NEW ENGLAND:
itinerario nei luoghi della Signora in Giallo,
tra fari, ponti coperti e Harley
testo e foto di Dani e Max
Per il nostro secondo viaggio negli Stati
Uniti, dopo essere stati in California, non abbiamo avuto
dubbi: NEW ENGLAND. E non solo in quanto
ambientazione de "La Signora in Giallo"; anche
se siamo soliti dire: "Non è estate senza le
repliche della Signora in Giallo a mezzogiorno!"
Per questo viaggio abbiamo iniziato a progettare
il tutto circa un anno prima:
- Abbiamo letto alcuni diari di viaggio, esattamente
come questo;
- Abbiamo studiato l'itinerario utilizzando
la Guida Mondadori del New England;
- Abbiamo prenotato il volo aereo tramite
Edreams;
- Abbiamo prenotato l'auto sul sito internet
Alamo;
- Abbiamo prenotato il posto auto a Malpensa,
Parkingo;
- Abbiamo stipulato una polizza assicurativa
on-line (per spese mediche e altro) con Viaggi Sicuri;-
Abbiamo prenotato tutti gli hotel tramite il sito Hotelguides.com
, già utilizzato con successo nel precedente viaggio
nell'Ovest che, tra l'altro, non richiede quasi mai pagamento
o caparre all'atto della prenotazione; unica eccezione l'hotel
di Boston, prenotato direttamente tramite e-mail all'hotel
dopo aver seguito il consiglio di un diario di viaggio simile
a questo.
- Abbiamo prenotato Dollari presso la nostra
banca, quantificando un fabbisogno in contanti di circa
$ 100 giornalieri;
- Abbiamo comprato qui in Italia un paio di
carte telefoniche internazionale Telecom New Columbus, per
poter chiamare dagli Stati Uniti in Italia (esclusivamente
da telefoni fissi degli Hotel) a prezzi contenuti. Le abbiamo
già utilizzate negli Stati Uniti ed in Russia e funzionano
molto bene. Attenzione: non usatele mai con il cellulare.
Non conviene assolutamente.
5 AGOSTO 2011: BOSTON
Portiamo la nostra auto a Parkingo Malpensa
e partiamo puntuali per Londra con volo British Airways.
A Londra però ci sono ritardi e partiamo per Boston
con 2 ore di ritardo. Peccato: avevamo scelto British Airways
proprio perchè la scorsa volta in Usa siamo stati
molto soddisfatti. Questa volta invece per niente: oltre
al ritardo di 2 ore, molte delle quali trascorse a bordo
aereo con aria condizionata spenta, tutto il volo è
stato eccessivamente caldo. Prima della partenza, faceva
così caldo, che il mio vicino di posto, un distinto
signore americano, ha chiesto alla hostess un bicchiere
d'acqua e poi se l'è rovesciato in testa (schizzandomi
un po'). Vi assicuro che è vero! Inoltre non ci hanno
assegnato i posti da noi indicati bensì i posti più
sfigati dell’aereo: i 2 posti centrali, della fila
centrale di 4 posti (ignorando la nostra richiesta di posti
corridoio). Inoltre, gli aerei British hanno sedili decisamente
troppo stretti.
Giunti a Boston sbrighiamo velocemente le
pratiche di sbarco. Abbiamo invece qualche problema con
il noleggio auto. Innanzitutto all’aeroporto Logan
di Boston non troviamo i banchi noleggio auto in quanto
non si trovano all’interno dell’aeroporto. Scopriamo
poi che dobbiamo portarci all’esterno ed attendere
la navetta del nostro autonoleggio. Passano navette di tutte
le società di noleggio possibili mentre invece la
nostra, Alamo, si lascia attendere. Finalmente arriva e
quando, dopo alcuni km., raggiungiamo gli uffici del nostro
autonoleggio, ci ritroviamo a discutere con un vero ladro.
Innanzitutto ci dice che, se non avessimo pagato un supplemento
di $ 150,00, ci avrebbe rifilato una misera Fiat 500 (nonostante
noi abbiamo prenotato un’auto di categoria superiore).
Considerate l’altezza di Max, non era proprio possibile
viaggiare con una 500. Tuttavia noi ci impuntiamo e pretendiamo
di pagare il prezzo come risultante da nostra prenotazione.
Allora il ladro tenta di rifilarci qualche altro extra:
dapprima ci prova con presunte assicurazioni accessorie,
poi passa al telepass (assolutamente inutile perchè
le autostrade sono quasi tutte gratuite). Infine, considerato
tutti i nostri rifiuti, si accontenta di venderci il pieno
di benzina (rendere così la macchina vuota) e circa
30 dollari di presunte tasse. Ma la sorpresa la troviamo
quando usciamo nel parcheggio auto: non esiste nessuna 500!
