Viaggiare - Diari di Viaggio


SLOVENIA – UNGHERIA – ROMANIA ANNO 2003



di Sandro Prian


OBIETTIVO: conoscere la Slovenia con varianti in bassa Ungheria ed in Romania dell’ovest
MEZZO: Camper CI Turistico 320 del 1991 Ford motore benzina/GPL con due piccoli gavoni esterni sul retro.
EQUIPAGGIO: Due pensionati Nadia e Sandro rispettivamente dal Friuli e dal Veneto
PERIODO: Maggio/Giugno 2003
GPL: per chi ha il mezzo a GPL non esiste una cartina per la slovenia mentre ho trovato una cartina per la romania
COSTI: Alla fine si riporta una tabella riassuntiva relativa a ogni giorno dove le spese sono ripartite in: carburante, market (spese e/o ristorante) , dormire (camping o parking), extra (musei, traghetti)
INFORMAZIONI: PRIANS@LIBERO.IT oppure sul sito HTTP://MEMBERS.XOOM.IT/SAPRI in tale siti ci sono ulteriori informazioni soprattutto per quanto riguarda i distributori GPL in Europa

PREMESSA

partenza il 21 maggio - durata circa 30 giorni

Note:
1.- Si tratta di nazioni gia visitate in precedenza per cui volutamente seguiamo itinerari strani evitando autostrade e grosse statali, facendo molte varianti e visitando paesi lontano dai grossi centri
2.- Per quanto riguarda i costi dichiarati tenete presente che noi siamo in 2 e partiamo con molta scorta: 3 lt olio - 10 Kg pasta - 20 lt vino - 3 kg sugo pronto - 50 scattole varie tra tonno e carne - 3 bottiglie wisky - 1 Kg caffe - 2 casse di birra - 2 salami - 2 Kg di formaggio grana.

SLOVENIA
1.- Molto omogenea, non ci sono differenze probabilmente perchè è una piccola nazione.
2.- Perfetta educazione stradale, da fare invidia, non so se per natura o se per imposizione visto le numerose pattuglie stradali di controllo.
3.-Pulitissima, non una carta per terra.
4.- Cara, tutto costa più che in Italia, tranne: il pane, la benzina (il ce non è poco), e la carne (ma non molto)

UNGHERIA del SUD (è duopo distinguere il sud dal nord)
1.- I problemi economici devono essere notevoli
2.- Il 50% delle auto sono degli anni 60 e di marche relative a ditte non più esistenti (tipo Trabant, Zvastava, Lada, Fiat128, Daf), I furgoni sono da fotografare.
3.- Le case di campagna sono di due tipi, piccole (un 5x10) e doppie (un 8x10) con tetto a 4 spioventi se grande e due se piccole. Tutte le case sono costruite lungo la statale. Anche nei paesi non esistono strade laterali le case si sussuegono in modo infinito lungo la statale, tutte recintate, tutte con il fosso e la pista pedonale sia a destra che a sinistra.
4.-Ogni paese ha la zona giochi per bimbi e il parco alberato.
5.- Attenzione che i passaggi a livello non esistono. Gli incroci con la ferrorvia sono regolamentati da un semaforo.
6.- I distributori GPL sono molto più frequenti di quanto dichiarato e spesso sono abbinati ai normali distributori di benzina il prezzo varia da 138 a 141 Fiorini

ROMANIA nor-ovest
1.- Vale quanto detto per l'Ungheria ma peggio. L'unica macchina in circolazione è la Dacia nelle sue varie versioni
2.- Molti chiedono l'elemosina
3.- In campagna molte persone lavorano a mano con la zappa. Il fieno di rastrella a mano e si carica in carretti trainati da cavalli. l'uso del cavallo è preponderante.
4.- Animali domestici di tutti i tipi per le strade, anche in statale.
5.- Spesso, per i bambini, le scarpe sono un optional

CAMBI:
Slovenia 30 e -> 6992 talleri [sit] (1 e = 233 sit)
Ungheria 30 e -> 7110 fiorini [fi] (1 e = 237 fi)
Ungheria 70 e ->16724 fiorini [fi] (1 e = 239 fi)
Romania 40 e ->1492000 lei [le] (1 e = 37300 le)
Romania 40 e ->1507000 lei [le] (1 e = 37675 le)
Ungheria 50 e -> 12215 fiorini [fi] (1 e = 244 fi)
Ungheria 100 e -> 25689 fiorini [fi] (1 e = 256 fi)
Ungheria 80 e -> 20226 fiorini [fi] (1 e = 253 fi)
Ungheria 40 e -> 10000 fiorini [fi] (1 e = 250 fi)
Slovenia 60 e -> 13900 talleri [sit] (1 e = 233 sit)

COSTI per una durata effettiva di 26 gg

Km totali 3433 pari 132 Km/gg
Euro spesi 700 pari a 27 euro/gg
di cui 335.6 per benzina o GPL (47.9%)
106.1 per campeggi (15.2%) 9 campeggi
258.3 per altre spese

DIARIO DI BORDO

21 maggio mercoledi Km 126 (Montereale-Gorizia)
partenza nel tardo pomeriggio via Udine Gorizia con tappa all' ipermercato di Udine. Si arriva a Gorizia in serata e si parcheggia in piazza di fronte al Duomo di S. Ignazio. Visita alla chiesa e poi cena. Dopo cena io vado al cinema, visto che in piazza c'è una multisala e voglio godermi un film di fantascenza. Moglie in camper a guardare la TV. Al rientro ci spostiamo dietro al castello dove esiste un passaggio di confine con un enorme piazzale vuoto dove ci attrezziamo per dormire.

22 maggio giovedi Km 147 (Gorizia-Kocevje)
Passiamo il confine dopo aver comperato il giornale e dopo aver fatto le ultime spese al Ldl che c'era nel piazzale. Giornata bellissima e facciamo subito benzina oltre confine. la verde-super (98 ottani) a 189.90 dinari pari a circa 0.81 e/litro. Procediamo in direzione Lubiana via strada statale.
Dopo solo 40 Km ci fermiamo a visitare i resti di un castello a Vipavski Kriz su una altura sulla destra. Chiaccherata con i vecchi del paese che ci spiegano la storia del castello e poi procediamo per Ajdovscina. Qui lasciamo la statale per addentranci sulle montagne per raggiungere il passo Strmec (852 mt) per poi fermarci a mangiare subito dopo a Crni Vrh vicino ad una chiesetta di montagna. I panorami sono belli, pieno di boschi, con numerose aree di parcheggio e sosta, nulla da invidiare al nostro Trentino. A Godovic ci ricongiungiamo alla SS 102 e scendiamo in direzione Postojna. Arrivati a Planina cambiamo nuovamente direzione verso sinistra e passando sotto l'autostrada arriviamo a Rakek, Cerknica ed altri paesi sempre in mezzo a boschi e campagna fino a riprendere la SS 106 a Zlebic. Ormai è pomeriggio inoltrato ed allora procediamo pochi chilometri a sud per fermarci a Kocevje, che risulta essere un paese veramente bellino. Nei pressi del paese c'è una area ben segnalata in riva ad un laghetto dove un ristorante gestisce attrezzature da usare sul lago. Lo spiazzo è alberato e tranquillo.

