ANDALUSIA
22-29 Giugno 2004
di Giancarla
22/06/04 – Partenza per Madrid
da Venezia alle ore 15.30 con Volare Web, arrivo a Madrid
alle ore 17.30 circa. Dopo aver ritirato i bagagli prendiamo
la metro per andare a casa di una nostra amica che ci ospita
questa notte. Domani si parte alla volta di Siviglia.
23/06/04 - Andiamo alla stazione
di Atocha a ritirare la macchina che abbiamo noleggiato
dall’Italia con Holiday Autos e dopo, diciamo pure
con un po’ di fatica, riusciamo ad uscire da Madrid
e imbocchiamo l’autopista per Siviglia. I paesaggi
sono stupendi sembrano tavolozze di colori, distese di grano.
Girasoli, ulivi, terra rossa, bianca, nera…..bellissimo!!!
Guidare diventa un piacere. Arriviamo a Siviglia e telefoniamo
al nostro amico che ci ospiterà per una settimana.
Abita in Calle Santiago che è proprio nella zona
del centro, in un bellissimo patio pieno di piante e fiori
con al centro una palma altissima. Ci sistemiamo e poi fuori
a cena anzi “ ir de tapeo”! A Siviglia e in
pratica in tutta l’Andalusia è un classico:
le “tapas” che derivano, secondo alcuni, addirittura
da un editto reale per cercare di limitare l’alcolismo
i bicchieri di vini erano “tappati” con un piatto
con qualcosa da mangiare e per altri per il semplice fatto
di non far cadere le mosche dentro al bicchiere. Oggi le
“tapas” sono in sostanza delle mezze razioni
e non semplicemente uno stuzzichino, talvolta sono abbastanza
abbondanti che con solamente due si può cenare, ci
sono le tapas di pesce calde e fredde, di carne calde e
fredde, di verdura calde e fredde e sono tutte veramente
molto gustose. Dopo esserci rifocillati e rinfrescati (qui
ci sono quasi 40 gradi!) con una buona cerveza piccolo giro
notturno di orientamento a Siviglia, domani la vedremo meglio.
24/06/04 –Oggi andiamo
a vedere la Cattedrale che è la terza più
grande del mondo dopo S.Pietro a Roma e St.Paul a Londra.
Come molti altri edifici cattolici anche questo è
stato costruito sul sito di una moschea. Entrando si può
solo restare esterrefatti da tale maestosità. Oltre
alla Capilla Real e la Capilla Mayor abbiamo la Grande Sacrestia
e la tomba di Cristoforo Colombo. Dall’interno della
Cattedrale si accede alla Giralda, enorme torre che domina
la Cattedrale e che un tempo era il minareto della moschea,
nome che deriva da una deformazione della Giraldilla, che
praticamente è posta sulla sommità e gira
ad ogni minimo soffiar di vento, e da qui giralda che in
spagnolo significa girandola. Ci accingiamo a salire i 34
piani per arrivare alla sommità, devo dire che non
è faticoso poiché non ci sono scalini ma una
leggera salita e poi ad ogni piano è bello guardare
attraverso gli archi e vedere scorci di panorama di Siviglia.
Arrivati in cima c’è un bellissimo panorama
della città. E’ ora di scendere e andiamo versoi
giardini del Reales Alcazar, antica fortezza araba trasformata
in palazzo residenziale dove visse Isabella la Cattolica.
Questo capolavoro non fu costruito dagli arabi ma dai conquistatori
cristiani che però copiarono lo stile dei loro predecessori.
Sia gli interni così arabeggianti e i giardini sono
meravigliosi con alberi fiori e fontane che si alternano
perfettamente. Usciamo e andiamo verso il Barrio de S.ta
Cruz con i suoi vicoli e case colorate, i localini caratteristici
e non possiamo fare a meno di fermarci per una tapas e una
fresca cerveza. Finita la pausa prendiamo la macchina e
ci dirigiamo verso Cordoba. Le strade in Spagna sono molto
scorrevoli e dopo circa un’ora, poco più, siamo
arrivate. Anche a Cordoba l’influenza araba si fa
sentire. Il caldo è veramente tanto ma la voglia
di vedere è maggiore, andiamo a visitare la Mezquita.
La Mezquita nata come basilica e poi divenuta moschea è
un esempio di arte religiosa dove convivono vari stili.
L’interno è un’immensa “foresta”
di colonne che oggi sono 856 e anche se al primo sguardo
possono sembrare tutte uguale in verità sono quasi
tutte diverse fra loro. Incontriamo un signore molto gentile
che ci spiega alcune cose sulla differenza tra gli archi
arabi e quelli cristiani. Piccolo giro nelle viuzze della
Juderia e pausa ristoratrice con “zumo de naranja”
e torniamo a casa.
