Mezzo:
Superbrig 678 (anno 2000)
Partecipanti:
il sottoscritto, moglie, suocera, due figlie ( 9 e
11 anni) e
i nostri due gatti siberiani, Greggy
ed Helena detta "Eli - Eli".
24
dicembre - Partenza da Genova ore 13. Volendo arrivare
la sera prima è possibile dormire all'interno del
porto. Comunque i camper e i veicoli grossi sono caricati
per ultimi sul traghetto per cui è possibile presentarsi
anche un paio d'ore prima.
25
dicembre 2002 - arrivo al porto"La Goulette"
di Tunisi verso le ore 11.
Ci
vogliono un paio d'ore per lo sbarco e il disbrigo delle
formalità doganali. Subito dopo lo sbarco partiamo
per Sousse via autostrada ( l'unica, che costa circa 1,5
DT). Arriviamo nel pomeriggio e su indicazione della polizia
ci fermiamo per la notte in un grande spiazzo vicino all'hotel
"Royal Beach" ( di fianco al casinò).
Si trova proprio a ridosso dell'ingresso del parcheggio
dell'albergo dove c'è sempre un guardiano. Nello
stesso spiazzo parcheggiano sempre i pullman che portano
i turisti al casinò e ai locali vicini. Poiché
è ancora presto facciamo una lunga passeggiata
fino ad arrivare alla Medina ( circa 2 km) ma è
troppo tardi per la visita.
Verso
cena un altro camper si affianca al nostro. E' una famiglia
francese che viaggia con i suoi tre bambini. E' il primo
dei pochi camper che incontreremo.
26
dicembre 2002 - La mattina ci spostiamo per visitare
la città vecchia . E' possibile parcheggiare sul
lungomare, poco distante. Si potrebbe anche sostare anche
qui per la notte, però la strada è molto
trafficata e il rumore non farebbe dormire.
Giriamo
per le stradine della Medina piene di negozietti, visitiamo
la Grande moschea e il Ribat, il monastero-fortezza. Poi
in tarda mattinata partiamo per El Jem per la visita al
colosseo romano.
Arriviamo
in breve tempo e ci fermiamo nel parcheggio proprio davanti
al colosseo . L'ingresso al monumento costa 4,50 DT persona
+ 1 DT per "diritto di fotografare". Sono esentati
i bambini di età inferiore a 6 anni. L' arena è
veramente splendida, grande quasi come quella di Roma
ed è stata ristrutturata molto bene. Peccato che
ormai sia circondata dalle case della cittadina.
Dopo
la visita partiamo per Sfax dove arriviamo la sera. Trovare
un posto per fermarsi a dormire è problematico.
Da tenere presente che quando si arriva, poco prima di
entrare nella città, sulla sinistra c'è
una caserma della polizia e una caserma della Protezione
Civile ( i nostri vigili del fuoco). E' meglio fermarsi
subito e chiedere di pernottare lì vicino.
Noi
invece siamo entrati in città e
.ci siamo
persi. Dopo un girovagare a vuoto abbiamo trovato un'altra
caserma della Protezione Civile e abbiamo chiesto di poter
passare la notte nel loro parcheggio proprio davanti all'ingresso.
Non ci sono stati problemi, a patto che partissimo entro
le 7 della mattina per lasciare il posto alle auto del
personale del nuovo turno.
27
dicembre 2002 - La mattina verso le 6.30 partiamo
per Gabes. Non è però una meta molto interessante.
Abbiamo fatto un giro per l'oasi e poi abbiamo preso la
strada per Chenini, un piccolo villaggio in collina dove
è possibile avere una visione dell'oasi dall'alto.
Siamo
poi partiti per Matmata, famosa per le sue abitazioni
troglodite sotterranee, crateri profondi una decina di
metri dove sono ricavate le abitazioni. La strada è
molto buona e nella parte finale è in leggera salita;
il panorama sul deserto è magnifico. Poco prima
di arrivare sulle colline sulla sinistra della strada
c'è uno spiazzo, punto di sosta dei turisti, dove
si ha una bellissima vista e si possono fare foto del
panorama. Purtroppo il paesaggio è stato deturpato
da una grossa scritta "MATMATA" con caratteri
in rilievo, tipo quella che c'è a Hollywood.
Qui
si trovano le guide che propongono la visita al paese
e alle abitazioni. Abbiamo " trattato" con una
di loro e per 10 DT ci ha guidato nella visita.
La
visita è durata circa un'ora e mezzo ed è
stata molto interessante. La guida ci ha portato in giro
per il villaggio narrandone la storia e le caratteristiche.
