Viaggiare - Diari di Viaggio


I GRANDI MONASTERI

(Spagna del Nord e Portogallo)

di Elio e Floriana Borghi

Periodo: 6 - 29 luglio 2001
Mezzo: CI Sirio su Ducato 10 TDI
Equipaggio: noi due, 54 e 50 anni.
Km percorsi: 6.726
Gasolio: Euro 530
Autostrada: totale:Euro 160;
andata:: Italia 32, Francia 16, Spagna 2, Portogallo 15;
ritorno: Spagna 0, Francia 56, Italia 39 (valori arrotondati)
Frigo: trivalente (usato sempre a gas)
Gas: bombolone fisso Gpl (20 litri?)
Acqua: litri: 180 potabile, 160 grigie, 70 nere
Elettricità: due normali batterie in parallelo da 96 Ah
Autonomia: 4 giorni; 5-6 giorni in regime di austerità
Percorso: andata: Via Monginevro, Briancon, Gap, Nimes, Carcassonne;
ritorno: Via Perpignan - Ventimiglia
Campeggi: Porto (1 notte), Lisbona (2 notti).

 

Riepilogo delle soluzioni logistiche

G.
Località pernottamento
Km
Punto sosta notte
Scarichi
6
Soragna (Piacenza)
344
AA segnalata  
7
Carcassonne (Francia)
850
Sotto le mura, a pagamento di giorno  
8
St Jean Pied du Port
456
Adiacente impianti sportivi (lato est libero, ad ovest a pagamento)  
9
Pamplona (Spagna)
93
Parcheggio Colleggio Orsoline (vedi dettaglio)  
10
El Astillero (Santander)
362
Parcheggio per TIR (camiones) CS area servizio centro commerc. Burgos, verso Santander
11
Ribadesella
140
Al porticciolo, sul lungomare orientale dell'insenatura  
12
Santiago de Compostela
482
Di fronte al Campo Municipal Santa Isabel, poco oltre il ruscello, sul piazzale antistante vecchie abitazioni  
13
Viana do Castelo (Portogallo)
173
Al porto, a pagamento (1,5 Euro)  
14
Porto
134
Campeggio Da Prelada (segnalato) CS del campeggio
15
Coimbra
156
Sul lungofiume, lato ovest  
16
Batalha
145
Adiacente al Convento  
17
Peniche
103
Al porto - in fondo, gratuito Discarica pubblica (indicazione della Polizia)
18
Praia di S. Lourenco
46
Sulla spiaggia  
19
Ericeira
38
Nuovo centro residenziale nord città  
20
Cabo Raso
131
Sul litorale (ventosissimo, v. dettaglio)  
21
Lisbona
88
Campeggio Montesanto CS del campeggio
22
Lisbona
0
Campeggio Montesanto  
23
Setubal
170
Sul porto, a lato barchetti pescatori CS del campeggio
24
Merida (Spagna)
288
Parcheggio Supermarket  
25
Guadalupe
209
Via circostante il Santuario  
26
Alhama de Argon
576
Lungo il fiume, in centro  
27
Thues Entre Valls (Francia)
535
Parcheggio a pagamento (1,5 Euro per 24 ore), segnalato  
28
Fontanellato (Italia)
942
Parcheggio antistante piscina Area servizio Francia
29
Ancona
345
   

Note di carattere generale

Le strade: Italia: le strade italiane le conosciamo tutti.
Francia:
sono tutte in perfette condizioni, sia le autostrade che le secondarie; segnalazione perfetta ed efficiente.
Spagna:
la Spagna non ha una adeguata rete autostradale, quelle esistente è in ottime condizioni; le secondarie sono egualmente buone; la soluzione di non imporre diversi limiti di velocità ai vari tipi di veicoli, evita la possibilità di incolonnamenti; al nord numerosi cantieri aperti 7 giorni su 7, per 24 ore (tre turni). La segnaletica è ottima fuori dei centri abitati, inesistente nei centri abitati sia grandi che piccoli (si entra facilmente in città, ma poi è difficile uscirne!).
Portogallo: il Portogallo ha una piccola rete autostradale molto ben tenuta; le strade principali sono pressoché come le nostre, le secondarie praticamente impercorribili con un camper. I centri cittadini molto spesso sono in mattoncini (sanpietrini) a maglia molto larga, non spianati e con grande spazio intermedio: a completare il tutto, il livello non è piano ma ondulato. In pratica, anche gli autobus non superano i 20 Km orari su questi tratti (che sono numerosi).
In Spagna ed in Portogallo, le targhe delle vie non sono ripetute ad ogni incrocio creando notevoli difficoltà per l'orientamento nei centri cittadini. Così pure mancano segnalazione per uscire dal centro verso la direzione desiderata. Una volta raggiunta la periferia, invece, la segnalazione diventa accettabile e, senz'altro, meno confusionaria di quella esistente in Italia.

I costi del gasolio:
Francia da 0,76 a 0,9 Euro; Spagna da 0,71 a 0,78; Portogallo da 0,59 a 0,65 ed Andorra a 0,46 (Italia circa 0,88 Euro). In Francia, fare attenzione poiché fuori delle autostrade è problematico fare il pieno nelle ore notturne e nelle giornate festive e domeniche, in quanto nessuna pompa accetta carte di credito od i nostri bancomat e pochissime accettano il contante.

La sosta:
La Francia è la mecca dei camperisti; in Spagna ed in Portogallo noi non abbiamo mai avuto problemi, eccetto Pamplona (ma era la settimana di San Firmino).
I campeggi: In Francia ogni piccolo paesino ha il suo bel campeggio municipale. Se ne trovano frequenti sia in Spagna sia in Portogallo.

