TOSCANA: LA COSTA DEGLI ETRUSCHI
testo e foto di Armando
Vaghi
La decisione di passare le giornate del ponte del 1° maggio
in Toscana è maturata guardando le previsioni meteo. Per
noi amanti del mare e delle passeggiate lungo la spiaggia
era importante poterci riposare gustando un pò di sole e
respirando l'aria salubre del mare. Il luogo è stato suggerito
dalla necessità di scoprire cosa c'è oltre la Versilia
lungo le coste toscane. Un tratto di costa che non avevamo
mai visitato; predisposto un minimo di tracciato, soprattutto
per sapere dove poter sostare, siamo partiti venerdì 27
aprile. Il traffico lungo la direttrice La Spezia - Livorno
dalla Lombardia è sostenuto ma scorrevole, partendo nel
tardo pomeriggio da Bergamo ci siamo fermati a Forte
dei Marmi per la sosta serale e notturna nel parcheggio
di fronte alla Polizia.
L'indomani dopo una sana colazione ci aspetta
una magnifica giornata di sole caldo. Superiamo con l'aiuto
dell'autostrada la zona tra Pietrasanta e Livorno, dopodichè
prendiamo la statale Aurelia con destinazione Rosignano.
Sul web abbiamo letto delle spiagge bianche che si trovano
in località Solvay, questa è la nostra base.
L'area di sosta che si trova in fondo a Via Gigli non è
aperta ufficialmente, quindi non funziona il servizio di
carico e scarico, non è a pagamento, ed è a ridosso del
mare. Gli equipaggi già presenti si sono disposti in modo
confuso, per usare un eufemismo; qualcuno ha pensato bene
di accamparsi come fosse un campo indiano, con i camper
chiusi a quadrato e tendalini a creare l'ombra sul "cortile"
tra i mezzi! Tuttavia riusciamo a trovare un pò di
spazio anche per il nostro Doral. Pochi istanti bastano
per metterci in tenuta da spiaggia; alle spalle di una duna
c'è la spiaggia, ma non è di sabbia bianca; seguendo le
indicazioni di un altro camperista facciamo quattro passi
verso una costruzione ai bordi di un canale dove ci sono
parecchi surf; l'occhio viene subito abbagliato da un bianco
meraviglioso, che contrasta con un mare azzurro tipo Caraibi.
La vista di questo paradiso ci fa sentire molto felici della
scelta fatta. L'acqua del mare è tiepida, viene voglia di
entrarci a piedi nudi e correre come fosse già estate; il
venticello che soffia e la vista di parecchie tavole da
surf ci segnala che questa spiaggia meravigliosa è sicuramente
molto frequentata specialmente in estate. La zona alle spalle
delle spiagge non è certamente da cartolina, vista la presenza
di fabbriche con ciminiere che sbuffano vapore dai loro
camini. Questa spiaggia e questo mare meriterebbero un entroterra
migliore ma si sa che in Italia solitamente si preferisce
cementificare vicino le spiagge piuttosto che rendere l'ambiente
accogliente e rispettato. Lo spettacolo che ci attende nel
pomeriggio è tipicamente sportivo; surfisti che volano sulle
tavole, ma soprattutto "flysurfer" che grazie a speciali
aquiloni si fanno trascinare sull'acqua. Uno spettacolo
che ricorda molto i tricicli a vela della Bretagna. Chiediamo
ad un istruttore qualche informazione su questo sport, ci
dice che arriva dall'America dove i ragazzi lo praticano
sui grandi laghi salati. Tutta la spiaggia è uno sfarfallìo
di colori, e la gente si fa sempre più numerosa. Arriva
così il tramonto, e il sole disegna panorami molto particolari,
da lasciarci a bocca aperta. Nell'area siamo arrivati ad
un numero esagerato di equipaggi, tuttavia regna la tranquillità
e la notte passa serena.
Il mattino seguente, domenica, abbiamo il
piacere di ritrovare il sole splendente sopra le nostre
teste, per cui anche oggi sarà una giornata di bagni di
sole e magari di mare. La costa degli Etruschi è nota anche
per altre località che sono tutte a portata di itinerario.
La
nostra meta di domani, lunedì, sarà la zona di S. Vincenzo.
Per arrivarci si può scegliere di percorrere la statale
Aurelia vecchia oppure la variante, in ogni caso lo spettacolo
che si offre ai nostri occhi è bello, pinete ricchissime
e colline dolci che rilassano gli occhi. Il contatto con
la natura è sempre costante, e il mare che abbiamo lasciato
per qualche chilometro di entroterra è sempre a portata
di mano. Lungo la strada si incontrano le indicazioni per
cittadine dal nome famoso come Bolgheri, famosa per
i suoi cipressi di Carducciana memoria, Castagneto
Carducci, Suvereto, Bibbona, tutti luoghi che dal medioevo
ci hanno lasciato ricordi tutt'oggi visibili. Scendendo
verso Piombino, ci si può fermare presso il golfo di Baratti,
dove si possono ammirare le necropoli etrusche. Proprio
all'ingresso delle necropoli è possibile parcheggiare il
camper per visitare questo luogo dove il popolo etrusco
onorava i propri defunti costruendo tombe ricchissime di
oggetti personali del defunto. Ma il nostro viaggio prosegue
a ritroso perché vogliamo visitare e magari sostare a S.
Vincenzo, sul mare.
Quando ci arriviamo è da poco passato mezzogiorno, chiediamo
ad un vigile dove possiamo sostare, ci viene indicato un
piazzale all'ingresso del paese vicino al passaggio a livello
oppure, visto il periodo, si può rischiare la sosta anche
notturna sul lungomare. Ci concediamo la vista dal lungomare,
dietro un camper tedesco, la spiaggia sotto di noi è sabbiosa,
e il litorale che si può percorrere è a perdita d'occhio.
La cittadina è tranquilla, ha un bel viale interno
dove i negozi vendono, tra le altre cose, prodotti enogastronomici
tipici del posto. Durante la passeggiata serale possiamo
godere di un ottimo clima e tutto ciò ci fa sognare di essere
già in estate, durante uno dei nostri lunghi viaggi. Il
posto scelto per il giorno si è rivelato ottimo anche
per la notte, nessun rumore salvo quello fantastico delle
onde del mare, le stelle in cielo che fanno da corona ad
una luna splendente, che lascia la scia sul mare. Le giornate
a nostra disposizione stanno finendo, il 1° maggio segna
anche la fine del nostro beve viaggio in Toscana; oggi dovremo
rientrare, ma lo faremo come al solito molto lentamente,
assaporando ogni istante di viaggio anche sulla via del
ritorno. Questo mio scritto vuole essere soltanto un breve
elogio alle bellezze che la nostra Italia ci offre; bellezze
che gli amministratori dovrebbero valorizzare molto di più,
anche consentendo e regolamentando la sosta dei Turisti
itineranti. Sono convinto che esistono luoghi ancora
più belli in questa regione, che io non ho nominato e non
ho visitato, tuttavia basta l'idea e il viaggio si può arricchire
a piacimento.
Buoni
viaggi a tutti da Armando Vaghi - Trescore B. (BG)
Viaggio
effettuato dal 27 aprile al 1° maggio 2001. Equipaggio:
Armando, Sandra, Michele e Stefano. Mezzo: Elnagh Doral
114. Spunti per la sosta presi dal Web al sito:turismoitinerante.com