TURCHIA 1992 e 1998
di Sylvie Surmely
Viaggi realizzati in: - Agosto 1992, 8.156km,
durata 3 settimane - Agosto 1998, 8.324km, durata
4 settimane.
RECARSI IN TURCHIA: Ci sono due possibilità:
1)
IL TRAGHETTO:
Diversi porti d'imbarco: VENEZIA, ANCONA, BARI e
BRINDISI. Da considerare che più si scende verso il sud
dell'Italia e più il prezzo diventa conveniente, e considerato
il fatto che le autostrade italiane non sono estremamente
costose per i campers, in quanto si paga la stessa tariffa
delle autovetture, vale veramente la pena di arrivare fino
a BARI o BRINDISI. Ma ATTENZIONE ai furti in queste zone,
noi siamo stati derubati della macchina fotografica, lettore
e vari CD, e altri oggetti durante un bagno di mezz'oretta
proprio poco prima di BRINDISI, e questo in pieno giorno.
Al commissariato di polizia non eravamo i soli, quindi se
volete fare un bagno mentre aspettate la partenza del traghetto,
qualcuno deve rimanere sul camper, oppure dovete pazientare
fino in Grecia, dove non correrete rischi.
Per
quel che riguarda lo stato dei traghetti, non aspettatevi
un trattamento di prima classe se prendete una compagnia
a buon mercato. Ma, optando per l'open-deck, che vuol dire
"campeggiare a bordo" pagate soltanto il passaggio ponte
per le persone, e dormite all'interno del vostro camper.
Cercate di salire per primi, in modo di essere sistemati
sul ponte, altrimenti rischiate di ritrovarvi all'interno,
magari assiepati tra diversi TIR.
Compagnie:
Strinzis Lines: 600.000 lire italiane nel 1994 per
il camper (-50% sul ritorno), 2 adulti e un bambino (50%
di sconto), per un'andata-ritorno BRINDISI-IGOUMENITSA.
Ventouris
Ferries: 450.000 lire italiane nel 1998 (Turchia) per
un camper e 3 adulti, per un'andata-ritorno BRINDISI-IGOUMENITSA.
Italia-Turchia: Parecchi camperisti che si recano
in Siria optano per la formula seguente: imbarco a BRINDISI
e dopo 36 ore di traversata (se tutto va bene, cosa rara
a sentire i resoconti letti) sbarco a CESME, a sud di IZMIR.
Formula più costosa (tra 1.200.000 e 1.800.000 lire a seconda
del periodo) ma che evita la traversata della Grecia, secondo
alcuni abbastanza faticosa. Effettuano poi il ritorno dalla
Grecia e IGOUMENITSA-BRINDISI. Questa soluzione può essere
un'idea valida per visitare la costa egea prima e terminare
con Istanbul. Secondo me, considerata la differenza di prezzo,
si può traversare il nord della Grecia e allo stesso tempo
scoprire anche questo bel paese.
Un
consiglio: nel '94, noi abbiamo preso una cabina "primo
prezzo" che si trovava vicino alle macchine: difficile dormire
correttamente ed in più, abbiamo patito molto caldo nonostante
la climatizzazione. Nel '98, abbiamo dormito dentro al camper,
dove malgrado l'aria marina, siamo morti di caldo. Morale:
la prossima volta, prenderemo (se le finanze lo permettono)
una cabina con aria condizionata e oblò, e lontano dai motori,
al diavolo le economie!
Le
brochures sono disponibili in febbraio, noi prenotiamo sempre
verso fine marzo, inizio aprile, e troviamo sempre posto
con ampia scelta di date.
Le
agenzie in Francia che vendono i biglietti: - Transports
et Voyages: 01.42.66.90.90 - HML e Ventouris; - Navifrance:
01.42.66.65.40 - Mediterranean Lines, Med Link e Poséidon
Lines; Euromer: 04.67.65.67.30 - Med Link, Poseidon Lines
e European Seeways; lista completa sui depliants dell'ufficio
turistico greco. Praticamente tutte le compagnie praticano
una riduzione sul biglietto di andata e ritorno.
E' buono sapere che con alcune compagnie potete fare l'andata
verso IGOUMENITSA ed il ritorno da PATRASSO, e viceversa,
sempre con lo stesso prezzo. Potete fermarvi anche sull'isola
di CORFU all'andata: ATTENZIONE, bisogna salire per ultimi
sul ferry per essere i primi a sbarcare. Quando arrivate
al porto, sia in Italia che in Grecia, bisogna andare alla
compagnia a ritirare i documenti per l'imbarco, ed è una
vera b.., non confondete le agenzie con le compagnie. Gli
uffici sono spesso chiusi tra mezzogiorno e le tre del pomeriggio.
C'è spesso coda e bisogna mettersi in fila, ma non è finito,
poi bisogna andare alla dogana (mezz'ora di attesa), mostrare
i passaporti con i titoli di viaggio (e sì, siamo Europa,
ma poiché sul battello ci saranno tanti turchi, vi saranno
diversi controlli, anche sul traghetto). Ma un po' di pazienza,
questi passi fanno parte delle "gioie" del viaggio, e in
Marocco è ancora peggio!
Ritardi:
nel 1998, abbiamo avuto un ritardo di 5 ore e alcuni passeggeri
del battello precedente che non avevano potuto imbarcarsi
per mancanza di posti sono saliti sul nostro e potete immaginare.
Nel 1994, ritardo di 1h30. Non so come funziona con le compagnie
che partono dal porto di ANCONA o BARI, forse la situazione
lì è migliore!
Accesso
al ferry: i traghetti greci hanno solo un ingresso,
quindi bisogna salire a marcia indietro (date uno sguardo
ai camions con rimorchio, sono degli assi del volante: impressionante!)
Vitto
a bordo: nei traghetti c'è sempre un self-service e
un ristorante che propone cucina tradizionale con qualche
specialità greca: i prezzi non sono esorbitanti. Se si è
in open-deck, si può cucinare nel camper. Portatevi dietro
i vostri effetti personali, in quanto spesso il vostro camper
è letteralmente incollato ai veicoli vicini ed è di fatto
totalmente inaccessibile, 7 ore sono lunghe: ricordatevi
le carte da gioco, aiutano a far passare il tempo.
2)
La VIA TERRESTRE:
-
Nel 1980 (Grecia), 1988 (Grecia), 1990 (Yugoslavia) e 1992
(Turchia) siamo passati per la Yugoslavia, cosa molto più
economica e rapida: nessuna attesa al porto, nessun ritardo
dei traghetti - Nel 1992 poiché la guerra infuriava a OSIJEK
(vi siamo passati molto vicini), abbiamo deciso di passare
per l'Ungheria, poi la Romania, ma TUTTI i Turchi passavano
per la Yugoslavia, con la precauzione di fare il pieno di
benzina per sorvolare la Bulgaria. L'unico handicap era
che avevano installato dei "pedaggi selvaggi" su delle grandi
vie di scorrimento di regola gratuite (noi li abbiamo evitati
seguendo i veicoli greci e turchi, che uscivano prima dei
pedaggi e rientravano subito dopo; ho preso nota degli ingressi)
e che dovevano essere pagati solamente in DM (marchi tedeschi)
e risultavano MOLTO cari: 1km = 1DM. Ah! dimenticavo la
Bulgaria, che come i suoi vicini va alla caccia di DM. Alla
frontiera, abbiamo dovuto pagare 20DM, ci hanno detto che
era per l'utilizzo dell'autostrada che unisce Sofia a PLOVDIV,
e che si trova a 70km dalla frontiera (!), inutile cercare
di pagare in moneta locale, non ne volevano. Al ritorno
alla frontiera turca-bulgara, abbiamo detto che non avremmo
utilizzato la tratta PLOVDIV-SOFIA, ma ci hanno fatto pagare
lo stesso 2DM. Al ritorno ci hanno fatto aspettare 15 ore
tra la Yugoslavia e l'Ungheria per percorrere un tragitto
di 5km, perché l'unico punto di passaggio possibile era
un minuscolo posto di dogana tra NOVI SAD e SZEGED, ma i
doganieri non lavoravano la notte. Il passaggio per la Romania
sembra un po' migliore, almeno per quanto ci è stato riferito
da altri camperisti: passaggio sul Danubio e dogana: da
4 a 8h per far passare 3 vetture!.