23 maggio venerdi Km 77 (Kocevje-Otocec [Nova Mesto])
Al mattino, torniamo indietro e visitiamo la cittadina di Kocevje; bellina con una bella chiesa ed un artistico monumento in piazza. Ritorniamo verso nord per la SS 214 che attraversa boschi senza salire in quota. L'attraversamento finisce a Dvor ed è quasi ora di pranzo per cui decidiamo di andare a Zuzenberk (Plein Air 249:89) dove, in riva al fiume, c'è una ampia area usata dalla proloco per le feste estive.
Dopo il pranzo ritorniamo verso Novo Mesto SS216.
Novo Mesto è grande, ha un bel centro dove si parcheggia facilmente a pagamento (100 sit/ora = 0.43 e). Visitiamo la cattedrale di S.Nikola che merita soprattutto per il Tintoretto che sta sulla pala dell'altare. Visitiamo altre due chiese, gironzoliamo per il centro e per il mercato che sta chiudendo, dopo di che lasciamo Novo Mesto.
Si doveva andare a Lubiana, ma facciamo una piccola variante di 8 Km per visitare il parco di Otocec (sulla SSH1 per Zagabria). Subito dopo il paesino c'è un parco con castello adibito ad albergo (ci pernottai nell'88). questo albergo gestisce un piccolo camping in riva al fiume per cui decidiamo di fermarci (1800 sit = 7.8 e senza luce) (luce 3 e). E' molto bello, in effetti si tratta di un parco con lago e cigni molto ben curato e tranquillo.

24 maggio sabato Km 106 (Otocec-Lubiana)
Nel campeggio non c'è scarico camper ma docce calde e molta ombra. Lasciamo Otocec per andare a Lubiana. Esiste un solo tratto (verso Lubiana) di autostrada che usiamo per arrivare prima (480 sit da pagare anticipatamente). Nel tratto autostradale c'è un distributore PETROL con ampi parcheggi e con colonnina per camper, scarico, acqua e luce elettrica. Veramente funzionale.
Arriviamo a Lubiana ma rimaniamo un autostrada per entrare da nord dove in via Verovskova 70 ci dovrebbe essere un distributore di GPL. Trovato il distributore che ha la colonnina guasta, riempie bombole, fa molte cose ma GPL per macchina niente. Chiedo del distributore di Celje ma mi risponde che in Slovenia GPL sarà difficile trovarne. Questa è una zona semi-industriale con bei parcheggi alberati ed allora decidiamo di fermarci a mangiare ed andare in città nel pomeriggio.
Nel pomeriggio ci buttiamo in centro seguendo il grande viale Titova che però oggi si chiama diversamente (dunajska) fino ad arrivare al parcheggio della Filharmonija a due passi dal fiume ed in centro. Niente di meglio che visitare le grandi citta di sabato pomeriggio o di domenica mattina: parcheggi gratis e traffico nullo.
Dopo due passeggiate una a ovest del fiume dove c'è il castello e ci sono i vari mercati (del pesce da vedere e frutta e verdura) ed una a est (trubarjeva cesta) dove ci sono le vecchie case e qualche vecchia osteria, siamo rientrati in camper distrutti. Per i più giovani consiglio di andare al castello, io lo ho fatto 15 anni or sono, oggi non è possibile. Verso sera ci appartiamo in periferia, verso il cimitero, dove i parcheggi ombrosi non mancano (pure la tranquillità). Ci sono comunque numerosi parcheggi nella periferia ove sostare tranquillamente.
Per i fanatici del campeggio, nella zona a nord (Jezica) in riva al fiume Sava c'è un campeggio con fermata di autobus (capolinea dell' 8 ma transita anche il 6 che viene da Crnuce) che porta in centro storico. Il viale che fiancheggia il campeggio è il famoso Titova Cesta che ora si chiama Dunajska Cesta; il camping è bello, e sono 3700 Sit =15.8 e per camper, 2 persone con luce e acqua calda.

25 maggio domenica Km 177 (Lubiana-Vurberg [Maribor])
Un continuo scampanio ci sveglia alle 7.00. E' domenica ed abbiamo parcheggiato vicino ad una chiesa. Oltre alla messa c'è una mostra per cui siamo costretti a mangiare pasticcini e bere vino bianco alle 8 del mattino.
Lasciamo con nostalgia Lubiana per andare, lungo la statale a Celje dove troviamo una attrezzata area artigianale commerciale con dei supermercati aperti anche di domenica. Facciamo spesa e mangiamo. Ci dirigiamo per Maribor dove arriviamo nel primo pomeriggio con un caldo anormale essendo Maggio.
essendo domenica si parcheggia con estrema facilità in pieno centro. Questo ci consente di visitare tutta la zona pedonale e le due cattedrali. Verso sera decidiamo di uscire dalla città per dormire e ci dirigiamo lungo la riva sinistra del Drava per cercare un luogo appartato in riva al fiume. Si tenga presente che la carta non segnala alcuna strada sulla riva sinistra.
Passiamo Duplek di sopra e Duplek di sotto fino ad arrivare al castello di Vurberg dove ci fermiamo sia perchè bisogna visitare il castello che non merita sia perchè c'è dell'ombra ed il parcheggio sembra buono per passare la notte.

26 maggio lunedi Km 34 (Vurberg [Maribor]-Ptuj)
Partenza per Ptuj. Grande difficoltà di parcheggio essendo giorno di mercato allora si decide di dedicare la mattina alla visita al castello. C'è un parcheggio libero in statale, ma volendo si può anche salire. Il castello merita i 400 sit di ingresso (1.72 e). Ci sono più piani varie sale con mobilia e numerosi quadri. Il castello è stato abitato fino alla 1^ guerra mondiale. Interessante anche le sale degli strumenti musicali.
Visitato il castello andiamo a mangiare al di là del Drava dove c'è meno confusione e si può trovare un pò d'ombra. Verso le 17.00 torniamo in città dove troviamo tutti i parcheggi liberi e possiamo fare tranquillamente la visita a tutta la parte storica e pedonale.
Decisamente una città che ha tradizione e storia, risale ad epoca romana. E' famosa anche per le terme e per un suo carnevale particolare con maschere che assomigliano ai mammutones sardi. Vicinissimo alle terme c'è anche un campeggio (si trova dall'altra parte della Drava).
Decidiamo di dormire in centro città, ci sono degli ottimi parcheggi, impraticabili al mattino ma quasi deserti nel tardo pomeriggio e non sono a pagamento. In città si paga 100 sit/h (0.43 e/h).