Gli approvvigionamenti:
Non ci sono problemi in nessuna parte. In Francia, anche nelle più remote località si trovano i supermercati. La baguette può essere comprata fresca ogni giorno: le boulangerie sono aperte anche la domenica, Pasqua e Natale compresi. In Spagna e Portogallo i supermercati non sono molto frequenti, ma non ci sono problemi di sorta. Per quanto riguarda l'acqua per i serbatoi, tutti i distributori ne permettono il riempimento gratuito.

Gli scarichi: Viste le nostre possibilità d'autonomia, non abbiamo incontrato problemi. Con un'autonomia più breve, il ricorso ai campeggi sarà forzatamente necessario.

La sicurezza: Non esistono problemi particolari. I camper in circolazione, nelle zone visitate, sono molto rari. C'era stato consigliato, per Porto e Lisbona, di ricorrere al campeggio e così abbiamo fatto, ma abbiamo visto camperisti fermi nelle rispettive zone portuali (a Lisbona nei pressi della Torre de Belém).

Le spiagge: Le spiagge della Spagna e del Portogallo che abbiamo incontrato, le abbiamo trovate tutte ad accesso libero, con qualche piccolo bar, raramente le docce.

Le carte di credito: In Francia, è accettata ovunque con alcune limitazioni circa la spesa minima; le pompe di gasolio automatiche, fuori orario, non accettano le nostre carte di credito o bancomat (non ci sono problemi durante l'orario d'apertura). Spagna e Portogallo non fanno problemi con le pompe di gasolio, mentre non tutti i negozi l'accettano, Alcuni (troppi!) fanno finta di accettarla ma che, poi, non possono perché la carta risulta illeggibile! Se il limite di utilizzo della propria carta di credito non fosse sufficiente (fare attenzione all'accavallamento con le spese precedenti nel periodo immediatamente prima dell'addebito), attraverso la propria banca fare un versamento preventivo sul conto della carta di credito che aumenterà così parimenti il limite di utilizzo.

Gli orari: Solitamente dalle 9.00 alle 19.00. Il Portogallo è un'ora indietro rispetto al resto dell'Europa continentale. L'Autoradio: In Francia si può ascoltare qualche brano musicale; in Spagna e Portogallo chiacchierano sempre e velocemente.

La televisione: Noi non la portiamo dietro…

Le biciclette: C'erano state sconsigliate, invece le avremmo utilizzate (eccetto Lisbona e parte di Porto)! In compenso non abbiamo rischiato di rovinare il camper, con il loro peso e le buche del Portogallo…

Gli indumenti: La zona costiera del Portogallo (fino a Lisbona) è battuta da vento fortissimo e fresco: siamo ricorsi, molto spesso, ai maglioni; considerare anche il periodo, ovviamente.

Il nostro itinerario: Il filo conduttore del nostro viaggio era la visita dei grandi Santuari: Lourdes, Santiago de Compostela, Fatima e Guadalupe ma, naturalmente, un viaggio così lungo andava arricchito con la visita delle località limitrofe al percorso stesso. In considerazione del costo delle autostrade francesi, per le quali i camper sono considerati vetture di classe B, cioè vetture alte più di due metri, e pagano di conseguenza circa il 50 per cento più di una vettura normale, abbiamo scelto il passaggio per il Monginevro-Biancon-Gap. Per il ritorno, causa ritardi sulla tabella di marcia, abbiamo dovuto subire il salasso.

Le Guide:
Francia: Le Guide Mondadori, Euro 24,8 (non ci è sembrato un granché, abituati alle guide TCI, ma volevamo provare);
Spagna: Le Guide Mondadori, Euro 24,8 (idem come sopra, forse anche peggio);
Portogallo: Touring Club Italiano, Euro 20,15, ottima.

Le carte stradali:
Francia: Kompass, 1:750 000, ed. 1994, obsoleta ma ancora efficiente;
Portogallo: Euro Cart FMB, 1:300 000, ed. 2001, Euro 6,2; ottima;
Spagna e Portogallo: Michelin, 1:400 000, ed. 2001 (versone spagnola acquista sul posto); Euro 15,56; ottima (versione ad anelli e ripieghevole).
Atlante stradale Europa, De Agostini, 1:750 000, ed. 2000 (forse), Euro 20,14, utilizzata come quadro d'insieme, ottima. Le località, indicate nel dettaglio che segue, sono tutte rilevabili nelle mappe sopra elencate, compresi i nomi delle spiagge. L'unica eccezione (inspiegabile) è Thues Entre Valls (Francia): si tratta di un piccolissimo paesino sulla strada Andorra-Perpignan, poco prima di Prades (lato Andorra).

Le mappe delle città:
In Francia, Spagna e Portogallo, ogni città, anche di ridotte dimensioni, ha il suo Ufficio del Turismo che fornisce gratuitamente la mappa della città ed ogni altra informazione utile. Nel caso non sia possibile, si può sempre ricorrere alla reception di un buon albergo che non rifiuterà la richiesta di una mappa.

Scopo del presente diario di bordo:
Quanto scriveremo su questo viaggio non ha l'intenzione né la pretesa di sostituire le classiche guide in commercio. Organizzare un viaggio così impegnativo senza un'adeguata preparazione su cosa c'è da vedere, sugli usi e costumi delle varie popolazioni, sui luoghi della Fede e della Cultura, ci sembra uno sforzo inutile. Qui vogliamo soltanto elencare le soluzioni logistiche adottate o anche semplicemente rilevate: in pratica dove posteggiare, scaricare, fare acqua, dormire ed eventualmente suggerire delle particolarità non evidenziate sulle guide notoriamente indirizzate ad un turista organizzato in modo diverso dal nostro. Nel dettaglio dell'itinerario che segue sono specificati i percorsi giornalieri, le città ed i villaggi visitati, il nostro giudizio. I tempi indicati nelle singole località sono quelli minimi, necessari per una visita di massima e sono stati messi soltanto per dare un'indicazione per quanto prevedere nei parchimetri o nell'organizzazione del viaggio. I chilometraggi, giornalieri e progressivi, non corrispondono a quelli sulle carte stradali perché sono comprensivi di giri vari per trovare parcheggi, giuste direzioni, ecc.. I prezzi specificati per gli ingressi s'intendono sempre a persona. Il titolo riporta nell'ordine: data, località di partenza del mattino, località di pernottamento, chilometraggio progressivo e del giorno, punto specifico della località in cui si è passata la notte.