Tragitto: 1992: NANCY - MONACO - SALISBURGO
- VIENNA - SZEGED - NOVI SAD - BELGRADO - NIS - SOFIA; 1998:
NANCY - MILANO - BRINDISI - IGOUMENITSA - IONNINA - METSOVO
- KALAMBAKA - LARISSA - SALONICCO - KAVALA - ALEXANDROUPOLI
- IPSALA. Sembra che io abbia dipinto a colori foschi il
tragitto per entrare in Grecia, ma non bisogna drammatizzare.
Ho voluto soltanto mettere in guardia chi non è abituato
alle lentezze dei passaggi di dogana, alle attese dei traghetti...
viaggiando verso i paesi del sud si lasciano lo stile "normale"
e le abitudini dei nostri paesi occidentali e per chi non
vi è abituato, ciò può essere una sorpresa.
ITALIA: ALBEROBELLO vi consiglio di visitare questa
piccola meraviglia tra BARI e BRINDISI, la regione dei "trulli",
case a forma conica dipinte di bianco. Si può sostare su
un parcheggio a pagamento (ma il prezzo è ragionevole),
in pieno centro paese; andateci e non ve ne pentirete!
GRECIA
(98)
IGOUMENITSA, niente di speciale da vedere: è un porto
come tanti altri, l'unica cosa buona è che il pieno d carburante
costa meno che in Italia. Al ritorno, prima c'era il Duty
Free Shop, ma ora non c'è più la possibilità di comprare
liquori e tabacchi a prezzo inferiore. La strada che arriva
fino a KALAMBAKA è molto sinuosa e montagnosa, non
pensate di poter andare molto veloci, ma il lato buono di
ciò è che avrete il tempo di ammirare il paesaggio.
IOANNINA,
antica città occupata per diverso tempo dai Turchi e dove
regna ancora un non so che di atmosfera orientale, andate
a visitare la piccola moschea trasformata in museo, ciò
sarà un assaggio di quello che troverete in Turchia; e passeggiate
per la città e sul bordo del lago (attenzione, sembra che
sia estremamente inquinato, difatti non abbiamo notato nessuno
che facesse il bagno). Nel centro città alcuni gioiellieri
vendono a buon prezzo bei gioielli in argento cesellato
in stile ottomano. Provate anche la pasticceria a base di
miele ed altre delizie orientali. Nel 98, di passaggio verso
la Turchia, abbiamo sostato al Camping AIMNOMOYAA,
a nord della città, ottimo per godere della vista sul lago;
i campeggiatori lavavano i loro veicoli con il tubo installato
in riva al lago. Supermercati all'angolo della strada o
a destra dopo il campeggio dirigendosi verso il centro.
METSOVO,
questo grosso paese di montagna a 1200m d'altitudine sembra
un villaggio alpino, la sosta è abbastanza difficoltosa,
cercate di arrivarci di sera, per guadagnarvi un posto sulla
piccola piazza del villaggio sotto la strada principale.
Le case sono molto belle e gli artigiani vendono oggetti
il legno scolpito. Nel 1988 noi abbiamo comprato una specie
di piccolo banco che serve da sella per gli asini, ricoperto
di tessuto rosso ricamato a punto croce in bianco. Abbiamo
gironzolato per le strade e stradine del villaggio. Una
grande strada e un tunnel sono in costruzione per evitare
METSOVO, la sua strada tutte curve ed il colle di KARAPA,
cosa pratica ma dannosa per il paese, che passerà nel dimenticatoio
in quanto non vi sosterà più nessuno.
Colle di Karapa (1690m), a 5-6 km a nord di METSOVO,
in direzione di KALAMBAKA, ottimo per respirare un po' di
aria fresca d'altura. Sul colle, ristorante e fermata dei
bus turistici a destra, andate a sinistra verso gli ski-lift
(sì, qui d'inverno si scia) su una piccola strada che termina
500 metri più avanti, parcheggiate il camper sull'erba e
ammirate il paesaggio e le montagne.
Le METEORE, un luogo unico in Grecia, una specie
di montagna di pan di zucchero uniforme sormontata da monasteri,
alcuni dei quali ancora abitati, e con alcune grotte dove
vivono ancora degli eremiti nutriti dalla gente dei villaggi.
ATTENZIONE all'abbigliamento, io mi sono vista rifiutare
l'accesso nel 1980, perché indossavo i jeans e sono stata
invitata ad andare a cambiarmi. Per gli uomini: proibiti
gli shorts, così come le braccia nude, per le donne: no
ai pantaloni, no agli shorts, no alle braccia nude e alle
gonne troppo corte. ATTENZIONE, i monasteri chiudono un
giorno a settimana e non è sempre lo stesso per tutti, informarsi
sugli orari. Noi abbiamo effettuato diverse visite nel 1980-1994
e al ritorno dalla Turchia nel 1998; qui di seguito li elenco
in senso orario partendo da KASTRAKI verso KALAMBAKA.
- San Nicola, questo piccolo monastero è veramente
affascinante, non visitato dai gruppi, ricco di semplicità
e autenticità, come piace a me
- Roussanou, non l'abbiamo visitato perché è chiuso
da parecchio tempo a causa dei ladri di opere d'arte; ma
merita andarci per le foto che si possono scattare dalla
strada che vi arriva
-
La Grande Meteora, il più grande di tutti, il più visitato,
ma ricco di icone, miniature e... gatti (noi adoriamo i
gatti ed i Greci anche, ne vedrete dappertutto). Abbiamo
pernottato sul parcheggio del monastero.
- Varlaam, il secondo per grandezza, appena sotto
il precedente, idem, visitate l'uno o l'altro, o tutti e
due se siete degli appassionati
- Santa-Trinità, bella fotografia arrivando dalla
strada
- Santo-Stefano, l'ultimo, abitato da suore, qui
i locali sono piacevoli, adorni di fiori, tutto un mondo
femminile
KASTRAKI, abbiamo dormito una notte al Camping Vrachos
(1994), con piscina, personale simpatico e forniscono informazioni
e documentazione sulle METEORE. Sostate a KASTRAKI piuttosto
che a KALAMBAKA, sarete più vicini alle METEORE e soprattutto
godrete di un panorama unico.