27 maggio martedi Km 178 (Ptuj-Nagyatad)
Oggi è una giornata di transito perchè pur essendo l'Ungheria il nostro obiettivo, passiamo per la Croazia in quanto a Varazdin sò che esiste un distributore PlinGas (GPL) per auto. Dopo aver fatto spese al mercato, vicino a dove abbiamo dormito, lasciamo Ptuj per Ormoz.
Passata la frontiera senza formalità ci dirigiamo a Varazdin lungo la SS2. La differenza Slovenia Croazia salta subito all'occhio sia nell'ordine in senso generale sia nella architettura agricola e struttura dei paesini. Certo la Croazia del nord non deve essere paragonata alla Dalmazia del sud in quanto questa zona è la zona meno ricca del paese e si vede in tutti i suoi aspetti, dalle auto, alle strade, alle case (il 30% manca di intonaco). Arrivati a Varazdin facciamo GPL in euro (non abbiamo krune comunque 3.1 kruna/litro 1kruna=280 lire), per chi è interessato al GPL consulti il mio sito http://members.xoom.it/sapri dove do informazione e piantine dettagliate per gli stati che ho girato.
Lasciato Varazdin si procede per Cakovec e si passa la frontiera con l'Ungheria a Gorican inserendosi in autostrada ed i caselli sono uno a sinistra ed uno a destra del fiume Mura. Nessuna formalità, probabilmente entrambi i paesi sentono l'europa vicina.
Passato il confine ci fermiamo a Letenye dove ci sono quei classici mercati di frontiera, oggi un pò in disuso, in quanto tutte le barriere doganali stanno crollando. Riusciamo comunque sia a cambiare soldi sia a spenderli.
Al cambio 1 e pari a 237 fiorini.
Da Letenye ci spostiamo a Nagykanizsa (SS7) poi cambiamo sulla SS61 perchè è nostro obiettivo andare a sud. Dopo 50km, a Bohonye, lasciamo la SS61 per prendere la SS68. Proprio a bivio c'è in distributore (Avanti) con GPL a 143 Fio = 0.60 e al litro. Approffitto per fare il pieno (lì'attacco è quello italiano) e procedo verso sud. Dopo 10 km a Segesd trovo un secondo distributore GPL. I paesi sono molto distaccati l'uno dall'altro e le strutture sono molto da campagna. Almeno il 50% della auto sono degli anni 60 (tipo Trabant, Lada, Skoda). Arrivati a Nagyatad ci fermiamo. Si tratta di un paese abbastanza grosso famoso per le sue terme ma molto adatto per i camperisti visto gli ampi parcheggi disponibili nella zona della stazione delle autocorriere. La zona in cui sono fermo sembra una zona commerciale, vedremo domani mattina.

28 maggio mercoledi Km 132 (Nagyatad-Orfu [Pecs])
Dove abbiamo dormito è la zona delle terme ma anche con tanti piccoli negozi e con un capannone dove, probabilmente un volta alla settimana fanno mercato. Nel capannone è funzionanente un bar e due macellerie dove comperiamo della carne di maiale senza osso a 690 Fi (= 3 e) mentre la carne di manzo era a 1180 Fi. Pensate ce la carne di maiale, coscia, con la cotenna da fare alla brace era a 233 Fi (1 e) al Kg.
Dopo la spesa scendiamo ulteriormente a sud in direzione Barcs per la E661 op. SS68 dove ci fermiamo per mangiare e per rivisitare un enorme mercato. Per mangiare andiamo alla stazione ferroviaria dove ci sono ampi spazi sotto enormi alberi all'ombra. In banca cambiamo euro 1 e a 239 Fi. Non male anche se al mercato c'era un Change a 241 (ma era chiuso).
Dopo il pranzo procediamo a est sulla SS6 per Pecs.Passiamo Szigetvar però a Szentlorinc decidiamo di non andare direttamente a Pecs ma di andare a nord dove c'è una stazione termale turistica nella zona dei laghi di Orfu. Arrivati ai laghi ci rifugiamo in un campeggio giusto in tempo per evitare un a violenta grandinata. Camping 1000 (= 4 e) la piazzola più 800 (=3,5 e ) a persona compresa la corrente e acqua calda.

29 maggio giovedi Km 113 (Orfu [Pecs]-Baja)
Il campeggio (con Bungalw e vista sul lago) è in una bella posizione, il costo accettabile, i servizi scadenti. Ci dirigiamo verso Pecs attraversando ben 16 km di bosco ed entriamo in città dal lato nord. La citta si presenta piuttosto grossa. Le aree di parcheggio sono numerose e tutta la città è divisa in tre aree (di parcheggio). Localizzata una zona in III^ area, dove non si paga e si trova qualche viale alberato (in Via Ret), parcheggiamo ed andiamo a piedi in centro. Localizzatz la zona pedonale, il centro si gira facilmente. Visitata la basilica Mecsek (ex moschea) in piazza Szechenyi, interessante la sua tormentata storia.
Si procede per la visita al Duomo (500 Fi), chiesa enorme il cui interno è tutto affrescato, come si usa fare nelle chiese ortodosse, non esiste un centimetro di intonaco libero. Fuori del duomo andiamo a visitare (300 Fi) una delle varie catacombe romane (penso le uniche fuori Roma) classificate dall'Unesco nel 2002.
Un pò stanche ed alquanto affamati (sono le 14.00) ci dirigiamo verso il camper ma un una stradina laterale (Zrinyi M.) troviamo un pub con menu a prezzo fisso per cui ci fermiamo (2 persone con vino 1000 Fi = 4 e). Tappato il buco allo stomaco rientramo a riposare all'ombra di un benvenuto platano.
Si va a fare GPL, bisogna passare la ferrovia in direzione Osijek (confine crato) nel cavalcavia stesso c'è la segnaletica GasAuto sulla sinistra e poi ancora a sinistra 200 metri. Fatto il pieno a 136 Fi/Lt procediamo alcuni Km a sud per la SS58 ma subito giriamo per la SS57 che porta a est verso Mohacs.
Sono 40 Km di campagna con qualche piccolo paesino. Prima di entrare a Mohacs c'è un distributore Avanti con GPL. Arrivati a Mohacs decidiamo di passare il Duna in traghetto (740 Fi 2P+camper). Ci dirigiamo verso Baja. Tutta campagna coltivata a frumento, mais e girasole. distese infinite. A Nagybaracska (passato il crocevia) un'altro distributore GPL. Altri 20Km di campagna ed arriviamo a Baja. E' un bel paese, in parte in riva al Duna ed in parte attraversato da canali navigabili trasformati in centri balneari e di sosta.
Dopo aver visitato la città (c'è una bella ed ampia piazza con parcheggio) decidiamo di fermarsi per la notte in riva ad uno dei canali dedicati a canotaggio e pesca.