Era assolutamente un bluff per spillarci più soldi.
Anzi.... ci invitano a scegliere liberamente un’auto
tra tutte quelle disponibili. Scegliamo la più bella
e grande: una Nissan Altima. Consiglio per tutti: non lasciatevi
fregare dagli autonoleggio. Pagato solo ed esclusivamente
l’importo risultante da prenotazione. Rifiutate ogni
accessorio perchè sono solo stratagemmi per spillarvi
più soldi (probabilmente lavorano a provvigione).
E pensare che abbiamo scelto Alamo perchè
la scorsa volta abbiamo avuto problemi con Dollar. La prossima
volta chi sceglieremo? Penso Hertz con la quale ci siamo
sempre trovati bene.
Dopo aver perso molto tempo qui, grazie al
nostro navigatore Gps (noleggiato a prezzo d'oro) raggiungiamo
velocemente il nostro hotel in centro a Boston: Hotel John
Jeffries House.
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Hotel John Jeffries
House
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Scopriamo che il parcheggio convenzionato
è proprio accanto all’hotel. Il prezzo è
un po’ alto ma è comodo.
Il nostro hotel è molto bello. Non si tratta di un
tipico hotel ma di una grande casa: una specie di grande
Bed & Breakfast, arredato con gusto. Servizio impeccabile.
Il letto però è un po’ piccolo: si tratta
di un letto alla francese, poco più di 1 piazza e
mezza.
Siamo stanchi ed andiamo subito a dormire
6 AGOSTO: BOSTON
Considerato il fuso orario ci svegliamo molto
presto. E così sarà per l’intera vacanza.
Fortunatamente dappertutto servono la colazione molto presto
così possiamo subito iniziare la visita della città.
La colazione è piacevole: in un bel salottino, davanti
ad un caminetto (spento) con tanti tipi di muffin, caffè,
the, latte ecc.
Oggi c’è il sole ed a Boston fa’ molto
caldo sin dalle prime ore del mattino.
Il nostro hotel si trova nel caratteristico
quartiere di Beacon Hill. Visitiamo dapprima il Public Garden
con bel laghetto, ponticello e caratteristiche imbarcazioni
a cigno. Passiamo poi a visitare The Esplanade, cioè
il parco lungo il fiume Charles.
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Public Garden
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The Esplanade |
Ci dirigiamo poi nel vivace quartiere di Back
Bay con tanti locali per poi passare nella più moderna
Boylston street. Qui dobbiamo svolgere una commissione e
recarci presso il bel centro commerciale di Prudential e
comprare nella libreria Barnes & Nobles, su richiesta
di un’amica, il Nook, un lettore di libri elettronici
non ancora commercializzato in Italia. Lo compriamo senza
problemi e proseguiamo il nostro itinerario. Ci dirigiamo
verso la Trinity Church e poi visitiamo la Gibson House,
una vecchia casa con tipico arredamento vittoriano. Pranziamo
da Starbucks. Nel pomeriggio io, Daniela, stremata dall’eccessivo
caldo, torno in hotel, mentre Max visita i dintorni.
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Gibson House
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Trinity Church |
Per cena decidiamo di tornare al Prudential
Centre dove ci sono tante soluzioni per la cena, tavolini
centrale nel centro commerciale e soprattutto aria condizionata.
Dopo cena proseguiamo a visitare i negozi
del centro commerciale e facciamo i primi acquisti. Decidiamo
di rientrare in metropolitana. A questo proposito voglio
sconsigliare a tutti la metropolitana di Boston: nelle stazioni
c’è un’aria irrespirabile, eccessivamente
calda. Oltretutto i treni sono poco frequenti ed eccessivamente
affollati. Non è indispensabile usarla a Boston.
Noi Vi faremo 4 tragitti in tutto, in 3 giorni. Boston non
è grandissima. Ponderando bene l’itinerario,
si possono visitare tutte le zone d’interesse a piedi.
7 AGOSTO: BOSTON
Questa mattina piove e continuerà a piovere in modo
sostenuto per tutto il giorno. Dopo colazione usciamo a
piedi, con l'ombrello e passiamo per il parco Boston Common.
Purtroppo, considerate le condizioni meteo, non possiamo
apprezzare appieno l'originale vasca/lago al centro del
parco, dove la gente può bagnarsi per rinfrescarsi.
Infatti quel giorno non c'è nessuno, ma il giorno
prima era pieno di gente che faceva il bagno.
Boston Common
All'uscita del Boston Common, parte il "Freedom
Trail": un percorso in mattoni rossi che si snoda per
le vie di Boston ripercorrendo i luoghi storici dei primi
colonizzatori di Boston. Passiamo quindi davanti alla State
House, Palazzo del governo con cupola dorata; alla Old State
House, vecchio palazzo governativo con particolare sala
centrale.