TRIKALA,
città a 25km da KALAMBAKA, supermercato in direzione di
LARISSA (strada n.6), provenendo dal centro città, climatizzato,
grande scelta di feta, IL formaggio greco.
LARISSA,
e poi KATERINI, prima di SALONICCO. Potete dormire
in riva al mare, 6 km dopo il paese, girate a destra verso
KORINOS e la sua spiaggia. Vicino ad una cappella, alla
fine della strada abbiamo sostato per la notte, con risveglio
mattiniero e bagno.
SALONICCO,
supermercati nella periferia della città. Il Gasolio meno
caro di tutta la Grecia. Si sente già l'aria della Turchia
con i venditori dei piccoli pani di sesamo. Si lascia il
mare.
ASPROVALTA,
(piccola stazione balneare) a 6km da STRAVOS, all'uscita
est della città, un'area pic-nic in riva al mare con servizi
e docce fredde. Dei nomadi vi avevano eletto domicilio;
ma abbiamo pranzato sotto gli alberi e poi abbiamo fatto
un bagno nell'acqua ricca di pesci (da toccare con mano!!).
Avevamo pensato di farvi sosta notturna al ritorno ma il
comune per evitare il proliferare della sosta dei nomadi
aveva già preso delle precauzioni installando una... barriera.
Abbiamo comunque sostato a fianco dei servizi, ma non all'ombra!
KAVALA
e poi ALEXANDROUPOLI
SOSTA
NOTTURNA: in linea di massima si può sostare quasi ovunque,
in Grecia la gente è accogliente e disponibile. Non esitate
a chiedere indicazioni, ci hanno sempre indicato la strada,
anche accompagnandoci in bicicletta, moto o macchina o addirittura
salendo sul nostro veicolo. Noi non amiamo molto frequentare
i campeggi, ma soprattutto nei paesi caldi li frequentiamo
abbastanza per avere l'ombra che a volte è difficile trovare,
un luogo sicuro, fare il bucato e rinfrescarci nella piscina,
se il campeggio ne è fornito. Ma in genere siamo piuttosto
degli "anti-campeggi", e riteniamo di avere abbastanza comfort
nel nostro camper ed amiamo la tranquillità e la natura.
AUTOSTRADA:
esiste tra SALONICCO-ATENE-PATRASSO ed è a pagamento, non
è una vera autostrada, ma piuttosto una strada a due larghe
corsie, i veicoli lenti si spostano a destra quando un altro
li vuole sorpassare.
BAGNI:
portare pinne, maschere e boccagli, le rocce onnipresenti
offrono delle belle nuotate.
MAPPE:
Euro-Atlas a 1:300.000 dove i nomi delle località sono scritti
sia in alfabeto greco che latino.
CUCINA:
è deliziosa e veramente economica nelle trattorie: souvlaki,
tyropite, moussaka, insalate di pomodori, foglie di vite
farcite, feta e pasticceria orientale. Se non capite il
menù (se ve ne danno uno) mostrate nei piatti dei vicini
quello che volete oppure andate in cucina per indicare il
piatto che vi piace, per loro è una cosa naturale. Ah, attenzione
al vino, i greci usano un metodo antico che consiste nel
mettere della resina nel vino, è ciò che essi chiamano RETSINA,
specificate bene RETSINA o NO RETSINA, ma provatelo almeno
una volta, tutto sommato ha il suo charme. L'ouzo è l'aperitivo
nazionale, a base di anice e si beve secco o con aggiunta
di acqua; provate anche la METAXA, è il loro cognac. Il
caffè è servito con i fondi. Mio marito ricorda della buona
birra di marca FIX.
FUSO
ORARIO: spostare in avanti le lancette di un'ora all'arrivo
in Grecia, il sole lì va a letto presto.
UFFICIO
del TURISMO: un piccolo trucco per avere il massimo
della documentazione: telefonare diverse volte all'ufficio
turistico greco e chiedere ogni volta brochures su zone
diverse: ciò vi permetterà un buon colpo d'occhio sul paese.
Inoltre, fornitevi di una buona guida. In Francia sono buone
le Lonely Planet, le Routard ed anche le Guide Vert o Bleu
o NEOS, e le Guide VISA e Arthaud.
CLIMA:
nel 1988, abbiamo avuto 50 gradi. Evviva le piscine dei
campeggi! Ma, regola generale, poiché il mare non è mai
lontano, l'aria marina rinfresca abbastanza.
BULGARIA
(92): Per il passaggio della frontiera tra la Yugoslavia
e la Bulgaria ci sono volute 3 ore per 6 vetture! I passaporti
con i visti presi in Francia passavano di mano in mano,
scomparivano mentre i doganieri giocavano a carte tra fiumi
di birra. Pazienza, con la speranza di recuperarli, alla
fine!
Dopo
queste "formalità", abbiamo cambiato 100DM contro dei Lev.
Ma 20 metri più avanti, installato in una garrita, un impiegato
ci chiede di pagare il pedaggio di 20DM, per l'autostrada
SOFIA-PLOVDIV che si trova a 70km da qui; e non c'è verso
di pagare in moneta locale, non ne vogliono.
A corto
di carburante, dato che non potevamo rientrare in Yugoslavia,
esso ci è stato negato diverse volte: o bisognava avere
dei coupons, introvabili, o per noi il carburante non c'era,
mentre gli autoctoni non avevano problemi a riempire i loro
serbatoi. Ci siamo fermati sul bordo della strada ed alcuni
turchi si sono fermati per aiutarci e ci hanno indicato
che potevamo fare il pieno poco lontano dalla frontiera
in una stazione di servizio riservata ai TIR. Ma attenzione,
il pagamento si fa unicamente in DM e le pompe non indicano
il prezzo, ma soltanto i litri, noi abbiamo pagato 450 lit/l
di gasolio e al ritorno, nella stessa stazione di servizio,
un impiegato poco scrupoloso ci voleva far pagare il doppio.
Di fronte alle nostre proteste s'è eclissato e noi abbiamo
pagato il prezzo "normale" alla cassa.
Non
abbiamo riscontrato problemi particolari, tranne il fatto
che le strade sono spesso in cattivo stato. Al ritorno,
abbiamo pernottato in un parcheggio dell'autostrada. Vi
era un ristorante che sembrava abbandonato, e le erbacce
che invadevano tutto, ma al mattino, quando stavamo svegliandoci,
un tipo armato (in questo paese non riesci a distinguere
i militari dai miliziani, dai guardiani ecc.) ha pretesto
il pagamento di 2DM per aver "sorvegliato" il camper durante
la notte. Mio marito dormiva ancora, io non ho osato reclamare,
ho preferito pagare, poi mi sono messa al volante e sono
ripartita.
Radars
bulgari: eh sì, esistono anche qui, siamo stati intercettati
a 79,50km/h, e abbiamo dovuto pagare 20 lei, cioè circa
5F (1.500 lire it.)!
TURCHIA
EDIRNE
(92): Frontiera: 10 km prima della città, grande posto
di frontiera, dove bisogna passare attraverso diversi passaggi
ben organizzati, ma sempre restando al volante del proprio
veicolo. Duty Free. Campeggio a 5km dalla frontiera, dove
per 45F (Lit. 15.000) si hanno a disposizione lussuose doccie
in marmo ed una bella piscina, purtroppo vuota! Moschea
di Solimano: al ritorno, ci siamo fermati in città per
ammirare la magnifica moschea di Solimano: una raffinata
meraviglia. Da non perdere, se si passa per di là.