Cronologia della visita - dettaglio

 

Venerdì 6 luglio: Ancona - Soragna (Piacenza) - Km. 344/344 - Area attrezzata gratuita, segnalata sul posto.
Lasciato l'ufficio alle 16.06, alle 17.30 circa, si parte. Avvio in autostrada senza alcun problema, si arriva al casello di Fidenza e si esce per Soragna (noi abbiamo giurato, a suo tempo, che non dormiremo più nelle aree di servizio italiane, non tanto per la sicurezza quanto per il rumore).

Sabato 7 luglio: Soragna - Carcassonne (Francia) - Km. 1194/850 - Parcheggio gratuito (di notte) sottostante la cittadella.

Per risparmiare sulle strade francesi, passiamo per Torino, Monginevro, Briancon, Gap e giù verso Orange e Nimes. A questo punto la strada, ormai da un po' di tempo, non è più scorrevole e piacevole come la prima parte a causa di rotatorie troppo frequenti (in pratica non si riesce ad innestare la quinta tra l'una e l'altra), quindi entriamo in autostrada ed usciamo a Carcassonne per passare la notte. Utilizziamo il parcheggio sotto le mura della Cittadella, quello a destra, per 4,6 Euro a giornata, dalle 08 alle 20. Dopo cena facciamo un giro per la caratteristica Cittadella (ricostruita) e gustiamo un bel gelato nelle vie colme di bar, ristoranti, negozi di souvenir.

Domenica 8 luglio: Carcassonne - St Jean Pied de Port - Km. 1650/456 - Parcheggio gratuito a sinistra degli impianti sportivi.
Di buon mattino partiamo verso Lourdes dove arriviamo verso l'una, giusto per il pranzo. Dopo pranzo troviamo un parcheggio gratuito nei pressi del mercato. Poi scopriamo anche un parcheggio proprio ai lati del recinto del Santuario, con parecchi camper. Lourdes sono due città: una stracolma di negozi di souvenir, gente di qua e di là, traffico caotico. All'interno di quest'immenso mercato, c'è l'area del Santuario, molto riservata ed interessante. Per raggiungere la parte superiore della Cattedrale, si possono utilizzare i lunghi scivoli laterali o le scalinate dinanzi l'ingresso inferiore: sarà già un miracolo raggiungere la cima! Visitiamo i luoghi Santi e la nostra considerazione finale è che Lourdes sia un luogo di Fede e di preghiera per chi, meno fortunato, non vi può arrivare coi propri mezzi. Nel pomeriggio (dopo aver faticato non poco a ritrovare il camper!), partiamo verso il passo di Ronscisvalle e, sul far della sera, giunti a St. Jean Pied de Port, ci fermiamo e sostiamo per la notte nel parcheggio a sinistra degli impianti sportivi (quello a destra è un'area riservata ai camper, a pagamento…). Il paesino ha anche un'altura con una rocca.

Lunedì 9 luglio: St Jean Pied de Port - Pamplona (Spagna) - Km. 1743/93 - Parcheggio gratuito del Colleggio delle Orsoline e area di servizio autostrada per Burgos.
Al risveglio, un vigile ci invita a prendere posto nell'area a pagamento ma noi partiamo per la Spagna. Saliamo al Passo Ibaneta, dove c'è una montagnola ricolma di croci di legno piantate dai pellegrini che, da qui, partono per il "Cammino di Santiago di Compostela" (che raggiungeremo venerdì). Inutile accennare ai paesaggi pirenaici tanto sono belli. A Ronscisvalle visitiamo il Museo, (1,8 Euro, 1,5 ore), la famosa Scacchiera di Carlo Magno. Verso mezzogiorno arriviamo a Pamplona. Una confusione immensa, è il primo giorno della settimana dei festeggiamenti per San Firmino con la classica corsa giornaliera dei tori, per le vie della città (alle otto del mattino). Difficile trovare posto poiché i parcheggi segnalati sono occupati da attività collaterali, e dopo varie peripezie ci fermiano nel parcheggio privato delle Orsoline (la recinzione è in parte divelta). Pranziamo, e verso le sedici ci avventuriamo per il centro (meno di 10 minuti) proprio alla Plaza de Toro, giusto in tempo per vedere l'ingresso festoso alla corrida delle varie bande musicali con seguito di mastelle colme di gelo e bottiglie di vino. I bagarini chiedono da 50 a 100 Euro per i biglietti e non è detto che non siano falsi. Preferiamo passeggiare per il percorso riservato alla corsa, per la piazza principale ed altre zone. La stessa passeggiata la facciamo dopo cena: Pamplona in questa settimana è stracolma di turisti, scorrono fiumi di vino, birra e pipì (anche altro); bivaccamenti dappertutto. Ammiriamo i fuochi artificiali spagnoli (hanno la caratteristica di durare almeno 45 minuti ininterrotti, non come in Italia con un fuoco ogni tot minuti) ed andiamo a dormire verso mezzanotte. All'una un poliziotto ci fa sloggiare, andiamo in un altro parcheggio ma alle due e mezzo ritorna e ci spiega che a Pamplona, in quella settimana, si può dormire per strada, nei giardini, nelle vetture, dentro i furgoni, fare i bisogni corporali sulla pubblica via ma non si può stare in un camper! Partiamo e, presa l'autostrada per Gasteiz/Vitoria, alla prima area di servizio ci fermiamo per finire la notte. Non riportiamo ciò che abbiamo visto a Pamplona, per strada, alle tre di notte… Quindi, evitare Pamplona nella settimana di San Firmino.