State House
Visitiamo inoltre la Old South Meeting House,
bella sala riunioni utilizzata dai puritani. Andiamo poi
verso i moli, soffermandoci nella vivace zona del Quincy
Market: popolare centro con negozi, ristorante, mercato
coperto con posti a sedere per pranzare acquistando le numerose
leccornie offerte dai numerosi banchi del mercato. Qui trascorriamo
molto tempo: un famoso Frappuccino da Starbucks; primi acquisti
nel negozio Harley Davidson, regalini per le amiche nel
bellissimo Boston Christmas (grande negozio natalizio, aperto
tutto l'anno). Decido di acquistare delle tipiche ciambelline
americane (Donuts) da appendere all'albo di Natale da regalare
come Souvenir.
Meeting House
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Meeting House interno
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Frappuccino
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Quincy Market
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Dolci al Quincy Market
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Dolci al Quincy Market
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Dolci al Quincy Market |
Addobbi natalizi - Christmas in Boston |
Pranzo da Mac Donald, perchè il mercato
coperto all'ora di pranzo è strapieno di gente e
non ci sono più tavolini liberi (anche perchè
fuori piove). Dopo pranzo, tappa all'Hard Rock Cafè,
dove acquisto maglietta per mia figlia e poi passeggiamo
per i moli: Long Wharf e Central Wharf. Arriviamo fino al
Rowes Wharf che però non si rivela interessante per
niente.
Considerato il brutto tempo non possiamo nemmeno
prendere il mezzo turistico anfibio (che va sia in terra
che in acqua) come avevamo progettato. Pazienza. Ci accontentiamo
di fotografarne uno.
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Duck tour
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Hard Rock Boston
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Torniamo poi con la caldissima metropolitana
in hotel e decidiamo di non usarla più, anche se
la fermata è proprio davanti al nostro bel hotel.
Così per cena decidiamo di restare nei dintorni dello
stesso, in Charles street, elegante via di Beacon Hill.
Scegliamo un pub stile inglese e mangiamo qualcosa.
8 AGOSTO: PROVINCETOWN
Si parte. Lasciamo Boston per dirigerci verso
la penisola di Cape Cod.
Prima tappa: Plymouth. Qui ci accoglie la
nebbia. La Mayflower, qui ancorata, veliero qui approdato
con i padri pellegrini nel 1620, è avvolta dalla
foschia tanto da sembrare un vascello fantasma. Apprezziamo
comunque le bellissime casette di legno colorate e, seguendo
le indicazioni della guida, cerchiamo di Jenney Grist Mill
e la casa più antica della città, la Richard
Sparrow House. Il mulino ci piace tantissimo.
Mayflower - Plymouth
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Plymouth
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Jenney Grist Mill - Plymouth |
Plymouth |
Poi direzione Cape Cod, alla ricerca di fari.
Il faro bianco e rosso di Nauset, a Lower
Cape e poi il faro di Cape Cod.
Arriviamo, trovando un po' di traffico a Provincetown,
la cittadina più pittoresca dell'area. E' molto vivace
e colorata ma è affollatissima di turisti. Insomma:
troppo turistica. E' famosa per essere una località
prediletta dai Gay ed infatti ne incontriamo diversi che
passeggiano tenendosi per mano.
Provincetown
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Provincetown |
Provincetown
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Provincetown
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Tappa obbligatoria al negozio Harley di Hyannis
e poi verso il nostro hotel a West Dennis:
Travelodge Cape Cod Area. Si tratta di un
motel medio, collocato in posiziona panoramica di fronte
ad un lago e vicino ad un ponte scenografico che lo separa
dalla cittadina di Yarmouth. Per cena, superiamo il ponte
e ci dirigiamo a Yarmouth, alla Lobster house (casa dell'astice).
Qui assaggiamo per la prima volta il Lobster roll (panino
con polpa di astice) e degli ottimi calamari fritti.
Lobster
Roll
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West Dennis -
panorama dal ponte
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9 AGOSTO: MYSTIC
La colazione compresa nel prezzo del motel
Travelodge è indecente. Così andiamo nella
famosa catena Dunkin Donuts. Si tratta di una storica catena
che offre ciambelline ed altre cose dolci e salate. Ci andremo
molto spesso: per colazione, a volte per pranzo, a volte
per cena o dopocena ed a volte semplicemente perchè
abbiamo bisogno di andare in bagno e lì ci sono sempre
servizi disponibili. C'è un Dunkin Donuts in ogni
zona periferica, spesso vicino a centri commerciali o benzinai.
E' un'ottima ed economica soluzione.
