A VENEZIA, UN ITINERARIO DIVERSO
testo e foto di Marina Cioccoloni
Ci sono luoghi che non hanno bisogno di presentazioni. Venezia
è uno di questi. Costruita su 118 isolotti uniti da più
di 400 ponti, separati da 150 canali lungo i quali solcano
gondole e vaporetti, fu fondata nel quinto secolo da abitanti
della terraferma che cercavano di scappare dalle incursioni
dei barbari. Si sviluppò grazie ai commerci marittimi, in
particolare con l'Oriente e divenne sempre più grande e
potente, abbellendosi anche di magnifici monumenti. Ogni
anno riceve circa 20 milioni di visitatori.
Ma, nella Venezia consumata dai passi, dalle
fotografie e dagli sguardi delle migliaia di turisti che
ogni giorno affollano i vaporetti che fanno la spola lungo
il Canal Grande, ci sono ancora angoli da "scoprire"? Posti
tranquilli, fuori dai normali itinerari supersfruttati,
dove respirare l'atmosfera dei veneziani e scoprire una
Venezia senza Piazza San Marco, Rialto e il Ponte dei Sospiri?
Quello che vorrei proporre non è un itinerario straordinario,
ma soltanto qualche indicazione per allontanarsi dai soliti
scontati giri turistici e rifugiarsi nel silenzio di una
Venezia sconosciuta ai più.
Prendendo
come punto di partenza il Ponte di Rialto si potrebbe subito
approfittare per dare uno sguardo alla più antica chiesa
di Venezia, San Giacomo. La tradizione dice che fu costruita
nel 421 da un greco che voleva adempiere un voto. E' curiosa
la scritta in latino posta sul retro: "Sia la tua croce,
o Cristo, la salvezza di questo luogo. Intorno a questo
tempio, sia equa la legge del mercante: i pesi, giusti,
i contratti, leali". Ancora oggi, come allora, intorno alla
chiesa si tiene ogni giorno un colorato mercato, e la chiesa
spicca tra le casse di frutta e verdura. Poi, attraversato
il ponte, seguire le indicazioni che portano in Piazza S.
Marco e da qui, dirigersi verso Campo S. Zaccaria. Da qui
proseguire sempre verso destra lungo le Fondamente dell'Osmarin,
fino al ponticello su Rio dei Greci. Attraversatolo si arriva
ad un luogo estremamente suggestivo, immerso nella luce
verdognola della Venezia più raccolta e segreta. E' San
Giorgio dei Greci. Un delizioso cortile delimitato da un
muretto con due aperture, un portoncino e un cancello con
i gradini coperti di muschio. All'interno del cortile, una
chiesa di rito ortodosso dedicata a San Giorgio e un palazzetto
rinascimentale che ospita un collegio.
Qui aveva il suo centro la colonia degli immigrati Greci,
uno dei tanti gruppi che si insediarono nella laguna in
conseguenza dei commerci che Venezia aveva sviluppato. I
primi immigrati erano arrivati dopo la caduta di Costantinopoli
e il Consiglio di Venezia gli aveva concesso libertà di
culto e poi li aveva autorizzati a costruirsi una propria
chiesa, un collegio e un ospedale. Tutto il complesso è
ancora intatto, come era allora e conserva un'atmosfera
straordinaria. Oltre alla chiesa si può visitare il Museo
che raccoglie bellissime icone antiche. Si dice che alcune
siano state portate proprio dai fuggiaschi di Costantinopoli
e sembra che questo Museo sia quello con la più grande raccolta
di icone dell'Europa Occidentale. E' aperto sia mattina
che pomeriggio, tranne la domenica, giorno in cui è aperto
solo la mattina. L'ideale sarebbe arrivare qui la domenica
mattina, verso le 10.30, quando ha inizio la celebrazione
della messa ortodossa. E' uno spettacolo incredibile, al
quale meriterebbe assistere indipendente dalle proprie convinzioni
religiose, con il pope che celebra in greco alla luce soffusa
dei ceri e tra volute di incenso.