IPSALA
(98) posto di frontiera. Frontiera: dopo il passaggio
della frontiera greca, Duty Free (non eccessivamente interessante),
traversata di un doppio ponte, far vistare i documenti del
camper e del conducente nella prima garitta e cercate un
posto sul piccolo parcheggio tra le vetture degli emigrati
turchi e i camions. Dirigersi quindi verso la hall centrale
dove si fa la coda per far vistare i passaporti (attenzione
a non confondere le file per l'entrata e quelle per l'uscita
dal territorio; e poiché capite perfettamente il turco,
indovinerete subito la fila giusta!). Dopo, bisogna uscire
sulla sinistra dell'edificio, e pagare un bakchich (piccola
somma, mancia) per non so più quale documento (non avendo
più moneta turca, un turco emigrato in Francia ha pagato
al mio posto, circa 25F =Lit. 8.000: i turchi sono così,
estremamente gentili) Andate quindi nel casotto centrale
che si trova al centro del parcheggio, e fate vistare i
bagagli. Risalite in vettura e dirigetevi verso la Turchia,
mostrando tutta la documentazione in un'altra garitta. Ed
eccovi, siete in Turchia dopo una buona ora di peripezie.
TEGIRDAG,
si può raggiungere l'autostrada che contorna ISTANBUL (9F)
o prendere la strada costiera, con circolazione infernale,
stancante e stressante, ottima per immergersi nel modo di
guidare turco, ma che ha il vantaggio di portare direttamente
al Camping d'Atakoÿ.
ISTANBUL:
Camping d'Atakoÿ (92 e 98), vicino all'aeroporto (8.000.000
LT cioè 175F (42.000 lire it.) per 2 notti e 3 persone),
un poco difficile da trovare, un taxi al quale avevamo chiesto
indicazioni ci ha gentilmente (e gratuitamente) accompagnato
fino all'ingresso del campeggio (i turchi sono così). Il
campeggio è abbastanza grande e ombreggiato, pieno d'italiani
e un po' di francesi, non troppo male i servizi, con un
piccolo market dove fare acquisti e comprare il pane (EKMEK);
piscina verso il motel. Alla reception vendono i biglietti
dell'autobus e forniscono indicazioni per recarsi in centro
città (15km, circa 1/2 ora), prendere il bus n°81 che vi
porterà a due passi dal Palazzo di Topkapi, ATTENZIONE,
non prendere il bus che indica la direzione Topkapi, perché
trattasi di un quartiere ad ovest del centro città, e non
il palazzo.
Seguite
le guide per le visite, ci servirebbero settimane per visitare
tutto, a noi è piaciuto particolarmente:
-
la Cisterna-Basilica, bellissima illuminazione e musica,
impressionante.
-
Santa-Sofia, attualmente museo.
-
la Moschea Blu, magnifica, ma bisogna lasciare le scarpe
all'ingresso, non temete, ve le restituiscono all'uscita,
uomini e donne in pantaloncini sono pregati di indossare
delle tuniche che vengono date all'entrata. I bambini possono
entrare vestiti come sono. Ciò è la regola in tutte le moschee
della Turchia.
-
la Moschea Süleymaniye, capolavoro di Solimano e del
suo architetto Sinan, da vedere anche nel cimitero i mausolei
dei sultani.
-
il Palazzo di Topkapi, in genere parecchia fila al botteghino
della vendita dei biglietti (2h) e all'ingresso dell'harem,
che non abbiamo potuto visitare. Da vedere anche i gioielli
del Tesoro e i Piccoli Padiglioni.
-
il Gran Bazaar, incredibile con il suo dedalo di strade
e stradine, negozi, fontane e ristoranti; esiste una mappa
del Gran Bazar (difficile da procurarsi) per coloro che
hanno paura di perdersi, ma alla fine l'uscita si trova
sempre.
-
il Bazaar delle Spezie o Bazaar egiziano, molto più
pittoresco con le sue botteghe colorate e traboccanti di
spezie dai mille odori, di "loukoums" (provatele, una vera
delizia), di frutta secca, d'articoli da bagno (spugne ..),
è quello che io preferisco.
-
il Bosforo (92), abbiamo effettuato un giro di tre ore.
Andate alla stazione marittima a destra del ponte Karaköy
che porta a Galata, andata alla banchina n.5 (attenzione,
da sinistra a destra banchine n. 4, 3, 2, 1, 5) lontano
dai battelli dei bus dei turisti, e imbarcatevi su un battello
di pescatori che può contenere dalle 15 alle 20 persone,
ma non è mai al completo. (noi abbiamo avuto la fortuna
di trovarne uno in cui la "guida" era originario di Metz,
vicino casa nostra, e ci ha messo estremamente a nostro
agio). Per un'ora abbiamo costeggiato la riva europea e
il Palazzo di Dolmabahçe, le moschee, fino a Rumeli (proprio
davanti al secondo ponte che supera il Bosforo) e la sua
fortezza (visita possibile), si può mangiare nei piccoli
ristoranti sul bordo del mare e della strada (qui ho assaggiato
il mio primo ayran: yoghurt leggermente salato e mischiato
con acqua: ottimo e rinfrescante). Poi l'ultima ora siamo
rientrati per la riva asiatica e i suoi nomerosi palazzi
e piccole moschee di legno. Sulle due rive si possono ammirare
magnifici palazzi in legno dai bei colori fiammeggianti.
ISTANBUL
è invitante, passeggiate per i vicoli e stradine: una vera
scoperta. Noi non vi abbiamo dedicato moltissimo tempo,
ma tante altre cose sono da scoprire.
Ristoranti:
si trovano ovunque dei "döners kebab" a 7F circa
(2.000 lire it.). Le bevande non sono costose, 2F (600 lire)
per una Coca, Sprite ecc. Nel 1998, seguendo i consigli
della Guida Routard, abbiamo cenato nel piccolo ristorante
Melek Salonu, Hoca Pasa Sokak 55, all'angolo della Muradiye
e Orhaniye Cadesi. Buon ristorante senza pretese dove si
può mangiare all'aperto nei tavolini allestiti lungo la
strada (a conferma della non pericolosità della città).
Un piccolo nano si occupava dell'animazione del locale.
Molto a buon mercato (92F = 28.000 lire it., per 3).
Si
esce da ISTANBUL da uno dei ponti a pagamento (5F50 = 1.800
lire it.) sul Bosforo (molto trafficati verso le 17h) e
si mette piede in Asia.
-
Bolu: ISTANBUL-BOLU con l'autostrada (15F = 4.500 lire
it), dove termina l'autostrada, ma era quasi finita nel
1998, bisogna quindi affrontare i 30km di strada di montagna,
con il traffico infernale dei camions e la loro mole. Attenzione,
il terremoto del novembre 1999 potrebbe aver causato danni
(mi sembra di aver riconosciuto alcuni posti nelle immagini
televisive). Il clima è buono, perché siamo a 900m d'altitudine;
bisogna dire che la Turchia ha un'altitudine media di circa
1000m. BOLU-ANKARA si riprende l'autostrada (8F = 2.400
lire it). E'l'unico posto dove si può viaggiare spediti
sulla rete stradale turca, con grandi stazioni di servizio
e soste notturne senza alcun problema.