30 maggio venerdi Km 186 (Baja-Sannicolau [RO])
Lasciamo Baja sulla SS55 diretti a Szeged. A Melykut, prima di entrare in paese altro distributore GPL. Il panorama cambia leggermente, si abbandonanano le infinite coltivazioni di cereali per passare a pascolo ed allevamento bestiame. Facciamo qualche variante abbandonando la SS55 per inoltrarsi verso il confine Serbo. I paesi nascono in promissimità di queste enormi fattorie. Un bar, un negozietto, la fermata bus e molte piccole case in fila sulla strada. Spesso si incontrano carri trainati da cavalli magari legati alla transenna fuori del bar come ho visto a Asottholom.
sempre sulla SS55, prima di Morahalom, altro distributore GPL, faccio il pieno ed arrivo a Szeged. Questa è una citta grande, sarà una mia impressione ma mi sembra più grande di Pecs. E' attraversata dal fiume Tisza e quindi vi sono numerose aree, e due campeggi. Consiglio sempre di non visitare le grandi città di mattino, non si parcheggia!
Girando la città ho notato altri distributori di gas: in periferia a est, a Tape-Szeged ed a sud a Szoreg-Szeged, l'ultimo sulla SS43 andando verso Mako a Desk.
Ci dirigiamo verso Mako con l'intenzione di fare un passaggio in Romania. Ci siamo gia andati 10 anno or sono e vogliamo verificare i cambiamenti.
Prima di Mako esiste un nuovo posto di frontiera a Kiszombo che ci fa guadagnare un bel pò di Km entro sera siamo a Cenad e subito dopo sulla SS6 pronti per andare a Timisoara ci fermiamo a Sannicolau Mare. Paese discreto, con zona pedonale e supermercato. Certo che rispetto all' Ungheria siamo scesi di livello. Anche i prezzi sono decisamente più bassi. Domani verifecheremo il tutto.

31 maggio sabato Km 156 (Sannicolau-Lugoj)
Prima cosa spostare l'orologio di 1 ora. Siamo molto a est ed il sole sorge prima. Alle 6 del mattino la gente andava al mercato. Alle 8 siamo andati anche noi, tanti banchi poca mercanzia. Prezzi molto bassi. Decidiamo di avviarci verso la grande citta: Timosoara. Tra Sannicolau e Timisoara ci sono 4 paesi inseriti in una campagna infinita gestita da grosse fattorie, penso a gestione pubblica. Numerosi i pozzi di petrolio funzionanti. Molte le persone nei campi a lavorare ma non col trattore ma con la zappa per dissodare la terra tra i filari di mais o di patate, i più fortunati hanno un cavallo (e ce ne sono molti).
Le strade laterali, anche nei due grossi paesi (Lovrin e Biled) non sono asfaltate, tutte comunque sono piene di animali da cortile: moltissime le oche, seguite da galline, vacche, cavalli ma anche maiali e caprette.
Arrivati a Timisoara, che è grande, giriamo per il centro a visitare il duomo ortodosso, imponente, con in faccia la piazza e la zona pedonale che finisce con il teatro. Fatta qualche spesa (qui i merletti di bordura costano poco e la moglie a fatto scorta) ritorniamo verso la periferia dove abbiano notato una seconda basilica ortodossa con vicino una chiesa cattolica. Fatta anche questa visita andiamo a mangiare in un locale vicino alla chiesa. Goulasc, birra grande ed insalata per due 175000 lei (4,7 e), abbiamo però lasciato la mancia.
Subito dopo a riposare sotto un grande gelso in un viale laterale. Prima di uscire da Timisoara verso Lugoj, dopo il campeggio (che dall'esterno sembra ottimo) ma prima dell'aereoporto, troviamo un distributore GPL (a 133000 lei/l = 0.36e mentre la benzina è a 0.67e ed il gasolio a 0.50 e). Ne avevo notato uno anche 2 Km prima praticamente in città. Ovviamente ci avviamo verso Lugoj. Sono 60 Km di strada a volte bella a volte insopportabile. Il panorama non cambia, tanta campagna e tanti piccoli e poveri paesi finche si giunge a Lugoj che è una città sotto tutti gli aspetti. Ci imbattiamo in una festa (è sabato sera) con tanto di orchestra e banchetti per mangiare, quasi tutti vendono della carne macinata a forma di salciccia a 10000 lei (=0.26e =520 lire) con pane e senape. Fatta qualche foto, e mangiata qualche salsiccia, ci ritiriamo in camper e ci spostiamo oltre al fiume, sempre in centro, vicino ad una chiesa ed un parco per bimbi, molto tranquillo (spero) per la notte, so comunque che qui a Lugoj c'è un campeggio che non sto a cercare.

1 giugno domenica Km 238 (Lugoj-Deva)
Prima di lasciare Lugoj facciamo un giro a piedi tra i giardini pubblici ed un paio di chiese. E' domenica e nei primi si stanno preparando per recite e balletti per bambini, nelle seconde sono già in corso le prime messe. Le chiese cattoliche sono rare, sono tutte ortodosse.
Lasciato Lugoj scendiamo a sud lungo la SS6 fino a Caravansebes. I paesi cambiano poco e decidiamo di abbandonare la SS6 per allacciarsi alla SS66 utilizzando una traversa (SS68) che passa attraverso le montagne (quota massima 600 mt). Questa vallata risulta più interessante. Prima troviamo delle ferriere e poi delle cave di marmo con tutto l'indotto per il taglio. I paesi cambiano forma, le case sono contigue, comunque gli animali domestici sono sempre al pascolo ed aumenta l'uso di cavalli in tutti i sensi. Ogni singolo paesino ha la sua chiesa ortodossa, non antica, tutta affrescata all'interno e spesso anche all'esterno, anche con mosaici. Le donne anziane, a messa, sono in costume (così lo giudico io), gonne lunghe, nere, con traversina di pizzo, camicetta bianca e foulard in testa attorcigliato in modo strano.
Per la prima volta troviamo una carovana di veri nomadi (20 carri ca.) trainati da cavalli, il carro chiuso con teli, bambini a non finire.
A pochi m da Hateg deviamo per visitare una Biserica (basilica ortodossa) del XIII sec. a Brazi. Piccola, contornata dal cimitero, di forma tipica. Volendo in questa zona non mancano ma, chi volesse approfondire, deve spostarsi a nord-est sulla vallata del Moldova (tra Suceava e Roman) dove esiste una Biserica protetta dall UNESCU.
Arrivati ad Hateg di punta alla SS68 passando per Calan. Questo è il più grande cimitero industriale che io abbia mai visto. Kilometri di industrie abbandonate, centrali termiche, gruppi di cracking, ferriere, centri di smistamento ferroviario enormi, tutto abbandonato. Zingari che uscivano dai muri abbattuti con carretti di rottami di ferro.
Arrivati in SS68 a Simeria desideriamo un campeggio, fa molto caldo, tentiamo prima a est (a Orastie) e poi ad ovest (a Deva) senza trovare niente. Quindi, non fidatevi delle carte geografiche anche se nuove. Ci fermiamo per mangiare a Deva dove poi cercheremo un parcheggio per dormire. Deva è una città moderna, niente centro storico, tutta squadrata con strade larghe e poche aree di parcheggio vero e proprio, infatti tutti parcheggiano in strada.

