interessante. Nel prezzo è
compreso un depliant in italiano e si ha fortuna anche la
guida in varie lingue.
Italiani trovati in campeggio ci consigliano di non andare
a sud ma di visitare prima Fertod, dove esiste una bella
villa reale estiva da visitare. Puntiamo quindi verso Gyor
ma poi ci perdiamo in mezzo alla campagna per ben due ore.
Riusciamo a riprendere la SS85 per Sopron e dopo Csorna
e dopo Kapuvar si trova la deviazione per Fertod. Pochi
Km e la villa è visibile. Parcheggio al volo e visita
alla villa (1000 fi a testa con guida in semi-italiano).
Andarci forzatamente non vale la pena, ma se si è
da quelle parti merita la visita. Ci sono almeno 30 sale
arredate visitabili sulle 126 che compongono la villa con
giardino all'italiana.
Poco più avanti di Fertod a Hegyco ci sono due campeggi
in quanto questo è un paese con le terme. Scegliamo
il più economico e decidiamo di fermarci per fare
almeno un paio di docce consecutive, temperatura camper
all'ombra 41 gradi.
12 giugno giovedi Km xxx (Fertod-Lenti
[confine])
In questo campeggio conosciamo una coppia di italiani, lei
ungherese lui italiano, questo ci consente di chiarire alcuni
particolari ungheresi, tra cui l'uso della paprica nel mangiare
quotidiano. Questi amici ci danno una ulteriore indicazione,
visto che andiamo a sud, esiste una basilica romana antica
a Jak, 10 Km a sud di Szombathely.
Accettato il consiglio, ci dirigiamo a sud, lasciamo la
SS84 e con una traversa da 30 Km in mezzo ai campi andiamo
sulla SS87.
Passiamo Szombathely e non ci fermiamo (io già la
conosco), è una città grossa, con supermercati
in periferia, ma con un gradevole centro storico.
Alla fine della circonvallazione ci dirigiamo per Jak, dove
troviamo questa chiesa romana con doppia torre ed un portale
favoloso. Ottimo tranquillo ed alberato il parcheggio. La
visita alla basilica è a pagamento (200 Fi). I miei
amici hanno anche dormito nel parcheggio.
Dopo aver mangiato andiamo a Kormend, è una citta
di frontiera e dovevamo cambiare soldi. Per chi usa GPL
e viene dalla Austria, a 5 Km da Kormend verso Vasvar c'
è un distributore di solo GPL con Csarda e camere
a 2000 Fi, molto interessante per chi viaggia in macchina
e a GPL.
Ritorniamo a Kormend e scendiamo a sud per la SS86 cercando
un campeggio per fare la doccia. Siamo sempre a 38 gradi.
A Zalalovo, segnati due campeggi non ne trovo uno, procedo
in direzione Redics per poi andare a Lenti che essndo una
città termale ha sicuramente servizi adeguati. Trovo
campeggio molto bello con servizi di prima categoria, vicino
ad un bagno termale e ci fermiamo per le rituali 2, 3, e
forse 4 doccie.
13 giugno venerdi Km 225 (Lenti [ungheria]-Velenje[Slovenia])
Che il campeggio fosse bello è fuori discussione
ma costasse così caro non era previsto (4169 Fi =
16 e 2 pers. camper ed elettricita). Il fatto che questi
campeggi associati alle terme fanno pagare un servizio termale
che a noi itineranti non serve.
Lasciamo il camping e sull'ultimo paese di frontiera Redics
spendiamo gli ultimi fiorini comperando bottiglie di vino.
Passata la frontiera prendiamo la SS3 per Murska Sobota,
poi Gornja Radgona per poi scendere a Maribor.
A Maribor prendiamo la SS1 per costeggiare il Drava fini
a Dravograd. E' una vallata ampia e bella, poco turistica,
la strada sta tutta sul lato nord del fiume, ci sono bei
paesi, sembra di essere in Austria. Il Drava, in quel tratto
ha 4 centrali elettriche che sfruttano la massa d'acqua
anche se il dislivello è minimo. Si passano boschi
a tutto spiano e la temperatura sta scendendo.
A Dravograd scendiamo verso sud a Slovenj Gradec per poi
sostare a per dormire a Velenje, che è una bella
citta con ampi spazi sportivi e quindi campeggio vicino
ai campi di tennis in riva al lago. L'unica cosa brutta
è una enorme centrale elettrica che si vede in lontananza.
Prima di sostare abbiamo fatto un giro per le montagne dei
dintorni a Topolsica (dove ci sono le fonti termali) ed
a Skale dove c'è un secondo lago ma non accessibile
in automobile.
14 giugno sabato Km xxx (Velenje-Bistrika)
Notte di temporale e pioggia, la temperatura è tornata
normale. Lasciamo il campeggio di Velenje (2700 sit) e continiamo
il nostro viaggio in mezzo alle montagne della Slovenia
del nord.Passiamo Mozirje, e costeggiando un torrentello,
il Savinja, andiamo fino a Radmirje dove lasciamo questa
vallata per accedere alla valle del Dreta, altro torrente.
Visitiamo la basilica Benedettina di Gornij Grad chhe è
anche un bel paese di villeggiatura. Saliamo sul passo di
Crnivec (quota 900) dove fa fresco e ci fermiamo a mangiare.