Consigliamo di assaggiare il Boston Cream:
una specie di bombolone, colmo di crema e ricoperto di cioccolato.
Boston Cream
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Di buon ora, come ogni mattina, proseguiamo
il nostro itinerario. Oggi lasciamo il Massachusetts per
entrare nel Rhode Island.
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Newport
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Gabbie per cattura astici
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Visitiamo Newport, ricca di belle case signorili.
Decidiamo di visitare la più grande e la più
bella: The Breakers. Questa enorme villa era la dimora estiva
di un magnate delle ferrovie, riccamente arredata con mobili
in stile. Molto bello anche il parco, con accesso diretto
al mare ed al Cliff Walk (sentiero di 5 km. sulle scogliere).
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The Breakers
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The Breakers - casa dei giochi
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Pranziamo con un panino in un Self Service
di Newport e poi visitiamo il piccolo villaggio di Wickford,
famoso per avere un rilevante numero di edifici costruiti
prima del 1804. La particolarità è che sulla
facciata di ogni casa, tutte con patriottica bandiere, è
scritto l'anno di costruzione della casa.
Dopo Wickford tappa alla concessionaria Harley
Davidson di Essex. Qui abbiamo qualche problema con una
carta di credito in quanto si richiede al negoziante di
chiamare Visa per accertarsi dell'identità dell'utilizzatore.
Ci è già successo la scorsa volta negli Stati
Uniti. Dicono che si tratta di una misura per la nostra
sicurezza ma per noi si rivela solo un'enorme seccatura.
Dopo circa 30 minuti di telefonata tra il negoziante e la
Banca, la questione si risolve e la carta viene sbloccata.
Che palle!!!! Ricordatevi di portare sempre con voi il numero
di assistenza clienti della Vs. carta di credito, per risolvere
eventuali beghe tipo questa!
Andiamo poi verso il nostro hotel in Mystic, nel Connecticut:
Days Inn Mystic.
Purtroppo, nel tardo pomeriggio inizia a piovere forte e
così non possiamo utilizzare la piscina. Verso le
18 usciamo per visitare la cittadina di Mystic. Purtroppo
scopriamo che qui, chiude tutto presto. Il Seaport (porto
turistico) è già chiuso, così non ci
resta che visitare il grande negozio tutto pieno di oggetti
in stile marinaresco.
Andiamo poi verso il centro della cittadina con il famoso
ponte levatoio. Siamo così fortunati da vederlo mentre
si apre e si chiude.
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Mystic - ponte levatoio
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Mystic by night |
Per la cena non ci sono dubbi: Mystic Pizza,
dove è stato girato il film Mystic Pizza con una
giovanissima Julia Roberts. Ovviamente tutto il locale parla
del film stesso; anzi... una Tv proietta di continuo il
film e le foto tratte dal film sono appese alle pareti.
La pizza è buona, in quanto a me piace molto la pizza
piuttosto alta. La cameriera esagera molto nel chiederci
la mancia (Tip) che, in questa zona degli Stati Uniti è
un tormentone continuo. Tutti chiedono mance. Alcuni la
aggiungono persino automaticamente al conto. Insomma...
la cameriera di Mystic Pizza, vorrebbe addirittura ben $
15,00 di mancia su un conto di nemmeno $ 40,00. Trattiamo
e scendiamo a $ 10,00, ma per noi italiani è comunque
troppo e duro da digerire.
Per noi Italiani, quest'anno negli Stati Uniti
ci va di lusso: il dollaro è molto basso rispetto
all'euro e tutto ci sembra a buon mercato; ma la mancia
proprio NO, non la capiamo proprio.
10 AGOSTO: WILLIAMSTOWN
La mattina inizia con qualche complicazione perchè
il telefono della nostra camera non funziona. Noi, come
ogni mattina, abbiamo assolutamente bisogno del telefono
fisso di un hotel per poter chiamare in Italia con la nostra
carta prepagata New Columbus della Tim. Con questa carta
le telefonate in Italia sono assolutamente conveniente (meno
di euro a telefonata) ma è indispensabile utilizzarla
da un telefono fisso (col cellulare non conviene assolutamente
in quanto l'operatore aggiunge dei costi). Così chiediamo
il permesso di poter telefonare da una camera vuota e l'otteniamo.
Questo Motel Days Inn, perde così punti. Peccato
però perchè la colazione è veramente
buona. C'è persino la macchina dei waffel per prepararsi
dei waffel da soli con la pastella; divertente: il nostro
waffel è perfetto! A questo proposito voglio dire
che, tra tutte le catene di motel visitate negli Stati Uniti,
in questo e nello scorso viaggio, la catena Days Inn è
decisamente la migliore. E' anche quella che offre sempre
le colazioni migliori. Ha sempre piscina, spesso idromassaggio
e sempre camere e letti grandi. Provare per credere.