Martedi 10 luglio: Pamplona - El Astillero (Santander) - Km. 2105/362 - Parcheggio gratuito segnalato per Tir (Camiones).
Dopo la brutta nottata, rinunciamo a Pamplona e ci dirigiamo verso Vitoria (Gasteiz) che è proprio una bellissima città (in fase di completa restaurazione) e meriterebbe una giornata per una visita neanche approfondita. Parcheggi a pagamento (0,6 Euro/ora). Raggiungiamo Burgos che, eccetto la Cattedrale (anche questa in restauro, un'ora) non presenta grandi attrazioni (parcheggio a pagamento - solo giorno - vicino al ponte per la Cattedrale). Alla partenza, in un grande centro commerciale proprio all'inizio della strada che porta a Santander (N623) andiamo a fare il pieno e, incredibile, hanno il camper service senza saperlo! Sono di quelli con un tubo richiudibile da circa 10 cm di diametro: è necessario, pertanto, avere a bordo l'apposito tubo flessibile. Ci ringraziano per l'informazione… La N623 Burgos - Santander è in parte molto panoramica. Sulla carta risultano anche dei laghi presso i quali programmiamo di passare la notte ma, oltrepassata una zona nebbiosa di quelle toste, ci ritroviamo che abbiamo superato da un pezzo i laghi senza accorgercene e ci fermiamo per la notte nel parcheggio per camiones di un piccolo paesino. Vediamo, non solo lungo questo tragitto ma un po' dappertutto, diversi rapaci in volo, anche di notevoli dimensioni.

Mercoledì 11 luglio: El Astillero (Santander) - Ribadesella - Km. 2265/140 - Parcheggio gratuito sul lungomare, lato est dell'insenatura.
A Santander visitiamo la Cattedrale (non eccezionale, un'ora, parcheggio libero lungo la strada che costeggia il porto) e proseguiamo per la Playa del Carmelo, dove a causa del tempo incerto, troviamo un ottimo posto per parcheggiare (gratuito). Facciamo un giro in trenino (2,1 Euro, mezz'ora) per il promontorio del Palacio Real e la Penisole de La Magdalena con spiagge, scogliere e prati dove gli abitanti del luogo vanno a prendere il sole. Intanto esce un sole caldo e rinunciamo a visitare Santillana del Mar per passare il pomeriggio al mare.Verso le 18 si parte per l'autostrada gratuita verso Oviedo. L'autostrada dura poco; si prosegue su una strada frequentata da diversi Tir e con molti cantieri per la costruzione di una via più veloce. Non incontriamo code perché qui i Tir possono viaggiare alla velocità delle auto. Si fa sera ed a Ribadesella ci fermiamo per la notte. Una bella passeggiata dopo cena ci permette di apprezzare le bellezze di questa piccola cittadina turistica.

Giovedì 12 luglio: Ribadesella - Santiago de Compostela - Km. 2747/482 - Parcheggio gratuito di fronte al "Campo Municipal Santa Isabel", oltre il ruscello, nel piazzale antistante vecchie abitazioni.
In questa giornata abbastanza lunga, vediamo, nell'ordine: Oviedo che è molto, molto bella (parcheggi a 0,6 Euro/ora) e meriterebbe una giornata. Ci perdiamo e dopo lunghi sforzi, tra mercatini vari, ritroviamo il camper! Per raggiungere La Coruna è consigliata la strada costiera e confermiamo. Per pranzo ci fermiamo a Tapia de Casariego, sulla roccia sovrastante una meravigliosa spiaggetta fra scogliere mozzafiato: pensiamo che questo sia uno dei più bei posti ove abbiamo mangiato ammirando un così pregevole paesaggio dalla finestra del camper (e n'abbiamo visti parecchi). Nel pomeriggio, arriviamo a La Coruna, una visita alla Torre de Hercules (parcheggi gratuiti lungo la strada che qui arriva e nel piazzale di fronte), un ampio giro della città che troviamo bella, moderna, con ampie strade e molti negozi, molte scogliere ma… nessun segnale per uscirne! Ci mettiamo più di un'ora per trovare la strada per il sud, fortunatamente possiamo sfruttare la posizione del sole ma, se fosse nuvoloso, avremmo dei seri problemi! Per giungere a Santiago de Compostela è conveniente utilizzare la N550 anziché l'autostrada (solo la primissima parte è un po' difficoltosa). A Santiago troviamo posto come su indicato, a circa 5 minuti dal Santuario; abbiamo opportunamente chiesto il permesso ed informazioni al signore che abita nella casa di fronte allo spiazzo.

Venerdi 13 luglio: Santiago de Compostela - Viana do Castelo (Portogallo) - Km. 2920/173 - Parcheggio a pagamento al porto (1,5 Euro per la notte)
.
Visitiamo lo stupendo Santuario e l'attiguo museo (3 Euro, un paio d'ore). All'ingresso del Santuario c'è la statua del Santos dos Croques e la tradizione vuole che appoggiandovi la fronte si acquisti in saggezza e fortuna: speriamo. In questo Santuario c'è anche il famoso botafumiero, enorme incensiere che è fatto oscillare da otto uomini. Numerosi sono i pellegrini che qui concludono il "Cammino di Santiago", iniziato al Passo Ibaneta sopra Ronscisvalle. In questo Santuario i pellegrini vi giungono con i propri mezzi (il classico è a piedi od, al massimo, in bicicletta, dopo aver attraversato tutta la Spagna), contrariamente a quanto accade a Lourdes. E' d'obbligo il ricordino consistente in una conchiglia. Dopo un giro per la cittadina, sotto una densissima pioggia nebulizzata, ritorniamo al camper e partiamo per Tui (al confine col Portogallo), dove anche qui, in un paesino molto modesto, troviamo una stupenda Cattedrale stile fortezza con due notevoli organi contrapposti. Nel pomeriggio entriamo finalmente in Portogallo e ci accolgono alcuni chilometri di pavé a trama larga ed ondulato che percorriamo a non più di 20 km/h, allentandoci anche l'ultima vite del camper. Bene o male arriviamo a Viana do Castelo, posteggiamo al porto (1,5 Euro per la notte), andiamo in un bel ristorantino tipico a mangiar pesce a lume di candela e vino portoghese doc. E' una città bellina (un'oretta).