Scendiamo a Kamnik dove c'è una seconda basilica
da vedere e procediamo per Kranj, città piuttosto
grossa con dei supermercati. Qui comunque tutto costa come
in italia, se non di più. La birra locale (fatta
a Lubiana) la Union la pago meno nei discount del friuli
che qui in Slovenia. Continuiamo a salire lungo il fiune
Sava fino a Rodovlijca dove deviamo per andare vedere il
lago di Bled. Direi che merita veramente, è molto
bello, con un castello sul bordo ed una isoletta con una
chiesa al centro. Purtroppo è sabato, fa caldo ed
è pieno di bagnanti e di turisti. Ho trovato il campeggio
in riva al lago ma non ci sono entrato per eccesso di confusione.
Dopo aver visitato Bled per la seconda volta decidiamo di
procedere lungo la vallata del Sava Bohinjka fino a Bistrica
(sono circa 20 Km veramente belli), ci fermiamo nel campeggio
di Bohinjska (2700 sit) molto ampio, ombreggiato ed in riva
al torrente.
15 giugno domenica Km xxx (Bistrika-xxxx)
Oggi si decide per un rientro verso l'Italia di tipo masochistico.
Per prima cosa torniamo alcuni Km indietro per andare alla
stazione ferroviaria di Bistrika perchè c'è
un treno navetta per Tolmin che carica macchine e camion.
Le partenze sono alle 8.35 12.15 14.00 16.50 (costo camper
2500 sit macchina 1600 solo galleria). Visti gli orari poco
confacevoli decidiamo di di passare dall'altra parte della
montagna in camper attraverso il passo Boh Sedlo (1277 mt)
chhe sulla carta è segnato strada bianca invece nella
realtà è una bellissima strada asfaltata che
porta, senza grandi pendenze (vado a GPL), ad un bellissimo
passo ampio ed ombreggiato. Dal passo si scende a Sorica
e da Sorica si va a Petrovo brdo per una strada che non
esiste. Una lunga vallata in discesa ci porta a Tolmino.
Risaliamo il Soca (Isonzo) fino a Kobarid dove merita visitare
il museo della prima guerra mondiale.
A questo punto, anzichè rientrare in Italia via Gemona
si decide di fare il passo del Predil. La montagna comincia
a piacerci se non altro per la frescura che si prova. Si
procede per un buon tratta sulla riva dell'Isonzo passando
piccoli paesi turistici ed attrezzati per fare Rafting lungo
il torrente. A Bovec (ultimo distributore di benzina) lasciamo
il Saca per risalire il Koritnika. Le pendenze non sono
eccessive (10-12%) il camper se la cava ed arriviamo al
passo (quota 1160) dove ci fermiamo per accumulare probabilmente
l'ultimo fresco della giornata.
|
ferie slovenia-croazia-ungheria-romania-ecc... |
|
|
|
|
somma
km |
somma
euro |
media
euro |
n.gg |
giorno |
km |
euro |
|
|
|
|
|
|
|
1 |
21 |
126 |
25,50 |
126 |
25,50 |
25,50 |
2 |
22 |
147 |
22,70 |
273 |
48,20 |
24,10 |
3 |
23 |
77 |
10,10 |
350 |
58,30 |
19,43 |
4 |
24 |
106 |
5,93 |
456 |
64,23 |
16,06 |
5 |
25 |
177 |
32,80 |
633 |
97,03 |
19,41 |
6 |
26 |
34 |
4,00 |
667 |
101,03 |
16,84 |
7 |
27 |
178 |
37,40 |
845 |
138,43 |
19,78 |
8 |
28 |
132 |
13,30 |
977 |
151,73 |
18,97 |
9 |
29 |
113 |
25,10 |
1090 |
176,83 |
19,65 |
10 |
30 |
106 |
45,38 |
1196 |
222,21 |
22,22 |
11 |
31 |
156 |
25,40 |
1352 |
247,61 |
22,51 |
12 |
1 |
238 |
0,00 |
1590 |
247,61 |
20,63 |
13 |
2 |
102 |
39,10 |
1692 |
286,71 |
22,05 |
14 |
3 |
147 |
19,00 |
1839 |
305,71 |
21,84 |
15 |
4 |
80 |
41,00 |
1919 |
346,71 |
23,11 |
16 |
5 |
157 |
31,00 |
2076 |
377,71 |
23,61 |
17 |
6 |
0 |
33,00 |
2076 |
410,71 |
24,16 |
18 |
7 |
0 |
39,60 |
2076 |
450,31 |
25,02 |
19 |
8 |
40 |
5,00 |
2116 |
455,31 |
23,96 |
20 |
9 |
170 |
27,00 |
2286 |
482,31 |
24,12 |
21 |
10 |
245 |
45,80 |
2531 |
528,11 |
25,15 |
22 |
11 |
101 |
29,70 |
2632 |
557,81 |
25,36 |
23 |
12 |
176 |
43,00 |
2808 |
600,81 |
26,12 |
24 |
13 |
225 |
36,50 |
3033 |
637,31 |
26,55 |
25 |
14 |
180 |
33,00 |
3213 |
670,31 |
26,81 |
26 |
15 |
220 |
30,00 |
3433 |
700,31 |
26,94 |
27 |
16 |
|
|
3433 |
700,31 |
25,94 |
|