Prima tappa della giornata è Essex:
una minuscola località sul Connecticut river con
grazioso porticciolo.
Decidiamo poi di andare ad Hartford per visitare la casa
di Mark Twain.
Dobbiamo supplicare la guida di inserirci
nel primo gruppo di visita. Riusciamo a convincerla e la
visita si rivela molto interessante anche se la guida si
dilunga troppo.
La casa di Mark Twain è un'amena costruzione
in legno con 19 stanze tutte arredate. Qui Mark Twain scrisse
6 tra i suoi romanzi più famosi.
Facciamo poi un breve passaggio a Lenox, dove
visitiamo la bella Biblioteca in una dimora storica. Mi
colpisce l'aspetto familiare della stessa, con caminetto,
salottini, poltrone e piacevole soppalco.
Andiamo poi a Williamstown dove pernotteremo.
Williamstown è una bella cittadina
universitaria, molto ordinata. Questi College americani
sono un vero incanto. Tuttavia, a parte questo ed a parte
le bellissime case collocate nel verde, non c'è nulla
da visitare. Andiamo pertanto al nostro Williamstown Motel,
un caratteristico motel gestito da indiani. L'arredamento
è particolare. Non è come il classico motel.
Tuttavia notiamo da subito che la luce principale non funziona
e così dobbiamo subito richiedere un intervento di
manutenzione che, fortunatamente è piuttosto tempestivo.
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Williamstown Motel con la nostra macchina
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Williamstown
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Per cena, ceniamo in un Diner in stile anni
'50 vicino al Motel. I Diners rappresentano la soluzione
ideale per i nostri pasti negli Stati Uniti. Innanzitutto
rappresentano uno spaccato di America, un vero pezzo di
storia. Inoltre hanno menu molto vari, pieni di cose buone
a prezzi medio-bassi.
11 AGOSTO: MIDDLEBURY
Non ci proviamo nemmeno ad andare a far colazione
del motel degli indiani ed andiamo diretti nel Diner della
sera precedente. Io prendo dei pancakes alle mele mentre
Max una colazione salata con uova, bacon ecc.
Appena lasciato Williamstown si entra nel
Vermont. Il Vermont è bellissimo: montagne (anche
se non molto alte) e boschi e verde a perdita d'occhio.
Si può immaginare qui, come sarà l'autunno,
con tutto il paesaggio dipinto di giallo/arancione e rosso
per il fogliage. Noi però, in questa stagione, vediamo
tantissime sfumature di verde. Il Vermont è anche
la terra dei favolosi ponti coperti. Avete presente il film/libro
"I ponti di Madison County"? Ebbene in questa
zona del New England ci sono tantissimi ponti. Basta trovarli.
E questa è proprio la nostra impresa per oggi. Scopriamo
che quando li cerchiamo, non li troviamo e poi ci capitano
per caso davanti ai nostri occhi (i ponti non sono segnalati
con indicazioni stradali). A Bennington ci sono ben 3 ponti
coperti. Noi ne troviamo 2 ma in compenso troviamo un grande
parcheggio di tipici scuolabus gialli, molto pittoreschi.
I ponti coperti venivano qui costruiti nell'800 per proteggersi
dagli aspri inverni del Vermont e venivano anche chiamati
"ponti dei baci" (il perchè potete immaginarlo).
Comunque entro fine giornata, riusciremo a
trovare ben 7 ponti coperti.
In tutto il territorio del Vermont e zone
limitrofe il mio telefonino non prende: forse perchè
è vecchio (pur essendo tri-band) oppure è
vecchia la Sim. Comunque solo ed esclusivamente nel Vermont,
non prende assolutamente. Si riattiverà appena usciamo
dai confini dello Stato.
Proseguiamo percorrendo una lunga strada tra
le montagne del Vermont. Dopo miglia di luoghi deserti arriviamo
nel piccolissimo centro di Grafton. Qui non c'è quasi
nulla: solo un unico negozio che vende di tutto che assomiglia
all'emporio degli Olleson (La casa nella prateria). Qui
compro i Mashmallow bianchi da abbrustolire sul fuoco (per
mia figlia) e lo spray antiaderente per non far attaccare
le crepes alla pentola (per mia madre).
Facciamo poi tappa a Woodstock (che non c'entra
niente con la città del famoso evento musicale),
una cittadina di case georgiane in mattoni e legno. Qui
troviamo anche un'orchestra Blues che suona nel parco e
che crea atmosfera.
Pranziamo in un grazioso Diner e come dolce
prendiamo Apple pie à la mode (torta di mele con
gelato alla vaniglia e panna). E' fenomenale.