E poi siamo entrati a visitare direttamente un'abitazione
ricavata in una di quelle grotte sotterranee. Non è
mancata naturalmente una puntata all'albergo "troglodita"
dove sono state girate alcune scene di "Guerre Stellari".
Nel
pomeriggio, verso le 15 partiamo diretti a Douz. La strada
attraversa delle zone bellissime dove si possono ancora
vedere sulle colline circostanti le caratteristiche abitazioni
nella roccia e si attraversano anche piccoli paesini.
Si comincia anche ad entrare nella zona desertica. Lungo
la strada la sabbia portata dal vento crea effetti bellissimi
nella luce del tramonto
Arriviamo
verso le 17,30. Poco prima di entrare in paese sulla destra
c'è il campeggio "Campement touristique saharien",
ma noi siamo diretti al "Desert Club" di Lorenzo
Bonfatti, che si trova vicino alla piazzetta centrale
(ci sono le indicazioni per raggiungerlo). Purtroppo non
abbiamo potuto conoscere Lorenzo perché era via
per alcuni giorni.
Il
campeggio, situato nell'oasi, dispone di un ristorantino
( non l'ho provato per cui non so come sia) e i servizi
sono discreti per gli standard locali. Se non c'è
troppa gente è anche possibile fare una doccia
calda.
Qui
troviamo un camper di una giovane coppia veneta, Francesca
e Michele. Con loro cerchiamo di organizzare per il giorno
dopo tramite un'agenzia locale un'escursione a Ksar Ghilane
ma non hanno fuoristrada disponibili. Sono tutti occupati
per i turisti dei vari alberghi. I prezzi chiesti dalle
agenzie sono circa 150/200 DT per 6 - 7 persone.
A
cena volevamo mangiare qualche piatto locale ma il ristorante
aveva in menù
. gli spaghetti, per cui abbiamo
deciso di cercare un'alternativa fuori. Ci hanno consigliato
il ristorante Ali Babà poco distante dal campeggio.
Ci hanno fatto accomodare nel giardino all'aperto e dal
menù abbiamo scelto il classico cous-cous con la
carne ( costo circa 6 DT a persona). Un piatto mediocre:
non bisogna aspettarsi molto da questi localini. Per mangiare
con uno standard abbastanza buono è meglio andare
nel ristorante di qualche albergo.
28
dicembre 2002 - Siamo rimasti in paese e abbiamo girato
per le botteghe delle piazza principale. Siamo poi stati
al mercatino del "Festival International de Sahara",
allestito intorno al "Museo del Sahara", pieno
di bancarelle che vendono di tutto e frequentato dai locali,
con una musica assordante ( ingresso 0,300 DT). Abbiamo
però perso l'attrazione del Festival che si tiene
tutti gli anni a dicembre: la corsa dei dromedari e dei
cavalli che viene fatta appena fuori paese in una zona
chiamata "La porta del Deserto" . La corsa infatti
si era svolta il giorno prima.
29
dicembre 2002 - La mattina presto, in previsione della
partenza per Tozeur, ci siamo spostati col camper e siamo
andati a vedere le dune là dove inizia il deserto.
E in effetti è uno spettacolo bellissimo. Il posto
si può raggiungere a piedi anche dal campeggio
( circa 2 km) prendendo il sentiero nell'oasi subito a
destra uscendo.
Qui
abbiamo visto parcheggiati 4 camper stranieri. Uno di
questi era di proprietà di un anziano signore olandese
che trascorreva il periodo invernale viaggiando per la
Tunisia. E con questi sono cinque i camper che abbiamo
incontrato finora.
Sul
luogo ci sono tanti cammellieri che propongono una escursione
dorso di dromedario. Noi invece abbiamo fatto una camminata
fino a raggiungere le prime dune da dove abbiamo potuto
prendere molte foto.
In
tarda mattinata partiamo per l'oasi di Tozeur,. La strada
attraversa il Chott El Djerid, il lago salato in uno scenario
veramente bello. Ai lati della strada si possono vedere,
durante la stagione invernale, le pozze di acqua salata.
Arriviamo
nel primo pomeriggio. Entrando nell'oasi si deve seguire
l'indicazione "route turistique" sulla sinistra.
Si passa per il centro ( grande confusione) , si passa
vicino alla medina, e proseguendo lungo la strada si trova
un indicazione del campeggio. In realtà in quel
punto il campeggio non c'è: bisogna percorrere
ancora un centinaio di metri più avanti e l'ingresso
lo si trova sulla sinistra
Il
campeggio si chiama " Beaux Reves" ed è
posizionato in mezzo alle palme. Il proprietario Ammar
Bey parla italiano ed è gentilissimo. I prezzi
del campeggio sono più o meno gli stessi di quelli
di Douz; i servizi leggermente inferiori. Anche qui con
un po' di fortuna si può fare una doccia calda.