-
ANKARA (98), la nuova capitale dopo l'avvento della
Repubblica e del suo capo Mustafa Kemal, detto Atatürk.
Il camping si trova a 12km dalla città, e abbiamo preferito
quindi sostare a sud del mausoleo d'Atatürk, in un quartiere
residenziale e molto occidentalizzato, tra Akdeniz Caddesi,
Gençlik Caddesi, Cakmak Caddesi e Ismet Inonü Bulvari; all'ombra,
zona tranquilla, davanti alle piccole case residenziali.
(Nota: quando sostiamo in una città di qualsiai paese, cerchiamo
sempre i quartieri residenziali, generalmente calmi, piacevoli
e abbastanza sicuri). Di mattima molto presto, partenza
per il Museo delle Civiltà dell'Anatolia, il parcheggio
(22F = 7.000 lire it) è minuscolo e già pieno di bus alle
9h30-10h, il museo (40F per 3 = 12.000 lire it) è molto
bello, valido, e non richiede molto tempo per la visita:
da vedere senz'altro. Non bisogna dimenticare il mausoleo
d'Atatürk, che è un eroe nazionale, venerato quasi come
un Dio, del resto si vede la sua foto ovunque, sui camions,
nei ristoranti, nelle case! Il parcheggio e la visita sono
gratuiti, e dalla spianata belle vista sulla cittadella
e su tutta la città.
-
BOGAZKALE (98), a 150km ad est di Ankara, capoluogo
e capitale della civilizzazione ittita. Sosta notturna al
Tourist Camping Baskent (155F per 1 notte e le 3 cene =
46.000 lire it), ottima accoglienza; ma Attila uno degli
impiegati, ci ha praticamente ossessionato per farci da
guida il giorno dopo. E' vero, ci ha portati dappertutto,
la visita si è svolta per la maggior parte in camper, essendo
il sito molto vasto. Ma bisogna camminare e prendere un
corridoio sotterraneo per avere una bella veduta sulla cinta
muraria. La visita di YAZILIKAYA s'è rivelata abbastanza
deludente. ACQUISTI: dai venditori che si trovano
davanti ai siti, belle sculture in granito verde (100F =
30.000 lire it) d'animali mitologici, come anche bei tori
in terracotta simili a quelli del museo d'ANKARA (40F =
12.000 lire it).
-
SIVAS e il NEMRUT DAGI erano in programma, ma a causa
della stanchezza, questa volta ci rinunciamo, e partiamo
in direzione della CAPPADOCIA.
-
CAPPADOCIA: è incredibile, ma in CAPPADOCIA i Turchi
o almeno i commercianti, parlano francese, e chiaramente
ci siamo quasi sentiti come a casa. Difatti i francesi adorano
questa regione. Osservazione generale che riguarda quasi
tutti i siti visitati in questa regione: portarsi sempre
dietro una torcia, parecchie chiese non sono illuminate,
ed in particolare quelle delle piccole valli "sperdute".
1992:
- HACIBEKTAS, una granda agitazione regna nella città,
e capiamo subito che questo sabato 15 agosto, si tiene un
pellegrinaggio a tekke (convento dei derviches bektasi),
niente a vedere con il nostro 15 agosto cristiano.
-
GÜLSEHIR, o cosiddetto Açik Saray: il nostro primo contatto
con le chiese rupestri ed il particolare rilievo di questa
regione, sito di interesse minore, ma molto commovente perché
fu la nostra prima visita. Eravamo gli unici turisti.
-
GÖREME, sosta al Camping Panorama, piccolo campeggio
con vista sulla vallata, mini piscina riempita con l'acqua
della montagna (brrrrrr, è veramente fresca) e un gestore
molto simpatico. Dopo ÇAVUSIN, abbiamo risalito in bici
la Valle di Güllüdere, dove sono sparse parecchie chiese
molto belle, alcune si visitano da soli, in altre c'è un
guardiano che offre il thé. Bellissima passeggiata di 3
ore, con veduta sul picco di UCHISAR. Museo all'Aria Aperta,
il luogo più visitato dai bus e comitive di turisti, si
fa spesso la fila perché basta un bus per riempire una chiesa.
Ma è assolutamente da vedere questo "concentrato" di chiese
di cui la più bella è senza dubbio Tokali Kilise, fuori
del museo. Arrivare presto al mattino.
-
AVANOS, girovagare per la cittadina e visitare i laboratori
di ceramiche: prima dell'era della plastica, tutti gli utensili
da cucina per tutta la Turchia erano fabbricati qui. I ceramisti
fanno delle dimostrazioni pratiche del loro lavoro e certe
volte invitano a passare all'interno (divertimento assicurato!).
Il laboratorio Chez Galip è molto commerciale. Qualche venditore
di tappeti, Dede sulla piazza (grande shumak per 900F =
270.000 lire it). Il Pide Pizza Restaurant serve deliziosi
"güveç" (piccoli pezzi di manzo e legumi
cotti al forno in una teglia di terracotta): un vero regalo.
Sulla piazza, piccolo negozio di bijoux (Ahmet e Engin)
in argento e ambra, non troppo costosi, i due soci ci hanno
invitato al pasto della sera davanti alla loro boutique:
un delizioso güveç cucinato dalla loro famiglia,
da non perdere. Parecchi supermercati, macellai, venditori
di polli arrosto.
-
SARI HAN, a 6km ad est di AVANOS, bel caravanserraglio,
pernottamento sul parcheggio.
- PASABAG,
tra ÇAVUSIN e ZELVE, l'incredibile "foresta" dei camini
di fate, spettacolare e grandiosa; si passeggia liberamente
tra le vigne e le coltivazioni di albicocche (rispettare
il lavoro dei contadini) per ammirare l'opera di Madre Natura:
DA NON PERDERE. Bei colori al calar del sole, numerose bancarelle
e boutiques. 2 notti davanti alle bancarelle.
-
ZELVE, bel circo di roccie che contorna delle belle
chiese, molto meno turisti che a GÖREME, la visita è quindi
più solitaria e piacevole.
-
BAYRAMHACI, seguire le indicazioni della Guida Routard,
20km a nord-est di AVANOS, in direzione KAYSERI, sorgenti
naturali di acqua calda, strada non asfaltata per 7km. Bagni
privati con 2 grandi vasche a 38E e 40E per 18F/h (=5.500
lire it). 1 ora basta.
-
DERINKUYU, 50km a sud di AVANOS, a 30km a sud di NEVSEHIR.
La più vasta e più profonda città sotterranea (18 piani,
di cui 8 visitabili) che comprende stalle, depositi per
il grano, camere, cucine, scuola e anche una chiesa (è illuminata,
ma portare comunque la torcia): impressionante. Attenzione,
molti bus di turisti, arrivare presto.