Sabato 14 luglio: Viana do Castelo - Porto - Km. 3054/134 - Camping Da Prelada (camper e due persone, senza luce, 10,7 Euro).
La notte non è stata molto tranquilla a causa di una draga che è andata avanti ed indietro senza sosta. Raggiungiamo Braga: merita una visita la Cattedrale completata della visita al Tesoro (2,4 Euro, con guida, un'ora) che comprende anche la salita all'organo eccezionalmente grandioso e possiamo ammirare l'interno della Cattedrale anche da quest'altra prospettiva. Finalmente puntiamo verso Porto dove ci accoglie un traffico spaventoso. Raggiungere il campeggio non è difficile poiché è ben segnalato. All'ultima area di servizio c'è un ufficio del turismo che fornisce le mappe della città ed ogni altra informazione. Il Campeggio è ben collegato con il centro con autobus; il biglietto (a prezzo doppio, 0,9 Euro contro 0,45) si può fare anche sul mezzo pubblico.

Domenica 15 luglio: Porto - Coimbra - Km. 3210/156 - Parcheggio gratuito sul lungofiume, lato ovest, a nord del ponte.
Porto è una bellissima cittadina (una giornata non basterebbe), in buona parte in fase di restaurazione. Fra le cose che ammiriano, la Cattedrale, la passeggiata sul ponte de Dom Luis (da non mancare assolutamente se non si soffrono le vertigini!) ed altre zone caratteristiche ed antiche (alcune zone sono definite Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco). Ritorniamo al camper e rifacciamo tutto il lungomare da Matosinhos, rientriamo al centro, attraversiamo il ponte de Dom Luis e scendiamo sull'altro lato del fiume Douro e raggiungiamo la zona delle circa 50 cantine di produzione del vino Porto, 32 delle quali visitabili con assaggio gratuito. Verso la fine di questo lungofiume, c'è un posteggio gratuito all'interno di un gran capannone (lo indica uno dei tanti ragazzi che invitano a visitare le cantine), custodito da una guardia armata; lasciato il mezzo si possono visitare tranquillamente le cantine, fermarsi in uno dei numerosi piccoli bar dove si può mangiare il classico baccalà fritto, gamberetti scottati, folpo, ecc. a prezzi ragionevoli. E', anche questa, una zona da non mancare. Dopo l'immancabile scorta di Porto (ci assicurano che quello vendutoci non è lo stesso del circolo commerciale dei supermercati ed incrociamo le dita…) e pranzo al porticciolo, partiamo per Coimbra, dove arriviamo nel primo pomeriggio (il Portogallo ha l'orologio un'ora indietro; malgrado ciò, in questi giorni, il sole tramonta alle 21 esatte). Coimbra, sede d'importanti Università, è interessante la parte alta, con la possibilità di godere un bel panorama dal piazzale interno all'Ateneo, visita dell'edificio stesso, con la Cattedrale nuova di discreto interesse. La Cattedrale vecchia, alquanto interessante, invece, è chiusa perché pericolante. Parcheggi liberi nei dintorni. Prima di cena, scendiamo alla parte bassa, attraversiamo il ponte sul fiume Mondego e voltiamo, a destra, per il parcheggio per la notte; prima e dopo cena facciamo tranquille passeggiate per la parte bassa e vecchia della cittadina.

Lunedì 16 luglio: Coimbra - Batalha- Km. 3355/145 - Parcheggio gratuito sul retro del Monastero.
Prima tappa i resti romanici di Conimbriga (3 Euro, un'ora, parcheggio gratuito, anche per la notte). Dopo aver visto Piazza Armerina, in Sicilia, ogni resto romano che vediamo, non c'incanta più di tanto. Raggiungiamo il Monastero di Tomar (Do Cristo): anche qui parcheggio gratuito anche per la notte. Stupendo! All'interno, tra le cose da visitare con piacere (chiostro, diverse sale, ecc.) c'è l'antichissima chiesa dei Templari. Da non perdere, (3 Euro, almeno due ore abbondanti). Dopo aver pranzato sul piazzale, ci dirigiamo verso Fatima dove, oltre al Santuario ed alla grande spianata, non c'è altro da vedere (un'ora, parcheggi gratuiti anche vicino al Santuario). Ma fa parte della serie "I grandi Santuari". Concludiamo la giornata arrivando a Batalha e, dopo il rifornimento al locale supermercato, troviamo posto sul piazzale sul retro del Monastero; per passare la notte, sarebbe meglio mettersi all'inizio e non sul fondo ove passa, vicinissima, la rumorosa superstrada.