Nel
pomeriggio abbiamo fatto un giro per il paese. Volevamo
visitare lo zoo di cui parlano le guide turistiche ma
dopo quasi un'ora di camminata non lo avevamo ancora raggiunto,
per cui abbiamo desistito. La prossima volta ci andremo
in taxi.
Siamo
allora andati verso il centro del paese per una visita
e per cercare qualche souvenir. Abbiamo trovato alcune
ceramiche molto belle, che non avevo mai visto in altri
luoghi. "Amhed Taleb" è il negozio qualitativamente
migliore che ho visto: si possono trovare pezzi di qualità
e anche oggetti antichi in argento, molto meglio delle
cose abbastanza dozzinali che sono vendute nei negozietti
del souk.
Ottimi
anche i datteri ( 3 DT al kg) di cui abbiamo fatto una
scorta notevole.
30
dicembre 2002 - Nella mattinata altro giro turistico
e poi partenza per Gafsa. Usciti da Tozeur dopo una decina
di km circa si trovano le indicazioni per l'altro campeggio
"Desert Club", in direzione El Hamma.
Arriviamo
a Gafsa verso le 17,30. Abbiamo cercato il campeggio "La
galia" nell'oasi ma era chiuso. Dopo un girovagare
nella confusione della città ci siamo fermati nel
parcheggio di un albergo, proprio sulla piazza principale,
vicino ad una fermata di taxi, e abbiamo chiesto se potevamo
fermarci per la notte. Non c'è stato nessun problema
( mancia di 2 DT al guardiano). Peccato però che
il rumore del traffico è continuato per tutta la
notte e ci ha fatto dormire malissimo.
31
dicembre 2002 - La mattina verso le 7 siamo partiti
per Kairouan. L'intenzione è di fare una visita
e ripartire in direzione della costa. Sembra infatti che
sia poco sicuro fermarsi in questa città.
Arriviamo
verso le 12. Ci fermiamo a visitare il Mausoleo del Barbiere,
così detto perché vi si trova la tomba di
un seguace di Maometto che, secondo la leggenda, custodiva
alcuni peli della barba del Profeta. Vicino all'ingresso
c'è un ampio parcheggio dove è possibile
fermarsi senza problemi. Il biglietto di ingresso ( circa
4,5 DT) è cumulativo per una serie di luoghi da
visitare.
Successivamente
andiamo alla Grande Moschea Okba. E' possibile parcheggiare
proprio vicino all'ingresso. Abbiamo messo il camper vicino
a dei fuoristrada di un gruppo organizzato che erano guardati
a vista da una guardia armata. Poiché avevo visto
lo stesso gruppo e la stessa guardia presso la prima moschea
visitata, ho pensato che l'organizzazione avesse concordato
"una scorta" per il periodo di permanenza a
Kairouan. Comunque noi non abbiamo avuto problemi. E non
siamo neanche stati "assaliti" da folle di venditori
di tappeti come mi era capitato in passato, durante il
periodo estivo. In effetti, tranne il gruppo di turisti
menzionati, noi eravamo gli unici turisti presenti.
In
ultimo visitiamo il bacino degli Aglabiti, che si trova
poco lontano dal Mausoleo del Barbiere e proprio dietro
l'ufficio turistico. Si ha una visione migliore dei bacini
dall'altro salendo gratuitamente) sul terrazzo dell'ufficio.
Volendo, presso questo ufficio è possibile chiedere
una guida ufficiale per visitare i vari luoghi.
Verso
le 16 partiamo per la costa. Lungo la strada incrociamo
una colonna di una dozzina di camper italiani, un gruppo
organizzato, che va in direzione opposta alla nostra .
Sono gli ultimi camper che incontreremo.
Arriviamo verso le 17,30 ad Hammamet. Per curiosità
passiamo dalla zona turistica di Hammamet sud. E' piena
di enormi alberghi nuovi e
vuoti. Sembra una Rimini
fuori stagione. Da quello che poi ci hanno detto dopo
gli avvenimenti dell' 11 settembre, l'affluenza di turisti
stranieri si è notevolmente ridotta
Decidiamo
di passare l'ultimo dell'anno a Nabeul, al campeggio "Les
Jasmines" che si trova di fianco all'omonimo albergo,
all'inizio del paese, sulla destra. Come riferimento si
deve cercare il ristorante " Slovenia" che è
dello stesso proprietario dell'albergo e del campeggio,
mr. Rafik Ttatli.