Ci avviamo quindi verso Middlebury dove pernotteremo.
Middlebury è una cittadina veramente graziosa. Ha
persino delle cascate in centro e dei ponticelli. Ci sono
anche diversi negozi, soprattutto per comprare il famoso
sciroppo d'acero del Vermont (Maple) che qui spadroneggia.
Io acquisterò dei mignon di sciroppo d'acero da portare
in Italia alle amiche.
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Middlebury - cascate
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Sciroppo d'acero in formato
gigante |
E poi il nostro Hotel, The Middlebury Inn,
è bellissimo. Il più bello del nostro viaggio.
E' segnalato inoltre dalla nostra guida come luogo da visitare
mentre invece noi, addirittura, ci pernotteremo. Si tratta
di un classico hotel in Stile georgiano in mattoni rossi,
che risale al 1800, con arredamenti dell'epoca.
Ceniamo semplicemente con un paninone di Subway
e poi ci godiamo il nostro hotel sorseggiando un caffè
all'americana in un grazioso salottino.
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The Middlebury Inn
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sala colazioni |
angolo del the |
12 AGOSTO: MEREDITH
Facciamo colazione nella bellissima sala dell'hotel,
scegliendo accuratamente il tavolo in posizione migliore.
Poi ci dirigiamo verso la bella regione dei
laghi del New Hampshire.
Innanzitutto troviamo per caso la concessionaria
Harley di Laconia, la migliore tra tutte quelle visitate.
Qui Max scopre che è possibile noleggiare un Harley
anche per un solo giorno per poco più di 100 dollari.
Certo che visitare questi luoghi fantastici in modo sarebbe
magnifico. Mangiandosi le mani dice che la prossima volta
non si lascerà sfuggire un'occasione simile e già
programma un secondo viaggio in New England per noleggiare
la moto.
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Laconia Harley
Davidson
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Poi raggiungiamo la vicina Meredith, elegante
e vivace cittadina con un lago di un colore blu intenso.
Facciamo sosta per pranzo nella colorata Wolfeboro,
una tra le più antiche stazioni balneari del paese,
affacciata, come Meredith sul Winnipesaukee Lake.
Pranziamo, come di consueto in un grazioso
Diner sulla strada principale.
Dopo ci spostiamo di poche miglia e andiamo
verso lo Squam Lake; un lago un po' più piccolo famoso
perchè qui è stato girato il film "Sul
lago dorato". Visitiamo il villaggio di Holderness,
affacciato sul lago stesso però anche qui non c'è
molto: visitiamo solo la biblioteca (eletta biblioteca dell'anno
della regione) e l'unico emporio.
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Holderness, biblioteca
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Holderness, emporio |
Andiamo poi verso il nostro Motel, Days Inn
Campton, gestito questa volta da Tibetani (negli Stati Uniti
tutti i motel sono gestiti esclusivamente da etnie varie).
Proprio davanti al motel si trova un lunghissimo
ponte coperto ed ovviamente le foto si sprecano.
Il motel, anche se piuttosto vecchiotto come
struttura, dispone di piscina coperta ed idromassaggio.
Facciamo il bagno prima di cena e poi ceniamo in un Mac
Donald nel paese vicino.
13 AGOSTO: BRUNSWICK
La colazione nel motel Days Inn di Compton
non è male. Poi, partiamo subito direzione Portland.
E' sabato mattina e ci accorgiamo di uno strano fenomeno
tutto Americano. Cominciamo a notare, all'esterno di numerose
abitazioni private, l'allestimento di veri e propri mercatini,
accompagnati dalla scritta Yard Sale. Comprendiamo quindi
che, nella giornata di sabato, molti americani usano mettere
tutte le loro cianfrusaglie in vendita e, la cosa incredibile
è che ci sono anche numerosi acquirenti. Siamo talmente
incuriositi che parcheggiamo e visitiamo una di queste Yard
sale: bè... c'è veramente di tutto ed i prezzi
sono ai minimi termini. Possiamo quindi capire che, molti
rigattieri della zona, si recano per fare affari a queste
yard sales, considerato anche l'alto numero di negozi di
antichità che vediamo in giro.
Arriviamo a Portland ma ci restiamo pochissimo
perchè non ci piace. E' una città portuale
piuttosto grande e ci sembra un po' triste. Andiamo a vedere
il faro di Portland (che, volendo, come tutti i fari si
può visitare internamente) e poi i allontaniamo velocemente
per andare a Boothbay Harbour.
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Portland - molo
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Portland - faro |
Qui la musica cambia; qui ci piace; questo
è il Maine che volevamo vedere e, secondo noi, il
Maine è in assoluto il più bel stato del New
England.