2 giugno lunedi Km 102 (Deva-Batuta)
Prima di lasciare Deva andiamo in banca per il cambio (40 e = 1507000 lei pari a 1 e = 37674 lei) poi andiamo al mercato coperto nei pressi della stazione ferroviaria. Parcheggio non manca ma a pagamento (500 lei=0.13 e). Gli acquisti fatti sono disparati: pomodoro (0.80 e/Kg) 2 cipolle ed una grossa zucchina (0.40 e), 2 mazzi di carte da gioco (0.80 e), un innaffiatore rotante da giardino (1.21 e) e per finire mangiamo (alle 8.30 del mattino) due salsiciotti con pane e senape per 0.54 e.
Prima di lasciare Deva faccio benzina verde-super a 95 ottani, c'è anche la normale a 90 (27890 lei = 0.74 e, è la piu cara, il gasolio è a 0.504 e), chiedo per il GPL ma rispondono che non esiste, bisogna andare a Bucarest oppure a Timisoara. Esco da questo distributore ed entro nel successivo (confinante) perchè noto il classico serbatoio da GPL e trovo la pompa a GPL, quindi mai fidarsi degli informatori. I distributori che hanno GPL si distinguono perchè generalmente hanno un serbatoio orizzontale visibile con motore e pompa. Non hanno mai insegne. Il GPL lo pago a 13500 lei/lt pari a 0.362 e/lt.
Prendiamo la SS7 per Arad. Ottima strada con buon fondo, cosa rara in Romania.
Un paio di Km fuori Deva, verso Arad, visito una Biserica antica (1 Km sulla sinistra segnalata da cartello) la Biserica di San Nicola. Piccolina, originale del 1390 con tetto tipico in scagle di legno, attorniata dal cimitero. Chiedo per visitarla e viene la moglie del Pope, che oltre alla visita ci invita a bere il caffè nella sua casa confinante. Prima sistema le due mucche che pascolavano nel cimitero poi dialoghiamo in un francese che lei conosce, ma noi poco. Ha due figli ormai grandi, uno alla università, il marito Pope alla domenica celebra messa ma durante la settimana deve lavorare i campi perchè hanno mucche, maiali, galline, capre il tutto per poter vivere. Ho saputo che i Pope hanno un equivalente di 150 e mese dal governo.
Riprendiamo la SS7 e per 2 ore ho cercato dove mangiare ma ho rinunciato alla ricerca per mancanza di ristoraranti lungo la strada. Ogni tanto, quando trovo una insegna laterale con scritto Biserica a Km xx mi lancio alla ricerca di queste vecchie basiliche, spesso però non le trovo.
Continuamo lungo la SS7 cercando un camping; a Savarsin, segnalato non esiste, a Batuta lo troviamo. Non si tratta di un camping ma di un parcheggio per TIR con bar e ristorante. Piove (era ora) ci fermiamo e mangiamo molto bene anche se paghiamo il doppio di altri posti. Solo alla fine ci accorgiamo che si tratta di un locale di ritrovo per turchi, sia per la TV che guardavano sia per il tipo di camion che si fermavano, sia per il mangiare (comunque buono) che ci hanno propinato. Di servizi non se ne parla, quel pò che c'era l'ho fotografato per ricordo; io, a differenza della moglie non sono delicato, comunque al gabinetto non c'era lo sciaquone ma una tinozza d'acqua con il mestolo per scaricare l'acqua nel WC dopo averla fatta.
Intanto riposiamo, lasciamo che passi il temporale ed attendiamo un pò di aria fresca.

3 giugno martedi Km 147 (Batuta-Varsand [confine])
Nulla hanno chiesto per la sosta notturna e appartata sul piazzale nel retro, ho lasciato al ragazzo 30000 lei (1 e scarso) e ce ne siamo andati dopo aver fatto il pieno d'acqua. La SS7 7, come già detto, ha buon asfalto e si può correre, pochè siamo in anticipo, a 20Km da Arad (a Paulis) deviamo verso destra tra le colline passando una serie di paesi (Ghioroc, Cuvin, Covasint e Siria) che sono caratterizzati da una architettura stranissima. Le case sono grandi con tetti a forma di pagode, sono molte, anche di nuova costruzione. Sembra di essere in Cina. Non so l'origine ma è un modo costoso e dispendioso di fare le case anche perchè il 30% della copertura del tetto è sprecata in portici e cavane. Io sono sadico e vi consiglio questa variante così provate come si guida un camper tra fosse e buchi nell'asfalto. Ora siamo arrivati a Pancota che sembra un paesotto con le carte in regola e ci fermiamo a mangiare.
Ormai abbiamo deciso di procedere per Ineu (sulla SS79) e quindi affrontare il confine di Gyula anzichè quello di Battonya (Arad).
Procediamo per Ineu ed andiamo verso il confine sulla SS79A (altrettanto pessoma fino a Chisineu-Cris solo da qui al confine si può camminare decentemente. Un Km prima del confine utilizziamo i lei rimasti per fare benzina e ci fermiamo nell'enorme parcheggio del distributore prima del paese Varsand per dormire. Rimandiamo a domani il passaggio di confine. La fila di camion in attesa di controllo supera i 5 Km