Il
campeggio non è molto grande, ma bene organizzato.
Ci sono molti servizi e docce, i migliori tra quelli finora
trovati. C'è possibilità di avere la corrente
elettrica.
Facciamo
la conoscenza di due italiani simpaticissimi, Silvano
e Mario, che passano il periodo invernale in Tunisia.
Chiediamo a Silvano dove si può fare il cenone
di capodanno e lui ci assicura che ci farà preparare
dal ristorante dell'albergo una cena apposta per noi.
All'ora
di cena andiamo al ristorante e devo dire che quello che
ci hanno servito è stato veramente eccezionale.
Un cenone a base di carne, pesce ed altri piatti locali.
Il tutto per 25 DT a persona più le bevande ( la
birra costa poco, il vino è molto caro).
1 - 2 gennaio 2003 - Giornate di riposo. Ne approfittiamo
per fare un giro turistico a Nabeul e Hammamet, peraltro
già visitate in un viaggio precedente. Il centro
di Nabeul puo' essere raggiunto a piedi dal campeggio
( circa 1 km). Per Hammamet sulla strada principale c'è
la fermata dell'autobus che porta vicino alla Medina.
Non si sa però quando passerà per cui prendiamo
2 taxi ( un taxi porta al massimo 4 passeggeri) : costo
5 DT a vettura. Comunque il capolinea degli autobus si
trova all'inizio di Nabeul.
Per
il ritorno la fermata è sulla strada a senso unico
che esce dal paese; Il biglietto costa 0,500 DT a persona
e si compra a bordo. La fermata è a 100 mt dal
campeggio, poco prima del ristorante "Slovenia"
La
sera prima di partire abbiamo conosciuto mr. Tlatli, un
cuoco di fama internazionale. E' anche il padrone dell'altro
albergo di Hammamet, il " Samaris", dove c'è
anche un campeggio Però questo è situato
in una zona molto trafficata, all'incrocio di due grandi
strade e senz'altro meno tranquillo del "Les Jasmins".
3
gennaio 2003 - La mattina partiamo verso le 7 per
raggiungere il porto di La Goulette. Le indicazioni sul
biglietto dicevano di presentarsi almeno tre ore prima
dell'imbarco. Perfettamente inutile. Dopo le formalità
doganali ci hanno fatto mettere in angolo assieme al altri
mezzi grossi e siamo stati imbarcati per ultimi, dopo
un'attesa di quasi 4 ore.
4
gennaio 2003 - arrivo a Genova a metà mattina
e ritorno a Milano
Informazioni generali:
Ente
del Turismo tunisino di Milano
Via Baracchini, 10
20123 Milano
Tel. 02 86 45 30 26
Traghetto
"Chartage" della Compagnia di navigazione Tunisina
( CTN)
Agenzia CTN a Milano: SNCM
Via Angelo Belloni, 1
20162 Milano
tel. 02 - 66 117 104/131
fax 02 - 643 12 36
Prezzo:
andata e ritorno camper, 3 adulti, 2 bambini in cabina
di 1a classe esterna 1.200 euro
Poiché le cabine sono da 4 posti un biglietto era
"passaggio ponte". Abbiamo comunque dormito
tutti nella cabina.
Sul
traghetto è possibile usufruire del ristorante
a prezzo fisso. Presso il bar sul ponte più alto
della nave sono in vendita dei buoni a 25 euro per pranzo,
cena e colazione. Ne vale la pena perché la cucina
è veramente buona. I buoni sono in numero limitato,
per cui è necessario procurarseli appena saliti
a bordo. In alternativa c'è un self service ( mediocre)
e un ristorante alla carta ( prezzi elevati)
Documenti:
Ppassaporto con iscrizione dei figli; la carta di
identità è valida solo per i viaggi organizzati
Per il camper: libretto di circolazione e carta verde
Dopo
la partenza sul traghetto vengono predisposti due uffici
( polizia e dogana) per il controllo dei documenti e il
rilascio del permesso di importazione per il camper. Informarsi
presso la reception quando e dove. Bisogna riempire prima
alcuni moduli che sono in distribuzione sempre alla reception
Poi
fare una fila per la polizia ( tutti i partecipanti con
i documenti) e poi per la dogana ( solo il conducente
con la carta di circolazione). Viene rilasciato un documento
( da conservare gelosamente) valido per il camper, che
deve essere restituito alla partenza.
Valuta:
dinaro tunisino = 0,73 euro
Al
porto c'è un ufficio cambio dove è possibile
cambiare la valuta. Meglio procurarsi un po' di dinari
per le prime spese. I cambi sono pressochè fissi.