Boothbay Harbor brulica di turisti e ne possiamo
comprendere il motivo considerato che è molto carina.
Pranziamo qui con l'ennesimo Lobster roll e con una fantastica
torta di carote (Carrot cake) dalle dimensioni gigantesche.
La fetta, che ci dividiamo in 2, avrà un'altezza
minima di 12/15 cm.
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Boothbay Harbour |
Boothbay Harbour - boe di
trappole per aragoste
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Boothbay Harbour
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Boothbay Harbour |
Dopo pranzo facciamo una rapida sosta alla
vicina Wiscassett con ponte panoramico con chioschi che
vendono il famoso Lobster roll e gente che mangia ai tavolini
all'aperto, sul molo. Bello. 2 foto, un giro in bagno in
un bar e poi verso il motel Knights Inn Brunswick.
Il motel ha un aspetto carino, tutto bianco
e azzurro con una piccola piscina (che utilizziamo in pace
da soli). Tuttavia la camera puzza di non so che. Forse
la puzza proviene dall'orribile moquette. Boh... fatto sta
che puzza ed apriamo tutte le finestre. Lo facciamo notare
anche scrivendolo sulla busta vuota, che troviamo in camera,
in cui ci viene richiesta la mancia. Scriviamo: "The
room has a bad smell" ed ovviamente niente mancia.
Brunswick non è per niente interessante
ma non importa. Ci serve solo per pernottare. Notiamo già
un grazioso Diner rosso per cena che afferma di fare i migliori
Lobster Rolls del Maine. Ed ovviamente ci andiamo. Dopocena
un passaggio dal Dunkin Donuts dall'altra parte della strada.
14 AGOSTO: HAMPTON
Facciamo colazione al motel di Brunswick e
poi partiamo per Kennebunk Port, tranquillo porticciolo
dove assistiamo al fenomeno della maree che a poco a poco
entra in un'insenatura del villaggio.
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Kennebunk Port
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Poi ci spostiamo a Kennebunk, decisamente
meno interessante del precedente. Qui, le uniche 2 cose
interessanti sono: la biblioteca in stile Georgiano e la
Wedding Cake. Spendo 2 parole per spiegarvi cos'è
la Wedding Cake, perchè merita. Si tratta di una
casa a forma di torta nuziale fatta costruire da un armatore
per la propria moglie per ricompensarla dei mancati festeggiamenti
nuziali.
Sulla stessa via della Wedding Cake, ci sono
comunque molte altre interessanti case che meritano attenzione.
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Kennebunk - Wedding cake |
Kennebunk |
Andiamo poi ad Ogunquit, nome che significa
"splendido posto sul mare" in lingua indiana.
Tuttavia la parte più splendida non è Ogunquit
centro, troppo affollato e trafficato (anche perchè
è domenica) bensì Perkins Cove. E' uno splendido,
vivace, colorato piccolo porto con la particolarità
di possedere l'unico ponte levatoio pedonale degli Stati
Uniti. Abbiamo persino la fortuna di trovarci al centro
del ponte, proprio mentre stava per aprirsi per far passare
un'imbarcazione (avviso lanciato con una semplice donna
che urla). A quel punto non sapevamo se correre a destra
o alla sinistra del ponte ma approfittiamo comunque per
fotografare l'apertura. A Perkins Cove, oltre a parecchi
piccoli negozio, ristoranti di pesce e graziose case colorate,
c'è anche un piccolissimo faro raggiungibile con
una bella passeggiata panoramica sulla scogliera. Insomma,
qui non manca proprio niente.
Ci rechiamo inoltre a Ogunquit Beach, dove
c'è tantissima gente in spiaggia (anche se il tempo
è nuvoloso). Non ci fermiamo molto, giusto il tempo
di approfittare dei bagni pubblici.
La nostra guida ci segnala un bel faro a
York Beach, Nubble lightfire. Ed è veramente un bel
faro; forse il più bello tra tutti quelli visitati.
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York - faro
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York Beach - boe |
Il programma della giornata è quasi
terminato e ci avviamo verso Hampton, dove pernotteremo.
Raggiungiamo Hampton con molta difficoltà
a causa dell'elevato traffico domenicale su questa orribile
strada piena di Outlet (noi odiamo gli Outlet!!!). Sembra
che anche gli americani siano impazziti per queste bruttissime
strutture. Blèèè
Prima di arrivare in hotel, però, sosta
all'ultima concessionaria Harley in programma, proprio ad
Hampton. E' la concessionaria più grande tra tutte
quelle visitate. Non ci rimane molto da comprare in quanto
abbiamo già fatto acquisti in tutti gli altri punti
vendita Harley. Comunque Max riesce a comprare un'ultima
maglietta, io un paio di occhiali da sole e degli adesivi
per lo scooter di mia figlia.