4 giugno mercoledi Km 80 (Varsand-Szarvas)
La fila di camion non è cambiata di molto, abbiamo fatto acqua al distributore e procediamo per la frontiera di Varsand , 2 Km dopo il paese. Nessun problema alla frontiera anche se hanno dato una occhiata veloce dentro al camper. Tra le due frontiere, nei negozietti freeshop acquistiamo un paio di bottiglie di wiskey convenienti. Alla frontiera ungherese, controllano solo i passaporti e la carta verde. Procediamo sulla SS44 per Gyula e poi per Bekescsaba. Questa è una città rilevante, con 20.000 abitanti una grossa piazza con ben tre chiese di differente estrazione tra cui una basilica cattolica notevole. E' ancora presto per cui procediamo per Szarvas. E' tutta campagna, ma la differenza Romania-Ungheria è abissale. Si dista di pochi Km dal confine ma tutto è differente, dalle macchine, alle case, alle strade, ai paesi, agli animali che qui per strada non pascolano.
Prima di entrare a Bekescsaba proveniendo da Gyula, c'è un distributore GPL, si riconosce per la scritta LPG-AUTO, facciamo il pieno a 138 fi/lt (=0.58 e)
e procediamo per Szarsvas. Prima di entrare in questa città notiamo un secondo distributore GPL. La citta è bella e nei pressi del fiume, dopo averla attraversata tutta, si trova un campeggio favoloso. Si tratta di un Motel con piscina in riva al fiume con bagni al fiume bungalow e ristorante, molto alberato. Essendo noi in astinenza di docce, dopo le esperienze rumene, approffittiamo anche se sono solo le 13,00 ed anche se il prezzo mi sembra troppo elevato (4100 Fi con elettricita = 17 e). Non sapete con quale soddisfazione si siano aperti tavoli e sedie sotto un fitto gruppo di quercie.
Abbiamo passato un tranquillo pomeriggio facendo docce (per il caldo) e facendo programmi per i prossimi giorni

5 giugno giovedi Km 157 (Szarvas-Dunafoldvar)
Lasciamo il campeggio a malincuore, c'era tutto ciò che può servire in giornate afose come quelle che stiamo passando. riprendiamo la SS44 da Szarvas verso Kecskemet. Dopo 10 Km troviamo un distributore con GPL (prima di Ocsod e dei grandi allevamenti di tacchini).
Proseguiamo fino al fiume Tisza, dove facciamo una variante a Tiszakurt per visitare il Giardino botanico (che non merita) ma che ha un buon parcheggio ombroso. Comunque per mangiare ci spostiamo di nuovo sulla statale e troviamo buona ombra subito dopo il ponte a sinistra su una strada morta.
Noi non sopportiamo il caldo, sopratutto se afoso, oggi guidavoo con 41 gradi dentro e 40 fuori, guidare in questo modo può essere fatto, senti il fresco dell'aria ma non poi fermarti, quindi non visiti i paesini, non fai varianti in stradine laterali, praticamenti trasbordi da un luogo fresco ad un'altro fresco, nel nostro caso da un camping con piscina ad un camping sul danubio.
Dopo il ponte sul Tisza, a Lakitelek ottimo distributore GPL con parcheggio e Csarda (trattoria) e parco giochi per bimbi.
Arrivati a Kecskemet seguiamo la direzione SS52 che porta a Dunafoldvar sul danubio e come entriamo in circoncallazione troviamo un'altro distributore GPL.
Prendiamo questa benedetta SS52 dopo aver passato tutta la circonvallazione di Kecskemet, una statale lunga e dritta senza fine. lungo la strada vediamo altri due distributori GPL: a Fulopazallas (appena passata la ferrovia) ed uno all'ingresso di Solt. A Solt passiamo il Danubio entrando a Dunafoldvar. Ogni volta che lo passo rimango meravigliato dalla massa d'acqua che trasporta, non ho mai visto un fiume più grosso. Appena fatto il ponte sulla destra (segui insegna Bungalow) e dopo una gingana generata dal cantiere che sta costruendo la circonvallazione si arriva in riva del Duna, dopo 200 mt un ottimo ed economico campeggino ci ospina per 2700 fi (11 e) compresa la luce.

6 giugno venerdi Km xxx (Dunafoldvar-Budapest)
Campeggio piccolo ma funzionale, molto alberato e proprio in riva al Danubio.
Lasciamo il campeggio, visitiamo il paese Dunafoldvar, che risulta essere un troppo trafficato, probabilmente perche si affaccia ad uno dei pochi ponti sul Danubio. Riusciamo a cambiare moneta in modo più che favorevole in banca. (1 e = 256 Fi). Continuiamo lungo lo SS6 per Dunaujvaros e poi arrivati ad Adony decidiamo prima di mangiare e poi di attraversare il danubio con una chiatta per visitare la campagna della riva sinistra. Il pasto su una trattoria (chiamata Csarda) risulta economico. Due piatti di carne con verdure varie una zuppa, due bicchieri di vino e un gelato a 2500 Fi circa 10 e. Il traghetto invece 1650 Fi (camper e 2 pers.)
La riva sinistra è interamente coltivata a frutteti e vigneti, le case sono belle e molte sono nuove. Si vede che siamo vicino ad una grande città, pur essendo campagna i paesini sono molto ben curati.
A Szigetujfalu, ritraghettiamo sulla riva destra. I due passaggi sul Danubio me li sono voluti io. Voi non immaginate quanto sia grande questo fiume, almeno finchè non lo avete visto.
Siamo ormai in peria di Budapest, zona industriale, dove 10 anni or sono ho lavorato per un breve periodo, non posso non andare a vedere l'ingresso delle stabilimento e ad andare a trovare un mio amico, che a differenza del sottoscritto non è ancora andato in pensione.
L'accoglienza è stata festosa ed essendo venerdì sera, mi sa che fino a lunedì (che qui è festa pentecoste) rimarrò loro ospiti.

7 giugno sabato Km 0 (Erd [Budapest])
Giornata passata con amici. La mattina dedicata alle spese quotidiane, per cui risulta obbligatorio andare al grande mercato di Erd che si tiene al sabato mattina, veramente grande, con un pò di tutto. Poi visita la minaretto (la moschea non c'è) resuduo di una costruzione del 1550, si può chiedere la chiave e salire.
Visita a Szazhalombatta, che oltre ad essere la zona industriale offre un museo archeologico all'aperto particolare, il tema sono alcune tombe dell'epoca del bronzo rinvenute in loco, una specie di fosse comuni ricoperte da terra a forma di enormi tumuni. Ci sono anche case preistoriche in parte ricostruite.
Pomeriggio con visita a Budapest. Classica la salita alla Cittadella per vedere il panorama e poi il giro dei bastioni e la visita al tempio di Mattia, quello con il tetto in porcellana.


8 giugno domenica Km 0 (Erd [Budapest])
Giornata interamente dedicata alla visita di Pest visto che ieri pomeriggio abbiamo girato Buda. Alla domenica tutti i parcheggi sono liberi e si gira facilmente.