E' importante conservare le ricevute. Servono eventualmente
per ricambiare i dinari rimasti in euro. Attenzione: non
aspettate di cambiarli al porto il giorno della partenza.
L'ufficio cambio è chiuso. E' meglio rivolgersi
il giorno prima a qualche banca.
Strade:
C'è una sola autostrada che porta da Tunisi a Sousse.
Le altre strade sono tutte percorribili senza problemi.
La velocità può andare da 40 km/ora a 60/70
, dipende dalla larghezza e dal tipo di asfalto. In alcuni
casi l'asfalto è molto grossolano per cui conviene
andare piano. Tra Tozeur e Kairouan c'è un pezzo
in fase di sistemazione, per cui ci sono una decina di
km di sterrato dove si procede lentamente.
Conviene
essere fermi entro il tramonto ( 17.30 circa): sulle strade
circolano biciclette, carretti, animali, motorini senza
luce con spesso 2 passeggeri e di sera c'è un buio
pesto. Meglio partire la mattina molto presto, al massimo
verso le 7 per le tappe di trasferimento.
Gasolio:
circa 0,450 DT al litro. Le stazioni di servizio sono
molto diffuse e non si rischia di rimanere a secco ( semprechè
non si vogliano fare prove tipo "
vediamo
quanto faccio con un pieno
." ). Disponibile
anche la benzina verde.
Acqua:
fermandosi nelle stazioni si servizio più grandi
è possibile rifornirsi di acqua. Di solito mi fermavo
a fare il pieno di gasolio col serbatoio a metà
e approfittavo per fare acqua. Basta dare qualche centesimo
di mancia al benzinaio. Solo una volta ho utilizzato il
serbatoi di riserva. In alcuni casi è anche possibile
scaricare le acque chiare utilizzando lo scarico delle
zone di lavaggio delle auto.
Utile
una tanica morbida da 25 lt. per riempire il serbatoio
dell'acqua senza usare la canna. Basta avere qualcosa
che faccia da imbuto. Io uso una prolunga di plastica
per tanica ( quelle che si possono avvitare sul tappo).
Acqua
per cucinare: una tanica morbida da 10 lt dove aggiungere
delle pastiglie di micropur per disinfettarla ( non si
sa mai
).
Acqua per bere: per comodità ho portato un'adeguata
scorta di minerale ( circa 30 lt) ma si trova dappertutto
la minerale in bottiglia.
Scarico
acque nere: nei campeggi non si hanno problemi se si ha
il wc a cassetta. Se invece si ha il wc nautico bisogna
avere un recipiente per il travaso e lo scarico nei servizi,
perché non ci sono scarichi a livello terreno.
Lo stesso per le acque chiare. Ho sempre usato un secchio
di plastica.
Campeggi:
l'ufficio del turismo tunisino di Milano, oltre ad una
nutrita documentazione turistica, fornisce anche l'elenco
dei campeggi. Ne sono riportati 9. Il costo del campeggio
è mediamente di 4 DT a persona e 4 DT per il camper.
Elettricità:
nei campeggi c'è allacciamento per l'energia elettrica.
Bisogna però avere una vecchia presa a due poli,
altrimenti non c'è modo di collegarsi.
Per
il camper: avevo a bordo una chiave a croce per svitare
i bulloni delle ruote in caso di foratura ( mai forato
e comunque i gommisti sono molto diffusi); un'asse di
legno da mettere eventualmente sotto il cric; una pompa
a pedale, le 2 cinghie del motore; 1 litro di olio ; una
piccola pala pieghevole tipo militare.
Utile
un tappetino ( tipo erba sintetica) per pulirsi le scarpe
prima di salire, altrimenti l'interno si riempie di sabbia
( si riempie lo stesso, ma magari di meno
)
Temperatura:
c'è molta escursione durante il giorno. La mattina
presto è più o meno 10° , poi può
arrivare a 20 - 25 specie verso sud, e si sta bene con
una camicia; verso sera torna a scendere. Di solito indossavo
un giubbotto imbottito senza maniche sopra la camicia
jeans. Quando faceva freddo un maglione. Durante la notte
alcune volte tenevo la stufa accesa per mantenere all'interno
del camper una temperatura gradevole.
Di
solito non piove, ma se piove è un'alluvione, per
cui un paio di scarpe grosse è utile.
Lingua:
quasi tutti parlano francese; nelle zone turistiche parlano
anche l'italiano.
Km
percorsi: circa 1.800. Costo complessivo gasolio 96
DT. Campeggi: 125 DT. Ristoranti 170 DT. Viveri: ho portato
tutto da casa, per cui compravo solo il pane.