25/06/04 – Oggi andiamo
a Granada e la meta principale è la Alhambra, abbiamo
preso i biglietti presso una filiale della BBV per essere
sicuri di entrare, infatti, sono fatti entrare non più
di 8.800 visitatori al giorno. Alhambra significa la rossa
in arabo; è una vera e propria città ed è
l’unico palazzo arabo che non fu saccheggiato ma restaurato
dei re cattolici. I Palazzi Nazaridi sono il punto saliente
della visita, è un insieme di sale, patio, corridoi,
alcove ricchi di intarsi, archi, cupole, decori da togliere
il fiato. E’ difficile descrivere dettagliatamente
ciò che si vede, un consiglio: visitatela! Molto
belli anche i giardini del Generalife, luogo di svago degli
emiri con spazi verdi e fioriti e un alternarsi di fontane
e ruscelli. Decidiamo di dormire a Granada e troviamo una
stanza presso l’Hostal Landazuri vicino a Plaza Nueva,
che ha anche il parcheggio per la macchina. Dopo una doccia
e un attimo di riposo usciamo e ci dirigiamo verso l’Albaicin
ossia il quartiere arabo e devo dire che sembra proprio
di essere in una cittadina araba con i suoi vicoli, i suoi
odori di spezie, i suoi suoni. Ora non ci resta che “ir
a tapear”….Ci fermiamo alla Antigua Bodega Castaneda
e proviamo il famoso jamon serrano: buono molto buono. Continuiamo
il nostro giro e ci fermiamo in altri localini caratteristici
e ad ogni bibita ordinata ci presentano una deliziosa tapas
compresa nel prezzo.
26/06/04 – Giro diurno
a Granada, andiamo verso la Cattedrale che purtroppo troviamo
chiusa poiché c’è un concerto privato
e dobbiamo accontentarci di vederla dall’esterno,
andiamo a vedere la Capilla Real. Facciamo un altro piccolo
giro nel quartiere arabo e poi via verso Ronda. Ronda fa
parte della strada dei Pueblos Blancos ossia quei paesini
tipici andalusi arroccati su colline a volte in posti veramente
impervi. Lasciamo la macchina nella piazza del municipio
e iniziamo a vagare attraverso le stradine di ciottoli con
le case di calce bianca e i loro balconi fioriti, non si
finirebbe mai di girare in questi paesi ma il caldo è
proprio tanto che ci costringe a fermarci per una bibita
in un bar con una bellissima vista sulla vallata e sui costoni
sui quali è abbarbicata Ronda. La parte nuova e la
parte vecchia sono collegate dal Ponte Nuevo che scavalca
una gola impressionante e unisce la parte nuova e quella
vecchia.
Anche Ronda l’abbiamo visitata e ritorniamo a casa
a Siviglia
27/07/04 - Oggi è
la volta del paesino di Arcos de la Frontera appollaiato
su un promontorio roccioso. E' un paesino delizioso con
delle strette viuzze dove a malapena passa una macchina.
Le casine bianche con i balconi fioriti, i negozietti di
artigianato e di prodotti alimentari tipici dove ci soffermiamo
e facciamo qualche acquisto. Visto che il caldo è
proprio tanto decidiamo di andare un po' al mare e ci dirigiamo
verso Cadiz e più precisamente a Caños de
meca, arriviamo e ci troviamo di fronte ad un mare di….vele
di kitesurf. Qui, infatti, è molto ventoso e quindi
adattissimo a questo tipo di sport. Un po' di relax, una
fresca bibita ed è ora di rientrare.
28/07/04 Ultimo giorno in
Andalusia…peccato! La mattina la dedichiamo alla visita
di Plaza de España. E' molto bella e forma un semicerchio
e i padiglioni sono costruiti con materiali tipo laterizi,
azulejos, pietra. Tutt'intorno ci sono 58 panchine coperte
di azulejos: una per ogni provincia spagnola. Adesso andiamo
a goderci quest'ultimo pomeriggio al mare e, dietro consiglio
del nostro amico, andiamo verso il parco della Doñana
e giungiamo a Cuesta Maneli. Parcheggiamo e c'incamminiamo
attraverso una passerella di legno, circa 1 km, fra dune
di sabbia, ginepri e pini marittimi ed arriviamo in spiaggia:
è immensa ma purtroppo non c'è un filo d'ombra
e quindi pensiamo di farci un bagno nell'oceano e di cambiare
posto anche se questo è molto bello. Questa è
la Costa de la Luz e mai nome è stato più
azzeccato, la luce è abbagliante! Riprendiamo la
macchina ed andiamo a Matalacanas a goderci un po' di sole
comodamente sdraiate su un lettino…..Ultima sera a
Siviglia e ultimo giro di tapas…mi mancheranno in
Italia!
29/07/04 - Oggi si torna
in Italia, questa vacanza in Andalusia è stata molto
bella anche se troppo breve…..
L'Andalusia è un po' magica per i colori,
i profumi, la gente, i paesi che sembrano essere dipinti
su una tela….è un luogo da rivedere forse con
qualche giorno di più a disposizione e magari in
aprile quando c'è meno caldo e i patii delle case
sono aperti al pubblico e stracolmi di fiori
Che dire….HASTA PRONTO ANDALUSIA!