Arriviamo al nostro ultimo hotel. Dico bene,
non motel ma hotel vero e proprio. Ed è proprio carino.
Si tratta di un albergo storico, con tutto il fascino degli
edifici di qualche tempo fa': Lamies Inn and The Old Salt
Res.
L'hotel ci ricompensa della bruttura della
città di Hampton. Ovviamente l'abbiamo selezionata
come tappa solo per la sua posizione, perchè qui
non c'è assolutamente niente d'interessante. Si tratta
di una località di mare per famiglie e giovani (un
susseguirsi di sale giochi e localacci sul lungomare). Facciamo
giusto un passaggio in macchina sul lungomare per vedere
coi nostri occhi e poi cerchiamo un bel diner per la sera,
in altra zona più tranquilla. Non abbiamo difficoltà
a trovarlo proprio sulla stessa via del nostro hotel. Ovviamente
mangiamo bene come in tutti i Diner che abbiamo visitato.
Dopocena ci fermiamo al caratteristico ristorante del nostro
hotel per un caffè ed un'ultima fetta di Apple Pie
a la mode. Ultima perchè domani si rientra in Italia.
Andiamo a dormire dove ci aspetta un bel lettone King Size
(letto a 3 piazze).
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Hotel Lamies Inn and The Old
Salt Res
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Hotel camera |
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Hotel ristorante
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Diner a Hampton |
15 AGOSTO: SALEM E RITORNO
Ultimo giorno: facciamo una bella colazione
al buffet del nostro hotel. Oggi piove forte. E' dall'inizio
del nostro viaggio che non vedevamo la pioggia. Dobbiamo
assolutamente rivedere il programma della giornata. Niente
pittoreschi luoghi sul mare come programmato. Dobbiamo trovare
soluzioni al coperto. L'idea ci viene da un depliant preso
all'hotel di Boston. Andiamo a Salem, la città delle
streghe a visitare la casa dei 7 abbaini. La casa dei 7
abbaini, House of Seven Gables, non è una casa delle
streghe anche se può assomigliare. Si tratta della
casa in cui lo scrittore N. Hawthorne (tanto per intenderci
l'autore de "La lettera scarlatta"), talmente
affascinato da questa strana casa, decise di ambientarvi
il suo romanzo "La casa dei 7 abbaini" (che presto
leggerò). La casa è veramente particolare,
con veramente 7 abbaini e, per passare da un tetto all'altro
si salgono delle strettissime scale a chiocchiola. La casa
è tutta arredata in stile '800 con persino dei manichini
per rendere più veritiera l'ambientazione. Voglio
assolutamente comprare un modellino della casa per la mia
collezione di casette da tutto il mondo, ma purtroppo quello
esposto è l'unico rimasto. Vado dall'incaricato e
lo supplico di vendermi l'unico esemplare esposto in vetrina
e ce la faccio!
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Salem - House
of 7 Gables
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All'uscita percorriamo qualche via di Salem
ma non ci piace molto. Si tratta di una città che
si gioca tutto sulle streghe (museo delle streghe, monumento
delle streghe e negozi che vendono oggetti di dubbio gusto
legati al mondo delle streghe). Non ci piace proprio. Ci
piace solo la casa dei 7 abbaini. Per giunta piove a dirotto.
Decidiamo così di andare in aeroporto anche se siamo
un po' in anticipo. Ma non importa: là saremo all'asciutto,
possiamo mangiare, andare in bagno e visitare i negozi.
Così facciamo. Prima però dobbiare
trovare il luogo dove si restituiscono le auto a noleggio.
Lo troviamo senza difficoltà grazie al navigatore
ed alla documentazione in nostro possesso. Cerchiamo di
riportare l'auto più a secco possibile, considerato
che abbiamo dovuto pagare il primo pieno e poi salutiamo
la nostra Nissan Altima bianca che si è comportata
egregiamente (a differenza di quel cor...o del noleggio
Alamo).
In aeroporto facciamo tutte le operazioni
senza problemi e partiamo puntualissimi. Otteniamo anche
i posti lungo il corridoio, come avremmo voluto all'andata.
Così viaggiamo decisamente più comodi. Arriviamo
a Londra in orario, anche se dobbiamo correre in quanto
lo scalo ha tempi molto brevi e le code per i controlli
a Londra sono sempre lunghe. Infatti, arriviamo al punto
d'imbarco per Malpensa, con gate già aperto. Saliamo
e partiamo subito. Arriviamo in Malpensa addirittura in
anticipo. Incredibile!
Hey... se volete saperlo, il prossimo nostro
viaggio negli Stati Uniti sarà in Florida. Ci metteremo
subito al lavoro per organizzare tutto bene, come questa
volta.