9 giugno lunedi Km 170 (Erd-Erd)
Oggi abbiamo fatto una escursione sul Danubio con ritorno allo stesso punto di partenza. Direi che merita, il giro era stato consigliato dai miei amici ed è risultato valido.
Si parte da Budapest e si sale a nord lungo la riva ovest del Duna. Ancora all'interno di Budapest si può visitare l' Aquincum che sono dei resti romani con un pezzo di acquedotto. Si procede per Szentendre, paesino che merita una fermata, molto turistico ma con delle belle stradine ed una bella chiesa, gli abitanti sono di varie estrazioni scappati ai turchi rifugiatesi a Szentendre.
Gli spazi per parcheggiare non mancano, ne qui ne lungo tutta la costa del Danubio e penso che questo ai camperisti interessi molto.
Procediamo a nord sempre sulla SS11 fino a Fellegvar. Ci sono i ruderi di un castello, che non abbiamo visitato, ma abbiamo visitato il palazzo reale, in parte ricostruito, con una bellissima fontana in marmo. Spesso in Luglio fanno delle feste in costume con esibizioni. Ci siamo fermati a mangiare su una Csarda, ogg. i ristorante, con i camerieri in costume (2000 Fi a persona).
Sempre proseguendo sulla SS11 siamo arrivati a Esztergom dove si trova la grande basilica episcopale, si tratta di una grande basilica cattolica sede del vescovo della Ungheria. Anche questa merita per la sua grandiosità. Tenete presente che dall'altro lato del Danubio c'è la Slovacchia.
Per rientrare a Erd lasciamo la SS11 e prendiamo un tratto la SS111 e poi la SS10 ad Esztergom per Leanyvar ed a Jaszfalu prendo una strada di campagna per Tinnye, Tok, e Zsambek; tutto questo per vedere il Tempio distrutto (ma ancora con i campanili in piedi e parte del voltone) di Romtemplom; sembrava di essere ritornati in Scozia.
Continuando per questa strada e passando per Biatorbagy e Soskut torniamo a Erd. dove chiudiamo la giornata.

10 giugno martedi Km 245 (Erd [Budapest]-Pannonhalmi)
Salutati gli amici si parte. L'obiettivo di oggi è il monastero benedettino Pannonhalmi vicino a Gyor. Questo monastero fa parte dei siti protetti dall'UNESCO quindi ritengo sia doveroso farne visita.
Prendiamo la SS70 verso il Balaton e visitiamo il lago Valencei. La parte iniziale, venendo da Budapest merita. E' molto turistica ma bella. La parte centrale sud è rovinata da una ferrovia molto transitata che blocca molto il movimento.
Da Valencia ci spostiamo a Szekesfehervar, città abbastanza grande. Merita visitarla, ma la nostra visita si limita ai supermercati di periferia.
Saliamo a nord per la SS81 e, per mangiare all'ombra, attuiamo alcune varianti a ovest della ferrovia.
Passiamo Mor ed a Kisber lasciamo la SS81 per andare alla SS82 via Bakonybank e Lazi. Arrivati alla SS82, all'incrocio facciamo GPL (AGIP) e saliamo a nord verso il monastero Pannonhalmi. Ormai è sera, ma sotto il mostero c'è un piccolo ma bel campeggio e ci fermiamo.

11 giugno mercoledì Km xxx (Pannonhalmi-Fertod)
Campeggio tenuto molto bene 2800 Fi (camper+2 per+elet). Gia dal campeggio esiste una stradina che porta al convento benedettino. Noi preferiamo uscire e parcheggiare in cima per poi procedere alla visita del convento (1000 Fi a pers. con guida). Questa visita merita, merita anche una eventuale variazione di itinerario per vederlo. Si visita la chiesa, la cripta e la biblioteca. Sono opere nate nel 1000 la cui storia è veramente interessante. Nel prezzo è compreso un depliant in italiano e si ha fortuna anche la guida in varie lingue.
Italiani trovati in campeggio ci consigliano di non andare a sud ma di visitare prima Fertod, dove esiste una bella villa reale estiva da visitare. Puntiamo quindi verso Gyor ma poi ci perdiamo in mezzo alla campagna per ben due ore. Riusciamo a riprendere la SS85 per Sopron e dopo Csorna e dopo Kapuvar si trova la deviazione per Fertod. Pochi Km e la villa è visibile. Parcheggio al volo e visita alla villa (1000 fi a testa con guida in semi-italiano). Andarci forzatamente non vale la pena, ma se si è da quelle parti merita la visita. Ci sono almeno 30 sale arredate visitabili sulle 126 che compongono la villa con giardino all'italiana.
Poco più avanti di Fertod a Hegyco ci sono due campeggi in quanto questo è un paese con le terme. Scegliamo il più economico e decidiamo di fermarci per fare almeno un paio di docce consecutive, temperatura camper all'ombra 41 gradi.

12 giugno giovedi Km xxx (Fertod-Lenti [confine])
In questo campeggio conosciamo una coppia di italiani, lei ungherese lui italiano, questo ci consente di chiarire alcuni particolari ungheresi, tra cui l'uso della paprica nel mangiare quotidiano. Questi amici ci danno una ulteriore indicazione, visto che andiamo a sud, esiste una basilica romana antica a Jak, 10 Km a sud di Szombathely.
Accettato il consiglio, ci dirigiamo a sud, lasciamo la SS84 e con una traversa da 30 Km in mezzo ai campi andiamo sulla SS87.
Passiamo Szombathely e non ci fermiamo (io già la conosco), è una città grossa, con supermercati in periferia, ma con un gradevole centro storico.
Alla fine della circonvallazione ci dirigiamo per Jak, dove troviamo questa chiesa romana con doppia torre ed un portale favoloso. Ottimo tranquillo ed alberato il parcheggio. La visita alla basilica è a pagamento (200 Fi). I miei amici hanno anche dormito nel parcheggio.
Dopo aver mangiato andiamo a Kormend, è una citta di frontiera e dovevamo cambiare soldi. Per chi usa GPL e viene dalla Austria, a 5 Km da Kormend verso Vasvar c' è un distributore di solo GPL con Csarda e camere a 2000 Fi, molto interessante per chi viaggia in macchina e a GPL.
Ritorniamo a Kormend e scendiamo a sud per la SS86 cercando un campeggio per fare la doccia. Siamo sempre a 38 gradi. A Zalalovo, segnati due campeggi non ne trovo uno, procedo in direzione Redics per poi andare a Lenti che essndo una città termale ha sicuramente servizi adeguati. Trovo campeggio molto bello con servizi di prima categoria, vicino ad un bagno termale e ci fermiamo per le rituali 2, 3, e forse 4 doccie.