Martedì 17 luglio: Batalha - Peniche- Km. 3458/103 - Parcheggio gratuito sul porticciolo (in fondo).
Il Monastero di Batalha, dedicato a Santa Maria da Vitoria, è un'opera imponente e stupenda, da non perdere (3 Euro, oltre 2,5 ore). L'arte manuelina trova in questo Monastero la sua massima espressione (assieme al Monastero Dos Jeronimos di Lisbona, dicono le guide, ma questo c'è piaciuto di più). La cittadina non offre altro ma tanto basta per inserirla, in ogni modo, nell'itinerario di una visita del Portogallo. A seguire giungiamo ad Alcobaca: imponente Monastero anche qui, da non mancare (3 Euro, almeno due ore). Parcheggi a pagamento e gratuiti nell'antistante piazza. Obidos, spacciataci per interessante, non è altro che un paesetto con case bianche e tanti negozietti di souvenir (parcheggi liberi all'ingresso ovest). Chiediamo ad una pattuglia della Polizia Municipale dove poter scaricare e ci indicano una discarica pubblica sulla strada per Peniche. Cabo Carvoeiro: il promontorio, proteso verso il mare, offre dei panorami notevoli su alte e frastagliate scogliere battute dal vento forte. Ci sono diversi posteggi liberi, ma a causa del forte vento decidiamo di arrivare a Peniche dove troviamo tranquillità nel porticciolo, protetti dalla vecchia fortezza. I posti in fondo sono gratuiti mentre quelli in prima battuta sono a pagamento dalle 9 alle 21. Dopo cena, facciamo una passeggiata per il centro e quando decidiamo di rientrare, vediamo un trenino in partenza che fermiamo per fare un giro della cittadina (sono ormai le 22 circa, 1 Euro). Perché l'abbiamo fatto! Ci ha portato chissà dove, nel buio della notte, in aperta campagna, con un vento gelato, fin quasi a mezzanotte!

Mercoledì 18 luglio: Peniche - Praia di S. Lourenco - Km. 3504/46 - Parcheggio gratuito sulla spiaggia (ventoso).
La prima tappa la facciamo alla Praia da Areia Branca; parcheggi liberi, come in quasi tutte le spiagge del Portogallo del nord. Altri parcheggi liberi verso Lourinha. In questi parcheggi si possono fare tranquillamente le docce esterne al camper. Avendo vicino casa la baia di Portonovo, andiamo alla Praia do Porto Novo: non è che sia male ma il fiumiciattolo che vi scorre davanti emana cattivi odori e, quindi, proseguiamo oltre raggiungendo la Praia di S. Lourenco dopo aver visto anche la Praia di Santa Cruz. Vento forte. Non si usano ombrelloni (od almeno come dalle nostre parti), ma dei teli di protezione fissati a terra con quattro paletti distanti circa un metro l'uno dall'altro. Ne compriamo uno al paese e così possiamo godere del fine giornata al mare protetti dal vento.

Giovedì 19 luglio: Praia di S. Lourenco - Ericeira - Km. 3542/38 - Parcheggio gratuito all'interno del nuovo centro residenziale all'ingresso nord della città.
Passiamo la mattinata in spiaggia. Dopo pranzo, andiamo alla Praia do O Mirante per altro bagno di sole; l'acqua è gelata! Numerosi surfisti cercano di piroettare sulle alte onde del mare in burrasca. Sul far della sera raggiungiamo Ericeira dove troviamo tutti i parcheggi occupati da un grande mercatino che avrà luogo l'indomani (forse… perché alle 11 ancora tutte le bancarelle sono chiuse!). Bella passeggiata al centro della cittadina e cena a base d'aragosta in un locale caratteristico.

Venerdì 20 luglio: Ericeira - Cabo Raso- Km. 3673/131 - Parcheggio gratuito sulle scogliere (molto ventoso).
Sarà per il fatto che è venerdì, ma questa non sarà una grande giornata. Inizia che scopriamo che la ruota anteriore sinistra ha perso un bullone, uno è solo appoggiato nella sede, uno si svita a mano e, fortunatamente, due sono ben serrati. Dopo aver serrato i due bulloni lenti, andiamo dal meccanico del paese che ci indirizza alla Fiat di Mafra dove, però, sono privi del pezzo. Proseguiamo per la tanto decantata Sintra che troviamo… sotto le nostre aspettative. Il Paco Real ci delude (3 Euro, parcheggi liberi nella parte bassa, difficile accesso per mezzi ingombranti). Cerchiamo di raggiungere il Castelo dos Mouros ed il Palacio da Pena: dopo la faticata per la gran salita, non troviamo un parcheggio e siamo costretti a proseguire e ridiscendere. Alla fine andiamo al Cabo da Roca dove si possono ammirare splendidi paesaggi ed ottenere l'attestato, presso il locale ufficio turistico, del passaggio al punto più occidentale d'Europa (costo: 3 Euro per la versione classica, 4 per quella con foto del faro, 0,5 Euro per la busta per la protezione…). Prima di raggiungere questo posto, è meglio accertarsi della presenza di nebbia perché, in caso positivo, sarebbe pressoché inutile fare la strada. Seguiamo la strada verso nord e non troviamo posto alle spiagge Praia Grande e Praia Pequena (o qualcosa del genere), mentre troviamo posto nell'incantevole, e riparata dal vento, Praia Adraga. Verso sera, visto l'isolamento della spiaggia, andiamo verso Cabo Raso e, poco più a sud della Praia do Guincho ci fermiamo ed assistiamo ad un tramonto emozionante sull'Atlantico e qui ci fermiamo per dormire con un vento da far traballare il nostro camper. Ci fanno coraggio gli altri due equipaggi, ma verso mezzanotte preferiamo andarcene un po' verso nord e posizionarci in un posteggio libero a ridosso d'un grande hotel che ci ripara, in parte, dal vento.

