SPAGNA DEL NORD
di
Mauro Gorla
La Spagna che preferisco è quella della costa atlantica,
con le piccole insenature e le immense scogliere. Non c'è
la vita festosa e scatenata tipica spagnola. In questi luoghi
si può invece trovare molta tranquillità e
serenità, la stessa che c'è lungo le coste
scozzesi e irlandesi, dove regna sopratutto il mare con
i suoi elementi: un pò di vento e a volte un pò
di nebbiolina, ma alternando anche a belle ore di bel sole,
dove si può fare un buon bagno in compagnia delle
onde dell'oceano, ideale per i surfisti e per chi pratica
il body-board. Molto belle anche alcune cittadine, nascoste
nelle insenature dove vivono di pesca. Insomma un'altra
Spagna, altrettanto bella e caratteristica.
Ho fatto il viaggio "Spagna del nord" nell'estate
del '98, eravamo tre equipaggi, due camper e una roulotte
una combinazione strana ma che ha funzionato, descrivo quello
che mi ritorna in mente.
Prima
tappa spagnola nei Paesi Baschi nel campeggio di San Sebastian,
situato sulla collina del Monte Igeldo (ora di fronte al
campeggio c'è anche un'area). Per visitare la bella
cittadina basca c'è un comodo bus che parte davanti
al campeggio. Si scende sul lungomare chiamato La concha,
una bella baia a forma di conchiglia appunto, poi alla fine
della passeggiata inizia la città vecchia. Ricordo
che al porto, davanti alla città vecchia, vendono
gamberetti freschi, cioè vivi, al cartoccio. Vi consiglio
anche una passeggiata, a piedi o in bici non in camper perchè
la strada diventa molto stretta, che dal campeggio prosegue
oltre: bel panorama.
Lungo
la costa ci fermiamo a Altamira per visitare le grotte omonime,
cosa che non abbiamo potuto fare perchè bisogna prenotare
per tempo la visita. Abbiamo sostato poi a Gorliz-Elexalde
in un campeggio vicino alla spiaggia.
Entriamo
in Cantabria, sempre costeggiando l'oceano, e ci fermiamo
a Castro-Urdiales, dove dalla Iglesia de Santa Maria c'è
un bel punto panoramico. Nel paese mercato per rifornimenti.
Proseguiamo
e passiamo in un paesino che invita a fermarsi: Islares,
c'è un piazzale appena superato il paese con buona
possibilità di sosta e di fare dei bagni nella spiaggetta
a ridosso. All'interno
del paese segnalo una caratteristica chiesetta in legno,
mi sembra che si chiami laIglesia de San Martin.
Tappa
da non perdere è la caratteristica città mediovale
di Santillana, noi siamo stati in un campeggio con piscina,
a buon prezzo all'epoca, situato prima del paese e distante
un paio di km dal centro: per la visita si può usare
la bicicletta oppure con il mezzo, c'è un parcheggio
in città adatto anche per pernottare, spesso però
affollato nelle ore di punta. Consiglio di fare una puntatina
sulla costa, che dista da lì pochi km, per fare dei
bagni nell'oceano con ottime onde per surfisti e body-board
e per ammirare dalle scogliere i bei panorami nordici.
Nel campeggio vediamo dei depilans che ci incuriosiscono:
descrivono un parco di montagna nelle vicinanze, si tratta
dei Picos de Europa e decidiamo di andarci.
Entriamo
nelle Asturie e arriviamo nella cittadina di Covadonga che
scopriamo essere meta di pellegrini. Da qui una strada arriva
fino in cima ai Picos de Europa. Attenzione perchè
è molto ripida e parecchio stretta e senza parapetto
(abbiamo scoperto a nostre spese che non è adatta
ai mezzi ingombranti, se volete cisono dei pulmini taxi).
Arriviamo in cima e dormiamo nel bel pianoro con una stellata
mozzafiato. Anche in discesa bisogna usare cautela per non
surriscaldare troppo i freni, io sono sceso quasi sempre
in prima.
Torniamo
sulla costa e ci fermiamo aCudillero. Piccolo ma caratteristico
paesino di pescatori, per la sosta c'è un piazzale
sul porto, tranquillo e comodo per il centro.
Il
tempo stringe e ci spostiamo più a ovest. La nostra meta è Cabo de Finisterre: la punta più
a ovest della Spagna. Avete presente Point du Raz in Francia?
Stessa cosa!
Scegliamo
di arrivarci facendo la strada panoramica che si chiama
la Costa de la Muerte.
Partiamo
da Malpica, subito dopo La Coruna, pernottiamo fuori paese
su un promontorio nel piazzale di un faro. Ci accorgiamo
del perchè di un nome così funesto come la
Muerte: per i pescatori e per le navi che si avventurano
in questo tratto di mare pieno di scogli la morte è
sempre in agguato! Visto dalla strada che lo costeggia però
è affascinante.
Come potete vedere dal link http://www.costadelamuerte.com/tour.html
c'è solo l'imbarazzo della scelta per i posti da
vedere, ricordo Laxe con la Iglesia Santa María de
Atalaia e Muxía con il Santuario de Nuestra Signora
de la Barca.
Arriviamo
a Finisterre in serata e dormiamo nel tranquillo porto della
piccola cittadina, prendiamo poi da una trattoria del polpo
da asporto, che da queste parti è veramente squisito.
Al mattino partiamo per il Cabo de Finisterre, c'è
possibilità nel piazzale anche di pernottare. Lo
spettacolo è assicurato e il vento pure.
Lasciamo
la costa per andare a vedere la mitica Santiago di Compostela.
Ci sistemiamo in un campeggio situato in una collina, con
bus abbastanza comodo per il centro. La città è
bella, meta dei pellegrini del famoso Camino che esultano
per il loro arrivo.
Qui
finisce il nostro percorso della Spagna del nord, per il
ritorno ci sono diverse soluzioni. Noi abbiamo continuato
la nostra avventura scendendo in Portogallo, ma questa è
un'altra storia.
Saludos amigos, e buena carretera.
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