1998:
- GÖREME, sosta al Camping Kaya, sulla strada per ÜRGÜP
(123F per 2 notti = 37.000 lire it) con piscina; vicino
al muricciolo vista sulle vigne e sulla vallata. Da notare
che il Camping Göreme non è male con la sua bella piscina,
ma gli alberi sono stati piantati da poco, e l'ombra quindi
al momento è inesistente. Uscire a piedi dal Camping Kaya,
traversare la strada e andare proprio di fronte a Aynali
Kilise, dove un cortese guardiano vi offrirà il thé e vi
porterà a visitare la chiesa, scendendo al primo piano per
uno stretto cunicolo: divertimento assicurato. Giro in bici
verso la Valle di Kizil Cukur (la Valle Rossa), strada a
pagamento (10F = 3000 lire it), lasciare le bici (ma vi
si può andare anche in camper) al parcheggio (antifurto)
e scendere a piedi nella stretta vallata. Belle chiese e
in particolare Üzümülü Kilise (Chiesa delle Vigne) che un
guardiano, che vende albicocche secche, fa visitare. Le
chiese sono certo più modeste di quelle del Museo all'Aria
Aperta, ma ma hanno il grande vantaggio di essere poco visitate
ed il giro diventa così molto simpatico.
-
ÜÇHISAR, il picco roccioso pieno di cavità che si intravedono
da lontano. Lasciare il camper nel villaggio vicino all'ufficio
postale, con un po' d'ombra, la passeggiata per le stradine
tra le vecchie case greche è molto simpatica e il panorama
dalla cittadella (17F per 3 = 5.000 lire it) è impressionante.
Non molti turisti. Sulla piazza, belle tovaglie colorate
(45F = 14.000 lire it) che non ritroverete più da nessuna
parte.
-
AVANOS, Ristorante Sofra che propone una cucina semplice
e a buon mercato con tutti i tipi di kebab: adana, döner,
sis, iskender, in un ambiente turco molto semplice (47F
per 3, = 14.500 lire it, bevande comprese, che volete di
più! Non vale la pena di cucinare in camper). Siamo tornati
a trovare Ahmet et Engin, ma quest'ultimo non era più là,
cosa che ci è dispiaciuta poiché era un uomo piacevole e
raffinato. Ma il suo socio Ahmet, un gran volpone (sta in
Francia per metà dell'anno e lì commercia in tappeti e gioielli),
ci ha invitato a cena e ai bagni di BAYRAMHACI (65F = 20.000
lire it), dopo un buon bagno in una grande piscina di acqua
calda solo per noi, ha prodigato ad ognuno di noi un massaggio
con l'olio.
-
PASABAG, vi si ritorna, perché non lo si dimentica.
-
ZELVE, sosta notturna sul parcheggio a sinistra.
-
Valle di DEVRENT, tra AVANOS e ÜRGÜP via YENI ZELVE,
paesaggi eccezionali a PERIBACALARI VADISI, bellissima valle
di camini di fate, superba al tramonto.
-
SOGANLI, a 40km a sud di ÜRGÜP, prima di YESILHISAR,
lontano dalle rotte turistiche: eravamo soli. Belle colombaie
nelle falesie, a destra della strada, prima del villaggio.
Bella passeggiata di 2h nella piccola vallata che racchiude
6 belle chiese: passeggiata estremamente bucolica. Vendita
di belle bamboline di chiffons (1 piccola: 7F = 2.100 lire
it, 1 grande: 10F = 3.000 lire it), fabbricate dai contadini
del villaggio per arrotondare il bilancio familiare. Noi
siamo stati accolti con molto calore da una famiglia molto
gentile. Le stesse bamboline si trovano anche a DERINKUYU.
-
Vallata d'IHLARA o PERISTREMA, venendo da DERINKUYU,
in direzione di AKSARAY. Al centro di una piana desertica,
un canyon verdeggiante ch si sviluppa per 14km. Si arriva
al canyon per 3 punti, ma il più agevole è fermarsi a nord
di IHLARA, sul parcheggio del sito (7F = 2.100 lire it)
e scendere i 382 scalini (28F per 3 = 8.500 lire it) che
conducono a questa piccola oasi verde: una meraviglia di
freschezza e calma. Le chiese più belle e meglio conservate
si trovano nei pressi. Pochissimi turisti. Raccomandate
scarpe da ginnastica e torcia. Attenzione, la strada ad
ovest del canyon, molto stretta e sinuosa, che conduce a
BELISIRMA, non costeggia il fiume: è un vicolo cieco dove
è anche difficile parcheggiare.
- Sulla
strada (n. 300) che congiunge NEVSEHIR a AKSARAY, in un
"deserto" di sabbia, parecchi caravanserragli ogni 30km
(l'equivalente di una giornata di cammello) più o meno in
rovina.
-
TEPESIDELIK
-
AGZIKARAHAN (92) bellissimo caravanserraglio con una
piccola moschea all'interno, bel portale selgiuchide. I
contadini fanno seccare mattonelle di sterco di vacca con
le quali costruiscono poi le case.
-
SULTANHANI (92) 40km dopo AKSARAY, in direzione di KONYA.
Uno dei più belli ancora in piedi. Magnificamente restaurato,
in mezzo alla steppa, con un magnifico portale. Eravamo
soli, un vero regalo girovagare dentro questo "Grand Hotel".
E' l'unico posto in Turchia dove abbiamo incontrato dei
bambini abbastanza insistenti e che si sono precipitati
a frotte su di noi appena ci hanno visto.
-
AKSARAY (98) Non l'abbiamo visitato ma soltanto soggiornato
per riposarci, nel bellissimo Motel Camping Aðaçli (50F
= 15.000 lire it), complesso turistico impeccabile e per
di più quasi vuoto, prato rasato in continuazione, sanitari
extra, piscina abbastanza cara.
-
KONYA (98) Nel 92, non abbiamo mai trovato il centro
città (mistero!). Nel 98, vi abbiamo fatto sosta per visitare
il Tekke del Mevlana (bisogna togliersi le scarpe, come
nelle moschee, ma l'odore qui è insopportabile, come se
foste caduti dentro un container di calzature sporche!).
Si può posteggiare a Aksaray Caddesi. La città è abbastanza
conservatrice in fatto di religione: le donne, in pieno
agosto sono vestite con tuniche molto coprenti; fare attenzione
ad essere vestiti in modo adeguato. Qui abbiamo gustato
un delizioso ferin kebab che assomiglia a dei canditi,
al Halil Ibrahim Sofrasi, proprio di fronte al Tekke, a
sinistra sulla piccola piazza circolare Mevlana Bulvari
Katli, Otopark Bitil igi 9: una meraviglia!
1992:
-
BEYSEHIR, Sosta lungo il lago per pranzare, ma non sperate
di fare il bagno.
I
200km che conducono a MANAVGAT (strada n.695) saranno percorsi
in 6h (!), la strada è piena di tornanti e il fondo stradale
obbliga spesso a non poter andare a più di 30km/h, superamento
di colli di cui uno a 1.525m. Sulla costa, nessun posto
per fermarsi tra MANAVGAT e ALANYA, e torniamo quindi sui
nostri passi. Dopo SIDE, un gran motel, il Beypet Mocamp
segnalato da diversi cartelli pubblicitari, ci ospita per
la notte. Siamo soli, fino a mezzanotte è tutta nostra la
piscina e le sue sdraie. Buona cucina al self-service: pulizia
irreprensibile (non crediate che non siamo pignoli sull'igiene,
niente affatto, ma altri lo sono molto più di noi!).
-
ANTALYA, Tutta la costa è invasa da clubs e motels,
difficile trovare un bel pezzo di spiaggia, numerose boutiques
che vendono oggetti in cuoio, tappeti appesi con il prezzo
indicato in tedesco: EVITATE i negozi per turisti!