Terminata
la visita potremmo proseguire il nostro giro per dirigerci verso Campo S. Maria Formosa. Se si è fortunati
può capitare di incrociare qualcuno dei barconi dei fruttivendoli
dai quali i veneziani fanno la spesa giornaliera, mentre
i ragazzi giocano nei Campi. Un' altra sosta la si può fare
a San Giovanni e Paolo. E' una sosta curiosa, per gli amanti
dell'orrido: in questa chiesa è custodito un piede di Santa
Caterina da Siena. Dopo aver ammirato il macabro spettacolo
si può proseguire verso Cannaregio, passando per Calli,
campielli e Sotoporteghi. Cannaregio è un sestriere dove
non arriva quasi nessuno, lontano dai giri classici e dove
i ritmi del giorno scorrono tranquilli, senza la presenza
dei turisti. Qui esiste uno dei luoghi più sconosciuti e
per me più belli di Venezia. E' il melanconico ma affascinanate
Campo dell'Abazia, piccolissimo, con il cotto a spina di
pesce. Vi si affacciano l'Abbazia di Santa Maria in Valverde
e la grande mole in laterizi della Scuola Vecchia e insieme
formano un angolo di particolare suggestione, con il silenzio
rotto soltanto dal rumore dell'acqua del Canale della Misericordia
sulle sponde del mattonato.
A questo punto se si è saturi di silenzi e malinconia si
può tornare verso la folla del Canal Grande (siamo in linea
d'aria alle spalle della Ca' d' Oro) oppure si può proseguire
inoltrandosi all'interno di Cannaregio per terminare il
giro con una visita all'antico ghetto ebraico. Non è lontano:
si prosegue per Fondamenta della Misericordia fino al sesto
ponte e attraversatolo si giunge proprio in Campo Ghetto
Nuovo. E se la passeggiata ci ha messo appetito e si vuole
gustare qualche dolce particolare, da qui fare qualche passo
in più fino a Calle Ghetto Vecchio, dove esiste un panificio
specializzato in dolci tipici ebraici.
INFORMAZIONI PRATICHE:
COME
RAGGIUNGERE VENEZIA: Autostrada A4, uscita Mestre. Da
qui, seguire le indicazioni.
DOVE
SOSTARE:
MESTRE: alcuni campeggi poco pratici, possibilità
di sosta alla stazione (5min. di treno per Venezia).
Parcheggio autoveicoli: PIAZZALE ROMA e autocaravan: TRONCHETTO, appena dopo il Ponte della Libertà. Rubinetto
per l'acqua ma niente scarico. Prezzi alti, ma con il vantaggio
di essere a fianco della fermata dei vaporetti per il Canal
Grande e per San Marco. Da qui è possibile raggiungere
il centro di Venezia anche a piedi. PUNTA SABBIONI : a circa 70 km. da Mestre, in direzione di Trieste. Si
raggiunge deviando in Laguna a S. Doná di Piave.
Parcheggio all'estremità est della laguna, vasto
e ombreggiato. Traghetto ogni 30 minuti per Venezia Lido
(20 min.) e Venezia San Marco (45 min.). Né acqua,
né scarico, prezzo medio.
PUNTA SABBIONI: "Locanda da Scarpa", un
simpatico agriturismo: vedi rubrica "dove dormire".
PUNTA SABBIONI: Camping Miramare.
FUSINA: strada della Riviera del Brenta, bel campeggio,
prezzo medio.
CHIOGGIA : cittadina simile a Venezia, bella e calma
dove si può sostare al parcheggio dell'Isola dell'Unione
e raggiungere Venezia in battello.
COME
SPOSTARSI IN CITTA': a piedi o per mezzo delle varie
linee di vaporetti. Possibilità di acquistare il biglietto
turistico giornaliero e la "Cartavenezia" che
consente di viaggiare su tutte le linee.
Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica di Venezia:
Tel. 041-5298711.