13 giugno venerdi Km 225 (Lenti [ungheria]-Velenje[Slovenia])
Che il campeggio fosse bello è fuori discussione ma costasse così caro non era previsto (4169 Fi = 16 e 2 pers. camper ed elettricita). Il fatto che questi campeggi associati alle terme fanno pagare un servizio termale che a noi itineranti non serve.
Lasciamo il camping e sull'ultimo paese di frontiera Redics spendiamo gli ultimi fiorini comperando bottiglie di vino.
Passata la frontiera prendiamo la SS3 per Murska Sobota, poi Gornja Radgona per poi scendere a Maribor.
A Maribor prendiamo la SS1 per costeggiare il Drava fini a Dravograd. E' una vallata ampia e bella, poco turistica, la strada sta tutta sul lato nord del fiume, ci sono bei paesi, sembra di essere in Austria. Il Drava, in quel tratto ha 4 centrali elettriche che sfruttano la massa d'acqua anche se il dislivello è minimo. Si passano boschi a tutto spiano e la temperatura sta scendendo.
A Dravograd scendiamo verso sud a Slovenj Gradec per poi sostare a per dormire a Velenje, che è una bella citta con ampi spazi sportivi e quindi campeggio vicino ai campi di tennis in riva al lago. L'unica cosa brutta è una enorme centrale elettrica che si vede in lontananza.
Prima di sostare abbiamo fatto un giro per le montagne dei dintorni a Topolsica (dove ci sono le fonti termali) ed a Skale dove c'è un secondo lago ma non accessibile in automobile.

14 giugno sabato Km xxx (Velenje-Bistrika)
Notte di temporale e pioggia, la temperatura è tornata normale. Lasciamo il campeggio di Velenje (2700 sit) e continiamo il nostro viaggio in mezzo alle montagne della Slovenia del nord.Passiamo Mozirje, e costeggiando un torrentello, il Savinja, andiamo fino a Radmirje dove lasciamo questa vallata per accedere alla valle del Dreta, altro torrente. Visitiamo la basilica Benedettina di Gornij Grad chhe è anche un bel paese di villeggiatura. Saliamo sul passo di Crnivec (quota 900) dove fa fresco e ci fermiamo a mangiare.
Scendiamo a Kamnik dove c'è una seconda basilica da vedere e procediamo per Kranj, città piuttosto grossa con dei supermercati. Qui comunque tutto costa come in italia, se non di più. La birra locale (fatta a Lubiana) la Union la pago meno nei discount del friuli che qui in Slovenia. Continuiamo a salire lungo il fiune Sava fino a Rodovlijca dove deviamo per andare vedere il lago di Bled. Direi che merita veramente, è molto bello, con un castello sul bordo ed una isoletta con una chiesa al centro. Purtroppo è sabato, fa caldo ed è pieno di bagnanti e di turisti. Ho trovato il campeggio in riva al lago ma non ci sono entrato per eccesso di confusione.
Dopo aver visitato Bled per la seconda volta decidiamo di procedere lungo la vallata del Sava Bohinjka fino a Bistrica (sono circa 20 Km veramente belli), ci fermiamo nel campeggio di Bohinjska (2700 sit) molto ampio, ombreggiato ed in riva al torrente.

15 giugno domenica Km xxx (Bistrika-xxxx)
Oggi si decide per un rientro verso l'Italia di tipo masochistico. Per prima cosa torniamo alcuni Km indietro per andare alla stazione ferroviaria di Bistrika perchè c'è un treno navetta per Tolmin che carica macchine e camion. Le partenze sono alle 8.35 12.15 14.00 16.50 (costo camper 2500 sit macchina 1600 solo galleria). Visti gli orari poco confacevoli decidiamo di di passare dall'altra parte della montagna in camper attraverso il passo Boh Sedlo (1277 mt) chhe sulla carta è segnato strada bianca invece nella realtà è una bellissima strada asfaltata che porta, senza grandi pendenze (vado a GPL), ad un bellissimo passo ampio ed ombreggiato. Dal passo si scende a Sorica e da Sorica si va a Petrovo brdo per una strada che non esiste. Una lunga vallata in discesa ci porta a Tolmino. Risaliamo il Soca (Isonzo) fino a Kobarid dove merita visitare il museo della prima guerra mondiale.
A questo punto, anzichè rientrare in Italia via Gemona si decide di fare il passo del Predil. La montagna comincia a piacerci se non altro per la frescura che si prova. Si procede per un buon tratta sulla riva dell'Isonzo passando piccoli paesi turistici ed attrezzati per fare Rafting lungo il torrente. A Bovec (ultimo distributore di benzina) lasciamo il Saca per risalire il Koritnika. Le pendenze non sono eccessive (10-12%) il camper se la cava ed arriviamo al passo (quota 1160) dove ci fermiamo per accumulare probabilmente l'ultimo fresco della giornata.

 

ferie slovenia-croazia-ungheria-romania-ecc...

 

 

 

 

somma

km

somma

euro

media

euro

n.gg

giorno

km

euro

 

 

 

 

 

 

 

1

21

126

25,50

126

25,50

25,50

2

22

147

22,70

273

48,20

24,10

3

23

77

10,10

350

58,30

19,43

4

24

106

5,93

456

64,23

16,06

5

25

177

32,80

633

97,03

19,41

6

26

34

4,00

667

101,03

16,84

7

27

178

37,40

845

138,43

19,78

8

28

132

13,30

977

151,73

18,97

9

29

113

25,10

1090

176,83

19,65

10

30

106

45,38

1196

222,21

22,22

11

31

156

25,40

1352

247,61

22,51

12

1

238

0,00

1590

247,61

20,63

13

2

102

39,10

1692

286,71

22,05

14

3

147

19,00

1839

305,71

21,84

15

4

80

41,00

1919

346,71

23,11

16

5

157

31,00

2076

377,71

23,61

17

6

0

33,00

2076

410,71

24,16

18

7

0

39,60

2076

450,31

25,02

19

8

40

5,00

2116

455,31

23,96

20

9

170

27,00

2286

482,31

24,12

21

10

245

45,80

2531

528,11

25,15

22

11

101

29,70

2632

557,81

25,36

23

12

176

43,00

2808

600,81

26,12

24

13

225

36,50

3033

637,31

26,55

25

14

180

33,00

3213

670,31

26,81

26

15

220

30,00

3433

700,31

26,94

27

16

 

 

3433

700,31

25,94


Copyright © 2001-2020 Taccuinodiviaggio.it - autorizzazione Tribunale di Roma n 206/07 - tutti i diritti riservati
Tutti gli articoli e i testi firmati presenti in questo sito sono protetti dalla legge 633/1941 sul diritto d’autore