-
ASPENDOS, qualche km prima del sito, bel ponte selgiuchide;
il teatro è uno dei più belli e meglio conservati del mondo
romano: da vedere. L'acropoli non è molto interessante.
-
Riviera Turca, a sud di ANTALYA, anche il più piccolo
pezzo di spiaggia è preso dagli alberghi o dai campeggi
ed è in uno di questi, il Camping Erman che ci fermiamo
per godere di un po' di mare. Campeggio praticamente deserto,
i pini offrono l'ombra tanto ricercata e la spiaggia ghiaiosa
è gradevole: lettini e ombrelloni.
1998:
-
BEYSEHIR (vedi sopra)
-
EGIRDIR, per la strada 330, sosta notturna al bordo
del bel lago di EGIRDIR, su un vasto parcheggio a sinistra,
tra l'Ata Parki e l'isola di YESILADA collegata alla terra
da una diga.
-
ISPARTA, LA capitale della rosa che dà luogo ad una
produzione impressionante di prodotti derivati dai petali
di rosa: olio, creme, essenza di profumo, sapone, detersivi,
dolcificanti, confettura e acqua di rose (10F il flacone
da 400ml = 3.000 lire it) che io utilizzo al posto del tonico:
una vera carezza per la pelle che non tira. I turchi l'utilizzano
anche per pulire gli occhi, le ferite, ecc. Da fotografare,
le boutiques dove tutto l'allestimento dei prodotti è "rosa
bonbon".
-
DENIZLI (92-98), supermercato IKI o UMPAS GROSSMARKET,
piazza Üçgen.
-
PAMUKKALE 1992: Bisogna pagare un pedaggio per accedere
al posto. 2 notti passate sul parcheggio proprio a fianco
delle vasche. Dopo la partenza dei bus, o prima del loro
arrivo, si può godere dell'acqua calda e calcarea delle
vasche bianche che sono altrettante piscine. Hummmm. A 100m,
dalla parte opposta delle vasche, verso nord, una vasta
piscina naturale cinta da una recinzione accoglie i nostri
bagni (luogo privato appartenente... all'esercito). Durante
la giornata è l'inferno, i bus scaricano i turisti a centinaia
per volta. Visitare le rovine romane di Hiérapolis, molto
interessanti e passeggiata (20min) piacevole al Martirio
di San-Filippo, dove eravamo soli. Al ritorno, qualche tomba
interessante. Per raggiungere KARAHAYIT (5km in bici), si
traversa una bellissima necropoli con un impressionante
numero di tombe molto belle, poste a 2m di altezza. Ricordatevi
di prendere con voi il biglietto del pedaggio, per non dover
pagare una seconda volta l'ingresso al ritorno.
-
PAMUKKALE 1998: Volendo rivivere il bel momento vissuto
nel 1992, torniamo a PAMUKKALE. Scoperta: la strada che
passava al centro delle vasche è sparita, due strade portano
a due ingressi a pagamento (44F = 14.000 lire it) sud e
nord, parcheggio (7F = 2.100 lire it). Sulla vecchia strada,
sono state costruite false vasche in cemento che col passare
del tempo si ricopriranno di calcare, ma ci vorranno anni,
e non sarà la stessa cosa. Beurkkk, il bagno e l'accesso
sono ormai proibiti nelle vasche vere e proprie, è autorizzato
il passeggio solo nelle vasche finte e un guardiano controlla
e richiama all'ordine (a gran suono di fischietto). Il bagno
è possibile solo nella piscina del Pamukkale Motel, gli
altri motels e la piscina municipale sono stati dismessi
e in parte distrutti. Ma l'acqua delle fonti è sempre deviata
in gran parte verso le colture e la vallata, e le vasche
secche sempre più numerose. I nostri bei ricordi hanno subìto
un duro colpo! Vicino l'ingresso sud (molto meno frequentato),
piccole vasche poco profonde per inumidire i piedi, ma niente
di eccezionale. Pernottamento nel parcheggio.
-
APHRODISIAS (98) alcuni km a sud di DENIZLI, ad una
curva, salendo a destra, un "negozio" di generi vari (2
sgabelli rotondi per 280F (= 88.000 lire it), orcio in terracotta
da 55cm: 33F (= 10.000 lire It) Y). Notte sul parcheggio
del posto (3F = 900 lire it). Bellissima visita in ambiente
bucolico (assomiglia un po' all'atmosfera di OLIMPIA, in
Grecia), bellissimo stadio (più impressionante di quello
di DELFI, sempre in Grecia), bel teatro e magnifico Tetraphylon.
Un sito da non mancare.
- Sulla
strada n. 320, che porta a EFESO, verso KUYUCAK, prima di
NAZILLI, sul bordo della strada, numerosi venditori di ceramiche
multicolori a buon mercato.
-
EFESO-SELÇUK (92) insieme alla CAPPADOCIA, questo è
IL posto da non mancare in una visita della Turchia. Camping
Dereli (92-98) a 9km da SELÇUK, a PAMUCAK sul bordo del
mare sotto una foresta di eucaliptus, ottimo per riposare.
Tennis. Buon ristorante provato nel 1992 con magnifico panorama
del tramonto sul mare.
-
Grotta dei 7 Dormienti, cappelle funerarie, niente di
speciale.
-
Cittadella e basilica di San Giovanni, bel posto, non
molto frequentato, con vista sulla pianura. Battistero e
maestose colonne: da vedere.
-
Moschea Isa Bey, bel monumento dell'arte selgiuchide
(che io adoro) il cui pezzo forte è la porta di muqarnas
(di stalattiti). Un luogo emanante serenità. Lì vicino,
vestigie di un vecchio hammam del 11mo secolo sormontato
di cupole traforate.
-
Artemision, un cumulo di rovine per ciò che fu una delle
7 Meraviglie del mondo antico: Mah, niente da vedere!
-
Efeso, da vedere ASSOLUTAMENTE! Seguire le indicazioni
Efes-Meryemana, parcheggiarsi sul parcheggio della biglietteria
alta, i bus si fermano sul parcheggio basso, notte sul parcheggio
(ho letto da qualche parte che non si potrebbe pernottare:
da controllare). Mettere la sveglia alle 7h, il sito apre
alle 8h e a quest'ora è una meraviglia, eravamo in 5 (di
cui 3 noi!). Scendendo la strada dei Caurètes, si arriva
alla celebre e favolosa Biblioteca di Celsius che era ancora
deserta (il massimo per fare fotografie). I monumenti da
vedere sono molti, non dimenticare di andare sulla strada
Arcadiane, verso il porto, salire in alto sul teatro da
dove si gode una bella vista su una parte della città, visitare
le latrine, le terme, la casa chiusa segnalata al suolo
(le insegne non dovevano esistere) da: una testa di donna,
un cuore e un ... piede!
-
IZMIR (98) a sud di questa immensa città, a sinistra
della strada, di fronte all'aeroporto, supermercato MMM
Migros, dove si trovano le sigarette allo stesso prezzo
che nei chioschi.
-
FOÇA (98) a nord ovest di IZMIR, bel piccolo porto per
una gradevole passeggiata serale, numerosi ristoranti di
pesce. Ambiante più "Costa Azzura" che Turchia profonda:
incredibile. Belle piccole baie e calette sulla strada che
porta a YENIFOÇA.