Sabato 21 luglio: Cabo Raso - Lisbona - Km. 3761/88 - Campeggio Montesanto (camper e due persone, senza luce, 19,45 Euro).
Ci intestardiamo per passare la giornata alla spiaggia di Praia Grande che raggiungiamo dopo 22 km di salite, curve e discese: il sole dice no e, rammaricati, ritorniamo alla Praia do Guincho (altri 22 km) dove una tempesta di sabbia, tutt'ora in corso, ha bloccato mezza strada e fatto impazzire il traffico. Fortunatamente troviamo un posto e possiamo passare la mattinata nell'immensa spiaggia. Decidiamo, quindi, con calma di raggiungere Lisbona. Da Cabo Raso a Lisbona ci sono numerose spiagge stipate, come sardine, di bagnanti, alcune anche con parcheggi liberi e gratuiti. E in uno di questi ci fermiamo e prendiamo un po' di sole sugli scogli. Per Lisbona ci avevano sconsigliato il campeggio libero (invece l'indomani ne vedremo diversi al porto, vicino alla Torre de Belém) e cerchiamo il Camping Montesanto. Dal centro non ci sono segnalazioni e la fortuna vuole che la prima coppia di automobilisti ai quali chiediamo informazioni, ci risponde di seguirli e ci portano proprio all'ingresso del campeggio. Per raggiungerlo, prendere obbligatoriamente l'autostrada A5 Lisbona-Cascais e seguire i cartelli molto precisi già dall'uscita della stessa. Il campeggio è uno dei più belli mai visti, con piazzole grandi con acqua, scarico, lavandino, corrente (non compresa nel prezzo), camper service, piscina, ombreggiato da alberi ad alto fusto, enorme (non siamo riusciti a girarlo tutto), self service, tavola calda, ecc. Entro le 19 (ma, se c'è ancora posto, anche il mattino successivo) si può aderire al giro turistico (25 Euro), ore 10-14, con guida anche in italiano (non sempre).

Domenica 22 luglio: Lisbona - Km. 3761/0 - Campeggio Montesanto.

Il giro turistico in pullman ci riporta al "tutto organizzato": tre minuti per qui, due per là ed alla fine "speso tanto per vedere poco". S'incomincia con il Monastero Dos Jeronimos, che non possiamo visitare perché quando arriva il turno degli italiani e dei francesi comincia la messa… Si continua con la Torre di Belém (solo da fuori, non c'è tempo), il Padrao dos Descobrimentos e la relativa rosa dei venti, poi tutti in pullman per percorrere il lungo molo, vedere (dal pullman) Praca do Commercio e salire su al Castelo de Sao Jorge. Qui si scende, negozietto souvenir convenzionato (uso gratuito del bagno e dieci minuti per acquisto souvenir), 15 minuti per ammirare il panorama di Lisbona dall'alto, una bella lista di "quello è… quell'altro è…", quindi discesa a piedi attraverso gli stretti vicoli dell'Alfama dove, in basso, si riprende il pullman per percorrere l'Avenida da Libertade e visitare (15-20 minuti) il giardino botanico. Rientro in perfetto orario ma con tanto sfinimento. Il pomeriggio lo passiamo in piscina a prendere un po' di sole.

Lunedì 23 luglio: Lisbona - Setubal - Km. 3931/170 - Parcheggio gratuito al porto, molo attracco barchetti dei pescatori.
Dopo la ricerca della Fiat di Lisbona per il quinto bullone (ne verrà montato uno adattato), visto il bel tempo, modifichiamo il programma e cioè rinunceremo ad un giorno a Madrid e mezzo a Saragoza per stare un paio di giorni al mare. Ma la fortuna non ci assiste: tutte le spiagge della Costa da Caparica sono intasate di auto e pullman fra la polvere; allora puntiamo alla spiaggia delle aragoste… non si sa mai. Ma arrivati a Capo Espichel scopriamo che le due spiaggette sottostanti sono raggiungibili solo a piedi con mezza giornata di discesa e non sappiamo quanto di salita. Fortunatamente Capo Espichel è molto spettacolare (in fase di restaurazione) e ci ripaga del tragitto. Allora puntiamo su Sesimbra, rinomata località turistica, ma il posteggio è lontano dalla spiaggia. Un pezzo di strada da fare (difficoltosa ma con panorama appagante) è quella che costeggia Sierra da Arrabida, parco naturale. C'è una baia incantevolissima; peccato che non vi troviamo posto e siamo costretti a risalire. E così, verso le 16 raggiungiamo una piccola spiaggia ad ovest di Setubal (a lato di un fortino in rovina), dove prendiamo l'ultimo sole del Portogallo. Per la notte raggiungiamo Setubal e troviamo agevolmente la sistemazione al porto. Dopo cena, facciamo un giro per il vasto mercatino di ceramiche, articoli artigianali ed altre amenità delle solite fiere che si svolgono in occasione di particolari festività.

Martedì 24 luglio: Setubal - Merida (Spagna) - Km. 4219/288 - Parcheggio gratuito del supermarket.
Dopo una notte infame a causa di un branco di oltre venti cani randagi che non ci hanno dato pace, aspettiamo invano il sole per tornare alla spiaggia. Visto che non arriva, fatta scorta di pesce fresco-vivo al locale mercato, partiamo per Evora. Qui ci sono numerosi parcheggi liberi tutt'attorno le mura; quello vicino all'acquedotto è anche in piano. Visitiamo la Cattedrale ed altre Chiese, facciamo una lunga passeggiata per il centro. Eccetto la Cattedrale, nulla di speciale. Avviene su queste strade l'unico contatto con la cronaca: da un giornale sportivo italiano esposto in un'edicola, apprendiamo della morte di Indro Montanelli e dei gravi disordini di Genova per il G8. Quando siamo in vacanza, stacchiamo ogni spina che ci lega al solito, caotico, nostro mondo. Proseguiamo ed a Merida si fa sera. Anche qui numerosi parcheggi liberi, ma noi scegliamo un supermarket un po' in disparte per evitare i rumori della strada.