-
PERGAMO (98) al Caravan Camping, all'ingresso della
città a sinistra, piccola piscina, bel prato verde, piccolo
blocco servizi molto puliti. Qui abbiamo assistito ad un
matrimonio. Un sito splendido che si raggiunge da una strada
stretta che si arrampica con una buona pendenza (attenzione
agli incroci nella città vecchia). Parcheggio caotico, piccolissimo
e caro (22F = 6.600 lire it), entrata (33F per 3 = 10.000
lire it). Questo sito eccezionale è stato saccheggiato dagli
archeologi tedeschi e parecchi pezzi sono al Pergamon Museum
di Berlino. (Riflessione ad alta voce: ma quand'è che gli
occidentali (francesi compresi) restituiranno i tesori rubati
per il mondo? Anche l'Obelisco della Concordia, come se
la Tour Eiffel fosse piazzata a Luxor!) Bel panorama sulla
pianura, ciò che resta del Tempio di Traiano, tutto di marmo
bianco è bellissimo; il teatro arroccato sulla montagna
è incredibile, si è afferrati dal vuoto, scendere fino al
palcoscenico.
-
AYVALIK (98), supermercato MMM Migros all'ingresso della
città. Il Campeggio Ada Camp sull'isola di ALI BEY, offre
l'ombra con le sue tettoie di incannucciato. Bella baia
e spiaggia. Sanitari: mah! Piccolo ristorante.
-
CANAKKALE (92-98), traghetto per traversare lo stretto
dei Dardanelli verso ECEABAT (30mn). Parcheggio obbligatorio
(4F50 = 1.350 lire it) prima del'imbarco (66F = 20.000 lire
it). Molto traffico ma breve il tempo di attesa.
ANEDDOTO:
sulla strada n.550 che conduce a EDIRNE (92), la polizia
ci ha multato per non portare le cinture di sicurezza: il
colmo in questo paese dove sulle automobili 3-4 persone
prendono posto davanti e 5-6 s'accalcano dietro, e ciò anche
sulla cabina dei camions! Ma i nostri amici poliziotti ci
hanno spiegato che ci facevano un favore, facendo la multa
solo ad una persona su due; la multa era di ... 21F (= 6.300
lire it), e come dicono loro: Inch'Allah!
ACCOGLIENZA:
I Turchi sono un popolo molto accogliente, spesso vi invitano
a bere il thé o addirittura a mangiare con loro; quelli
che risiedono in Francia sono sempre contenti di vedere
dei francesi nel loro paese, e vogliono sempre farvi conoscere
la loro famiglia. Un popolo molto gentile e autentico.
ACQUISTI:
sigarette a 6F50 (= 2.000 lire it) al pacchetto per
le bionde americane. thé Caykur de Rizé (città
sul Mar Nero, pacchetto giallo con un timbro rotondo marrone).
acqua di rose di Isparta. Supermercati: molto
meno pittoreschi dei bazars, senza dubbio, ma pratici per
gli acquisti di bevande. Mercati: vi si trovano anche
delle vere-false o false-vere tee-shirts di marca. Prima
della biforcazione verso Pergamo, un magazzino di vestiti.
Bazars: vi si trova di tutto, a ciascuno la sua scelta!
ALFABETO:
u:ou; ü:u; e:é; ö:eu; c:dje; ç:tche; I:che; g:gue; u:non
si pronuncia; ay:ail.
AUTOSTRADA:
vedere sopra, tra Istanbul e Ankara.
SOSTA
NOTTURNA: Noi preferiamo il campeggio libero, ma ci
capita di andare nei campeggi, soprattutto nei paesi caldi,
per avere un po' d'ombra, che a volte è difficile da trovare,
tranquillità, fare il bucato e rinfrescarsi nella piscina,
se ve ne è una. Ma, di regola generale, siamo piuttosto
degli "anti-campeggi", perché pensiamo di avere il sufficente
comfort nel nostro camper e amiamo avere la tranquillità
e la natura tutta per noi se possiamo.
BAGNI:
portare pinne, maschere e occhiali.
CAMPEGGI:
beh, per degli "anti-camping", deduco che li abbiamo frequentati
abbastanza spesso! Soprattutto per il mare e le piscine.
MAPPE:
la mappa Euro-Atlas al 1:800.000 Un poco superficiale per
la Cappadocia, ma in genere le guide offrono delle cartine
più precise. Comincio a scoprire le carte, o meglio gli
atlanti, Lonely Planet che possiedono una scala molto più
interessante. L'Ufficio del turismo turco offre una buona
carta al 1:1.850.000: buona per visualizzare tutta la Turchia.
CUCINA:
è deliziosa e veramente economica. Un delizioso kebab costa
circa 7F (= 2.100 lire it), e ciò è sufficiente, tanto è
abbondante. Guves (pronunciare gouvéch) in Cappadocia e
tante altre buone cose da scoprire nelle regioni.
CARBURANTE:
nei centri urbani esistono delle stazioni di servizio che
vendono due tipi di gasolio (2F10 e 2F60 = 630 e 680 lire
it): il meno caro arriva dalle ex-repubbliche sovietiche;
alcuni turchi ci hanno detto che non c'erano pericoli per
il motore, altri il contrario. Noi l'abbiamo acquistato
3 volte e senza riscontrare problemi, ma forse alla lunga...
GUIDE:
la mia preferita, sempre la LONELY PLANET (è appena uscita
una nuova edizione 2000); ma anche NEOS (mappe molto ben
fatte, vi si riconosce la griffe Michelin), Routard e Guide
Bleu per i dettagli.
FUSO
ORARIO: stessa ora della Grecia.
VALUTA:
un piccolo trucco che io utilizzo da diversi anni, e che
ho passato a diversi amici: ho preparato per ogni paese
visitato (prima della partenza se conosco il tasso di cambio,
altrimenti al mio arrivo sul posto) un piccolo cartoncino
rigido, un po' più grande di una carta di credito, dove
a sinistra scrivo la divisa, e a destra l'equivalente in
franchi francesi. Esempio: 1DM, 2DM, 3DM, 4DM, 5DM, 6DM,
7DM, 8DM, 9DM, 10DM, 15DM, 20DM, 25DM ... 100DM, 200DM ...
secondo l'importanza della moneta. Utilizzo anche la calcolatrice
che porto sempre in borsa, ma il piccolo convertitore manuale
di cartone mi permette di darmi subito un'idea approssimativa.
Lo trovo molto utile, sopratutto in Turchia, dove si perde
presto il conto con tutti quegli zero (si è milionari in
questo paese, o meglio, miliardari).
UFFICIO
del TURISMO TURCO: ottimo per richiedere materiale.
CLIMA:
l'altitudine media della Turchia è di 1000m, in Cappadocia
le notti sono fresche e si dorme sovente con una coperta.
Durante il giorno, il caldo è sopportabile e, a volte, si
gode anche di una piccola pioggia passeggera.
CURIOSITA':
alla richiesta di alcuni turchi e dopo molte esitazioni,
nel '92 abbiamo scambiato una bici con 2 grandi kilims (la
cosa si è ripetuta in Marocco nel '95).
(Traduzione
dall'originale francese di Marina Greco)