Mercoledì 25 luglio: Merida - Guadalupe - Km. 4428/209 - Parcheggio libero in una via adicente il Santuario.
Merida ha un teatro ed un anfiteatro romani (4,8 + 2,5 Euro), di particolare interesse (parcheggio libero all'ingresso). Lungo il tragitto per la prossima tappa (Guadalupe), deviamo per Caceres: bellissimo centro storico medievale senza botteghe di souvenir. Merita un'attenta visita. Pochi parcheggi in centro, quasi tutti a pagamento. Sulle torri e campanili ci sono molti nidi di cicogne, che troveremo anche sulle palificazioni elettriche fuori città. La temperatura, finora sopportabile, diventa un problema ed il nuovo problema è che il frigo non fredda più. Rapida telefonata all'amico esperto che mi fa manutenzione e, via telefono, mi rimette in funzione il tutto, bene come non era mai andato (con 38 gradi esterni, congelamento carne in circa 15 ore!). Sfioriamo Trujillo che si presenta molto bene ma la strada sconnessa ci sconsiglia l'accesso al centro… Comunque, lungo questo percorso si susseguono paesaggi stupendi e variati ad ogni scollinamento. Guadalupe: piccolo paesino (con la via verso il basso da vedere!), con il grande, famoso ed altrettanto bellissimo Monastero con la nota Vergine nera. E' interessante anche la visita con guida (1,8 Euro, un'ora) che permette, tra l'altro, la salita dietro l'altare fino a toccare con mano il manto della Vergine.

Giovedì 26 luglio: Guadalupe - Alhama de Aragon - Km. 4904/576 - Parcheggio gratuito al centro, lungo il fiume.
Strada interminabile fino a Toledo, seppur bella. Toledo è semplicemente un gioiello, occorrerebbero almeno due giorni per visitarla ma il tempo, per noi, ormai stringe e siamo con oltre due giorni di ritardo sul programma. Abbiamo perso tempo col frigo e doppia doccia su strada per il gran caldo. Possiamo fare solo una fugace visita alla Cattedrale che da sola meriterebbe mezza giornata. Abbiamo preso nota per un prossimo giro della Spagna. Qui, anche i negozi di souvenir hanno "classe"! Parcheggio, in parte a pagamento ed in parte libero, in Rua G. Lobo (in discesa, sconsigliato per la notte). Prendiamo la veloce superstrada per Madrid, la superiamo e proseguiamo verso Saragoza (autostrada gratuita) ma, poco prima di Calatayud usciamo ed arriviamo ad Alhama de Aragon dove troviamo posto lungo il fiume. Ci è sembrata una cittadina molto bella (ma sono le 23), con molti ospiti delle locali terme seduti ai tavolini esterni dei bar.

Venerdì 27 luglio: Alhama de Aragon - Thues Entre Valles (Francia) - Km. 5439/535 - Parcheggio a pagamento (1,5 Euro per 24 ore).
Ci svegliamo presto e scopriamo, dalle nostre finestre, che questa piccola cittadina è incantevole, incastonata fra le rocce. La prossima meta è Andorra, per acquisti a buon prezzo. Ci eravamo già stati, questa volta non ci ha particolarmente entusiasmato. Il fatto che le vetrine non riportino i prezzi degli oggetti esposti mal ci dispone agli acquisti. Fare attenzione perché uscendo da Andorra verso la Spagna, la dogana spagnola fa spesso le pulci e se trova oggetti per un valore complessivo superiore a circa 500 Euro son dolori. Meno fiscali sono i doganieri francesi. Per il parcheggio abbiamo utilizzato quello grande, all'inizio della ridiscesa dal centro (0,3 Euro/ora, dalla seconda). Sul tardi prendiamo la strada per la Francia, salita (e successiva discesa) molto faticosa per il nostro motore. Indecisi se passare per Carcassonne o puntare direttamente su Perpignan (sulla cartina è più invitante la seconda) scegliamo quest'ultima. Dobbiamo attraversare un tunnel a pagamento (10 Euro per 4850 metri) e, poi, via, nel buio per un'interminabile strada fatta di curve strettissime (saranno ben oltre ottanta chilometri tutti così) e, ma lo scopriremo solo il giorno dopo, su alti precipizi. Verso le 23, attraversando Thues Entre Valles (non riportato sulla nostra cartina, comunque poco prima di Prades), seguiamo i cartelli per il parcheggio e ci ritroviamo in una vasta area, con barra a gettone e, al modico prezzo di 1 Euro e mezzo, la possibilità di sostare per 24 ore. L'uscita è automatica, senza bisogno d'inserire monete o schede.

Sabato 28 luglio: Thues Entre Valles - Fontanellato (Italia) - Km. 6381/942 - Parcheggio gratuito di fronte alla piscina comunale.
Di buon mattino si parte, altra parecchia strada tutte curve, quindi si arriva a Perpignan e, presa l'autostrada, a sera si arriva per dormire a Soragna (Piacenza) come all'andata, ma l'area attrezzata è occupata da un luna park, quindi ricorriamo alla vicina area attrezzata di Fontanellato ma, data la sua dislocazione un po' isolata, preferiamo il parcheggio davanti alla piscina. Le autostrade francesi han dovuto sopportare, nella mattinata fino al primo pomeriggio, un traffico intensissimo verso la Spagna, in pratica un unico incolonnamento. Per il ritorno siamo dovuti ricorrere all'autostrada a causa del ritardo accumulato nei giorni precedenti.

Domenica 29 luglio: Fontanellato - Ancona - Km. 6726/345.
Con calma lasciamo Fontanellato, prendiamo l'autostrada e, nel pomeriggio, arriviamo puntuali a casa.

Conclusioni

Le conclusioni sono presto tirate: con il senno del poi avremmo privilegiato un po' il nord della Spagna e riservato meno tempo al Portogallo: non che il Portogallo non meriti, quanto per lo stato delle strade, sia urbane che extraurbane. Alcune cittadine del Portogallo (Tomar, Batalha,.Porto e la stessa Lisbona) valgono ben un viaggio di oltre seimila chilometri. La fortuna vuole che noi, fortunatamente, siamo entrambi sintonizzati sui tempi, sulle scelte e sulle rinunce. Questo ci permette di vivere, a volte, delle esperienze non altrimenti possibili.

 


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